Chi ben semina, ben raccoglie. Dopo otto volumi pubblicati nell’arco di cinque anni, la collaborazione dell’Associazione romana di studi Tolkieniani con la casa editrice Marietti 1820 entra nel vivo. La collana Tolkien e dintorni è ormai matura e soprattutto inizia ad avere una sua personalità. E a dire la sua sulle cose. Poco più di un anno fa l’Istituto Filosofico di Studi Tomistici, in collaborazione con l’ArsT, ha organizzato a Modena il 22 maggio 2010 un convegno che ha visto per la prima volta in Italia i più importanti studiosi tolkieniani a livello internazionale. È stata l’occasione, e ne abbiamo parlato qui, per discutere del rapporto tra l’autore del Signore degli Anelli con il pensiero filosofico occidentale. I più affermati studiosi di Tolkien, sia a livello internazionale (Tom Shippey, Verlyn Flieger, Christopher Garbowski) che italiano (Franco Manni, Andrea Monda, Wu Ming 4) hanno affrontato questa tematica che non era stata ancora studiata con quel rigore “filologico” e quella conoscenza testuale oggi necessari per evitare di applicare all’opera tolkieniana un apparato concettuale che, anziché valorizzarla, rischia di farne smarrire il senso profondo e l’autentica bellezza.
Autore: Roberto Arduini
Bompiani pubblicherà la History of Middle-earth?
Più di un anno fa, quando era ancora attivo il blog dell’Associazione romana studi Tolkieniani su blogspot, scrivemmo un articolo dal titolo Libri al Vapore, stigmatizzando l’abitudine di alcune case editrici di annunciare la pubblicazione di libri che poi non vedono la luce per anni. Pare proprio che a questa categoria si stiano per aggiungere i libri più desiderati e sospirati dagli appassionati italiani di J.R.R. Tolkien. Sulla pagina Facebook della Bompiani, infatti, un temerario ha avuto l’ardire di chiedere: «Volevo sapere se c’era qualche speranza che in futuro vengano tradotti i libri della History of Middle Earth di Tolkien». Fin qui nulla di strano; la parte sorprendente della storia è nella risposta: «Stiamo provvedendo a ritradurre questi libri», aggiungendo: «Poi stiamo partendo appunto da quello che esisteva già ritraducendolo e poi integrando quanto mancava».
Sette regali con J.R.R. Tolkien
La Tolkien Week finisce oggi, il compleanno di Bilbo e Frodo è appena trascorso (il 22 settembre) e per finire in bellezza ci si può buttare su quella che può essere l’oggettistica tolkieniana, che mai come in questo momento è più viva che mai. Con l’uscita del primo dei due film sullo Hobbit, il 14 dicembre del 2012, aspettiamoci un’esplosione di questa categoria. Quindi, è meglio toglierci il dente e parlarne subito. Se avete un amico appassionato di J.R.R. Tolkien volete fargli un regalo gradito, provate a spulciare nella lista seguente. Siamo sicuri che qualcosa che fa per voi la troverete!
…Cesare Catà, saggista e scrittore
J.R.R. Tolkien in Germania, Gran Bretagna e Usa
La fine di settembre è un periodo molto inteso per gli appassionati di J.R.R. Tolkien. Ben due eventi iniziano oggi e si annunciano ricchi di sorprese ed iniziative. Si tratta di manifestazioni diverse, ma che esprimono con la stessa intensità la passione per le opere del professore di Oxford. Si svolgono all’estero, precisamente in Germania e Gran Bretagna, ma ormai da anni vedono la partecipazione anche di molti appassionati italiani. Ma andiamo per ordine.
…Anche in Italia Lo Hobbit uscirà il 14 dicembre 2012
Ecco quella che si chiama una notizia bomba. La Warner Bros ha smentito le voci che stabilivano il 1 gennaio 2013 come data di uscita del primo dei due film su Lo Hobbit, tratto dal romanzo di J.R.R. Tolkien, annunciando che il film arriverà praticamente in day and date con gli Stati Uniti ed il mondo intero. Questo significa The Hobbit: An Unexpected Journey (Un Viaggio Inaspettato molto probabilmente in italiano, seguendo la traduzione del libro) uscirà in Italia il 14 dicembre 2012!
