Al Tolkien-Lab di Modena i Signori della Paura

Tolkien LabMercoledì 25 gennaio torna il Tolkien-Lab, appuntamento mensile organizzato dalla Associazione Italiana Studi Tolkieniani e dall’Istituto Filosofico di Studi Tomistici. Il tema dell’incontro saranno i Signori della Paura: i Non-morti nelle opere di Tolkien e vedrà come relatrice Barbara Sanguineti, traduttrice, saggista e responsabile culturale AIST, da sempre appassionata di letteratura e cinema horror. L’appuntamento si terrà alle ore 20,45 nella sede dell’istituto tomistico, in Strada San Cataldo 97 a Modena (vedi l’evento facebook del Tolkien-Lab: Tolkien e i Non-morti).

Milano, il 4 febbraio un pomeriggio con Tolkien

Museo Wow - Fumetto a MilanoIn occasione della mostra “Lords for the Ring”, allestita fino al 12 febbraio in collaborazione con Lucca Comics & Games e Associazione Italiana Studi Tolkieniani, sabato 4 gennaio WOW Spazio Fumetto dedica un intero pomeriggio a tutti gli amanti del fantasy con presentazioni di libri e fumetti e uno speciale laboratorio di scrittura elfica. Si parlerà di draghi, di Tolkien, di musica, di creature fantastiche e si imparerà a scrivere in elfico. Ecco il programma:

Radio3, la 3a puntata: WM4 e l’eroe tolkieniano

Cop_Loredana-Lipperini_Alturo-StàlteriContinua il nostro appuntamento radiofonico settimanale e sabato 21 è stata trasmessa la terza puntata di Tolkien: un viaggio inaspettato, all’interno del programma Pantheon, condotto da Loredana Lipperini e Arturo Stàltieri, curato da Federica Barozzi con la regia di Diego Marras. Nelle puntate precedenti si è parlato di fonti letterarie, di lingue inventate e di musica: questa volta è il turno dell’eroe tolkieniano, presentato da Wu Ming 4.

Quando Tolkien e il cosplay si incontrano 2

La Quarta Era a Soncino FantasyContinua l’iniziativa iniziata venerdì 13 gennaio, Quando Tolkien e il cosplay si incontrano, una piccola avventura nel mondo dei cosplayer tolkieniani, dove i personaggi delle opere tolkieniane (o delle trilogie cinematografiche ad esse ispirate) prendono corpo, interpretati da ragazzi e ragazze (ma non solo) che vi si dedicano mossi dalla propria passione.
Incontriamo oggi la seconda cosplayer tolkieniana: Stefania Lovat.

Lucca Comics & Games 20051) Quando e come hai conosciuto il mondo del cosplay?
Ho conosciuto il mondo del cosplay esattamente 12 anni fa, per il mio diciottesimo compleanno. La mia prima fiera fu quel lontano Lucca Comics and Games del 2005 in cui andai per la prima volta con la mia migliore amica. Andando a scuola insieme, ero venuta a conoscenza di questa cosa bellissima chiamata cosplay dalla rivista Japan Magazine (rivista dedicata principalmente a manga e anime, pubblicata dalla casa editrice Eden dal 1991 al 2001, n.d.r.).
L’inizio della fine.

2) Per quale motivo sei diventata una cosplayer?
Ho sempre amato l’idea di essere per un giorno il personaggio che tanto amavo. Renderlo vivo e sentirmi lei. Inoltre sono sempre stata molto timida e il cosplay mi ha aiutata a superare la barriera della timidezza. Mi ha aiutata anche a sviluppare più empatia.

3) Qual’è stato il tuo primo cosplay?
Kikyo, una miko (sacerdotessa shintoista), di Inu Yasha (manga opera dell’autrice Rumiko Takahashi, pubblicato dalla casa editrice Star Comics dal 2001, la cui storia legata al folklore giapponese è ambientata in parte nel Giappone moderno e in parte nell’epoca Sengoku – n.d.r.).

Biglietto cinema Signore degli Anelli4) Quando e come hai conosciuto Tolkien?
Tramite la trasposizione cinematografica di Peter Jackson del Signore degli Anelli.
Conservo ancora il biglietto del cinema in cui andai a vedere Le Due Torri, assieme ad una mia amica già appassionatissima di Tolkien.

5) Quali opere hai letto di Tolkien e qual’è la tua preferita?
Ahimè, ho letto solo il Signore degli Anelli. Un particolare che ho trovato molto bello sono state le canzoni che Tolkien ha inserito nel romanzo: amo la musica, ti riempie la vita di gioia.
Certe descrizioni invece per me erano molto lunghe e dettagliate, e credo possano far desistere il lettore.

6) Qual’è il tuo personaggio tolkieniano preferito?
Adoro tantissimo Sam Gamgee. Fedele e pratico.

7) Tolkien e cosplay: queste due passioni hanno influenzato la tua vita? In che modo?
Entrambe hanno influenzato la mia vita. Mi hanno fatto conoscere molte persone, tra cui molti dei quali sono tuttora miei cari amici.
Come ho detto prima, il cosplay mi ha davvero aiutato nel superare il mio terrore nel rapportarmi con le persone e la mia timidezza.

