La Magia dell’Anello, non solo mostra a Milano

Museo Wow - Fumetto a MilanoDal 24 gennaio al 22 marzo, presso lo WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano sarà ospitata una grande mostra dedicata alla saga del Signore degli Anelli. Si chiama La Magia dell’Anello, ma non è la riedizione dell’esposizione con lo stesso nome fatta dagli stessi enti, tenuta dall’8 dicembre 2013 al 19 gennaio 2014 al cinema Arcadia di Melzo. Il suo autore, J.R.R. Tolkien, avrà molto più spazio, ma diverse altre sezioni saranno dedicate anche alle trasposizioni cinematografiche di Peter Jackson, alle opere di grandi illustratori internazionali, alle parodie, al collezionismo e alle altre declinazioni della passione per la Terra di Mezzo.

L’esposizione

Locandina mostra TolkienGrazie alla collaborazione della Società Tolkeniana Italiana, DAMA Collection, Greisinger Museum (il museo svizzero dedicato alla Terra di Mezzo, di cui abbiamo parlato qui) e Fermo Immagine – Museo del Manifesto Cinematografico, la mostra presenterà una panoramica della vita dello scrittore inglese e di quasi tutti gli illustratori che si sono occupati della sua opera, con intermezzi legati alle altre arti come il cinema, la fotografia e i videogiochi. Tra gli artisti, ci saranno riproduzioni su tela, prove d’artista e diversi originali, in parte anche pubblicati, di Alan Lee, Ted Nasmith, David Wenzel, Stephen Hickman, i fratelli Hildebrandt, Tim Kirk, Angus McBride, Donato Giancola, Cor Blok, Chris Achilleos, Roger Garland, Rob Alexander, Jacek Kopalski e tanti altri. Grazie alla gentilezza dell’artista Angelo Montanini (di cui abbiamo parlato qui) si potrà ammirare un nuovo splendido originale dell’Unico Anello ispirato a quello utilizzato per la carta collezionabile ed ancora oggi considerata tra le più rare tra quelle pubblicate (di cui abbiamo parlato qui). L’anello è stato utilizzato anche per realizzare il manifesto della mostra. Si potranno anche ammirare tutti gli originali del gioco di carte del Signore degli Anelli edito dalla I.C.E. negli Usa nel 1986, dopo la loro esposizione per la prima volta a FantastikA 2014. Del mazzo sono anche famose tutte le carte dedicate ai Nani che Bilbo accompagna nel suo viaggio verso la Montagna Solitaria. Diego Iaconfcic: EntUna sezione a parte è dedicata agli artisti contemporanei: saranno esposte le opere di autori come Jef Murray, Ruth Lacon, Stefano Baldo, Diego Iaconfcic (che esporrà un suo Ent, come si può vedere qui a fianco). Dopo il successo della mostra a FantastikA 2014, richiesti a gran voce praticamente tutti gli artisti presenti a Dozza nel settembre scorso: oltre a Montanini e a Maria Distefano, un cui quadro giungerà direttamente dalla collezione del Greisinger Museum, saranno presenti almeno due opere di Ivan Cavini (la maquette di Barbalbero e la matita Gandalf e il Balrog) e i due esordienti rivelazione della mostra curata dall’Associazione italiana studi Tolkieniani: Fabio Leone, che esporrà l’opera Ulmo appears before Tuor e Andrea Piparo, socio della nostra Associazione, con le due opere Lo Spettro dei Tumuli e Il Flagello di Isildur. Le diverse sezioni avranno degli intermezzi: uno sarà dedicato al cinema, con 6 fotogrammi originali del lungometraggio di animazione Il Signore degli Anelli (1978) di Ralph Bakshi; Mostra: catalogo "Il sogno della Regina" al Museo Stibbert nel 2006un’altro intermezzo vedrà edizioni originali dei libri di Tolkien, provenienti tutti dalla collezione del Greisinger Museum: tra gli altri, anche un’edizione autografa del 1962 delle Avventure di Tom Bombadil (di cui è stata pubblicata da poco una nuova edizione). Tornano di nuovo in Italia, dopo la splendida mostra al Museo Stibbert di Firenze, che nel 2006 le ospitò per la prima volta, le tavole originali realizzate da Sua Maestà la Regina Margherita II di Danimarca nel 1977 per illustrare la prima edizione danese de Il Signore degli Anelli. Presenti anche le illustrazioni di Piero Crida per le copertine dei tre volumi del Il Signore degli Anelli, edizione Rusconi del 1974.

