Dal 17 al 19 settembre il Mufant – il Museo del Fantastico e della Fantascienza di Torino – organizza la seconda edizione del festival del fantastico e della fantascienza. Saranno tre giorni di incontri, concerti, mostre, stand, performance dedicati al genere fantastico, ma anche all’inclusione sociale e alla rigenerazione urbana. “Loving the Alien” è il tema dell’edizione fra ecosostenibilità e tecnologia, con una mostra dedicata alla “rivincita” delle supereroine, «Women of Wonder. Donne superpotenti», e un programma con la partecipazione di 90 ospiti appartenenti al mondo della letteratura, dell’editoria, del videogame, della televisione e del fandom, tra cui Wu Ming 4, Maurizio Manzieri, David Messina, Claudia Durastanti, Franco Brambilla, Pier Luigi Gaspa. “Loving the Alien” è in programma venerdì 17 settembre (online dalle 21 sui canali social), e sabato 18 e domenica 19 settembre dalle 11 alle 19,30 in presenza (nella sede del Mufant di piazza Riccardo Valla 5).
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Ritorno dal Salone e dal Viaggio nella TdM
La settimana appena trascorsa ci ha regalato grandissime soddisfazioni e ancora una volta dobbiamo ringraziare i nostri sostenitori per il loro preziosissimo appoggio. Come vi avevamo anticipato, siamo stati presenti contemporaneamente al Salone Internazionale del Libro di Torino e al Viaggio nella Terra di Mezzo, organizzato dal FAI Giovani di Novara, per un weekend tolkieniano a 360 gradi.
Per coloro che non hanno potuto essere presenti, proponiamo il nostro resoconto di questo fine settimana, mentre ci prepariamo per tutti gli altri eventi che ci attendono.
L’AIST raddoppia, al Salone di Torino e col FAI
Come annunciato la settimana scorsa, questo maggio sarà ricco di eventi tolkieniani a cui l’AIST prenderà parte e il fine settimana che ci attende inaugura questo mese in grande stile, con ben due eventi in contemporanea: il Salone Internazionale del Libro di Torino, dal 10 al 14 maggio, e la terza edizione dell’evento organizzato dal FAI Giovani di Novara, Un Viaggio nella Terra di Mezzo domenica 13.
L’Associazione Italiana Studi Tolkieniani avrà il piacere di partecipare attivamente ad entrambe le manifestazioni, “sdoppiandosi” con il proprio stand e proponendo durante i due eventi diverse conferenze tenute dai nostri soci. Che siate in attesa di immergervi nella più grande libreria italiana al mondo o desiderosi di trascorrere una giornata in un meraviglioso castello sforzesco, Tolkien e il fantastico vi attendono e noi non mancheremo, coerenti con il nostro intento di occuparci della diffusione delle opere del Professore a tutti i livelli, dal divulgativo all’accademico.
Vi aspettiamo numerosi!
Maggio tolkieniano: ecco dove trovarci!
La primavera si è già dimostrata una stagione fiorente di attività per la nostra associazione (come già era stata l’anno scorso): i due TolkienLab dedicati alle traduzioni delle opere tolkieniane e al rapporto del Professore con certe lingue antiche tenuti a Modena, gli eventi del Tolkien Day a Roma e a Formello, la partecipazione al Romics, a Educare nella Terra di Mezzo e a Tivoli Fantasy, ma ad attenderci ci sono ancora molti appuntamenti e varie sorprese. Maggio è alle porte e si prospetta un mese ricchissimo di eventi tolkieniani, di ogni genere, dal più serio e accademico, ai momenti di piacevole svago. Ecco una carrellata delle manifestazioni in cui ci potrete trovare: prendete nota e cominciate ad organizzarvi per questo “tour de force” all’insegna di Tolkien e del fantastico!
2017: un anno intenso nel nome di Tolkien
Il 2017 si era prospettato fin dall’inizio un anno topico per il mondo tolkieniano, con la ricorrenza di molti importanti anniversari (come i i quarant’anni del Il Silmarillion e gli ottanta de Lo Hobbit), e l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani si è impegnata come non mai nella diffusione e nell’approfondimento delle opere del Professore, con la partecipazione a manifestazioni divenute ormai un punto d’incontro fisso e l’organizzazione di nuovi eventi, nuove pubblicazioni ed il ritorno di iniziative di successo quale il Lords for the Ring – Tolkien Art Calendar. Ripercorriamo insieme l’anno appena conclusosi, tra conferenze, feste e pubblicazioni.