Stefania Lovat come Rosie Cotton8) Quali personaggi tolkieniani interpreti e per quale motivo? Quali caratteristiche ti hanno colpito di più di loro?
Di solito interpreto Arwen o Rosie Cotton: due categorie molto diverse Elfi e Hobbit.
Gli Elfi mi piacciono molto per la loro eleganza e raffinatezza, forse sarà perché non le posseggo in gran quantità che mi piacerebbe essere cosi!
Gli Hobbit invece rappresentano la mia vera essenza, quindi è la razza che amo di più. Gli Hobbit si godono la vita, la prendono con spensieratezza, è una cosa che invidio tantissimo. Le feste paesane, il loro amore per la buona tavola me li fanno amare moltissimo. La vita hobbit è la vita che vorrei.
E poi Rosie sposa il mio adorato Sam.

9) Hai realizzato tu il costume?
Purtroppo non so assolutamente cucire. Li ho commissionati tutti.

10) Qual’è la cosa che preferisci dell’indossare le vesti di un personaggio tolkieniano?
La compagnia, la serenità di stare insieme agli amici che condividono con me questa passione. Passare il tempo con persone sempre allegre.
Il fascino del costume, la soddisfazione di indossare un bell’abito, diverso dal solito, che provi agli inizi con gli anni lo perdi.

11) Futuri progetti cosplay tolkieniani? Nuovi personaggi?
Al momento non ne ho, ma chissà!

12) C’è stata un’influenza da parte dei film di Peter Jackson?
Considerando che ho cominciato vedendo il film, tantissima.

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– Leggi l’articolo Quando Tolkien e il cosplay si incontrano

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Radio3, 2a puntata: le lingue e Ted Nasmith

Cop_Loredana-Lipperini_Alturo-StàlteriSabato 14 siamo approdati alla seconda tappa del percorso radiofonico di Tolkien: un viaggio inaspettato, all’interno del programma Pantheon , condotto da Loredana Lipperini e Arturo Stàltieri, curato da Federica Barozzi con la regia di Diego Marras. Dopo aver esplorato le origini della Terra di Mezzo con Piero Boitani durante la prima puntata, vediamo cosa ci ha riservato la seconda!

Quando Tolkien e il cosplay si incontrano

Quarta EraIl cosplay (da costume, costume, e play, gioco) è un fenomeno proveniente dal Giappone che si sta diffondendo sempre più anche in Europa, e l’Italia non fa eccezione. Il cosplay prevede l’indossare i panni dei propri personaggi preferiti provenienti da manga, anime, videogiochi, film o libri, a cui spesso si associa un’interpretazione del suo comportamento. Questa passione ha scoperto anche la Terra di Mezzo e molti sono i cosplayer che scelgono di impersonare uno dei personaggi di Tolkien: vi proponiamo quindi un viaggio all’interno di questo mondo attraverso quattro interviste a cosplayer tolkieniani, per osservare le sfaccettature di un fenomeno che si espande sotto i nostri occhi. Cedo quindi la parola al primo dei cosplayer tolkieniani che abbiamo intervistato: Alex Vezzelli.

1) Quando e come hai conosciuto il mondo del cosplay?
Lucca Comics and games 2006Questa domanda mi fa tornare indietro di qualche anno. Ho conosciuto il mondo del cosplay nel 2006. Penso sia stata la prima edizione del Lucca Comics and Games alla quale ho partecipato. Alcuni amici mi avevano proposto di andare in giornata a vedere questa fiera del fumetto. Premetto che non la conoscevo per nulla e sono rimasto impressionato dal fatto che una manifestazione del genere prendesse una bella fetta della città. Non era ancora delle dimensioni di oggi, ma l’impatto fu notevole. Ovviamente per le vie della città girovagavano cosplayers in cerca di foto e ne rimasi colpito, tanto che da allora ogni anno sono sempre tornato a Lucca per il Comics and Games. La passione però di fare cosplay è iniziata qualche anno dopo, nel 2011.

2) Per quale motivo sei diventato un cosplayer?
Principalmente per gioco e per divertimento. L’idea è quella di svagarsi uscendo dalla solita quotidianità. Al tempo studiavo, oggi lavoro. Si tratta in fin dei conti di un passatempo che porta a pensare ad altro e in qualche modo allevia lo stress che si accumula tutti i giorni. Interpretare personaggi che ti senti vicino e mostrare i risultati agli altri, diventa un mettersi in gioco con se stessi. Se poi ti scattano qualche foto e ricevi dei complimenti da parte del pubblico, capisci che il lavoro per realizzare il personaggio è stato apprezzato e ti senti gratificato e appagato.

3) Qual’è stato il tuo primo cosplay?
Risale al 2011 e si tratta di un personaggio tratto dal gioco di carte “Magic the Gathering”. Ho interpretato Jace Beleren. Il costume è stato realizzato da una sarta su misura e gli accessori li feci a mano seguendo i consigli che “Art Attack” dispensava, cercando di essere il più fedele possibile alle immagini che il gioco di carte offriva. Si tratta di un personaggio poco comune ma avevo deciso di realizzarlo perché mi sentivo caratterialmente molto vicino a lui.

4) Quando e come hai conosciuto Tolkien?
Mi sono avvicinato al mondo tolkieniano grazie alle opere cinematografiche di Peter Jackson. Infatti è grazie a lui e con l’uscita della Compagnia dell’Anello nel 2001, che ho potuto scoprire le opere del professore. Mi sono quindi apprestato a leggere subito Il Signore degli Anelli. Al tempo avevo 14 anni ed inizialmente è stata una lettura un po’ lenta, ma una volta ingranata la marcia ho letteralmente divorato pagina dopo pagina.

