Dopo quello di Verlyn Flieger sulla potenza letteraria degli Hobbit proseguiamo nella pubblicazione di articoli a firma di esperti tolkieniani internazionali. È ora la volta di David Bratman, che ringraziamo per la gentile concessione. L’articolo che segue (in calce il link all’originale) è il breve resoconto di alcuni interventi presentati alla Christopher Tolkien Centenary Conference, organizzata congiuntamente dalla Tolkien Society e dalla Mythopoeic Society e tenutasi il 23 e 24 novembre 2024 in occasione del centenario della nascita di Christopher Tolkien.
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A Wilderness of Dragons, nuovi saggi
Verlyn Flieger è una delle studiose più acclamate in campo tolkieniano, autrice di numerosi volumi e saggi dedicati al Professore, e solo nel gennaio dell’anno scorso davamo notizia dell’uscita della sua ultima raccolta di saggi, There Would Always Be a Fairy Tale: oggi vi proponiamo una raccolta di saggi pubblicata in onore della studiosa. Si tratta di A Wilderness of Dragons: Essays in Honor of Verlyn Flieger, a cura di John D. Rateliff (a sua volta noto studioso tolkieniano) e pubblicata dalla giovanissima casa editrice The Gabbro Head Press, fondata nel 2017 a Wayzata, nel Minnesota. Disponibile su Amazon da dicembre 2018 in edizione economica o con copertina rigida, l’editore ha annunciato che l’e-book sarà disponibile nella seconda metà di gennaio.
Una foto inedita per i Tolkien Studies n. 11
Dopo essere stato annunciato ad agosto, è stato pubblicato ora il volume numero 11 dei Tolkien Studies. La bella novità è la copertina. Ed è una bella sorpresa perché rivela che una foto inedito di Tolkien travestito da Hermès, in occasione della rappresentazione teatrale di un’opera di Aristofane, la Pace, nel luglio 1911.
Il futuro scrittore ha 19 anni e sta frequentando l’ultimo anno di college alla King Edward’s School di Birmingham. Insieme ad altri amici, tra cui i più stretti sono Rob Gilson, Geoffrey Bache Smith e Christopher Wiseman, forma il gruppo letterario conosciuto come i “Tcbs” (Tea Club and Barrovian Society), il circolo di amici di scuola che speravano di raggiungere la grandezza pubblicando poesia e narrativa. Tra l’altro, l’immagine era parzialmente nota proprio perché da essa era stata tratta una delle rare immagini che si hanno di G.B. Smith.
Tolkien Studies: ecco il numero undici (2014)
Il numero 11 è pronto. Testi, immagini, recensioni. Tutto consegnato all’editore. Manca quindi pochissimo per vedere pubblicato il volume 11 della rivista specialistica dei Tolkien Studies. Lo ha annunciato uno dei curatori, David Bratman: «A nome mio e degli altri curatori, Michael DC Drout e Verlyn Flieger, vorrei anticipare i contenuti del volume 11 della rivista Tolkien Studies. Tutti i testi sono ora nelle mani del nostro editore, la West Virginia University Press, e il volume è previsto per essere pubblicato molto presto in copertina rigida e su Project MUSE». E scorrendo i titoli viene già l’acquolina in bocca: ci sono saggi firmati da Drout, Flieger, Garth. Ma anche i titolo possono deliziare molti palati fini. Anche gli amanti delle lingue elfiche saranno interessati ad approfondimenti come quello di Nelson Goering: Lŷg and Leuca: “Elven-Latin”, Archaic Languages and the Philology of Britain. Oppure, il testo di Michael DC Drout E dei suoi colleghi: Tolkien’s Creation of the Impression of Depth.
Ma il testo più interessante sembra essere proprio quello di Verlyn Flieger: But What Did He Really Mean?
Alla fine dell’annuncio, Bratman deve però aggiungere una piccola nota stonata. «Nella tavola rotonda sulle riviste tolkieniane durante la manifestazione in PCA / ACA di quest’anno», precisa il curatore, «avevo annunciato che avremmo ristampato un altro saggio accademico di Tolkien tra quelli che si vedono di rado. Abbiamo avuto il permesso della Tolkien Estate, ma i tempi di consegna di un commento al testo si sono rivelati troppi stretti per poterlo inserire nel volume 11 della rivista. Sarà quindi inserito nel volume del prossimo anno». Di che saggio si tratterà? Dovremo tenerci la curiosità per dodici mesi!!! Senza ulteriori indugi, quindi, eccovi la lista dei contenuti del Volume 11 dei Tolkien Studies:
Ecco i Tolkien Studies 10: c’è un saggio italiano
Mentre Michael D.C. Drout e Verlyn Flieger sono attualmente al congresso internazionale di Kalamazoo, dove gli interventi su J.R.R. Tolkien costituiscono una parte importante, come scritto in precedenza, chi è rimasto a casa, David Bratman, ha concluso il suo impegno per gli studi tolkieniani. È infatti di prossima uscita il decimo volume dei Tolkien Studies: An Annual Scholarly Review. I tre studiosi ne sono i curatori e i loro nomi bastano per rendersi conto che siamo di fronte a un prodotto di alto profilo. Dei primi due studiosi abbiamo parlato spesso: Flieger è l’autrice di Schegge di Luce, Question of Time, Interrupted Music, del recente Green Suns and Faërie e curatrice dell’edizione critica di Fabbro di Wootton major e del saggio Sulle Fiabe di Tolkien ; Drout è curatore della Tolkien Encyclopedia e curatore dell’edizione critica di Beowulf and the Critics di Tolkien. Bratman, che ha da poco sostituito Douglas A. Anderson, è un consulente bibliotecario, membro della Mythopoeic Society (la società tolkieniana negli Usa) per cui è stato redattore della rivista Mythprint. Nei Tolkien Studies, da molti anni si occupa della sezione bibliografica e delle recensioni.
Tre call for papers su Tolkien dagli Usa
Il ruolo delle donne, il rapporto tra terra e i suoi abitanti, e la nascita della letteratura fantasy postbellica. A ciascuno di questi interessanti temi, tutti in rapporto con J.R.R. Tolkien, è dedicato un call for papers, cioè un invito a inviare saggi per un libro o una rivista oppure testi per una conferenza in un convegno. La primavera porta una ventata di novità negli studi tolkieniani. La curatrice, Janet Brennan Croft, è una vecchia conoscenza del mondo tolkieniano (ne abbiamo parlato qui e qui): bibliotecaria in capo alla University of Oklahoma, è autrice di numerosi libri su Tolkien (tra cui Tolkien and Shakespeare e War and the Works of J.R.R. Tolkien, che nel 2005 ha vinto il Mythopoeic Society Award). La poliedrica studiosa si dedica da alcuni anni all’organizzazione della Mythcon, la manifestazione annuale della Tolkien Society in Usa, cioè la Mythopoeic Society, di cui è anche responsabile editoriale della rivista specializzata Mythlore. Proprio nell’ambito della Mythcon nascono i tre call for papers. Ma andiamo in ordine di scadenza.
