Lotro, missioni gratuite fino a dicembre

Logo LotroSe la serie televisiva di Amazon Prime su Il Signore degli Anelli sembra molto lontana, il videogioco su Gollum non si vede ancora all’orizzonte e si ha ancora bisogno di soddisfare la passione per Tolkien, un vecchio classico potrebbe fare proprio per voi! Si tratta di The Lord of the Rings Online (il cui acronimo è Lotro), il veterano tra i MMORPG (cioè un gioco di ruolo multigiocatore su internet di massa) ora guidato da Standing Stone Games, ha organizzato un’enorme offerta di contenuti per attirare sia i giocatori vecchi che quelli nuovi.
Lotro: Further Adventures Bilbo BagginsFino al 30 novembre si potrà richiedere l’accesso a tutti i pacchetti di missioni attualmente disponibili del gioco, in modo assolutamente gratuito: si tratta di ben 26 missioni e cui si aggiungono altre 8 espansioni. I giocatori dovranno scaricare il gioco e accedere al suo negozio integrato, dove il codice coupon LOTROQUESTS2021 sbloccherà l’enorme quantità di contenuti. Oltre ai pacchetti del gioco free-to-play, sono stati messi in vendita a un prezzo vantaggioso otto pacchetti di expansion quest per 99 LOTRO Points, la valuta dello store del gioco. Con espansioni come Mines of Moria e Riders of Rohan, così fortemente scontate, si ha l’opportunità di aggiudicarsi l’intero contenuto di missioni ed espansioni di The Lord of the Rings Online al prezzo più conveniente di sempre.

Un’epica ricerca anche se antica

Lotro: Beacon Issue 22Ora che ha quattordici anni, Il Signore degli Anelli Online ha abbastanza capelli grigi per fare una valutazione ragionata. Rilasciato nel 2007, durante il boom dei videogiochi MMO, all’inizio fu un titolo popolare e ambizioso, che cercava di sfruttare l’effetto ancora duraturo della trilogia cinematografica del Signore degli Anelli di Peter Jackson. Pur non raggiungendo mai i livelli molto più alti di World of Warcraft , i giocatori hanno apprezzato fin da subito l’atmosfera bucolica del gioco e la dedizione a rimanere fedeli allo spirito del franchise (nel miglior modo possibile). Il videogioco ha attratto una forte comunità di giocatori di ruolo che, sebbene diminuita, è rimasta fedele e attiva fino ad oggi. A distanza di 14 anni dal lancio, ancora oggi le stime indicano come giochino a Lotro circa 21.455 persone al giorno, con una base di oltre 2 milioni di giocatori totali. Inoltre, a ottobre 2021 la novità è che è in rapida crescita il numero degli streamer su Twitch: questi nuovi canali propongono frequentemente i propri gameplay dedicati a Lotro. Lotro: GundabadCon un’enorme quantità di contenuti disponibili gratis sotto il modello free-to-play e gli aggiornamenti alla grafica DirectX11 che hanno dato al gioco una nuova mano di vernice negli ultimi due anni, Lotro regge ancora il confronto con i molti concorrenti. E nonostante la sua età, The Lord of the Rings Online sta ancora pubblicando nuovi contenuti: un’espansione a tema Gundabad è infatti prevista per il rilascio nel prossimo dicembre, e i contenuti gratuiti rilasciati ora sono probabilmente destinati a riaccendere un più ampio interesse per il gioco.

 

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Il 23/9 diffuso The Lord of the Rings: Rise to War

Videogioco: Rise to WarIl 23 settembre sarà disponibile il nuovo videogioco per smartphone dal titolo Lord of the Rings: Rise to War di NetEase Games e Warner Bros. Interactive Entertainment. La data è successivo a un giorno memorabile nella storia della Terra di Mezzo, poiché il 22 settembre è il compleanno condiviso degli Hobbit Bilbo e Frodo Baggins. I giocatori possono pre-registrarsi per Rise to War in questo momento per iOS e Android. La pagina di registrazione consente anche di scegliere in quale fazione militare tra Gondor, Rohan o Mordor, tra gli altri.

Il nuovo videogioco delle Warner Bros

Videogioco: Rise to WarCome annunciato in precedenza, Rise to War è un gioco di strategia mobile ambientato nella Terza Era della Terra di Mezzo. Il gioco mira a essere «visivamente sbalorditivo e completamente fedele», ha affermato NetEase in un comunicato stampa. Presenta «personaggi e luoghi iconici» de Il Signore degli Anelli. È ambientato nella Terza Era, un periodo di 3000 anni culminato con la sconfitta di Sauron alla fine della Guerra per l’Anello. Il videogioco e la prima novità giunta da WB dopo l’interruzione inaspettata nel 2019 della versione mobile di La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra. Mentre quel gioco era ambientato nel periodo di 70 anni tra Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli, il nuovo videogioco sarà probabilmente spostato più avanti temporalmente, nel periodo di tempo prima degli eventi de La Compagnia dell’Anello, utilizzando personaggi e ambientazioni del capolavoro di Tolkien. Saranno così disponibili anche personaggi preferiti dagli appassionati come Aragorn, Elrond e molti altri.
Videogioco: Rise to WarL’editore NetEase Games ha anche pubblicato un nuovo trailer che mostra il gioco. I giocatori acquisiranno il controllo di eserciti per combattere contro le forze di Sauron o combattere eroi che cercano di ottenere l’Anello del Potere. I territori sono tenuti da Fellowships o Warbands. Le compagnie sono composte da uomini di Gondor, Rohan, Elfi di Lothlórien e Nani di Erebor. Mentre le “bande” sono composte da Orchi, Esterling e le forze del Re Stregone di Mordor, Angmar, Rhûn e Isengard. Rise to War sarà basato su diverse stagioni, di cui la prima sarà incentrata sul respingere le forze del male. I giocatori prenderanno il controllo di una fazione di allineamento buono mentre tenteranno di occupare Dol Guldur.
Se si pone l’attenzione sul gameplay, si può scoprire che gran parte di esso si basa su una mappa aperta della Terra di Mezzo in cui si possono vedere estensioni e territori, basata su tessere. Si sa che è un gioco di strategia con una grande componente multiplayer. L’accento è posto anche sui personaggi più importanti della Terra di Mezzo e che sono abbastanza ben progettati, come si può vedere dal trailer. Non mancano gli Hobbit come Frodo e qui c’è un collegamento diretto ai film, di cui naturalmente il videogioco riprende l’estetica. Videogioco: Rise to WarInfatti, Lord of the Rings: Rise to War offre una resa impressionante e molto fedele del mondo immaginario di Arda che presenta alcuni dei luoghi più iconici del franchise e paesaggi diversi, tutti rappresentati all’interno del gioco. Il livello qualitativo del gioco sembra così essere molto alto per un gioco per cellulare.
Se si vuole beneficiare del “pacchetto di benvenuto” Lord of the Rings: Let the Battle Begin, si deve soltanto visitare il sito web e registrarsi inserendo il proprio Paese e la email. Lord of the Rings: Rise to War sarà disponibile per il download come gioco free-to-play con acquisti in-app su App Store, Galaxy Store e Google Play e sarà disponibile per dispositivi IOS e Android.

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Weatherstock, ecco perché Lotro è migliore

Weatherstock - LotroWeatherstock XIII si è svolto durante il fine settimana scorso e una volta di più è emerso quanto sia stata fantastica la community di Lord of the Rings Online nel corso della vita del gioco. Stiamo parlando de Il Signore degli Anelli Online (LOTRO) che è più di un videogioco, ma anche più di un normale MMO. Tecnicamente LOTRO è un MMORPG, cioè un enorme gioco di ruolo online multiplayer. Lanciato nell’aprile 2007 da Turbine, è ora gestito da Standing Stone Games e ha ancora decine di milioni di giocatori online che ogni giorno vivono l’atmosfera della Terra di Mezzo. I creatori originali del gioco, infatti, si sono presi molta cura di rispettare l’ambientazione de Il Signore degli Anelli durante lo sviluppo. Ciò significa che, durante i suoi viaggi, ogni giocatore può trovare luoghi, città e personaggi famosi resi con precisione dal canone dei libri di J.R.R. Tolkien. Si può visitare Gondor in tutto il suo splendore o semplicemente passeggiare per le strade affollate di Brea. Altra caratteristica importante è il senso di comunità. Ed è di questo a fare la differenza, come ha dimostrato Weatherstock XIII.

I concerti degli utenti

Bilbo Baggins su LotroDurante tutti questi anni, i giocatori hanno potuto esplorare le numerose espansioni del gioco, ma soprattutto partecipare a feste, ricordi, anniversari della natura più varia: dal Tolkien Reading Day alla Festa di Compleanno di Bilbo Baggins, dalla Festa di Mezza Estate fino a visite guidate per ripercorre il libro capitolo per capitolo. Sono stati perfino organizzati  corsi universitari sulla Terra di Mezzo e si è commemorata la scomparsa di Ian Holm, l’attore che ha interpretato Bilbo Baggins nella trilogia di Peter Jackson, e infine si è potuto partecipare al matrimonio di Aragorn e Arwen. Weatherstock è stata una serie di concerti completamente organizzata dai giocatori che si svolge ogni anno sul server Landroval e vede le band salire sul “palcoscenico» sul pinnacolo della torre Arnoriana in rovina di Amon Sul per suonare a loro piacimento. Il concerto, giunto alla sua tredicesima edizione, ha visto le band salire sul palco da mezzogiorno fino alle 17:00 del pomeriggio – il fuso della costa est degli Usa! – per poi prendere parte anche a un afterparty del festival di Brea.
Cop Aragorn Arwen weddingAttualmente, quasi tutti i principali MMO hanno festival alimentati dagli sviluppatori: grandi eventi che danno ai giocatori qualcosa da aspettarsi durante le festività natalizie o tra le principali versioni dei diversi contenuti o espansioni, ma non è così comune vedere eventi di lunga data guidati dai giocatori come Weatherstock superare la prova di tempo. Questo non vuol dire che non esistano altrove, tuttavia non viene in mente alcun evento di questo tipo che sia così amato all’interno della comunità del gioco anche al di fuori del server host. I giocatori di Lotro hanno personaggi creati su Landroval solo per partecipare a questo concerto ogni anno, parcheggiati a Weathertop per assicurarsi che quando si accede siamo già pronti a partire dal luogo dove avverrà il concerto. È una cosa interessante nella comunità Lotro.
Nessuna community, di nessun gioco, è perfetta. Ci saranno sempre i giocatori troll, gli oppositori che non sono mai contenti della direzione del gioco, che passano comunque ore a giocare – eppure non viene in mente alcuna comunità di gioco che metabolizzi così a fondo le tematiche principali e lo spirito del libro originale come fa quella di Lord of the Rings Online.
Weatherstock - LotroUno dei temi principali in tutte le opere di Tolkien è l’idea di comunione: è solo unendo le forze, superando le reciproche diffidenze e stereotipi culturali, che si può giungere alla metà. Il gruppo di avventurieri che è partito nella sua quest verso Monte Fato si chiama ovviamente la Compagnia dell’Anello. L’idea di amicizia, famiglia, compagnia e altro ancora si trova intrecciata in tutte le opere di Tolkien.
Tutti questi valori sono qualcosa che Il Signore degli Anelli Online ha sempre incarnato, tra l’altro, nelle dinamiche del gioco. Le ricompense delle missioni non sono per la personale esaltazione di un personaggio, ma fanno molto per migliorare le persone della regione che si sta aiutando. Se si decide di aiutare Fredegario “Grassotto” Bolgeri nell’affrontare i Crebain nella Terra di Buck, sarà Grassotto che potrà beneficiarne e mangiare finalmente la sua cena. Prendere parte alle missioni iniziali della storia non indirizza necessariamente i giocatori lungo il percorso della Compagnia, ma si ha il compito di aiutare a proteggere i vecchi regni che costituivano il regno settentrionale di Arnor dalla minaccia del Re Stregone di Angmar.
C’è un’avventura in cui tutto ciò che il giocatore fa è letteralmente solo quello di camminare con Frodo fino a Gran Burrone mentre questo personaggio riflette se intraprendere la quest che ne segnerà il destino. Giocando queste avventure si capisce perfettamente lo spirito di base del gioco: non si è dentro la Terra di Mezzo solo per se stessi, si è dentro per le persone della Terra di Mezzo che si trovano intorno al giocatore. C’è fin dall’inizio il senso di comunità che è incarnato nelle dinamiche del gioco.

Weatherstock e le altre utenti

Weatherstock LotroÈ in questo mondo immaginario e videoludico che si inserisce Weatherstock e in generale la comunità che lo circonda, lo organizza, lo vive al meglio ed è questo che rende originale la comunità di Lotro. Si tratta di una celebrazione non solo delle band che salgono sul palco (oltre 20 quest’anno!), ma della comunità nel suo insieme. I giocatori che volontariamente si occupano della sicurezza del luogo in quel periodo, si prendono del tempo libero per scortare i giocatori di livello più basso al concerto, evitando loro di essere uccisi nelle pericolose  Terre Solitarie, non è che la punta dell’iceberg. I membri della community che organizzano il concerto, le band che vi prendono parte per intrattenere, perfino i vari streamer che assicurano che se non si può farlo di persona lo si può seguire da remoto: tutto questo dimostra quanto grande possa essere la comunità di Lotro.
È anche una delle comunità di gioco più generose. Non c’è un giorno in cui si acceda a Lotro e non si trovino altri giocatori che regalano oggetti di valore ai nuovi giocatori o ai vecchi che ricominciano da capo. Questo non è un’esclusiva de Il Signore degli Anelli Online, ma testimonia come la sua comunità incarni veramente lo spirito delle opere di Tolkien.
Weatherstock - LotroWeatherstock e le celebrazioni che lo circondano fanno sentire la comunità stessa come a casa all’interno del mondo che lo scrittore ha scrupolosamente narrato durante la sua vita. Sarà per questo che una delle citazioni più amate di Tolkien è quella pronunciata da Thorin Scudodiquercia mentre (spoiler) giace morente dopo la Battaglia dei Cinque Eserciti ne Lo Hobbit: «Se più di noi apprezzassero il cibo, l’allegria e il canto al di sopra dell’oro accumulato, sarebbe un mondo migliore». Weatherstock, e la comunità Lotro incarnano sicuramente quella citazione.

