Christopher Tolkien su Le Monde: «Un circo Barnum su mio padre»

Christopher TolkienNon capita tutti i giorni di vedere ben cinque pagine dell’inserto culturale del prestigioso Le Monde dedicate a J.R.R. Tolkien! L’evento le meritava tutte: il numero del 7 luglio ha presentato ai lettori una lunga intervista a Christopher Tolkien, 87 anni, figlio dell’autore del Signore degli Anelli. Già di per sé è un piccolo evento: sono, infatti, oltre 40 anni che Christopher non rilasciava dichiarazioni in merito all’opera letteraria del padre. L’intervista, però, è destinata a far clamore, perché si fanno delle critiche esplicite a tutto quel che oggi gira intorno al nome Tolkien. Il silenzio è un capriccio? Sembra proprio di no, visto che Christopher, distinto inglese con un accento da alta borghesia trasferitosi nel 1975 nel sud della Francia con la moglie Baillie e i due figli, è anche l’esecutore letterario di tutte le opere del padre. È grazie a lui se i lettori hanno potuto conoscere molte delle opere inedite del Professore di Oxford, tra cui la monumentale History of Middle-earth, la Storia della Terra-di-mezzo, in cui sono pubblicati in maniera “filologica” molti dei manoscritti che sono alla base del Signore degli Anelli e del Silmarillion.

 

Il silenzio di Christopher Tolkien è dovuto a un altro motivo: il divario vertiginoso, quasi un abisso, che si è aperto ormai tra gli scritti di suo padre e il loro enorme successo commerciale, in cui egli non si riconosce. Soprattutto dopo la realizzazione dei tre film sul Signore degli Anelli da parte del regista Peter Jackson, tra il 2001 e il 2003, si è formato attorno all’opera di Tolkien una sorta di universo parallelo. È un mondo scintillante fatto di immagini, gadget, figurine, magliette, giochi da tavolo, che in parte mascherano o travisano lo scritto originale e lo rendono ormai un culto più che un romanzo serio. Per non parlare degli interessi economici da miliardi di dollari che vi sono legati, di cui la maggior parte non viene devoluta agli eredi, che vorrebbero invece essere attenti alla tutela e alla trasmissione dell’opera letteraria più che al mercato che vi è dietro. A pochi mesi dall’uscita del nuovo film sullo Hobbit, gli eredi si apprestano a fare una nuova crociata. «Dobbiamo alzare le barricate!», annuncia Baillie, moglie di Cristopher, e probabilmente in quest’ottica è stata rilasciata quest’intervista.

Articolo su Le MondeChristopher Tolkien da anni vive in Francia con la propria famiglia e si dedica incessantemente al recupero degli scritti inediti del padre, di cui è l’esecutore letterario. Egli ripercorre la complessa e tormentata questione legata ai diritti d’autore dei romanzi più famosi (che furono venduti nel 1969 per una somma che oggi appare irrisoria), che regolano allo stato attuale le relazioni tra gli eredi e la possibilità di sfruttamento del nome Tolkien e delle sue opere. Nel
2009, dopo una lunga vicenda giudiziaria, la Tolkien Estate ha ricevuto dalla produzione il 7,5% dei profitti, ma in cambio ha dovuto accettare di non compiere alcun intervento censorio sui prossimi film, tanto che nello Hobbit saranno introdotti e creati personaggi che Tokien non ha mai incluso, soprattutto femminili.

Un patrimonio che è stato il lavoro di una vita da parte di Christopher Tolkien, ma che è da alcuni anni è diventata anche la fonte di una certa «disperazione intellettuale». Perché in fondo, l’eredità di Tolkien è al tempo stesso la storia di una trasmissione letteraria da padre a figlio, e la storia di un malinteso. Le opere più conosciute erano solo un epifenomeno agli occhi del loro autore. Un piccolo assaggio del vasto mondo di Tolkien, ma il risultato è stato che hanno oscurato tutte le altre. Soprattutto, Il Silmarillion, il racconto dei tempi più antichi del suo universo, cui il professore di Oxford aveva lavorato tutta la via. E così ha fatto Christopher, che è riuscito a far pubblicare prima una selezione di queste storie (il Silmarillion, appunto), poi l’interro corpus di leggende della Terra-di-mezzo scritte dal padre, sotto il nome di History of Middle-earth.

 

– L’ARTICOLO DI LE MONDE: Tolkien e l’anello della discordia (di Raphaëlle Rérolle)

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La Filosofia del fantastico in libreria

Libro: Filosofia del Fantastico - Cesare CatàÈ appena uscito in libreria un libro interessante, Filosofia del Fantastico. Escursione tra i Monti Sibillini, l’Irlanda e la Terra di Mezzo (Il Cerchio – collana Fantàsia, 248 pagine, 20 euro). Il libro è il frutto delle riflessioni nate durante le giornate di studio al Montelago Celtic Festival, svoltesi dal 5 al 6 agosto 2011, sull’altopiano di Colfiorito, località Taverne di Serravalle (Macerata). L’evento è dedicato alla cultura e alla musica celtica in Italia, l’anno scorso ha visto la presenza di ben 15mila persone, e ne abbiamo parlato qui. L’autore Cesare Catà, responsabile culturale proprio del Festival, è uno studioso che si occupa di filosofia (Filosofia Rinascimentale, Estetica ed Ermeneutica) e letteratura inglese (soprattutto Shakespeare, John Keats, Jane Austen, William B. Yeats, J.R.R. Tolkien, Dylan Thomas). E ne volume ha voluto unire tutti i suoi interessi, in una visione che potesse abbracciare i luoghi enunciati nel sottotitolo.

Inizia così un viaggio alla scoperta del significato filosofico dell’universo fantastico, delle creature fatate e dell’immaginario umano. Un viaggio che, simile a un’escursione montana, parte dalle cime fitte di leggende dei marchigiani Monti Sibillini per attraversare gli incanti dell’Isola d’Irlanda e giungere nella Terra di Mezzo narrata ne Il Signore degli Anelli. Nel prendere in esame il vasto bagaglio leggendario delle Marche comparandolo con la tradizione fiabesca irlandese e l’universo tolkieniano, Catà ci conduce verso il senso filosofico che soggiace alle tradizioni popolari e alla cultura fantasy.

