Una storia che rispetterà le opere di Tolkien e che vorrebbe espandere quanto letto nei libri e visto al cinema, con una modalità di gioco del genere “stealth”. È questo quel che promette Daedalic Entertainment, produttore dell’attesissimo videogioco The Lord of the Rings: Gollum. Martin Wilkes e Mathias Fischer, rispettivamente lead designer e direttore artistico del gioco, in un’intervista esclusiva con tanto di trailer rilasciata al sito Usa IGN. Nel trailer si può vedere Gollum che si nasconde in caverne tutt’altro che rassicuranti, fino ad arrivare alle pendici di quello che sembrerebbe proprio il Monte Fato a Mordor. Lo scorso anno, quando la notizia si diffuse per la prima volta, Carsten Fichtelmann, CEO e co-fondatore di Daedalic (casa videoludica nata nel 2007), aveva dichiarato di ambire a una maggiore aderenza alle storie e all’intreccio delle vicende. La lunga intervista appena rilasciata permette di approfondire proprio questo aspetto.
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Lords for the Ring 2019: la tavola di maggio
Prosegue il nostro viaggio alla scoperta di tutti i segreti che si celano dietro ad ogni illustrazione della terza edizione del Lords for the Ring – Tolkien Art Calendar, progetto nato nel 2016 da un’idea di Paolo Barbieri, che ha coinvolto l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani e Lucca Comics and Games. Dopo aver proposto sulla pagina facebook dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani due video dedicati alle opere dell’artista dozzese Ivan Cavini presenti nei calendari degli anni precedenti (2017 e 2018), abbiamo presentato le tavole di gennaio, febbraio, marzo e aprile 2019. Oggi scopriamo l’origine dell’immagine scelta per il mese di maggio, la raffigurazione di Sammath Naur, il luogo dove la storia dell’Anello ebbe inizio e l’unico in cui possa davvero concludersi.
Gollum protagonista di un nuovo videogioco
Il 25 marzo è stato annunciato, un po’ a sorpresa, Il Signore degli Anelli: Gollum, un nuovo videogioco di avventura e d’azione, distribuito dalla casa di produzione Daedalic Entertainment, incentrato sulla storia di uno dei più sfortunati Portatori dell’Anello. Non era mai accaduto che Gollum ricoprisse un ruolo così centrale in un gioco, benché il personaggio fosse apparso in vari giochi a tema sulla Terra di Mezzo. Stupisce anche che il progetto nasca sotto l’egida della Daedalic Entertainment, dato che la Warner Bros. Interactive Entertainment è stata l’unica casa di produzione a lanciare giochi riguardanti l’universo tolkieniano negli ultimi anni. Daedalic, comunque, si è lanciata nella sfida, anche se consapevole del fatto che ci sono altri videogiochi nei quali Gollum ha una parte rilevante, Shadow of Mordor e Shadow of War per essere precisi, ma in che modo pensano di rendere il loro gioco più rilevante rispetto a questi?
Presto all’asta due lettere inedite di Tolkien
La florida corrispondenza tenuta da Tolkien è fonte di grande utilità per comprendere le sue opere e l’uomo dietro di esse, fornendo a studiosi ed appassionati dettagli altrimenti destinati all’oblio. Numerose lettere vennero date alle stampe nel 1981 dal figlio Christopher in una raccolta dal titolo The Letters of J. R. R. Tolkien (in italiano La realtà in trasparenza, volume edito prima dalla Rusconi nel 1990 e poi dalla Bompiani nel 2001, ora fuori catalogo), ma tale opera resta una selezione parziale. Questo mese due lettere di Tolkien ai fan stanno per essere messe all’asta ed entrare a far parte della collezione di qualche fortunato estimatore del professore oxoniense.