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IL SIGNORE DEGLI ANELLI ONLINE
Sito ufficiale: Lord of the Rings Online
Studio: Standing Stone Games , precedentemente Turbine / WB Interactive Entertainment; pubblicato da Daybreak Game Company
Data di lancio: 24 aprile 2007
Genere: Fantasy Themepark
Modello di business: Free-to-Play ibrido, cioè gratuito, ma con pacchetti opzionali acquistabili e lo store online
Piattaforma: PC

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Videogioco su Gollum: ecco il primo trailer

Videogioco GollumUna storia che rispetterà le opere di Tolkien e che vorrebbe espandere quanto letto nei libri e visto al cinema, con una modalità di gioco del genere “stealth”. È questo quel che promette Daedalic Entertainment, produttore dell’attesissimo videogioco The Lord of the Rings: Gollum. Martin Wilkes e Mathias Fischer, rispettivamente lead designer e direttore artistico del gioco, in un’intervista esclusiva con tanto di trailer rilasciata al sito Usa IGN. Nel trailer si può vedere Gollum che si nasconde in caverne tutt’altro che rassicuranti, fino ad arrivare alle pendici di quello che sembrerebbe proprio il Monte Fato a Mordor. Lo scorso anno, quando la notizia si diffuse per la prima volta, Carsten Fichtelmann, CEO e co-fondatore di Daedalic (casa videoludica nata nel 2007), aveva dichiarato di ambire a una maggiore aderenza alle storie e all’intreccio delle vicende. La lunga intervista appena rilasciata permette di approfondire proprio questo aspetto.

L’intervista

Videogioco GollumWilkes e Fischer hanno subito chiarito che The Lord of the Rings: Gollum sarà basato su scelte dei giocatori più che sui combattimenti. «Il gioco mischia lo stealth con la possibilità di arrampicarsi in verticale», ha detto Wilkes. «Se volete un esempio potete pensare a Prince of Persia. È un gioco non incentrato sul combattimento, ma Gollum potrà far fuori i nemici di nascosto, anche se non sarà semplice e comporterà grandi rischi. Vogliamo che i giocatori valutino adeguatamente se ne vale la pena o meno. Dopotutto, la forza di Gollum sta nella sua furbizia, non nel combattimento». «Gollum non usa armi, ma può distrarre i nemici lanciando oggetti. In alcune parti del gioco potrà approfittare delle abilità di “alleati speciali” e utilizzare l’ambiente a suo vantaggio». La natura di questi alleati di Gollum non è stata però svelata. «Non possiamo ancora parlarne, è un po’ presto», ha chiarito Tilman Schanen, lead narrative designer. «Ma abbiamo dovuto pensare molto a chi Gollum abbia potuto incontrare, quando e dove. Quindi la maggioranza degli altri personaggi avrà un ruolo minore, ma molto importante». Quindi saranno molte le sequenze d’infiltrazione, ma Gollum sarà anche forzato a fare delle scelte all’interno di dialoghi specifici, scegliendo le risposte proposte tra l’approccio della personalità più gentile di Sméagol o quella più oscura di Gollum». La presenza di queste decisioni significa che ci saranno variazioni nella trama? Schanen ha spiegato: «Le decisioni che i giocatori prenderanno influenzano il modo in cui il gioco si presenterà. Si potrà sempre scegliere se utilizzare Sméagol o Gollum come “persona” dominante e questo può influenzare le animazioni, il sonoro, certe situazioni di gameplay e i dialoghi». Daedalic ha precisato, inoltre, che non ci saranno variazioni del testo originale: «Siamo davanti a un prequel dei libri de Il Signore degli Anelli, il che significa che Gollum dovrà in ogni caso raggiungere una determinata situazione alla fine del gioco. Questo non significa, però, che il suo percorso non possa cambiare». «Naturalmente, siamo rimasti all’interno di certi limiti», ha detto Schanen, «Non sarà come se poteste distruggere la storia della Terra di Mezzo perché avete fatto una scelta particolare controllando Gollum. Alla fine, il suo destino è già delineato dai libri, ma le vostre decisioni potranno avere degli effetti, per esempio, sui personaggi non giocanti. Alcune scelte potranno avere un impatto molto importante, altre molto piccolo… proprio come nella vita reale». Ci sarà anche un sistema morale, come già visto in altri giochi basati sulla narrazione (anche se non assisteremo a cambiamenti fisici, come succedeva in Fable). Videogioco GollumWilkes infatti ha spiegato: «È un po’ più contorto rispetto ad altri giochi: non è semplice come dire “scegli Sméagol per essere buono, scegli Gollum per interpretare un cattivo”. La nostra prima regola è restare fedeli al personaggio (o alla nostra interpretazione del personaggio, quantomeno). Visto che vi troverete a interagire con due personalità all’interno dello stesso personaggio, scegliere una delle due parti potrebbe darvi più controllo. Ma in realtà è come guidare un camion con due gomme a terra e cercare di non finire giù da un burrone».

Meccaniche e grafica del gioco

Videogioco GollumLa maggior parte dei videogiochi sulla Terra di Mezzo ha sfruttato il fatto che quest’ultima è un continente enorme adattandola al formato open worldThe Lord of the Rings: Gollum avrà un approccio diverso. «Il gioco, per la maggior parte, è strutturato in set di livelli e in hub», ha spiegato Wilkes. «Quando Gollum raggiungerà una nuova zona, i luoghi che potrà raggiungere da quell’hub saranno limitati finché non troverà il modo di entrarci, tramite passaggi segreti e informazioni, oppure inventandosi un modo per infiltrarsi in aree proibite». «Alcuni livelli sono completamente aperti in tutte e tre le dimensioni e possono essere esplorati liberamente, mentre altri sono più lineari ma spesso offrono strade alternative in cui il giocatore può, per esempio, decidere di superare di nascosto alcune guardie o avventurarsi in un percorso a rischio in stile Parkour che lo porta ad altezze vertiginose, tutto per raggiungere la sezione seguente del gioco».
L’idea vuole bilanciare le scelte del personaggio con enigmi e un po’ di percorso letteralmente in salita. «La verticalità può giocare un ruolo importante nei nostri livelli, e le grandi capacità di arrampicata del nostro personaggio principale ci consentono non solo di mostrare scenari epici dall’alto, ma anche di aprire di fronte al giocatore le dimensioni del mondo, anche dalla prospettiva del gameplay», ha detto Wilkes.
Per quanto riguarda la grafica del mondo stesso, le ambientazioni create da Daedalic sono in parte ispirate di disegni di J.R.R. Tolkien stesso, senza però allontanarsi troppo dalle aspettative create dai film. «I film di Peter Jackson sono fantastici, ma il nostro gioco è basato sulla licenza dei libri», spiega Wilkes. «Il materiale a cui abbiamo attinto è, naturalmente, in larga parte lo stesso. Il nostro mondo segue le stesse descrizioni, e in parte è ispirato dagli stessi artwork che hanno guidato gli artisti del film. L’influenza di queste immagini nella cultura popolare è stata pazzesca, quindi dobbiamo tenere conto del fatto che molti giocatori potrebbero conoscere la Terra di Mezzo unicamente grazie alle due trilogie cinematografiche». «Il nostro approccio è stato quindi quello di creare uno stile unico e distintivo, ma al tempo stesso non deviare interamente dalle forme iconiche che sono state rese famose dai film», ha aggiunto l’art director Fischer. «La Torre di Sauron sarà sempre una torre e non una fortezza, anche se i libri non negano un’interpretazione di questo tipo».

La storia e il libro

Videogioco GollumAnche se è una sorta di prequel del capolavoro di Tolkien, la storia segue da vicino gli eventi narrati ne Il Signore degli Anelli. Schanen ha spiegato che: «Iniziamo il nostro viaggio in parallelo alla Compagnia dell’Anello, quando Frodo è ancora nella Contea e non sa nulla di quello che sta succedendo. In quel periodo, Gollum si avventura a Mordor cercando disperatamente Bilbo Baggins e l’Unico Anello. Sfortunatamente viene catturato dai servi di Sauron, ed è in quel momento che comincia la nostra storia». Lo scopo finale del gioco, ha chiarito Wilkes «è un po’ più complicato. Ovviamente, Gollum vuole fuggire dai suoi aguzzini e recuperare l’Anello (e, magari, mettere le mani su qualche bel pesce lungo la strada). Dopo un po’ di tempo, però, la “parte-Smèagol” causa problemi e distrazioni e crea nuovi obiettivi che causano conflitti, obiettivi di cui non possiamo ancora parlarvi».
Il team di Daedalic afferma di aver lavorato in accordo con la Middle-Earth Enterprises per assicurarsi di rispettare il lavoro di Tolkien (un processo che, apparentemente, è stato «un piacere assoluto»), ma hanno anche dovuto creare la loro storia passo dopo passo, a causa della mancanza di materiale originale a cui attingere. «Abbiamo seguito la storia delineata da Tolkien in modo piuttosto fedele e ci siamo presi qualche libertà solamente per semplificare e poter creare un bel gioco», ha spiegato Schanen. «Tolkien non descrive la storia di Gollum in dettaglio prima che lui appaia nei libri, quindi ci siamo principalmente basati su piccole annotazioni nelle appendici, su descrizioni di altri personaggi come Gandalf. Siccome dovevamo riempire molti vuoti, abbiamo potuto contare su un bel po’ di libertà creativa per inseguire la nostra visione creativa». «Al tempo stesso, non avremmo mai avuto l’opportunità di lavorare su questo progetto se la nostra visione non fosse stata coerente con il materiale originale. Videogioco GollumPer fare un esempio, pensate di prendere alcuni versi della Bibbia e di estenderli fino a creare un romanzo, ma senza cambiare la narrazione generale».
Per quanto riguarda l’aspetto di Gollum, Fischer ha concluso: «Il nostro obiettivo era quello di renderlo riconoscibile, ma anche di fare in modo che il giocatore potesse impersonarlo nel corso di tutto il gioco. Questo è il motivo per cui il nostro Gollum è un po’ meno spaventoso (e ha più capelli!) rispetto a quello visto nei film». Dai primi screenshot, infatti, si può vedere bene come il personaggio sia un po’ diverso da quello reso famoso da Andy Serkis, con buona pace dei diritti dei film che così non vengono toccati.

Dati tecnici

Titolo: The Lord of the Rings: Gollum
Sviluppatore: Daedalic
Editore: Daedalic
Data di uscita: 31 dicembre 2021
Piattaforme: Switch, Xbox One, PS4, PC, Xbox 4, Playstation 5

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Aragorn e Arwen si sposano anche online

LotroIl Signore degli Anelli Online (LOTRO) continua a ricevere un aggiornamenti a ben 13 anni dal suo debutto. Lanciato nell’aprile 2007 da Turbine, è ora gestito da Standing Stone Games e ha ancora decine di giocatori online che ogni giorno vivono l’atmosfera della Terra di Mezzo. I creatori originali del gioco, infatti, si sono presi molta cura di rispettare l’ambientazione de Il Signore degli Anelli durante lo sviluppo. Ciò significa che, durante i suoi viaggi, ogni giocatore può trovare luoghi, città e personaggi famosi resi con precisione dal canone dei libri di J.R.R. Tolkien. Si può visitare Gondor in tutto il suo splendore o semplicemente passeggiare per le strade affollate di Brea. Altra caratteristica importante è il senso di comunità. Tecnicamente LOTRO è un MMORPG, cioè un enorme gioco di ruolo online multiplayer.
I giocatori  hanno potuto esplorare le numerose espansioni del gioco, ma soprattutto partecipare a feste, ricordi, anniversari della natura più varia: dal Tolkien Reading Day alla Festa di Compleanno di Bilbo Baggins, Bilbo Baggins su Lotrodalla Festa di Mezza Estate fino a visite guidate per ripercorre il libro capitolo per capitolo. Sono stati perfino organizzati  corsi universitari sulla Terra di Mezzo e si è commemorata la scomparsa di Ian Holm, l’attore che ha interpretato Bilbo Baggins nella trilogia di Peter Jackson. Questa volta è giunto l’invito ai giocatori a partecipare al matrimonio degli eroi della Terra di Mezzo Aragorn e Arwen. Proprio come nel libro, Aragorn e Arwen celebreranno il loro matrimonio in Minas Tirith, e tu ogni giocatore può partecipare a questo evento gioioso, guadagnando bonus speciali.

