Ormai è un appuntamento fisso che ci dà moltissime soddisfazioni. Ecco servito il nostro aperitivo in attesa del film Lo Hobbit – La Desolazione di Smaug, tratto dal romanzo di John Ronald Reuel Tolkien, secondo capitolo della nuova trilogia cinematografica firmata dal regista neozelandese Peter Jackson, già al timone della celebre saga del Signore degli Anelli. Quanti vorrebbero approfondire in maniera seria alcuni dei temi trattati dallo scrittore inglese? Nell’anno del 40esimo anniversario della scomparsa dell’autore dello Hobbit, l’Associazione romana studi Tolkieniani torna a Lucca Comics and Games 2013 portando i suoi seminari quest’anno dedicati ad alcuni dei personaggi particolari dei libri di Tolkien: «Draghi, Orchi e Hobbit: tutti gli eroi di Tolkien».
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Ecco come Christopher pubblicò il Silmarillion
Talvolta anche un outsider fa meglio degli esperti. Douglas C. Kane è un avvocato statunitense specializzato nelle discriminazioni e i casi di molestie sul lavoro. Ma è anche un appassionato di J.R.R. Tolkien e delle sue opere da oltre trent’anni, ha fondato e gestisce il forum The hall of fire. Il suo primo libro, Arda Reconstructed: The Creation of the Published Silmarillion, è stato pubblicato dalla Lehigh University Press nel 2009, ed è stato inserito nel 2010 e nel 2011 nella cinquina dei finalisti della sezione saggistica dei Mythopoeic Fantasy Award, i prestigiosi premi della Mythopoeic Society, la Società tolkieniana negli Usa. Un’edizione tascabile è stata pubblicata quest’anno. Nella sua casa di Santa Cruz, in California, Kane si è letto Il Silmarillion, probabilmente un migliaio di volte. Tanto deve essere servito per analizzarlo e capire come si è arrivati alla sua pubblicazione. Proponiamo una recensione del libro firmata da Claudio Testi, riportando prima le parole di Christopher Tolkien nell’introduzione al Silmarillion: «… Mi è risultato evidente che lo sforzo inteso a presentare, in un unico volume, materiali così disparati – di offrire Il Silmarillion quale è in realtà, un atto di creazione continua, la cui evoluzione è durata oltre mezzo secolo — non avrebbe che ingenerato confusione, obnubilando quanto vi è di essenziale. Ragion per cui mi sono accinto a elaborare un testo unico, scegliendo e ordinando i materiali in modo tale da attribuire loro l’aspetto di una narrazione più coerente e priva di contraddizioni…». E poi ancora: «Il lettore non si aspetti di trovare un’assoluta coerenza (né nell’ambito del Silmarillion stesso, né tra questo e altri scritti di mio padre dati alle stampe), che del resto potrebbe essere raggiunta, semmai, soltanto a prezzo assai caro e oltretutto inutile». Christopher, quindi, era stato molto onesto fin dall’inizio circa la natura del testo. Secondo Verlyn Flieger, il libro di Kane affianca la History: mentre il secondo «ricostruisce quale versione fosse intesa risalire a quale tradizione», il primo «disseziona la storia estremamente complicata delle scritture e riscritture dell’evento da parte di Tolkien».
Hobbiton XX in Emilia: il programma definitivo
Torna uno degli appuntamenti storici per gli appassionati di J.R.R. Tolkien. Per festeggiare il suo ventennale, la Società Tolkieniana Italiana si sposta di nuovo al nord, ma stavolta in Emilia Romagna. Così, quest’anno la Hobbiton XX sarà a Montefiorino, a 50 km da Modena, dal 13 al 15 settembre 2013. È una gran bella novità, visto che Montefiorino è stato il centro dell’omonima Repubblica Partigiana, il primo tra i più noti territori che durante la Resistenza riuscirono a liberarsi militarmente dall’occupazione nazifascista, proclamandosi indipendenti ed avviando una esperienza di autogoverno democratico. Per l’esperienza la cittadina è anche medaglia d’oro al valor militare. Il suo centro è dominato dalla rocca medievale, che svetta sulle valli del Dolo e del Dragone e risale al XII secolo, quando fu costruita dagli abati di Frassinoro. Proprio questa sarà la sede della manifestazione tolkieniana, che vorrebbe riunire gli appassionati di tutta Italia.
