Il Tolkien Seminar DTG 2017 è sulla subcrezione

Logo Deutsche Tolkien GesellschaftIn occasione del quattordicesimo Tolkien Seminar della Deutsche Tolkien Gesellschaft e.V., che si terrà dal 27 al 29 ottobre 2017 all’Università di Augsburg (Augusta), la Società Tolkieniana Tedesca ha indetto un call for papers: il tema sarà la creazione di mondi, o per usare termini più tolkieniani, la subcreazione. Si tratta di una magnifica occasione per gli studiosi tolkieniani di presentare le proprie ricerche, ma anche per gli amanti della Terra di Mezzo che desiderano compiere i primi passi per diventarlo.

Il 25 marzo partecipa al Tolkien Day a Roma!

MACRO 138Il 25 marzo a Roma arriva il Tolkien Day, organizzato dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani in collaborazione con LudoManiacs: una giornata interamente dedicata al professore oxoniense in occasione del Tolkien Reading Day. Molte sono le attività in programma, ospitate dal MACRO 128, lo spazio presso il Museo di Arte Contemporanea di Roma (Via Nizza 138, 00198 Roma), e molti sono gli ospiti che contribuiranno a rendere questa giornata indimenticabile. Cominciate ad organizzarvi, perché sarà un sabato davvero imperdibile!

Il Signore del Metallo a Cartoomics di Milano

Libri: Manca meno di una settimana all’inizio della ventiquattresima edizione della Cartoomics Movies Comics and Games, rassegna milanese dedicata a fumetti, giochi e film che si terrà alla Fiera Milano RHO, padiglioni 16/20, dal 3 al 5 marzo. Per tre giorni la fiera ospiterà stand, interventi e novità legate al mondo del fumetto e alle sue declinazioni: gadgets e cosplayers coloreranno i padiglioni e si potrà sperimentare questo mondo creativo nel suo aspetto più ludico, con videogiochi e giochi da tavolo, nonché scoprirne i meccanismi, i retroscena e la complessità grazie alle conferenze di esperti dei vari settori toccati dalla manifestazione. Tra queste conferenze figura quella di uno dei soci fondatori dell’AIST, Stefano Giorgianni, che presenterà il suo libro J. R. R. Tolkien. Il Signore del Metallo domenica 5.

Un nuova rubrica: le pillole di Claudio Testi

Cop-Recensioni

LeggereDiciamo subito che parlare di nuova rubrica è un po’ inesatto. Sarebbe più corretto parlare di sdoppiamento di una delle nostre rubriche, quella più propriamente dedicata ai libri. Da anni Letto e commentato è lo spazio del sito web dedicato alle recensioni che da ottobre scorso è divenuto mensile e che, sempre da ottobre, recensisce tutti i libri che escono in italiano su J.R.R. Tolkien. Lo studio delle opere dello scrittore inglese, infatti, non può prescindere dalla letteratura secondaria. Libri, saggi, conferenze, sono argomento di moltissimi dei nostri articoli. Commentarli viene anche naturale. L’Associazione Italiana Studi Tolkieniani da tempo cerca di segnalare e recensire i volumi di indiscusso valore, e dalla metà del 2016 – come già scritto – si è iniziata ad occupare di tutte le pubblicazioni che escono in Italia, cercando di dare un giudizio obiettivo, positivo o negativo che sia, proprio per offrire agli appassionati di Tolkien una bussola in cui potersi orientare in questo vasto oceano pieno di scogli e secche, ma ricco di splendide perle da leggere se si sa dove cercale.

Studiosi: Claudio TestiVisto il proliferare negli ultimi anni delle pubblicazioni dedicate alle opere di Tolkien abbiamo deciso di affiancare la rubrica Letto e commentato, che rimane mensile e si occuperà soprattutto dei libri in italiano e Le pillole, aperiodiche ma al tempo stesso in continuo aggiornamento, dedicata soprattutto ai libri in lingua inglese, che sono sempre più in aumento e che per questo possono disorientare chi si avvicina per la prima volta. L’esigenza nasce, come detto, proprio per fornire una bussola agli appassionati e agli studiosi: la rubrica fornirà sempre l’elenco di tutti i libri recensiti, in poche righe ma sempre in maniera puntuale, per farne capire il valore e le novità nell’ambito della ricerca. Per una maggiore facilità di lettura, viene fornita anche una scala di valutazione (da 1 a 5) che mostra come ogni studio in esame si ponga rispetto a tutti gli altri volumi. Tutte le recensioni sono firmate da Claudio Antonio Testi, filosofo, segretario dell’Istituto Filosofico di Studi Tomistici e vicepresidente dell’AIST (qui il suo curriculum). Una bibliografia ragionata: questo vuole essere la nuova rubrica Le pillole di Claudio Testi. Seguite il link e buona lettura.

la nuova rubrica LE PILLOLE DI CLAUDIO TESTI
 

(L’immagine di copertina è tratta da numero del 6 novembre 2006 de The New Yorker, una delle più importanti riviste dedicate alle recensioni di libri. È un omaggio all’autore, Eric Drooker)

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Radio3, la 8a puntata: il Signore del Fandom

Cop_Loredana-Lipperini_Alturo-StàlteriSabato 25 siamo giunti al termine del programma Tolkien: un viaggio inaspettato, un approfondimento di ampio spettro dedicato al professore oxoniense all’interno di Pantheon, condotto da Loredana Lipperini e Arturo Stàltieri, curate da Federica Barozzi con la regia di Diego Marras.
Per quest’ultima puntata il tema è il fandom, il mondo degli appassionati di Tolkien, e come questa passione a volte porti a voler partecipare in maniera sempre più attiva alle vicende della Terra di Mezzo fino a inventarne di proprie, cercando di ampliarne la storia, spesso sfruttando gli spazi d’ombra. L’argomento è stato affrontato con lo speciale intervento degli scrittori Alessandro D’Avenia e Michela Murgia.
Il momento musicale vede la partecipazione di Giandil, il cui album Andata e Ritorno è uscito nel 2015, e l’ascolto del brano The Greatest Adventure interpretato da Glenn Yarbrough, tratto dalla colonna sonora del cartone animato The Hobbit del 1977.