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A poco più di un anno dall’uscita del primo film dello Hobbit di Peter Jackson, ecco quindi una bella sorpresa per il pubblico italiano. La casa di distribuzione Usa ha già voluto diffondere la data d’uscita per quel che riguarda il mercato italiano. È anche possibile che ci siano variazioni future, ma l’uscita contemporanea in tutto il mondo, Italia compresa, sarà graditissimo agli appassionati italiani, che negli anni della trilogia cinematografica del Signore degli Anelli avevano organizzato addirittura dei tour oltrefrontiera (soprattutto in Francia e a Londra) pur di vedere con un mese di anticipo l’agognato film. Negli Stati Uniti d’America il film uscirà, mercoledì 12 dicembre 2012, e nel nostro paese pare ci dovrà attendere appena due giorni in più, venerdì 14 dicembre.
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Lo Hobbit è un film diretto da Peter Jackson e vede nel cast Martin Freeman, Richard Armitage, Aidan Turner, Hugo Weaving e Stephen Fry. Il romanzo omonimo di Tolkien è stato diviso in due parti dagli sceneggiatori (scritta da Peter Jackson, Philippa Boyens, Fran Walsh e Guillermo del Toro) e dovrebbe contenere eventi non racconti nel libro, da tratti dalle Appendici e dagli altri scritti dello scrittore inglese. Attualmente, i due capitoli cinematografici sono in lavorazione in Nuova Zelanda, saranno in 3D e, nel complesso, dovrebbero costare circa 500 milioni di dollari. Per deliziare gli appassionati di Tolkien, il regista ha deciso di lasciare ogni tanto dei doni sul suo blog: si tratta di un vero e proprio “dietro le quinte” dal set. Ma di tutto questo abbiamo già parlato. Appuntamento, quindi, per dicembre 2012, a meno che qualcuno non cambi idea un’altra volta…
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– Video e immagini dal set dello Hobbit di Peter Jackson
– Le immagini dello Hobbit di Peter Jackson
– Lo Hobbit e il Tolkien Reading Day
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Un Silmarillion miniato per la gioia dei lettori di Tolkien
Che la passione per J.R.R. Tolkien sviluppi la creatività non è un segreto, ma questa volta siamo giunti all’opera d’arte! Un codice miniato, come quelli medievali in stile irlandese, che riproduce il Silmarillion, completamente fatto a mano, a partire dalla carta, la copertina, il testo manoscritto e soprattutto le splendide miniature, con dei capilettera che prendono anche pagine intere. L’opera è il frutto di un anno di fatiche di uno studente tedesco, Benjamin Harff, che per l’esame finale all’Accademia di belle Arti, ha voluto creare una edizione di lusso, la Edel Silmarillion. La notizia è stata riportata su un sito tolkieniano tedesco, Der Herr der Ringe (Il Signore degli Anelli) e valorizzata da Tolkien Library, che ha fatto una lunga intervista all’autore.
Nuova stagione, nuove rubriche
L’estate sta finendo diceva una vecchia canzoncina, ricomincia la scuola e chi sta ancora in vacanza è veramente un fannullone. Anche l’Associazione romana studi Tolkieniani torna al lavoro e ha in serbo un bel po’ di novità per la stagione che va incominciando. Dopo qualche mese di rodaggio, il nuovo sito ha ottenuto risultati a dir poco eccellenti: 8mila visitatori e ben 20mila pagine viste in poco meno di 5 mesi e mezzo è un risultato che ci fa arrossire!
Un Raduno tolkieniano anche in Romagna
Non c’è tregua per gli appassionati del Signore degli Anelli! L’estate giunge al termine, la Hobbiton si è appena conclusa ed ecco un nuovo appuntamento da non perdere… il Raduno in Romagna. Se la manifestazione per antonomasia degli amanti di J.R.R. Tolkien italiani quest’anno si è svolto a Palombara Sabina, vicino Roma, chi abita al nord e non è potuto venire avrà l’occasione questo fine settimana di godersi la sua “piccola Hobbiton” in un paesino vicino Forlì, magari ricordando che proprio la prima manifestazione organizzata dalla Società Tolkieniana Italiana si svolse non lontano da questi luoghi, nella splendida rocca di San Marino. Dal 9 all’11 settembre 2011, Galeata, nell’Appennino forlivese, ospiterà Il Raduno, dedicato a “fantastico, spade e Medioevo nel Borgo Antico”. «Per tre giorni riapriamo lo spazio ed il tempo dell’utopia», dicono gli organizzatori che sono riusciti a mettere insieme, come recita il loro comunicato, «arte, canto, letteratura e magia; spade e saghe; birra e racconti; fantasia e folklore in uno dei più affascinanti e antichi borghi dell’Appennino».