In una prospettiva molto legata alla cultura junghiana, vengono esaminati gli esseri fantastici – come le Fate e i Folletti – del cosiddetto “Piccolo Popolo”, con particolare attenzione ai bacini mitologici delle Marche, dell’Irlanda e alle loro possibili comparazioni. Da notare l’ultimo capitolo, che si incentra sui significati filosofici del Signore degli Anelli, sottolineando il legame di Tolkien con le tradizioni fiabesche popolari e la tradizione romantica e “visionaria” della letteratura in lingua inglese, da William Shakespeare, William Blake, fino a Dylan Thomas.

 

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Finite le riprese dello Hobbit

peter_jackson_the_hobbit_finite_le_ripreseDopo 266 giorni di riprese il lavoro sul set è praticamente terminato e si avvicina quindi la realizzazione definitiva de Lo Hobbit, nuova attesissima fatica cinematografica di Peter Jackson. Lo ha rivelato lo stesso regista, pubblicando sulla sua pagina Facebook un messaggio, quasi un urlo di gioia (“We made it!”), e la foto che vi proponiamo. Proprio questa mattina, infatti, Jackson è intervenuto sul celebre social network per annunciare la lieta notizia: «Ce l’abbiamo fatta! Giorno 266 e fine delle riprese principali de Lo Hobbit. Grazie al nostro fantastico cast, alla troupe e a tutti voi per il vostro supporto! Prossima fermata la sala di montaggio. Oh, e il Comic Con!».

La storia narrata da J.R.R. Tolkien è stata divisa in due pellicole, girate senza soluzione di continuità, dal marzo 2011 a oggi. Il primo lungometraggio, Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato (titolo originale The Hobbit: An Unexpected Journey), di cui vi abbiamo anticipato il trailer italiano lo scorso gennaio, arriverà nei cinema il 14 dicembre 2012. La seconda parte, The Hobbit: There and Back Again sarà lanciata sugli schermi di tutto il mondo esattamente un anno dopo, nel dicembre 2013.

Abbiamo già parlato del film Lo Hobbit di Peter Jackson qui:

Lo Hobbit, l’anteprima il 28/11 in Nuova Zelanda

Lo Hobbit di Jackson in anteprima al cinema e sul blog

Lo Hobbit, ecco il primo trailer ufficiale

Nell’attesa non ci resta che goderci il trailer in italiano:

Ecco la nuova galleria di immagini:

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Pubblicata una nuova traduzione de Lo Hobbit

LoHobbit copertinaSarà il caldo, sarà l’imminente arrivo del primo dei due film dedicati da Peter Jackson allo Hobbit, ma dopo anni di calma piatta ecco che la Bompiani, la casa editrice che detiene i diritti di pubblicazione delle opere di J.R.R. Tolkien, edita una nuova traduzione dello Hobbit. Messa in soffitta la ormai storica traduzione di Elena Jeronimidis Conte (di quasi 40 anni fa!), che la casa editrice aveva ricevuta in eredità dalla Rusconi, a sua volta su concessione della Adelphi, ecco un nuovo testo italiano ad opera di Caterina Ciuferri, con la supervisione di Paolo Paron per la Società Tolkieniana Italiana. Era proprio ora che, dopo anni di silenzio, si mettesse mano alle traduzioni di Tolkien, che avrebbero bisogno di essere aggiornate. Uscita il 20 giugno, per ora la nuova traduzione è presente solo nella versione economica, all’interno dei Grandi Tascabili Bompiani. Il volumetto presenta le belle mappe dell’autore e le illustrazioni di Alan Lee (prezzo di copertina di 11 euro, ma su internet già si trova a 9,35). Questa nuova traduzione sostituirà anche quella presente nella edizione de Lo Hobbit Annotato da Douglas A. Anderson, la cui edizione del 2003 è stata curata da Oronzo Cilli, ma con note e apparati di Raffaella Benvenuto e Lorenzo Gammarelli. Il nuovo volume sarà in libreria in concomitanza con l’uscita del film nelle sale. Ultima curiosità: insieme a Lo Hobbit è stata pubblicata una ristampa economica del Signore degli Anelli diviso in tre volumetti, che è identica alle precedenti, ma che ha il pregio di avere in copertina i disegni originali dell’autore.

La Falce Spezzata pubblicata inglese!

Copertina di The Broken Scythe«Questa raccolta di saggi di studiosi italiani punta a colmare una lacuna della critica internazionale. I nove saggi, introdotti dalla Prefazione Verlyn Flieger, sono il risultato di un progetto biennale interdisciplinare che si è concentra sul tema della morte e l’immortalità nelle opere di J.R.R. Tolkien e di fornire un’esplorazione affascinante e sfaccettata a un aspetto che lo stesso autore riteneva fondamentale». Per riempirci d’orgoglio sono sufficienti queste parole che annunciano la traduzione in inglese del nostro lavoro, Falce Spezzata – Morte e immortalità in J.R.R. Tolkien, da parte dei tipi della Walking Tree, nella più prestigiosa collana internazionale di studi delle opere dello scrittore inglese. Segno questo che il lavoro serio, per quanto silenzioso, ha sempre un suo profondo e autentico valore che, presto o tardi, viene sempre riconosciuto.

Abbiamo lavorato tantissimo, abbiamo studiato, abbiamo impegnato energie e fondi, ma avere in mano l’edizione inglese ripaga tutto. Insiema all’Istituo filosofico di studi tomistici di Modena è dal 2005 che siamo impegnati ad approfondire in maniera scientifica le opere di Tolkien e a tradurre i migliori studi pubblicati a livello mondiale, ospitati dalla casa editrice Marietti nella collana “Tolkien e dintorni”. Poi il Gruppo di studio, da noi informalmente coordinato, ha prodotto in maniera quasi naturale uno studio su un aspetto poco analizzato anche all’estero: la morte e l’immortalità nelle opere tolkieniane.

Eppure, era stato lo stesso autore a indicarlo. Qual è il tema centrale del Signore degli Anelli? Tolkien ha risposto: «Nemmeno il potere o il dominio sono il vero nocciolo della mia storia. […] Il tema centrale per me riguarda qualcosa di molto più eterno e difficile: morte e immortalità». Le prime confuse idee, anche tra loro incoerenti e che in gran parte verranno rigettate, sono esposte per la prima volta nel Book of Lost Tales (1917-20) e nelle prime versioni dei poemi su Túrin, Beren e Lúthien (1920-25). La dettagliata analisi offerta dai saggi consente di comprendere quanto il tema della morte e dell’immortalità (il cui apice fu raggiunto negli anni 1957-60) sia centrale per comprendere l’opera tolkieniana nel suo complesso: il suo autore continuò a «filosofare e a scrivere sulla longevità» sino al termine della propria esistenza. Di tutto questo parlerà anche la presentazione dell’edizione inglese che l’Associazione romana studi Tolkieniani terrà a The Return of the Ring, il prossimo convegno internazionale organizzato in Inghilterra dal 16 al 20 agosto 2012.

