Tolkien e gli Inklings si celebrano in Francia

Il castello di Cerisy la Salle (Bassa Normandia - Francia)Anche in Francia si fa sul serio. Il centro culturale di Cerisy-la-Salle, in Bassa Normandia, con la collaborazione dell’Université Paris 13-Paris Nord (Cenel), dedica dopo lungo tempo un posto di rilievo anche alla letteratura fantastica, alla cosiddetta letteratura “di genere” e lo fa, naturalmente, ospitando un convegno in un luogo simbolico per la riflessione sulla letteratura. Un’intera settimana sarà dedicata, dal 25 luglio al primo agosto, le opere di J.R.R. Tolkien (1892-1973) e agli altri membri degli Inklings (tra i quali C.S. Lewis, Charles Williams, Owen Barfield). L’opera di Tolkien rende possibile imbattersi in questioni che hanno un valore esemplare per gli studi letterari, in particolare il rapporto tra letteratura e immaginazione, il processo di riconoscimento dalla critica, un autore, l’interazione tra l’accoglienza del pubblico e l’interpretazione critica.
Ed è un bene che i lavori su questo autore e gli Inklings si siano recentemente moltiplicati, evidenziando l’importanza che hanno raggiunto i “racconti fantastici”, sulle riflessioni di Tolkien, con una sguardo verso la finzione narrativa e la sua influenza attuale. Rimanendo al fervido mercato transalpino, negli ultimi anni si possono citare: “Tolkien et le Moyen Age” [Tolkien e il Medioevo] a cura di Leo Carruthers, 2007; “Tolkien et ses légendes. Une expérience en fiction” [Tolkien e le sue leggende. Un esperimento narrativo] di Isabelle Pantin, 2009; “D’Asimov à Tolkien, cycles et séries en littérature de genreMappa di Cerisy La Salle (Bassa Normandia - Francia) [Da Asimov a Tolkien, cicli e serie della letteratura di genere] di Anne Besson, 2004; “Tolkien. Le Chant du monde” [Tolkien. Il Canto del mondo] di Charles Ridoux, 2004; “La Feuille de la compagnie – Parte 1” [La foglia della Compagnia] (2001) e Parte 2 (2003), un bollettino diretto di Michaël Devaux, fino a “Tolkien 30 ans après” [Tolkien, 30 anni dopo], a cura di Vincent Ferré, 2004, che che ha anche pubblicato “Sur les rivages de la Terre du Milieu” [Sulle rive della Terra-di-mezzo] (nel 2001). Questa serie di studi è stata arricchita da una nuova pubblicazione: “Tolkien aujourd’hui” [Tolkien, oggi], curato da Michael Devaux, Vincent Ferré e Charles Ridoux (2011).

Vicent FerrèGuardare in prospettiva questi lavori è necessario per capire come l’opera di Tolkien possiede una ricchezza e una densità che non riconducono solo al mondo del Signore degli Anelli. Il convegno è organizzato da Roger Bozzetto e Vincent Ferré: il primo è professore emerito di Letteratura generale e comparata presso l’Università della Provenza, oltre che autore di molti studi sul fantastico; il secondo è ordinario di
Letterature comparate all’università Paris13, medievista e studioso del romanzo del XX secolo, è la personalità di maggior rilievo riguardo a Tolkien in Francia, ha pubblicato due saggi, numerosi articoli e ha organizzato diversi seminari ed esposizioni di illustrazioni a tema. E’ inoltre il traduttore ufficiale di Tolkien in francese per l’editore Christian Bourgois e il fondatore dell’associazione Modernités médiévales. Al convegno parteciperanno numerosi professori universitari e studiosi francesi, e ci sarà anche Adam Tolkien, nipote del Professore di Oxford che ha tradotto in francese alcune opere del nonno: Immagini di J.R.R. Tolkien (1994), Il Libro dei Racconti Perduti – Prima Parte (1995) e Il libro dei Racconti Perduti – Seconda Parte (1998). L’evento ha, inoltre, come obiettivo quello di ridurre lo scarto che si è prodotto tra l’immagine di cui gode Tolkien presso il grande pubblico – che lo percepisce come l’autore di questa unica opera (anche se si comincia a riparlare dello Hobbit) – Adam Tolkien, figlio di Christopher e nipote di John Ronald Reuele quella che possiede il lettore curioso del resto della sua opera, o lo studioso, che possono costituirsi sulla base delle traduzioni pubblicate di recente in francese sulla History of the Middle-earth. A questo proposito, tra gli interventi, figurano specialisti di letteratura che non dedicano primariamente i loro lavori a Tolkien, ma i cui contributi permetteranno di legarli ad altri scrittori, ad altre tradizioni e ad altri generi. Per maggiori informazioni si può scrivere qui oppure visitare il sito Cerisy-la-salle. Qui di seguito gli interventi, che saranno conclusi da alcune tavole rotonde. Sul sito del convengo si possono trovare gli abstract di alcuni degli interventi.

INTERVENTI (seguite da dibattito):
* Gil Bartoleyns : Tolkien et l’histoire [Tolkien e la storia]
* Hervé AUBRON: Les adaptations de Tolkien par Peter Jackson et de C.S. Lewis par Andrew Adamson (2005) – [Gli adattamenti di Tolkien di Peter Jackson e di C. S. Lewis di Andrew Adamson]
* Anne BESSON: La Terre du Milieu, monde-modèle – [La Terra di Mezzo, mondo-modello]
* Roger BOZZETTO: Bilbo un hobbit original – [Bilbo, un hobbit originale]
* Leo CARRUTHERS: Dans quel Age du monde sommes-nous? Le Quatrième Age de la Terre du milieu… et la suite – [In che Era del mondo siamo ? La quarta era della Terra di Mezzo… e oltre]
* Fanfan CHEN: La faërie et l’iconoclasme: l’imagination narrative chez Tolkien et Barfield – [Il racconto di fate e l’iconoclastia : immaginazione narrativa in Tolkien e Barfield]
* Charles DELATTRE: Tolkien et le comparatisme mythologique – [Tolkien e la mitologia comparata]
* Michaël DEVAUX: Tolkien et la philosophie – [Tolkien e la filosofia]
* Chloé DOTTOR: L’intertexte médiéval de Tolkien, autour de la sagesse et de la folie [L’intertesto medievale di Tolkien, autore di saggezza e di follia]
* Irène FERNANDEZ: Une lecture sceptique de Narnia – [Una lettura scettica di Narnia]
* Vincent FERRÉ: Traduire et éditer Tolkien [Tradurre ed editare Tolkien]
* Anne Isabelle FRANÇOIS: “A Club
of the Other Sort”. Coteries, cercles, cliques et autres sociétés: théories et pratiques des groupes (masculins) chez C.S. Lewis [“Un Club di un altro tipo”. Combriccole, circoli altre associazioni: teorie e pratiche di gruppo (maschili) intorno a C. S. Lewis]
* Nicole GUÉDENEY: Le Seigneur des Anneaux ou comment survivre au désespoir et à la peur: une lecture par la théorie de l’attachement [Il Signore degli Anelli, o come sopravvivere alla disperazione e alla paura : una lettura attraverso la teoria dell’affettività]
* Thomas HONEGGER: Arthur – Aragorn – Ransom: Concepts of Kingship in the Works of Three Inklings [Artù – Aragorn – Ransom: i concetti di regalità nelle opere di tre Inklings]
* Christine LAFERRIÈRE: Traduire Les monstres & critiques, et Sigurd et Gudrún [Tradurre I mostri e i critici e Sigurd et Gudrún]
* Sébastien MARLAIR: L’art romanesque de J.R.R. Tolkien – [L’arte del romanzo in J. R. R. Tolkien]
* Gilles MÉNÉGALDO: Adaptez Le Seigneur des Anneaux: mission impossible [Adattare Il Singnore degli Anelli: missione impossibile]
* Marguerite MOUTON: J.R.R. Tolkien et la création d’une “Langue Commune” [Tolkien e la creazione di una « Lingua Comune »]
* Anca MUNTEAN: La cohabitation innovatrice des genres littéraires chez J.R.R . Tolkien – [La coabitazione innovatrice dei generi letterari in Tolkien]
* Isabelle PANTIN: Les Inklings et les “sciences occultes” – [Gli Inklings e le scienze occulte]
* Jean-Philippe QADRI: L’Epitre aux Ephésiens chez Lewis et Tolkien [L’epistola agli Efesini presso Lewis e Tolkien]
* Daniel TRON: Tolkien… du Dickens avec des pieds poilus? – [Tolkien… un Dickens con i piedi pelosi?]