Il matrimonio del re

Matrimonio su LotroLa Standing Stone Games ha rilasciato i dettagli oggi per l’imminente rilascio dell’aggiornamento 27, che porterà a una serie di aggiunte. I giocatori di LOTRO di tutti i livelli possono sperimentare l’evento del Festival di mezza estate a Minas Tirith, che sarà attivo su qualsiasi server. Inoltre, gli sviluppatori hanno creato molte aggiunte durante il mese di luglio, dove si possono guadagnare premi partecipando alle attività del festival. La Terra di Mezzo si sta radunando a Minas Tirith per celebrare il matrimonio di Arwen e Aragorn! Chiunque conosca i romanzi di Tolkien o i film su Il Signore degli Anelli di Peter Jackson sa che le due persone sono personaggi importanti. Invito matrimonio LotroIl volume epico V, libro 1: “A Time of Celebration” inizia con il re Elessar nella Sala del trono di Minas Tirith. Nei libri, Arwen entra a Minas Tirith proprio il 1° luglio 3019. Così fino al 20 luglio, i giocatori possono prendere parte a missioni e istanze di mezza estate celebrative per celebrare il matrimonio tra Aragorn e Arwen. È disponibile una missione di conferimento automatico che fornisce una mappa di Minas Tirith. Una volta lì, una missione introduttiva vi farà iniziare dal Festival di mezza estate. Inoltre, alcuni maestri di scuderia nella Terra di Mezzo porteranno diversi personaggi a Minas Tirith. Ogni giocatore riceverà ricompense come titoli, assegnazioni extra di argento, altri bonus, oggetti e simili. È anche possibile ottenere nuovi regali Hobbit che hanno un tema del matrimonio ogni giorno e ogni settimana. Ci sono una varietà di missioni a tema di mezza estate che Festa di matrimonio Lotrosi possono trovare nella sala Thorin, a Duillond, nella città di Brea e all’albero del compleanno in quelle aree. Il matrimonio inaugura una nuova festività per il MMORPG, perché l’anniversario verrà d’ora in poi celebrato ogni anno. Inoltre, dopo il 20 luglio, si dice che seguirà una nuova storia, in cui West Rohan sarà reso accessibile come area abitativa.

Una seconda vita per LOTRO

Videogiochi: Lotro "Collevento"Secondo i dati finanziari attualmente disponibili e investiti dagli esperti del settore, il periodo di quarantena è stato molto buono per gli editori di videogiochi. Chi l’avrebbe mai pensato? L’aumento del tempo libero ha sicuramente significato maggiori opportunità del solito di investire nei videogiochi. All’inizio di marzo, Standing Stone Games con molta generosità (e saggiamente) ha deciso di rendere disponibili gratuitamente tutti i «contenuti di quest, raid e aree avventura» per Il Signore degli Anelli Online. SSG ha scritto nel comunicato «In questo periodo speriamo che tutti rimangano al sicuro. Il nostro obiettivo è quello di portare gioia a tutti attraverso i nostri giochi e riteniamo che sia più importante che mai». Di conseguenza, molti giocatori sono tornati al MMO e tutti i server di gioco hanno visto un aumento delle attività. Inizialmente l’offerta doveva concludersi il 31 aprile, ma grazie al suo successo è stata estesa fino alla fine di agosto. Inoltre, SSG offre un codice coupon che sbloccherà permanentemente tutto questo contenuto ma i giocatori devono assicurarsi di usarlo entro il 31 agosto. Questa è un’offerta molto generosa che può far risparmiare una notevole quantità di denaro ai giocatori nuovi e di ritorno, è una notevole mossa strategica. SSG ha anche promesso una vendita di missioni di espansione (non una vendita su intere espansioni). In effetti, un giocatore intelligente potrà facilmente accedere alla maggior parte del gioco per meno di 10 dollari. Cavalieri a cavallo su LotroLe promozioni di questo tipo spesso favoriscono i nuovi clienti, dal momento che sono logicamente una potenziale fonte di nuovi ricavi. SSG sta semplicemente reagendo alla situazione aziendale attuale. Ma ciò significa che LOTRO continua a prosperare e questo è un grande vantaggio per tutti i giocatori. È infatti sorprendente la rapidità con cui l’aggiornamento 26 (ora chiamato Mists of Wilderland) è stato rilasciato così presto dopo essere stato visualizzato in anteprima sul server di prova. E così sarà per il 27. Sono tutti segnali di ammodernamento di LOTRO, che è generalmente percepito come un videogioco datato, ma ultimamente ci sono stati molti investimenti finanziari per rendere i server più stabili.
Logo LotroPiù in generale, è tornata la moda in rete per i mmorpg storici giocati da tutti, con o senza canone, considerando che negli ultimi anni sono usciti soprattutto dei tristi videogiochi acchiappasoldi (“moneygrabber”) senza idee. Gli esempi dei fallimenti di videogiochi con strategie sbagliate come Fallout 76 o titoli come Warhammer Online, Anthem o New World. L’ultimo decennio ha visto il lancio di dozzine di giochi di ruolo online multiplayer competitivi, ma nessuno di loro è riuscito a catturare il pubblico di milioni di persone che hanno reso World of Warcraft un successo sconvolgente. Sulla sua scia, sono rimasti in vita alcuni degli MMO più memorabili e perché settoriali, come appunto Lord of the Rings Online, ma anche Final Fantasy XIV, The Elder Scrolls: Online, Guild Wars 2 e Star Wars: The Old Republic. Festa di matrimonio a Minas Tirith su LotroGli sviluppatori di videogiochi hanno invece implementato la progressione in stile roleplaying in altri tipi di giochi online, offrendo ai giocatori i modi per continuare a migliorare i loro generi preferiti, ma snaturando il genere. Si è aggiunta anche l’invasione di giochi mobile, più che MMO, videogiochi in versione light e strutturalmente limitata. In questi mesi, infine, è avvenuta la proliferazione della modalità battle royale con l’aggravante del suo inserimento forzato in giochi di diverso genere. Alcuni sono anche carini, di tanto in tanto una partita ci sta… ma poi basta. Ridateci gli MMO veri e propri!

L’antagonista futuro: il MMORPG di Amazon

Non si sa ancora praticamente nulla su questo progetto in fase di sviluppo presso Amazon Game Studios ma, quando fu annunciato durante l’estate scorsa, il semplice nome de Il Signore degli Anelli è stato sufficiente per scuotere gli animi di tutti i fan di MMO e, ovviamente, dell’universo immaginario creato da Tolkien. In un anno però, le informazioni al riguardo sono rimaste pressoché le medesime, ossia prossime allo zero, e tutto ciò che è noto riguarda il modello economico del gioco e l’ambientazione temporale. Per il primo è stato dichiarato che sarà un free to play e, di conseguenza, potrà essere scaricato gratuitamente su PC e console (presumibilmente PS4 e Xbox One) per poi appoggiarsi a un negozio interno con microtransazioni facoltative di oggetti estetici. Per quanto riguarda la seconda, i produttori hanno fatto sapere che le vicende si svolgeranno molto tempo prima gli eventi narrati al cinema nei tre film diretti da Peter Jackson. Tra l’altro, Amazon ha tenuto a precisare che la produzione sarà basata sui libri di J.R.R. Tolkien e non sui film di Jackson. Il progetto non avrà inoltre nessun collegamento con la serie TV sul Signore degli Anelli in produzione per Amazon Prime e che è già costata all’azienda 1 miliardo di dollari. Quindi, l’unica certezza per ora è che sarà in diretta concorrenza con LOTRO
«La Terra di mezzo di Tolkien è uno dei mondi più fantastici della storia e offre al nostro team di esperti sviluppatori MMO una grande opportunità per giocare e creare. Abbiamo un team di gestione forte idoneo a guidare al meglio questo nuovo progetto e stiamo allargando attivamente il nostro team di sviluppo per costruire questa esperienza incredibile», ha dichiarato Christoph Hartmann, Vice Presidente di Amazon Game Studios. «Crediamo che le nostre risorse e competenze combinate daranno vita a un gioco bello e avvincente che i giocatori apprezzeranno nel momento dell’uscita e negli anni a venire», ha dichiarato Alex Xu, CEO di Leyou Technologies Holdings. The Lord of the Rings MMORPG vedrà infatti la collaborazione di veterani dell’industria, con tantissimi autori, designer e programmatori specializzati in titoli multiplayer come Everquest, Planetside, World of Warcraft e Destiny.
Quindi cosa sappiamo? Bene, sappiamo che Athlon Games (succursale statunitense di Leyou, specializzata in MMO) e Amazon Game Studios stanno lavorando insieme per creare un gioco multiplayer di massa ambientato nell’universo del Signore degli Anelli. Sappiamo che sarà impostato cronologicamente prima delle vicende del libro, che è stato sviluppato sia per PC che per console, che vuole creare impostazioni e personaggi “senza fiato” e che racconterà «storie completamente nuove» in questo universo immaginario fantastico. Dagli annunci su Amazon Jobs, aperti negli scorsi mesi per completare il team di sviluppo, si sono potuti scorgere nuovi dettagli, come l’intenzione di distaccarsi anche da tutto quel che si è visto finora. All’interno della scheda per la domanda di assunzione del nuovo Senior Character Artist, ad esempio, si comunica ai candidati che dovranno adottare «uno stile artistico diverso rispetto a quello dei videogiochi e dei film de Il Signore degli Anelli. Siamo alla ricerca di un artista coraggioso che possegga le capacità e la volontà necessarie a dare vita a qualcosa di diverso, occupandosi della creazione di eroi affascinanti, minacciosi nemici e scene in cinematica mozzafiato». Le altre offerte di lavoro di Athlon confermano poi l’approccio delineato fin dall’inizio: un Game as a Service – GaaS – a sviluppo continuo. L’idea che sta alla base del videogioco è che non concluderà il suo sviluppo al momento della pubblicazione; al contrario, il lancio sul mercato segna una nuova fase evolutiva del prodotto videoludico, che continua così ad espandersi e a trasformarsi anche nel periodo successivo. La pubblicazione costante di nuovi contenuti genera nuove esperienze per i giocatori (nonché entrate economiche per il publisher), i quali si legano al videogioco e continuano a supportarne l’arco evolutivo.

 

IL SIGNORE DEGLI ANELLI ONLINE
Sito ufficiale: Lord of the Rings Online
Studio: Standing Stone Games , precedentemente Turbine / WB Interactive Entertainment; pubblicato da Daybreak Game Company
Data di lancio: 24 aprile 2007
Genere: Fantasy Themepark
Modello di business: Free-to-Play ibrido, cioè gratuito, ma con pacchetti opzionali acquistabili e lo store online
Piattaforma: PC

 

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LINK ESTERNI:
– Vai al sito di Lord of the Rings online
– Vai al sito della Turbine
– Vai al sito della Standing Stone Games

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Il videogioco da 1 milione di dollari che non uscì mai

Million dollar Hobbit pitchJon Burton, fondatore di Traveller’s Tales, uno studio famoso per i videogiochi LEGO, ha pubblicato sul canale Gamehut un video tratto da un videogioco dedicato a Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit, i cui lavori non sono mai stati portati a termine. Nel video, che ha il titolo: «Abbiamo speso oltre $ 1.000.000 per lanciare un videogioco che non abbiamo mai realizzato», viene infatti mostrato un ambizioso titolo action non in stile LEGO, ma con grafica realistica, basato sui film de Lo Hobbit di Peter Jackson.

La storia completa del videogioco

Jon BurtonLa vicenda risale al periodo di pre-produzione della seconda trilogia di Peter Jackson dedicata a Lo Hobbit, tra il 2008 e il 2009. Inoltre, anche se Traveller’s Tales fa parte del gruppo TT Games, questo progetto non è legato ai due videogiochi pubblicati in seguito, Lego The Lord of the Rings (2012) e Lego The Hobbit (2014), di cui lo stesso Jon Burton fu direttore creativo per il primo e direttore e designer per il secondo. Tutto inizia quando lo studio inglese propose alla Warner Bros di realizzare un gioco basato su Lo Hobbit, in vista della sua uscita nelle sale cinematografiche. In quel periodo, i film erano ancora in fase di sviluppo e la regia era affidata a Guillermo del Toro e non ancora a Peter Jackson. Videogioco Burton 01Per rendere al meglio l’atmosfera della Terra di Mezzo senza aver modo di utilizzare nessuno dei progetti visivi che erano stati realizzati per i film de Lo Hobbit, Traveller’s Tales decise realizzare una demo giocabile utilizzando le sequenze iconiche della trilogia cinematografica de Il Signore degli Anelli. La casa investì così una cifra esorbitante, ben oltre 1 milione di dollari, una spesa incredibile per quella che avrebbe dovuto essere una semplice dimostrazione. Burton ha pubblicato sul suo canale Youtube l’intera demo, commentandola in diretta. Videogioco Burton 05La demo usava foto realistiche dei personaggi dei film per interpretare le scene. Era possibile controllare un personaggio diversi ogni volta e ognuno di essi avrebbe avuto un gameplay differente. Lo stesso Burton ammette che il team di sviluppo si era lasciato prendere un po’ la mano realizzando 4 livelli completamente giocabili ed altri 5 scenari visibili in demo. Nel primo livello, ambientato ad Amon Hen durante l’attacco degli Uruk-Hai: il protagonista Frodo può nascondersi, guadare un ruscello, arrampicarsi sugli alberi e cogliere di sorpresa i nemici. Nel secondo, ambientato a Isengard, Saruman e Gandalf si scontrano a colpi di incantesimi: Videogioco Burton 04il giocatore poteva lanciare magia, deviare fulmini coi bastoni, librarsi nell’aria per evitare i colpi nemici e così via. Il terzo livello è un altra scena in cui Frodo si nasconde e deve evitare di essere visto dai Nazgûl; se veniva trovato doveva anche resistere alla tentazione di infilarsi l’anello al dito. L’ultimo livello era la scena di Gandalf che combatte il Balrog nelle miniere di Moria, ma non solo sul ponte di Khazad-dûm, ma anche mentre i due stanno precipitando nell’abisso.
Considerando la tecnologia dell’epoca, per un videogioco concepito per Xbox 360, la grafica e il motion capture sono di alto livello. Il video mostra un gioco godibile e valido anche a più di 10 anni di distanza. Videogioco Burton 03Le demo mostravano filmati in cui: Aragorn combatte gli Uruk-Hai sempre ad Amon Hen; Frodo e Sam a Collevento che si nascondono alla vista dei Nazgûl, ma qui Frodo usa l’anello; la battaglia tra Elfi, umani e orchi mostrata nel Prologo dei film; Frodo e Sam che camminano nella Contea; infine, una breve demo su una scena di dialogo tra Sam e Frodo a Rivendell. Burton ammette più volte di essere stato troppo coinvolto nel progetto e aver speso troppo fin dall’inizio, ma la dimostrazione doveva convincere che una casa specializzata in giochi LEGO fosse comunque in grado di sviluppare un videogioco con tematiche per adulti e un ottimo livello tecnologico.