A Torino, Tolkien Oltre il Confine
Alcune esperienze rimangono impresse nella memoria. E il Salone del Libro di Torino che si è appena concluso segna un passaggio importante. Per la nostra Associazione e anche per J.R.R. Tolkien in Italia. Il manifesto ufficiale del Salone era già tutto un programma: un volume che «scavalca» un muro con filo spinato. Una bambina è in cima e guarda al di là. Un mondo migliore? La fine di un incubo? Lo ha disegnato da Gipi – fumettista e illustratore italiano di caratura internazionale – e anche questo è tutto un programma.
Per capirlo si possono leggere le parole spese durante la conferenza di chiusura da Nicola Lagioia, il giovane direttore artistico di questa edizione, scrittore di successo e amante del rock: «Personalmente, che alcuni nodi venissero al pettine per ciò che riguarda il funzionamento di un certo modello e di una certa idea di cultura lo stavo aspettando da molto tempo. Questo Salone ha dimostrato molte cose che smentiscono in maniera sonora e completa una scuola di pensiero di cui evidentemente la gente è stanca e venendo qui al Salone ha detto chiaro e tondo qual è l’idea di cultura e l’idea di comunità in cui ripone speranze».
Ad esempio, non è vero che se alzi il livello il pubblico si restringe. Se alzi il livello, e lo fai in un’ottica di vera inclusione, e di vera partecipazione, può capitare che il pubblico smetta di essere pubblico, rompa il guscio odioso che separa la società dello spettacolo dalla vita reale, e (non più pubblico) si trasformi di nuovo in una comunità.
Tolkien al Salone: ecco il programma!
Siamo ormai giunti all’apertura del Salone Internazionale del Libro, che si terrà dal 18 al 22 maggio e al quale, come annunciato nell’articolo Tolkien al Salone del Libro di Torino 2017!, l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani prenderà parte. Ci troverete nel padiglione 2, allo stand N17 con le nostre pubblicazioni, nonché impegnati in conferenze e mostre dedicate al Professore ed alle sue opere.
Restate aggiornati sulle ultime novità sulla pagina facebook dell’AIST al Salone Internazionale del Libro.
…Stàlteri e Torbidoni: la musica in Tolkien è magia
Come già annunciato nell’articolo Tolkien al Salone del Libro di Torino 2017!, l’AIST parteciperà al 30° edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, dove Tolkien e il fantastico saranno sotto i riflettori come non mai: la mostra di illustratori italiani Lords for the Ring, la lectio magistralis di Wu Ming 4 sabato 20 e la sera dello stesso giorno, il concerto di musiche ispirate al Signore degli Anelli di Arturo Stàlteri al piano e Federica Torbidoni al flauto, alle ore 20.00 al Borgo Medievale, in Viale Virgilio 107 Parco del Valentino.
L’AIST ha intervistato per i suoi lettori i due musicisti, indagando il loro rapporto con la musica e con Tolkien.
Pianista e compositore romano dalla originale cifra stilistica, Arturo Stàlteri (a destra, nella foto di Dino Ignani) è noto per essere il conduttore di importanti programmi radiofonici come “Primo Movimento” e “Il Concerto del Mattino” in onda su Radio3; di pari prestigio è anche il suo percorso artistico che si è sviluppato attraverso una lunga e importante carriera: dai primi esperimenti nell’ambito del progressive italiano con i Pierrote Lunaire negli anni ’70, per giungere alle collaborazioni con Rino Gaetano e nel recente passato anche con Franco Battiato, inseriti nel lavoro In Sete Altère, e nei due imperdibili volumi di Flowers fino alle riletture di Philip Glass e di Brian Eno.
Sono moltissime le opere di Stàlteri ispirate a Tolkien: del 2004 è Rings – Il Decimo Anello, pubblicato dalla Materiali Sonori e dedicato alla saga dell’Anello. Il suo interesse per le figure femminili del fantasy e delle science-fiction lo ha poi portato a incidere nel 2009 Half Angels, album dedicato a personaggi come Galadriel, Trinity, Æon Flux e Fiordiluna. Anche nel suo ultimo album Préludes, pubblicato lo scorso 9 settembre, che contiene ventidue brani, tutti preludi inediti ispirato a scritti di grandi autori classici, è presente Èowyn nella cui trama pianistica si ritrova il sempre amatissimo Tolkien. Con questa nuova produzione discografica Stàlteri propone un lavoro di grande spessore artistico-musicale, trasportando chi lo ascolta nel suo mondo fantastico, grazie ad una scrittura immediata e coinvolgente.