La sinfonia di Shore torna a Firenze e a Roma

Lord for the Rings in ConcertL’iniziativa sinfonica itinerante Lord of the Rings in Concert è tornata nelle sale da concerto italiane: l’esecuzione dal vivo delle musiche di Howard Shore per Il Signore degli Anelli di Peter Jackson (accompagnate dalla proiezione sincrona del film) fa tappa a Firenze a marzo e a Roma in giugno. Non è la prima volta, e non stupirebbe se non fosse nemmeno l’ultima, dato il successo mondiale di questa meravigliosa iniziativa che continua ad affascinare ed incantare gli spettatori.
La creazione della colonna sonora per la trilogia jacksoniana ha valso a Shore due premi Oscar (per La Compagnia dell’Anello e per Il Ritorno del Re) e l’Oscar per la migliore canzone Into the West. L’intera colonna sonora è poi confluita in una sinfonia e in una proiezione musicata dal vivo, con un posto importante lasciato al coro e agli ottoni. La musica è stata composta per il film e quindi ispirata da quest’ultimo, un legame mantenuto nella proiezione che accompagna l’esecuzione musicale.

Howard Shore nel suo studio (foto di Christopher Essey - courtesy of National FIlm Board of Canada)Compositore e direttore d’orchestra, Howard Shore è vincitore di tre Oscar, altrettanti Golden Globes e quattro Grammy. Canadese di nascita, ha firmato le colonne sonore oggi considerate pietre miliari della storia del cinema come Il silenzio degli innocenti di Jonathan Demme o Seven di David Fincher, Ed Wood di Tim Burton e molti film per David Cronenberg e Martin Scorsese.

Radio3, la 7a puntata: gli epigoni di Tolkien

Cop_Loredana-Lipperini_Alturo-StàlteriProsegue l’appuntamento radiofonico con la trasmissione Pantheon e la serie di otto puntate monografiche “Tolkien: un viaggio inaspettato”, condotte da Loredana Lipperini e Arturo Stàltieri, curate da Federica Barozzi con la regia di Diego Marras.
Sabato 18 è stata trasmessa la settima puntata, la quale ha visto intervistato Roberto Arduini, presidente AIST: l’argomento principale dell’intervento è l’influsso delle opere del Professore sull’immaginario, dalla letteratura fantasy, ai giochi da tavolo e i videogiochi.
Il momento musicale vede la partecipazione di Edoardo Volpi Kellermann, compositore e creatore del sito Tolkieniana Net.

J.R.R. Tolkien, maestro anche di management

Harri HietikkoMolti appassionati di Tolkien portano il proprio interesse anche in facoltà quando frequentano l’università e non mancano di dedicargli tesi su tesi che indagano i più disparati aspetti delle opere del professore. Com’è facile aspettarsi, la maggior parte di queste tesi trattano materie umanistiche: letteratura inglese, filologia germanica, filologia ugro-finnica, letterature comparate, glottologia solo per citarne alcune. Eppure Tolkien riesce ad apparire anche in campi in cui difficilmente si penserebbe di incontrarlo, come il management: un testo assai particolare è la tesi presentata da Harri Viljami Hietikko col titolo Valta, johtajuus, tuho ja toivo J. R. R. Tolkienin teoksessa Taru Sormusten Herrasta eli “Management by Sauron”, Potere, leadership, rovina e speranza nell’opera Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien, ovvero “Management by Sauron”.
La tesi di dottorato in scienze amministrative è stata discussa nel 2008 all’università di Tampere, in Finlandia, considerato da molti uno dei paesi col sistema scolastico più evoluto al mondo, nonché terra cara al professore oxoniense per la sua cultura e la sua lingua.

Radio3, la 6a puntata: la Natura e il jazz

Cop_Loredana-Lipperini_Alturo-StàlteriProsegue l’appuntamento radiofonico con la trasmissione Pantheon e la serie di otto puntate monografiche “Tolkien: un viaggio inaspettato”, condotte da Loredana Lipperini e Arturo Stàltieri, curate da Federica Barozzi con la regia di Diego Marras.
Sabato 11 è stata trasmessa la sesta puntata, la quale ha visto intervistato Roberto Arduini, presidente AIST: gli aspetti dell’opera tolkieniana toccati sono vari, tra cui spicca soprattutto l’attenzione per la natura del Professore.
Il momento musicale vede la partecipazione di Andrea Pellegrini, nel cui album Middle Earth Tolkien e il jazz si incontrano, e l’ascolto del brano The Old Forest di Bo Hansson.

Le “venti righe” anche nell’ebook di ISdA

Il Signore degli Anelli: Edizione LussoDopo molti anni, tornano le famigerate «venti righe» in tutte le edizioni del Signore degli Anelli. Sono state ripristinate, infatti, nell’edizione ebook in vendita su tutti i negozi online e aggiornabili gratuitamente anche dal sito della casa editrice Giunti. Ma l’editore delle opere di J.R.R. Tolkien non era Bompiani? Per capirlo bisogna fare un passo indietro e ripercorre le vicende che riguardano i testi pubblicati da Bompiani e le sue vicende societarie.

Radio3, 5a: Murgia e Simonelli sulle donne

Cop_Loredana-Lipperini_Alturo-StàlteriProsegue l’appuntamento radiofonico con la trasmissione Pantheon e la serie di otto puntate monografiche “Tolkien: un viaggio inaspettato”, condotte da Loredana Lipperini e Arturo Stàltieri, curate da Federica Barozzi con la regia di Diego Marras.
Sabato 4 febbraio è stata trasmessa la quinta puntata, dedicata alla donna nel Signore degli Anelli, dove sono intervenuti Michela Murgia e Saverio Simonelli.