Gli eventi correlati

Ninni DimichinoÈ prevista per il 23 gennaio l’inaugurazione in anteprima per la stampa, a cui parteciperà anche il proprietario e direttore del museo svizzero, Bernd Greisinger. Il giorno dopo, il 24 gennaio alle ore 15, l’apertura al pubblico. Non è previsto alcun evento in quell’occasione. «Non so esattamente chi ci sarà, ma saranno sicuramente presenti i curatori della mostra, Riccardo Mazzoni, Ninni Dimichino e Davide Martini. Sarà un evento free, con forse la presenza di qualcun altro della Società Tolkeniana Italiana», riferisce il responsabile della comunicazione Enrico Ercoli. «Sono previsti per alcuni eventi nei fine settimana successivi: uno sarà dedicato ai giochi di ruolo, un altro ai film d’animazione…». La STI avrà anche uno spazio dedicato tutto suo, con un banchetto di libri, la presenza dell’artista Paola Ramella e il plastico che ricostruisce Minas Tirith e l’assedio con le miniature del wargame del Signore degli Anelli, realizzato da una associazione di Civitanova Marche. Ma la Magia dell’Anello non è solo una mostra. Per i fan, poi, tutta una serie di gadgets e memorabilia in esposizione, dalle tre statue (dalla collezione del Greisinger Museum) Abiti: Veerenaa grandezza naturale prodotte dalla WETA di Gollum, di un Uruk-hai e la testa del Balrog, a diversi modellini della Lego, alle parodie, ai giochi da tavolo, action figures, videogiochi, e ben otto riproduzioni dei costumi di scena delle trilogie di Peter jackson, soprattutto quelli delle protagoniste femminili, realizzati da Veerena Cosplay (si può vedere un modello qui a fianco). Coordinati poi dalla Società Tolkieniana Italiana e da Tolkien Italia Network (che è anche media partner, insieme a Radio Brea), sono previsti incontri con autori, traduttori, illustratori ed esperti di usanze hobbit. Non mancheranno combattimenti con la spada a cura della Compagnia dei Viaggiatori in Arme confronti tra Darth Vader e Gandalf. Il prossimo 31 gennaio, alle ore 16 incontro con Angelo Montanini e, a seguire, Andrea Taverna, e Giuseppe Calzolari presenteranno il calendario 2015 della Società Tolkieniana Italiana con gli illustratori della Scuola del Fumetto di Milano. Nei giorni di sabato 14 e 21 febbraio, sempre alle ore 15.30, si terranno, infine, i corsi di calligrafia Tengwar di Roberto Fontana. È previsto per il primo marzo un contest riservato ai cosplay tolkieniani realizzato in collaborazione con Cosplay City e a Veerena Cosplay. Il presidente di Eldalie, Gianluca Comastri, curerà una presentazione sul ruolo delle lingue di Arda all’interno della narrazione e della concezione tolkieniana, evidenziandone la centralità. Le attività si concluderanno in uno degli ultimi due fine settimana, il 15 o il 22 marzo, con un evento tutto dedicato ai cosplay e ai banchetti delle associazioni.

Per maggiori informazioni: 02 49524744/45 – visita il sitoscrivi una e-mail
Prezzi: ingresso a 5 euro (il ridotto a 3 euro)
Orario mostra: da martedì a venerdì, ore 15.00-19.00; sabato e domenica, ore 15.00-20.00.

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– Vai all’articolo Angelo Montanini padrino a FantastikA 2014
– Vai all’articolo Le illustrazioni della Regina Margherita II di Danimarca
– Vai all’articolo Nuova edizione per le Avventure di Tom Bombadil

LINK ESTERNI
– Vai al sito ufficiale del WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto
– Vai al sito ufficiale di Greisinger Museum
– Vai al sito ufficiale di Società Tolkeniana Italiana
– Vai al sito ufficiale della DAMA Collection

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La Hobbiton va al sud: sarà nel castello di Barletta

Castello svevo di Barletta Come tutti gli anni, a parte un’unica occasione, torna la Hobbiton, La grande festa dedicata al mondo di J.R.R. Tolkien, organizzata dalla Società Tolkieniana Italiana. Rimane consueta anche la data, il primo fine settimana di settembre: si svolgerà, infatti il Venerdì 5, sabato 6 e domenica 7 settembre 2014. La grande novità di quest’anno è che finalmente si sposta al sud. Grazie al patrocinio del Comune di Barletta, la sede sarà lo splendido Castello Svevo di Barletta. Nel settembre del 1943, durante la Seconda guerra mondiale, il castello fu sede di un presidio militare che oppose una strenua resistenza all’esercito tedesco e ai fascisti locali, decisi a occupare la città dopo armistizio tra gli italiani e gli Alleati.

