Scoperte a Roos le statue di Tolkien e Edith

Statua di Tolkien nello East YorkshireL’altro ieri, 6 giugno 2025, nel terreno antistante la All Saints Church di Roos nell’East Yorkshire, tra Hornsea e Withernsea, sono state scoperte le due opere dedicate a J.R.R. Tolkien e a Edith Bratt (ne avevamo parlato qui). Create dall’artista Allen Stichler, originario del Lincolnshire e specializzato in sculture in legno intagliate a mano, le statue sono state realizzate in rovere proveniente dalla tenuta di Sotterley nel Suffolk.

Ad Hull due statue in onore di Tolkien ed Edith

Vita: Edith e Ronald TolkienIn Gran Bretagna molti luoghi sono legati alla biografia di J.R.R. Tolkien e visto ormai il successo mondiale delle sue opere, e i tanti progetti ad esse legati, sono numerose le iniziative culturali che nascono con il fine di trasformare quella fama in un’occasione di visita ai luoghi più cari dell’autore. Uno di essi è il boschetto di Roos, nell’East Yorkshire, dove a maggio saranno svelate al pubblico due sculture che celebrano l’influenza della zona sui primi scritti dell’autore inglese.

A Withernsea una nuova placca blu per Tolkien

Withernsea Blu placcaUna nuova targa blu è stata apposta il 3 agosto 2021 a Withernsea per ricordare il periodo in cui J.R.R. Tolkien e sua moglie hanno trascorso lì quando lui era soldato durante la Prima Guerra Mondiale. Le “blue plaques” sono delle installazioni permanenti che collegano un luogo col suo passato storico relativo a una persona o a un evento. Naturalmente, le zone di Birmingham e Oxford sono particolarmente importanti per capire la vita e le opere di Tolkien, ma lo Yorkshire orientale, malgrado sia legato a Tolkien per un periodo più breve, ha comunque avuto una parte cruciale nella sua vita e come fonte d’ispirazione per la sua nascente mitologia.

Oxford, piantato l’erede del pino amato da Tolkien

pino nero orto botanico OxfordMartedì 8 giugno Carlo d’Inghilterra, il Principe di Galles, nel corso di una visita a Oxford, è passato anche per il Giardino Botanico dell’Università in occasione del suo 400° anniversario, origine che ne fa il più antico giardino botanico del Regno Unito. Il giardino fu fondato come nel 1621 per la coltivazione di piante medicinali per gli studenti di medicina dell’Università di Oxford. Nel 1834, il suo nome fu cambiato in Botanic Garden per riflettere il suo cambiamento d’uso in un luogo di ricerca botanica e luogo di nascita della scienza botanica nel Regno Unito. Carlo ha un legame particolare con questo luogo perché dal 1991 è patrono dell’Oxford Botanic Garden. Il Principe ha potuto visitare le attrazioni più importanti del giardino (tra cui gli storici Walled Garden e Whitty Pear, il Bobart’s Yew e il Mediterranean Rock Garden) e ha fatto un piccolo gesto significativo: ha concluso la messa a dimora di un pino nero, ma non un pino nero qualunque!

Tolkien Trail Race: correre sulle sue orme

Siamo nel 2019, e lo studio e la conoscenza di Tolkien hanno assunto molte forme: puramente accademiche, ludiche e perfino turistiche.
Ebbene, una modalità particolare, che mette insieme un po’ tutte queste caratteristiche, è sicuramente la Tolkien Trail Race: una gara podistica che invita i possibili partecipanti a seguire le “orme di J.R.R Tolkien” e a correre “attraverso i boschi incantati e lo scenario epico che ha ispirato le storie de Il Signore degli Anelli e de Lo Hobbit”.
La gara, che viene descritta come una “corsa intorno al sentiero epico che ha ispirato l’autore” dai promotori, si svolge su di un percorso già esistente, parte dell’offerta turistica del Lancashire. L’appuntamento è per il 27 di luglio e si svolgerà su un percorso di 10 chilometri, attraversando la zona boscosa vicina al villaggio di Hurst Green, nel Lancashire, all’interno della Ribble Valley (sul sito dell’associazione Pennine Trails, ideatrice della gara è possibile scoprire l’intero percorso nel dettaglio).
Una passeggiata a confronto col viaggio di Frodo e Sam, ma pur sempre una sfida accattivante per tanti tolkieniani!