Quando Tolkien e il cosplay si incontrano 4

Bilbo Baggins cosplayQuesto venerdì ci porta alla conclusione della nostra breve parentesi sul connubio tra Tolkien e cosplay: certo non una panoramica a 360 gradi, ma piccoli scorci che mostrano quanta passione possa esserci dietro un costume che non è solamente una maschera, come possa accendere la curiosità ed esserne allo stesso tempo il frutto, quanto possa dare in termini umani. Dopotutto, “If more of us valued food and cheer and song above hoarded gold, it would be a merrier world.” (The Hobbit, J. R. R. Tolkien).
Ringraziamo i ragazzi che hanno condiviso con noi le loro esperienze e i nostri lettori che hanno seguito questa piccola rubrica.
Ecco la nostra ultima intervista, dove prende parola la cosplayer tolkieniana Marianna Maggi.

1) Quando e come hai conosciuto il mondo del cosplay?
Ho conosciuto questo mondo ormai parecchi anni fa, nel 2009, tramite ricerche su internet che mi hanno ricondotta ad alcuni famosi cosplayer dell’epoca.

2) Per quale motivo sei diventata una cosplayer?
Prima di tutto per ricreare i costumi che mi ispirano di più, e più avanti ho imparato anche il piacere di interpretare i personaggi di cui vesto i panni.

3) Qual’è stato il tuo primo cosplay?
Suiseiseki dall’anime Rozen Maiden (anime tratto dall’omonimo manga delle autrici PEACH-PIT, pubblicato dalla Flashbook Edizioni dal 2006 – n.d.r.).

4) Quando e come hai conosciuto Tolkien?
Ho conosciuto il maestro grazie all’uscita del primo film, La Compagnia dell’Anello. Ero alle medie all’epoca e in classe non si parlava d’altro!

Libri: "Santi pagani" di Claudio Testi5) Quali opere hai letto di Tolkien e qual è la tua preferita?
Purtroppo non molte, oltre Il Signore degli Anelli ho letto Lo Hobbit, Il Silmarillion, Il ritorno di Beorhtnoth figlio di Beorhthelm, e ho preso da poco I figli di Húrin. Per lo più mi sono concentrata sulla lettura di saggi e opere su Tolkien, quali Paganesimo e Cristianesimo in Tolkien (di Enrico Passaro e Marco Respinti, casa editrice Il Minotauro, 2004 – n. d. r.), Santi pagani nella Terra di Mezzo di Tolkien (di Claudio Antonio Testi, Edizioni Studio Domenicano, 2014 – n. d. r.), Tolkien e i classici (a cura di Roberto Arduini, Cecilia Barella, Giampaolo Canzonieri, Claudio Antonio Testi, casa editrice Effatà, 2015 – n. d. r.), un paio di biografie e diversi saggi sulle figure femminili nelle sue opere.

6) Qual’è il tuo personaggio tolkieniano preferito?
Non posso dire di averne uno soltanto, ma sicuramente Re Théoden ed Éowyn mi hanno emozionata più di qualunque altro personaggio.

7) Tolkien e cosplay: queste due passioni hanno influenzato la tua vita? In che modo?
Senza dubbio ora la mia vita sarebbe incredibilmente diversa se non fossi entrata in questo mondo! Prima di tutto ho conosciuto alcuni dei miei migliori amici grazie a queste due passioni, e in particolare ho incontrato il mio ragazzo! Inoltre ormai gran parte dei miei costumi, anche non prettamente tolkieniani, si ispirano inevitabilmente al suo stile e al suo immaginario.

8) Quali personaggi tolkieniani interpreti e per quale motivo? Quali caratteristiche ti hanno colpito di più di loro?
Este cosplayIl mio cosplay di punta è Éowyn: ho ricreato diverse sue versioni cinematografiche e questo perché è un modello di donna che seguo fin da piccola e che mi influenza ancora oggi, indossandone i panni. Inoltre, anche se estremamente di nicchia, ho interpretato Estë La Gentile, Valië del Riposo, insieme ad un gruppo completo di Valar, e Lúthien Tinúviel insieme al mio ragazzo che ha interpretato Beren. Quello che mi ha colpito di più di loro, e che le accomuna tutte, è la grande gentilezza e bellezza che ispirano e, allo stesso tempo, la forza e il coraggio che le contraddistingue.
In più ho interpretato, anche se per poco, Bofur della compagnia di Thorin, a cui sono super affezionata, ma che purtroppo fisicamente non mi si addice per niente.

9) Hai realizzato tu il costume?
Per la parte sartoriale li realizzo da sola poiché ho frequentato un corso di sartoria, ma spesso commissiono o mi faccio aiutare per gli accessori.

10) Qual’è la cosa che preferisci dell’indossare le vesti di un personaggio tolkieniano?

Eowyn cosplayLa cosa più bella, in particolare nell’indossare le vesti di Éowyn, è sicuramente vedere le reazioni dei visitatori che vengono a trovarci durante i vari eventi, dal semplice ragazzo che punta il dito alla mamma che spiega alla figlioletta che da grande, se sarà abbastanza coraggiosa, anche lei potrà sconfiggere un drago come me. Sono ricordi preziosissimi che senza l’universo tolkieniano non avrei mai vissuto.

11) Futuri progetti cosplay tolkieniani? Nuovi personaggi?
Di sicuro ho intenzione di preparare altre versioni di Éowyn! Inoltre sto preparando una mia versione di Lothíriel di Dol Amroth. Per quest’anno ho deciso di concentrarmi più sui personaggi tratti da Il Silmarillion e mi piacerebbe creare qualcosa per interpretare Melian, madre di Lúthien, Fingolfin, e una tra Aredhel e Haleth.

12) C’è stata un’influenza da parte dei film di Peter Jackson?
Assolutamente sì, poiché la versione cinematografica delle opere di Tolkien è fondamentale per noi cosplayer. Tutti i costumi che ho realizzato sono (più o meno) copie di quelle dei film, a esclusione di quelli tratti dal Silmarillion ovviamente. Per di più, anche i costumi che realizzo per me stessa, come precedentemente accennato, si ispirano in parte anche a quelli dei film.