Una festa a lungo attesa

Manifestazioni: Il Puledro Impennato a Sentieri TolkienianiDopo anni di peregrinazioni da Udine a Codroipo, da San Daniele del Friuli a Bassano del Grappa e infine a Marostica, la Hobbiton Ha lasciato il triveneto per divenire manifestazione itinerante: si è svolta due volte a Palombara Sabina (in provincia di Roma) e lo scorso anno a Montefiorino, a 50 km da Modena. La manifestazione, però, non era mai scesa più a sud della capitale, anche se alcuni comuni meridionali negli anni passati avevano dato la loro disponibilità. Molti tra gli iscritti avevano chiesto poi volte di farla svolgere in una regione meridionale, ma l’occasione non era mai avvenuta. Proprio per questo, la notizia che si svolgerà in Puglia è piaciuta a moltissimi appassionati. Delusi alcuni membri della pagina Facebook, che si sentono ora orfani di una manifestazione tolkieniana nel nord Italia. «Quest’anno difficilmente mi vedrete alla Hobbiton», dice Stefano Polito, «per me sono 1000km per arrivare… pongo un quesito..quali scelte portano a decidere una location così lontana? Roma anni fa era un giusto compromesso». «Solo a 1700 km…», commenta sconsolato Pietro Saccani. «Barletta… Bello!», è il commento all’annuncio di Luna Baisi, «Peccato per questi 800 km che mi mettono un po’ in difficoltà…». E poi, c’è anche chi non si accontenta mai: «Ciao Ninni. E a Bari quando?», domanda in maniera un po’ assurda Michele Addante al presidente della STI.
Lo stesso Ninni Dimichino è dovuto intervenire sulla pagina Facebook. Ninni Dimichino«Le scelte sono esclusivamente di carattere organizzativo», si è giustificato il presidente STI. «Bisogna trovare un luogo idoneo, una amministrazione che collabori con te, gente sul posto che possa dare una mano in forma volontaria. Il luogo deve essere facilmente raggiungibile ecc ecc.. L’anno scorso a Montefiorino abbiamo avuto totale disponibilità dal parte dell’Amministrazione, luogo bellissimo ma difficilissimo da raggiungere». C’è comunque anche chi ha pensato agli appassionati di Tolkien orfani della Hobbiton al nord. Ben altri due eventi si svolgeranno negli stessi giorni della manifestazione di Barletta: a Salerno avrà luogo il Fantaexpo, con la presenza dell’associazione tolkieniana Eldalie, mentre a San Marino Adolfo Morganti, ex vicepresidente della STI accoglierà alcune personalità italiane per un evento dedicato a Tolkien: “Ritorno alla Contea”, al Cinema Turismo, nel 25° anniversario delle Convention di letteratura Fantastica sammarinesi. Gli appassionati di Tolkien in Italia avranno solo l’imbarazzo della scelta!

Una disfida tolkieniana?

MercatinoLa Società Tolkieniana Italiana non ha diffuso il programma ufficiale dell’evento nella città della famosa disfida tra francesi e italiani (alleati degli spagnoli). Nell’annuncio, ha fatto sapere che la manifestazione sarà caratterizzata da «mostre, conferenze, spettacoli, mercatino a tema, collezionismo, cosplay, musica e tante sorprese, tutte all’insegna del genere fantasy». Nei prossimi giorni verrà svelato il programma gli appuntamenti, ma intanto qualcosa si può comunque anticipare. La Hobbiton, infatti, per così dire «calzerà le scarpe» di un altro evento tolkieniano già organizzato da tempo, la Mathom, annunciato come «il primo incontro nazionale dedicato ai collezionisti e appassionati di J.R.R. Tolkien». Questa la descrizione dell’organizzatore, Oronzo Cilli: «L’incontro vedrà momenti di discussione sull’opera e la vita del nostro Tolkien con momenti dedicati allo scambio, alla vendita e all’acquisto di libri e oggetti attraverso una speciale asta. Special guest dell’evento il maestro Piero Crida, illustratore delle più belle copertine Rusconi di Tolkien. Crida terrà un intervento sulla sua esperienza con Tolkien e con l’editore Rusconi e – spero in maniera contenuta – firmerà alcune edizioni da lui illustrate». Davide Martini Art DirectorSono previste le conferenze dell’organizzatore, di Lorenzo Gammarelli della nostra Associazione e di Davide Martini, direttore artistico del Greisinger Museum, tutti dedicati al collezionismo tolkieniano. Martini stesso coglierà l’occasione per esporre la sua mostra di splendidi quadri dei più grandi artisti tolkieniani italiani e stranieri. Probabilmente, se Oronzo Cilli lo concederà alla Società tolkieniana italiana, tutto questo programma transiterà in quello della Hobbiton XXI. Sempre che Bari, città del presidente STI, vinca questa “disfida” particolare con Barletta. I soci STI più informati, però, sono già sicuri: «Non vedete la locandina? Barletta l’abbiamo già conquistata!», dicono. «La denominazione ufficiale è Hobbiton – I Regni del Sud». Probabilmente, hanno ragione.


 

J.R.R. Tolkien per natale: due mostre a Castelfidardo

Castefidardo_panoramicaPer natale Castelfidardo si trasformerà in una piccola Hobbiton! Il centro delle Marche, in provincia di Ancona, famoso per la vittoria del 1860 dei piemontesi sulle truppe dello Stato Pontificio e per i combattimenti di partigiani e truppe alleate che, dopo tre giorni di aspra lotta, il 4 luglio 1944 liberarono il borgo dal nazi-fascismo, ospiterà una manifestazione tutta dedicata al mondo di J.R.R. Tolkien.
manifesto-liberazioneDal 6 dicembre al 29 dicembre 2013, all’auditorium San Francesco, sarà in scena la manifestazione Nel mondo di Tolkien – Mostre di Cinema e Cultura. L’assessorato al turismo e alla cultura del comune di Castelfidardo, in collaborazione con Poliarte e la Società Tolkieniana Italiana, sotto la direzione artistica di Giampiero Bartolini, ha organizzato l’evento, inserito negli eventi del progetto Radikart della Regione Marche. Parteciperà attivamente anche l’associazione ASM – Associazione Storico-Modellistica di Civitanova, che riunisce appassionati di modellismo non solo della zona di Civitanova Marche, ma provenienti anche da Macerata e Osimo, e si occupa prinicipalmente di realizzare diorami e wargame, nei quali si riproducono gli scenari di battaglie storiche e di letteratura fantastica.