TAVOLE ROTONDE (seguite da dibattito) :
* Autour de la traduction, [Sulla traduzione] con Adam TOLKIEN.
* Promouvoir Tolkien sur internet, [Promuovere Tolkien su internet] moderato da Vincent FERRÉ, con Andrey MORELLE e Dominique VIGOT.
* Les Inklings et l’histoire de la Fantasy, [Gli Inklings e la storia del Fantasy] moderato da Anne BESSON, con Stéphane MARSAN e Alain NÉVANT.

– Vai al sito dell’Université Paris 13-Paris Nord (Cenel)
– Vai al sito del convegno Tolkien e gli Inklings

La Compagnia degli Argonath sabato a Verona

Locandina della Compagnia degli ArgonathSabato prossimo, 3 marzo 2012, alle 17.30 si terrà “Alla Scoperta del Fantasy: Tolkien e il suo capolavoro“. L’intervento si svolgerà alla Biblioteca Comunale di Grezzana, Via Segni 2, Grezzana (Verona). Ad intervenire sarà Roberta Tosi, critico d’arte e giornalista, ma anche presidente della Compagnia degli Argonath. L’evento è inserito in un ciclo di conferenze dedicate al Signore degli Anelli che si terranno ogni due mesi circa, con pausa estiva (per gli esami a scuola e università!), al sabato. Le prossime date previste saranno: 5 maggio, 8 settembre e 10 novembre (si può scaricare il programma qui). Il tutto in vista del film di Peter Jackson sullo Hobbit che uscirà a dicembre. Di tutto questo abbiamo parlato con Roberta Tosi:

Gli ArgonathDescrivici la vostra associazione?
«Noi non siamo un’associazione o almeno non ancora visto che la maggior parte dei fondatori del nostro gruppo è minorenne e quindi siamo una compagnia. Nel vero senso della parola perché oltre a parlare del nostro autore preferito, da bravi hobbit, elfi, nani ed eredi gondoriani, amiamo condividere anche la tavola. Ad ogni nostro incontro segue o precede un pasto insieme».
Quando siete nati?
«Noi siamo nati quasi quattro anni fa dalla passione condivisa per Tolkien e il suo mondo o meglio siamo nati da un mio piccolo suggerimento di lettura ad un ragazzino allora dodicenne… “Senti, ma perchè non leggi questo libro?” E gli passai Lo Hobbit. Il ragazzino in questione (ora quasi sedicenne) è il mio vice e da allora tanti ragazzi, tanti amici ma anche genitori e adulti incuriositi, si sono uniti in questa bella avventura. Come Compagnia noi organizziamo incontri culturali che sono approfondimenti, di volta in volta, su un aspetto dell’opera di Tolkien o sul Professore stesso».

Biblioteca comunale di GrezzanaCome si svolgono i vari incontri?
«Solitamente gli incontri li “conduco” io, in un dialogo aperto con chi è presente, tutti sono liberi di intervenire con ulteriori riflessioni o suggerimenti. Ma abbiamo anche organizzato alcuni incontri con amici come Paolo Gulisano o Roberto Fontana. Come Compagnia abbiamo poi partecipato alle ultime due edizioni del Family Happening di Verona creando laboratori per ragazzi dedicati al Signore degli Anelli. L’anno scorso vi abbiamo portato anche la Mostra sul libro, che nel 2003 era stata al Metting di Rimini, creando guide e percorsi ricchi di stimoli per chi veniva a vederci».

nSvolgete altre attività?
«Dallo scorso dicembre è nato anche il giornalino della Compagnia: “Il fuoco segreto, dedicato ovviamente al mondo di Tolkien ma anche al guardare il mondo, gli eventi, con gli occhi di un tolkieniano. Il giornalino è per lo più fatto dai ragazzi stessi e tra non molto sarà anche online».
La Compagnia degli Argonath: la redazioneDi cosa parlerete questo sabato?
«L’incontro del 3 marzo è nato da questa nuova collaborazione con la Biblioteca Civica del Comune di Grezzana, in provincia di Verona che, vista la nostra proposta ha deciso di ospitare tutti i nostri incontri della Compagnia. Il primo avrà un carattere introduttivo all’opera di Tolkien e sul significato (e valore) stesso del fantasy. Al momento sono io la principale relatrice, ma poi interverranno anche i vari membri della Compagnia».
Per avere ulteriori informazioni sulla Compagnia degli Argonath e sulle sue attività si può visitare il sito Minas Mal (Torre d’Oro – Diventa ciò che sei nato per essere), la loro pagina Facebook oppure si può scrivere una mail qui o qui.

 

– Il sito della Compagnia degli Argonath
– La pagina Facebook della Compagnia degli Argonath
– Sito della Biblioteca Comunale di Grezzana

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Un anno di eventi nel nome di Tolkien

CalendarioSarà il film di Peter Jackson, saranno le congiunzioni astrali particolarmente favorevoli, ma mai come quest’anno gli appassionati di J.R.R. Tolkien hanno l’imbarazzo della scelta. È tutto un fiorire di convegni, conferenze, manifestazioni, pubblicazioni, presentazioni, nuovi libri, gadget, giochi, videogiochi, abiti, anelli, vestiti, … insomma, tutto quel che anche lontanamente potrebbe essere associato al Professore di Oxford! Sembra proprio che il 2012 sia l’anno di Tolkien. La bella novità è che in mezzo alle mille iniziative ce ne sono molte di qualità, degne di essere segnalate per tempo, in modo da permettere, se si vuole, l’organizzazione di una vacanza tolkieniana. Passiamo allora in rassegna l’anno che verrà, con i principali convegni già annunciati.

Gennaio

L’anno si è aperto con il 10° anniversario della TolkienCon, il raduno della Società Tolkieniana Ceca, e dal 29 al 30 gennaio si è svolta il 7° Tolkien Seminar in Russia, a San Pietroburgo, organizzato dalla St Petersburg Tolkien Society. Informazioni: barding@mail.ru. Inoltre, dal 3 gennaio 2012 è iniziata una cooperazione internazionale tra le Società Tolkieniane tedesca (DTG) e olandese (Unquendor). In occasione del 120° anniversario di Tolkien, i membri di entrambe le società si sono riuniti per una cena comune. La celebrazione ha segnato l’inizio della manifestazione Lo Hobbit 2012, una una serie di eventi che si svolgono nell’anno che sarà dominato dallo Hobbit: il 75° anniversario della prima pubblicazione del libro per ragazzi riceverà ancor più attenzione in vista del rilascio del primo dei due film dedicati al libro dal regista Peter Jackson, il 14 dicembre 2012. Le società letterarie accompagneranno emozionante con tutta una serie di eventi durante tutto l’anno.