Hai sempre suonato o è una passione nata in età adulta?
A sei anni decisi che avrei suonato il pianoforte. Iniziai subito a studiarlo e non ho mai smesso…
Quando si pensa a un compositore e pianista come te, lo si immagina sepolto tra spartiti e note, immerso nella scrittura davanti al pianoforte. Come lavori davvero?
Quando studio composizioni di altri, effettivamente divento tutt’uno con lo spartito. Quando compongo la mia musica (tranne rare eccezioni in cui improvvisamente una melodia nasce nella mia mente), semplicemente comincio a improvvisare sulla tastiera, senza pensare troppo: di solito accade qualcosa…
Si può dire esista una musica classica tolkieniana?
Direi di sì, anche se Tolkien ha ispirato artisti in ogni campo della musica, dal folk, alla classica, al rock, al jazz… però personalmente trovo che le atmosfere dei suoi libri evochino un mondo musicale di ambientazione nordica, lontano nel tempo. Quindi penso a suggestioni sonore che raccontino il mistero e l’inconoscibile. Credo che la musica celtica possa essere un buon punto di partenza.
Cosa ti ha portato a occuparti di musica tolkieniana?
Era inevitabile! Una volta iniziato a leggere la Trilogia, nel lontano 1974, ho pensato subito che avrei dovuto creare delle musiche che ne divenissero la “mia” colonna sonora, e mi sono messo immediatamente in cerca di altri artisti che avessero fatto la stessa cosa!
Se dovessi definire il ritmo nella musica tolkieniana, cosa diresti?
Non so, è difficile spiegarlo… è un autore che si muove in molte direzioni. La sua scrittura, e le sue vicende, possono ispirare frasi musicali incantate, dilatate e oniriche, oppure melodie molto intense, con ritmi ossessivi e di grande potenza drammatica.
La musica tolkieniana è una forma d’arte o semplice intrattenimento?
Dipende da chi la compone! Comunque è arte, assolutamente…
Nel contesto internazionale lo studio della musica classica tolkieniana è particolarmente vivace?
Nel contesto internazionale è viva più che mai… continuamente appaiono nuovi contributi. Personalmente continuo a prediligere il lavoro dell’indimenticabile Bo Hansson. Anche il Tolkien Ensemble ha realizzato delle belle incisioni, e trovo molto convincente l’omaggio dei Mostly Autumn.
Che spazio trova la musica tolkieniana in Italia?
In Italia lo spazio non è enorme. Mi sembra, ad esempio, che nel sud i musicisti lo ignorino quasi completamente. Ma potrei sbagliare…
Se dovessi consigliare 3 opere ispirate a Tolkien, su cosa punteresti?
Sicuramente, come dicevo, Music Inspired by Lord of the Rings di Bo Hansson. Poi A Night in Rivendell, del Tolkien Ensemble e, per concludere, Music Inspired by the Lord of the Rings, dei Mostly Autumn.
Federica Torbidoni (a sinistra nella foto di Giovanni Matarazzo), diplomata in flauto al Conservatorio “G. Briccialdi “ di Terni con il massimo dei voti, ha suonato come primo flauto e solista nell’Orchestra da Camera di Ancona da quando aveva solo 15 anni. Dopo aver seguito corsi di perfezionamento, nel 1991 è stata primo flauto nell’Orchestre Acadèmie Internationale de Pontarlier e successivamente ha collaborato con L’Orchestra “G. Briccialdi” di Terni, L’Orchestra Filarmonica Marchigiana, L’Orchestra Giovanile della Marsica, Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Di Roma. Dal 1990 fa parte dell’Ensemble Nino Rota con il quale svolge un’intensa attività concertistica in tutta Europa e non solo, suonando nei teatri di importanti città quali ad esempio Roma, Milano, Stoccolma, Lisbona, Lione, Zagabria. Sempre con l’Ensemble Nino Rota ha inciso numerosi CD ed effettuato registrazioni per la Rai e per la Televisione Nazionale Portoghese.
Hai sempre suonato o è una passione nata in età adulta?
Ho iniziato da bambina per volontà di mia madre di continuare la tradizione della sua famiglia che contava diversi musicisti. Ma qualche anno di studi dopo c’è stata come una illuminazione, una rivelazione, all’improvviso ho sentito che quella non solo era l’unica passione della mia vita, ma che sarebbe stata la mia unica attività futura.
Quale è stato il motore che ha innescato in te la passione per il flauto in particolare?