Hobbiton XVIII, le conferenze
Si avvicina l’evento più atteso dell’anno da parte degli appassionati di J.R.R. Tolkien in Italia, la Hobbiton XVIII, la manifestazione organizzata dalla Società Tolkieniana Italiana che quest’anno si terrà a Palombara Sabina, vicino Roma (ne abbiamo qui e qui) dal 2 al 4 settembre 2011. Alla sua vigilia, per invogliare i lettori a partecipare, possiamo anticipare le tematiche che saranno affrontate sabato 3, giornata dedicata alle conferenze. Tra gli ospiti ci saranno Dario Giansanti e Andrea Monda, studiosi già conosciuti nel piccolo mondo dei tolkieniani, che hanno all’attivo pubblicazioni, saggi e articoli dedicati alla Terra di Mezzo. Ad essi si aggiungono i consueti e sempre affollati laboratori sulla calligrafia Tengwar e sulle lingue elfiche tenuti da Gianluca Comastri e Roberto Fontana di Eldalie. Monda coglierà l’occasione per presentare anche alla Hobbiton la sua ultima fatica, L’arazzo rovesciato. L’enigma del male, scritto in collaborazione col gesuita Giovanni Cucci. Dal canto suo, Giansanti era già stato nel 2008 alla Hobbiton di Bassano del Grappa, dove aveva tenuto un intervento dal titolo Il Kalevala: Poema della magia e della parola creatrice, successivamente pubblicato sulla rivista Minas Tirith. Questa volta si dedicherà a un’altra delle sue passioni, la mitologia nordica.
J.R.R. Tolkien in cima a tutti
L’emittente radiofonica American National Public Radio (NPR), l’11 agosto 2011 ha annunciato i risultati del sondaggio tra gli ascoltatori per stilare la classifica dei migliori cento libri pubblicati di Fantascienza e Fantasy di tutti i tempi. Al sondaggio hanno risposto oltre 60mila persone. Non era possibile votare i titoli di letteratura per ragazzi e per adolescenti (i cosiddetti “young adults”), e questo spiega l’assenza notevole delle serie di Harry Potter della Rowlings. L’emittente NPR ha fatto sapere che il sondaggio estivo del 2012 sarà dedicato a questo genere di libri.
The One Ring, l’Unico Anello in un nuovo gioco di ruolo
Il passato fine settimana ha segnato la fine della spasmodica attesa per molti appassionati di J.R.R. Tolkien e dei giochi di ruolo. Dopo anni di magra, con pochi giochi a cui guardare ambientati nella Terra-di-mezzo (in pratica solo Merp e derivati e Terza Era, ne abbiamo parlato qui), ecco spuntare un nuovo sistema con una produzione planetaria: The One Ring, l’Unico Anello. L’occasione è stata la «Gen Con», la più grande fiera del mondo di giochi e di avventura, che si tiene ogni anno nell’Indiana (Stati Uniti). The One Ring è prodotto dalla Cubicle 7, che vedrà la luce in italiano come L’Unico Anello, edito dall’italiana Giochi Uniti, probabilmente a Lucca Comics 2011. Nel frattempo si può vedere un ampio speciale su Youtube. In pochi, però, sanno che l’autore è un italiano.