Due mostre nelle Marche

Castelfidardo: nel mondo di TolkienFulcro di tutta la manifestazione sarà un concorso-mostra dal titolo “Gli eroi della Terra di Mezzo”. Poliarte ha realizzato con gli studenti di tutti i propri corsi una serie di illustrazioni, che hanno partecipato alla selezione per il prossimo calendario della Società Tolkeniana Italiana. Inoltre, a Castelfidardo verranno presentate una sessantina di opere (provenienti dalla DAMA Collection di Davide Martini), tra le quali una ricca sezione di disegni preliminari utilizzati per importanti pubblicazioni (come, ad esempio, “Ulmo” di Roger Garland, cover del Tolkien Calendar del 1984. La direzione artistica della mostra di illustrazioni è affidata a Davide Martini, che ha curato anche il museo sulle opere ispirate al mondo di Tolkien, appena aperto a Jenins, in Svizzera, di cui abbiamo parlato in molte occasioni (si può leggere il resoconto dell’inaugurazione qui). Davide MartiniL’apertura della mostra sarà venerdì 6 dicembre alle ore 10,30 presso l’Auditorium San Francesco. Saranno ospiti il curatore della mostra Davide Martini e il presidente della Società Tolkieniana Italiana Ninni Dimichino.
Inoltre, ci sarà una mostra di modellini in scala creati e realizzati dall‘associazione storico modellistica di Civitanova. La mostra “Il Signore degli Anelli” permetterà al pubblico di ammirare una serie di diorami riguardanti la saga cinematografica di Peter Jackson sul Signore degli Anelli. Durante la durata della mostra sarà ricavato un spazio per le presentazioni di libri e un negozio di gadget.

Orari mostra
lunedi 10.00-12.30
feriali 17.00- 20.00
festivi 10.00-12.30
17.00-20.00

Informazioni e prenotazioni:
Ufficio turistico e cultura comune di Castelfidardo
telefono 0717829349 – turismo@comune.castelfidardo.an.it

– Vai al sito di comune di Castelfidardo
– Vai al sito della Società Tolkieniana Italiana
– Vai al sito dell’associazione ASM – Associazione Storico-Modellistica di Civitanova
– Vai al sito della DAMA Collection di Davide Martini

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Aperto in Svizzera il museo sulla Terra di mezzo

Bambini dell'asilo di Jenins in visita al museo GreisingerDopo tanta attesa ha aperto le sue porte al pubblico il museo Greisinger! Abbiamo seguito fin dall’inizio la sua costruzione, l’allestimento, abbiamo intervistato il suo direttore creativo Ivan Cavini (che potete leggere qui) e poi siamo stati all’inaaugurazione facendo il reportage. Così, ora non possiamo che annunciare che da oggi è finalmente aperto l’unico museo al mondo dedicato alle opere di J.R.R. Tolkien e a chi ne è stato ispirato. Ecco tutti i dettagli per chi volesse fare una visita. L’Associazione romana studi Tolkieniani ha in programma una visita guidata speciale in primavera 2014, riservata ai proprio soci. Chiunque volesse avere maggiori informazioni può scrivere al nostro indirizzo mail.

Il museo di Jenins

Staff museo Greisinger (foto di Alessio Vissani)Nel museo c’è la più grande collezione di opere pittoriche, disegni, libri, armi, merchandising e tutto quel che è stato realizzato o ispirato dalle opere del professor di Oxford. Il museo deve il suo nome a uno dei più importanti collezionisti del mondo di Tolkien, Bernd Greisinger, che è riuscito a realizzare il sogno di molti appassionati di Tolkien: una vera e propria casa hobbit nel proprio cortile. Ma ad accogliere i visitatori ci saranno altri 300 metri quadrati di ambienti a tema, 6 sculture alte fino a sette metri (le cosiddette «big-ature lifesize»), ben 600 dipinti originali di oltre 100 artisti (tra cui Alan Lee, Ted Nasmith, Roger Garland, i fratelli Hildebrandt e molti altri), 3000 libri, un cinema con schermo ad alta definizione, e molto altro ancora sul mondo immaginario dell’autore del Signore degli Anelli. Un luogo a metà tra la cultura e l’intrattenimento, voluta e creata da appassionati della Terra di Mezzo per gli appassionati della Terra di Mezzo. Insieme al Creative Director Ivan Cavini e all’Art Director Davide Martini, oltre ovviamente al sostegno di suo padre Wolfgang, Bernd Greisinger e la guida Enza Donatsch accoglieranno gli appassionati nelle diverse «experience rooms», con creature enormi in spazi espositivi tematizzati, per vivere l’esperienza di un viaggio nella Terra-di-mezzo. Nel momento in cui scriviamo, gli organizzatori ci hanno comunicato che già 125 italiani visiteranno il museo nei primi due fine settimana e ci fanno sapere che è meglio prenotare con almeno due settimane di anticipo!

