Fantastika è la biennale d’arte del fantastico e come tale nel weekend del 22 e 23 settembre la manifestazione offrirà a tutti i visitatori la possibilità di compiere un viaggio straordinario nell’arte fantastica italiana, in particolar modo attraverso le atmosfere fantasy. Tante le mostre allestite (vi abbiamo già presentato quella sulle fiabe nere di Stefano Bessoni, e potete trovare l’elenco nel programma completo qui), ma non solo: saranno presenti tantissimi illustratori italiani, emergenti promesse come nomi affermati da decenni, tra cui gli artisti che hanno preso parte al progetto Lords for the Ring – Tolkien Art Calendar, giunto alla sua terza edizione e il cui crowdfunding è attualmente in corso sulla piattaforma Kickstarter.
Dall’arte all’artigianato, le mani degli artisti che danno forma alla fantasia non solo sulla tela o la carta, ma anche in tanti oggetti, anche di uso quotidiano: il piano terra della rocca sforzesca ospiterà come ogni edizione una mostra mercato a tema, dove trovare un frammento del mondo immaginario che tanto ci affascina da portare a casa con noi.
Gli artisti
Paolo Barbieri è probabilmente il nome più conosciuto dell’illustrazione fantasy italiana: lavora per molte case editrici italiane ed europee, e ha illustrato copertine per libri di autori come Michael Crichton, Clive Clusser,Desmond Bagley, Ursula L. Guin, George R. R. Martin, Cornelia Funke, Umberto Eco, Sergej Luk’Janenko, Lian Hearn, Bernard Cornwell, Wilbur Smith, Marion Zimmer Bradley ed ha realizzato tutte le copertine edite da Mondadori dei libri di Licia Troisi. Numerosi i suoi artbook, tra cui ricordiamo Favole degli Dei (2011), L’Inferno di Dante (2012), Apocalisse (2013), Fiabe Immortali (2014) e Draghi e altri animali (2017) pubblicati con la Mondadori e Zodiac (2016) e Fantasy Cats (2017) con la casa editrice Lo Scarabeo. Barbieri ha portato un drago anche tra le vie di Dozza, con il suo murales Respiro marino, realizzato nella Biennale del Muro Dipinto del 2016.
Ivan Cavini, ideatore di Fantastika, da il suo contributo artistico alla biennale presentando il Tolkien Art Calendar 2019 Lords for the ring e l’artbox Legendarium. Ivan Cavini è autore di illustrazioni divenute copertine di libri dedicati a Tolkien, come Tolkien, il Signore del Metallo di Stefano Giorgianni (Tsunami edizioni), Santi Pagani nella Terra di Mezzo di Tolkien di Claudio A. Testi (Edizioni Studio Domenicano), due edizioni di Tolkien e i Classici e La reincarnazione degli Elfi (Marietti editore) contenente scritti di Tolkien stesso. Una delle sue opere compare in Tolkien maker of Middle-earth di Catherine McIlwaine, il catalogo dell’omonima mostra pubblicato dalle Bodleian Libraries, che include la più grande collezione di materiale originale su Tolkien. Cavini ha realizzato, in collaborazione con il fotoreporter Alessio Vissani, l’artbook Middle Artbook -Disegnare e costruire la Terra di Mezzo e questa primavera l’artbox in edizione limitata Legendarium. Artista affermato da anni, Cavini ha tenuto mostre non solo in varie città d’Italia (Roma, Bologna, Ancona, Milano, Lucca) ma anche in Polonia (Green Gate di Danzica, City Arsenal a Wroclaw), in Giappone (Itabashi Art Museum di Tokyo, Izutsuya, Takashimaya e Honjin Memorial Art Museum) e in Svizzera, dove sono in mostra permanentemente di decine di suoi dipinti e sculture al Greisinger Museum di Jenins.
Angelo Montanini lega il suo nome a quello di Tolkien a partire dal 1995, con la realizzazione di alcune tavole per il “Gioco di carte del Signore degli Anelli”. Tra il 1996 ed il 1999, copre sia il ruolo di direttore editoriale presso Stratelibri, coordinando la scelta degli illustratori, che quello di direttore artistico per quanto riguarda immagini e copertine. Oltre che con la Società Tolkeniana, Montanini ha sviluppato numerose collaborazioni con case editrici del calibro di Mondadori, Editrice Nord, Rusconi e Longanesi. Attualmente è docente di Anatomia dell’immagine presso l’Istituto Europeo di Design Moda Lab di Milano e di Illustrazione all’Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como.