Torna in Galles il Festival in the Shire
Dopo la prima edizione dell’anno scorso ecco tornare il festival nel Galles tutto dedicato a J.R.R. Tolkien. Cambiato il titolo in Festival Art and Books and Festival in the Shire, spostata la sede nella più raggiungibile Machynlleth, nel Galles del nord, questo «Mini-Festival and Exhibition», come lo hanno chiamato gli organizzatori, si tiene dal 19 al 21 agosto. Il buon Mark Faith, librario antiquario noto nel piccolo mondo tolkieniano, ha voluto nella sua città il festival, concentrando le forze soprattutto sul mondo dell’arte, visto che da un anno pubblica un catalogo che contiene il gruppo di artisti che animano la manifestazione. Nel 2010, nello sperduto ma bellissimo villaggio gallese di Ponthrhydfendigaid (Galles centrale), la manifestazione aveva invece avuto tre grandi filoni: le conferenze, le mostre artistiche e il festival ludico e canoro, con molti gruppi musicali e diversi giochi collettivi. Contrariamente al 2010, però, l’evento è gratuito.
Tre Call for papers per gli amanti di J.R.R. Tolkien
L’estate è il momento ideale per riordinare le idee. E farsi venire qualche idea buona per partecipare ai diversi call for papers (CFP) su tematiche legate a J.R.R. Tolkien che sono stati lanciati in questi ultimi mesi. La novità, infatti, è il ricorso sempre maggiore che in ambito accademico si sta facendo per la raccolta di articoli per libri, riviste o per le conferenze nei convegni, tutti dedicati all’autore del Signore degli Anelli. Il CFP di solito viene inviato dagli organizzatori o dai curatori e descrive in modo ampio il tema, l’occasione per la richiesta di intervento, le modalità di invio e i suoi limiti (durata calcolata in minuti per una conferenza o in battute o parole per gli scritti), le norme redazionali e la tipologia di abstract (sintesi) da inviare.
Eccovi i dettagli di ben tre Call for papers legati a Tolkien in ordine di scadenza:
Ecco i saggi dell’Arst: Tolkien e la catabasi
Ispirandosi all’ormai vasta produzione di studi su J.R.R. Tolkien condotti in ambito accademico, soprattutto nei Paesi di lingua inglese, ma anche in Paesi come Francia e Germania, l’Associazione romana studi Tolkieniani persegue la ricerca di studi validi in riviste scientifiche, studi accademici e relazioni di conferenze. Gran parte degli studi prodotti in Italia è tuttora caratterizzata da un taglio prevalentemente amatoriale e si sofferma in misura molto minore sull’aspetto più propriamente letterario dell’opera del Professore. Per questo motivo l’Associazione intende pubblicare sul proprio sito articoli prodotti dai soci o da altri collaboratori, nonché traduzioni di saggi in lingua straniera scelti tra quelli più significativi e disponibili. Inoltre, si propone di recensire periodicamente libri e riviste riguardanti Tolkien e gli autori e i generi a lui affini.
Parallelamente a questa attività, l’Associazione si propone di segnalare non solo gli eventi culturali da essa organizzati o quelli a cui parteciperanno i suoi soci, ma anche eventi correlati che possono essere d’interesse per i lettori del sito. Infine, nella sezione Collaboratori in futuro si potranno trovare brevi profili degli studiosi italiani e stranieri che collaborano o hanno collaborato con l’Associazione.
Una tazza di tè negli Usa per gli Hobbit
Sarebbe troppo bello citare la scena dell’ora del tè da Alice nel Paese delle Meraviglie, ma qui di matto non c’è il Cappellaio. Accade, infatti, che non solo in Italia la politica metta le mani sulle opere letterarie, stravolgendone contenuti e messaggio. Gli Hobbit, creature nate dalla penna di J.R.R. Tolkien, hanno ricevuto nei giorni scorsi un’attenzione inusuale, dopo che il senatore repubblicano John McCain, candidato alla presidenza degli Stati Uniti sconfitto nel 2008 da Barack Obama, ha paragonato in maniera dispregiativa il piccolo e timido popolo della Contea, descritto nel Signore degli Anelli, ai membri del cosiddetto Tea Party. Nel corso dell’infuocato dibattito sul debito Usa, che ha visto contrapposti democratici e repubblicani, questi ultimi hanno avuto i loro grattacapi con questa loro fazione interna. Ma prima di continuare ci vuole, ci scuserete, una piccola pillola di storia politica Usa.