5) Quali opere hai letto di Tolkien e qual è la tua preferita?
I figli di HurinDopo aver letto Il Signore degli Anelli passò qualche anno prima che ripresi a leggere opere di Tolkien. A 17 anni lessi per la prima volta Il Silmarillion e da quel che mi ricordo lo apostrofai come un libro abbastanza pesante. Successivamente iniziai Lo Hobbit, ma non andai più avanti della metà. Da allora non presi più in mano libri sulla Terra di Mezzo fino a quando, sempre per colpa di Peter Jackson non uscì il film de Lo Hobbit. Ricominciai quindi da dove avevo lasciato, ma probabilmente essendo cresciuto culturalmente e avendo interessi diversi, la mia “fame” per le storie della Terra di Mezzo era rinnovata e non di poco. In poco tempo lessi Lo Hobbit, i Racconti Incompiuti, i Racconti Ritrovati e i Racconti Perduti. Rilessi Il Silmarillion e lo trovai meno pesante rispetto alla prima volta, passai a I Figli di Húrin, Le avventure di Tom Bombadil e Albero e foglia. Ho iniziato a leggere anche The History of Middle-earth, che digerirò nei tempi dovuti, in quanto la considero una lettura molto impegnativa. Insomma, la mitologia della Terra di Mezzo mi ha proprio colpito e mi sono messo nell’ottica di leggerla tutta.
La storia che mi ha colpito più fra tutte, è il racconto dei figli di Húrin. Una storia avvincente e triste che mi ha lasciato profondamente colpito.

6) Qual’è il tuo personaggio tolkieniano preferito?
Non esiste un vero e proprio personaggio preferito. Esiste però una razza. Tolkien mi ha lasciato un’ottima impressione con gli Hobbit. Un popolo che rappresenta uno stile di vita unico e impagabile, che si trova ad affrontare sfide difficili e nonostante tutto riesce ad uscirne a testa alta. Una comunità che apprezza le piccole cose, ma che sa divertirsi in grande stile.

7) Tolkien e cosplay: queste due passioni hanno influenzato la tua vita? In che modo?
Come detto in precedenza, per me il cosplay è una valvola di sfogo dalla quotidianità. In modo simile lo è diventato anche leggere Tolkien. Il connubio tra queste due passioni ha generato La Quarta Era. Che cos’è La Quarta Era? In breve, essa è l’associazione di cui faccio parte nella quale posso unire le mie due passioni e interpretare un personaggio tolkieniano attraverso il cosplay. La cosa più interessante e affascinante è che non sono solo. Più di un centinaio di persone, attraverso La Quarta Era coltivano l’unione di queste due passioni (Tolkien e il cosplay) e si confrontano l’un l’altro. Grazie all’interazione di tutte queste persone, siamo riusciti, attraverso i nostri costumi e le coreografie, ad avvicinare all’universo tolkieniano tante persone. Sia quelli che già “masticavano” Tolkien, sia i più ignari che hanno conosciuto Il Signore degli Anelli solo grazie ai film.

8) Quali personaggi tolkieniani interpreti e per quale motivo? Quali caratteristiche ti hanno colpito di più di loro?
Sam e Rosie - Alex Vezzelli e Stefania LovatIl primo personaggio tolkieniano che ho interpretato è stato Bilbo Baggins. Tale scelta è caduta in seguito all’uscita della trilogia cinematografica de Lo Hobbit. La motivazione che mi spinge ad interpretare un personaggio realizzandone il costume è sempre per via della vicinanza caratteriale. Se riesco ad identificarmi in un personaggio, l’impegno che scaturisce nel realizzarne il cosplay è maggiore.
A Lucca Comics and Games 2014, grazie al mio cosplay di Bilbo Baggins ho potuto conoscere La Quarta Era. Da quel momento la voglia di realizzare altri costumi tolkieniani è aumentata, in quanto ho trovato altre persone con i miei stessi interessi. Nel 2015 sono riuscito a realizzare il costume di Samvise Gamgee e nel 2016, per cambiare rotta, ho puntato su un orco di Mordor.
La mio interesse per i personaggi si focalizza principalmente sugli hobbit in quanto caratterialmente mi sento molto vicino a loro. Ulteriore caratteristica che mi avvicina agli hobbit è la somiglianza fisica. Non andrei certo ad interpretare personaggi leggiadri e slanciati come possono essere gli elfi.

9) Hai realizzato tu il costume?
In parte. Non avendo conoscenze sartoriali professionali, o di lavorazione di determinati materiali, tendo principalmente ad appoggiarmi a terzi. Cerco sempre dove possibile di dare il mio contributo. Alcune parti dei miei costumi posso dire di averle realizzate io o, quanto meno, essere riuscito a lavorarle in maniera fedele. Per fare un esempio, nel costume da orco, indosso una vera cotta di maglia invecchiata. I negozi specializzati non le vendono invecchiate e quindi mi sono arrangiato e il processo di invecchiamento l’ho realizzato seguendo delle guide trovate su internet.

10) Qual’è la cosa che preferisci dell’indossare le vesti di un personaggio tolkieniano?
Sicuramente sono le emozioni che scaturiscono dal pubblico che ci osserva. Questo l’ho potuto notare stando prevalentemente in gruppo. Facendo cosplay in questo modo, rievochi sicuramente quelle scene che ti hanno emozionato durante i film. Mi viene in mente la rievocazione della battaglia ai campi del Pelennor che facemmo a Soncino tra Rohirrim e Haradrim, la gente che ha assistito alla scena ne è rimasta entusiasta.