Angelo Montanini sarà presente solo domenica 23 settembre.
Edvige Faini forse poco conosciuta in Italia, ma con prestigiose collaborazioni negli Stati Uniti, Edvige è una Concept Artist originaria di Milano, specializzata in Concept Design, Matte Painting ed Environment Design. La sua produzione artistica è dedicata principalmente all’industria del cinema, del video game e dell’intrattenimento in generale. Per Hollywood ha dato il proprio contributo artistico alla realizzazione di film quali Maleficent, Jupiter Ascending, Il pianeta delle Scimmie, Edge of Tomorrow, Il Libro della Giungla, 300, Pirati dei Caraibi e SinCity. Nel frattempo, per la Ubisoft ha partecipato alla produzione di Assassin’s Creed Unity, ottavo capitolo dell’amatissima serie di videogame nota in tutto il mondo e per Square Enix Japan ha partecipato allo sviluppo dell’attesissimo Final Fantasy XV e di Need for Speed per la EA.
Dany Orizio comincia il proprio percorso di sperimentazione e ricerca di stile negli anni ‘90 con i graffiti e in 20 anni di carriera si è cimentato con qualsiasi tecnica per la produzione di visual, dall’illustrazione, al gioco di ruolo, al fumetto, alla grafica, al design. Ha collaborato con grandi case internazionali come Blizzard, Disney, Wizards of the coast, Upperdek, HeavyMetal, Soleil, Trinquétte, ImagineFX, PlayMagUsa, Spectrum, Saiwa, Mondadori, dVGiochi, Playpress, Hobby&Work, Wir. L’illustrazione di Orizio intitolata La morte di Thorin Scudodiquercia, originariamente inserita nel calendario AIST 2017, è apparsa anche nel catalogo della mostra Tolkien: Maker of Middle-earth curato da Catherine McIlwane.
Alberto Dal Lago è un illustratore molto conosciuto nell’ambito della narrativa e ludica fantasy. Tra i suoi committenti figurano Wizards of The Coast, Paizo Publishing, Privateer Press, Applibot. Oltre al fantasy si è cimentato anche nell’editoria per ragazzi, lavorando per case editrici come Mondadori, Lisciani Giochi, Edizioni Piemme e Salani. Dal 2013 è il copertinista ufficiale della storica serie di librigame dedicata a LoneWolf, creata da Joe Dever negli anni ottanta e divenuta un successo mondiale in poco tempo e pubblicata in versione italiana deluxe da Vincent Books Editore.
Michele Rubini frequenta il liceo scientifico, e successivamente conosce Stefano Andreucci, di cui è stato prima allievo ed in seguito collaboratore. Nel 2001 partecipa al concorso per giovani autori di fumetti di Prato, vincendo il premio speciale della giuria, con una storia di ambientazione medioevale. L’anno seguente realizza, su testi di Luigi Mignacco, una breve avventura di Robinson Hart per la rivista Cronaca di Topolinia. Nel 2003 comincia la sua collaborazione con Sergio Bonelli Editore, dove diviene uno dei disegnatori di Zagor e nel 2015 è autore dei disegni dell’albo di esordio di Morgan Lost, il nuovo personaggio creato da Claudio Chiaverotti. Rubini ha realizzato anche le tavole dei volumi 198 e 199 di Dampyr.
Riccardo Rullo collabora con case editrici italiane ed internazionali, tra cui Edizioni Piemme, Paizo Inc (per il gioco di ruolo Pathfinder), la statunitense Alderac Entertainment Group (per giochi di carte collezionabili tra cui Doomtown: Realoded) e Arnoldo Mondadori. Concept Artist per la Wyrd Edizioni (ha lavorato al gioco di ruolo Dragonero), ha realizzato anche le copertine per diversi giochi di ruolo, quale ad esempio la sesta edizione italiana di Runequest.Rullo è già stato ospite della seconda edizione di Fantastika, nel 2016.