Ecco i Tolkien Studies 10: c’è un saggio italiano
Mentre Michael D.C. Drout e Verlyn Flieger sono attualmente al congresso internazionale di Kalamazoo, dove gli interventi su J.R.R. Tolkien costituiscono una parte importante, come scritto in precedenza, chi è rimasto a casa, David Bratman, ha concluso il suo impegno per gli studi tolkieniani. È infatti di prossima uscita il decimo volume dei Tolkien Studies: An Annual Scholarly Review. I tre studiosi ne sono i curatori e i loro nomi bastano per rendersi conto che siamo di fronte a un prodotto di alto profilo. Dei primi due studiosi abbiamo parlato spesso: Flieger è l’autrice di Schegge di Luce, Question of Time, Interrupted Music, del recente Green Suns and Faërie e curatrice dell’edizione critica di Fabbro di Wootton major e del saggio Sulle Fiabe di Tolkien ; Drout è curatore della Tolkien Encyclopedia e curatore dell’edizione critica di Beowulf and the Critics di Tolkien. Bratman, che ha da poco sostituito Douglas A. Anderson, è un consulente bibliotecario, membro della Mythopoeic Society (la società tolkieniana negli Usa) per cui è stato redattore della rivista Mythprint. Nei Tolkien Studies, da molti anni si occupa della sezione bibliografica e delle recensioni.
Pubblicata la rivista Endòre numero 15
Con immutato piacere, siamo lieti di annunciare l’uscita del numero quindici di Endóre, la rivista della Terra di Mezzo diretta da Franco Manni che, in una forma o nell’altra, da ormai 19 anni (ma sono 20 se si calcola il lavoro precedente!) mantiene accesa la fiaccola tolkieniana in Italia. Endòre esce una volta all’anno, è passata dal formato cartaceo a quello online dal numero 11. Contiene tutto quello che vorreste sapere sull’autore del Signore degli Anelli, J.R.R. Tolkien: recensioni, articoli, giochi, fan fiction e una bibliografia particolarmente curata e aggiornata. Ancora una volta abbiamo la possibilità di gustarci il consueto mescolarsi di articoli giocosi e saggi approfonditi (e anche qualche saggio allo stesso tempo giocoso e approfondito) e segnaliamo con orgoglio la presenza tra gli autori di alcuni nostri soci, come la presenza di resoconti delle nostre attività del Gruppo di Studio su Tolkien e del Tolkien Seminar di Modena e il resoconto della manifestazione The Return of the Ring organizzata dalla Tolkien Society inglese che si è tenuta alla Loughborough University in Inghilterra dal 16 al 20 agosto 2012. Molto interessante la sezione “articoli”, con importanti saggi di Tom Shippey, Thomas Fornet-Ponse, lo stesso Franco Manni e Ronald Hutton. Il contributo di quest’ultimo è stato al centro di alcuni dibattiti internazionali e ha suscitato molto reazioni, tra cui i contributi importantissimi di Nils Ivar Agoy e della “nostra” Verlyn Flieger, proprio nel Tolkien Seminar del 2012. Ricca anche la sezione delle “recensioni”, che ci riguarda da vicino: oltre al film di Peter Jackson, sono oggetto di valutazione, infatti, gli ultimi due contributi del Gruppo di Studio alla collana Marietti su Tolkien e dintorni: da segnalare soprattutto la recensione dell’edizione inglese della La Falce Spezzata per la casa editrice Walking Tree, redatta da Patrick Curry. Ve ne diamo un assaggio con l’indice:
Tolkien e dintorni, ecco il nuovo libro Marietti
Se c’è un merito indiscusso e indiretto per i film di Peter Jackson è quello di far scoprire le opere di J.R.R. Tolkien a molti nuovi lettori. Ma sia questi che i vecchi lettori a volte sentono la necessità di approfondire la conoscenza dell’autore, magari su alcuni aspetti o da punti di vista inconsueti. Anche in Italia, nella povertà assoluta dell’offerta critica, è da un po’ di tempo disponibile una collana di letteratura secondaria che si avvicina allo scrittore inglese da un punto di vista accademico, nata proprio per permettere ai lettori italiani di accedere ai testi dei migliori studiosi stranieri. È la collana “Tolkien e dintorni” della casa editrice Marietti 1820, che proprio oggi ha pubblicato l’ultimo lavoro dedicato all’autore del Signore degli Anelli. La novità è doppia, visto che il volume è il frutto di un Gruppo di Studio che per due anni ha riunito critici, filosofi e giornalisti per analizzare molti degli aspetti dello Hobbit e scrivere i diversi saggi di questa nuova antologia, intitolata C’era una volta… Lo Hobbit – Alle origini del Signore degli Anelli. Non è una formula molto praticata in Italia, ma nei Paesi anglosassoni è diffusa, soprattutto all’università, dove Tolkien figura nei programmi accademici.