Così anche i lettori all’estero possono saperlo.

Grazie a tutti gli “studiosi italiani” che ormai sono diventati grandi.

 

 

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– VAI AL SITO DELLA CASA EDITRICE WALKING TREE

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L’ArsT a Viterbo Lo Hobbit a Ludika 2012

LUDIKA 2012Il quartiere San Pellegrino, il più antico della città di Viterbo, ospita a fine giugno un appuntamento ormai fisso per l’estate della Tuscia, LUDIKA 1243, manifestazione che ha la sua peculiarità nella capacità di legare ad un’attenta ricostruzione storica, numerose attività culturali e ludicheche coinvolgono i visitatori rendendoli più che spettatori veri protagonisti. Nobildonne e semplici dame, principi e mendicanti, uomini in arme ed inquisitori, “mastri” artigiani e saltimbanchi accoglieranno il pubblico coinvolgendolo nella suggestiva atmosfera del XIII secolo con giochi di piazza, spettacoli teatrali, schermaglie tra contendenti, sfilate ed altre attività che trasformeranno il quartiere San Pellegrino in uno splendido “archeoparco” medievale in cui ognuno potrà sperimentare il “proprio medioevo”.

Sarà possibile così partecipare ad un torneo di spada o cimentarsi nella disciplina del tiro con l’arco, assaporare gli antichi sapori nella locanda all’aperto che propone ricette tipiche del 1200, apprendere le arti del giullare e quelle di mestieri artigianali ormai persi nelle pagine dei libri di storia, ma soprattutto, si potrà partecipare in prima persona all’evento principale della manifestazione: la battaglia campale tra l’esercito guelfo alla difesa della città e l’esercito ghibellino agli ordini di Federico II.

Anche l’Associazione romana studi Tolkieniani partecipa all’evento. Sabato 23 giugno, alle ore 20.00, in via Fattungheri, in collaborazione con TeatroYgramul, l’ArsT presenta lo spettacolo Le avventure di Bilbo lo scassinatore. Seguirà una conferenza e in anteprima il trailer del film di Peter Jackson che uscirà in autunno.

GUARDA IL VIDEO:

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– VAI AL SITO DEL TEATRO YGRAMUL
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Lo Hobbit, l’anteprima il 28/11 in Nuova Zelanda

Bilbo Baggins nel film Lo HobbitIl regista Peter Jackson ha rivelato, in un’intervista a Variety, la data e il luogo della prima mondiale di Lo Hobbit: un viaggio inaspettato, primo dei due film dedicati al romanzo Lo Hobbit di J.R.R Tolkien, nonché prequel de Il Signore degli Anelli. Sarà possibile vedere la prima mondiale di uno dei film più attesi dell’anno il prossimo 28 novembre nella città di Wellington, in Nuova Zelanda. “Non posso immaginare un modo migliore di lanciare Lo Hobbit che con una grande festa a Wellington, dove il viaggio è cominciato”, ha detto Jakson durante l’intervista.

Il film seguirà le avventure di Bilbo Baggins (Martin Freeman), coinvolto da Gandalf il Grigio (Ian McKellen) in un’avventura che lo porterà, insieme a tredici nani guerrieri, a reclamare il regno perduto di Erebor, conquistato dal drago Smaug. Durante l’avventura Bilbo incontrerà Gollum (Andy Serkis), al quale prenderà l’anello cui è legato il destino della Terra di Mezzo.

I due film, intitolati “Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato” e “Lo Hobbit: Andata e ritorno“, usciranno rispettivamente il 14 Dicembre 2012 e il 13 Dicembre 2013. Verranno riprodotti a 48fps, il doppio del frame rate standard, per una qualità visiva che si annuncia sorprendente.

Abbiamo già parlato del film Lo Hobbit di Peter Jackson qui:

Lo Hobbit di Jackson in anteprima al cinema e sul blog

Lo Hobbit, ecco il primo trailer ufficiale

Nell’attesa non ci resta che goderci il trailer in italiano:

Ecco la nuova galleria di immagini:

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Dalla Lego il trailer del prossimo videogioco

Videogioco: "Lego - Lord of the Rings"Con un trailer la Lego ha deciso di dedicare tutta una nuova linea alla saga de Il signore degli anelli di J.R.R. Tolkien. Con tanto di videogioco in uscita questo autunno per Playstation 3, Xbox 360, Nintendo Wii e 3DS. Il videogame di Lego – The Lord of the Rings è stato anticipato da un divertente trailer che ripercorre una delle scene più celebri dell’adattamento cinematografico diretto da Peter Jackson, ovvero lo scontro tra Gandalf e il Balrog all’interno delle miniere di Moria. «Siamo grandi affezionati di The Lord of the Rings e felicissimi di dare il nostro tipico tocco LEGO a questa classica avventura fantasy» ha dichiarato Tom Stone, Managing Director di TT Games, che inisieme alla Lego ha sviluppato il gioco. «Abbiamo preso tutti gli elementi con cui i fan di The Lord of the Rings hanno familiarità e li abbiamo combinati con lo stile Lego per rendere il gioco accessibile ai giocatori di tutte le età».

È il primo gioco della serie Lego che unisce i famosi mattoncini colorati all’amata saga del Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien. La base di Lego – The Lord of the Rings è la pluripremiata ed apprezzata trilogia cinematografica di The Lord of the Rings e si attiene agli avvenimenti descritti in The Fellowship of the Ring, The Two Towers e The Return of the King. Tutti i personaggi più amati sono presenti in questo titolo, potremmo vedere il lungo viaggio dell’anello nelle mani di Frodo Bagging e della Compagnia tra numerosi pericoli e nemici di vario genere. Previste anche le più famose battaglie come quella i campioni del bene Aragorn, Legolas, Gimli e Gandalf nel Fosso di Helm oppure esplorare le oscure gallerie di Moria contro gli Uruk-hai e lo spaventoso Balrog , tutto condito con umorismo come è tipico per i giochi della serie Lego.