Andrea Piparo si diploma al liceo artistico e prosegue gli studi frequentando il corso di illustrazione presso la Scuola Internazionale di Comics. La sua produzione spazia dalla ritrattistica allo still life, ma la passione per il genere Fantasy lo indirizza prevalentemente verso tale espressione artistica, nella quale manifesta la sua attenzione ai dettagli, coniugata all’amore per la pittura realista e il disegno a matita. Ha esposto le proprie opere in varie collettive, prodotto diversi ritratti su committenza, ed ha esposto in diverse mostre, tra cui Oltre gli orizzonti nel maggio 2014 a Roma e a Fantastika nel 2016. Piparo collabora con il collettivo Casa Ailus, (per il quale ha realizzato diverse illustrazioni per la collana Mitologika) , con l’Associazione Culturale Italian Sword & Sorcery, di cui è direttore artistico e per la quale ha creato diverse illustrazioni, con la ditta Mantus Gaming e con la casa editrice Letterelettriche.
Emanuele Manfredi, fin da adolescente manifesta un forte interesse per il disegno, passione che non abbandonerà nonostante consegua studi di diverso genere.
Proprio a Lucca Comica and Games, nel 1992, Manfredi conosce lo staff della serie fantasy 2700 (casa editrice Antropos), col quale in seguito collabora. Partecipa anche ad altri progetti, come la serie Vorodin (editore Piuma Blu). Nel 1998 partecipa alla realizzazione di La Sindone, una storia lunga 2000 anni (casa editrice Lo Scarabeo). Nel 1999 fonda, assieme a tre colleghi, la casa editrice Edizioni Orione e firma la creazione di testate quali Ares, Warlords, Harmoran, Von Ryan e Klaus, il principe dei non morti. Partecipa alla mostra Torino 1706, l’alba di un regno nel 2006 e le sue opere presenti in tale esposizione si trovano ora al museo Pietro Micca di Torino. Nel 2015 durante l’evento Sentieri Tolkieniani dell’omonima associazione culturale partecipa con la mostra di opere ispirate ai libri di Tolkien Draghi e Magici Anelli. L’edizione del 2018 della stessa manifestazione lo vede curatore di una mostra a tema fantasy-tolkieniano nel castello di Osasco, la Sala del Palantír. Nel 2017 ha realizzato due delle locandine delle conferenze organizzate dall’AIST in collaborazione con le Università degli Studi di Parma e Trento, Tolkien linguista e glottopoieta e Tolkien e la letteratura della Quarta Era.
Fabio Porfidia ha frequentato il corso d’illustrazione presso la Scuola d’Arte del Castello Sforzesco a Milano (oltre ad una laurea in economia), ed ha frequentato numerosi corsi di fumetto sia per quanto riguarda il disegno (con Claudio Sciarrone, Disney) che la sceneggiatura (con Alex Crippa, Bonelli). La sua formazione include anche vari workshop con artisti internazionali quali Wayne Reynolds, Stehpane Martiniere, John Howe, Sixmorevodka, Sandro Cleuzo, Terry Whitlatch e Antonio de Luca. Nel 2011 inizia ad insegnare presso la Scuola d’Arte dove si era diplomato due anni prima. Porfidia ha collaborato con diverse case editrici, quali Armando Curcio Editore, Plesio Edizioni, Astro Edizioni, A.Car Edizioni, Linee Infinite Edizioni, Watson Edizioni, GDS Edizioni, Demito, il Campano e Nocturna. In ambito ludico ha collabora con Triple Aces Games, Alluria Publishing, GRAmel Justyna Korys, Wyrd, Serpentarium, Eleven Aces, Editrice Giochi, Giochi Uniti, Uplay.it, Giochix.it, Il Barone Games, Eletria Games e Loquendo.