Pubblicato nel 1937, Lo Hobbit è sempre stato considerato dalla maggior parte dei critici un semplice racconto per bambini, il cui principale merito fu di servire da “prologo” al più noto capolavoro tolkieniano: Il Signore degli Anelli. L’antologia della Marietti vuole invece mettere in evidenza tutta la profondità di vedute e la ricchezza di stili di questo primo libro di Tolkien che, seppur diverso nel tono e nell’impostazione, merita una valutazione di ben altra portata e spessore. Gli articoli degli autori italiani sono frutto di uno studio di ricerca corale e conservano un tono divulgativo e accessibile; a questi sono affiancati saggi di critici stranieri (tra cui Verlyn Flieger, Dimitra Fimi e Bonniejean Christensen) oggi considerati tra i contributi più importanti sullo Hobbit. Arricchiscono il libro due poesie di Tolkien, rispettivamente dedicate alla figura del Drago (The Dragon’s Visit) e all’idea di fiaba (Once Upon a Time), per la prima volta pubblicate e tradotte in italiano in questo volume. Per presentarlo al meglio, ne parliamo con Claudio Testi, il direttore della collana dedicata a Tolkien e segretario dell’Istituto filosofico di studi tomistici.
Come nasce la collana Tolkien e dintorni?
«Il tutto è iniziato nel 2004 quando, grazie al newsgroup it.fan.scrittori.tolkien entrai in contatto con una qualificata “compagnia” di esperti tolkieniani che desideravano tradurre La Via per la Terra di mezzo di Tom Shippey. Essendo io segretario dell’Istituto Filosofico di Studi
tomistici, un’associazione da sempre tesa a promuovere serie iniziative culturali anche in campi non strettamente filosofici, proposi loro di pubblicare il testo all’interno di una nostra collana filosofica che curavamo per Marietti 1820. L’“esperimento” riuscì così bene che nel 2007 inaugurammo ufficialmente la collana “Tolkien e dintorni” che a oggi annovera 11 pubblicazioni».
Qual è lo spirito che anima la collana?
«L’obbiettivo che unisce il comitato scientifico è quello di presentare Tolkien non solo come autore fantasy per ragazzi, ma soprattutto come un classico della letteratura. L’Italia è stata fortunatamente tra i primi paesi in cui è stato tradotto il Signore degli Anelli: purtroppo però Tolkien è diventato subito oggetto di un dibattito di natura politica, che ha grandemente danneggiato la ricezione di questo autore. È però un dato di fatto che nessuno studio critico fondamentale (ad eccezione di Tolkien Autore del Secolo, curato nel 2003 da Franco Manni, il massimo esperto italiano della materia per l’editore Simonelli) sia stato fatto conoscere al pubblico italiano prima della nostra collana. Come può uno studioso dirsi tale se non ha presenti gli studi di Verlyn Flieger, Tom Shippey o Brian Rosebury (per fare solo alcuni nomi)? Sarebbe come, scusate se scendo nel mio campo specifico, dirsi esperto di Tommaso d’Aquino senza avere letto Étienne Gilson! Se li si ignora (più o meno colpevolmente), si ha solo l’alternativa di rinchiudersi all’interno di un circuito autoreferenziale. Quello che dico, il lettore italiano lo può banalmente constatare sfogliando molti “studi” italiani su Tolkien, in cui di solito oltre il 80% dei riferimenti bibliografici sono verso scritti italiani, per lo più ultra datati. Solo uscendo dal questo provincialismo si potrà rendere giustizia alla grandezza universale di un autore come Tolkien, e sperare di trovarlo sempre più studiato nelle scuole o le università del nostro Paese».
La collana ha anche prodotto altre iniziative, non è vero?