Il crowdfunding per il mulino di Tolkien

Sarehole MillLa raccolta fondi tramite internet è un mezzo che sta contribuendo a realizzare sempre più progetti, permettendo a tante iniziative l’accesso ad un pubblico sempre più ampio in grado di supportare tante meravigliose idee che, con le sole forze dei volontari in loco, a volte non potrebbero mai diventare realtà: è grazie ai crowdfunding, e a tutti coloro che vi hanno preso parte, che siamo riusciti a far nascere il Centro Studi – la Tana del Drago, e a dar corpo per tre anni consecutivi al Lords for the Ring – Tolkien Art Calendar: si tratta di uno strumento che può davvero fare la differenza!
Dal 28 gennaio un’altra raccolta fondi tolkieniana è stata lanciata, e si tratta di una proposta di grande importanza: “Get Sarehole Mill milling again!”, ovvero riportare in attività il mulino di Sarehole, dopo un allagamento avvenuto nel maggio del 2018 e che ha causato gravi danni. Il fiume Cole ha esondato, e il livello dell’acqua che ha inondato il mulino divenuto simbolo dell’infanzia felice di J.R.R. Tolkien ha superato il mezzo metro. L’edificio, che proprio nel 2019 celebra i 50 anni come museo (il mulino di Sarehole è infatti parte dei Birmingham Museums), necessita di una nuova ruota idraulica, oltre ai lavori necessari per rimuovere i detriti portati dalle acque del fiume. Tra i progetti dei volontari che gestiscono il sito storico, c’è anche quello di iniziare nuovamente a produrre in loco farina e di rimettere in funzione il panificio del diciottesimo secolo, riportando il mulino alla vita nella sua totalità, ed offrendo così ai visitatori un maggiore senso di autenticità.

Telperion e Laurelin si trovano a Oxford

Oxford University Park: sentiero lungo il fiume«Ecco dal tumulo levarsi due snelli virgulti; e in quel momento il silenzio stava sul mondo intero, e altro suono non si udiva salvo il cantico di Yavanna. Alle sue note, gli alberelli crebbero e divennero belli e alti e si coprirono di fiori; e così nacquero al mondo i Due Alberi di Valinor. Di tutte le cose fatte da Yavanna, sono essi le più rinomate, e tutte le narrazioni dei Giorni Antichi si imperniano sul loro destino».
Oxford University Park: Telperion nel 2007Nel Silmarillion il computo del tempo iniziò così, con la creazione dei Due Alberi: Telperion, dalle foglie verde scuro e argento, e Laurelin, dalle foglie verde chiaro e dai fiori dorati. Entrambi emanavano luce propria, e l’alternarsi dei loro periodi di splendore, rispettivamente argentato e dorato, scandì le giornate di Valinor, fino all’Ottenebramento a opera di Melkor. Yavanna raccoglieva in pozze la rugiada luminosa che cadeva dalle loro foglie, e anch’esse erano fonte di luce, la stessa che Fëanor instillò nei suoi Silmarilli; la Valie inoltre creò la luna e il sole dall’ultimo fiore e dall’ultimo frutto degli Alberi, e Varda creò dalla luce di Telperion nuove stelle per la venuta degli Elfi.

Si allarga a Birmingham il paradiso di Tolkien

birmingham moseley bogUna riserva naturale che fu fonte di ispirazione per J.R.R. Tolkien sarà ingrandita per includere un’area erbosa finora dimenticata. Il Wildlife Trust for Birmingham and the Black Country ha stanziato più di 40.000 sterline per proseguire il proprio sforzo di trasformare il sito di Moseley Bog e Joy’s Wood in una delle riserve naturali più accessibili dell’area. La zona «dimenticata» collegherà il sito al Mulino di Sarehole e al resto dello Shire Country Park, dove Tolkien giocava da ragazzino.