Livia De Simone ha frequentato il liceo artistico e in seguito la facoltà di Architettura di Roma “La Sapienza”: dopo una prima serie di esperienze in campo architettonico e grafico, dal 2010 diventa illustratrice freelance, prediligendo le tecniche digitali, ma padroneggiando anche quelle più tradizionali. Amante del fantasy, ha realizzato copertine e illustrazioni per diversi romanzi e racconti, quali: Le Figlie di Ananke, Nuova Terra, Nuova Vita, Tiger Fighters di Dilhani Heemba, Il Segreto dell’Ordine di Monique Scisci, la saga Pactum Vampiri di Barbara Riboni, Lo spirito dei ghiacci di Chiara Panzuti. Nel 2014 vince un concorso della casa editrice Dunwich Edizioni, con la quale comincia a collaborare. L’anno seguente realizza alcune illustrazioni per la scrittrice Francesca Pace, e successivamente inizia a collaborare con la DZ Edizioni, associazione culturale e casa editrice fondata dalla stessa Francesca Pace. Dal 2015 realizza copertine fantasy per la casa editrice Astro (Il Male degli Avi di Giorgia Staiano, Dream Hunters. Il ponte Illusorio di Myriam Benothman, Il Segno della Tempesta di Francesca Noto). Nel 2016 realizza la prima pubblicazione personale, Imaginarium, al quale è da poco seguito Dei del Nord. I Signori dei Nove Mondi, coi testi di Alessandro Fusco.
Valeria De Caterini, diplomata all’Accademia dell’Illustrazione della Comunicazione Visiva di Roma, dal 1999 lavora come illustratrice e grafica free lance spaziando in vari ambiti. De Caterini si occupa di grafica editoriale (il Comune di Roma, l’Unioncamere, Medici Senza Frontiere, La Nuova Ecologia, Commercio Equo e Solidale, l’Unità, La Repubblica), ha realizzato libri illustrati per l’infanzia e non solo (Case Editrici come Gallucci, Lapis, Sonda, La Biblioteca, Round Robin, Wild Board) e ha progettato copertine e calendari (Edipro, Buffetti, La Pecora Nera Edizioni). Valeria ha realizzato anche illustrazioni per giochi e brochure per musei, quali il Museo di Storia Naturale di Sulmona e il Museo del Castello di Bracciano. Da poco si dedica all’insegnamento.
Maria Distefano, illustratrice già conosciuta in ambiente tolkieniano soprattutto per i suoi meravigliosi tarocchi tolkieniani, ha dato vita assieme a Paola Ancilotto (scrittrice) e Carmen Perin (digital designer), al progetto Vite di Sogni, ed ha presentato al nostro stand la prima Mappa di questa iniziativa, intitolata L’Albero e il Mago: parte di un percorso biografico dedicato a J. R. R. Tolkien, dove testo e immagini si fondono, racconta la vita del Professore in chiave onirica e poetica. Distefano ha illustrato numerosi libri, diari, agende scolastiche, locandine, ed ha partecipato a molti concorsi ed ha ricevuto diversi riconoscimenti e premi. Recentemente ha illustrato un mazzo di 78 tarocchi, The circle of life tarots per le edizioni Lo Scarabeo, ed il volume La divina avventura per la Coccole e Caccole Edizioni. Progetta e realizza laboratori per bambini e adulti di illustrazione, disegno emozionale, pittura, teatro ed animazione alla lettura.
Simona Calavetta è illustratrice, sceneggiatrice e consulente colore. Diplomata in Illustrazione presso l’Istituto Europeo di Design di Roma, poi presso il laboratorio di scrittura creativa di Rai Eri Il libro che non c’è, è anche laureata al DAMS di Roma Tre in Sceneggiatura Cine-televisiva. Lavora dal 2000 come redattrice e sceneggiatrice di fumetti per numerose riviste per ragazzi, tra cui National Geographic Kids (Panini) e Sissi la Giovane Imperatrice (Il Sole di Carta), nonché coautrice del fumetto Isa & Bea Streghe (Il Sole di Carta). Come illustratrice, si specializza in acquerello – ma non disdegna la penna biro – e inizia a pubblicare nel 1997. I suoi disegni appaiono sul sito C+B e sui periodici Lettere (Pineider) e Terra di Mezzo, della Società Tolkieniana Italiana. Illustra i romanzi del ciclo Cronache del Crepuscolo di Ivan Sgandurra (Cogecstre Edizioni), la striscia a fumetti Lisca e Leo sul periodico Bubble (Emmei) e i saggi Nel mondo della fiaba di Eleonora Mingoia (Edizioni Era Nuova) e Riscritture d’amore (A.A.V.V., Iacobelli). Simona è l’autrice di quasi tutte le copertine della collana Tolkien e Dintorni della casa editrice Marietti 1820, ha realizzato anche le copertine e le illustrazioni dei quart Scrivere in Tengwar e I numeri in Tengwar.