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Radio3, 4a puntata: WM4 e il “pagano convertito”

Cop_Loredana-Lipperini_Alturo-StàlteriProsegue l’appuntamento radiofonico con la trasmissione Pantheon e la serie di otto puntate monografiche “Tolkien: un viaggio inaspettato”, condotte da Loredana Lipperini e Arturo Stàltieri, curate da Federica Barozzi con la regia di Diego Marras. Sabato 28 è stata trasmessa la quarta puntata, che come già la terza, ha visto intervistato Wu Ming 4. Se l’altra volta si era parlato dell’eroe tolkieniano, questa volta l’argomento è stato l’immagine del male, in particolare nel Signore degli Anelli, e il tema della morte.
Ne approfittiamo per segnalare ai nostri lettori che la trasmissione sta ottenendo un ottimo riscontro di ascolti, e che i podcast delle puntate trasmesse hanno già avuto circa quattromila download.

Quando Tolkien e il cosplay si incontrano 3

Tolkien appoggiato ad un alberoSiamo arrivati a venerdì e come nelle ultime due settimane vi proponiamo un’intervista ad uno dei tanti cosplayers che si sono avvicinati al mondo tolkienano e che scelgono di impersonare i personaggi che hanno affascinato tutti noi amanti delle opere del Professore. Finora abbiamo visto interpretati orchi, Elfi, ma soprattutto Hobbit: popolo caro a Tolkien e a cui egli si sentiva vicino tanto da dichiarare nella lettera n.213 “I am in fact a Hobbit (in all but size). I like gardens, trees and unmechanized farmlands; I smoke a pipe, and like good plain food (unrefrigerated), but detest French cooking; I like, and even dare to wear in these dull days, ornamental waistcoats. I am fond of mushrooms (out of a field); have a very simple sense of humour (which even my appreciative critics find tiresome); I go to bed late and get up late (when possible). I do not travel much.”.
Ma il nostro percorso non è ancora terminato e nella terza tappa del nostro viaggio incontriamo Luca Mario Piccoli.

1) Quando e come hai conosciuto il mondo del cosplay?
Diciamo che l’ho conosciuto nel 2012 tramite una mia carissima amica, Lucia Ghidetti, ma fin da piccolo mi piaceva mascherarmi da i miei eroi d’infanzia non solo a carnevale.

2) Per quale motivo sei diventato un cosplayer?
Beh, ovviamente per diventare io stesso il personaggio o l’eroe a cui mi ispiro.

3) Qual’è stato il tuo primo cosplay?
Ufficialmente Elrond da Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato.

4) Quando e come hai conosciuto Tolkien?
Molti anni fa quando vidi per la prima volta
La Compagnia dell’Anello al cinema, per poi finire la trilogia cinematografica e passare alla lettura del libro e non solo.

I figli di Hurin5) Quali opere hai letto di Tolkien e qual’è la tua preferita?
Oltre a Lo Hobbit, Il Signore degli Anelli e il Silmarillion ho anche letto Racconti Ritrovati, Perduti e Incompiuti, Le Avventure di Tom Bombadil, Albero e Foglia, Sir Gawain e il Cavaliere Verde ed I figli di Húrin, che è la mia opera preferita.

6) Qual’è il tuo personaggio tolkieniano preferito?
Non ne ho uno solo, i miei preferiti sono Túrin Turambar, Éomer e Tom Bombadil.

7) Tolkien e cosplay: queste due passioni hanno influenzato la tua vita? In che modo?
Sì, prima di tutto è grazie a Tolkien e al cosplay se oggi sto insieme alla mia ragazza (cosplayer anche lei e fan di Éomer), inoltre ho fatto tantissime nuove amicizie.

8) Quali personaggi tolkieniani interpreti e per quale motivo? Quali caratteristiche ti hanno colpito di più di loro?
La festa del'unicorno - premio Quarta EraNe interpreto e ne ho interpretati tanti, in primis Éomer perché dicono che gli somiglio e mi piacciono i suoi valori, le sue idee e l’amore verso la famiglia; Faramir più che altro per una scelta estetica, ovvero ho gli stessi capelli e la stessa barba, inoltre l’ho portato insieme alla mia ragazza che fa Éowyn. Dwalin perché sì, è un nano forzuto e un po’ burbero, ma comunque leale verso il suo re. Tom Bombadil è uno dei misteri di Tolkien, ma ho scelto di interpretarlo soprattutto perché canta e balla sempre.
Aulë, il creatore dei Nani e il padre della terra, ho scelto di impersonarlo perché assieme ad altri membri della Quarta Era abbiamo fatto il gruppo dei Valar: li abbiamo portati alla Festa dell’Unicorno l’anno scorso e abbiamo vinto il premio Miglior Gruppo Fantasy.
Io e la mia ragazza abbiamo portato una versione di Beren e Lúthien. Inoltre ho interpretato anche un ranger dell’Ithilien e un Nazgûl.

9) Hai realizzato tu il costume?
La maggior parte dei costumi li commissiono ad altri poiché tra lavoro e tante altre cose ho poco tempo per crearli, ma qualche costume e accessorio riesco a farli da solo.

Eomer, Theoden, Eowyn cosplay10) Qual’è la cosa che preferisci dell’indossare le vesti di un personaggio tolkieniano?
Ovviamente quando entro nell’armatura di Éomer ogni volta che vedo un Uruk-hai o un Haradrim sguaino la spada e li attacco: diciamo che questa basta e avanza.

11) Futuri progetti cosplay tolkieniani? Nuovi personaggi?
Tolkieniani no, sicuramente migliorerò qualche costume che ho già.

12) C’è stata un’influenza da parte dei film di Peter Jackson?
Ovviamente sì, per Éomer soprattutto, per noi cosplayer i personaggi dei film sono stati di grande aiuto per realizzare i nostri costumi anche se per altri personaggi da interpretare (vedi Tom Bombadil) abbiamo avuto più libertà nel creare i costumi.