Videogioco Burton 06Il regista Del Toro reagì in modo molto positivo alla presentazione e alle demo, ma l’intero accordo alla fine fallì perché  i detentori dei diritti Warner Bros, in quella che si potrebbe definire come una mossa sorprendentemente profetica, presero la decisione di voler pubblicare un gioco non legato direttamente alla narrativa cinematografica de Lo Hobbit come avrebbe voluto Burton. Alla fine, non fu realizzato nessun videogioco per console su Lo Hobbit, anche se un videogioco de Il Signore degli Anelli che seguiva una storia parallela agli eventi del film venne effettivamente rilasciato nel 2011: Il Signore degli Anelli: La Guerra del Nord, sviluppato da Snowblind Studios. Mentre il primo film uscì nel 2012, con un notevole ritardo dovuto a una serie di problemi di produzione e alla decisione di estendere la serie a tre film anziché in due. Non si saprà mai come sarebbe stato ricevuto Lo Hobbit di Burton. Da parte sua, Traveller’s Tales tornò a lavorare ai giochi LEGO di Lord of the Rings e The Hobbit, che poi uscirono appunto nel 2012 e nel 2014.

 

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Il Signore degli Anelli arriva sui telefonini

Videogioco Lotr su mobileWarner Bros. Interactive Entertainment e NetEase Games hanno da poco annunciato un nuovo titolo mobile dedicato al Signore Degli Anelli. Il Signore Degli Anelli: Rise to War sarà basato sui libri di J.R.R. Tolkien. «Il gioco punta a ricreare il mondo fantastico di Arda, con panorami mozzafiato e una resa fedele, con personaggi iconici e location della trilogia», è la descrizione del gioco. Al momento non si ha idea di che tipo di videogioco sarà, perché Warner Bros. Interactive Entertainment ha solo annunciato lo sviluppo di questo gioco per cellulare con la frase riportata in un post riportato qui a fianco. Cercando informazioni su NetEase si apprende che si tratta di una società cinese molto attiva in Europa e Stati Uniti, che lavora molto con la Blizzard e che al momento sta lavorando allo sviluppo del videogioco Diablo Immortal. L’azienda dal giugno 1997 è cresciuta rapidamente, grazie anche al suo investimento nella tecnologia dei motori di ricerca e successivamente investendo in Westward Journey Fantasy, un MMORPG sviluppato internamente da NetEase e molto comune in Cina. Nel 2018 ha investito 100 milioni di dollari in Destiny.

«Il Signore degli Anelli è una delle opere letterarie più influenti e celebri al mondo e siamo entusiasti di poter lavorare conWarner Bros. Interactive Entertainment ancora una volta per offrire un altro gioco emozionante per i giocatori globali», ha detto William Ding, fondatore e CEO di NetEase. «Con la nostra esperienza nello sviluppo di giochi per dispositivi mobili, un team di ricerca e sviluppo di livello mondiale e un crescente successo nei mercati di giochi per dispositivi mobili più affermati al mondo, siamo certi di poter dare vita a questi personaggi e al mondo immaginario della Terra di Mezzo e stupire i fan globali con un nuovo modo stimolante di godersi Il Signore degli Anelli ». «Con NetEase, abbiamo un partner eccellente per Il Signore degli Anelli: Rise to War  che offre ai giocatori l’esperienza mobile che stanno cercando in questo ricco universo», ha detto a sua volta David Haddad, presidente della Warner Bros. «Questo adattamento fornirà ai giocatori nuove opportunità di esplorare le ambientazioni e i personaggi iconici della Terra di Mezzo sfruttando le loro abilità strategiche in battaglia».

Warner BrosDa queste dichiarazioni e dalla grafica scelta per presentare il gioco, si può dedurre che si tratterà di un gioco di strategia, dato che l’immagine mostra la battaglia di Minas Tirith narrata nel Ritorno del Re e apparso sugli schermi nel terzo capitolo della trilogia cinematografica di Peter Jackson. Nonostante sia basato su un immaginario estremamente popolare, la risposta iniziale degli appassionati è stata un po’ fredda. Sui forum legati ai videogiochi ispirati alle opere di Tolkien, alcuni fan si sono detti preoccupati per la possibilità di trovarsi di fronte un prodotto basato sulle microtransazioni invece che sull’esplorazione della Terra di Mezzo.

 

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LINK ESTERNI:
– Vai al sito della NetEase Games
– Vai al sito della Warner Bros. Interactive Entertainment

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Gollum protagonista di un nuovo videogioco

Gollum - Shadow of MordorIl 25 marzo è stato annunciato, un po’ a sorpresa, Il Signore degli Anelli: Gollum, un nuovo videogioco di avventura e d’azione, distribuito dalla casa di produzione Daedalic Entertainment, incentrato sulla storia di uno dei più sfortunati Portatori dell’Anello. Non era mai accaduto che Gollum ricoprisse un ruolo così centrale in un gioco, benché il personaggio fosse apparso in vari giochi a tema sulla Terra di Mezzo. Stupisce anche che il progetto nasca sotto l’egida della Daedalic Entertainment, dato che la Warner Bros. Interactive Entertainment è stata l’unica casa di produzione a lanciare giochi riguardanti l’universo tolkieniano negli ultimi anni. Daedalic, comunque, si è lanciata nella sfida, anche se consapevole del fatto che ci sono altri videogiochi nei quali Gollum ha una parte rilevante, Shadow of Mordor e Shadow of War per essere precisi, ma in che modo pensano di rendere il loro gioco più rilevante rispetto a questi?

Idee di gioco innovative

the_lord_of_the_rings_gollum-publicity-h_2019Carsten Fichtelmann, CEO e co-fondatore di Daedalic (casa videoludica nata nel 2007), dichiara la volontà di una maggiore aderenza alle storie e all’intreccio delle vicende: il loro gioco, quindi, ha l’ambizione di distinguersi da tutto ciò che è venuto prima, pur cercando di rimanere fedele alle idee e alla filosofia della Tolkien Estate.
All’Hollywood Reporter ha poi dichiarato: “Tutti conosciamo la storia di Gollum che è stata narrata attraverso i libri, ma il gioco si concentrerà sulle vicende antecedenti a tutto ciò.” e che l’obbiettivo sarà raccontare una nuova storia, mai apparsa fino ad ora nei romanzi, andando a riempire i “vuoti” presenti, cercando risposte per le domande irrisolte. La casa videoludica tenterà di proporre una nuova prospettiva sul personaggio, cercando comunque di trasmettere pietà ed empatia. caratterizzato da un grande conflitto, ovvero due voci che gli parlano continuamente, il che significa che ci saranno delle decisioni da prendere nel gioco: o come Smèagol o come Gollum e deciderà così il giocatore cosa vorrà vedere di più, e le scelte fatte si rifletteranno sulle meccaniche di gioco. La Daedalic ha già trattato personaggi che soffrono di sdoppiamento di personalità, come in Edna and Harvey, a cui ha lavorato il cofondatore Jan “Poki” Müller-Michaelis, e in Deponia.
Film: Gollum e Bilbo BagginsRendere il personaggio di Gollum sarà una sfida notevole, considerando la straordinaria interpretazione di Andy Serkis nei film di Peter Jackson ed è già stato chiesto se i produttori intendono domandare a Serkis prestare la propria voce anche per il loro Gollum, anche se non è stata data una risposta definitiva in merito. Per quanto concerne l’aspetto, è stata espressa la volontà di aderire alle descrizioni presenti nei testi di Tolkien, con un approccio ai colori e alle forme che avrà coscienza dell’arte fantasy in generale e dell’arte legata alla Terra di Mezzo in particolare, rivolgendo lo sguardo anche a periodi ormai lontani, poiché il regista neozelandese ha già rielaborato nei i suoi film molta dell’arte a tema prodotta a partire dagli anni ‘70. La Terra di Mezzo è stata rappresentata da tanti artisti, con una grande varietà di stili, ma ancora la Daedalic non rivela le scelte grafiche per il videogioco, che sono sotto il vaglio della Middle-earth Enterprise.
Nella lunga intervista a VentureBeat Fichtelmann spiega l’approccio della produzione che già 4 anni fa tizio iniziò le trattative con la Middle-earth Enterprise a Berkeley, per la realizzazione di una serie giochi basati su Il Signore degli Anelli, di cui il primo sarà appunto Gollum
Uno dei motivi per cui quelli della Middle Earth Enterprises hanno deciso di lavorare con noi è proprio questo: hai già citato, per esempio, i giochi della Warner. Questi sono giochi fantastici, ma quando si tratta di approfondire la narrazione, penso che il nostro approccio sia diverso. Soprattutto per quanto riguarda la Tolkien Estate, a loro piace vedere un’azienda che fa qualcosa di diverso con i diritti.
Questo è il motivo per cui finalmente possiamo garantire il rispetto dei diritti sul materiale, e significa che stiamo dando la nostra versione di ciò che è possibile con i diritti. Forse non sarà un gioco di ruolo veloce e d’azione che abbiamo visto in passato: lavoreremo con un approccio narrativo più profondo del solito in un gioco come questo, che è di azione e avventura.
Immaginate Lara Croft o Uncharted senza tanti combattimenti, per rendere l’idea. Alcuni dei meccanismi sono già chiari: furtività, arrampicata, ingannare altri personaggi […] ma per noi è importante fare qualcosa che sia unico: è ambizioso, ma anche sorprendente. Speriamo di creare una grande esperienza […] in modo da far durare questo gioco per altri 30 anni.

Insomma, vedremo quindi l’inizio della storia di Gollum, e la sfortunata storia di Dèagol? E chissà, magari il rapporto di Gollum con Shelob?
Non ci resta che attendere!

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– Leggi l’articolo Ecco le prime immagini dell’Ombra di Mordor

LINK ESTERNI:
– Vai al sito della Daedalic Entertainment
– Vai al sito della Warner Bros. Interactive Entertainment
– Vai al sito della Middle Earth Enterprises
– Vai al sito Hollywood Reporter
– Vai al sito VentureBeat

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Videogiochi, è uscito Lo Hobbit della Lego

Lego_LoHobbit1Era già accaduto con Il Signore degli Anelli, ora tocca a Lo Hobbit. Ancora una volta Warner Bros Games trasforma i personaggi delle opere di J.R.R. Tolkien in LEGO e permette ai fans, dei libri del Professore ma soprattutto delle pellicole di Peter Jackson, di rivivere in prima persona le straordinarie avventure ambientate nella Terra di Mezzo. LEGO Lo Hobbit prosegue la oramai assodata tradizione della trasformazione e trasposizione in mattoncini colorati delle più celebri saghe cinematografiche e non, da Star Wars a Indiana Jones, passando per Harry Potter, sino ai Marvel Superheroes. Novità per i più accaniti videogiocatori è inoltre il debutto su console next-gen come PS4 e Xbox ONE.

Un mondo da esplorare

Il videogioco segue le orme dei precedenti prodotti da TT Games e Warner Bros Interactive Entertainment, quindi restando in genere action-adventure con un gameplay incentrato su degli enigmi da risolvere, oggetti da costruire, e sull’esplorazione in modalità pressoché libera della Terra di Mezzo. La storia di LEGO Lo Hobbit ricoprirà gli eventi narrati nei primi due film di Peter Jackson, mentre per il terzo verrà realizzato un capitolo a parte. I livelli che si dovranno affrontare saranno sedici, sia in modalità Storia che in Gioco libero, ed i personaggi che appariranno durante l’avventura saranno moltissimi (più di novanta) con caratteristiche ed abilità uniche. I Nani saranno infatti dotati di una capacità unica per ciascuno, ad esempio Bombur potrà usare il suo ventre come un trampolino. Bilbo invece svilupperà le proprie abilità nel corso dell’avanzare del gioco, ricalcando le caratteristiche di un gioco di ruolo. Lego_LoHobbit2Un’altra novità sarà la possibilità di adoperare due personaggi nel contempo quand’essi si trovano nelle vicinanze, in tal modo si compieranno delle azioni speciali di coppia. Per ciò che riguarda ai luoghi visitabili si possono citare Casa Baggins, Hobbiville, le Montagne Nebbiose, la Città dei Goblin, Bosco Atro, Esgaroth, Dol Guldur, Gran Burrone e la Montagna Solitaria.

Le caratteristiche ufficiali del gioco

  • Esplora la Terra di Mezzo e visita le location più importanti del film, inclusa Casa Baggins, e cammina attraverso il pericoloso Alto Passo, le Montagne Nebbiose, o scopri le profondità di Goblin Town, Mirkwood e Rivendell.
  • Partecipa alla caccia al tesoro, estrai gemme, scopri bottini di nemici, crea potenti oggetti magici o costruirci immense nuove strutture LEGO
  • Gioca con i tuoi personaggi preferiti del film Lo Hobbit, tra cui Bilbo, Gandalf e i Nani: Thorin, Fili, Kili, Oin, Gloin, Dwalin, Balin Bifur, Bofur, Bombur, Dori, Nori e Ori. Ognuno ha la sua speciale – e piuttosto esilarante – abilità. Ad esempio, Bombur può essere utilizzato come un trampolino per scaraventare i suoi compagni lontano dal pericolo.
  • Colleziona, combina e crea nuovi elementi nel Blacksmith Shop utilizzando Mithril, il metallo più prezioso nella Terra di Mezzo
  • Vinci in un gioco di enigmi e impara a maneggiare il potere de L’Unico Anello
  • Gioca con la famiglia e gli amici, con facile accesso all’opzione di gameplay drop-in, drop-out. (Disponibile solo su console.)
  • Gioca con la famiglia e gli amici utilizzando la possibilità di giocare wireless (solo per 3DS e Playstation Vita con due copie del gioco).