Peter Jackson cambia titolo allo Hobbit 3
Dopo mesi di ipotesi, rumors e notizia fasulle che giravano in rete, ora è ufficiale: Lo Hobbit 3 cambia titolo. Il capitolo conclusivo della seconda trilogia dedicata da Peter Jackson alle opere di J.R.R. Tolkien non si chiamerà più «Andata e Ritorno», ma diventa «La Battaglia dei cinque eserciti» (The Battle of the five armies). Già da tempo si era parlato di un possibile cambio del titolo e molte ipotesi erano state fatte, tra cui quella di «Into The Fire», nome che conteneva un tenue accenno a un capitolo del romanzo, ma tutte le voci si sono rivelate sbagliate.
Il nuovo titolo diffuso dalla Warner Bros conferma la tendenza degli ultimi mesi, già confermata dal secondo capitolo della saga cinematografica. Questa nuova trilogia non è una versione su pellicola del romanzo, ma prende spunto dalle sue pagine per spiccare il volo verso un film d’azione di atmosfera fantasy che non ha quasi più nulla di tolkieniano, a parte i nomi dei personaggi. Il cambiamento del titolo, infatti, rispecchia lo spostamento dell’attenzione del film dal protagonista del romanzo, Bilbo Baggins, alle vicende belliche. Nell’ultimo capitolo della saga cinemtografica se ne devono infatti chiudere molte: la fuga di Gandalf dalla prigione, la sconfitta degli Orchi di Dol Gundur, la resa dei conti tra gli Elfi Legolas e Tauriel e l’Orco Azog, e la Battaglia dei Cinque eserciti. Tranne l’ultimo, tutti questi eventi non sono raccontati nel romanzo di Tolkien.
Lo Hobbit fan film: intervista al regista
Poco più di un mese fa vi abbiamo parlato del progetto di uno studio olandese che stava realizzando un nuovo film d’animazione The Hobbit, di cui vi mostriamo il suo teaser trailer. Oggi vi offriamo un’intervista esclusiva con il regista, Johan Zandbergen, che con grande gentilezza risponderà alle nostre domande. In primo luogo, vorremmo ribadire ancora una volta il nostro sincero ringraziamento a Johan Zandbergen, direttore creativo della Cosmic Creations e regista del nuovo fan film d’animazione ispirato all’opera di J.R.R. Tolkien. Inoltre, vorremmo anche estendere i ringraziamenti a Robbert Webbe, Direttore Commerciale della Cosmic Creations.
Dopo aver studiato tecnologia grafica al Da Vinci College di Leida, nel 2001 Zandbergen si iscrive alla prestigiosa Grafisch Lyceum di Rotterdam, dove ha conseguito quattro anni più tardi una laurea in Graphic Design, nel 2005. Dopo il periodo di formazione, Zandbergen ha rapidamente acquisito grande esperienza in diverse agenzie grafiche, anche se il fatto che ha segnato la sua futura carriera è stato quando ha iniziato a lavorare per un canale televisivo per bambini. A questo lavoro Zandbergen ha potuto combinare la sua passione per l’intrattenimento, il cinema e l’animazione grafica. Il progetto sullo Hobbit rimase in una situazione di stallo e l’animazione diventò un hobby per Zandbergen, fino a quando, assieme a Robbert Webbe, ha deciso di creare la sua compagnia: la Cosmic Creations.
L’ArsT a Lucca Comics: Draghi, Orchi e Hobbit
Ormai è un appuntamento fisso che ci dà moltissime soddisfazioni. Ecco servito il nostro aperitivo in attesa del film Lo Hobbit – La Desolazione di Smaug, tratto dal romanzo di John Ronald Reuel Tolkien, secondo capitolo della nuova trilogia cinematografica firmata dal regista neozelandese Peter Jackson, già al timone della celebre saga del Signore degli Anelli. Quanti vorrebbero approfondire in maniera seria alcuni dei temi trattati dallo scrittore inglese? Nell’anno del 40esimo anniversario della scomparsa dell’autore dello Hobbit, l’Associazione romana studi Tolkieniani torna a Lucca Comics and Games 2013 portando i suoi seminari quest’anno dedicati ad alcuni dei personaggi particolari dei libri di Tolkien: «Draghi, Orchi e Hobbit: tutti gli eroi di Tolkien».