11) Futuri progetti cosplay tolkieniani? Nuovi personaggi?
Al momento non ho in progetto altri costumi tolkieniani. Ricordo che essendo principalmente un hobby, va preso come tale.

12) C’è stata un’influenza da parte dei film di Peter Jackson?
Certamente. E’ grazie a lui che mi sono potuto avvicinare alla letteratura tolkieniana ed è sempre grazie a lui che hanno preso vita i miei costumi basati sulle scene del film.

LINK ESTERNI:
– Vai al sito della Quarta Era

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Tolkien conquista la Toscana e le Marche

Middle-earth mapIl 2017, annunciato come anno molto importante per gli appassionati di Tolkien, non aveva tardato a dimostrarsi tale con l’inizio di Tolkien: un viaggio inaspettato all’interno di Pantheon su Rai Radio3 il 7 gennaio e la mostra Lords for the Ring al WOW Spazio Fumetto dal 14 gennaio: l’anno appena cominciato si arricchisce ora di due serie di incontri che si terranno a Firenze e a Castelfidardo (AN), ad opera rispettivamente dello Smial Lothlórien e dei Cavalieri del Mark.

Pubblicato il numero 19 della rivista Endóre

rivista orizzontaleCon immutato piacere, siamo lieti di annunciare l’uscita del numero 19 di Endòre, la rivista della Terra di Mezzo diretta da Franco Manni che, prima in forma cartacea poi in forma digitale, da 25 anni mantiene accesa la fiaccola degli studi tolkieniani in Italia. Con questo numero prosegue la sua adesione alla nostra Associazione, di cui Manni è presidente onorario. Endòre, infatti, è associata all’Associazione italiana studi tolkieniani: la rivista esce una volta all’anno dal 1992 (in un primo periodo si chiamava Terra di Mezzo) ed è passata dal formato cartaceo a quello online dal numero 11 scorso. La rivista contiene tutto quello che vorreste sapere sull’autore del Signore degli Anelli, J.R.R. Tolkien: recensioni, articoli, giochi, fan fiction e una bibliografia particolarmente curata e aggiornata. Possiamo segnalare con orgoglio la presenza tra gli autori di alcuni nostri soci, da Tom Shippey a due saggi di Elisabetta Marchi e Barbara Sanguineti, fino all’editoriale dello stesso Franco Manni.

Endore Copertina 19Come solitamente accade, a fare gli onori di casa è proprio il buon Tom, con un bel saggio tratto dalla sua antologia Roots and Branches, volume pubblicato dalla casa editrice Walking Tree nel 2007: Una riserva di saggezza’: i proverbi in Tolkien (“A Fund of Wise Sayings”: Proverbiality in Tolkien), tradotto da Valentina Fatichenti; lo studio è stato presentato per la prima volta il 12 agosto 2005 ad Aston, Birmingham, alla cinquantesima conferenza annuale organizzata dalla Tolkien Society. Ma Shippey è presente questa volta in una doppia veste, perché è pubblicato anche un altro suo saggio, tradotto da Simone Bonechi: Noblesse Oblige: immagini di classe in Tolkien (Noblesse Oblige: Images of Class in Tolkien). Questo saggio è apparso per la prima volta in “Lembas Extra” 93/94 (1994; pp. 27-43, dopo essere stato letto per la prima volta ad una riunione di Unquendor a Rotterdam. Si tratta di un saggio già presentato sul nostro sito con la traduzione di Wu Ming 4. Da segnalare la presenza di nuovi saggi di studiose dell’AIST. Elisabetta Marchi, si presenta con un saggio molto originale che si focalizza su Bilbo Baggins, guardandolo dal punto di vista degli hobbit della Contea: Bilbo Baggins e la Contea: una carriera deviante, di cui un articolo era già stato annunciato sul nostro sito: Bilbo uno sbandato? Per la Contea era così. Chiude la sezione articoli, l’altro saggio firmato AIST Signori della Paura. I non-morti nelle opere di J.R.R. Tolkien di Barbara Sanguineti. Anche questo saggio prende spunto da un articolo del nostro sito: Arriva Halloween: ecco a voi i non-morti in Tolkien.
Nella sezione “Forum” interessante il report sulle attività tolkieniane in Italia, l’intervento di Vittoria Alliata di Villafranca (pubblicato per la prima volta su “Endòre”) tenuto in occasione del Convegno “Tolkien e la Terra di Mezzo” del 2004 a Brescia, mentre nella sezione Fiction il racconto La marcia degli Elfi – Laddove le stelle tramontavano (parte prima) di Alex Lewis, tradotto da Adriano Bernasconi, e la poesia Lothlorien di Enrico Imperatori. Nella sezione Recensioni, un giudizio di Vincenzo Gatti sull’ultimo libro della collana “Tolkien e Dintorni” della Marietti La reincarnazione degli Elfi e altri scritti, una recensione agli Atti del convegno a Loughborough del 2012, e un approfondimento di Davide Cattaneo sulla musica ispirata a Galadriel: La Signora delle Note. Nelle Rubriche, infine, la bibliografia delle associazioni britanniche di Enrico Imperatori, il Mathom – “Mithril Fellowship Figures” di Riccardo Moretti e, per le Immagini, Earendil di Davide Cattaneo. Ci sarebbero da raccontare molte altre cose del nuovo numero della rivista, ma lasciamo ai lettori la scoperta di tutte le altre chicche presenti. Si può leggere qui il numero 19 di Endòre