«Certamente. Dopo aver tradotto i primi testi, abbiamo deciso di promuovere un Gruppo di Studio che, a cadenze trimestrali, si ritrova per approfondire (di solito per un biennio) un certo tema tolkieniano: la serietà dell’iniziativa è tale che ha avuto anche il patrocinio della Tolkien Society inglese. L’obbiettivo del gruppo di studiosi è quello di pubblicare i risultati di queste ricerche in team. Ad oggi i testi di questo tipo pubblicati nella collana sono due, uno addirittura tradotto in inglese, prima volta per un testo italiano: si tratta della Falce Spezzata – morte e immortalità nelle opere di J.R.R. Tolkien, edito dalla prestigiosa Walking Tree Publisher. Io ed alcuni degli autori abbiamo avuto il privilegio di essere ospitati quest’anno in Gran Bretagna per presentare il lavoro in inglese davanti a molti dei maggiori studiosi anglosassoni. Non solo, ma nel 2010 l’Istituto Filosofico di Studi Tomistici e l’Associazione romana studi Tolkieniani (“massicciamente” presente in queste attività) hanno organizzato un convegno internazionale su “Tolkien e la Filosofia”, che per la prima volta ha visto intervenire in Italia studiosi del calibro di Shippey e Flieger».
Qual è la novità dell’ultimo volume, “C’era una volta… Lo Hobbit”?
«È il primo volume italiano esclusivamente dedicato al libro “Lo Hobbit”. Credo che la sua novità sia nella “varietà” e “unità” degli interventi; questo rispecchia in realtà il lavoro in team che ci ha coinvolto per due anni. Anche i tre saggi tradotti (dei veri classici su tema, scritti da Flieger, Fimi e
Christensen) si inquadrano perfettamente nell’insieme, che è diviso in due parti (“La fiaba” e “I personaggi”). I curatori del testo hanno poi fatto un lavoro eccellente: è sempre più raro trovare un volume con una bibliografia complessiva e un indice analitico così ben strutturati».
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Ci sono anche degli inediti di Tolkien. Perché sono state scelte due poesie?
«L’idea è stata di Roberto Arduini, che con grande competenza e intelligenza ha segnalato queste due “chicche” tolkieniane le quali, sebbene poco conosciute, erano perfettamente “in tema” con il resto del volume: basti pensare che si intitolano La visita del drago e C’era una volta. Non è poi stato facile ottenere il placet della Tolkien Estate a tradurle: ma anche questa volta, forse anche grazie all’eccellente lavoro da noi già svolto per La trasmissione del pensiero e la numerazione degli elfi, ci hanno accordato il permesso alla traduzione».
Avete altri progetti in cantiere?
«Certo, ma non posso svelarvi tutto ora! Posso solo dire che continueremo nel solco tracciato in questi anni, nella speranza di poter contribuire, nel nostro piccolo, a far amare nella sua complessità e grandezza l’opera di Tolkien, magari sfruttando l’attenzione mediatica che i tre film di Peter Jackson ci potrà dare. Abbiamo, però, in serbo una sorpresa che presto potremo annunciare. E lo faremo per la gioia dei lettori di questo sito».
Almeno una cosa ce la potete anticipare?
«Va bene, solo una per ora! A Modena, lunedì 17 dicembre, alle ore 20.45, il nostro Istituto Filosofico di studi Tomistici, insieme con il Victoria Cinema e la libreria Mondadori, ha organizzato una presentazione di quest’ultimo volume, “C’era una volta… Lo Hobbit”. Per l’occasione avremo l’onore di conversare con Wu Ming 4 sulla fiaba più famosa di Tolkien, che per allora sarà anche un film. La serata ha lo scopo di far conoscere il libro di Tolkien per poter apprezzare pienamente il film di Peter Jackson. L’appuntamento è alla libreria Mondadori al Cinema Victoria, in via Ramelli a Modena. Ma sarà la prima, altre ne terremmo in tutta Italia e alcune subito dopo le feste natalizie. Continuate a leggere questo sito se vorrete sapere le date esatte!».