Un Agosto intenso con J.R.R. Tolkien
Neanche ad agosto gli appassionati di J.R.R. Tolkien vanno in vacanza! O meglio, vanno in vacanza portandosi dietro Tolkien. Così se ancora non sapete dove passare le striminzite ferie che vi rimangono, ecco un elenco delle manifestazioni in cui Il Signore degli Anelli e il suo autore saranno al centro dell’attenzione. Per l’occasione, parleremo solo dell’Italia, visto che il tempo stringe e non fareste in tempo a volare alla «Gen Con», nell’Indiana (Stati Uniti), dove Tolkien sarà protagonista dal 4 al 7 agosto della più grande fiera del mondo di giochi e di avventura. Passiamo in rassegna le manifestazioni con un occhio al calendario.
…J.R.R. Tolkien e il gioco di ruolo: un approfondimento
Sul gioco di ruolo sono state spese milioni di parole, per denigrarlo, per esaltarlo, e sul web si possono trovare tantissime pagine dedicate a quest’attività ludica, che dovrebbe essere considerata per quello che è: un passatempo che si basa sull’immaginazione di chi lo pratica. Sono lontani, per fortuna i tempi delle associazioni di genitori contro il gioco di ruolo, anche perché con l’avvento del computer in tutte le case e il successo di internet, sono ben altri i grattacapi dei benpensanti. In questa luce, il gioco di ruolo è stato riscoperto positivamente come un momento di socializzazione, che allontana bambini, ragazzi e adulti da tv e pc e incoraggia il lavoro di squadra, la lettura e la creatività. Vogliamo però parlare di un aspetto che anche se noto, ci riguarda da vicino. Il grande debito che i giochi di ruolo hanno co J.R.R. Tolkien. Anche su questo si è scritto molto, ma a noi preme segnalare solo qualche spunto. Viene subito in mente Merp, il Middle-earth Role Playng Game, creato nei primi anni Ottanta dalla Iron Crown Enterprises. Ma la storia può cominciare molto prima.
Other Minds, other hands: il gioco di ruolo e J.R.R. Tolkien
È stato appena pubblicato il numero 12 della storica rivista Other Minds. Nata nel 2007, è edita da Thomas Morwinsky e Hawke Robinson. I due erano a loro volta collaboratori della precedente rivista Other Hands, che aveva iniziato la sua avventura nell’aprile del 1993 per concludersi nel luglio del 2001, dopo ben 34 numeri e quasi dieci anni di attività. Edita da Chris Seeman, altra figura storica tra gli appassionati tolkieniani made in Usa, la rivista era dedicata a tutto ciò che riguardava Merp, cioè il Middle-earth Role Playing, pubblicato dalla Iron Crown Enterprises (ICE), che poco prima del 2000 aveva perso i diritti di pubblicazione di storie e giochi legati al mondo di J.R.R. Tolkien. Stiamo parlando di giochi di ruolo ispirati al Signore degli Anelli e alla Terra-di-mezzo, che negli anni Ottanta e Novanta alimentarono la passione dei lettori di Tolkien in tutto il mondo. Tutto il fascino della Terra-di-mezzo è pienamente restituito in questo GdR che si fregia dell’autorizzazione della Tolkien Enterprise. Non si tratta di una semplice “ispirazione” come per molti altri GdR, a cominciare da Dungeon & Dragons, ma di un vera e propria ambientazione, documentata, coerente e ricca di numerosi supplementi e avventure.
Corsi accademici su J.R.R. Tolkien
Siamo in vacanza, ma c’è già chi lavora per noi. A partire dall’autunno sembra proprio che si potrà aprire una nuova era per gli Studi Tolkieniani. Ben due nuove iniziative sono all’orizzonte per gli appassionati di J.R.R. Tolkien, che avranno l’opportunità di approfondire ancor di più le sue opere.
Dimitra Fimi è una nostra vecchia conoscenza ormai e i suoi corsi sono una garanzia di qualità.
Video e immagini dal set dello Hobbit di Peter Jackson
Dicembre 2012. Una data troppo fatale, vista la congiunzione astrale che farà coincidere il cambiamento nel calendario Maya (ma non si tratta di alcuna fine del mondo, state tranquilli!) e l’uscita del primo dei due film dedicati allo Hobbit di J.R.R. Tolkien. In Nuova Zelanda, il regista Peter Jackson ha già concluso il primo blocco di riprese, e per deliziare gli appassionati ha deciso di lasciare un po’ di doni: ecco così i “dietro le quinte” dal set.