L’INDICE

Tolkien su Radio3: Boitani e la 1ª puntata

Come vi avevamo annunciato nell’articolo Dal 7 gennaio l’AisT e Tolkien su Rai Radio3 il 7 gennaio è cominciato il viaggio radiofonico nell’universo tolkieniano nel programma Pantheon, Tolkien: un viaggio inaspettato, condotto da Loredana Lipperini e Arturo Stàltieri, curato da Federica Barozzi, regia di Diego Marras.
La Compagnia degli Studiosi che si formerà puntata dopo puntata annovera Piero Boitani, Lipperini e Stàlteridecano degli studi di anglistica all’università La Sapienza di Roma, gli scrittori Alessandro D’Avenia, Michela Murgia e Wu Ming 4 e i giornalisti Roberto Arduini e Saverio Simonelli. Molti altri ospiti saranno presenti, tra cui Ted Nasmith, artista tolkieniano dal 1987, ed i musicisti Andrea Pellegrini, Ainur, Giuseppe Festa, Edoardo Volpi Kellermann e Giandil che hanno dedicato album interi alla Terra di Mezzo.

I Lords for the Ring a WOW Spazio Fumetto

Museo Wow - Fumetto a MilanoIl viaggio del calendario “Lords for the Ring” e della mostra degli artisti che hanno realizzato le sue meravigliose illustrazioni continua: il 2016 lo ha visto nascere col crowdfunding su Eppela, poi la presentazione in anteprima a Fantastika, dove la limited edition di 70 copie è andata esaurita, fino al successo di Lucca Comics and Games dove le mura della città hanno ospitato niente meno che la Marcia degli Ent!.
Apriamo ora la prima pagina del calendario e iniziamo il 2017 approdando al WOW Spazio Fumetto, a Milano, che già nel 2015 ospitò la mostra tolkieniana La Magia dell’Anello.

Tolkien Birthday Toast: brindate al Professore

Tolkien-Lord of the Middle-earth - Jian GuoL’attenzione per la cronologia e le date contraddistingue l’opera tolkieniana e tra di esse i compleanni sono un’occorrenza da non sottovalutare, dalla festa a lungo attesa del centoundicesimo compleanno di Bilbo, agli inizi del Signore degli Anelli (e Frodo lo celebra lo stesso giorno), al fatto che Sméagol trovi l’Unico proprio il giorno del suo compleanno.
Nel Fabbro di Wootton Major, forse meno noto, c’è un compleanno che segna un momento altrettanto cruciale: il figlio del fabbro del villaggio, il giorno del suo decimo compleanno si imprimerà sulla fronte una stella fatata che segnerà il corso della sua vita e il suo avventurarsi nel reame di Feeria.
Nato a Bloemfontein (Sudafrica) il 3 gennaio del 1892, Tolkien, l’uomo che ci ha raccontato di Feeria e della Terra di Mezzo, festeggerebbe oggi il 125esimo compleanno e, come ogni anno, coloro che amano le sue opere non mancano di celebrare questa lieta ricorrenza.

Dal 7 gennaio l’AisT e Tolkien su Rai Radio3

Rai Radio3Se il 2015 era stato un anno roseo per gli appassionati lettori di J.R.R. Tolkien, il 2016 è stato un anno coi fiocchi. Nell’anno appena trascorso, infatti, l’associazione è riuscita a tenere ben 24 eventi in 12 mesi… E il 2017 si preannuncia come un anno col botto! Preparatevi, cari lettori, perché abbiamo grandi progetti da qui a dicembre, uno più bello dell’altro, tutti di alto livello e con partner di primo piano nel mondo culturale italiano. Ma iniziamo subito col primo evento.

Tolkien e l’Italia: la recensione di Wu Ming 4

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Avevamo già annunciato l’uscita del volume Tolkien e l’Italia curato da Oronzo Cilli (Il Cerchio Editore, 2016) in un articolo che potete leggere qui. Ora eccovi una recensione ad opera di Wu Ming 4, socio fondatore Aist e noto scrittore del collettivo omonimo e soprattutto, in questa sede, autore di diverse pubblicazioni dedicate a J.R.R. Tolkien (oltre che di un romanzo Stella del mattino), l’ultimo dei quali Difendere la Terra di Mezzo in cui è riuscito brillantemente, come scrive lui stesso, a «divulgare alcune tesi e punti di vista sull’opera di Tolkien che sono soprattutto patrimonio della comunità degli studiosi e di renderli accessibili a una platea più vasta», oltre a presentare acute analisi su temi e personaggi delle opere di Tolkien. È per questo motivo che siamo lieti di proporre ai lettori una recensione di chi i libri li legge e analizza in profondità. Buona lettura!

È natale: le vestigia di Yule ad Oxford

Queen's College OxfordIl Natale è tempo di celebrazioni e tante sono le tradizioni legate ai festeggiamenti invernali che sono retaggio di antichi culti, che col tempo sono andate ad affiancarsi o intrecciarsi alla professione di una fede differente. Tra queste usanze c’è un evento assai particolare che si svolge proprio ad Oxford, la città dove studiò e successivamente insegnò Tolkien: si tratta del Boar’s Head Gaudy (Celebrazione della testa di cinghiale), che si tiene ogni anno al Queen’s College, poco distante dal Pembroke College dove insegnò Tolkien.