Scheda del gioco:
Lego LoHobbit PosterTitolo: LEGO Lo Hobbit
Sviluppo : Traveller’s Tales
Pubblicazione: Warner Bros. Interactive Entertainment
Serie: LEGO
Data di pubblicazione: Canada/USA: 8 aprile 2014, Europa: 11 aprile 2014
Genere: Azione
Tema: Lo Hobbit
Modalità di gioco: Giocatore singolo, Multigiocatore
Piattaforma: Microsoft Windows, PlayStation 3, PlayStation 4, PlayStation Vita, Nintendo 3DS, Wii U, Xbox 360, Xbox One
Supporto: Blu-ray Disc, DVD-ROM, Cartuccia DS, Cartuccia 3DS, Disco Ottico Wii
Fascia di età: ESRB: E, PEGI: 7, USK: 12

Trailer di lancio ufficiale

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– Vai al sito ufficiale di Lego Lo Hobbit
– Vai al facebook ufficiale di Lego The Hobbit

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Ecco le prime immagini dell’Ombra di Mordor

Videogiochi: "Middle-earth: Shadow of Mordor"Per allettare i giocatori e ricordare che c’è anche le’, la Warner Bros. Interactive Entertainment ha rilasciato i primi screenshot, le immagini prese durante una sessione ludica, del nuovo e potente videogioco dal titolo La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor, ambientato nell’universo creato da J.R.R. Tolkien e che è in via di sviluppo da parte della Monolith. Il titolo arriverà nel corso del 2014 per PC, PS3, PS4, Xbox 360 e Xbox One. Sviluppato da Monolith Productions, già responsabile di Guardians of the Middle-Earth, il titolo in questione è un gioco d’azione con visuale in terza persona ambientato nella Terra di Mezzo, che racconta una storia di vendetta e redenzione che non fa parte del canone tolkieniano.

Una storia non canonica

Videogiochi: "Shadow of Mordor" - Colpo dell'ombraGli svipullatori hanno fatto sapere che si tratterà di un prequel degli avvenimenti narrati nel Signore degli Anelli, subito dopo quanto successo nello Hobbit e vorrebbe essere quasi un anello di congiunzione tra le due opere dello scrittore. La trama è però completamente inventata. Talion era un Ranger di Gondor di stanza presso il Cancello Nero, l’ingresso alle terre di Mordor, quando una forza oscura sta crescendo di nuovo. Talion vive nell’avamposto con moglie e figlio. Tutto cambia quando il Cancello Nero viene attaccato dai Capitani della Mano Nera: questa scena avviene all’inizio della storia. La famiglia di Talion viene sterminata davanti ai suoi occhi la notte in cui Sauron e il suo esercito fanno ritorno a Mordor. Subito dopo, il ranger subisce la stessa sorte. Al momento della morte, Talion è posseduto da uno spettro (wraith) immensamente potente, che lo fa risorgere, ma pone su di lui un grande fardello. Lo spettro è un individuo con motivazioni personali, ma Talion sceglie di collaborare con lui. Talion, potenziato nelle sue abilità, si avventura all’interno di Mordor con l’intenzione di vendicarsi delle malefatte di Sauron. A parte le sue abilità fisiche, lo spettro concede a Talion una serie di competenze complementari. Videogiochi: "Shadow of Mordor" - Tocco spettraleÈ in grado di usare Colpo dell’Ombra (“Shadow Strike”) per teletrasportarsi nella posizione dei suoi nemici e ucciderli rapidamente, così come facilmente muoversi sul terreno; è in grado di legare i piedi dei nemici alla terra, rallentando il tempo in combattimento. Ma la più importante abilità è il potere di incutere timore negli Uruk-hai: Talion è in grado di costringere i suoi avversari alla sua volontà semplicemente toccandoli. Questi nemici
dovranno poi eseguire gli ordini del ranger, tentando perfino di assassinare i loro leader.

Nuove funzionalità

Videogiochi: "Shadow of Mordor" - Talion«In La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor, i giocatori affronteranno il tema oscuro e molto personale della vendetta in un mondo dove ogni decisione avrà delle conseguenze e tali conseguenze persisteranno anche dopo la morte», ha spiegato Samantha Ryan, vicepresidente e responsabile del settore produzione e sviluppo della Warner Bros. Interactive Entertainment. «Il videogioco introduce nuove meccaniche di gameplay nel genere action, creando opportunità nuove per un approccio personalizzato che sarà in grado di soddisfare tutti i giocatori». La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor contiene un particolare sistema di gestione dei nemici chiamato Nemesis System: la nuova funzionalità permetterà ai giocatori di creare le proprie battaglie, i nemici e le ricompense all’interno di un mondo dinamico che si adatta e si modifica in base alle scelte fatte. Ogni nemico avrà una sua vita personale e si ricorderà di noi e di quello che abbiamo fatto in precedenza, reagendo e comportandosi di conseguenza. Gli sviluppatori hanno collaborato con Middle-earth Enterprises, Warner Bros: Samantha RyanPeter Jackson e gli artisti del Weta Workshop per assicurarsi che le ambientazioni, i personaggi e la storia siano perfettamente in linea con l’universo della Terra di Mezzo. Purtroppo, non hanno pensato di renderlo coerente con le opere di J.R.R. Tolkien e non hanno chiesto alla Tolkien Estate. Qui sotto si può vedere il trailer del videogioco e l’intervista al responsabile del design, Michael De Plater, e a quello della sceneggiatura, Christian Cantamessa, che raccontano il loro incontro con le opere di Tolkien e con i film di Peter Jackson, oltre ad alcuni dettagli sulla lavorazione del nuovo videogioco.

Piattaforme: PC, PS3, PS4, Xbox 360 e Xbox One
Data d’uscita: TBA 2014

GUARDA L’INTERVISTA:

GUARDA LA FOTOGALLERY:


IL TRAILER:

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Lord of the Rings: 40mila iscritti al corso

Videogiochi: Lotro, DragoI videogiochi sono da tempo uno strumento didattico e sono usati spesso nelle università statunitensi per insegnare un ampio numero di materie, dall’arte moderna e contemporanea (con Minecraft alla Bowling Green State University in Ohio) alla letteratura e le saghe norrene (con Skyrim alla Rice University). E corsi online accademici sono attivi da qualche anno presso il Mithgard Istitute (ne abbiamo parlato qui e qui ). Non farebbe notizia, quindi, un altro corso online che unisce letteratura, cinema e videogiochi. Ma se si tratta di J.R.R. Tolkien e al corso universitario si iscrivono ben 40mila studenti la notizia è eclatante!

Tolkien transmediale

Vanderbilt UniversitySeguire l’opera narrativa di Tolkien attraverso tre differenti mezzi, il libro, un film e un videogioco. È questo lo scopo di
Online Games: Literature, New Media, and Narrative (Giochi online: letteratura, nuovi media e la narrazione), un corso universitario online di sei settimane (siamo all’inizio della seconda) tenuto dal professor Jay Clayton della Vanderbilt University (a Nashville, in Tennessee), che ruota attorno Signore degli Anelli Online, Lotro. «Sono un professore di letteratura così ho sempre insegnato letteratura inglese in relazione alla cultura digitale», spiega all’ArsT Clayton. «Credo di aver iniziato con Myst come il primo videogioco che ho inserito in una classe di inglese». Quando i videogiochi si sono evoluti, si sono evoluti anche i suoi metodi d’insegnamento. Ma perché usare proprio i videogiochi che sono una sottocultura giovanile? «I videogiochi sono profondamente immersi nella nostra cultura. E non solo nella nostra cultura popolare: essi sono oggetti culturali complessi con tradizioni letterarie e artistiche che risalgono a Omero. Professori: Jay ClaytonE come la quasi totalità della cultura di oggi, mescolano tradizione alta e bassa, attingendo dalle convenzioni narrative condivise da Dante, Spencer e Mallory. E fondono questi motivi con riferimenti pop, dalla televisione a Michael Jackson, dai Simpson ai cartoni animati. Alcuni studiosi molto acuti hanno scritto interi libri sui videogiochi come
forma d’arte». Molte persone considerano chi usa i videogiochi come un emarginato o un dissociato mentale. Non è esagerato farne un corso universitario? «I videogiochi sono una parte fondamentale della cultura del XXI secolo, accanto a film e romanzi, musica, spettacoli teatrali e performance artistiche. Il fatto è che i videogiochi contengono elementi di tutti questi modi e li combinano sviluppando nuove forme artistiche. Di solito, quando si parla di videogiochi, si ricorre subito agli stereotipi. Ma le statistiche sono sorprendenti: usa i videogiochi il 69% di tutti i capifamiglia, il 97% dei giovani. Addirittura il 40% dei giocatori sono donne e l’età media è di 35 anni. Queste statistiche, quindi, vanno contro molti stereotipi che le persone hanno sul giocatore tipico». Classe seminario con Jay ClaytonA cosa mira il suo corso universitario? «Il corso è concepito come uno di letteratura inglese a livello universitario: un tour multi-genere e multimediale di come la letteratura, il cinema e i giochi possano esercitare l’attività fondamentale dell’uomo, la narrazione. Il nostro viaggio permetterà di imparare qualcosa sulla teoria della narrazione e introduce ad alcuni temi chiave in Scienze della Comunicazione, oltre a occuparsi di parte della storia e della teoria dei videogiochi. Farà incontrare gli studenti, inoltre, con alcuni punti di riferimento importantissimi della letteratura inglese, la storia infinita che sta dietro alla maggior parte dei giochi fantasy: La Compagnia dell’Anello di Tolkien, ma anche un po’ della Faerie Queene (la Regina delle Fate) di Edmund Spenser, e moltissime poesie di John Keats, Alfred Tennyson, Robert Browning e altri». Perché proprio Tolkien? «Perché Il Signore degli Anelli – il romanzo, la trilogia dei film e i molti videogiochi – è il nostro modello centrale di come funziona la “rimediazione”, trasformando una storia familiare mentre si muove attraverso diversi media».

Studiare Tolkien giocando

Videogiochi: Lotro "Collevento"Appena conclusa la prima settimana, il corso online è ospitato sul portale specializzato Coursera. Anche se gli studenti non guadagneranno alcun credito universitario, il corso prevede lezioni accademiche, seminari online e sessioni interattive di gioco. Ci sono tre diversi tipi di video: brevi lezioni del professore, seminaria che costituiscono la maggior parte del corso e le sessioni di gioco in cui gli studenti si immergono nel Signore degli Anelli Online e che combinano l’azione ludica con l’analisi narrativa e le teoria dei giochi. Il corso di Clayton riflette sui punti di forza e i limiti del romanzo, dei film e del videogioco osservando come la storia di Tolkien si sia spostata per adattarsi in ogni ambiente narrativo. Non è richiesta alcuna esperienza nei videogiochi. Possono partecipare anche gli studenti che è non sono interessati a giocare al Signore degli Anelli Online, Lotro. Sono, infatti, previsti due percorsi paralleli, uno per coloro che sono in grado di giocare a Lotro, l’altro per le persone che vorrebbero conoscere i videogiochi, Tolkien e la tradizione romantica, ma scelgono di non giocare essi stessi. Il corso è attualmente alla seconda settimana, con più di 40mila studenti iscritti. Videogiochi: Lotro, nanoProfessor Clayton, come è stata questa prima settimana? «È stata… vertiginosa! Appena 15 minuti dopo l’inizio del nostro corso, più di mille persone avevano guardato il video e il team tecnico aveva già scoperto (e corretto) due errori che avevamo fatto nella creazione del sito. È stato un avvio frenetico ed eccitante al tempo stesso», dice Clayton. «È un’esperienza intensa di saturazione dei media, di tutti i canali multipli vicini a noi in una sola volta. Stavamo quasi per essere travolti!». Preoccupato o soddisfatto? «Non tutti gli studenti probabilmente seguiranno l’intero corso. Ma più che preoccupato sono molto soddisfatto: il numero è di partecipanti è enorme e si tratta comunque di una classe di valore. Gli studenti si sono iscritti al corso volontariamente, per pensare meglio e riflettere meglio».

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– Vai al sito del corso online di Online Games: Literature, New Media, and Narrative di Jay Clayton
– Vai al sito della Vanderbilt University
– Vai al sito della piattaforma Coursera


 

Cavalieri di Rohan: un nuovo videodiaro

Videogiochi: "Riders of Rohan"La casa di produzione di videogiochi Turbine ha rilasciato un nuovo diario degli sviluppatori di Lord of the Rings Online: Riders of Rohan, la nuova espansione del gioco di ruolo online ufficiale della trilogia di Tolkien (cioè un MMORPG: Massively Multiplayer Online Role-playing Game). Di Lord of the Rings Online abbiamo già parlato in passato. Riders of Rohan espande il mondo online della Terra di Mezzo in cui i giocatori dovranno unire le loro forze per cavalcare nelle pianure di Rohan. La nuova espansione includerà un incremento del limite raggiungibile dei livelli (il level cap), l’inclusione di luoghi come Amon Hen e la foresta di Fangorn, il nuovo sistema di combattimento a cavallo (Mounted Combat system) e molto altro ancora.