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Ecco anche i dati essenziali dell’ultimo volume:
C’era una volta… Lo Hobbit – Alle origini del Signore degli Anelli
Con due poesie inedite di J.R.R. Tolkien
Casa editrice Marietti 1820 (Genova-Milano, 2012), pp. 312
Prezzo: 22 euro
ISBN 978-88-211-9167-1
– vai al sito dell’Istituto filosofico di studi tomistici
– vai al sito della casa editrice Marietti 1820
– vai al sito della Tolkien Estate
– vai alla Pagina Facebook della
presentazione libro a Modena
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L’ArsT a Lucca Comics: Aspettando Lo Hobbit
Ci risiamo. Gli hobbit e le cronache della Terra di Mezzo stanno tornando, con il nuovo film Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato, tratto dal famosissimo romanzo di John Ronald Reuel Tolkien, primo capitolo della nuova trilogia cinematografica firmata dal regista neozelandese Peter Jackson, già al timone della celebre saga del Signore degli Anelli. Dopo i film il nome di J.R.R. Tolkien è conosciuto in tutto il mondo. Ma lo era anche prima, visto che Il Signore degli Anelli è uno dei libri più venduti con oltre 160 milioni di copie distribuite. E in cima alle vendite c’è anche Lo Hobbit, che di copie ne ha vendute oltre 50 milioni. Quanti vorrebbero approfondire in maniera seria alcuni dei temi trattati da Tolkien?
Nell’anno del 75esimo anniversario della pubblicazione dello Hobbit, l’Associazione romana studi Tolkieniani torna a Lucca Comics and Games 2012 portando i suoi seminari quest’anno tutti dedicati al libro di Tolkien, il primo della sua carriera di narratore delle vicende della Terra di Mezzo. Aspettando Lo Hobbit studiosi e scrittori approfondiranno alcuni aspetti delle opere del Professore di Oxford, anche su tematiche meno conosciute, per introdurre a Tolkien anche quei lettori che si avvicinano per la prima volta. Gli autori hanno partecipato all’antologia “C’era una volta… Lo Hobbit – Alle origini del Signore degli Anelli”, pubblicato in questi giorni dalla casa editrice Marietti 1820, in concomitanza con il film di Peter Jackson, che sarà nelle sale italiane il 13 dicembre prossimo.
…Pubblicato Endóre numero 14
Con immutato piacere, siamo lieti di annunciare l’uscita del numero quattordici di Endóre, la rivista della Terra di Mezzo diretta da Franco Manni che, in una forma o nell’altra, da ormai 18 anni (ma sono quasi 20 se si calcola il lavoro precedente!) mantiene accesa la fiaccola tolkieniana in Italia. Endòre esce una volta all’anno, è passata dal in formato cartaceo a quello online, dal numero 11. Contiene tutto quello che vorreste sapere sull’autore del Signore degli Anelli, J.R.R. Tolkien: recensioni, articoli, giochi, fan fiction e una bibliografia particolarmente curata e aggiornata. Ancora una volta abbiamo la possibilità di gustarci il consueto mescolarsi di articoli giocosi e saggi approfonditi (e anche qualche saggio allo stesso tempo giocoso e approfondito) e segnaliamo con orgoglio la presenza tra gli autori di alcuni nostri soci, come la presenza di resoconti delle nostre attività del Gruppo di Studio su Tolkien e del Tolkien Seminar di Modena, una recensione dell’edizione inglese della La Falce Spezzata per la casa editrice Walking Tree, redatta niente meno che da Verlyn Flieger e il Call for Papers per “The Return of the Ring” che si terrà alla Loughborough University in Inghilterra dal 16 al 20 agosto. Ve ne diamo un assaggio con l’indice:
L’Arst a Lucca Comics and Games 2011
Dopo i film di Peter Jackson il nome di John Ronald Reuel Tolkien è conosciuto in tutto il mondo. Ma lo era anche prima, visto che Il Signore degli Anelli è uno dei libri più venduti con oltre 160 milioni di copie distribuite. E in cima alle vendite ci sono altre sue opere come Lo Hobbit, che diverrà presto un film, e Il Silmarillion. Quanti però conoscono veramente il messaggio del Professore di Oxford? Quanti vorrebbero approfondire in maniera seria alcuni dei temi da lui trattati? A portare l’autore del Signore degli Anelli a Lucca e rispondere a queste domande ha pensato la nostra Associazione, che dal 2005 promuove in Italia lo studio e la conoscenza della vita e delle opere di Tolkien. Sarà possibile conoscerci a Lucca Comics and Games 2011, dove avremo uno stand (A617, padiglione Carducci), inserito nella cornice del nuovo Luk for Fantasy, in cui protrete trovare il frutto di tutte le nostre fatiche: gadget, shopper, abiti della Terra-di-mezzo e sopratutto l’offerta libraria della collana Tolkien e dintorni, grazie alla collaborazione con la casa editrice Marietti 1820 e l’Istituto filosofico di studi tomistici.