Tolkien sotto l’albero: le strenne di natale

Presentazione libriManca meno di un mese a Natale, ed è ora di iniziare a pensare ai regali! Per fare un regalo a un appassionato tolkieniano, le possibilità che si aprono sono infinite: ad esempio, Amazon ha da poco aperto la sezione “geek store”, dove c’è la sezione dedicata allo Hobbit, dove potrete trovare di tutto, dai gadget, alle magliette, ai dvd dei film di Jackson, ma soprattutto, ai libri! Niente di meglio di un libro potrà accompagnarci infatti alla scoperta del mondo immaginato dal Professore: i titoli disponibili sono davvero tantissimi, a partire dalle opere primarie per passare poi ai testi di critica. Per iniziare, sempre valida rimane la nostra bibliografia consigliata; se invece preferite optare per i titoli più recenti, ecco a voi le mini-recensioni delle uscite di quest’anno.

La reincarnazione degli Elfi giovedì a Modena

Tolkien LabIl Tolkien Lab di Modena, lo spazio tolkieniano modenese gestito dall’Associazione italiana studi Tolkieniani e dall’Istituto Filosofico di Studi Tomistici, riprende le sue attività con il consueto appuntamento mensile. Questa volta l’argomento della lezione sarà La reincarnazione degli Elfi: il dilemma di J.R.R. Tolkien, tenuta da Claudio A. Testi, noto filosofo, saggista, segretario dell’IFST e vicepresidente AIST, oltre che direttore della collana Tolkien e Dintorni della casa editrice Marietti 1820. L’approfondimento si terrà giovedì 1 dicembre ore 20,45 nella sede dell’Istituto tomistico, in Strada San Cataldo 97 a Modena.
Studiosi: Claudio TestiLa serata sarà dedicata a esaminare come in Tolkien viene tematizzato il tema della reincarnazione degli elfi. Sarà anche l’occasione di avere un’anteprima sul nuovo libro della Collana «Tolkien e dintorni» della casa editrice Marietti 1820, che contiene una raccolta di preziosi scritti dell’autore del Signore degli Anelli tradotti per la prima volta in italiano. Il volume è appena uscito e sarà possibile acquistarlo dopo la lezione. Il libro, curato da Roberto Arduini e Claudio Testi, con postfazione di Michaël Devaux, presenta le traduzione di tre testi di J.R.R. Tolkien sulla reincarnazione degli Elfi realizzate da Giampaolo Canzonieri, Lorenzo Gammarelli, Alberto Ladavas.

Il calendario è esaurito! Ultime copie in vendita

cop_lucca-comics-and-gamesCome ben sa chi ha seguito il nostro progetto, in questi giorni stiamo finendo di effettuare le spedizioni del Calendario per chi non è potuto venire a Lucca Comics a ritirarlo al nostro stand: possiamo ora farvi un resoconto completo di questa impresa. Il nostro percorso è iniziato ormai quasi un anno fa , grazie alla collaborazione con Lucca Comics&Games e con i nostri sette Lords for the Ring (qui il nostro primo articolo).
eppela-winA settembre è partito su Eppela il crowdfunding, che ha superato ogni nostra aspettativa: in meno di due giorni abbiamo raggiunto l’obiettivo di 3000 euro che ci eravamo posti, per poi concludere la campagna a 8039! 
Similmente è andata a Dozza, dove in due giorni le 100 copie numerate in edizione limitata sono andate a ruba, e a Lucca Comics (di cui abbiamo scritto qui): allo stand sono venute a trovarci tantissime persone in cerca del Calendario, sia partecipanti al crowdfunding, sia chi non aveva avuto modo di partecipare.
update-finaleIl risultato di tutto ciò è che ad oggi, la tiratura in 1300 copie del nostro Calendario risultata quasi del tutto esaurita. In tanti ci scrivete per chiederci come fare ad averne una copia: dovete affrettarvi, perché le copie rimaste sono davvero pochissime!
Siamo molto fieri di questo risultato, perché vedere che il nostro progetto vi è piaciuto è la più grande delle soddisfazioni! Il vostro entusiasmo e la vostra fiducia ci hanno permesso in primo luogo di aumentare i reward previsti per la campagna, ad esempio regalando ad ogni sostenitore un box di stampe formato cartolina con le immagini del Calendario, ma soprattutto di iniziare a pianificare i progetti per il prossimo anno, che siamo sicuri vi piaceranno ancora di più.

Anche Tolkien al Viaggio nel Rinascimento

Ivan CaviniDanza, musica, letteratura e buon cibo saranno protagonisti del Viaggio nel Rinascimento. L’evento, alla sua seconda edizione e organizzato da DanzArte di Brisighella e la sua direttrice artistica Enrica Piancastelli, si svolgerà nel fine settimana dal 2 al 4 dicembre 2016 nel convento Emiliani di Fognano, che per tre giorni farà un viaggio indietro nel tempo per restituire l’atmosfera, la vita, la musica e le danze tipiche del Cinquecento. Fognano si trova sulla strada statale Faenza-Firenze, circa a metà strada tra Ravenna e Firenze. Si può raggiungere anche in treno con la linea Faenza-Firenze.
L’antico convento Emiliani delle Suore Domenicane del SS. Sacramento è un Istituto Emiliani Fognanoistituto per soggiorni e convegni che si trova in via Giovanni Maria Emiliani 54 a Fognano ed è una struttura imponente fondata 194 anni fa, piena di fascino e mistero mistico. Un’oasi di pace immersa in un territorio dolce, alla base delle colline romagnole della vena del gesso, coltivate a viti e ulivi, che fanno da corona al borgo di Fognano nel comune di Brisighella, da cui dista sei chilometri e lontana dal caos della via Emilia.