Febbraio

7 febbraio: si parte già da martedì prossimo, quando a Great Haywood (a Stafford, vicino Birmingham) si svolgerà un approfondimento sul tema J.R.R. Tolkien a Great Haywood, 1916-1917. Lo storico locale, David Robbie, farà luce sul periodo in cui lo scrittore passò nella cittadina. Tolkien, infatti, visse in questa città dal marzo 1916 al febbraio 1917, mentre si stava riprendendo dalla febbre da trincea contratta nei campi della Somme. Sua moglie Edith prese in affitto un cottage (Cottage 1, Gipsy Green, in Teddesley Park) per stargli vicino. Nel cottage, l’autore iniziò a lavorare su quello che molti anni più tardi sarebbe diventato il Silmarillion. Conferenza inizia alle 19.30 allo Sport e Social Club, l’ingresso costa 2 sterline e tutti i proventi andranno al club che ospita l’evento. Per maggiori informazioni scrivere a: daverobbie38@btinternet.com
dal 10 al 12 febbraio la Tolkien Society austriaca (OTG: Österreichische Tolkiengesellschaft) con Mar Vanwa Tyalieva invita a passare un fine settimana nella Casetta del Gioco Perduto. Vi verrà offerto un week-end accogliente nella foresteria Pöschko (vicino Linz, Austria) con giochi emozionanti e buona compagnia. Prezzo da 45 € per i soci a 50 € per i non soci. Per maggiori informazioni scrivere a: info@oetg.org
dall’11 al 12 febbraio si svolgerà in Danimarca, a Kokkedal, il Bri’s Annual Winter Banquet a cura della Tolkien Society di Copenhagen (Bri – Tolkienselskabet i København). L’evento è dedicato alla morte di Denethor, proprio nei giorni in cui accadde, ed è particolarmente incentrata sul fuoco: è una festa conosciuta anche come “Dai papà, accendi la mia pira!”. Da mezzogiorno, si comincia a giocare, mangiare e cantare fino alla sera o, si spera, per tutta la notte. Si ricorda di indossare abiti non infiammabili. Per maggiori informazioni scrivere a: ethuil@bri.dk

Marzo

7 marzo: dalle 16:30 alle 18:00, nell’Aula Seminari della Hallgarth House all’università di Durham, il dottor Carl Phelpstead (Cardiff University) terrà la conferenza “Tolkien, Galles e Bretagna“, dedicato a studenti universitari e ricercatori post-laurea. Phelpstead fa parte del Consiglio della Viking Society for Northern Research dal 2001, è redattore della rivista della Società Saga-Book dal 2004 e co-editor della Text Series dal 2007. Attualmente è anche parte del comitato degli insegnanti di inglese antico in Gran Bretagna e Irlanda. Per ulteriori informazioni su questo evento si può scrivere a jason.harding@durham.ac.uk.
dal 24 al 25 marzo si svolge il Tolkien Reading Day. Organizzato dal 2003 dalla Tolkien Society britannica, promuove presso le scuole e biblioteche la lettura della opere di Tolkien e quindi l’interesse per la vita e le opere del professore di Oxford. La data è ovviamente legata alla sconfitta dell’Oscuro Signore Sauron e la fine della Terza Era della Terra di Mezzo, eventi descritti nel Signore degli Anelli. In questi giorni, proprio come per il brindisi di compleanno, le società tolkieniane organizzano eventi in tutto il mondo. Il 24 marzo, ad Hannover, la Tolkien Society tedesca organizza una serie di letture.
24 marzo: lo smial dei Proudneck e l’Associazione romana studi Tolkieniana si incontrano alla libreria “Tra le righe in via Gorizia 29 a Roma per il Tolkien Reading Day.
24 marzo: il Tolkien Forever, lo smial della Tolkien Society per gli appassionati di Tolkien a Los Angeles e nel sud della California, legato anche al Lord of the Rings Fan Club, terrà il proprio Tolkien Reading Day il 24 marzo, dalle 14 alle 18 nel pub Cat and Fiddle, in 6530 Sunset Blvd, a Los Angeles.
25 marzo: alle 18 nella sala Manzù della biblioteca Civica di Aprilia (Rm): “Aspettando Lo Hobbit: introduzione a J.R.R. Tolkien”, a cura di Roberto Arduini e Norbert Spina dell’Associazione romana studi Tolkieniana.
25 marzo: la Società Tolkieniana danese (Bri) festeggia il “Tolkien Læsedag” (Tolkien Reading Day) alle ore 13.00 al museo di arte moderna ARKEN di Copenhagen. La lettura è stata «approvata dalla Regina Margrethe II di Danimarca».
31 marzo si svolge a Rhein-Main, in Germania, il Tolkien Day organizzato da diverse famiglie della Tolkien Society tedesca (la DTG: Deutsche Tolkien Gesellschaft) prevede incontri in tutta la Germania. La “Stammtisch” di Rhein-Main terrà quest’anno due giorni di mostre, presentazioni, giochi, conferenze sul professore inglese.

Aprile

Dal 27 al 29 aprile: Tolkien Seminar all’università Friedrich Schiller di Jena: dal 2004, la Tolkien Society tedesca (DTG) tiene questo simposio scientifico in diversi luoghi e su diversi temi, che si concentra sulla vita e le opere di J.R.R. Tolkien. Le conferenze del seminario vengono poi pubblicate sulla rivista scientifica della DTG, “Shore Hither”. L’evento è aperto a tutte le persone interessate. Il tema di quest’anno, “L’influenza di Tolkien sul Fantasy“.
19 aprile: meeting regionale a Geldern (Germania), all’interno della manifestazione Lo Hobbit 2012.

Maggio

5-6 maggioConvention sui Giochi di ruolo alla Fiera di Colonia: la Società Tolkieniana tedesca ha uno stand anche quest’anno con uno stand durante la Convention sui Giochi di ruolo. Per saperne di più sul programma, i prezzi d’ingresso e gli orari d’apertura si possono trovare qui.
10-13 maggio: la Western Michigan University di Kalamazoo nel Michigan (USA), ospita il 47° Congresso Internazionale di Studi Medievali, con una sezione dedicata a Tolkien. Sono previste ben 5 sessioni e una tavola rotonda sull’autore del Signore degli Anelli.
19-20 maggio: a Birmingham (Inghilterra), al mulino di Sarehole si svolgerà il Middle-earth Weekend 2012, per il 75° anniversario della pubblicazione dello Hobbit di J.R.R. Tolkien. Per celebrare questo evento durante il fine settimana saranno messi a disposizione tutta una serie di cose hobbit! Una seconda colazione sarà ovviamente 
disponibile in tutto il weekend! Saranno presentate ancora una volta dimostrazioni di tiro con l’arco, draghi, teatro, rievocazioni di mestieri medievali, ma si spera di introdurre alcune attività interessanti novità. Indirizzo postale: Mill Sarehole, Cole Bank Road, Hall Green, Birmingham, B13 0BD.
20 maggio: mostra su Tolkien e la Terra di Mezzo, al museo Otzberg. Apertura alle ore 15. La Società Tolkieniana tedesca esporrà libri, giochi, modelli, personaggi, costumi, diorami, mappe o immagini dedicate alla Terra di Mezzo. La mostra durerà fino alla fine di dicembre.