Informazioni per la visita

Visita Greisinger Museum«Il museo Greisinger si trova nella Svizzera orientale, a Jenins, uno dei 4 comuni che caratterizzano la “regione del vino” del Cantone dei Grigioni», recita la presentazione sul sito web ufficiale. Il museo Greisinger non ha orari di apertura ufficiali. Per visitarlo, è necessario acquistare un biglietto attraverso il sistema di prenotazione presente qui. Le visite guidate si svolgono in gruppi di massimo 20 persone. Ogni visita guidata consiste di 2 ore all’interno del museo, e sono previsti altri 15 minuti prima e dopo il tour. Le visite guidate sono condotte in tedesco, inglese, francese o italiano. Un biglietto costa 50 franchi svizzeri a persona (circa 40 euro), ma sono previste riduzioni per gruppi, studenti, famiglie e membri delle società tolkieniane. Coppia di sposi in visita al museo GreisingerEcco il dettaglio: l’ingresso per i gruppi costa 40 franchi svizzeri a persona (circa 32 euro). Gli studenti hanno uno sconto ancora superiore (30 franchi svizzeri, circa 24 euro), ma devono organizzare un gruppo a parte. Con gruppi misti si paga comunque 40 franchi svizzeri a persona. Le società tolkieniane hanno diritto allo sconto (40 franchi svizzeri a persona, circa 32 euro). Il costo è comprensivo dell’ingresso al museo e della visita guidata in italiano o altra lingua, se necessario.

Le guide divise per lingua:
1 – Bernd Greisinger: tedesco e inglese
2 – Wolfgang Greisinger: tedesco
3 – Enza Donatsch: inglese, francese e italiano

Orari delle visite guidate:
A – mattina: dalle 9:30 alle 11:30
B – primo pomeriggio: dalle 13:45 alle 15:45
C – tardo pomeriggio: dalle 16:00 alle 18:00
D – sera: dalle 19:30 alle 21:30

Riduzioni sul biglietto:
110 – studente, tirocinante: 30,00 CHF
120 – membro di una società tolkieniana: 40,00 CHF
130 – membro della Società svizzera della Terra-di-mezzo (MeV): 30,00 CHF
140 – visitatore di ritorno al museo: 30,00 CHF

Riduzioni per i gruppi
210 – famiglia (minimo 1 adulto e 1 bambino): 30,00 CHF a persona
220 – gruppo di adulti (4-7 persone): 45,00 CHF a persona
230 – gruppo di adulti (8-20 persone): 40,00 CHF a persona
240 – gruppo misto con minori / tirocinanti / alunni / studenti (compresi max 2 adulti accompagnatori, per un minimo di 8 persone..): 30,00 CHF a persona

Si prega di notare che al momento dell’ingresso i visitatori dovranno mostrare i documenti attestanti l’età, oppure le tessere delle università, istituto o società tolkieniana di appartenenza per beneficiare delle detrazioni sopra elencate. Chi non soddisfa le condizioni per le riduzioni o non può mostrare i documenti, dovrà pagare il prezzo normale d’ ingresso di 50,00 CHF (circa 40 euro). Le eventuali somme già versate online in precedenza, saranno accreditate sul conto da cui sono state emesse.
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Reportage dell’inaugurazione del museo di Tolkien
Un museo in Svizzera tutto per J.R.R. Tolkien
Aprirà a settembre il museo su Tolkien

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– Vai al sito ufficiale di Greisinger Museum
– Vai al sito ufficiale di Ivan Cavini
– Vai all’intervista a Ivan Cavini
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Jenins, museo di Tolkien: l’ArsT all’inaugurazione

Inaugurazione Greisinger MuseumQuasi duecento persone, ben undici nazioni presenti, rappresentanti di molte società tolkieniane, artisti, pittori e persino un nutrito gruppetto di Goblin musicanti. Sono questi i testimoni della cerimonia di apertura del Greisinger museum a Jenins, in Svizzera. Gli invitati in questo angolo del cantone dei Grigioni hanno avuto modo di visitare in anteprima assoluta il primo museo al mondo interamente dedicato alla Terra di Mezzo. È la più grande collezione di opere pittoriche, disegni, libri, armi, merchandising e tutto quel che è stato realizzato o ispirato alle opere di J.R.R. Tolkien. Dopo circa 7 anni di lavori, il Greisinger Museum è stato inaugurato e verrà aperto al pubblico il prossimo 1 ottobre 2013. C’era anche l’Arst e questo è il nostro resoconto.

La cerimonia d’apertura

Museo Jenins: inaugurazione«Dopo Heidi, questa è ora anche la casa di Tolkien». Così al taglio del nastro ha esordito Baseli Werth, il sindaco di Jenins e presidente della comunità montana, ricordando con orgoglio come Meienfeld sia il paese dove la scrittrice Johanna Spyri aveva la casa di vacanza dei nonni che poi è diventata la casa museo di Heidi. E l’auspicio che Jenins segua l’esempio del suo paese vicino è ben fondata, vista la partecipazione alla cerimonia. Da tutto il mondo vengono a visitare la casa di Heidi, lo stesso probabilmente accadrà per questa ricostruzione a grandezza naturale della casa di Bilbo Baggins, costruita in molti suoi dettagli, perfino nella pendenza del terreno. Prima di aprire la porta rotonda che dà accesso al museo, tutti i visitatori hannoVisita museo Jenins: Ivan Cavini dovuto infilare delle pattine trasparenti per proteggere il pavimento non ancora finito. L’aria di opera incompleta è stata palpabile, ma questo ha aggiunto alla visita un valore aggiunto visto che c’è ancora un mese all’apertura ufficiale e i dettagli da sistemare sono pochi. Per godere meglio della visita, i partecipanti sono stati divisi in numerosi gruppi: la comunità più numerosa (circa 30 presenze) erano proprio gli italiani, che hanno avuto due gruppi.