Gli artigiani
Arcangelo Ambrosi, fin da bambino affascinato dalla lavorazione del legno, ha conseguito studi scientifici e una laurea in scienze informatiche, ma da 2013 si dedica interamente all’intaglio del legno, creando sculture, riproduzioni di oggetti medievali, ma soprattutto pipe dalle fogge varie ed elaborate (quale oggetto più hobbit?).
Dal 2015 collabora con l’illustratrice Bianca Roselli, creando sculture in legno che proiettano giochi di luci.
Olifante si occupa a sua volta di oggettistica in legno, realizzando penne in legno, riproduzioni di bacchette magiche e dedicandosi anche alla liuteria. Dapprima ingegneri, hanno deciso di seguire la loro passione per la lavorazione del legno, dedicandosi alla produzione artigianale.
Stefano Gelao, attratto dai pennini fin dalla più tenera età, ha conseguito studi classici e ha lavorato per anni nel campo della grafica e del design. Ha studiato presso alcuni dei migliori calligrafi del mondo prima di aprire il proprio scriptorium amanuense Scritto a Mano. Stefano Gelao ha già esposto a Lucca Comics and Games, alla Scuole Internazionale di Comics (a Roma), ad Armi & Bagagli (Piacenza), Usi & Costumi (Ferrara), Romics e Modena Play.
Roberto Fontana è un calligrafo specializzato nelle Tengwar tolkieniane, ovvero i caratteri usati dagli Elfi per scrivere il Quenya (la lingua degli Elfi dell’Ovest) e il Sindarin (la lingua degli Elfi della Terra di Mezzo). Moltissimi sono i festival del fumetto e le manifestazioni dedicate a Tolkien o al fantastico in generale a cui Roberto Fontana ha preso parte, da Romics a Fantastika. Fontana è autore anche del volume Le Avventure di un Calligrafo.
Sarà presente anche lo Studio Ceramico Giusti, bottega-scuola di ceramica direttamente dalla Toscana, dove Sandra e Stefano creano oggetti frutto della loro fantasia dal 1980, e nei giorni di Fantastika terranno dei laboratori dove insegneranno ai partecipanti a creare il proprio drago plasmandolo nell’argilla.
ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Fantastika, programma del 22 e 23 settembre
– Leggi l’articolo FantastikA, in mostra le fiabe nere di Bessoni
– Leggi l’articolo Lords for the Ring 2019 da oggi su Kickstarter!
– Leggi l’articolo Lords for the Ring 2018: prendi il tuo calendario!
– Leggi l’articolo Ecco il crowdfunding per il calendario AIST!
– Leggi l’articolo Montanini a Fantastika: da Frazetta a Caravaggio
LINK ESTERNI:
– Vai al sito ufficiale di Fantastika
– Vai alla pagina del sito Kickstarter dedicata a Lords for the Ring – Art Calendar 2019
– Vai alla pagina facebook Lords for the Ring – Tolkien Art Calendar
– Vai al sito di Ivan Cavini
– Vai alla pagina facebook di Angelo Montanini
– Vai al sito di Paolo Barbieri
– Vai al sito di Edvige Faini
– Vai al sito di Dany Orizio
– Vai al sito di Alberto Dal Lago
– Vai al sito di Andrea Piparo
– Vai alla pagina facebook di Emanuele Manfredi
– Vai alla pagina di Michele Rubini nel sito di Sergio Bonelli Editore
– Vai alla pagina facebook The Art of Riccardo Rullo
– Vai al sito di Fabio Porfidia
– Vai al sito di Livia De Simone
– Vai al sito di Valeria De Caterini
– Vai al sito di Arcangelo Ambrosi
– Vai al sito di Olifante
– Vai al sito di Scritto a Mano
– Vai alla pagina facebook di Roberto Fontana
– Vai alla pagina facebook Centro Studi – la Tana del Drago
– Vai al sito ufficiale della Fondazione Dozza Città d’Arte
– Vai al blog di Simona Calavetta
– Vai alla pagina facebook Studio Ceramico Giusti
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Sulla mostra evento dedicata all’arte di Tolkien,
Perché a Oxford, in qualche modo, ci si sente più vicini al Professore, come se lo avessimo appena visto uscire dalla porta del pub, con la pipa in mano, pronto per incamminarsi verso casa e riprendere i suoi scritti, da dove li aveva lasciati, o per tornare verso la Bodleian Library, ad approfondire qualche dettaglio linguistico. Il solo lasciarsi coinvolgere da tutto questo, rende lo studioso o il fan di Tolkien quasi pronto per fare poi il suo ingresso nell’imponente Weston Library, di Broad Street, dove una grande insegna indica che quello è il posto giusto: oggi si può incontrare davvero J.R.R. Tolkien, attraverso la testimonianza del suo lavoro, del suo pensiero, della sua arte. Noi l’abbiamo fatto per voi, con l’auspicio che possa diventare un incentivo per andarci di persona.