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LINK ESTERNI:
– Vai al sito della Quarta Era

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Aubusson, gli arazzi della Terra di Mezzo

Signature-convention-tolkienAbbiamo imparato a conoscere Tolkien come artista dell’immagine attraverso opere minori come le Lettere di Babbo Natale e grazie a volumi quali L’arte dello Hobbit (Bompiani, 2012) e The Art of the Lord of the Rings (HarperCollins Publishers, 2015) curati da Wayne G. Hammond e da Christina Scull, che ci hanno permesso di comprendere maggiormente l’immaginazione dell’autore e ci hanno offerto uno spunto per pensare ad una Terra di Mezzo dall’aspetto differente rispetto a quella portata sul grande schermo da Peter Jackson, più vicina alla visione dell’autore, ma ora questa rappresentazione del mondo tolkieniano si presta ad assumere una nuova, affascinante veste. La Cité internationale de la tapisserie di Aubusson (Francia), dopo aver sottoscritto un accordo con niente meno che la Tolkien Estate, ha dato inizio ad un progetto senza precedenti: “Aubusson tisse Tolkien” (Aubusson tesse Tolkien).

Al Tolkien-Lab di Modena i Signori della Paura

Tolkien LabMercoledì 25 gennaio torna il Tolkien-Lab, appuntamento mensile organizzato dalla Associazione Italiana Studi Tolkieniani e dall’Istituto Filosofico di Studi Tomistici. Il tema dell’incontro saranno i Signori della Paura: i Non-morti nelle opere di Tolkien e vedrà come relatrice Barbara Sanguineti, traduttrice, saggista e responsabile culturale AIST, da sempre appassionata di letteratura e cinema horror. L’appuntamento si terrà alle ore 20,45 nella sede dell’istituto tomistico, in Strada San Cataldo 97 a Modena (vedi l’evento facebook del Tolkien-Lab: Tolkien e i Non-morti).

Milano, il 4 febbraio un pomeriggio con Tolkien

Museo Wow - Fumetto a MilanoIn occasione della mostra “Lords for the Ring”, allestita fino al 12 febbraio in collaborazione con Lucca Comics & Games e Associazione Italiana Studi Tolkieniani, sabato 4 gennaio WOW Spazio Fumetto dedica un intero pomeriggio a tutti gli amanti del fantasy con presentazioni di libri e fumetti e uno speciale laboratorio di scrittura elfica. Si parlerà di draghi, di Tolkien, di musica, di creature fantastiche e si imparerà a scrivere in elfico. Ecco il programma:

Radio3, la 3a puntata: WM4 e l’eroe tolkieniano

Cop_Loredana-Lipperini_Alturo-StàlteriContinua il nostro appuntamento radiofonico settimanale e sabato 21 è stata trasmessa la terza puntata di Tolkien: un viaggio inaspettato, all’interno del programma Pantheon, condotto da Loredana Lipperini e Arturo Stàltieri, curato da Federica Barozzi con la regia di Diego Marras. Nelle puntate precedenti si è parlato di fonti letterarie, di lingue inventate e di musica: questa volta è il turno dell’eroe tolkieniano, presentato da Wu Ming 4.

Quando Tolkien e il cosplay si incontrano 2

La Quarta Era a Soncino FantasyContinua l’iniziativa iniziata venerdì 13 gennaio, Quando Tolkien e il cosplay si incontrano, una piccola avventura nel mondo dei cosplayer tolkieniani, dove i personaggi delle opere tolkieniane (o delle trilogie cinematografiche ad esse ispirate) prendono corpo, interpretati da ragazzi e ragazze (ma non solo) che vi si dedicano mossi dalla propria passione.
Incontriamo oggi la seconda cosplayer tolkieniana: Stefania Lovat.

Lucca Comics & Games 20051) Quando e come hai conosciuto il mondo del cosplay?
Ho conosciuto il mondo del cosplay esattamente 12 anni fa, per il mio diciottesimo compleanno. La mia prima fiera fu quel lontano Lucca Comics and Games del 2005 in cui andai per la prima volta con la mia migliore amica. Andando a scuola insieme, ero venuta a conoscenza di questa cosa bellissima chiamata cosplay dalla rivista Japan Magazine (rivista dedicata principalmente a manga e anime, pubblicata dalla casa editrice Eden dal 1991 al 2001, n.d.r.).
L’inizio della fine.

2) Per quale motivo sei diventata una cosplayer?
Ho sempre amato l’idea di essere per un giorno il personaggio che tanto amavo. Renderlo vivo e sentirmi lei. Inoltre sono sempre stata molto timida e il cosplay mi ha aiutata a superare la barriera della timidezza. Mi ha aiutata anche a sviluppare più empatia.

3) Qual’è stato il tuo primo cosplay?
Kikyo, una miko (sacerdotessa shintoista), di Inu Yasha (manga opera dell’autrice Rumiko Takahashi, pubblicato dalla casa editrice Star Comics dal 2001, la cui storia legata al folklore giapponese è ambientata in parte nel Giappone moderno e in parte nell’epoca Sengoku – n.d.r.).

Biglietto cinema Signore degli Anelli4) Quando e come hai conosciuto Tolkien?
Tramite la trasposizione cinematografica di Peter Jackson del Signore degli Anelli.
Conservo ancora il biglietto del cinema in cui andai a vedere Le Due Torri, assieme ad una mia amica già appassionatissima di Tolkien.

5) Quali opere hai letto di Tolkien e qual’è la tua preferita?
Ahimè, ho letto solo il Signore degli Anelli. Un particolare che ho trovato molto bello sono state le canzoni che Tolkien ha inserito nel romanzo: amo la musica, ti riempie la vita di gioia.
Certe descrizioni invece per me erano molto lunghe e dettagliate, e credo possano far desistere il lettore.

6) Qual’è il tuo personaggio tolkieniano preferito?
Adoro tantissimo Sam Gamgee. Fedele e pratico.