Il nuovo video-diario

Videogiochi: Riders of RohanNel nuovo video-diario, il senior producer Aaron Campbell, l’executive producer Kate Paiz e gli altri sviluppatori discutono della trama della nuova espansione. Gli sviluppatori spiegano e mostrano anche come hanno fatto per rendere il più realistica possibile l’azione di gioco. I giocatori saranno anche capaci di raggiungere il livello 85 con questa nuova espansione: in calce trovate alcune immagini tratte dai contenuti che si possono sbloccare a questo livello e al finale. Riders of Rohan sarà disponibile dal 15 Ottobre.

La mappa della regione orientale di RohanIl Signore degli Anelli Online: I Cavalieri di Rohan sarà disponibile in tutto il mondo il 15 Ottobre. Una voce di corridoio afferma che contemporaneamente all’espansione uscirà anche il client per Mac, cioè il sito di supporto per i giocatori che usano i computer della Apple. La versione per collezionisti di Riders of Rohan includerà l‘expansion pack, più un certo numero di oggetti unici che faranno la felicità degli appassionati. Il gioco avrà un prezzo di 39,99 euro.

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Lord of the Rings Online compie 5 anni e fa regali ai giocatori

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Lego Signore degli Anelli: trailer e cover

Videogiochi: copertina di Lego - The Lord of the Rings L’attesa per i film di Peter Jackson è l’occasione per tutta una serie di iniziative collaterali. Ora è la volta dell’epica tolkeniana rivisitata in chiave Lego: come mai non ci avevano pensato prima? Il videogioco, dal titolo LEGO: Il Signore degli Anelli, è basata sull’opera principale dello scrittore J.R.R. Tolkien, uscirà in autunno ed ecco svelate le nuove immagini delle copertine ufficiali delle varie versioni del gioco. Come accaduto con tutti gli altri giochi LEGO, il titolo sarà disponibile per tutte le piattaforme.

Videogiochi: altra copertina di Lego - The Lord of the Rings Il videogioco uscirà in autunno e permetterà di vivere una nuova ed intensa avventura nella Terra di Mezzo con uno stile appassionante ed allo stesso tempo molto divertente come non si è mai visto in questa saga, fornendo un titolo adatto a tutti. Lo stile particolare di questa avventura è in linea coi precedenti titoli dello stesso genere, grazie al lavoro del team TT Games, artefice di quasi tutti i titoli del brand LEGO. Le diverse copertine sono tutte uguali: su tutte c’è la Compagnia dell’Anello in bella mostra. Il gameplay vero e proprio della saga, visti gli altri titoli LEGO e come si può vedere dal trailer, avrà quell’atmosfera ironica e sarcastica tipica dei titoli che ci hanno tenuto compagnia in questi anni.

Videogiochi: copertina completa di Lego - The Lord of the Rings Non si conosce, invece, se la trama del gioco seguirà l’opera di Tolkien o l’adattamento cinematografico dei tre film di Peter Jackson. Forse, LEGO: Il Signore degli Anelli ripercorrerà nello specifico solo uno dei tre film? Dopo l’annuncio ufficiale del gioco avvenuto qualche mese fa, è stato possibile ammirare il futuro gioco con un trailer ufficiale diffuso nel corso della GamesCom 2012 di Colonia, ma anche con una immagine raffigurante i principali protagonisti della serie ricreati in stile LEGO. LEGO: Il Signore Degli Anelli sarà disponibile nei negozi questo autunno su piattaforme PC, PlayStation 3, Xbox 360, Wii, DS, 3DS e PS Vita.

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Lord of the Rings Online compie 5 anni e fa regali ai giocatori

Videogiochi: Lord of the Rings Online (LotRO)Il prossimo 24 aprile Lord of the Rings Online (LotRO) compirà cinque anni di vita. Rilasciato nell’aprile 2007 dalla Turbine, uno dei più frequentati mondi virtuali di MMORPG (giochi di ruolo online con più giocatori in contemporanea) è secondo solo a World of Warcraft per capacità di attirare gli appassionati del genere Fantasy. Con oltre un milione e mezzo di giocatori attivi (tecnicamente si parla di “subscription” [SS], mentre gli “active accounts” [AA] sarebbero ben 6 milioni) il videogioco online ambientato nel mondo fantastico creato da J.R.R. Tolkien, celebrerà questo importante anniversario assieme ai suoi utenti. Pochi giorni fa la Warner Bros, che ormai distribuisce e compartecipa finanziariamente ai destini di Turbine, aveva annunciato una nuova espansione, The Lord of the Rings Online: Riders of Rohan, che sarà disponibile a fine 2012, in concomitanza con l’uscita del primo dei due film che Peter Jackson sta dedicando allo Hobbit.

Cinque anni, sei espansioni

Videogiochi: Lord of Rings Online (LotRO)Già pochi mesi dopo l’uscita del videogioco, la Turbine aveva annunciato che 2 milioni di pesonaggi erano stati creati. La popolarità di un MMORPG ambientato nell’universo di Tolkien aveva contribuito al boom di iscrizioni. È una cosa naturale in questo tipo di giochi, vista l’usanza delle case di produzione di regalare un periodo gratuito di prova (soltamente un mese di gioco, definito Free-to-Play [“F2P”]). Scaduto il periodo è un gioco a registrazione obbligatoria. Ma il successo del videogioco ha permesso ai produttori di rendere, dal 10 settembre 2010, il gioco gratuito con alcune limitazioni. Sono a libero accesso i primi 50 livelli del gioco, mentre i livelli più alti, alcune armi particolari e alcune mappe rimangono accessibili solo con canone mensile. «Il 2011 è stato un altro anno importante per The Lord of the Rings Online, con una sensibile crescita per il gioco, l’unificazione avvenuta con successo dei nostri servizi per l’Europa e il Nord America e il successo di Rise of Isengard, la nostra espansione più venduta», ha detto Kate Paiz, Executive Producer of The Lord of the Rings Online. «Il 2012 sarà un altro anno fondamentale con il quinto anniversario e introdurremo un sacco di nuovi contenuti terminando con l’arrivo di Rohan. Questa sarà una delle nostre espansioni più grandi, con dimensioni circa due volte superiori a Rise of Isengard ed includerà la tecnologia e il sistema di gioco più nuovo che abbiamo mai introdotto dai tempo di Mines of Moria del 2008». Warner Bros e Turbine hanno rilasciato il 12 marzo scorso il nuovo aggiornamento dei contenuti per Lord of the Rings Online. L’Update numero 6 introduce una nuova regione, Great River, così come nuove ed epiche storie. A dicembre, invece, Riders of Rohan espanderà il mondo online della Terra-di-mezzo verso le pianure di Rohan. I giocatori potranno così visitare nel corso delle loro avventure per aiutare Éomer, erede del Re
Théoden: la piana di Rohan, naturalmente, Amon Hen e la Foresta di Fangorn popolata dagli Ent. Sarà possibile acquisire esperienza fino al nuovo limite dell’85 livello. Ma la cosa più interessante è sicuramente il combattimento a cavallo.

I regali di compleanno

Videogiochi: festeggiamenti 5 anni di LotROTurbine festeggerà il quinto anniversario del Signore degli Anelli Online con ricchi premi per i giocatori. Il 24 aprile una grande quantità di eventi speciali si svolgeranno in tutta la Terra-di-mezzo, e i giocatori potranno acquisire numerose ricompense come ringraziamento per il tempo giocato. Ci sarà inoltre l’accumulo doppio di punti esperienza per tutta la durata dei festeggiamenti. I premi avranno consistenza differenziata e proporzionale in base all’esperienza dei personaggi e all’anzianità dei giocatori, ovvero la durata della loro permanenza nel mondo di gioco. Per preparare i giocatori al grande evento, Turbine ha rilasciato anche una serie di “festose” immagini che potete vedere qui sotto. I giocatori più scaltri hanno già individuato nelle immagini riportate alcune delle ricompense in palio!

Sapete che The Lord of the Rings Online (LotRO) esclude del tutto la morte? Leggete qui.

GUARDA IL VIDEO DELL’ULTIMA ESPANSIONE

IMMAGINI DEI FESTEGGIAMENTI

 

– Vai al sito di Lord of the Rings Online (LotRO)
– Vai al sito della Turbine

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Il Signore degli Anelli sbarca su Facebook

Videogioco: OneRing su FaDa qualche tempo molte persone su Facebook stanno diffondendo il gioco chiamato “The One Ring”, che è chiaramente dedicato agli appassionati di J.R.R. Tolkien. Il gioco è realizzato dalla Mgames, casa gallese specializzata in videogiochi e applicazioni per i social network. “The One Ring” è un bel gioco fantasy inspirato al Signore degli Anelli, creato su licenza della Middle-earth Enterprises, che viene pubblicizzato come gioco di combattimento ed esplorazione. Non è esattamente così perché non si tratta di un gioco pieno d’azione dalla grafica tridimensionale e paesaggi ricostruiti alla perfezione. Si tratta, invece, di un’avventura a carattere testuale, dove si deve scegliere con cautela la propria tattica. Ecco la traduzione di un’intervista, pubblicata su Tolkien Library con Sam Roads, il direttore creativo della Mgames.

L’intervista a Sam Roads

Sam Roads, sviluppatore del videogioco "The One Ring" su FacebookPuoi dirci in poche parole in cosa consiste questo gioco?
«È un gioco d’esplorazione e combattimento. Si impersona un personaggio all’interno della trama del Signore degli Anelli, viaggiando insieme a Frodo, Aragorn e Gandalf e seguendo il racconto dei libri. Ci si unisce a loro nella lotta contro gli Nazgul, si condivide il peso dell’Unico Anello e si esplorare la Terra di Mezzo. Si può anche interagire con altri giocatori, o l’utente stesso può decidere di partecipare come sparring partner in partite altrui, oppure può collaborare alla sconfitta di uno dei grandi antagonisti della storia, come l’Osservatore nell’acqua o il Balrog di Moria».
Dicci qualcosa su di te?
«Mi sono formato come compositore di musica classica, ma da venti anni sono uno sviluppatore di giochi. In questo tempo, ho fondato quattro imprese e due volte il Premio “Origins” della Game Manufacturers Association (che è la cosa più vicina agli Oscar per i giochi non elettronici). Ho fatto tutto questo con Clint Oldridge, che è presidente della Microcosm Games; a noi si è unito anche Jeffries Mark come direttore tecnico. Tutti e tre ci siamo incontrati all’Università nei primi anni novanta!».
Se non sbaglio sei anche dietro a un gioco per posta del Signore degli Anelli? Che cos’è questa storia?
«Ooh. Si tratta di un gioco di quelli tosti! Le partite possono durare mesi e ogni turno può richiedere ore di pianificazione. Ci piace a seconda del momento ed è così che abbiamo sviluppato una prima relazione con una licenza commerciale sulle opere di Tolkien. Il giocatore prepara il suo turno a casa, non al computer e poi invia il risultato a un server e-mail. In questo modo i turni sono molto, molto più lenti di quanto non siano in “The One Ring“, ma questo è il vantaggio di Facebook!».
È titolare di una licenza della Tolkien Enterprises, e questa è una buona notizia per gli appassionati di Tolkien. Ma cosa significa in realtà?
«Vuol dire che ci è permesso usare il mondo della Terra di Mezzo e raccontare la storia dei libri. I responsabili della Tolkien Enterprises devono controllare e approvare tutto quel che facciamo e, occasionalmente, ci dicono di mettere in maiuscola una parola o di cambiare un nome. Penso di aver sviluppato un buon rapporto con loro e mi sembrano davvero interessati a far sì che gli appassionati di Tolkien ottengano solo il meglio dai giochi da loro approvati.
Videogioco: OneRing su FaceboVisto che hai creato il gioco The One Ring si può concludere che sei un appassionato di Tolkien?
«Quando ero piccolo, mio padre mi lesse Lo Hobbit. Sulla parete della mia camera da letto è appesa una mappa della Terra di Mezzo: quindi penso che la risposta sia un sì!».
Quanti giocatori si sono iscritti al gioco. Non avete alcune delle vostre favolose statistiche da condividere?
«Attualmente abbiamo 20mila giocatori e il numero sta crescendo come sta crescendo lo stesso mercato degli appassionati di Tolkien su Facebook. La domenica è il giorno in cui il gioco è più frequentato ed è una cosa buona perché durante la settimana non vogliamo distrarre tutti dal lavoro!».
Ogni tanto rilasciate un aggiornamento e un extra per il gioco. Mi sembra che spendiate un sacco di tempo per creare questi aggiornamenti. Anche le diverse missioni seguono i racconti dei libri, a volte anche con spunti presi dalle Appendici o dalle opere pubblicate successivamente… potete dirci un po’ della ricerca che state facendo?
Videogioco: "The One Ring" su Facebook: Raid«Il responsabile della storia è John Davis, che è un’autorità assoluta sulle opere di Tolkien. Egli studia tutto. E dico tutto! Ci sono note, calendari, liste, post-it, fogli di calcolo e ogni sorta di dettagli su cui lavorare. Non facciamo quasi mai una citazione diretta da Tolkien, ma la scrittura di Davis è così sorprendente che si ha la sensazione che si stia leggendo lo scrittore inglese. Ancor di più, Davis dà tutto il merito allo stesso Tolkien!».
Quali sono i tuoi piani futuri per il gioco?
«Stiamo aspettando proprio in questi giorni il via libera dai responsabili della Middle-earth Enterprises su un nuovo sviluppo. Non posso dir nulla finché non avremo il consenso, ma posso anticipare che si rivolge a quegli appassionati del Signore degli Anelli che amano il lato “più oscuro”. Posso però dirvi  tutto su
Crafting! Abbiamo introdotto la prima missione agli inizi di gennaio e la prossima espansione sarà piena zeppa di cose nuove da fare. Siamo molto eccitati!».