 

GUARDA IL VIDEO:

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Un fine settimana con Tolkien a Sarehole

Il mulino di Sarehole, BirminghamAvevamo già parlato in un articolo precedente dell’ormai consueto fine settimana nella Terra-di-Mezzo di Birmingham. Ogni anno a maggio il mulino di Sarehole si trasforma nel mondo inventato da J.R.R. Tolkien. Quest’anno la celebrazione ha avuto luogo pochi giorni fa, durante il fine settimana del 19 e 20 maggio. E se, come la maggior parte di noi, non hai avuto la possibilità di partecipare, il video che inseriamo qui sotto, della durata di più di 10 minuti, può darti un assaggio dell’atmosfera che si è respirata!

In genereale, la piccola manifestazione sembra assomigliare a molti eventi del genere, ma questa gode di un carattere speciale perché sono proprio i luoghi in cui J.R.R. Tolkien visse la sua infanzia. Tra l’altro, il luogo è molto migliorato. Mentre fino a poco tempo fa il famoso mulino di Sarehole, nel sobborgo di Hall Green, era semi-abbandonato, ora è aperto un nuovo museo, mettendo così in evidenza il forte legame dell’autore con la città: sarà possibile visitare una serie di mostre e assistere alla visione di un cortometraggio sulla sua vita. E una nuova strategia per il turismo da parte del municipio spera di poter attrarre pubblico con più pubblicità, un sito web dedicato, finanziamenti per la conservazione del patrimonio dei siti ed edifici legati a Tolkien.

Per maggiori dettagli e approfondimenti.
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GUARDA IL VIDEO:
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Il video è di Ian Fish, la fotografia di Ellie Gibbons, audio e produzione di Sam Coley.

– Vai al Museo del mulino di Sarehole
– Vai al sito per le informazioni sul fine settimana dedicato alla Birmingham legata a Tolkien

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Saruman compie 90 anni. Auguri a Christopher Lee!

Christopher LeeSir Christopher Lee, l’attore britannico che interpreta Saruman della trilogia di Peter Jackson tratta dal Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien, compie oggi 90 anni. Lee, che dal 2009 è anche baronetto della regina d’Inghilterra, rappresenta da sempre una figura attoriale apparentemente a senso unico, ma in realtà poco decifrabile: la sua vera anima va cercata nella totalità della produzione, nei quasi trecento titoli interpretati, passando da ottimi a pessimi lavori proponendo genialmente solo se stesso.

Lee, classe 1922, è entrato nel Guinness dei primati come l’attore vivente più citato sugli schermi e anche come l’attore più alto vivente: m. 1,96. L’attore è noto per i suoi ruoli in molti film dell’orrore, polizieschi, di fantascienza e fantasy, da Dracula a Guerre Stellari fino appunto al ruolo di Saruman nella trilogia Il Signore degli Anelli. Christopher LeeLee raggiunse la celebrità a partire dal 1956 grazie agli Hammer Studios, gli studi cinematografici britannici specializzati in film dell’orrore di serie B. Diventò presto un perfetto «cattivo» per ogni esigenza: sono rimaste famose le sue interpretazioni di Scaramanga in Agente 007, l’uomo dalla pistola d’oro (The Man with the Golden Gun) e Rasputin, the Mad Monk. Non è una sorpresa, quindi, se diciamo che potete vedere anche adesso al cinema: nel film   di Tim Burton, l’adattamento di una soap-opera gotica trasmessa in USA dal 1966 al 1971 dalla ABC, compare proprio Christopher Lee in un cameo, come si può vedere dalla foto qui accanto.

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L’Unico Anello, gdr su Tolkien a RovigoComics

Gioco di ruolo: l'Unico AnelloGrosse novità nell’Area Games: Rovigo Comics ospiterà la presentazione del GdR L’Unico Anello e del gioco da tavolo di La Guerra dell’Anello con la presenza degli autori, Marco Maggi e Francesco Nepitello. Tra i giochi di ruolo dedicati al mondo di Tolkien, L’Unico Anello è l’ultimo arrivato, pubblicato a fine agosto 2011. Il primo fu M.E.R.P della IronCrown, adattamento del noto sistema Rolemaster e uscito in versione italiana come Girsa. Con il successo dei film di Jackson è stato pubblicato “Il gioco di ruolo del Signore degli Anelli”, un gioco di ruolo della Decipher basato su un regolamento “generico” concepito per il gioco di ruolo di Star Trek. Anche l’Associazione romana studi Tolkieniani si è occupata di The One Ring con un’intervista a Napitello: trovate tutto qui. Mentre per la storia dei giochi di ruolo dedicati a Tolkien, si può leggere il nostro dossier qui.

 

Guarda l’intervista a Francesco Nepitello
Lo speciale sul canale youtube di Cubicle 7: 1) Il Focus | 2) Gli inizi | 3) I personaggi | 4) Le influenze grafiche | 5) La Compagnia | 6) I Goblin delle Montagne Nebbiose | 7) Dipingere i Nani | 8 ) Troll e ragni | 9) Gli Hobbit e le custodie | 10) Ferite e il futuro | 11) i temi | 12) strumenti inconsueti
– La prima recensione di una sessione di gioco di ruolo a The One Ring: sintesi | versione lunga (la prima di una campagna di gdr)
– La pagina ufficiale con le meccaniche di gioco
– Scarica la Scheda del Personaggio da qui

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Birmingham, weekend al mulino di Tolkien

Sarehole Mill a BirminghamPuò non essere la Terra-di-mezzo, ma i responsabili del turismo a Birmingham sperano di incassare molto dalla Hobbit-mania prossima ventura, puntando tutto su una nuova attrazione dedicata a J.R.R. Tolkien. L’interesse per lo scrittore, che visse e crebbe in città tra il 1895 e il 1911, si prevede spiccherà il volo quando alla fine dell’anno uscirà nelle sale la versione cinematografica di una delle sue opere più famose, Lo Hobbit appunto. Secondo alcuni, i paesaggi e le architetture di Birmingham si riflettono nelle sue storie, in particolare Folly Perrott e Waterworks Edgbaston, che alcuni ha deciso che debbano aver ispirato le Due Torri descritte nel Signore degli Anelli.