Le immagini dello Hobbit di Peter Jackson
È inevitabile, ogni tanto bisogna parlarne. Lo Hobbit di Peter Jackson è entrato ufficialmente nel mondo dell’informazione. Mentre si stanno diffondendo in rete le prime immagini dai set della Nuova Zelanda, l’adattamento in due parti ispirato al libro di J.R.R. Tolkien, Sir Ian McKellen nelle vesti di Gandalf ha conquistato la copertina di Empire Magazine, la «prima esclusiva al mondo» come recita uno dei titoli. McKellen torna come Gandalf, “ringiovanito” rispetto al personaggio già apparso nel Signore degli Anelli, e farà da guida all’attore Martin Freeman (che ha recentemente vinto un premo BAFTA TV come miglior attore non protagonista per il suo ruolo nella serie “Sherlock” della BBC) nelle vesti di un giovane Bilbo Baggins. Entrambi appaiono sulla copertina della rivista Empire, nel numero di agosto 2011, che uscirà entro questo fine settimana. La rivista annuncia un servizio sul set dei film, con qualche dettaglio sui Nani e sul tono generale della storia, «più hobbitesco» rispetto a quello dei tre film del Signore degli Anelli. Oltre a Sir Ian McKellen, altri attori riprenderanno i loro ruoli del Signore degli Anelli: Cate Blanchett come Galadriel, Orlando Bloom come Legolas, Ian Holm come Bilbo da anziano, Christopher Lee come Saruman, Hugo Weaving come Elrond, Elijah Wood come Frodo e Andy Serkis come Gollum.
Sono vissute realmente le aquile di Tolkien
Le aquile giganti che portano in salvo Frodo e Sam nel Signore degli Anelli non erano solo un prodotto della fertile fantasia di J.R.R. Tolkien. Siamo certi che il professore di Oxford si ispirasse alla vecchia Europa? Sì perché ora gli studiosi dell’università di Canterbury in Nuova Zelanda e di Oxford in Gran Bretagna, che hanno analizzato il dna di fossili risalenti a circa 2000 anni fa, affermano che effettivamente le aquile giganti dominavano allora i cieli della Nuova Zelanda, terrorizzando le popolazioni animali per la loro aggressività e voracità.
I maestosi volatili, chiamati Aquile di Haast, pesavano fino a 15 chili, cioè il 30-40% in più dei più grandi uccelli rapaci predatori di oggi, come l’aquila di Harpy del Sudamerica, e la loro apertura alare raggiungeva i tre metri. Un aspetto sorprendente della ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica on-line PLoS Biology, è che secondo l’esame del Dna i mostri volanti di due millenni fa sono imparentati con le aquile carnivore comuni in Australia e Nuova Guinea, che sono tra le specie più piccole al mondo, con un’apertura alare che non raggiunge il metro e meno di un chilo di peso. «È la prova di uno spettacolare mutamento evolutivo, in un ambiente geograficamente isolato», ha dichiarato l’antropologo neozelandese Michael Bunce, che ha guidato l’equipe di ricerca.
Prima dell’arrivo dell’uomo 7000 anni fa, non vi erano mammiferi terrestri in Nuova Zelanda, mentre vi erano 250 specie di uccelli e tre di pipistrelli. E la maestosa aquila di Haast era in cima alla catena alimentare. Usando i suoi massicci artigli, poteva perforare e schiacciare la preda con grande efficienza. Il suo cibo preferito era il moa, anch’esso estinto, un grande uccello erbivoro che non volava come il kiwi e che pesava fino a 200 chili. Poiché non vi erano animali di terra con cui dover competere, l’aquila di Haast poteva uccidere un moa e poi banchettare per un paio di giorni con la carcassa senza doversi preoccupare di intrusi affamati. «Era un predatore incredibile, l’unico esempio di aquila in cima alla catena alimentare in un maggiore ecosistema terrestre», scrive Bunce. Poco dopo l’arrivo dell’uomo in Nuova Zelanda, antenato degli odierni maori, sia il moa sia l’aquila di Haast erano estinti, probabilmente in conseguenza della caccia intensiva ai moa da parte dell’uomo. «È come un castello di carte», spiega Bunce. «Quando si toglie la fonte di cibo in fondo alla catena, tutto crolla». Finora sono stati trovati una cinquantina di fossili di aquila gigante e l’equipe di Bunce ha usato il Dna estratto da due scheletri. «La Nuova Zelanda è un luogo affascinante per studiare l’evoluzione delle specie, perché non vi erano mammiferi», spiega lo studioso. «È come un’istantanea di quello che il mondo potrebbe essere, se i mammiferi non avessero conquistato il predominio».