GUARDA L’INTERVISTA SU YOUTUBE:
-PRIMA PARTE:

-SECONDA PARTE:

-TERZA PARTE:

– Pagina su Facebook di The One Ring
– Sito della casa di videogiochi gallese Mgames

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Videogiochi, mondi virtuali e la Terra di Mezzo

Edward CastronovaNel 2001 Edward Castronova definiva se stesso “un economista fallito”: aveva scelto un campo poco popolare – la ricerca sul welfare – e pubblicato alcuni studi che, a quanto poteva dire, «non avevano mai influenzato nessuno». Aveva rimediato un insegnamento alla California State University, una scuola statale che non gli poteva offrire nemmeno un dottorato. Per giunta, la moglie lavorava in un’altra città e durante la settimana viveva da solo. Per riempire le serate, si mise a giocare ai videogiochi. Libro: "Universi sintetici"Scelse un multiplayer online chiamato EverQuest, un “mondo virtuale” ispirato alle opere di J.R.R. Tolkien, frequentato all’epoca da più di mezzo milione di giocatori nel mondo. Poi gli venne un’intuizione. Oggi Castronova è docente associato in Telecomunicazioni presso la Indiana University, contribuisce al blog TerraNova e si dedica proprio allo studio, da un punto di vista economico e sociale, dei synthetic worlds, mondi virtuali dove più utenti si incontrano. Sull’argomento ha pubblicato alcuni libri d’enorme successo, il primo dei quali ha venduto milioni di copie ed è stato tradotto anche in Italia: Universi Sintetici. Come le comunità online stanno cambiando la società e l’economia (Mondadori, 2007). Cosa può dirci del mondo reale un gioco online, ispirato a Tolkien, pieno di elfi e nani guerrieri? Moltissimo.

Una società radicalmente nuova

Libro: "On Fairy Stories" di J.R.R. TolkienCastronova oggi è fortemente convinto dall’idea di Tolkien che i miti siano usati per esprimere verità inesprimibili con altri mezzi. Per Tolkien esiste una parte di verità espressa attraverso l’arte; la capacità artistica è l’espressione più profonda della nostra specificità – cioè del nostro essere specie. La creatività artistica è quindi la parte essenziale della natura umana ed è in grado di esprimere verità parziali sulle cose. «Come scrive Tolkien nel saggio On Fairy-Stories (1939): “Perché un uomo dovrebbe essere disprezzato se, trovandosi in carcere, cerca di uscirne e di tornare a casa?”. Fosse vissuto fino a oggi, sono sicuro che Tolkien non sarebbe rimasto sorpreso di come queste fughe sembrano infastidire i carcerieri». (Universi sintetici, p. 277). Ogni momento passato in un mondo fantasy potrebbe essere un momento speso cercando di arrivare a quelle verità ineffabili? Sarebbe così l’opposto di una perdita di tempo, come vengono solitamente considerati i mondi immaginari, e forse potrebbe essere uno dei modi migliori di
passare il tempo. Senza spingersi fino a tanto, si potrebbe accettare l’idea che gioco e fantasia siano per natura interessanti. Nell’utilizzo della fantasia e del mito, quindi, «non si evade dalla realtà. La si riscopre. Uno dei mondi virtuali: Second LifeÈ proprio nel momento in cui le storie indugiano nella nostra mente, che le cose divengono più vere». Applicando tutto questo ai videogiochi online, anche se non si condivide questa idea, non si può fare a meno di ipotizzare che in questi mondi virtuali ci si passerà sempre più tempo. Milioni di persone lo fanno già oggi. La tecnologia sta dando sempre più spazio ai mondi immaginari e gli effetti sulla realtà sono profondi. Secondo Castronova, quando milioni di persone lasciano una società, la società deve cambiare. Questa prospettiva “mitico-esistenzialista” porta anche a una predizione piuttosto drammatica, che vede una sempre più vasta espansione nel Ventunesimo secolo del numero delle popolazioni dei mondi sintetici, con conseguenze profonde e ampie, impossibili da prevedere. Quando si sente dire che “la vita moderna è noiosa”, s’intende, purtroppo, che molti fra coloro che vivono nella realtà attuale trovano che essa non conti nulla e non ci sia niente da fare. Se diciamo: “I mondi sintetici creano significato”, intendiamo dire che quasi tutti quelli che vi si immergono, trovano lì una loro soddisfazione. Forse i mondi sintetici hanno, quindi, cominciato a offrire una nuova mitologia. Se questa mitologia, infine, avesse successo, potrebbe essere credibile fino al punto che ci ritroveremmo in una sorta di Età della Meraviglia. Dalla serie "Io e il mio Avatar" - 1Tuttavia una differenza sostanziale persiste tra le due mitologie, ad esempio, tra la creazione mitologica dell’eroe nei poemi epici e la creazione dell’eroe nella realtà virtuale. L’eroe virtuale si autonomina ed autocrea eroe con attributi sopattutto fisici e a suo piacimento, la creazione dell’eroe nell’epica, invece, è espressione della necessità di una mitologia che può dare spiegazioni su ciò che non si può comprendere o su ciò a cui non si può risalire , storicamente parlando. Così, negli ultimi decenni, e probabilmente sempre più in futuro, il corpo reale è e sarà costantemente soggetto a una domanda crescente di «modificazione» (estetica o, pensando a quello che la fantascienza anticipa da anni, funzionale a un aumento delle prestazioni fisiche). In un mercato che vede in costante ascesa la presenza di abitanti nei mondi virtuali dei MMORPG (giochi di ruolo multiplayer online), appare sicuramente vantaggioso per le multinazionali del videogioco interessarsi al fenomeno e continuare a fomentarlo. Solo nel 2009, la vendita di oggetti e personaggi virtuali dei videogiochi ha raggiunto i 7 miliardi di dollari. Del resto, il solo World of Warcraft, gioco ispirato alle opere di Tolkien, raccoglie circa 14 milioni di giocatori in tutto il mondo. Esiste addirittura un corso dell’oro virtuale nei confronti del dollaro, che varia di giorno in giorno, visibile sull’incredibile quanto autentico sito GameUsd. «È molto difficile fornire cifre globali precise perché la maggior parte degli acquisti non è rintracciabile. Ciò
che è certo, è che aumentano a una velocità straordinaria», spiega Castronova, secondo cui nella nostra epoca è del tutto «salutare e normale» il congiungimento delle economie virtuali e reali. Dalla serie "Io e il mio Avatar" - 2Questo, inoltre, è terreno vergine e fertile sia per la ricerca accademica di carattere sociologico che per quella più banalmente tesa al commercio. Le potenzialità, pare, siano quasi infinite e pure un poco inquietanti, anche perché come dice lo stesso Castronova nel suo saggio Theory of Avatar: «Molti giocatori di MMORPG hanno dichiarato di vedersi non tanto come giocatori, ma piuttosto come cittadini di nuovi mondi. Per alcuni, la vita nella realtà virtuale sembra preferibile a quella nella realtà vera e propria».

J.R.R. Tolkien e i videogiochi

Un mondo virtuale: Everquest«Vale la pena notare che il progetto di Tolkien, per come è esposto in tutti i suoi scritti e non solo nelle sue opere per cui è divenuto famoso, è così vasto, così illimitato nelle sue aspirazioni, che non possiamo nemmeno immaginare le sue conseguenze sul lungo periodo. Nel breve periodo, oggi, tutto ciò che vediamo è il fatto che quasi ogni mondo virtuale che è stato creato è stato modellato sulla Terra-di-mezzo. È un fatto notevole, ma come ho detto, il cui significato è molto difficile da immaginare sul lungo periodo, ma che vale la pena considerare». (p. 298).
Sono molte le questioni legate ai mondi virtuali che si ispirano alla Terra-di-mezzo:
Interpretazione: «Più penso alla vita e alle opere di Tolkien, più rimango impressionato dalla durata dei loro effetti. I suoi scritti hanno influenzato per una intera generazione opere letterarie, film e videogiochi, in particolare il genere MMORPG. Quest’ultimo passaggio mi crea ancora qualche perplessità, perché non mi pare aver funzionato alla perfezione. Ho incontrato parecchi elfi giocando online, e pochissimi erano in grado di comportarsi come elfi tolkieniani, intesi come umani prima della Caduta. La Terra-di-mezzo è così ricca di eroi senza macchia e acerrimi nemici che non può che essere un pessimo modello per un gioco con migliaia di persone caratterizzate in modo casuale. La naturalità e l’immersione nella parte auspicati dal role-playing comportano che le personali convinzioni e il modo di essere di ciascuno vengano necessariamente a galla».
Coinvolgimento emotivo: Tolkien sosteneva (sempre in On Fairy Stories) che il dramma non era il genere più indicato per il fantasy: devi poter credere nel protagonista, prima di poter credere al mondo in cui vive, e questo secondo livello di incredulità, non presente in letteratura, previene l’immersione del giocatore. E di certo, se il giocatore medio non è in grado di interpretare un elfo, figuriamoci Se sarà in grado di interpretare un eroe complesso. World of Warcraft«Forse ha qualcosa a che fare con lo stato della stessa arte del videogioco – scrive Castronova -. Ho pianto al cinema, ma non ho mai pianto durante un videogioco (o meglio, la morte di un mio personaggio mi ha spinto quasi fino alle lacrime una volta, ma non è questo il tipo di pianto di cui sto parlando). Non ho neppure mai riso ad alta voce in un videogioco. Quando ci sentiamo più immersi nel mondo inventato da Tolkien? Quando l’esercito di Rohan irrompe su quello degli orchi nel terzo libro, Il Ritorno del Re, o nel rispettivo capitolo di Peter Jackson, oppure quando giochiamo gli orchi del clan Crushbone tengono sotto assedio le foreste di Faydark in Everquest II? Nei primi due esempi, chiaramente, ma è davvero piuttosto scioccante che, nonostante questo, i videogiochi siano in grado di attrarre così tanto del nostro tempo, quando fanno un lavoro comparativamente pietoso nel coinvolgere le nostre emozioni. Ogni gioco che io abbia mai giocato non è paragonabile a un libro o a un film, ha una trama molto banale. Eppure in qualche modo è ancora più allettante di un film o di un libro». Due dei più grandi scrittori della letteratura mondiale, Tolkien e Shakespeare, sono stati trascinati di peso nei giochi di ruolo fantasy, con diverse conseguenze. Ma, dopotutto, è davvero possibile ricreare lo spirito della Terra-di-mezzo in un mondo online? E possiamo chiedere di interpretare Amleto al primo pivello che passa? Sia le opere di Tolkien, sia quelle di Shakespeare hanno molto a che fare con la realtà. «Essere online ci rende tutti degli Amleto: non realizziamo quanto il mondo virtuale sembri vero, ma piuttosto quanto quello vero sembri virtuale, e la distinzione si annulla. Voilà: immersione. Shakespeare non invoca semplicemente il virtuale, ma lo comprende in una caratteristica che accomuna tutti gli uomini. Il role-playing, dice, è naturale, qualcosa che facciamo senza neanche pensarci. Nessuno è davvero un eroe o un cattivo. Pertanto quando andiamo sul palcoscenico del mondo virtuale, non dobbiamo aspettarci di interpretare Amleto, ma piuttosto di essere Amleto, se è questo ciò che siamo».
Migliaia di ragazzi cinesi per 50/100 euro al mese giocano ai MMORPG per guadagnare oggetti magici da vendere ad altri giocatori.Il mercato: «Nei primi giorni di mondi virtuali, c’erano due modi per il commercio tra gli utenti: uno basato sul concetto del mercante, dei personaggi semi-automatici il cui unico scopo è quello di stare in casa e vendere oggetti ai giocatori; l’altro era il baratto. Un personaggio si recava al mercato gridava la proprio disponibilità a vendere una certa merce per poi trattare direttamente con gli altri giocatori eventuali acquirenti. Probabilmente, il sistema del baratto è più di carattere per molti di questi mondi, per la loro atmosfera medievale. Tuttavia, il sistema delle aste su eBay si sono affermati, perché ancora più facili. Mentre le forze di mercato non possono essere combattute, forse possono essere integrate in un modo che sia più coerente all’atmosfera del mondo virtuale. Spero di sì. Mi piacciono i mondi virtuali ispirati a Tolkien e mi dispiacerebbe vederli trasformarsi solo in una vetrina per le aste di eBay».
La morte permanente: Anche il New York Times, con un articolo
di Jonathan Glater, si è occupato del dibattuto sul problema frequente di come trattare la morte permanente dei personaggi nei mondi virtuali. L’articolo cita anche l’altro problema collegato del recupero del cadavere, spesso oggetto si sciacallaggio da parte di altri giocatori. La cosiddetta permadeath è l’impossibilità di tornare ad averli come prima della loro morte, cosa che invece accade comunemente nei videogiochi. La morte permanente è la questione più controversa nei MMORPG. A causa del desiderio dei giocatori di tenere il personaggio e le forze economiche coinvolte, videogiochi come World of Warcraft raramente prevedono la morte permanente. Everquest, il gioco esplicitamente ispirato alle opere di Tolkien, aveva un server speciale chiamato Discordia, creato nel dicembre 2003 come promozione per l’espansione Le Porte della Discordia, che prevedeva la morte permanente. The Lord of the Rings onlineThe Lord of the Rings Online (LotRO), il ruolo online gioco rilasciato nell’aprile 2007 dalla Turbine, esclude del tutto la morte. «Prima di optare per questa strategia», ha detto Jeffrey Anderson, presidente e amministratore delegato della società, «gli sviluppatori hanno considerato a lungo la natura della Terra-di-mezzo di Tolkien e le aspettative dei giocatori, il target di riferimento. La prima cosa evidente è che in quel mondo immaginario la gente non può risorgere in modo casuale». Quindi, «questo poteva far pensare che il gioco ispirato al mondo di Tolkien avrebbe previsto la permadeath». Ma questa idea è stata respinta, ha spiegato Anderson, perché la morte permanente scoraggia i nuovi giocatori, che hanno maggiori probabilità di vedere uccisi i loro personaggi. «Così i personaggi non moriranno, ma lotteranno fino all’esaurimento delle loro forze. Poi cadranno in stato di incoscienza e si sveglieranno in un luogo sicuro», ha concluso l’Ad della Turbine, scusandosi anche con l’autore inglese: «Abbiamo dovuto trovare per forza un compromesso». «La presenza della permadeath nei mondi virtuali – ha però spiegato Taylor Carman, professore associato di filosofia presso Barnard – mi fa sospettare che la nostra mortalità, come sostenuto da alcuni filosofi esistenzialisti, sia una dimensione costitutiva della nostra auto-comprensione e che anche nelle fantasie utopistiche non possiamo immaginare la nostra vita senza la prospettiva della nostra stessa fine».

