Tolkien Society Awards 2019: ecco i vincitori

Tolkien SeminarLa Tolkien Society ha finalmente annunciato i vincitori dei suoi Awards 2019! Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, ecco una breve spiegazione: ogni anno la Society seleziona le eccellenze nel campo degli studi tolkieniani, ma anche del semplice fandom. Le nominations vengono raccolte dal pubblico che segue le iniziative dell’associazione, per poi venire scremate ed infine sottoposte ad un voto online.
I vincitori di quest’anno sono stati annunciati durante la cena annuale della Tolkien Society, tenutasi a Londra il 6 aprile.

A Wilderness of Dragons, nuovi saggi

A Wilderness of Dragons - Essays in honor of Verlyn FliegerVerlyn Flieger è una delle studiose più acclamate in campo tolkieniano, autrice di numerosi volumi e saggi dedicati al Professore, e solo nel gennaio dell’anno scorso davamo notizia dell’uscita della sua ultima raccolta di saggi, There Would Always Be a Fairy Tale: oggi vi proponiamo una raccolta di saggi pubblicata in onore della studiosa. Si tratta di A Wilderness of Dragons: Essays in Honor of Verlyn Flieger, a cura di John D. Rateliff (a sua volta noto studioso tolkieniano) e pubblicata dalla giovanissima casa editrice The Gabbro Head Press, fondata nel 2017 a Wayzata, nel Minnesota. Disponibile su Amazon da dicembre 2018 in edizione economica o con copertina rigida, l’editore ha annunciato che l’e-book sarà disponibile nella seconda metà di gennaio.

Lo Hobbit compie ottant’anni!

The Hobbit cover bookSono passati solo pochi giorni da quando abbiamo festeggiato i quarant’anni del Silmarillion, ma oggi, 21 settembre, è il turno de Lo Hobbit: le avventure di Bilbo compiono ben ottant’anni, il doppio delle antiche storie elfiche! Pubblicato il 21 settembre del 1937, Lo Hobbit fu la prima opera di fantasia che Tolkien diede alle stampe.
Le 1500 copie della prima edizione, illustrata dal Professore stesso, furono esaurite in meno di due mesi.
Ci sarebbero voluti ben 36 anni perché Lo Hobbit, o, La riconquista del tesoro comparisse in Italia, nel 1973, anno in cui Tolkien ci lasciava per ricongiungersi alla sua amata Edith.

Modena, Lo Hobbit e Il Milione di Marco Polo

SeminarioDopo l’incontro dello scorso mese su J.R.R. Tolkien e Dostoevskij, in cui era sviscerato il rapporto fra i due pilastri della letteratura, questa settimana è stata la volta del confronto con Il Milione di Marco Polo. Il tutto si è svolto sempre nel contesto del Laboratorio tolkieniano permanente, un’iniziativa promossa dall’AisT e dall’Istituto Filosofico di Studi Tomistici di Modena: si tratta di un seminario di approfondimento in cui gli appassionati degli scritti di Tolkien hanno la possibilità di scoprire e approfondire temi fondamentali e innovativi riguardo alle opere del professore inglese. Complice l’uscita di Tolkien e i Classici (Effatà editore), gli incontri di questo 2015 del Tolkien Lab si concentrano su alcuni dei contributi inseriti nel volume, con l’invito agli scrittori a presentare i temi dei loro articoli ed a discuterne con il pubblico.

Esaurito il libro sulla influenza dello Hobbit

Libro: Tutto è cominciato nel marzo 2013. Per il 75° anniversario della pubblicazione dello Hobbit di J.R.R. Tolkien si è svolta all’università di Valparaiso la conferenza Celebrare Lo Hobbit. Due famosi studiosi di Tolkien presentarono i loro lavori inediti. John D. Rateliff fornì numerosi esempi dell’influenza dello Hobbit sul Legendarium nel suo intervento in sessione plenaria Ancorarsi al Mito: l’impatto dello Hobbit sul Legendarium, mentre Verlyn Flieger discusse le influenze francesi sullo sviluppo di Bilbo Baggins e delle sue avventure in I collegamenti francesi di Tolkien. Nelle discussioni con gli altri studiosi è emersa la necessità di avere un libro che si concentrasse sulle modalità dell’influenza dello Hobbit sul successivo sviluppo del Legendarium tolkieniano. Da quell’idea è nato un libro.