Giugno

2-3 giugno: Giornate internazionale su Tolkien al Castello di Walbeck (Germania), all’interno della manifestazione Lo Hobbit 2012. Per due giorni conferenze, letture, workshop, introduzione alle tecniche artigianali della Terra-di-Mezzo: musica, sartoria, cucina, calligrafia, tiro con l’arco e lancio dell’ascia. Per ulteriori informazioni e programma si può andare qui.

Luglio

12-15 luglio: Tolkien Thing della Società tolkieniana tedesca, al Castello Hessenstein. Das Tolkien Thing è uno degli eventi più importanti dell’anno in Germania., tradizionalmente dedicato a Tolkien. Tra gli ospiti negli anni scorsi, artisti come Ted Nasmith e Alan Lee, studiosi esperti come Tom Shippey, la band musicale italiana dei Lingalad, Caspar Reiff e Peter Hall della Tolkien Ensemble, ecc.
28-29 luglio: Un “Festa inaspettata” sullo Hobbit a Otzberg, organizzata dalla famiglia tolkieniana (Stammtisch) di Rhein-Main.

Agosto

– 3-6 agosto: la Mythopoeic Society organizza la Mythcon 43, al Clark Kerr Campus, University of California, a Berkeley (Usa). La conferenza si concentra sulle opere degli Inklings, quest’anno con un focus particolare sull’unificazione dei miti europei e asiatici: “Across the Continents: Myths and legends from Europe and Asia meet and mingle“. Mythcon presenterà i conferenze accademiche e tavole rotonde oltre a un gran numero di eventi divertenti. Ospiti d’onore: il prof. Ronald G. Murphy, studioso, e Malinda Lo, giovane scrittrice di letteratura fantastica. Informazioni di contatto: mythcon43@mythsoc.org.
16-20 agosto: “The Return of the Ring” alla Loughborough University (Inghilterra). La Tolkien Society inglese organizza cinque giorni di conferenze, workshop, lezioni accademiche, con tavole rotonde e molti altri eventi dedicati al fandom, tra cui un ceilidh, una sfilata in costume, oltre a un mercatino dei rivenditori, una mostra d’arte e un banchetto.
– 19-21 agosto: Festival Art and Books, nel Wynnstay Hotel di
Machynlleth, in Galles, organizzato da Mark Faith, libraio e appassionato tolkieniano. Oltre a una mostra di artisti che si sono ispirati a Tolkien, vendita di edizioni rare di libri e forse alcuni interventi accademici.

Settembre

1-2 settembre: Hobbiton, a cura della Società Tolkieniana Italiana: probabile sede Palombara Sabina, programma in via di definizione.
7 settembre – Incontro Regionale a Nijmegen (Paesi Bassi), all’interno della manifestazione Lo Hobbit 2012.
13-16 settembre: la Società Tolkieniana austriaca festeggia il suo decimo anniversario. Per questo con “Una festa a lungo attesa”, la società è pronta ad accogliere gli amici vicini e lontani per trascorrere un weekend al castello Wetzlas in Bassa Austria.
21-22 settembre: al Trinity College di Dublino, in Irlanda, il convegno internazionale “Tolkien: The Forest and the City“. Conferenze di Tom Shippey, Michael Drout, Verlyn Flieger, Thomas Honegger, Alison Milbank, così come un certo numero di nuove voci da Irlanda, Gran Bretagna, Germania e Stati Uniti sull’uso di Tolkien dei concetti di ambiente naturale e costruito. Informazioni di contatto: conrado@tcd.ie.
21-23 settembre: Tolkien Festival, al Castello di Hohen Solms.
– 29-30 settembre: Tolkien Tag organizzato da diverse famiglie della Tolkien Society tedesca (DTG) con incontri in tutta la Germania. La famiglia di Hannover, quest’anno tiene la sua quarta edizione alla Chiesa Martin Luther di Ahlem.

Ottobre

5-7 ottobreRing*Con, al Maritim Hotel di Bonn (Germania). La Ring*Con è la convention dedicata al Fantasy più grande d’Europa, che quest’anno è alla 11° edizione. L’attenzione è nuovamente posta su un film su un libro di Tolkien. La Società tolkieniana tedesca (DTG) con i fondatori della manifestazione, stanno preparando iniziative sul film di Peter Jackson.

Novembre

dall’1 al 4 novembre: Seminari tolkieniani a Lucca Comics and Games 2012: nutrito programma di seminari a cura dell’Associazione romana studi Tolkieniana. All’interno della sezione Educational diversi interventi di studiosi di letteratura e delle opere dello scrittore inglese che si muoveranno fra i paesaggi della Terra-di-mezzo a caccia di fonti, influenze e temi. Qui il programma dell’edizione 2011.
17-18 novembreFesta Hobbit al Castello di Arcen (Paesi Bassi), all’interno della manifestazione Lo Hobbit 2012., con conferenze, letture, workshop e programmi di supporto, gruppi in costume, in attesa dell’imminente film dello “Hobbit”.

Dicembre

9 e 12 dicembre: lettura delle Lettere da Babbo Natale al museo Otzberg.
13 dicembre: anteprima del film di Peter Jackson “The Hobbit – An Unexpected Journey”, nei cinema di tutto il mondo.


 

Tolkien Læsedag
domenica 25 marzo alle ore 13.00
Luogo: ARKEN Museum for Moderne Kunst

Verlyn Flieger: «J.R.R. Tolkien, autore che ha anticipato i tempi»

Locandina Tolkien SeminarTra pochi giorni, dal 25 al 26 novembre 2011 si terrà a Modena il primo dei Tolkien Seminar italiani, organizzato dall’Istituto filosofico di studi tomistici e dalla nostra Associazione, con il patrocinio della Tolkien Society inglese e della Provincia di Modena. Sarà anche l’occasione di un confronto diretto all’interno del Gruppo di studio sullo Hobbit con chi analizza e insegna negli Usa le opere del Professore di Oxford. Il momento pubblico del seminario si svolgerà venerdì 25 novembre, nella sede della Camera di Commercio di Modena (via Ganaceto, 134). Alle ore 21, a ingresso libero, sarà possibile ascoltare Verlyn Flieger e Giovanni Maddalena nella conferenza Mito e verità: la narrazione tra realtà e mistero. In vista del seminario, abbiamo già pubblicato un intervento del professor Maddalena. Ora, in esclusiva, pubblichiamo un’intervista alla professoressa americana, considerata la maggiore studiosa di Tolkien a livello mondiale insieme a Tom Shippey. Ha infatti curato Sulle Fiabe e Il fabbro di Wootton Major, dirige la rivista accademica Tolkien Studies: An Annual Scholarly Review, ha vinto ben due Mythopoeic Award per i suoi studi e in questi mesi sta dando alle stampe una raccolta di suoi saggi (Green Suns and Faerie, ne abbiamo parlato qui) e il suo secondo romanzo, The Inn at Corbies’ Caww.

1) Come si è interessata alle opere di Tolkien? Quando ha letto per la prima volta Il Signore degli Anelli?
«Mi sono sempre piaciuti il mito e le fiabe, fin da quando ho imparato a leggere. Sono cresciuta con le storie di Re Artù, Robin Hood, Giasone e gli Argonauti, la Bella e la Bestia e Jack e la pianta di fagioli. Nell’inverno 1956-57 mi prestarono Il Signore degli Anelli da un mio collega delle Biblioteca Folger Shakespeare a Washington. Avevo appena finito un corso in traduzione del Beowulf e riconobbi subito i riferimenti anglosassoni e arturiani nel romanzo. Rimasi impressionata dalla cultura di Tolkien, specialmente perché all’epoca non sapevo che fosse un professore e uno studioso. Non sapevo nemmeno come pronunciare il suo nome».