Tolkien al Kalamazoo, quest’anno si fa il pieno

Kalamazoo conferenzaKalamazoo è il nome di una città nel bel mezzo del Michigan, sede di un’università e del cosiddetto K-College, prestigiosa scuola d’arte. Al suo interno ogni anno si tiene l’International Congress on Medieval Studies, incontro che riunisce oltre tremila studiosi interessati agli Studi Medievali: è suddiviso in oltre 600 sessioni di lavoro, 3000 tra conferenze, tavole rotonde, workshop e spettacoli. Ci sono anche più di 90 ricevimenti curati da società scientifiche, associazioni e istituzioni pubbliche. La sala mostre vanta quasi 70 espositori, tra editori, rivenditori di libri usati, e fornitori di articoli vari in stile medievale. La manifestazione dura tre giorni e mezzo, nel secondo fine settimana di maggio. In mezzo a tutto questo ormai da diversi anni una sessione è completamente dedicata a Tolkien e a quel che viene chiamato il “New Medievalism”.

Lo Hobbit, cinque libri tratti dal film di Peter Jackson

Riunione brain stormingCinque capoccioni e una rapa. Intorno a un tavolo tutti devono aver passato ore a fissarla. Poi uno dei grandi capi ha preso il suo telefonino di ultima generazione e, flash!, ha immortalato l’ortaggio. Orgoglioso, tra lo stupore degli altri, ha esclamato: «Venderò le sue fotografie!». Dopo un po’, il secondo capoccione, squadrando la rapa, ha riempito un foglio con pochi tratti di carboncino. «Noi venderemo il suo autografo!», ha esultato tra gli sguardi torvi degli altri. Un altro, con un gesto d’istinto, si è alzato e ha staccato una foglia all’ortaggio: «Questo andrà all’asta!». Rosso in viso, un dei due capoccioni rimasti ha urlato: «Allora, noi venderemo l’essenza, sì: la fragranza della rapa!». Per evitare le convulsioni, l’ultimo dei grandi capi si è alzato in piedi e, deglutendo, ha detto: «Va bene. Noi venderemo i fax con la sua immagine»…

I nipoti di Tolkien e Dickens insieme per due romanzi

Gerald Dickens, attore e pronipote dello scrittore Charles DickensIl nipote dello scrittore britannico J.R.R. Tolkien, autore del Signore degli Anelli, e un discendente dello scrittore inglese Charles Dickens, autore di popolari romanzi ottocenteschi, hanno collaborato insieme per due nuovi libri fantasy per ragazzi che usciranno nel Regno Unito entro la fine del 2012, pubblicati da Thames River Press. Il poeta Michael Tolkien, il più vecchio tra i nipoti dell’autore dello Hobbit (è figlio del secondo figlio di Tolkien, Michael, ed è nato nel nel gennaio 1943), ha scritto due racconti ispirati da storie che il nonno gli leggeva quando era piccolo. Non saranno in prosa ma in versi narrativi, uno stile amato da Michael Tolkien, già autore di sei raccolte poetiche. L’attore Gerald Dickens, il pronipote dell’autore di Oliver Twist, leggerà la versione in audiolibro.

Lord of the Rings Online compie 5 anni e fa regali ai giocatori

Videogiochi: Lord of the Rings Online (LotRO)Il prossimo 24 aprile Lord of the Rings Online (LotRO) compirà cinque anni di vita. Rilasciato nell’aprile 2007 dalla Turbine, uno dei più frequentati mondi virtuali di MMORPG (giochi di ruolo online con più giocatori in contemporanea) è secondo solo a World of Warcraft per capacità di attirare gli appassionati del genere Fantasy. Con oltre un milione e mezzo di giocatori attivi (tecnicamente si parla di “subscription” [SS], mentre gli “active accounts” [AA] sarebbero ben 6 milioni) il videogioco online ambientato nel mondo fantastico creato da J.R.R. Tolkien, celebrerà questo importante anniversario assieme ai suoi utenti. Pochi giorni fa la Warner Bros, che ormai distribuisce e compartecipa finanziariamente ai destini di Turbine, aveva annunciato una nuova espansione, The Lord of the Rings Online: Riders of Rohan, che sarà disponibile a fine 2012, in concomitanza con l’uscita del primo dei due film che Peter Jackson sta dedicando allo Hobbit.

Scozia, inaugurato un giardino botanico dedicato a Rivendell

Rivendell: inaugurazione con Lord John ThursoUn nuovo giardino botanico è stato appena inaugurato nel Caithness, la contea più a nord della Scozia. Poco lontano dal capoluogo Wick, il sito ha una particolarità: si chiama “Rivendell”. Il nome naturalmente è tratto dal nome della “Ultima Casa Accogliente” nella Terra-di-mezzo inventata da J.R.R. Tolkien. È Gran Burrone, la dimora di Elrond, dove gli Elfi ancora riescono a vivere in equilibrio con la natura. E proprio questo è lo scopo di Glyn e Benjamin Salisbury, padre e figlio che si sono imbarcati nell’impresa di riqualificare il sito in rovina della stazione di benzina Lochshell. All’inaugurazione del nuovo giardino, sabato 14 aprile, ha partecipato anche Lord John Thurso, parlamentare eletto nel distretto locale di Caithness, Sutherland e Easter Ross e terzo visconte del capoluogo Thurso.

Bag End, casa della famiglia Salisbury (Wick, in Scozia)Glyn Salisbury (al centro nella fotografia in alto) è uno scrittore che vive da anni nella contea scozzese con la moglie, Su, le due figlie Jenny ed Elizabeth, e il figlio Benjamin. Ha sempre avuto un interesse per la natura e la scelta di trasferirsi a Wick è stata dettata proprio da un contatto più costante con un paesaggio meno industrializzato. la bellissima costa settentrionale della contea di Caithness è lo sfondo sul quale ha ambientato “Oscar”, romanzo thriller in cui lo sfruttamento sconsiderato della natura è al centro di una storia che parte dalla macabra scoperta di una carcassa di un cetaceo sulle rive di Duncansby Head. Salisbury ha in programma di scrivere una trilogia basata sul Caithness.