La visita al museo

Museo Jenins: visita«Il museo avrà rilevanza internazionale, non c’è nulla di simile in tutto il mondo», ha detto il fondatore Bernd Greisinger. E i numeri parlano già da soli: circa 400 metri quadrati di esposizione, oltre 600 dipinti originali di più di 100 artisti (tra cui Roger Garland, i fratelli Hildebrandt, Alan Lee, Ted Nasmith), 3000 libri, 7 anni di lavori e un costo di 2 milioni di euro. Tutto è iniziato da una semplice collezione. A un certo punto, Greisinger si è accorto che la sua passione aveva assunto proporzioni più grandi: «So che quando mi metto a raccogliere qualcosa, lo faccio in maniera completa. Poi mi sono accorto di avere oltre
400 scatole di oggetti, quadri o libri!». Così, l’ex imprenditore tedesco ha deciso di realizzare il suo sogno. «Sette anni fa, ho conosciuto Davide e Ivan, gli ho mostrato il giardino dietro casa e gli ho detto: “Qui verrà un museo per Tolkien”. Loro mi hanno guardato e mi hanno detto: “È una pazzia!”. Oggi gli posso dire che avevo ragione io!». Il direttore artistico Davide Martini e quello creativo Ivan Cavini sono state le due guide del gruppone italiano: la visita è così stata molto più ricca di dettagli, ricordi personali e curiosità sulla realizzazione. Museo Jenins: visita«Le prime tre stanze vogliono rappresentare una casa hobbit della Contea», racconta Cavini, «io sono subentrato dopo e ho potuto far poco qui. Ci sono ancora alcune cose da sistemare: il camino, le porte, c’è anche una cucina!». Alla quarta sala la scena cambia radicalmente: «Volevo dar l’idea che gli hobbit vivono felici, ma sono inconsapevoli del pericolo che incombe su di loro», spiega. È questa la funzione della stanza con la porta di Moria, un trono per il Re Stregone e gli Orchi che spuntano dalle rocce. Il blu e il nero spiccano nettamente, con dipinti a tema, come il famoso “quadro nero” di Angelo Montanini, che in base al tipo di illuminazione usata può far sparire dettagli o mostrarne altri. Uno stretto passaggio con gradini che scendono, porta direttamente a un ambiente ancor più cupo: nelle viscere della collina, la quinta sala è dominata dall’impressionante Balrog, che sbuca letteralmente fuori da un muro, con la frusta di fuoco e una posa plastica: «Qui vedete il Balrog al buio, ma una luce fluorescente lo colpirà. Si noterà così soltanto l’ombra e il fuoco che divampa dall’interno». Questa è la stanza di Moria e dei Nani. In un lato, le rune scolpite fanno da guida: «Si può leggere tutta la prima parte del Silmarillion. È in inglese, la lingua di Tolkien. Ci abbiamo messo due mesi per realizzarle», racconta Cavini. La sesta sala è contigua e ospita un Troll di caverna che distrugge una porta, contrastato da un guerriero dei Nani. «Avevo fatto il Troll per un progetto scolastico, ma per inserirlo abbiamo scelto una scena dinamica, con i detriti e i dettagli. Visita museo Jenins Devo ancora finire il taglio dell’occhio che non mi convince». Si passa così alla settima sala: siamo a Rivendell! Una stanza molto ampia, piena di luce e di respiro: «Siamo al centro del museo, dopo le stanze buie, serviva per forza un po’ di ristoro! Non è così chiaro, ma l’idea era di avere un ambiente Galadriel e Lorien sulla destra e uno Elrond e Rivendell sulla sinistra». In effetti, la scenografia e i quadri aiutano molto a differenziare. Attraverso i due enormi Argonath e risalendo il fiume, si passa al ballatoio di Rohan, tutto dominato dal legno, da sculture di cavalli e dalle teche dei libri più importanti. Ottava sala: sempre a Rivendell, ma in un porticato pieno zeppo di quadri, con un balcone e una stretta scala che scende al piano inferiore. «A Minas Tirith il bianco domina. Le colonne a semicerchio creano una finta prospettiva per rendere l’idea che la stanza sia molto più grande». Ci sono anche due teste di leoni in pietra che vengono direttamente dal caminetto di casa Tolkien. Dietro una porta la nona sala deve essere ancora allestita. Sarà lo studio di uno stregone a Gondor: «Pensavo a quello di Pallando, di cui non si sa nulla», rivela Cavini. Tramite un cunicolo buio, lunghissimo e zeppo di
dipinti originali si arriva infine alla decima sala, quella della “wilderness” in cui tutto è sotto il controllo di un enorme e spettacolare Barbalbero. Visita Greisinger Museum«Volevo che il pubblico potesse toccare fisicamente l’Ent e rendersi conto che è imponente. Tutto il busto è attaccato al soffitto, solo le gambe giungono fino a terra, così rimane moltissimo spazio. I rami sono dappertutto e in alcuni sono posizionate le luci». L’ultima sala è quella del cinema, ma la sala ha un elemento letteralmente fantastico. Un drago Smaug volteggia sugli spettatori, ma non tocca il soffitto. «L’ho fatto vicino casa, in un capannone per le galline. È stato il primo che ho fatto da solo: mi avevano detto che sarebbe stato impossibile non farlo in loco. Io ho creato in 11 pezzi e gli ho dato la sensazione della rotazione…»