2) Sono tanti anni che include Tolkien nei suoi corsi all’Università del Maryland. Qual è ora la sua idea sull’insegnamento delle opere di Tolkien?
Verlyn Flieger«È difficile rispondere. Più insegno Tolkien e più diviene complicato insegnarlo. La sua opera è al tempo stesso
medievale, moderna e post-moderna; combina aspetti di epica, romance, fiaba e tragedia. È insieme profondamente ispirata e profondamente pessimista. C’è molto da insegnare agli studenti di scuola inferiore, superiore e anche all’università, soprattutto ora che è passata la moda legata ai film di Peter Jackson. Penso sia importante vedere Tolkien nel contesto culturale del suo secolo, per ricordare che quella dello scrittore è la generazione sopravvissuta alla Prima Guerra Mondiale. William Morris, Lord Dunsany e George MacDonald possono anche essere state le sue influenze più immediate, mai i suoi pari sono Ernest Hemingway, Siegfried Sassoon, Robert Graves, T.S. Eliot e Ezra Pound. Tolkien non avrebbe potuto fare quel che ha fatto con Frodo se se non fosse passato attraverso l’esperienza della guerra».

3) Tolkien, quindi, merita di essere inserito nei corsi universitari con gli altri grandi scrittori inglesi come Chaucer, Shakespeare e Milton?
«Assolutamente sì. Tolkien è uno dei grandi scrittori della letteratura inglese ed è rappresentativo della sua epoca come Shakespeare, Chaucer e Milton lo furono della loro».

4) Cosa insegna di Tolkien nei suoi corsi all’università?
«Ho iniziato nel 1974 circa, includendolo in un corso sulla letteratura fantastica (l’argomento era come Il Signore degli Anelli veniva letto negli anni Sessanta e Settanta), ma ho subito realizzato come Tolkien fosse realmente un medievista, con connessioni alle prime opere inglesi come Beowulf e tarde opere medievali come la Morte D’Arthur di Malory. Volevo allora mostrare come lo scrittore non avesse soltanto scritto racconti di letteratura fantastica, ma opere immerse in profondità nella più durevole letteratura inglese. E non era sufficiente conoscere sommariamente le opere medievale, ma gli studenti doveva leggersele molto bene per comprendere la tradizione cui Tolkien faceva riferimento».

5) Lei ha curato la nuova edizione del saggio Sulle Fiabe. Perché pensa che questo saggio sia così centrale per comprendere Tolkien? E che impatto ha avuto sulla critica che studia il mito e la letteratura fantastica?
Verlyn Flieger al Convegno "Tolkien e la Filosofia"«Il saggio Sulle Fiabe è la discussione migliore e più completa che conosca su cosa siano il mito e le fiabe, a cosa servano e perché siamo perennemente popolari. Esplorando queste tematiche Tolkien stava al tempo stesso sviluppando la sua teoria della sub-creazione, su come rendere credibile il Mondo Secondario. Leggendolo, così, questo saggio offre anche uno sguardo al pensiero di Tolkien sulle sue opere. Lo scrisse nel 1938, subito dopo la pubblicazione dello Hobbit, ed è chiaro che stava già trovando gli errori commessi in quel libro e ragionando su come correggerli nel suo “nuovo Hobbit”, che poi diverrà Il Signore degli Anelli. Nel complesso, il saggio è divenuto il testo di riferimento per la critica sulla letteratura fantastica e sulla sua scrittura. È lo stesso per l’altro suo saggio famoso su Beowulf e i mostri; si può non essere d’accordo con quel che c’è scritto, ma non lo si può ignorare. Quel testo ha cambiato il volto della critica, rendendola meno tassonomica come era stata con Vladimir Propp, e più teoretica. Sfortunatamente, dopo Tolkien, gli scrittori di fantasy hanno troppo spesso seguito la lettera e non lo spirito di quel che aveva scritto. Questi hanno solo enfatizzato gli aspetti superficiali di un Mondo Secondario – per esempio, i draghi o la magia, senza un approfondimento “storico”. Quando Tolkien scrisse Sulle Fiabe e iniziò Il Signore degli Anelli, stava già lavorando sulla mitologia del Silmarillion da oltre
vent’anni. Aveva tutto quello sfondo da cui attingere».

6) La sua area specialistica di studio è la mitologia comparata. In cosa questa disciplina può aiutare nello studio delle opere di Tolkien?
Illustrazione di Georgij Adamovič Stronk - Kullervo«Tolkien stesso fu uno studioso di miti comparati vedendo i profondi legami che uniscono tutte le mitologie, le verità universali che esprimono sulla condizione dell’uomo, e colse anche le distinzioni culturali che rendono ogni mito unico per la società che lo genera. Tolkien amava il Kalevala, la mitologia del popolo finnico, perché era così diverso dai più familiari miti europei con cui era cresciuto. Il suo più grande eroe epico, Túrin Turambar, ha aspetti del Sigurd uccisore di draghi del mito nordico/islandese, l’assenza di auto-conoscienza dell’Edipo di Euripide, ma è stato modellato essenzialmente sulla tragedia dello “sfortunato Kullervo” del mito finnico».

7) Con Splintered Light (Schegge di Luce, Marietti 2006) e A question of time lei ha evidenziato l’importanza centrale delle tematiche legate alla “luce” e al “tempo” in Tolkien. Pensa che ci siano altri temi centrali nelle sue opere?
"Schegge di luce" di Verlyn Flieger«Sì, un tema importantissimo è quello della “morte”, più evidente nel Simarillion che nel Signore degli Anelli, ma presente anche lì. Una delle più belle poesie è il lamento allitterativo per i guerrieri caduti nella battaglia dei Campi del Pelennor. La “possessività” è un altro tema, il desiderio di tenere per sé qualcosa. L’elemento centrale della trama nel Signore degli Anelli è la necessità di lasciar andare le cose a cui si è legati: Pipino si disfa persino della sua spilla, Sam sacrifica i suoi utensili per cucinare, ma quando viene il momento, Frodo non riesce ad abbandonare l’Unico Anello, e questo causa la sua caduta e la sua tragedia. Questo ci porta al tema a esso legato, quello della “perdita”. Molto di ciò che c’è di bello e meraviglioso della Terra-di-mezzo svanirà per sempre».

8 ) Nel suo saggio Tolkien On Fairy-Stories lei e l’altro autore Douglas A. Anderson scrivete che l’analisi che Tolkien fa dei racconti di fate «anticipa il pensiero modernista e post-modernista della sua epoca e quello successivo» (pag. 20). Può spiegarci cosa intendete?
«Posso comparare Il Signore degli Anelli alla Terra Desolata di T.S. Eliot, un classico della letteratura modernista, in quanto entrambi descrivono un mondo frammentato, un mondo in decadenza, afflitto dalla guerra e incerto sulle sue verità. Quando Aragorn dice a Éomer: “Bene e male non sono cambiate
rispetto al passato”, Tolkien sta parlando del e al suo secolo travagliato, che non era per nulla sicuro di esser nel giusto. È proprio quel che stava facendo Eliot. Tolkien è uno scrittore post-modernista in quanto il suo testo interroga sé stesso, parla di sé, è conscio di sé stesso come testo. Nella scena tra Sam e Frodo sulle scale di Cirith Ungol, Sam si domanda in che tipo di storia si trovano, e come la gente in una storia reagisce diversamente dalla gente che la ascolta. Egli vuole essere in “un grande librone con lettere rosse e nere”. Quando Frodo dice, “Perché Sam, ascoltarti mi rende allegro come se la storia fosse già scritta”, il lettore realizza che il racconto è già scritto, lo sta tenendo in mano in quel momento e che Sam non lo sa. Questa è la quintessenza del post-moderno. Non ci può avere più meta-narrazione di questa».