Giardino botanico RivendellIl progetto del giardino botanico è un tassello per riportare l’equilibrio naturale in un sito devastato dall’uomo. «Abbiamo scelto questo nome», rivela Glyn all’ArsT, «perché naturalmente amiamo Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien. Rivendell è un luogo di bellezza e questo è il nostro programma. La casa dove viviamo l’abbiamo chiamata Bag End, come la casa di Bilbo e Frodo Baggins. Non abbiamo potuto resistere a mettere una porta rotonda verde del diametro di 6 metri, con tanto di maniglie gialle!». Il luogo è completamente trasformato: dove prima c’era una pompa di benzina in disuso e una discarica abusiva ora c’è un giardino, una caffetteria, un negozio per la vendita dei prodotti agricoli e l’artigianato locale. Glyn e Benjamin hanno lavorato instancabilmente con un investimento molto esiguo, ma sono
riusciti nell’intento di realizzare il centro. Ma i due lo vedono come una tappa di un progetto più ampio. Rivedell dovrà divenire, lentamente, un vero e proprio giardino botanico, con piante tipiche delle Highland e anche esemplari esotici. Questo perché, come scrive Tolkien: «Ogni albero ha il suo nemico, pochi hanno un avvocato». Tra qualche giorno sarà anche attivo il sito web del giardino botanico di Rivendell (il link sarà attivo entro questa settimana).

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Vai al sito web del giardino botanico di Rivendell (il link sarà attivo entro questa settimana).
Vai al sito di Glyn Salisbury

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Il Signore degli Anelli di Shore, c’è poca Sinfonia senza i film

Howard Shore compositoreHa scritto le musiche dei film della trilogia del Signore degli Anelli vincendo il premio Oscar nel 2002 per la colonna sonora del primo capitolo, Il Signore degli Anelli: La Compagnia dell’Anello, e nel 2004 per la colonna sonora del terzo, Il Signore degli Anelli: il ritorno del Re, oltre che per la canzone “Into the West”, interpretata da Annie Lennox. Poi, dopo quattro anni di lavoro, la colonna sonora del Signore degli Anelli è divenuata un’opera sinfonica. Howard Shore, nato nel 1946 a Toronto, è un compositore ormai noto e riconosciuto a livello mondiale: ha all’attivo le musiche di numerosi film famosissimi, come Il silenzio degli innocenti e Philadelphia (diretti da Jonathan Demme), Ed Wood (diretto dal regista Tim Burton), La mosca (di David Cronenberg), Seven (di David Fincher), Per Martin Scorsese ha scritto le colonne sonore di Gangs of New York e The Aviator (con cui ha ottentuto un Golden Globe) e Hugo Cabret, con cui ha ottenuto nel 2012 una nomination agli Oscar. Non si può dire che l’opera di Howard Shore non abbia avuto successo!

L’influenza di J.R.R. Tolkien sul Fantasy

Poster del Tolkien Seminar di Jena 2012Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien non è, ovviamente, la prima né l’unica opera che ha esercitato un’influenza sullo sviluppo del Fantasy. Eppure è stata probabilmente una delle fonti più importanti per molti dei testi chiave del genere ed è usato molto spesso come parametro di riferimento (XY autore è “il nuovo Tolkien”, “il Tolkien di XY”, ecc ). La sua enorme popolarità ha reso quasi impossibile ignorare o addirittura evitare il contatto con i suoi personaggi e con i suoi elementi chiave, come mappe, anelli magici, elfi, nani, maghi, ecc. Essi sono stati riadattati ed interpretati da numerosi scrittori e artisti successivi e sono diventati icone familiari della cultura popolare. Per lungo tempo, scrivere Fantasy sembrava offrire soltanto due scelte: scrivere seguendo la tradizione consolidata da Tolkien, o scrivere contro di essa. Gli autori più recenti, tuttavia, si sono avvicinati alla “tradizione consolidata da Tolkien” con maggiore libertà e, pur riconoscendo il loro debito con Tolkien, non si sentono più vincolati dalla “autorità” del maestro. Questo sviluppo è stato favorito da una tendenza generale verso la trasgressione dei confini di genere e la pubblicazione postuma di gran parte del materiale di riferimento relativo alla “sub-creazione” della Terra-di-mezzo, che ha aperto nuove prospettive e ha fornito ampie opportunità per “sub -creazioni” indipendenti.

La biografia di J.R.R. Tolkien sarà anche a fumetti

Copertina biografia a fumetti di J.R.R. TolkienBluewater Productions, una casa editrice Usa, ha recentemente annunciato la pubblicazione di una biografia a fumetti dedicata a J.R.R. Tolkien, il creatore di The Hobbit e Il Signore degli Anelli. Questo fumetto è nato dalla collaborazione tra Brian McCarthy, Luis Chichon e Hyunsang Michael Cho. «J.R.R. Tolkien era un oscuro accademico di Oxford che ha scritto due dei libri più amati del ventesimo secolo – Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli», è l’inizio del comunicato stampa: «Scopri come Tolkien è arrivato a scrivere queste opere , come la sua esperienza nelle trincee della prima guerra mondiale e l’insegnamento nel mondo accademico ha dato forma alla sua creazione fantastica, e come i suoi racconti della Terra-di-mezzo hanno affascinato il mondo».

Brian McCarthy, autore di fumettiIl fumetto sarà disponibile soltanto nei negozi specializzati di fumetti, per cui gli appassionati di Tolkien dovranno contattare i propri negozi per prenotarne una copia. La ragione di questo approccio? Il presidente della Bluewater, Darren G. Davis, lo ha spiegato in una recente intervista: «Come Gondor nel Signore degli Anelli di Tolkien, i negozi di fumetti stanno lentamente morendo. Amo il mio negozio di fumetti e facendo questo numero speciale disponibile in esclusiva solo per il circuito delle librerie si spera che i giovani di nuovo gli fan nel negozio. Gli sceneggiatori Michael Lent e Brian McCarthy hanno fatto ricerche molto dettagliate sulla vita di Tolkien, più o meno allo stesso modo in cui hanno fatto nelle loro precedenti collaborazioni “Orbit: Stephen King” e “Orbit: Keith Richards”.

Copertina della biografia a fumetti di Stephen King«Siamo sicuramente degli appassionati di Tolkien”, ha detto l’artista Luis Chichón, «ma noi volevamo essere sicuri che i lettori potessero conoscere pienamente la figura dell’uomo dietro il personaggio pubblico. Volevamo fare vedere come dietro le sue opere di fantasia c’era un fragile veterano della Prima Guerra Mondiale, un filologo molto rispettato e un illustre professore universitario… tutto ciò ha giocato un ruolo importante nella creazione della Terra-di-mezzo». L’edizione, realizzata con la matita di Luis Chichón e con una copertina disegnata da Hyunsang Michael Cho, sarà in vendita a 3.99 dollari dal 30 maggio prossimo, ben prima dell’attesissimo adattamento cinematografico di Peter Jackson di Tolkien “The Hobbit:. An Unexpected Journey”. Davis ha fatto sapere che bisognerebbe «pre-ordinare questo libro per essere sicuri di ottenere una copia. Noi non stiamo facendo un grande tiratura di stampa per questo libro. La maggior parte di queste biografie a fumetti in genere si esauriscono rapidamente come è già successo con quelle dedicate al “Doctor Who” e “Stephen King”».