Tolkien all’università: le lingue elfiche a Parma

Università Parma D'AzeglioMolti lettori conoscono che J.R.R. Tolkien amava le lingue e ne conoscenza molte tra quelle antiche e quelle moderne. La sua passione lo spinse a crearne anche di nuove e a diversi livelli nelle sue opere, da alcuni frammenti (ad esempio la lingua degli Ent) fino a una struttura quasi completa per le lingue parlate dagli Elfi (Quenya e Sindarin). Il viaggio dello scrittore inglese per l’invenzione linguistica sarà al centro di una lezione all’università di Parma, tenuta da Roberto Arduini, presidente dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, martedì 29 novembre, ore 14.30/16.30 dal titolo “Il vizio segreto di Tolkien: una passione per le lingue”. È un altro segno dell’attenzione del mondo accademico per un autore che è sempre più oggetto di corsi, tesi e pubblicazioni universitarie e l’Associazione è sempre disponibile a incoraggiare questo tipo di studi.

Di ritorno da Lucca Comics & Games 2016

Lucca Comics 2016Lucca Comics&Games 2016 si è conclusa, e a distanza di qualche giorno è il momento di tirare le somme. La prima cosa da dire è che ci siamo divertiti moltissimo, e citando il patron Emanuele Vietina, che si riferiva al fatto che si trattasse dell’edizione del cinquantenario siamo fieri di annunciare che anche per noi «questa edizione è stata la manifestazione più bella di sempre». L’AIST infatti si conferma come associazione in crescita, sia dal punto di vista della squadra, sia per i progetti proposti, sia per la divulgazione di Tolkien promossa con cura e qualità: la soddisfazione più grande è quella di conoscere dal vivo tutti gli appassionati che sono venuti a trovarci allo stand, curiosi di conoscere gli artisti, i libri da noi presentati e, più in generale,
luccacomics-and-games04le attività dell’associazione. Il primo grande grazie va quindi a chi ci ha sostenuto e ci sostiene, perché la passione è il motore di tutte le nostre attività. La manifestazione questo è stata da record, con 271mila biglietti venduti in 5 giorni e mezzo milione di persone a girare per la città e le mura (bisogna considerare tutti quelli che non hanno fatto il biglietto e partecipavano solo alle attività gratuite). Le tragedie sfiorate del 2014 però hanno spinto gli organizzatori a prendere tanti provvedimenti e soluzioni che hanno reso pienamente apprezzabile questa edizione, nonostante le tante persone. Il padiglione Carducci era stato ingrandito ed era anche più accogliente, con l’«area games» piena in ogni momento e la nostra area «Luk for Fantasy» sempre più visibile intorno al suo cuore, l’Area Performance.

La vita di Tolkien: un film a lungo atteso?

Registi: James StrongCon un comunicato stampa della casa di distribuzione Protagonist Pictures, subito ripreso dal sito Deadline Holliwood, la mattina del 7 novembre è stato lanciato un annuncio che è rimbalzato di bocca in bocca, più veloce di una freccia elfica: James Strong, regista inglese giù conosciuto per aver diretto Doctor Who e Downtown Abbey (ma non solo), si dedicherà a un film sulla vita di J. R. R. Tolkien.
Anche se ha diretto serie tv, cortometraggi, documentari e film per la Bbc che hanno fatto incetta di premi Bafta (gli Oscar britannici), Registi: James Strongil regista non ha mai diretto un film destinato alle sale cinematografiche e questo sarebbe il suo debutto. A lanciare il progetto è la casa di produzione Unique Features e i produttori saranno Bob Shaye e Michael Lynne, già conosciuti nel mondo degli appassionati di Tolkien per aver prodotto la trilogia The Lord of the Rings, prima di lasciare la New Line CinemaAngus Fletcher, dopo sei anni di ricerche d’archivio e interviste, ha realizzato il copione: fulcro del film saranno gli anni difficili della Prima Guerra Mondiale, periodo di grande importanza per il futuro di autore di Tolkien. Il titolo del film sarà Middle Earth e la Protagonist Pictures, che si occuperà delle vendite, si suppone lo proporrà ai compratori al festival del film di Berlino del 2017.

Tolkien, gli esperantisti e il sonno di Omero

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Come sempre, la dialettica porta dibattito e nuove riflessioni. Avevamo già annunciato l’uscita del volume J.R.R.Tolkien l’esperantista – prima dell’arrivo di Bilbo Baggins curato da Oronzo Cilli (Cafagna Editore, 2015), pubblicando la prefazione che ne aveva scritto lo studioso inglese John Garth, che potete leggere qui. Ora eccovi una recensione ad opera di Wu Ming 4, socio fondatore Aist e noto scrittore del collettivo omonimo e soprattutto, in questa sede, autore di diverse pubblicazioni dedicate a J.R.R. Tolkien (oltre che di un romanzo Stella del mattino), l’ultimo dei quali Difendere la Terra di Mezzo in cui è riuscito brillantemente, come scrive lui stesso, a «divulgare alcune tesi e punti di vista sull’opera di Tolkien che sono soprattutto patrimonio della comunità degli studiosi e di renderli accessibili a una platea più vasta», oltre a presentare acute analisi su temi e personaggi delle opere di Tolkien. È per questo motivo che siamo lieti di proporre ai lettori una recensione di chi i libri li legge e analizza in profondità. Buona lettura!