9) Quale è stata, secondo lei, l’influenza di Tolkien sulla letteratura fantastica nel suo complesso?
«Tolkien ha permesso di far considerare seriamente la fantasy. Se Tolkien non avesse scritto Il Signore degli Anelli, George Lucas non avrebbe potuto produrre Guerre Stellari. Il suo impatto è stato enorme, e non ha generato il genere Fantasy più di quanto non ne sia un’espressione. Gli scrittori che si sono ispirati a lui, sono per lo più semplici imitatori, che hanno replicato gli elementi superficiali delle sue opere – un piccolo eroe o un anti-eroe, una quest, un oggetto magico, una mappa con luoghi esotici, alcune parole in corsivo per rappresentare un’altra lingua. Ciò che non hanno saputo riprodurre è l’umanità di Tolkien, il suo senso profondo che ci si trova in un mondo caduto, con le gioie e dolori che segnano le caratteristiche della sua Terra-di-mezzo».

Nuovo libro Verlyn Flieger10) Quando verrà pubblicata la sua nuova antologia di saggi, intitolata Green Suns and Faërie: Essays on J.R.R. Tolkien? Ci sono altre pubblicazioni in vista?
«Spero uscirà per dicembre. Mi aspettavo uscisse insieme al mio ultimo romanzo fantasy The Inn at Corbies’ Caww, ma è stato pubblicato a settembre. La mia raccolta di saggi era programmata per l’agosto scorso, ma fattori legati all’editore, la Kent State University Press, lo hanno ritardato oltremodo. Si tratta di una collezione di saggi [ISBN 978-1-60635-094-2; prezzo negli Usa 24.95 dollari, intorno ai 18 euro] che riunisce molte delle mie conferenze tenute in questi anni, con l’aggiunta di alcuni studi inediti. In copertina appare l’immagine The Glittering Caves of Aglarond di Ted Nasmith».

Roberto Arduini

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L’Arst a Lucca Comics and Games 2011

Lucca Comics and Games 2011Dopo i film di Peter Jackson il nome di John Ronald Reuel Tolkien è conosciuto in tutto il mondo. Ma lo era anche prima, visto che Il Signore degli Anelli è uno dei libri più venduti con oltre 160 milioni di copie distribuite. E in cima alle vendite ci sono altre sue opere come Lo Hobbit, che diverrà presto un film, e Il Silmarillion. Quanti però conoscono veramente il messaggio del Professore di Oxford? Quanti vorrebbero approfondire in maniera seria alcuni dei temi da lui trattati? A portare l’autore del Signore degli Anelli a Lucca e rispondere a queste domande ha pensato la nostra Associazione, che dal 2005 promuove in Italia lo studio e la conoscenza della vita e delle opere di Tolkien. Sarà possibile conoscerci a Lucca Comics and Games 2011, dove avremo uno stand (A617, padiglione Carducci), inserito nella cornice del nuovo Luk for Fantasy, in cui protrete trovare il frutto di tutte le nostre fatiche: gadget, shopper, abiti della Terra-di-mezzo e sopratutto l’offerta libraria della collana Tolkien e dintorni, grazie alla collaborazione con la casa editrice Marietti 1820 e l’Istituto filosofico di studi tomistici.

I Seminari

Sezione Educational di Lucca ComicsLa passione dell’ArsT per la letteratura di genere e per Tolkien è testimoniata anche dal nutrito programma dei suoi seminari che saranno presenti in fiera. L’edizione dello storico festival di giochi e fumetti ospita nella sezione Educational diversi interventi di studiosi di letteratura e delle opere dello scrittore inglese che si muoveranno fra i paesaggi della Terra-di-mezzo a caccia di fonti, influenze e temi. I seminari si prefiggono, infatti, l’obiettivo di approfondire alcuni aspetti delle opere dell’autore, anche su tematiche meno conosciute. E un incontro pubblico verrà fatto sulle diverse declinazioni del cosiddetto “fandom tolkieniano”, che vede la partecipazione dello scrittore Wu Ming 4 nella sala Ingellis. Tolkien avrebbe sicuramente apprezzato questo tentativo di studiare e sperimentare i punti di contatto (e di tensione) fra gioco, fantasia e letteratura.

Il programma

Sabato 29 Ottobre, ore 11:00
Percorsi narrativi e itinerari tematici nel Fandom e nella fanfiction tolkieniana

di Wu Ming 4 e Roberto Arduini, presidente ArsT
Il primo è membro del collettivo di narratori Wu Ming, saggista, autore de L’eroe imperfetto e curatore de Il ritorno di Beorhtnoth figlio di Beorhthelm di J.R.R. Tolkien (Bompiani). È anche autore solista del romanzo
Stella del Mattino (Einaudi 2008), incentrato sulle figure di Lawrence d’Arabia, J.R.R. Tolkien e C.S. Lewis.

Sabato 29 Ottobre, ore 14:30
Dai dvergar ai khazad e oltre: i Nani nel mito e nel fantastico
di Norbert Spina
Un’analisi della figura del Nano, dal mito alla letteratura fantasy. Partendo dai Nani “classici” della mitologia norrena, si passeranno in rassegna le caratteristiche e funzioni, con accenni ad alcune leggende dolomitiche, fino allo svilimento della semplice figura del nano come buffone di corte del tardo Medioevo. Dall’Ottocento i Nani sono di nuovo nobilitati grazie alle ricerche sul folklore, come quelle svolte dai fratelli Grimm in Germania. Ma l’attenzione sarà incentrata soprattutto sull’evoluzione della figura del Nano nel legendarium di J.R.R. Tolkien: dagli esseri in sostanza malevoli dei Racconti Perduti fino ai personaggi positivi come Gimli nel Signore degli Anelli.

Domenica 30 ottobre, ore 11:00
Tolkien tra letteratura e filosofia: un filologo molto filosofo

di Claudio Testi. Introduce Roberto Arduini
È segretario dell’Istituto Filosofico di Studi Tomistici, curatore e traduttore di La trasmissione del pensiero e la numerazione degli Elfi (Marietti 1802), curatore di La Falce Spezzata (Marietti 1802), coordinatore del Comitato scientifico della collana Tolkien e Dintorni della casa editrice Marietti 1820.

Gli stand a Lucca Comics and GamesNaturalmente i seminari di Lucca Games educational sono ad accesso gratuito: é sufficiente avere il biglietto dell’ingresso per il giorno dell’incontro. È però richiesta l’iscrizione inviando una e-mail a educational@luccacomicsandgames.com. Ci si può iscrivere a un qualsiasi numero di seminari, ma non a seminari che si svolgono nello stesso orario. Leggere bene tutte le istruzioni per l’iscrizione nella pagine della sezione Educational. I seminari dell’Arst non sono gli unici della sezione. Ci saranno seminari su creazione di Giochi da Tavolo e di Ruolo, disegno e illustrazione, scrittura e narrativa a tema fantastico, horror e fantascientifico. Tra i docenti d’eccezione ci saranno Herbie Brennan, Wayne Reynolds e Sandy Petersen.