Pagina personale di Edward Castronova
Blog Terranova dedicato ai videogiochi
– Sito ufficiale di EverQuest
– Sito ufficiale di World of Warcraft
– Sito ufficiale di The Lord of the Rings Online

La lezione di Edward Castronova sui giochi e la realtà virtuale (in inglese):

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La Guerra del Nord sbagliata del Signore degli Anelli

Videogioco "Il Signore degli Anelli: la Guerra del Nord"Sono anni di vacche grasse per gli appassionati di J.R.R. Tolkien. Mentre il 14 dicembre 2012 si avvicina sempre più con l’uscita nei cinema del primo dei due film di Peter Jackson dedicato allo Hobbit, sono molte le iniziative annunciate, che riguardano anche altri ambiti. Uno di questi è quello dei videogiochi, dove la scena è dominata da tutti gli eventi raccontati nel Signore degli Anelli. Dopo Il Signore degli Anelli: la Conquista, dopo Il Signore degli Anelli: L’avventura di Aragorn, dopo Il Signore degli Anelli: Ombre di Angmar ora è la volta del Signore degli Anelli: La Guerra del Nord. Da oggi al 4 novembre 2011 il mondo di Tolkien tornerà così a farci visita sui nostri Pc e Console (Xbox 360 e Playstation 3) con questo nuovo videogioco marchiato Warner Bros e SnowBlind Studios. Ma, a differenza della massa degli altri titoli, questo gioco non ci metterà in mano in prima persona le vicende di Frodo, Aragorn, Gandalf e soci, rivestono particolare importanza i tre nuovi protagonisti: il Nano Farin, l’Elfa Andriel e il Ramingo Eradan. Secondo gli sviluppatori lo spunto per la storia è dato da una frase di Gandalf il Bianco: «Con la sua lunga mano, Sauron avrebbe potuto compiere azioni malvagie al Nord. Eppure, tutto ciò è stato evitato grazie al manipolo di eroi che gli si sono opposti». Peccato, però, che Tolkien non l’abbia mai scritta questa frase!

Una storia mai raccontata?

Philip Straub«Il Signore degli Anelli è forse l’universo fantasy che preferisco. Sono cresciuto leggendo Tolkien», dice il direttore artistico di Snowblind, Philip Straub. «
Quindi, poter lavorare allo sviluppo di un gioco che rappresenta fedelmente l’universo del Signore degli Anelli è un vero e proprio sogno che si avvera. Non solo: La Guerra del Nord esplora ambienti del Signore degli Anelli che non sono mai stati raccontati o rappresentati prima. Questo significa che, in qualità di direttore artistico e grafico, ho la possibilità di essere il primo a vedere luoghi che stanno a cuore a un fan… Proprio come me». «In un certo senso, si può dire che Tolkien abbia cambiato la mia vita. Non è mai passato un giorno senza che la mia immaginazione vagasse nella Terra di Mezzo», dice il capo progettista della storia e delle missioni, Scott Crawford.
«Per molto tempo ho letto Il Signore degli Anelli ogni anno. Non posso affermarlo con esattezza, Una storia mai raccontatama credo di essere alla quindicesima rilettura anche per quanto riguarda Lo Hobbit. Per contro, ho letto Il Silmarillion solo cinque volte…». «Per La Guerra del Nord abbiamo voluto portare i giocatori in luoghi inesplorati della Terra di Mezzo», spiega una degli sviluppatori, Ruth Tomandl. «Luoghi soltanto immaginati, o di cui si è letto, ma mai visti prima». Nonostante tutto questo entusiasmo, non è vero che la storia non sia mai stata raccontata e presto capirete perché!

La trama

Tre eroiIl gioco non tratta la storia principale del Signore degli Anelli, scegliendo invece di concentrare l’attenzione su un evento fuori dai riflettori. Il giocatore controlla il proprio gruppo, un trio di guerrieri – Eradan, un Dúnadan “Ranger del Nord”, Andriel, un’elfa “Mastro di Gran Burrone” e il nano Farin, un “Campione di Erebor” – per infiltrarsi dietro le linee nemiche e fermare Agandaûr, antagonista del gioco, prima che realizzi il suo piano di attaccare Gran Burrone e unirsi a Saruman nella guerra contro Rohan e Gondor.
Il gruppo parte dal campo dei Dúnedain alla Ford Sarn, che è stato recentemente attaccato dai Nazgûl. Il leader del campo, Halbarad, li invia a Brea per parlare con Aragorn. Il terzetto deve attraversare i Tumulilande per poi incontrare Aragorn al Puledro Impennato. Quest’ultimo li invierà a Fornost, dove riescono a soccorrere una gigantesca aquila, Belarum, liberandola dai Goblin. La piccola compagnia giunge poi a Gran Burrone dove incontra alcuni membri del Consiglio di Elrond, esplora e difende i dintorni lottando contro gli Orchi insieme ai figli del Sire Elfico, Elladan e Elrohir. Mentre la Compagnia dell’Anello viaggia verso Mordor per distruggere l’Unico Anello, Sauron ha però inviato uno dei suoi servi più crudeli, il Númenóreano Nero Agandaûr, a nord per raccogliere un esercito che attacchi e distrugga Gran Burrone e sconfiggere i popoli liberi dell’Eriador e del Rhovanion. AgandaûrEradan, Andriel e Farin si mettono in viaggio verso monte Gundabad, fortezza principale degli Ochi, per scoprire la forza dell’esercito di Agandaûr. In seguito, Eradan, Andriel e Farin vengono portati da Belarum a
Bosco Atro, in cerca di Radagast.
Durante il viaggio sono attaccati da Wolfram, un mago che è in groppa a una gigantesca e orrenda creatura alata. Nello scontro i tre eroi cadono dalla schiena dell’Aquila. Dopo la  sconfitta della creatura da parte del trio, Wolfram cerca la fuga, ma viene ucciso da Belarum. A quel punto Andriel conduce gli altri nel profondo del Bosco Atro. I tre subiscono però un agguato da un gruppo di Orchi, guidati da uno sciamano. Alla fine il gruppo riesce a trovare una grotta, dove però deve sconfiggere un Troll delle caverne. Il loro viaggio li porterà a infiltrarsi a Gundabad e a fronteggiare Agandaûr. Tutta questa storia è bella, peccato non sia vera! La vera “guerra del nord” è un’altra e ora è il momento di raccontarla, seguendo gli scritti di Tolkien.

La vera Guerra al Nord

"Men of Dale" di Jan PospisilIl 6 marzo, quando Aragorn si rivelò a Sauron (Il Signore degli Anelli, pp. 938 e 1306), il Nemico diede velocemente inizio ai vari assalti che aveva progettato. Il maggiore fu quello contro Minas Tirith, nel quale impiegò i suoi eserciti del sud, ma egli aveva anche delle forze a Dol Guldur e alleati a Rhûn che erano sempre pronti alle sue chiamate. Contemporaneamente alla partenza da Mordor il 10 marzo 3019 della Terza Era, queste truppe settentrionali si misero in viaggio verso gli obiettivi loro assegnati (SdA, pp. 1306-1307). I primi a raggiungere la meta furono le truppe di Dol Guldur, che assalirono il vicino regno degli elfi di Lórien (SdA, p. 1307). Non avendo avuto successo, molti passarono attorno al margine dei boschi ed entrarono nella Piana di Rohan. Il 12 marzo furono sorpresi dagli Ent che erano stati mandati a est partendo da Fangorn e Isengard: gli Orchi furono tutti sopraffatti (SdA , pp. 1166 e 1307). Lórien fu attaccata altre due volte, il 15 e il 22 marzo, ma il regno non fu mai violato. Anche le forze di Dol Guldur andarono a nord e combatterono contro il re degli Elfi silvani, Thranduil, padre di Legolas, sotto gli alberi di Bosco Atro. Anche lì la battaglia principale ebbe luogo il 15 marzo, e dopo «una lunga battaglia fra […] grandi incendi», Thranduil ne uscì vittorioso (SdA, pp. 1307-1308). Gli alleati di Sauron, presumibilmente di Rhûn, attraversarono il fiume Carnen e marciarono contro gli uomini di Valle e i Nani dell’Erebor (SdA, pp. 1308-1309). Anche questa volta la battaglia cominciò il 15 marzo, una data importante, anche se la Battaglia di Valle (Battle of Dale) non fu una lotta di un giorno, ma continuò invece per ben tre giorni (SdA, p. 1307). Il 17 marzo re Brand cadde davanti le Porte di Erebor, e il re dei Nani Dáin Piediferro combatté vigorosamente vicino al corpo di Brand per evitare che fosse deturpato dai nemici finché non venne ucciso anch’egli. Allora Uomini e Nani furono costretti a ritirarsi nel rifugio della Montanga Solitaria e furono assediati, ma gli Esterling non riuscirono ad oltrepassare le porte (SdA, pp. 1288-1290 e 1307).
Mappa della vera Guerra del NordIl 25 marzo l’Unico Anello fu distrutto. I servi di Sauron furono così privati della forza che li guidava e tutti coloro
che erano stati assaliti uscirono e sgominarono le truppe che ancora rimanevano: Celeborn e Thranduil giunsero fino a Dol Guldur per distruggerla; gli Uomini di Valle e i Nani dell’Erebor uscirono dalla Montanga Solitaria per sbaragliare gli Esterling (SdA, p. 1308). Il Nord fu così salvato dal loro valore e, come disse Gandalf, «le cose sarebbero potute andare assai diversamente, e molto peggio. Quando penserete alla grande Battaglia del Pelennor, non dimenticate le Battaglie della Valle e il coraggio del Popolo di Durin. Pensate a ciò che sarebbe potuto accadere. Fuochi di Draghi e spade selvagge nell’Eriador, notte cupa a Gran Burrone. Potrebbe ora non esserci una Regina a Gondor. E noi al nostro ritorno dalla vittoria avremmo potuto trovare nient’altro che cenere e distruzione» (SdA, p. 1290). Gran Burrone non fu mai attaccata, quindi, tantomeno da Angmar e questa è la vera frase che pronunciò Gandalf. Ma c’è ancora un errore fatto dagli sviluppatori del videogioco.

Una Guerra molto raccontata

The Lord of the Rings: The Battle for Middle-earth 2Tra le storie sfruttate in passato da gdr, videogiochi, giochi con miniature e racconti pubblicati dagli appassionati, la vicenda del Nord sono comunque conosciute. Si può citare, ad esempio, The Lord of the Rings: The Battle for Middle-earth II, videogioco prodotto dalla EA Games nel 2006 per PC e Xbox 360, in cui tutta la Guerra del Nord, l’assedio di Erebor e la sconfitta di Dol Guldur sono le ultime due missioni di entrambe le parti giocabili (campagne del Bene e campanga del Male). Anche Gundabad è stata descritta e visualizzata da artisti e pittori, ad esempio da autori noti nel mondo tolkieniano, come Donato Giancola che ha illustrato la morte di Brand, figlio di Bard, Capucine Mazille, artista francese che per HarperCollins ha pubblicato Realms of Tolkien e illustrato Lo Hobbit, e Jan Pospisil, pittore ceco che si è occupato in particolar modo delle guerre di Elfi, Nani e Uomini di Dale contro gli Esterling di Rhûn e gli Orchi di Gundabad. Persino i giochi di carte
collezionabili
si sono occupati degli eventi del nord alla fine della Terza Era.

Modulo geografico di Merp: Northen WasteIl caso più eclatante rimane però Merp, il gioco di ruolo per antonomasia dedicato al Signore degli Anelli. L’opportunità di “visitare” la parte settentrionale della Terra-di-mezzo, anche se in un periodo diverso (1400 anni prima degli eventi della Guerra dell’Anello) è offerta da numerosissimi moduli geografici e da diverse avventure. Tanto per citarne alcuni, possiamo elencare: Northwestern Middle-earth Gazetteer, Mount Gundabad, Angmar Land of the Witch King, Northern Mirkwood, Perils on the Sea of Rhun, Rangers of the North, Northern Waste.
Nonostante il rigore filologico, Il Signore degli Anelli – La Guerra del Nord rimane un prodotto sicuramente valido. Al di là di una certa linearità di fondo, lo sviluppo del gameplay regala agli appassionati fi Tolkien molte soddisfazioni, soprattutto se si gioca in tre amici. La cura nella rappresentazione scenica è sicuramente un valore aggiunto al prodotto Snowblind e il videogioco ha buone possibilità di conquistarsi un posto di rilievo nella classifica dei titoli più gettonati. Qui sotto un “dietro le quinte”, in cui interviene anche un nostro amico, Corey Olsen, il Tolkien Professor!

– Vai al sito ufficiale del Signore degli Anelli: La Guerra del Nord

– Vedi la pagina dei video, trailer e dietro le quinte del videogioco

– Vai all’intervista a Dominic Monaghan e Sean Astin (i due hobbit Merry e Sam), che hanno partecipato al progetto
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