Una volta entrati ad attenderci sulla soglia del percorso per le opere di Tolkien, ci sono due addetti che controllano la prenotazione effettuata online, nonostante l’entrata sia gratuita: quindi meglio essere previdenti, registrarsi
L’ultima immagine che assaporiamo in questo luogo di passaggio, mentre scorrono le scritte in elfico, narrano l’evoluzione delle Porte di Durin. I Cancelli occidentali di Moria scintillano di fronte ai nostri occhi, quasi come fossero realtà, e a rendere ancor più suggestiva la visione sono le dimensioni, in una scala all’incirca reale, prossima a quella che la maggior parte delle persone si è rappresentata nella mente. E allora… dite: “Amici” ed entrate.
Un tripudio di colori, di dettagli, di delicatezza e precisione, ci viene incontro: una potenza immaginativa che passa attraverso le sue opere giovanili come quelle di The Book of Ishness, sosta nel mondo dedicato a Lo Hobbit, per spingersi fino al Libro di Marzabul, con le sue preziose pagine che conducono verso le illustrazioni dedicate a Il Signore degli Anelli.
Quasi al centro della sala, sulla sinistra, dietro a una parete dell’allestimento che impedisce la vista dell’oggetto fino a quando non ce lo si ritrova davanti, ci si può davvero stupire di fronte allo scrittoio di Tolkien, con la sedia sulla quale sedeva il Professore per realizzare tutto il suo mondo, per rispondere alle lettere degli ammiratori e per disegnare ciò che soltanto lui vedeva.
Infine, in questa straordinaria occasione, non manca la possibilità di sostare di fronte alle elaborate mappe dedicate alla Terra di Mezzo, che preparano i visitatori alla vista di una fantastica grafica realizzata in 3D e che prende vita davanti agli occhi.
Come ogni mostra artistica che si rispetti, anche Tolkien: Maker of Middle-earth ha il suo. Curato da Catherine McIlwane, archivista tolkieniana delle Bodlein Libraries di Oxford, il corposo volume – conta difatti 416 pagine – non contiene solo una enorme gamma delle opere artistiche del Professore, bensì dei saggi scritti da alcuni dei più noti studiosi dell’universo di Tolkien. Sono difatti presenti John Garth, con un contributo sugli Inklings, Verlyn Flieger, con uno scritto intitolato Faërie: Tolkien’s Perilous Land, Carl F. Hostetter, il quale si concentra sulla creazione della lingua elfica, Tom Shippey, con un delizioso Tolkien and ‘that noble northern spirit’, testo accompagnato da due illustrazioni che ha messo a disposizione la nostra associazione: una di Ivan Cavini intitolata Éomer Éadig (p. 59), l’altra di Dany Orizio intitolata La morte di Thorin Scudodiquercia inserita nel calendario AIST 2017. Per finire l’elenco dei saggi, quello di Wayne G. Hammond e Christina Scull, già autori di J.R.R. Tolkien: Artist & Illustrator, che introducono al corpo del catalogo con Tolkien’s Visual Art.