Così quando, nella trilogia cinematografica del Signore degli Anelli diretta dal neozelandese Peter Jackson, Gandalf (Ian Mc Kellen) è volato in soccorso di Frodo e Sam in groppa a Gwaihir nei cieli sopra al set del film in Nuova Zelanda, non ha fatto che rievocare eventi accaduti lì 2000 anni fa. E una coincidenza interessante è che un cugino dell’antropologo Bunce, Karl Urban, abbia recitato nei film, nel personaggio di Eomer. È stato lui la talpa?
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L’ArsT in scena a Ludika 1243 di Viterbo
Commedia dell’arte, teatranti di strada, battaglie campali, antichi mestieri, mercatini, incontri “dal vivo” con personaggi storico-letterari e tanto altro ancora. Per sette giorni Viterbo mette indietro le lancette dell’orologio e torna a rievocare il passato medievale nel suo cuore storico, il quartiere S. Pellegrino. È la XI edizione di Ludika 1243, evento completamente gratuito in programma fino a domenica 26 giugno 2011 dalle ore 18,00 alle 24,00, organizzato dall’associazione culturale La Tana degli Orchi, in collaborazione con Elish, Il Mondo Ancestrale, Satyrnet, Teatro Ygramul. E anche con il piccolo contributo dell’Associazione romana studi Tolkieniani! Una manifestazione a meta’ fra gioco, ricostruzione storica, teatro e arte di strada, e che dal 2001 riporta nei primi giorni d’estate il cuore medievale di Viterbo al XIII secolo. Dame, cavalieri, appassionati di gioco di ruolo dal vivo di genere fantasy, attori, giocolieri, artisti di strada, musicisti… sono questi i protagonisti di Ludika 1243, Una manifestazione che da dieci anni apre il programma dell’estate viterbese, e si chiude con la spettacolare ricostruzione della battaglia che nel 1243 oppose i ghibellini di Federico II di Svevia alle truppe viterbesi, “animate” dalla patrona Santa Rosa.
Moseley Bog, il paradiso di J.R.R. Tolkien
«Il suono selvaggio della sega elettrica continua a farsi sentire dove gli alberi crescono», scriveva J.R.R. Tolkien. Per fortuna non è sempre così, anzi a volte buone notizie giungono proprio dove gli alberi crescono. Se poi si tratta proprio di quelli in cui lo scrittore visse parte della sua infanzia, allora la buona notizia è doppia! Nuovi sentieri, un teatro all’aperto e il ripristino delle siepi, sono le novità introdotti nella riserva naturale nota come la Moseley Bog a Birmingham. Di proprietà del comune e gestita dagli Amici di Moseley Bog e dal Wwf locale, la riserva ha messo a frutto uno stanziamento di oltre 280mila euro per preservare l’area dall’urbanizzazione. «Abbiamo fatto ogni sforzo per assicurarci che che il bosco e il fiume rimassero nel loro stato naturale», ha detto alla Bbc News Neil Wyatt, capo del Wildlife Trust a Birmingham. «Lo abbiamo reso più accessibile e fruibile al pubblico». Il miglioramento è notevole se si pensa che una parte della riserva naturale una volta era utilizzata come discarica, mentre ora è un parco nazionale per la conservazione della natura. Wyatt ha raccontato che molti visitatori fanno lunghi viaggi pur di vedere i luoghi in cui Tolkien è vissuto da bambino: «Alcuni vengono anche dal Giappone!».