– Vai al sito della Bluewater Productions

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Ecco la Minas Tirith di Gondor fatta con i fiammiferi

Minas Tirtih: Torre di EcthelionPatrick Acton l’aveva detto. Dopo aver riprodotto in fiammiferi la scuola di Hogwarts di Harry Potter, aveva promesso la Minas Tirith del Signore degli Anelli. Nel 2007 lo scultore in fiammiferi Patrick Acton è stato capace di usarne 602mila per realizzare una riproduzione alta più di due metri del castello di Hogwarts, la scuola di magia e stregoneria descritta nei libri di Harry Potter. Acton si è basato sulla Hogwarts cinematografica, offrendo al pubblico che l’ha potuta vedere un’opera unica nel suo genere. Sono 30 anni che Patrick lavora con questa tecnica. Proprio nel 2007 avvisò tutti che stava lavorando a una nuova opera: una riproduzione della città di Minas Tirith del Signore degli Anelli. Eccola di seguito. Quanti fiammiferi? 420mila!

Warner Bros? Un pesce d’aprile anche su Tolkien

Pesce d'AprileEbbene sì! Abbiamo voluto partecipare anche noi alla festa dei pesci d’aprile che ieri ha invaso quotidiani, tv e internet in tutto il mondo: dalla tassa per passeggiare nei boschi, all’aromaterapia per calmare gli animi durante le partite di calcio, passando dalle applicazioni per smartphone per evitare i controllori sui tram. Come ogni anno al primo di aprile fioccano le notizie assurde e gli scherzi più o meno divertenti.

Come la Warner Bros produsse Il Signore degli Anelli

Titoli del Signore degli Anelli del 1944 (Warner Bros)Ci si è chiesti molte volte cosa sarebbe potuto succedere se J.R.R. Tolkien avesse accettato una delle tante proposte di far diventare il suo capolavoro, Il Signore degli Anelli un film. Bene, in pochi sanno che la Warner Bros produsse una versione cinematografica ben dieci anni prima che il libro fosse pubblicato. La scoperta è stata fatta qualche tempo fa proprio dagli archivi degli studios Usa. Ma andiamo per ordine.

Tolkien e gli Inklings si celebrano in Francia

Il castello di Cerisy la Salle (Bassa Normandia - Francia)Anche in Francia si fa sul serio. Il centro culturale di Cerisy-la-Salle, in Bassa Normandia, con la collaborazione dell’Université Paris 13-Paris Nord (Cenel), dedica dopo lungo tempo un posto di rilievo anche alla letteratura fantastica, alla cosiddetta letteratura “di genere” e lo fa, naturalmente, ospitando un convegno in un luogo simbolico per la riflessione sulla letteratura. Un’intera settimana sarà dedicata, dal 25 luglio al primo agosto, le opere di J.R.R. Tolkien (1892-1973) e agli altri membri degli Inklings (tra i quali C.S. Lewis, Charles Williams, Owen Barfield). L’opera di Tolkien rende possibile imbattersi in questioni che hanno un valore esemplare per gli studi letterari, in particolare il rapporto tra letteratura e immaginazione, il processo di riconoscimento dalla critica, un autore, l’interazione tra l’accoglienza del pubblico e l’interpretazione critica.
Ed è un bene che i lavori su questo autore e gli Inklings si siano recentemente moltiplicati, evidenziando l’importanza che hanno raggiunto i “racconti fantastici”, sulle riflessioni di Tolkien, con una sguardo verso la finzione narrativa e la sua influenza attuale. Rimanendo al fervido mercato transalpino, negli ultimi anni si possono citare: “Tolkien et le Moyen Age” [Tolkien e il Medioevo] a cura di Leo Carruthers, 2007; “Tolkien et ses légendes. Une expérience en fiction” [Tolkien e le sue leggende. Un esperimento narrativo] di Isabelle Pantin, 2009; “D’Asimov à Tolkien, cycles et séries en littérature de genreMappa di Cerisy La Salle (Bassa Normandia - Francia) [Da Asimov a Tolkien, cicli e serie della letteratura di genere] di Anne Besson, 2004; “Tolkien. Le Chant du monde” [Tolkien. Il Canto del mondo] di Charles Ridoux, 2004; “La Feuille de la compagnie – Parte 1” [La foglia della Compagnia] (2001) e Parte 2 (2003), un bollettino diretto di Michaël Devaux, fino a “Tolkien 30 ans après” [Tolkien, 30 anni dopo], a cura di Vincent Ferré, 2004, che che ha anche pubblicato “Sur les rivages de la Terre du Milieu” [Sulle rive della Terra-di-mezzo] (nel 2001). Questa serie di studi è stata arricchita da una nuova pubblicazione: “Tolkien aujourd’hui” [Tolkien, oggi], curato da Michael Devaux, Vincent Ferré e Charles Ridoux (2011).