Sabato 26 a Birmingham apre la torre di Tolkien

Le due Torri a EgbagtonCi sono molti luoghi, storie ed eventi che si dice abbiano ispirato J.R.R. Tolkien nei suoi racconti sulla Terra di Mezzo. Una che da molti anni intriga gli appassionati è la torre chiamata Perrott’s Folly, nelle Midlands occidentali, in Inghilterra. Questa torre dalla forma inconsueta si trova a Edgbaston, alla periferia di Birmingham, una zona in cui Tolkien visse quando era un ragazzo. È una struttura alta 96 piedi, costruita da John Perrott nel 1758 per ragioni che oggi si sono perdute – forse perché doveva essere semplicemente uno status symbol, sebbene sia più romantico credere che lo abbia voluto costruire per poter vedere sempre la tomba della moglie, che si trovava a 15 miglia di distanza, anche se sua moglie era ancora viva quando il nobile decise di costruire la torre… Gli scettici dicono che il vero motivo fosse quello di controllare la conserte ed eventualmente sventare le sue infedeltà…

La Torre di Tolkien venduta per una sterlina

Le Due Torri a BirmighamSi chiama Perrott’s Folly, si erge in un quartiere di Birmingham e pur necessitando di lavori di ristrutturazione per oltre un milione di sterline è stata acquistata da un ente benefico per la simbolica somma di una sterlina: affare andato in porto solo perché – a detta degli esperti – l’edificio sarebbe servito da ispirazione a J.R.R. Tolkien. Come riporta il quotidiano britannico The Guardian infatti l’amministratore delegato della Trident Reach the People Charity è un appassionato dello scrittore inglese e ha accettato di trasformare la torre – più nota all’estero che a Birmingham – in un centro di accoglienza, a un costo non certo economico. Tutelato dalle Belle Arti britanniche, l’edifico è stato più recentemente usato per esposizioni artistiche e celebrazioni tolkeniane. I nuovi proprietari del Trident non ne vogliono fare soltanto un’attrazione turistica, ma usarlo anche per attività sociali.

A Leeds una placca blu per J.R.R. Tolkien

Leeds, la L’autore del Signore degli Anelli, J.R.R. Tolkien, potrebbe essere stato ispirato a creare la Terra di Mezzo, mentre passeggiava in un bosco di Leeds. Il suggerimento è giunto da Kevin Grady, direttore del Leeds Civic Trust, e la conferma viene dall’inaugurazione di una placca blu per lo scrittore in una casa della città inglese. Le “blue plaques” sono delle installazioni permanenti che collegano un luogo col suo passato storico relativo a una persona o a un evento. «Ho letto Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli nel 1961, quando avevo 11 anni, ed sono rimasto subito affascinato dal mondo che Tolkien aveva creato», ha detto Grady, anch’egli laureato all’università di Leeds. «I libri erano allora relativamente poco conosciuti. Con il tempo, mentre giungevo all’università, Tolkien era diventato una figura di culto e ora i film di Peter Jackson hanno reso i suoi romanzi tra le storie più famose al mondo. È affascinante pensare che il mondo creato da Tolkien nel 1920 si stesse evolvendo nella sua mente mentre il professore si godeva le passeggiate nei boschi della Valle di Meanwood», ha concluso.

Un fine settimana con Tolkien a Sarehole

Il mulino di Sarehole, BirminghamAvevamo già parlato in un articolo precedente dell’ormai consueto fine settimana nella Terra-di-Mezzo di Birmingham. Ogni anno a maggio il mulino di Sarehole si trasforma nel mondo inventato da J.R.R. Tolkien. Quest’anno la celebrazione ha avuto luogo pochi giorni fa, durante il fine settimana del 19 e 20 maggio. E se, come la maggior parte di noi, non hai avuto la possibilità di partecipare, il video che inseriamo qui sotto, della durata di più di 10 minuti, può darti un assaggio dell’atmosfera che si è respirata!