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– Vai alla pagina ArsT a Lucca Comics and Games
– Vai alla pagina del Programma sala Ingellis
– Vai alla pagina del Programma Educational
– Vai alla pagina degli Ospiti su Wu Ming 4

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Sbarcano anche in Italia i Tolkien Seminar

Locandina Tolkien SeminarNe abbiamo sempre parlato con una punta d’invidia. Abbiamo segnalato ogni occasione di incontro all’estero, abbiamo presentato sempre il programma degli interventi, presentato i relatori e, quando possibile, abbiamo anticipato i contenuti delle diverse conferenze. Sì, i Tolkien Seminar sono un po’ il nostro pallino. Lezioni simili a quelle tenute all’università, curate da esperti, studiosi e saggisti di fama internazionale, per parlare delle opere di J.R.R. Tolkien, approfondirne le tematiche, illustrare la sua vita, creando un ambiente adatto in cui lo scrittore inglese possa essere lo stimolo per nuovi studi, nuovi lavori, nuove opere d’arte. Bene, ora tutto questo sarà anche una realtà italiana. Con profondo orgoglio possiamo annunciare che anche l’Italia avrà i suoi Tolkien Seminar, i seminari tolkieniani. Sulla scia del convegno di Modena, tenutosi il 24 maggio del 2010, per non far cadere un’esperienza che ha arricchito tutti quelli che vi avevano partecipato, l’Istituto Filosofico di Studi Tomistici di Modena in collaborazione con l’Associazione romana studi Tolkieniani, ha deciso di istituire un incontro annuale completamente dedicato agli studi delle opere di Tolkien e del gruppo degli Inklings.

Dal Gruppo di Studio ai Tolkien Seminar

Seduta di FirenzeNel 2005 la collaborazione tra l’ArsT e l’Istituto Tomistico di Modena aveva portato all’apertura della collana “Tolkien e dintorni” della casa editrice Marietti. Nel 2008 al lancio di un progetto e al coordinamento di un gruppo di studiosi, ricercatori e traduttori italiani, che riunitisi in più sessioni per quasi due anni, si sono confrontati sul tema “morte e immortalità in Tolkien”. L’esperienza ha fatto nascere un’opera di saggistica tolkieniana interamente italiana, La Falce Spezzata – Morte e immortalità in J.R.R. Tolkien. La qualità degli studi prodotti, confermata in più occasioni da studiosi stranieri, è ora ribadita dalla sua traduzione in inglese e pubblicazione da parte di una delle più serie case editrici dedite agli studi tolkieniani, la svizzero-tedesca Walking Tree, che fa capo anche all’università di Jena in Germania. Il volume The Broken Scythe – Death and Immortality in the Works of J.R.R. Tolkien, è stato già inserito nelle prossime pubblicazioni e uscirà nel 2012. Sempre a Modena, nel 2010 è poi stato organizzato il convegno internazionale 
Tolkien e la Filosofia
, che ha portato in Italia per la prima volta studiosi noti come Tom Shippey e Verlyn Flieger. La decisione dell’ArsT e dell’Istituto tomistico di lanciare il primo dei Tolkien Seminar italiani si pone, quindi, lungo questo percorso ideale per poter anche nel nostro Paese quegli studiosi che si sono distinti all’estero per i loro saggi sulle opere di Tolkien.

Mito e verità: la narrazione tra realtà e mistero

Verlyn Flieger al Convegno "Tolkien e la Filosofia"Il primo dei Tolkien Seminar italiani si terrà a Modena dal 25 al 26 novembre 2011 ed ha ottenuto il patrocinio della Tolkien Society inglese e della Provincia di Modena. Sarà anche l’occasione di un confronto diretto all’interno del Gruppo di studio sullo Hobbit con chi analizza e insegna negli Usa le opere del Professore di Oxford. Il momento pubblico del seminario si svolgerà venerdì 25 novembre, nella sede della Camera di Commercio di Modena (via Ganaceto, 134). Alle ore 21, infatti, ad ingresso libero, sarà possibile ascoltare Verlyn Flieger e Giovanni Maddalena nella conferenza Mito e verità: la narrazione tra realtà e mistero. La scelta dei relatori non è casuale, naturalmente. Professore di Mitologia e Studi Medievali presso la University of Maryland negli Stati Uniti, Verlyn Flieger è considerata la maggiore studiosa di Tolkien a livello mondiale insieme a Tom Shippey, ha curato Sulle Fiabe e Il fabbro di Wootton Major, dirige la rivista accademica Tolkien Studies: An Annual Scholarly Review, ha vinto ben due Mythopoeic Award pe i suoi studi e in questi mesi ha dato alle stampe una raccolta di suoi saggi (Green Suns and Faerie, ne abbiamo parlato qui) e il suo secondo romanzo, The Inn at Corbies’ Caww. Insomma, un’autorità del campo. Il suo contributo alla collana Tolkien e dintorni della Marietti è Schegge di Luce, pubblicato nel 2006. Il filo conduttore che lega tutti i capitoli del volume, particolarmente attento all’analisi del Silmarillion, è l’idea che Tolkien abbia accettato e assimilato completamente la teoria sul linguaggio di Owen Barfield (autore di Poetic Diction, pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1928), tanto che questi può essere considerato il pensatore più influente sulla mitologia tolkienana dopo l’autore del Beowulf.
"Schegge di luce" di Verlyn FliegerVolendo schematizzare, «la teoria di Barfield/Tolkien potrebbe essere spiegata come una visione ternaria dello sviluppo del linguaggio […] La parola, esattamente come fa la luce, è dunque ciò che permette di vedere cose prima non visibili, sia del nostro mondo sia del mondo immaginario che lo scrittore riesce con fatica e dedizione a sub-creare». Come ci mostra Verlyn Flieger, la piena accettazione da parte di Tolkien della teoria di Barfield ha un’importanza difficilmente sopravvalutabile, visto che è alla radice della sua concezione del linguaggio, dell’attività letteraria mitopoietica e della sua stessa antropologia, secondo la quale «l’Uomo, il Sub-creatore, è la riflessa luce, attraverso la quale dal Bianco si produce, una gamma di colori, senza fine combinati in viventi forme che si muovono fra le menti».

Un legame concreto

Giovanni MaddalenaOwen Barfield (1898-1997) non è solo il legame tra Tolkien e Verlyn Flieger, ma lega anche i due relatori del Tolkien Seminar. È infatti l’autore di Salvare le apparenze, pubblicato sempre da Marietti 1820 e curato proprio da Giovanni Maddalena, giovane docente di Filosofia teoretica presso la cattedra di Scienze della Comunicazione (Facoltà di Scienze Umane e Sociali) dell’Università del Molise. Autore quasi sconosciuto in Italia, Barfield era un compagno di studi di Lewis a Oxford e l’amicizia con l’autore delle Cronache di Narnia (ai figli di Barfield sono dedicati i primi due volumi) lo condusse, all’inizio degli anni ’30, a essere uno dei principali protagonisti degli Inklings, il circolo che si riuniva all’Eagle and Child Pub per leggere e ascoltare gli scritti inediti dei suoi partecipanti. A differenza di Tolkien e Lewis, Barfield non intraprese la difficile carriera accademica la cui incertezza (già allora!) rendeva problematico il mantenimento della famiglia. Fece per trent’anni l’avvocato continuando a scrivere sulla letteratura. Alcuni dei suoi libri, tra cui Salvare le apparenze, ebbero un certo successo negli Stati Uniti e, una volta in pensione, Barfield si dedicò all’insegnamento nelle università americane dove veniva chiamato per corsi e conferenze. Il suo pensiero, osteggiato o ignorato dal mainstream della cultura accademica, sostiene che l’unico modo per difendere allo stesso tempo ciò che la scienza dice e il senso comune percepisce è quello di accettare che la nostra conoscenza derivi da una realtà che è descritta dalla fisica, ma che è percepita attraverso rappresentazioni, cioè immagini mentali e linguistiche, che formano la nostra coscienza e che sono non “disgiungibili” da essa.
"Salvare le apparenze" di Owen BarfieldLa realtà, quindi, è sempre “
partecipata” dalla nostra coscienza, dalle sue immagini, dal suo linguaggio. Ed ecco la teoria che tanto impressionò il giovane Tolkien: il nostro linguaggio, mentale o materiale, è una cosa sola con la realtà di cui partecipa. L’inizio del linguaggio (quello degli elfi, per intenderci con gli amanti di Tolkien) è nel mondo mitico in cui realtà, linguaggio e significato sono una cosa sola. Le parole portano in sé il senso delle cose e pronunciarle, come dicevano i filosofi medievali, “fa accadere le cose”. In alcune delle pagine più belle Barfield racconta come questa unità pervadesse ancora la percezione antica e medievale della realtà prima di perdersi definitivamente negli ultimi quattrocento anni.
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Eccovi allora, se mai ce ne fosse bisogno, un buon motivo per partecipare al Tolkien Seminar!