Vicent FerrèGuardare in prospettiva questi lavori è necessario per capire come l’opera di Tolkien possiede una ricchezza e una densità che non riconducono solo al mondo del Signore degli Anelli. Il convegno è organizzato da Roger Bozzetto e Vincent Ferré: il primo è professore emerito di Letteratura generale e comparata presso l’Università della Provenza, oltre che autore di molti studi sul fantastico; il secondo è ordinario di
Letterature comparate all’università Paris13, medievista e studioso del romanzo del XX secolo, è la personalità di maggior rilievo riguardo a Tolkien in Francia, ha pubblicato due saggi, numerosi articoli e ha organizzato diversi seminari ed esposizioni di illustrazioni a tema. E’ inoltre il traduttore ufficiale di Tolkien in francese per l’editore Christian Bourgois e il fondatore dell’associazione Modernités médiévales. Al convegno parteciperanno numerosi professori universitari e studiosi francesi, e ci sarà anche Adam Tolkien, nipote del Professore di Oxford che ha tradotto in francese alcune opere del nonno: Immagini di J.R.R. Tolkien (1994), Il Libro dei Racconti Perduti – Prima Parte (1995) e Il libro dei Racconti Perduti – Seconda Parte (1998). L’evento ha, inoltre, come obiettivo quello di ridurre lo scarto che si è prodotto tra l’immagine di cui gode Tolkien presso il grande pubblico – che lo percepisce come l’autore di questa unica opera (anche se si comincia a riparlare dello Hobbit) – Adam Tolkien, figlio di Christopher e nipote di John Ronald Reuele quella che possiede il lettore curioso del resto della sua opera, o lo studioso, che possono costituirsi sulla base delle traduzioni pubblicate di recente in francese sulla History of the Middle-earth. A questo proposito, tra gli interventi, figurano specialisti di letteratura che non dedicano primariamente i loro lavori a Tolkien, ma i cui contributi permetteranno di legarli ad altri scrittori, ad altre tradizioni e ad altri generi. Per maggiori informazioni si può scrivere qui oppure visitare il sito Cerisy-la-salle. Qui di seguito gli interventi, che saranno conclusi da alcune tavole rotonde. Sul sito del convengo si possono trovare gli abstract di alcuni degli interventi.

INTERVENTI (seguite da dibattito):
* Gil Bartoleyns : Tolkien et l’histoire [Tolkien e la storia]
* Hervé AUBRON: Les adaptations de Tolkien par Peter Jackson et de C.S. Lewis par Andrew Adamson (2005) – [Gli adattamenti di Tolkien di Peter Jackson e di C. S. Lewis di Andrew Adamson]
* Anne BESSON: La Terre du Milieu, monde-modèle – [La Terra di Mezzo, mondo-modello]
* Roger BOZZETTO: Bilbo un hobbit original – [Bilbo, un hobbit originale]
* Leo CARRUTHERS: Dans quel Age du monde sommes-nous? Le Quatrième Age de la Terre du milieu… et la suite – [In che Era del mondo siamo ? La quarta era della Terra di Mezzo… e oltre]
* Fanfan CHEN: La faërie et l’iconoclasme: l’imagination narrative chez Tolkien et Barfield – [Il racconto di fate e l’iconoclastia : immaginazione narrativa in Tolkien e Barfield]
* Charles DELATTRE: Tolkien et le comparatisme mythologique – [Tolkien e la mitologia comparata]
* Michaël DEVAUX: Tolkien et la philosophie – [Tolkien e la filosofia]
* Chloé DOTTOR: L’intertexte médiéval de Tolkien, autour de la sagesse et de la folie [L’intertesto medievale di Tolkien, autore di saggezza e di follia]
* Irène FERNANDEZ: Une lecture sceptique de Narnia – [Una lettura scettica di Narnia]
* Vincent FERRÉ: Traduire et éditer Tolkien [Tradurre ed editare Tolkien]
* Anne Isabelle FRANÇOIS: “A Club
of the Other Sort”. Coteries, cercles, cliques et autres sociétés: théories et pratiques des groupes (masculins) chez C.S. Lewis [“Un Club di un altro tipo”. Combriccole, circoli altre associazioni: teorie e pratiche di gruppo (maschili) intorno a C. S. Lewis]
* Nicole GUÉDENEY: Le Seigneur des Anneaux ou comment survivre au désespoir et à la peur: une lecture par la théorie de l’attachement [Il Signore degli Anelli, o come sopravvivere alla disperazione e alla paura : una lettura attraverso la teoria dell’affettività]
* Thomas HONEGGER: Arthur – Aragorn – Ransom: Concepts of Kingship in the Works of Three Inklings [Artù – Aragorn – Ransom: i concetti di regalità nelle opere di tre Inklings]
* Christine LAFERRIÈRE: Traduire Les monstres & critiques, et Sigurd et Gudrún [Tradurre I mostri e i critici e Sigurd et Gudrún]
* Sébastien MARLAIR: L’art romanesque de J.R.R. Tolkien – [L’arte del romanzo in J. R. R. Tolkien]
* Gilles MÉNÉGALDO: Adaptez Le Seigneur des Anneaux: mission impossible [Adattare Il Singnore degli Anelli: missione impossibile]
* Marguerite MOUTON: J.R.R. Tolkien et la création d’une “Langue Commune” [Tolkien e la creazione di una « Lingua Comune »]
* Anca MUNTEAN: La cohabitation innovatrice des genres littéraires chez J.R.R . Tolkien – [La coabitazione innovatrice dei generi letterari in Tolkien]
* Isabelle PANTIN: Les Inklings et les “sciences occultes” – [Gli Inklings e le scienze occulte]
* Jean-Philippe QADRI: L’Epitre aux Ephésiens chez Lewis et Tolkien [L’epistola agli Efesini presso Lewis e Tolkien]
* Daniel TRON: Tolkien… du Dickens avec des pieds poilus? – [Tolkien… un Dickens con i piedi pelosi?]

TAVOLE ROTONDE (seguite da dibattito) :
* Autour de la traduction, [Sulla traduzione] con Adam TOLKIEN.
* Promouvoir Tolkien sur internet, [Promuovere Tolkien su internet] moderato da Vincent FERRÉ, con Andrey MORELLE e Dominique VIGOT.
* Les Inklings et l’histoire de la Fantasy, [Gli Inklings e la storia del Fantasy] moderato da Anne BESSON, con Stéphane MARSAN e Alain NÉVANT.

– Vai al sito dell’Université Paris 13-Paris Nord (Cenel)
– Vai al sito del convegno Tolkien e gli Inklings

I saggi dell’Arst: Mito e verità in Tolkien di Verlyn Flieger

Verlyn FliegerLeggere i nostri libri preferiti più di una volta serve a conoscerli meglio e a rifletterci sopra. Leggere libri su i nostri libri preferiti ci aiuta a capire sottigliezze che possono sfuggire e a riflettere insieme a studiosi che conoscono bene l’autore. Ma anche dopo anni di letture, qualcosa sfugge. Finché non giunge un saggio a rivelarci una nuova sfumatura. E, soprattutto, a smentire teorie poco fondate. Questo è l’effetto del saggio di Verlyn Flieger che vi proponiamo. È la conferenza tenuta durante il Tolkien Seminar svoltosi a Modena il 25 novembre 2011 curato dall’Istituto filosofico di studi Tomistici e dall’Associazione romana studi Tolkieniani.