L’oggettivizzazione di questa passione si è verificata nel momento in cui ho cominciato a suonare con gli altri. Ho sentito che avevo trovato un modo più naturale e bello di esprimermi (sono una persona timida e riservata se non introversa) e comunicare, con un linguaggio e degli argomenti (la musica appunto) di una oggettiva bellezza, lontano dalla banalità, l’insensibilità e la crudeltà del mondo comune.
Cosa significa per te suonare il flauto? Quale è la storia che accompagna questo tipo di strumento e quali tipologie di flauto suoni?
È attraverso il flauto che ho fatto le esperienze più belle: per esempio i viaggi in tutto il mondo grazie soprattutto al gruppo dove suono dal 1995, il Nino Rota Ensemble, tra i primi gruppi in Italia a proporre in versione di musica da camera le più belle colonne sonore dei film che hanno fatto la storia del cinema, scritte da autori del calibro di Rota, Morricone, Cipriani, Piovani a anche stranieri. Ma non solo esperienze esterne quanto soprattutto all’interno di me; la continua sfida a migliorarsi sempre, il raggiungimento di obiettivi l’avvicinarsi all’idea di perfezione e contemporaneamente vivere in un mondo leggermente “sopraelevato“ da quello reale in un mondo quasi fiabesco e qui entra in gioco l’aspetto Tolkeniano: per me il flauto è una specie di oggetto magico per il suo aspetto, per il suo metallo pregiato e per la sua fattura complessa, tanto che nei laboratori dove è prodotto viene forgiato al pari di una spada quale poteva essere Anduril; e anche il suo suono, che è un respiro che parte da dentro e tagliando sapientemente la fredda imboccatura di metallo, crea melodie il cui timbro fa pensare a ere passate.
Quali sono stati i musicisti che hanno influito sulla tua formazione?
La mia formazione musicale è classica : studi in Conservatorio e perfezionamento in Accademie in Italia e all’estero. Amo tutta la musica classica dal Barocco fino alle avanguardie contemporanee, amo tutti gli autori classici con assoluta devozione per Mozart gli impressionisti francesi la scuola russa e Nino Rota.
Come è il tuo rapporto con lo strumento nella vita di tutti i giorni?
Come ho già detto la mia vita è quotidianamente legata allo studio ma trovare tempo per esercitarmi, fare le prove, ascoltare, non rappresenta mai un problema anzi è vitale; suono sempre, il suonare mi aiuta quando non sono in condizioni fisiche perfette, o psicologiche forse perché è una attività collegata alla respirazione profonda e quindi una sorta di pratica ascetica e meditativa.
Che tipo di repertorio affronti con Arturo?
Ho conosciuto Arturo grazie alla comune passione per il mondo nordico, Islanda in particolare e tutta l’iconografia le leggende e la musica ad essa collegata (voglio citare il gruppo post rock Sigur Ros del quale siamo entrambi fan ). Questo incontro e successiva collaborazione con lui è stato per me un regalo inaspettato e prezioso perché finalmente ho potuto suonare tutta quella musica che fino a quel momento avevo solo ascoltato e amato.
Ci saranno dei vostri brani inediti in futuro?
Ho provato a rivolgere questa domanda ad Arturo ma poi mi è venuta in mente la frase de Il Signore degli Anelli detta da Frodo a Gilmor : “non rivolgerti agli Elfi per un consiglio, perché ti diranno sia no che sì ….”. Comunque mi auguro di sì.
ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo La primavera AIST: i nostri eventi!
– Leggi l’articolo Tolkien al Salone del Libro di Torino 2017!
LINK ESTERNI:
– Vai all’L’AIST al Salone Internazionale del Libro
– Vai al sito del Salone Internazionale del Libro
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Tolkien al Salone del Libro di Torino 2017!
In linea con un anno pieno di eventi ed attività, l’AIST prenderà parte alla 30° edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, manifestazione che si svolgerà dal 18 al 22 maggio.
Il Salone, promosso dalla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, con più di 125.000 visitatori e con ben 1.000 espositori annuali è un festival culturale di notevole prestigio che si presenta come punto di riferimento per gli operatori professionali del libro a livello internazionale. Evento che è anche la più grande libreria italiana al mondo e la fiera editoriale più ricca dell’area culturale mediterranea, il Salone Internazionale del Libro ospita tanto grandi editori quanto case editrici più piccole, permettendo anche all’editoria locale di presentarsi ad un pubblico più ampio. Il Salone Internazionale del Libro è inoltre un importante progetto educational dedicato alla promozione del libro e della lettura tra i giovani.