La festa della Contea

Greisinger museum: collezione libri«Spero di non essere etichettato come quello che fa i mostri giganti!», scherza Cavini. «Nel museo ci sono anche 6 o 7 opere con la mia firma. Inoltre, oltre a illustratore e scenografo, sono anche un fumettista, scultore e tanto altro», è lo sfogo. Dopo gli applausi doverosi, tutta la compagnia si è sciolta in una festa collettiva nella migliore tradizione hobbit. Tanto cibo, soprattutto gli immancabili wurst, tante bevande, un liquore al ribes, e il famoso vino locale, il Maienfelder prodotto appunto sui pendii circostanti. La serata è stata impegnata dai ringraziamenti gli annunci, i molti regali a Greisinger, i folletti mangiafuoco, la lotteria per vincere un bozzetto di Donato Giancola e gli spettacolari fuochi d’artificio che a notte fonda hanno riempito il cielo sopra le nostre teste. «Siamo una grande famiglia», ha concluso Greisinger, «ma dobbiamo essere molto più uniti. Questo museo è l’inizio e il futuro sarà riuscire a realizzare una grande International Tolkien Fellowship». Se il buongiorno si vede dal mattino…

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Un museo in Svizzera tutto per J.R.R. Tolkien
Aprirà a settembre il museo su Tolkien

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– Vai al sito ufficiale di Greisinger Museum
– Vai al sito ufficiale di Ivan Cavini
– Vai all’intervista a Ivan Cavini
– Vai al sito ufficiale di Tolkien Library

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Aprirà a settembre il museo su Tolkien

Bernd GreisingerDopo circa 7 anni di lavori, a fine settembre verrà inaugurato il Greisinger Museum, ovvero il primo museo al mondo interamente dedicato alla Terra di Mezzo. È la più grande collezione di opere pittoriche, disegni, libri, armi, merchandising e tutto quel che è stato realizzato o ispirato dalle opere del professor Tolkien. Ci eravamo già occupati del museo, con un’intervista a Ivan Cavini, che potete leggere qui. Il museo deve il suo nome a uno dei più importanti collezionisti del mondo di Tolkien, che è riuscito a realizzare il sogno di molti appassionati di Tolkien: una vera e propria casa hobbit nel proprio cortile. Ma ad accogliere i visitatori ci saranno altri 300 metri quadrati di ambienti a tema, 6 sculture alte fino a sette metri (le cosiddette «big-ature lifesize»), quadri, libri, un cinema con schermo ad alta definizione, e molto altro ancora sul mondo immaginario dell’autore del Signore degli Anelli. Un luogo a metà tra la cultura e l’intrattenimento, voluta e creata da appassionati della Terra di Mezzo per gli appassionati della Terra di Mezzo.

Una passione per il professore

Padre e figlio GreisingerAnche se è originario di Magonza (Mainz), Bernd Greisinger vive da tempo in questo angolo di Svizzera. Dopo una carriera come gestore di fondi di grande successo, ora si dedica interamente alla sua passione per le opere di Tolkien e il suo sogno rendere reale la Terra di Mezzo sta lentamente prendendo forma. Ha scelto il villaggio di Jenins, paesino nel Cantone dei Grigioni di appena 847 abitanti al confine con il Liechtenstein. Greisinger ha deciso di costruire il museo dopo aver messo insieme nel giro di pochi anni una collezione di dimensioni notevoli. Nella biblioteca, sarà infatti, possibile ammirare oltre tremila libri, tra cui tutte le prime edizioni in lingua inglese del Signore degli Anelli e una copia di tutte le edizioni in inglese dello Hobbit dal 1937 al 1999. Il pezzo forte però della collezione sono i libri autografati dallo stesso Tolkien, tra cui la prima edizione dello Hobbit per cui Greisinger ha staccato un assegno a sei zeri (in franchi svizzeri). Vi è, inoltre, una prima edizione del Signore degli Anelli con una dedica in Quenya. Sul primo dei tre volumi è riportata la dedica autografa in elfico «Elainen tarin Periandion ar meldenya anyaran» («a Elaine, regina degli Hobbit e mia cara vecchia amica»). Mary Elaine Griffiths (1909 -1996), ex studentessa e amica di famiglia di Tolkien, era stata fra le pochissime persone che avevano letto il manoscritto dello Hobbit e fu determinante per la sua pubblicazione: lo consigliò caldamente a una sua amica (Susan Dagnall) che lavorava alla Allen&Unwin, la casa editrice di Londra che poi lo pubblicò. Il suo valore attuale è di 104mila dollari Usa (circa 73.800 euro) ed è il libro tolkieniano più costoso al mondo. In confronto, gli altri libri della collezione sembrano quasi banali: una prima edizione Usa (1955) del Signore degli Anelli, che Tolkien firmò per Deirdre Levinson e una prima edizione della traduzione italiana del Signore degli Anelli (1970), che lo scrittore dedicò al suo amico professor
Talbot D’Alessandro. Davide Martini Art DirectorPer non parlare di tutti gli altri libri di Tolkien autografati: Il cacciatore di draghi, Le avventure di Tom Bombadil, Fabbro di Wootton Major e altri ancora. Ognuno di questi libri, da solo, sarebbe probabilmente il pezzo più importante di qualsiasi altra collezione. Per Greisinger, però, il libro più prezioso è una copia molto rara del Red Book of Westmarch, scritto a mano e rilegato in pelle rossa (composto dallo Hobbit e Signore degli Anelli) dall’ungherese Istvan Hari. A seguire l’acquisizione dei libri per la biblioteca, è un consulente prezioso il belga Pieter Collier, mente e braccio dell’autorevolissimo sito Tolkien Library e recente curatore dell’Arazzo di Tolkien (Bompiani, 2011), che da molti anni studia il patrimonio letterario del professore.