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J.R.R. Tolkien e il Medioevo

Società Tolkien TedescaUna delle società tolkieniane più attive, quella tedesca (la Deutsche Tolkien Gesellschaft), lancia la nuova edizione dei Tolkien Seminar. Si tratta di tre giorni di conferenze che si terranno all’università di Potsdam, vicino Berlino, dal 29 aprile al primo maggio. Il tema generale, Tolkien e il Medioevo, è dedicato a uno dei periodi storici più amati dal professore di Oxford. Le opere di Tolkien sono spesso legate alla cultura e alle tradizione medievale – e non è una sorpresa, considerando la sua preparazione accademica come medievalista. Ma cosa caratterizza esattamente il dialogo tra il Medioevo e la modernità (letteraria e accademica) che hanno dato origine ai testi di Tolkien? «In questo contesto, vorremmo incoraggiare», scrivevano gli organizzatori lanciando il Call of Paper, «le indagini incentrate su, ma non limitate a, i seguenti aspetti: nella mitologia della Terra-di-Mezzo il significato e l’importanza delle strutture sociali pre-moderne, i rapporti di potere, gli atteggiamenti mentali e modelli di comportamento, nonché le forme medievali d’immaginazione; gli adattamenti e le traduzioni da parte di Tolkien dei testi medievali (come, ad esempio, la recente pubblicazione della Leggenda di Sigurd e Gudrun) e il conseguente concetto d’Autorità dello scrittore e gli ideali letterari impliciti nei testi. I saggi possono anche avere un approccio linguistico, visto che gli scritti di Tolkien devono molto a una consolidata “profondità storica” da cui lo scrittore prese spunto cogliendo sfumature semantiche del linguaggio (è il concetto di parole asterisco di Tom Shippey).

Tolkien Seminar a Jena nel 2010In aggiunta, meritano considerazione le domande relative alle influenze medievali, alla loro importanza generale per le opere di Tolkien. È vero, ad esempio, che le diverse tematiche medievali contribuirono all’anti-modernismo dell’autore, come spesso suggerito? Tolkien presenta, poi, nelle sue opere una visione romantica del medioevo? Oppure l’alterità dei contesti medievali da lui utilizzati serve a rimescolare le aspettative e le percezioni dei lettori che si avvicinano ai suoi testi? Le fonti medievali, i testi e il patrimonio letterario del Medioevo, sono stati una fonte d’ispirazione per Tolkien: tutti gli interventi e le discussioni si concentreranno quindi sul significato e gli effetti di queste influenze nelle sue opere. Nel complesso, l’ottavo Tolkien Seminar mira a raggiungere una visione più vicina all’assimilazione critica da parte di Tolkien di idee medievali e la loro interazione con i concetti di altre epoche.

Copertina libro Tolkien fan's medieval readerTra i molti interventi segnaliamo: “Mundus senescit: Tolkien e il fascino
della nostalgia del Medioevo”, “La visione agostiniana e boeziana nella creazione della Terra-di-mezzo di Tolkien”, “Fonti mitologiche nel Signore degli Anelli e Lo Hobbit di Tolkien”, “Storia e mitologia oppure dalla mitologia alla Storia?”, “Dalla Terra-di-mezzo al Medioevo (e ritorno). Un approccio al Medioevo nei testi letterari di J.R.R. Tolkien”, “I personaggi femminili di Tolkien – tra amore e epica” e “Andata e Ritorno: riflessi della letteratura di viaggio altomedievale nelle opere di JRR Tolkien”. Si può scaricare qui il programma preliminare. Le conferenze saranno in inglese e tedesco e l’entrata è libera. Informazioni sul sito della Società Tolkieniana Tedesca



Tolkien e il Romanticismo a Jena

Poster_JenaLa Deutsche Tolkien Gesellschaft (società tolkieniana tedesca), con l’aiuto delle edizioni Walking Tree Publishers, dell’associazione Modernités Médiévales e dell’Università Friedrich Schiller di Jena, organizza il suo settimo Seminario dedicato a Tolkien, dal titolo Tolkien e il Romanticismo, a Jena fra il 23 e il 25 aprile 2010. Il seminario, che intende fare piena luce sulle influenze del Romanticismo sulle opere di J.R.R. Tolkien, si svolgerà appunto nell’Università tedesca di Jena. Il programma è disponibile per essere scaricato ed è in tedesco e in inglese. Vi segnaliamo solo alcune delle conferenze:
 
 

Marie-Noëlle Biemer: Disincantati con la loro epoca: La Grande Fuga di Keats, Morris e Tolkien
Anna Slack: Stelle su un Picco Oscuro: Tolkien e il Romanticismo
Annie Birks: Romanticismo, Simbolismo e Onomastica nel Legendarium di Tolkien
Jodi Storer: Tom Bombadil – un eroe romantico per i nostri tempi
Julian Eilmann: Tolkien e il topos della nostalgia romantica
Margaret Hiley: Amore e sesso nella Terra di Mezzo: la fanfiction tolkieniana romantica
Michael Devaux: Tolkien e Coleridge sull’Immaginazione
Eduardo Segura e Guillermo Peris: “Credenza Secondaria”: Tolkien e la rivalutazione della nozione romantica di verità letteraria
Stefanie Schult: Bellezza, perfezione, terrore sublime: alcuni pensieri sull’influenza dell’Inchiesta sul bello e il sublime di Edmund Burke sulla creazione della Terra di Mezzo di Tolkien
Thomas Fornet-Ponse: Tolkien, Newman e l’Oxford Movement
Fabian Geier: Falsa armonia? Ovvero: è ancora permesso sognare la Contea dopo Auschwitz?
Marcel Bülles e Anke Eissmann: L’estetica della Terra di Mezzo. Dipinti e architetture del periodo romantico, e la loro influenza su J.R.R. Tolkien
P. Guglielmo Spirito e Emanuele Rimoli: Panorami esterni e interni in Tolkien: fra Wordsworth, Coleridge e Dostoevsky

– Vai al sito della Deutsche Tolkien Gesellschaft (società tolkieniana tedesca)
– Vai al sito della casa editrice Walking Tree Publishers
– Vai al sito dell’associazione Modernités Médiévales
– Vai al sito dell’Università Friedrich Schiller di Jena