7) Tolkien e cosplay: queste due passioni hanno influenzato la tua vita? In che modo?
Entrambe hanno influenzato la mia vita. Mi hanno fatto conoscere molte persone, tra cui molti dei quali sono tuttora miei cari amici.
Come ho detto prima, il cosplay mi ha davvero aiutato nel superare il mio terrore nel rapportarmi con le persone e la mia timidezza.

Stefania Lovat come Rosie Cotton8) Quali personaggi tolkieniani interpreti e per quale motivo? Quali caratteristiche ti hanno colpito di più di loro?
Di solito interpreto Arwen o Rosie Cotton: due categorie molto diverse Elfi e Hobbit.
Gli Elfi mi piacciono molto per la loro eleganza e raffinatezza, forse sarà perché non le posseggo in gran quantità che mi piacerebbe essere cosi!
Gli Hobbit invece rappresentano la mia vera essenza, quindi è la razza che amo di più. Gli Hobbit si godono la vita, la prendono con spensieratezza, è una cosa che invidio tantissimo. Le feste paesane, il loro amore per la buona tavola me li fanno amare moltissimo. La vita hobbit è la vita che vorrei.
E poi Rosie sposa il mio adorato Sam.

9) Hai realizzato tu il costume?
Purtroppo non so assolutamente cucire. Li ho commissionati tutti.

10) Qual’è la cosa che preferisci dell’indossare le vesti di un personaggio tolkieniano?
La compagnia, la serenità di stare insieme agli amici che condividono con me questa passione. Passare il tempo con persone sempre allegre.
Il fascino del costume, la soddisfazione di indossare un bell’abito, diverso dal solito, che provi agli inizi con gli anni lo perdi.

11) Futuri progetti cosplay tolkieniani? Nuovi personaggi?
Al momento non ne ho, ma chissà!

12) C’è stata un’influenza da parte dei film di Peter Jackson?
Considerando che ho cominciato vedendo il film, tantissima.

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Radio3, 2a puntata: le lingue e Ted Nasmith

Cop_Loredana-Lipperini_Alturo-StàlteriSabato 14 siamo approdati alla seconda tappa del percorso radiofonico di Tolkien: un viaggio inaspettato, all’interno del programma Pantheon , condotto da Loredana Lipperini e Arturo Stàltieri, curato da Federica Barozzi con la regia di Diego Marras. Dopo aver esplorato le origini della Terra di Mezzo con Piero Boitani durante la prima puntata, vediamo cosa ci ha riservato la seconda!

Quando Tolkien e il cosplay si incontrano

Quarta EraIl cosplay (da costume, costume, e play, gioco) è un fenomeno proveniente dal Giappone che si sta diffondendo sempre più anche in Europa, e l’Italia non fa eccezione. Il cosplay prevede l’indossare i panni dei propri personaggi preferiti provenienti da manga, anime, videogiochi, film o libri, a cui spesso si associa un’interpretazione del suo comportamento. Questa passione ha scoperto anche la Terra di Mezzo e molti sono i cosplayer che scelgono di impersonare uno dei personaggi di Tolkien: vi proponiamo quindi un viaggio all’interno di questo mondo attraverso quattro interviste a cosplayer tolkieniani, per osservare le sfaccettature di un fenomeno che si espande sotto i nostri occhi. Cedo quindi la parola al primo dei cosplayer tolkieniani che abbiamo intervistato: Alex Vezzelli.

1) Quando e come hai conosciuto il mondo del cosplay?
Lucca Comics and games 2006Questa domanda mi fa tornare indietro di qualche anno. Ho conosciuto il mondo del cosplay nel 2006. Penso sia stata la prima edizione del Lucca Comics and Games alla quale ho partecipato. Alcuni amici mi avevano proposto di andare in giornata a vedere questa fiera del fumetto. Premetto che non la conoscevo per nulla e sono rimasto impressionato dal fatto che una manifestazione del genere prendesse una bella fetta della città. Non era ancora delle dimensioni di oggi, ma l’impatto fu notevole. Ovviamente per le vie della città girovagavano cosplayers in cerca di foto e ne rimasi colpito, tanto che da allora ogni anno sono sempre tornato a Lucca per il Comics and Games. La passione però di fare cosplay è iniziata qualche anno dopo, nel 2011.

2) Per quale motivo sei diventato un cosplayer?
Principalmente per gioco e per divertimento. L’idea è quella di svagarsi uscendo dalla solita quotidianità. Al tempo studiavo, oggi lavoro. Si tratta in fin dei conti di un passatempo che porta a pensare ad altro e in qualche modo allevia lo stress che si accumula tutti i giorni. Interpretare personaggi che ti senti vicino e mostrare i risultati agli altri, diventa un mettersi in gioco con se stessi. Se poi ti scattano qualche foto e ricevi dei complimenti da parte del pubblico, capisci che il lavoro per realizzare il personaggio è stato apprezzato e ti senti gratificato e appagato.

3) Qual’è stato il tuo primo cosplay?
Risale al 2011 e si tratta di un personaggio tratto dal gioco di carte “Magic the Gathering”. Ho interpretato Jace Beleren. Il costume è stato realizzato da una sarta su misura e gli accessori li feci a mano seguendo i consigli che “Art Attack” dispensava, cercando di essere il più fedele possibile alle immagini che il gioco di carte offriva. Si tratta di un personaggio poco comune ma avevo deciso di realizzarlo perché mi sentivo caratterialmente molto vicino a lui.

4) Quando e come hai conosciuto Tolkien?
Mi sono avvicinato al mondo tolkieniano grazie alle opere cinematografiche di Peter Jackson. Infatti è grazie a lui e con l’uscita della Compagnia dell’Anello nel 2001, che ho potuto scoprire le opere del professore. Mi sono quindi apprestato a leggere subito Il Signore degli Anelli. Al tempo avevo 14 anni ed inizialmente è stata una lettura un po’ lenta, ma una volta ingranata la marcia ho letteralmente divorato pagina dopo pagina.