Pippi calzelunghe e i Mumin amavano Tolkien
È il 1945, in Europa e nel resto del mondo imperversa la guerra. Nella fredda Finlandia, a Helsinki, una ragazza poco più che trentenne sta scrivendo un libro: The Moomins and the Great flood. Scrive per combattere la depressione e la tristezza del momento e lo fa immaginando cose innocenti e semplici. È il primo di una serie di libri e due anni più tardi arriva il successo. Tanto che in breve tempo i libri diventano sei, poi nove, poi altri cinque completamente illustrati, poi più tardi anche una serie lunghissima di strisce.
Di cosa parlano? Sono storie di Troll. Pallidi, ciccioni, tutti bianchi e con un naso grande. Somigliano agli ippopotami ma sono troll. Sono buoni, irreprensibili, un po’ stralunati e ovviamente pasticcioni quanto basta. Ce n’è una famiglia intera: papà, mamma, figli. Si chiamano Mumin (Moomin) e vivono nella Valle dei Mumin, dove s’intrecciano vicende sempre più sottili, sotto la cappa del nuvoloso cielo nordico, fino al cupo grande mare selvaggio, alle isole nere, all’orizzonte che segna la fine del mondo. In L’Italia scoprì i Mumin negli anni ’70, attraverso le edizioni Vallecchi e poi sulla rivista di fumetto Linus, diretta da Fulvia Serra. Ma che c’entra tutto questo con J.R.R. Tolkien? È ora di scoprirlo.
Tom Shippey a Modena. E un corso su Tolkien!
In occasione dell’uscita del film di Peter Jackson Lo Hobbit, l’Istituto filosofico di Studi Tomistici di Modena ha organizza una serie di iniziative volte ad appronfondire la conoscenza di J.R.R. Tolkien e delle sue opere. Una conferenza pubblica e un corso tutti dedicati all’autore del Signore degli Anelli. Non solo si potrà assistere a una lectio magistralis di uno degli studiosi di Tolkien più famosi al mondo, ma si potrà partecipare al primo corso di questo genere in Italia sullo scrittore.
Il film di Peter Jackson? L’ArsT: quanto ci piace!
È uscito il film di Peter Jackson. E tutti noi lo abbiamo visto. Come nelle migliori famiglie, ci siamo seduti intorno a un tavolo, tra una pinta di birra e una fumata di pipa, ognuno ha detto la sua opinione. Come i Nani con le stoviglia nella casa di Bilbo Baggins, gli entusiasti si sono contrapposti ai contrari per tutto il tempo, dandosele di santa ragione! Come è giusto che sia, riportiamo alcuni dei pareri della serata. Non leggete il resto di quest’articolo se non avete ancora visto il film!
Il film di Peter Jackson? L’ArsT: quanto è brutto!
È uscito il film di Peter Jackson. E tutti noi lo abbiamo visto. Come nelle migliori famiglie, ci siamo seduti intorno a un tavolo, tra una pinta di birra e una fumata di pipa, ognuno ha detto la sua opinione. Come i Nani con le stoviglia nella casa di Bilbo Baggins, gli entusiasti si sono contrapposti ai contrari per tutto il tempo, dandosele di santa ragione! Come è giusto che sia, riportiamo alcuni dei pareri della serata. Se cercate una recensione ragionata, serena e obiettiva del film di PJ avete sbagliato posto. Qui mi tolgo tutti i sassolini che mi ha messo nella scarpa il film. Se avete fretta, in fondo, sotto le note, c’è il giudizio sintetico. Se volete leggere i giudizi positivi sul film, andate qui. Non leggete il resto di quest’articolo se non avete ancora visto il film!
Sviluppi: Barker, Lego e la febbre da copyright
Almeno una volta ogni sei mesi siamo costretti a farlo. Dobbiamo tornare su argomenti già trattati. In gergo si chiama “follow-up”: seguito, ancor meglio “sviluppo di una notizia”. Bene noi ne abbiamo troppe che premono per non occuparcene. Quindi, stavolta un bell’articolo composito, che rende giustizia a tutti i nostri “follow-up”, in attesa del Tolkien Reading Day di sabato 24 e domenica 25 marzo.
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