I lavori a Jenins

Gmec: QuadriSolo uno dei 600 quadri è appeso. Per i restanti, imballati con cura, bisogna ancora trovare posto al museo. È la più grande raccolta di dipinti sulla Terra di Mezzo che si possa trovare: ben 600 dipinti originali di oltre 100 artisti, tra cui Alan Lee, Ted Nasmith, Roger Garland, i fratelli Hildebrandt e molti altri. «Ora siamo nella fase più emozionante», racconta Greisinger. Insieme al Creative Director Ivan Cavini e all’Art Director Davide Martini, oltre ovviamente al sostegno di suo padre Wolfgang, Bernd Greisinger sta costruendo delle «experience rooms», con creature enormi in spazi espositivi tematizzati. È convinto che i lavori finiranno in tempo. «Siamo in dirittura d’arrivo», dice con un sorriso compiaciuto. Greisinger non crede che la più grande collezione al mondo sulla Terra di Mezzo porterà un aumento di traffico a Jenins. «Non è nemmeno nelle mie intenzioni», dice. Fatta eccezione per uno o due eventi all’anno, solo piccoli gruppi si fermano a Jenins. I visitatori dovrebbero parcheggiare fuori dal paese e raggiungere il museo a piedi. Greisinger se la immagina come una breve escursione: «Dovrete guadagnarvi la visita», ride. E la visita merita davvero: nella sala Moria, ad esempio, un Balrog a grandezza “naturale” attende i visitatori, il passaggio dalla Sala Rohan alla Sala Gondor è custodito dagli Argonath, mentre nella Sala Fangorn, un Barbalbero alto sette metri si slancia sotto al soffitto. E nel cinema del museo un enorme Smaug vola sotto un cielo pieno di stelle sulle teste degli spettatori.

Cerimonia d’apertura privata

Gmec: Ivan Cavini e il BalrogTra il 6 e l’8 settembre si terrà la cerimonia d’apertura. Tuttavia potranno partecipare solo ospiti già invitati: le autorità locali, gli addetti ai lavori, giornalisti, artisti e dirigenti delle società tolkieniane. «Ne prevedo un centinaio», afferma Greisinger. Sono stati invitati anche alcuni artisti e autori conosciuti nell’ambiente. Si sta allestendo anche una “Locanda del puledro impennato” per
la festa serale. Greisinger spera che quel giorno non arrivino curiosi indesiderati. L’apertura al pubblico avverrà il primo ottobre 2013: «Ci saranno sufficienti possibilità di visita per tutti, ma solo su prenotazione». E aggiunge: «Non ci saranno orari precisi». Greisinger stesso è disposto a guidare gruppi attraverso il museo: farà visite guidate a gruppi di circa 20 persone per volta. Naturalmente anche i profani saranno i benvenuti: Gmec: Porta di Moria«È un museo per immergersi in un altro mondo… non solo per gli appassionati». L’interesse per la collezione è già ampio, persino all’estero si è molto parlato di lui e del suo museo. Pare che due gruppi si siano già prenotati. I dettagli sull’imminente cerimonia d’apertura sono discussi in questi giorni con il Comune. Greisinger ha invitato il sindaco di Jenins, Baseli Werth, ma anche quelli dei vicini Malans, Fläsch e Maienfeld, perché visitino il museo prima dell’apertura. Il sindaco Werth è lieto della nuova attrazione: «È una buona cosa per Jenins». E se un giorno il “lavoro” di guida comincerà a diventare noioso? «Non c’è problema», conclude Greisinger, «ho un’idea per un nuovo progetto: un Silmarillion Museum!».

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(Gran parte dell’articolo è frutto delle preziose traduzioni di Elena Sanna, che ringraziamo per il lavoro)

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– Vai al sito ufficiale di Greisinger Museum
– Vai al sito ufficiale di Ivan Cavini
– Vai all’intervista a Ivan Cavini
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