5) Quali opere hai letto di Tolkien e qual è la tua preferita?
I figli di HurinDopo aver letto Il Signore degli Anelli passò qualche anno prima che ripresi a leggere opere di Tolkien. A 17 anni lessi per la prima volta Il Silmarillion e da quel che mi ricordo lo apostrofai come un libro abbastanza pesante. Successivamente iniziai Lo Hobbit, ma non andai più avanti della metà. Da allora non presi più in mano libri sulla Terra di Mezzo fino a quando, sempre per colpa di Peter Jackson non uscì il film de Lo Hobbit. Ricominciai quindi da dove avevo lasciato, ma probabilmente essendo cresciuto culturalmente e avendo interessi diversi, la mia “fame” per le storie della Terra di Mezzo era rinnovata e non di poco. In poco tempo lessi Lo Hobbit, i Racconti Incompiuti, i Racconti Ritrovati e i Racconti Perduti. Rilessi Il Silmarillion e lo trovai meno pesante rispetto alla prima volta, passai a I Figli di Húrin, Le avventure di Tom Bombadil e Albero e foglia. Ho iniziato a leggere anche The History of Middle-earth, che digerirò nei tempi dovuti, in quanto la considero una lettura molto impegnativa. Insomma, la mitologia della Terra di Mezzo mi ha proprio colpito e mi sono messo nell’ottica di leggerla tutta.
La storia che mi ha colpito più fra tutte, è il racconto dei figli di Húrin. Una storia avvincente e triste che mi ha lasciato profondamente colpito.

6) Qual’è il tuo personaggio tolkieniano preferito?
Non esiste un vero e proprio personaggio preferito. Esiste però una razza. Tolkien mi ha lasciato un’ottima impressione con gli Hobbit. Un popolo che rappresenta uno stile di vita unico e impagabile, che si trova ad affrontare sfide difficili e nonostante tutto riesce ad uscirne a testa alta. Una comunità che apprezza le piccole cose, ma che sa divertirsi in grande stile.

7) Tolkien e cosplay: queste due passioni hanno influenzato la tua vita? In che modo?
Come detto in precedenza, per me il cosplay è una valvola di sfogo dalla quotidianità. In modo simile lo è diventato anche leggere Tolkien. Il connubio tra queste due passioni ha generato La Quarta Era. Che cos’è La Quarta Era? In breve, essa è l’associazione di cui faccio parte nella quale posso unire le mie due passioni e interpretare un personaggio tolkieniano attraverso il cosplay. La cosa più interessante e affascinante è che non sono solo. Più di un centinaio di persone, attraverso La Quarta Era coltivano l’unione di queste due passioni (Tolkien e il cosplay) e si confrontano l’un l’altro. Grazie all’interazione di tutte queste persone, siamo riusciti, attraverso i nostri costumi e le coreografie, ad avvicinare all’universo tolkieniano tante persone. Sia quelli che già “masticavano” Tolkien, sia i più ignari che hanno conosciuto Il Signore degli Anelli solo grazie ai film.

8) Quali personaggi tolkieniani interpreti e per quale motivo? Quali caratteristiche ti hanno colpito di più di loro?
Sam e Rosie - Alex Vezzelli e Stefania LovatIl primo personaggio tolkieniano che ho interpretato è stato Bilbo Baggins. Tale scelta è caduta in seguito all’uscita della trilogia cinematografica de Lo Hobbit. La motivazione che mi spinge ad interpretare un personaggio realizzandone il costume è sempre per via della vicinanza caratteriale. Se riesco ad identificarmi in un personaggio, l’impegno che scaturisce nel realizzarne il cosplay è maggiore.
A Lucca Comics and Games 2014, grazie al mio cosplay di Bilbo Baggins ho potuto conoscere La Quarta Era. Da quel momento la voglia di realizzare altri costumi tolkieniani è aumentata, in quanto ho trovato altre persone con i miei stessi interessi. Nel 2015 sono riuscito a realizzare il costume di Samvise Gamgee e nel 2016, per cambiare rotta, ho puntato su un orco di Mordor.
La mio interesse per i personaggi si focalizza principalmente sugli hobbit in quanto caratterialmente mi sento molto vicino a loro. Ulteriore caratteristica che mi avvicina agli hobbit è la somiglianza fisica. Non andrei certo ad interpretare personaggi leggiadri e slanciati come possono essere gli elfi.

9) Hai realizzato tu il costume?
In parte. Non avendo conoscenze sartoriali professionali, o di lavorazione di determinati materiali, tendo principalmente ad appoggiarmi a terzi. Cerco sempre dove possibile di dare il mio contributo. Alcune parti dei miei costumi posso dire di averle realizzate io o, quanto meno, essere riuscito a lavorarle in maniera fedele. Per fare un esempio, nel costume da orco, indosso una vera cotta di maglia invecchiata. I negozi specializzati non le vendono invecchiate e quindi mi sono arrangiato e il processo di invecchiamento l’ho realizzato seguendo delle guide trovate su internet.

10) Qual’è la cosa che preferisci dell’indossare le vesti di un personaggio tolkieniano?
Sicuramente sono le emozioni che scaturiscono dal pubblico che ci osserva. Questo l’ho potuto notare stando prevalentemente in gruppo. Facendo cosplay in questo modo, rievochi sicuramente quelle scene che ti hanno emozionato durante i film. Mi viene in mente la rievocazione della battaglia ai campi del Pelennor che facemmo a Soncino tra Rohirrim e Haradrim, la gente che ha assistito alla scena ne è rimasta entusiasta.

11) Futuri progetti cosplay tolkieniani? Nuovi personaggi?
Al momento non ho in progetto altri costumi tolkieniani. Ricordo che essendo principalmente un hobby, va preso come tale.

12) C’è stata un’influenza da parte dei film di Peter Jackson?
Certamente. E’ grazie a lui che mi sono potuto avvicinare alla letteratura tolkieniana ed è sempre grazie a lui che hanno preso vita i miei costumi basati sulle scene del film.