In genereale, la piccola manifestazione sembra assomigliare a molti eventi del genere, ma questa gode di un carattere speciale perché sono proprio i luoghi in cui J.R.R. Tolkien visse la sua infanzia. Tra l’altro, il luogo è molto migliorato. Mentre fino a poco tempo fa il famoso mulino di Sarehole, nel sobborgo di Hall Green, era semi-abbandonato, ora è aperto un nuovo museo, mettendo così in evidenza il forte legame dell’autore con la città: sarà possibile visitare una serie di mostre e assistere alla visione di un cortometraggio sulla sua vita. E una nuova strategia per il turismo da parte del municipio spera di poter attrarre pubblico con più pubblicità, un sito web dedicato, finanziamenti per la conservazione del patrimonio dei siti ed edifici legati a Tolkien.

Per maggiori dettagli e approfondimenti.
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GUARDA IL VIDEO:
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Il video è di Ian Fish, la fotografia di Ellie Gibbons, audio e produzione di Sam Coley.

– Vai al Museo del mulino di Sarehole
– Vai al sito per le informazioni sul fine settimana dedicato alla Birmingham legata a Tolkien

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Birmingham, weekend al mulino di Tolkien

Sarehole Mill a BirminghamPuò non essere la Terra-di-mezzo, ma i responsabili del turismo a Birmingham sperano di incassare molto dalla Hobbit-mania prossima ventura, puntando tutto su una nuova attrazione dedicata a J.R.R. Tolkien. L’interesse per lo scrittore, che visse e crebbe in città tra il 1895 e il 1911, si prevede spiccherà il volo quando alla fine dell’anno uscirà nelle sale la versione cinematografica di una delle sue opere più famose, Lo Hobbit appunto. Secondo alcuni, i paesaggi e le architetture di Birmingham si riflettono nelle sue storie, in particolare Folly Perrott e Waterworks Edgbaston, che alcuni ha deciso che debbano aver ispirato le Due Torri descritte nel Signore degli Anelli.

Due lettere di J.R.R. Tolkien salvano una biblioteca di Oxford

Deddington Library - la biblioteca di Deddington La storia che stiamo per raccontare è a lieto fine e, come sempre, J.R.R. Tolkien vi ha avuto una parte importante. Tutto risale a poco più di un anno fa quando, per far fronte alla crisi economica, il Consiglio di Contea dell’Oxfordshire decise di chiudere 20 delle 43 biblioteche pubbliche per ridurre le spese. Tra queste anche la piccola biblioteca di Deddington, 30 km a nord di Oxford. Bibliotecari e abitanti si sono riuniti e hanno pensato a come unire le forze per scongiurare la minaccia, con qualche forma di protesta. Poi, uno di loro si è ricordato di un evento passato…

È Natale, le Lettere di J.R.R. Tolkien ai figli

Immagine dalle Ogni dicembre, poco prima di Natale, una busta con un francobollo proveniente dal Polo Nord arrivava per i figli di J.R.R. Tolkien. All’interno c’era una lettera scritta in fretta e furia e dei bellissimi disegni o schizzi a colori. Le lettere portavano la firma di Babbo Natale in persona. Chi le scriveva era in realtà il compassato professore di Oxford, che dieci anni dopo si sarebbe trovato a scrivere Lo Hobbit e in seguito il suo capolavoro, Il Signore degli Anelli. La prima delle Lettere di Babbo Natale porta la data del 1920 ed è rivolta al primogenito di casa Tolkien, John, che all’epoca ha soltanto tre anni. L’ultimo messaggio, invece, risale al 1943 ed è indirizzato alla quarta e ultima figlia dello scrittore, Priscilla, già quattordicenne ma, a quanto pare, decisamente restia a troncare i rapporti con il caro vecchio «Babbo Natale». Infilate in buste bianche di neve, ornate di disegni, affrancate con francobolli delle Poste Polari e contenenti narrazioni illustrate e poesie, in tutti quegli anni esse continuarono ad arrivare a casa Tolkien, portate dal postino o da altri misteriosi ambasciatori per i figli del professore: oltre John e Priscilla anche per Michael e Christopher. Le lettere erano anche contraddistinte da differenti grafie: energica anche se un po’ tremolante quella di Babbo Natale; grossolana e all’occorrenza scorretta quella del suo principale aiutante l’irruente Orso Polare; raffinata e filiforme infine quella dell’elfo Ilbereth, che fa la sua comparsa nel 1936, proprio quando Tolkien sta ultimando la stesura dello Hobbit. Babbo Natale vive al Polo Nord, nella grande Casa di Roccia. Immagine dalle Con lui vivono l’Orso Polare e i cuccioli suoi nipoti, tra cui Paksu e Valkotukka (“Grasso” e “Pelobianco”); gli Uomini-di-neve e i loro bambini; gli Gnomi Rossi e gli Elfi (uno dei quali è appunto Ilbereth, che diventerà segretario di Babbo Natale). L’Orso Polare (detto, in lingua artica, anche “Karhu”) lo aiuta a confezionare i pacchi con i doni; Paksu e Valkotukka gli scombinano l’organizzazione della casa; le renne lo accompagnano nei viaggi; gli Elfi difendono tutti contro i Folletti; e Babbo Natale, tra un fuoco d’artificio dell’Aurora Boreale e una visita dell’Uomo della Luna (impegnato a mettere ordine tra le stelle), passa il tempo, oltre che a consegnare doni, a descrivere (a disegnare) con ordinato disordine il disordinato ordine del suo mondo.