Una volta iniziato a sfogliare il volume, ci si può letteralmente perdere nella vita del Professore. Tra lettere – ovvero istantanee che riproducono l’originale con una breve spiegazione del contenuto situata sempre sulla sinistra – dirette a Tolkien e scritte da C.S. Lewis, W.H. Auden, Sam Gamgee (non il personaggio del Signore degli Anelli, ma un ignaro omonimo), un giovane Terry Pratchett, Margrethe principessa di Danimarca, e fotografie della famiglia e dell’infanzia di Ronald, si inizia il viaggio nella produzione artistica del docente oxoniense. Il catalogo segue una sorta di linea cronologica, attraversando tanto i momenti migliori quanto i più ardui vissuti da Tolkien – dai messaggi per la futura moglie Edith alle righe scritte da lui stesso e dagli altri componenti del TCBS durante la Prima guerra mondiale – per poi catapultarci nel mondo del Book of Ishness, e iniziare a ripercorrere così le tappe della mostra Tolkien: Maker of Middle-earth. Non vogliamo però rovinarvi l’emozione di sfogliare questo pregevole volume, così come la sua controparte minore, intitolata Tolkien Treasures, curato anch’esso da Catherine McIlwane, una piccola gemma considerabile un’introduzione al catalogo principale.
Da sottolineare che esistono tre versioni di Tolkien: Maker of Middle-earth: la prima con copertina rigida, al costo di 40 sterline; la seconda in edizione “economica”, ammesso che così si possa definire, che ha un pregio rispetto alla più costosa, ovvero una mappa assai più ampia all’interno delle alette, la quale è purtroppo relegata nei risvolti interni della versione cartonata. Infine, per chi se lo può permettere, esiste
che mettiamo a disposizione di tutti i lettori, con la disposizione di tutte le teche e la descrizione del loro contenuto. Inoltre, gustatevi i video e le fotogallery realizzate anche con il contributo di una nostra socia AIST onoraria – Dimitra Fimi – che era all’inaugurazione! E in fondo, dopo il reportage fotografico della prestigiosa Getty Images, non perdetevi le meraviglie dello shop, pieno di piccoli e grandi tesori di cui fare incetta sia di persona che online 


















































Come si può descrivere un’esperienza totalizzante come quella di Lucca Comics and Games a chi non ha potuto prendervi parte? Semplicemente non si può, si può solo dare un’idea del mirabolante turbinio di emozioni, voci e colori che sono stati i cinque giorni del festival del fumetto, dei giochi e dell’illustrazione più grande d’Europa. Quest’anno i visitatori sono stati ben 243.332, una cifra che, anche se non raggiunge il record dello scorso anno (271.208), è ugualmente impressionante. Quest’anno è stata un’edizione particolarmente ghiotta per gli amanti del fantasy: John Howe, illustratore di fama mondiale nonché concept designer per le trilogie cinematografiche ispirate alle opere di Tolkien, ha fatto ritorno dopo che l’ultima visita risaliva al 2004 e ha tenuto uno splendido seminario intitolato Creatività e immaginazione (che ovviamente non potevamo lasciarci sfuggire). Un altro grande nome dell’arte fantasy, Michael Whelan, esponente di spicco del realismo immaginario, era presente con una mostra a Palazzo Ducale, oltre ed aver realizzato il poster di questa edizione. Anche la letteratura fantastica è stata rappresentata da ospiti di pregio, con la presenza di scrittori quali l’italiano Vanni Santoni, nome già noto per la serie Terra Ignota ed il cui romanzo La stanza profonda è tra i libri selezionati per il Premio Strega, e ancora Siri Pettersen, venuta dalla Norvegia per presentare il suo libro La figlia di Odino, primo di una trilogia che ha conquistato i lettori in patria e le cui traduzioni aumentano ogni giorno.
L’AIST non poteva essere da meno, e per questo anno ricco di anniversari tolkieniani, ha presentato a Lucca un programma dedicato al Silmarillion, volume pubblicato da Christopher Tolkien nel 1977: abbiamo presentato la seconda edizione del
Poter partecipare ad un seminario tenuto da un gigante dell’illustrazione fantasy come John Howe è un privilegio raro, ed è superfluo dire che tutti i posti disponibili erano occupati (e che per riuscire a prendervi parte ci siamo iscritti con settimane di anticipo). Dopo una breve presentazione del proprio percorso di studi e lavorativo, Howe mette nelle mani dei suoi allievi le redini dell’intervento, mostrandosi disponibile a rispondere a qualsivoglia domanda, forse per testare la nostra creatività e immaginazione. Ed ecco che anche la più semplice delle domande porta a lunghe ed elaborate riflessioni, un fiume in piena di informazioni e nuove prospettive, testimonianza della ricchezza intellettuale di chi ha passato un’intera vita nel mondo della fantasia. Non vengono tralasciati gli aspetti più tecnici, come la descrizione dei meccanismi mentali e fisici che hanno luogo nell’atto di disegnare, le differenze tra questa abilità e lo scrivere, e le difficoltà che affronta chi torna a voler disegnare dopo aver trascorso anni senza esercitare questa capacità.