LINK ESTERNI:
– Vai al sito della Quarta Era

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Tolkien conquista la Toscana e le Marche

Middle-earth mapIl 2017, annunciato come anno molto importante per gli appassionati di Tolkien, non aveva tardato a dimostrarsi tale con l’inizio di Tolkien: un viaggio inaspettato all’interno di Pantheon su Rai Radio3 il 7 gennaio e la mostra Lords for the Ring al WOW Spazio Fumetto dal 14 gennaio: l’anno appena cominciato si arricchisce ora di due serie di incontri che si terranno a Firenze e a Castelfidardo (AN), ad opera rispettivamente dello Smial Lothlórien e dei Cavalieri del Mark.

Pubblicato il numero 19 della rivista Endóre

rivista orizzontaleCon immutato piacere, siamo lieti di annunciare l’uscita del numero 19 di Endòre, la rivista della Terra di Mezzo diretta da Franco Manni che, prima in forma cartacea poi in forma digitale, da 25 anni mantiene accesa la fiaccola degli studi tolkieniani in Italia. Con questo numero prosegue la sua adesione alla nostra Associazione, di cui Manni è presidente onorario. Endòre, infatti, è associata all’Associazione italiana studi tolkieniani: la rivista esce una volta all’anno dal 1992 (in un primo periodo si chiamava Terra di Mezzo) ed è passata dal formato cartaceo a quello online dal numero 11 scorso. La rivista contiene tutto quello che vorreste sapere sull’autore del Signore degli Anelli, J.R.R. Tolkien: recensioni, articoli, giochi, fan fiction e una bibliografia particolarmente curata e aggiornata. Possiamo segnalare con orgoglio la presenza tra gli autori di alcuni nostri soci, da Tom Shippey a due saggi di Elisabetta Marchi e Barbara Sanguineti, fino all’editoriale dello stesso Franco Manni.

Endore Copertina 19Come solitamente accade, a fare gli onori di casa è proprio il buon Tom, con un bel saggio tratto dalla sua antologia Roots and Branches, volume pubblicato dalla casa editrice Walking Tree nel 2007: Una riserva di saggezza’: i proverbi in Tolkien (“A Fund of Wise Sayings”: Proverbiality in Tolkien), tradotto da Valentina Fatichenti; lo studio è stato presentato per la prima volta il 12 agosto 2005 ad Aston, Birmingham, alla cinquantesima conferenza annuale organizzata dalla Tolkien Society. Ma Shippey è presente questa volta in una doppia veste, perché è pubblicato anche un altro suo saggio, tradotto da Simone Bonechi: Noblesse Oblige: immagini di classe in Tolkien (Noblesse Oblige: Images of Class in Tolkien). Questo saggio è apparso per la prima volta in “Lembas Extra” 93/94 (1994; pp. 27-43, dopo essere stato letto per la prima volta ad una riunione di Unquendor a Rotterdam. Si tratta di un saggio già presentato sul nostro sito con la traduzione di Wu Ming 4. Da segnalare la presenza di nuovi saggi di studiose dell’AIST. Elisabetta Marchi, si presenta con un saggio molto originale che si focalizza su Bilbo Baggins, guardandolo dal punto di vista degli hobbit della Contea: Bilbo Baggins e la Contea: una carriera deviante, di cui un articolo era già stato annunciato sul nostro sito: Bilbo uno sbandato? Per la Contea era così. Chiude la sezione articoli, l’altro saggio firmato AIST Signori della Paura. I non-morti nelle opere di J.R.R. Tolkien di Barbara Sanguineti. Anche questo saggio prende spunto da un articolo del nostro sito: Arriva Halloween: ecco a voi i non-morti in Tolkien.
Nella sezione “Forum” interessante il report sulle attività tolkieniane in Italia, l’intervento di Vittoria Alliata di Villafranca (pubblicato per la prima volta su “Endòre”) tenuto in occasione del Convegno “Tolkien e la Terra di Mezzo” del 2004 a Brescia, mentre nella sezione Fiction il racconto La marcia degli Elfi – Laddove le stelle tramontavano (parte prima) di Alex Lewis, tradotto da Adriano Bernasconi, e la poesia Lothlorien di Enrico Imperatori. Nella sezione Recensioni, un giudizio di Vincenzo Gatti sull’ultimo libro della collana “Tolkien e Dintorni” della Marietti La reincarnazione degli Elfi e altri scritti, una recensione agli Atti del convegno a Loughborough del 2012, e un approfondimento di Davide Cattaneo sulla musica ispirata a Galadriel: La Signora delle Note. Nelle Rubriche, infine, la bibliografia delle associazioni britanniche di Enrico Imperatori, il Mathom – “Mithril Fellowship Figures” di Riccardo Moretti e, per le Immagini, Earendil di Davide Cattaneo. Ci sarebbero da raccontare molte altre cose del nuovo numero della rivista, ma lasciamo ai lettori la scoperta di tutte le altre chicche presenti. Si può leggere qui il numero 19 di Endòre

L’INDICE

Tolkien su Radio3: Boitani e la 1ª puntata

Come vi avevamo annunciato nell’articolo Dal 7 gennaio l’AisT e Tolkien su Rai Radio3 il 7 gennaio è cominciato il viaggio radiofonico nell’universo tolkieniano nel programma Pantheon, Tolkien: un viaggio inaspettato, condotto da Loredana Lipperini e Arturo Stàltieri, curato da Federica Barozzi, regia di Diego Marras.
La Compagnia degli Studiosi che si formerà puntata dopo puntata annovera Piero Boitani, Lipperini e Stàlteridecano degli studi di anglistica all’università La Sapienza di Roma, gli scrittori Alessandro D’Avenia, Michela Murgia e Wu Ming 4 e i giornalisti Roberto Arduini e Saverio Simonelli. Molti altri ospiti saranno presenti, tra cui Ted Nasmith, artista tolkieniano dal 1987, ed i musicisti Andrea Pellegrini, Ainur, Giuseppe Festa, Edoardo Volpi Kellermann e Giandil che hanno dedicato album interi alla Terra di Mezzo.