La reincarnazione degli Elfi esce a Lucca

Lucca Comics 2016Tutto pronto per la nuova edizione di Lucca Comics & Games, il Festival internazionale dedicato al fumetto, al gioco e all’illustrazione, che si terrà a Lucca dal 28 ottobre al 1 novembre. Come ogni anno, l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani tiene i suoi seminari durante Lucca Comics & Games, all’interno di Lucca Games Educational con l’obiettivo di approfondire alcuni aspetti delle opere di J.R.R. Tolkien, anche su tematiche meno conosciute. Il tema di quest’anno sarà «I Signori della Terra di Mezzo». E quest’anno sarà anche l’occasione di avere un’anteprima sul nuovo libro della Collana «Tolkien e dintorni» della casa editrice Marietti 1820, che contiene una raccolta di preziosi scritti dell’autore del Signore degli Anelli tradotti per la prima volta in italiano. Il volume è in uscita in questi giorni,e sarà possibile acquistarlo allo stand dell’AIST nel padiglione Games di viale Carducci, stand A29. Il libro, curato da Roberto Arduini e Claudio Testi, con postfazione di Michaël Devaux, presenta le traduzione di tre testi di J.R.R. Tolkien sulla reincarnazione degli Elfi realizzate da Giampaolo Canzonieri, Lorenzo Gammarelli, Alberto Ladavas.

Libri: J.R.R. Tolkien
LA REINCARNAZIONE DEGLI ELFI E ALTRI SCRITTI
A cura di Roberto Arduini, Claudio Antonio Testi
Illustrazione di copertina: Ivan Cavini

Prezzo:     € 12,00
Collana:   Tolkien e dintorni
Anno di edizione: 2016
Formato:  14×21
Pagine:     112
ISBN: 9788821191695
Qui la pagina per acquistarlo:
La reincarnazione degli Elfi

Seminario Claudio Testi a Lucca ComicsI SIGNORI DELLA TERRA DI MEZZO:
LA REINCARNAZIONE DEGLI ELFI
 – Venerdì 28 ottobre ore 14:00-16:00di Claudio Testi, filosofo, segretario dell’Istituto Filosofico di Studi Tomistici, vicepresidente dell’AIST, saggista e membro del Comitato scientifico della collana “Tolkien e Dintorni” della casa editrice Marietti.
La tematica dell’immortalità degli Elfi è una di quelle che più affascinano gli appassionati. E la reincarnazione, è di enorme importanza per la comprensione del legendarium, tanto che ha impegnato Tolkien per oltre sessant’anni, e non senza motivi. La tematica è infatti centrale per comprendere le relazioni tra la morte umana e l’immortalità elfica (intesa come perenne legame degli Elfi a Arda, in anche se uccisi potevano tornare reincarnandosi) in quanto era essenziale per l’autore rendere credibile il “meccanismo” del ritorno post-mortem degli Elfi. Da essa dipendeva la stessa portata letteraria dell’opera, che altrimenti ne avrebbe patito, perché non sarebbe stata in grado di suscitare nel lettore quella credenza secondaria necessaria per poter “entrare” all’interno della sub-creazione artistica. Il relatore si concentrerà pertanto sulle tecniche che permettono agli Elfi di tornare comunque in vita se uccisi. Tolkien cambiò idea diverse volte e alla fine modificò anche alcuni miti del suo legendarium per armonizzare gli scritti. | Per iscriverti a questo seminario vai qui.

Sulle mura di Lucca la Marcia degli Ent!

Lucca: la Marcia degli EntNon riusciamo a trovare davvero le parole per dire “Grazie!” con l’enfasi che merita: il progetto del calendario Lords for the Ring è andato bene. Il crowdfunding a esso legato è andato, infatti, oltre le più rosee aspettative, non solo raggiungendo l’obiettivo minimo indispensabile, ma superando tutti i traguardi che ci eravamo imposti. Così, grazie ai numerosi sostenitori (oltre trecento!) il calendario da sogno è divenuto realtà! Tuttavia, anche se la raccolta fondi online è terminata, ci sono ancora delle sorprese che attendono tutti coloro che parteciperanno a Lucca Comics & Games 2016, che inizierà venerdì 28 ottobre e per cinque giorni occuperà letteralmente l’intera città.

Il 4/5/2017 svelata la storia di Beren e Lúthien

Tolkien collectionSicuramente avete tutti letto che ci sarà un nuovo libro di J.R.R. Tolkien uscirà nel maggio del prossimo anno: Beren e Lúthien sarà pubblicato nel 4 maggio 2017 a poche settimane dal centenario del momento in cui la giovane Edith danzò per John Ronald nei boschi di Roos nella primavera del 1917 (su come questo momento influenzò le opere di Tolkien è analizzato in maniera eccellente, ad esempio, da Michael Flowers in A Hemlock by any other name…). L’attesa è talmente grande che questo libro è già stato denominato la «Centenary Edition». Come sempre, però, girano molte ipotesi poco fondate su di esso. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.