Tolkien al Kalamazoo: un programma da urlo

Conferenza al KalamazooAnche se lontani, a volte non si può non parlare di certi eventi. È finalmente stato diffuso il programma dell’International Congress on Medieval Studies, che si svolgerà dal 9 al 12 Maggio 2013. L’incontro riunisce oltre tremila studiosi interessati agli Studi Medievali: è suddiviso in oltre 600 sessioni di lavoro, 3000 tra conferenze, tavole rotonde, workshop e spettacoli. Al suo interno, si svolgerà il Tolkien at Kalamazoo, la sezione dedicata a Tolkien. Si potrebbe definire l’apoteosi dell’appassionato di Tolkien negli Usa: praticamente 6 sessioni di conferenze, 2 sessioni sull’influenza sugli scrittori successivi, un conferenza filologica, due spettacoli, un dramma recitato e anche un incontro commerciale, tutti dedicati a J.R.R. Tolkien… In totale, sono oltre 30 conferenze e altri 8 momenti di riflessione: si rischia l’overdose!!! Il Congresso tradizionalmente presenta due conferenze plenarie, un concerto e una serata danzante.

Verlyn FliegerDa segnalare, tra tutte le cose interessantissime da seguire, una sessione in onore di Verlyn Flieger, in cui alcune delle sue opere saranno analizzate e, si spera, sviluppate ulteriormente: su tutte, la teoria della luce e il volume Schegge di luce (pubblicato anche in italiano da Marietti 1820). Verrà anche presentato il The Tolkien Scholarship Project: Robin Anne Reid dell’università di Texas A&M parlerà della sua intenzione di dimostrare tramite la linguistica come la narrativa e la poesia contenuta nel Signore degli Anelli e il resto del Legendarium di Tolkien non sono un brutto esempio di letteratura modernista (come sostenuto da molti critici come Harold Bloom), eccellenti testi postmoderni, che suscitano anche il rispetto degli studiosi di testi come Beowulf e altri testi medievali. Ne è una continuazione ideale la relazione Théoden, come risposta di Tolkien all’ofermod di Beorhtnoth (The Eorl That Could Have Been: Theoden as Tolkien’s Answer to Beorhtnoth’s ofermod).

Conferenza al KalamazooTra le altre sessioni, Arte e musiche de Lo Hobbit, Tolkien studioso medievale, Tolkien and Alterity: In Honor of Jane Chance, le due sessioni sui Racconti dopo Tolkien: il medievalismo e la letteratura Fantasy del ventunesimo secolo, in cui si parlerà anche di autori molti noti come George R. R. Martin, Terry Pratchett e Catherine Fisher. Curiosa tutta la sessione dedicata al “Tolkien eccentrico”, organizzate dalla Society for the Study of Homosexuality in the Middle Ages. Si può concludere segnalando Women in Tolkien’s Professional Life, sessione che schiera i pezzi grossi dei Tolkien Studies, John D. Rateliff con The Missing Women: J. R. R. Tolkien’s Lifelong Support for Women’s Higher Education, e soprattutto Douglas A. Anderson con l’importante studio “Professor d’
Ardenne of Liège has arrived to harrass me with philological work”: Simonne d’Ardenne as Student, Collaborator, Translator, and Friend of J. R. R. Tolkien
. Per maggiori informazioni si può visitare il sito ufficiale del 48° Congresso Internazionale di Studi Medievali.
Pubblico e libreria al Kalamazoo

Ecco il programma completo in inglese, che si può scaricare anche qui:

Tolkien al Kalamazoo, quest’anno si fa il pieno

Kalamazoo conferenzaKalamazoo è il nome di una città nel bel mezzo del Michigan, sede di un’università e del cosiddetto K-College, prestigiosa scuola d’arte. Al suo interno ogni anno si tiene l’International Congress on Medieval Studies, incontro che riunisce oltre tremila studiosi interessati agli Studi Medievali: è suddiviso in oltre 600 sessioni di lavoro, 3000 tra conferenze, tavole rotonde, workshop e spettacoli. Ci sono anche più di 90 ricevimenti curati da società scientifiche, associazioni e istituzioni pubbliche. La sala mostre vanta quasi 70 espositori, tra editori, rivenditori di libri usati, e fornitori di articoli vari in stile medievale. La manifestazione dura tre giorni e mezzo, nel secondo fine settimana di maggio. In mezzo a tutto questo ormai da diversi anni una sessione è completamente dedicata a Tolkien e a quel che viene chiamato il “New Medievalism”.