Fin dal primo giorno l’affluenza è stata copiosa, e moltissimi dei nostri sostenitori sono venuti a ritirare la loro copia del calendario Lords for the Ring (e rispettivi reward) ponendo la loro firma sul Wall of the Lords (che verrà esposto nel 











Mancano poco più di dieci giorni all’inizio di
Oltre ai Tolkien Seminar, indagheremo l’opera tolkieniana anche nelle due conferenze dedicate al Silmarillion, che si terranno rispettivamente giovedì 2 e sabato 4 novembre.
Sabato 4 Novembre alle 18 si terrà la conferenza Quarant’anni di Silmarillion, presso la Sala Ingellis.
Oltre a seminari e conferenze, avremo inoltre il piacere di accogliere al nostro stand cinque ospiti tolkieniani, uno diverso ogni giorno della manifestazione!
novembre al nostro stand potrete trovare 
Il successo raggiunto col crowdfunding su Eppela ci permetterà di premiare i nostri sostenitori con un’ampia serie di reward (da aggiungere a quelli legati alla cifra selezionata): oltre alla carta più pregiata sulla quale sarà stampato il calendario, tutti i nostri supporter riceveranno in regalo la spilla e la shopper dei “Lords for the Ring”, dove riporre il proprio calendario, nonché la stampa celebrativa di questa edizione del calendario. I nomi di tutti coloro che hanno partecipato al crowdfunding saranno impressi sul “Wall of Lords”, un pannello che potrete firmare a Lucca Comics and Games e che sarà in seguito esposto nella 





















proporre per l’anno venturo. Questo perché sin da subito avevamo deciso di non volerci fermare alla prima edizione, ma di creare un progetto continuativo, che desse un nuovo impulso all’arte tolkieniana in Italia.
In linea con un anno pieno di eventi ed attività, l’AIST prenderà parte alla 30° edizione del
Nell’edizione del 2017 la letteratura fantastica rivestirà un ruolo di rilievo, vedendo riconosciuti i meriti di due grandi maestri del genere, per i quali questo è un anno di anniversari: J. R. R. Tolkien e Stephen King.
Come già anticipato in passato, il 2017 sarà un anno di anniversari tolkieniani: 125 anni dalla nascita del Professore, 80 dalla pubblicazione dello Hobbit, 55 anni dalle Adventures of Tom Bombadil, 50 da Smith of Wootton Major e 40 anni dalla pubblicazione del Silmarillion da parte del figlio Christopher. Ma questo anno non sarà straordinario solo per via di queste ricorrenze: è prevista infatti la pubblicazione di Beren e Lúthien da parte di Christopher Tolkien, volume che uscirà in Italia a giugno edito da Bompiani.
Nel Salone Off (la parte della manifestazione che si svolge nel centro e nei quartieri della città) verrà esposta la mostra di illustratori italiani dedicata a Tolkien intitolata Lords for the Ring, nata dal 
Il
Lo stesso giorno dell’inaugurazione si terrà anche un workshop di disegno fantasy tenuto da uno dei maestri del calendario: Angelo Montanini, illustratore tolkieniano dal 1995, quando realizzò alcune illustrazioni per il “Gioco di carte del Signore degli Anelli”, ha collaborato con numerose case editrici e con la Società Tolkieniana ed è attualmente docente di Anatomia dell’immagine presso l’Istituto di Design Moda Lab di Milano e di Illustrazione dell’Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como. Montanini ha anche tenuto uno dei Tolkien Seminar, organizzati dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani e parte dei Lucca Games Educational, che si sono svolti quest’anno dal titolo Tributo a Caravaggio: la Magia della Luce.

































































