I dieci luoghi più “letterari” del mondo

Libreria a ParigiDieci luoghi per perdersi e ritrovarsi con l’autore preferito. Sul sito Gadling Jessica Festa mette in fila dieci ritrovi del cuore nel vasto mondo, storicizzati e in qualche modo resi eterni dalla penna o dalla semplice presenza di grandi scrittori. Nell’ordine, si parte dalla libreria Shakespeare and company di Parigi dove nel secolo scorso sono passati Fitzgerald ed Hemingway, la cui casa a Key West in Florida è il secondo dei luoghi letterari menzionati. Qui al 907 di Whitehead Street l’autore di Addio alle Armi ultimò molti dei suoi romanzi. Per terzo viene il Globe Theatre di Londra con il suo implicito richiamo shakespeariano, anche il teatro che possiamo visitare oggi è stato ricostruito dopo un incendio nel 1844. E poi Walden Pond a Concord nel Massachussettes, legato alla memoria di Thoreau e Emerson; il Vesuvio Cafe di San Francisco, culla della Beat Generation, il Chelsea Hotel di New York, la Dublino di Joyce (sì in questo caso la giornalista ha scelto proprio la città intera come luogo d’elezione); un’altra città sebbene di dimensioni più modeste come la Hannibal del Missouri è stata invece consegnata alla storia letteraria dalla presenza di Mark Twain, mentre il museo di Haworth in Inghilterra racchiude la memoria delle sorelle Bronte.

Moseley Bog, il paradiso di J.R.R. Tolkien

Lo stagno Millpond«Il suono selvaggio della sega elettrica continua a farsi sentire dove gli alberi crescono», scriveva J.R.R. Tolkien. Per fortuna non è sempre così, anzi a volte buone notizie giungono proprio dove gli alberi crescono. Se poi si tratta proprio di quelli in cui lo scrittore visse parte della sua infanzia, allora la buona notizia è doppia! Nuovi sentieri, un teatro all’aperto e il ripristino delle siepi, sono le novità introdotti nella riserva naturale nota come la Moseley Bog a Birmingham. Di proprietà del comune e gestita dagli Amici di Moseley Bog e dal Wwf locale, la riserva ha messo a frutto uno stanziamento di oltre 280mila euro per preservare l’area dall’urbanizzazione. «Abbiamo fatto ogni sforzo per assicurarci che che il bosco e il fiume rimassero nel loro stato naturale», ha detto alla Bbc News Neil Wyatt, capo del Wildlife Trust a Birmingham. «Lo abbiamo reso più accessibile e fruibile al pubblico». Il miglioramento è notevole se si pensa che una parte della riserva naturale una volta era utilizzata come discarica, mentre ora è un parco nazionale per la conservazione della natura. Wyatt ha raccontato che molti visitatori fanno lunghi viaggi pur di vedere i luoghi in cui Tolkien è vissuto da bambino: «Alcuni vengono anche dal Giappone!».