Tolkien nella scuola: un progetto a Cesenatico

Scuola CesenaticoSiamo Ferruccio e Carla, e viviamo a Cesenatico. Entrambi appassionati di Tolkien, da qualche anno siamo anche soci AIST. Lo scorso anno prima dell’estate arrivò all’Associazione una richiesta da parte di un professore di Religione di scuola media, Matteo Pasqualone, per realizzare un progetto con alcune classi. La richiesta approdò in lista, così scoprimmo che il professore era proprio di Cesenatico e che addirittura lo conoscevamo di persona. Perciò ci rendemmo disponibili; e questo strano percorso Cesenatico-Roma-Cesenatico si chiuse da dove era partito. Ci incontrammo qualche volta durante l’estate per definire il tutto. Si trattava di un progetto ambizioso, partito da lui per le sue tre seconde medie, ma che egli voleva proporre per tutte le undici classi seconde della Scuola secondaria di primo grado “Dante Arfelli” del Comune di Cesenatico (che è costituita su due plessi, uno in via Sozzi, 8 classi; e l’altro in via Cremona, 3 classi), e coinvolgendo anche insegnanti di altre materie.
Ferruccio Cortesi e Carla Iacono IsidoroNel dettaglio Pasqualone, che aveva le idee già abbastanza chiare, chiedeva quattro incontri in aula della durata di un’ora ciascuno, che trattassero l’autore e l’opera e poi, nello specifico, il primo volume della trilogia; come corredo, quattro schede sintetiche da consegnare agli studenti al termine di ogni appuntamento, che ne riassumessero il contenuto, e quattro letture di approfondimento degli argomenti trattati per l’insegnamento di Italiano (in un primo tempo si era pensato di lasciarle anche in lingua originale per quello di Inglese, ma alla fine si rivelò troppo difficile per gli studenti e i docenti decisero di vedere degli spezzoni del film The Felloswhip of the Ring in lingua originale). Infine, una selezione di immagini relative ai personaggi della storia, per gli insegnamenti di Arte e di Inglese: l’idea era creare delle carte da gioco, con disegni ispirati a opere d’autore presenti sul portale Tolkien Gateway sul retto e didascalie in inglese sul verso. A noi sarebbe piaciuto coinvolgere anche altri insegnamenti, ad esempio Storia, Geografia, Scienze e Musica, ma non è stato possibile. Naturalmente, oltre a tutto ciò, bisognava costruire una presentazione per ogni lezione.
Scuola CesenaticoDobbiamo ammettere che fu abbastanza spiazzante, all’orizzonte si intravvedeva tanto lavoro; inoltre, il pubblico delle nostre conferenze di norma è composto da adulti. Però l’entusiasmo era maggiore del timore, e il professor Pasqualone era ottimista: «Quasi sicuramente non aderiranno tutte le classi». Ma si avverò la “peggiore” delle ipotesi: aderirono tutte e undici le classi, ovvero circa 250 studenti. Come conciliare il tutto coi nostri impegni di lavoro? Ma trovammo la soluzione: due classi alla volta (più una da sola), quattro ore il sabato mattina e due il mercoledì mattina (in uno scampolo libero), ogni due settimane tra ottobre e dicembre, per un totale di 24 ore in presenza. Intanto avevamo iniziato a lavorare: man mano inviavamo al professore le bozze delle schede e poi quelle definitive, e avevamo fatto una prima scrematura per le letture e per le immagini. Ci leggemmo anche qualche libro sulla didattica, sulla comunicazione con gli adolescenti, sulla gestione della classe. A fine settembre eravamo pronti… più o meno. Le slide da proiettare e la regia erano tutti da fare!

Attuazione del progetto

Scuola: progetto a CesenaticoL’insegnante ha voluto denominare il progetto “La via per la Terra di Mezzo”. Il nostro percorso di quattro incontri è stato così strutturato:

  1. Il professor Tolkien: un sognatore. 
Abbiamo raccontato la vita di Tolkien, soffermandoci sui fatti più importanti ma anche sui dettagli che potevano colpire di più, ponendo l’accento fra l’altro sul suo interesse per le lingue e le scritture e per il disegno; abbiamo parlato succintamente di tutte le sue opere narrative, cercando di far capire come il suo scopo fosse dare vita a sogni, miti, eroi e creature fantastiche. Nelle slide avevamo inserito molto fotografie, e disegni di Tolkien stesso. Alla fine con l’aiuto dei ragazzi abbiamo compilato la sua carta d’identità, ed è risultato che erano stati attenti anche ai particolari (altezza, colore degli occhi…). Come lettura di approfondimento abbiamo lasciato un brano tratto dal saggio Sulle fiabe, che parla del desiderio.
  2. CesenaticoIl sogno del Professore prende forma
. L’incontro è stato suddiviso in tre parti. Nella prima abbiamo raccontato brevemente la creazione e l’evoluzione del mondo inventato da Tolkien. Nella seconda abbiamo presentato molto velocemente le vicende che precedono Il Signore degli Anelli, tramite una linea temporale che avevamo elaborato. Nella terza abbiamo illustrato le varie razze, soffermandoci principalmente su alcune come richiesto dal docente (ovvero Maghi, Elfi, Nani, Orchi, Uomini e Hobbit), e localizzandole ogni volta sulla mappa della Terra di Mezzo. Alla fine abbiamo proposto il quiz “Indovina l’età” partendo da un fotogramma che ritrae la Compagnia dell’Anello, estendendolo poi ad altri personaggi; il quiz è piaciuto molto. La lettura era il saggio A proposito degli Hobbit dal Prologo del SdA.
  3. Il Signore degli Anelli: una grande storia
. Abbiamo esposto rapidamente la storia degli anelli e poi le vicende principali del primo volume (l’insegnante ci aveva chiesto di limitarci a quello), anche se abbiamo anticipato qualcosa del prosieguo della storia. Abbiamo posto l’accento sulle scelte dei personaggi e sulle loro conseguenze, e messo in risalto i comportamenti positivi e negativi, cercando di legarli all’attualità o alle possibili esperienze dei ragazzi. E’ stato l’incontro più impegnativo e coinvolgente dal punto di vista emotivo ed etico. Abbiamo proposto estratti dal Capitolo II del Libro I del SdA, relativi alla creazione degli anelli e alla storia dell’Unico Anello.
    Scuola Cesenatico4 Il Signore degli Anelli: i protagonisti. 
Questo incontro rischiava di essere ripetitivo, avendo già parlato de Il Signore degli Anelli, così abbiamo pensato di animarlo presentando i personaggi a coppie e facendo loro un’immaginaria intervista parallela, della quale abbiamo inventato domande e risposte. Così sullo schermo sono apparsi ogni volta i ritratti cinematografici di due soggetti, legati da qualche affinità (Bilbo e Gollum, Elrond e Galadriel) o da amicizia (Gimli e Legolas, Merry e Pipino, Frodo e Sam), o contrapposti (Gandalf e Saruman, Aragorn e Boromir). L’intento era riproporre i valori fondamentali del libro attraverso le loro “opinioni” e vicende. In alcune classi, in cui sapevamo di avere studenti e insegnanti più appassionati, i personaggi sono stati interpretati da coppie di ragazzi, che hanno anche cercato di immedesimarsi (era davvero spassoso), mentre le domande sono state poste da noi o dai professori; il tutto è stato improvvisato ma ha funzionato bene. Nelle altre classi, dove avevamo ormai capito che la familiarità col SdA era scarsa, abbiamo interpretato noi stessi i personaggi. Lettura di approfondimento l’estratto dal Capitolo II del Libro II del SdA che riporta il dialogo fra Gandalf e Saruman.

Valutazioni

Tolkien Identity CardSiamo stati sempre entrambi presenti agli incontri; il primo è stato condotto quasi totalmente da Carla e il secondo quasi totalmente da Ferruccio, perché erano quelli che richiedevano più studio e quindi ci siamo suddivisi il lavoro. Invece nel terzo e nel quarto ci siamo alternati. A dire il vero non è stato difficile mantenere viva l’attenzione, grazie agli stratagemmi che avevamo escogitato e alla collaborazione degli insegnanti; più difficile parlare ad alta voce per ore. Abbiamo riscontrato difficoltà tecniche e pratiche dovute a carenza di organizzazione e di comunicazione; ad esempio, non sempre tutto il personale era informato dell’iniziativa e/o dell’incontro della giornata, quindi a volte l’aula non era libera o l’attrezzatura non era pronta. Il dispendio di tempo e di energie per la preparazione dei quattro incontri e dei relativi materiali è stato notevole, e l’avere impegnate parecchie mattine per le lezioni vere e proprie è stato piuttosto vincolante. 
Tuttavia è stata una bellissima esperienza di condivisione e di relazione. Abbiamo fatto del nostro meglio per adattare il linguaggio e il metodo a un pubblico di adolescenti, la stragrande maggioranza dei quali non ha letto nulla di Tolkien né visto le trilogie di Peter Jackson o altri adattamenti cinematografici delle sue opere, e crediamo di esserci riusciti; alcune trovate (costruzione della carta d’identità, indovinelli, interviste doppie) per incentivare l’attenzione e non essere noiosi hanno certamente contribuito molto. Per quanto riguarda gli insegnanti coinvolti, pur avendo aderito tutti spontaneamente non sempre si sono mostrati interessati; alcuni invece sono stati persino proattivi. Abbiano ricevuto anche espliciti apprezzamenti, per il livello di conoscenza e la capacità di coinvolgimento, per aver saputo adattare la materia e il linguaggio a un pubblico così giovane e notoriamente così portato alla distrazione, per aver approfondito i tanti aspetti umani e legati alla crescita che la storia presenta, e per aver fatto conoscere un autore poco familiare e/o aspetti poco noti della sua opera. Scuola CesenaticoIl professore che ha dato avvio al tutto personalmente è stato molto contento. L’impatto con gli studenti in genere è stato positivo; non tutti sono stati ugualmente partecipi, ma si sono comportati piuttosto bene e alcuni sono stati particolarmente attivi (abbiamo conosciuto certi piccoli nerd!); molti alunni erano contenti di vederci, impazienti di ascoltarci, e tristi quando andavamo via. Ogni ora è trascorsa in genere nel silenzio e nell’attenzione, e per noi già raggiungere questo risultato all’inizio sembrava difficile. 
All’ultimo incontro li abbiamo lasciati invitandoli a fare la loro parte nella storia perché, come dice Frodo, «non terminano mai i racconti; sono i personaggi che vengono e se ne vanno, quando è terminata la loro parte».

Ferruccio Cortesi e Carla Iacono Isidoro
Cesenatico, aprile 2020

Se siete interessati a organizzare una lezione su Tolkien e le sue opere nella vostra scuola, potete scrivere alla segreteria dell’Associazione.

 

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