Venerdì 5 aprile 2024, alle 21, presso la chiesa di Santa Teresa d’Avila a Torino (via Santa Teresa 5), si tiene l’incontro «Alla scoperta del genio creativo di J.R.R. Tolkien», a cura della compagnia letteraria «Inkiostri», in collaborazione con i Carmelitani Scalzi di Torino, Vita Diocesana Pinerolese, l’associazione culturale Sentieri Tolkieniani. Media partner, il mensile Tempi e l’associazione Newman.
Ospite della serata sarà il professor Giuseppe Pezzini.
Il Tolkien Reading Day in Italia: quante letture!
Qualche giorno fa abbiamo pubblicato il programma delle attività che la nostra associazione ha organizzato per il Tolkien Reading Day 2024, che si svolgeranno a Dozza, il 24 marzo, e online, il 25. Siamo lieti che, anche quest’anno, altre realtà associative e smial, in tutta la penisola, aderiscano a questa consuetudine che da ormai oltre 20 anni, vede gli appassionati del professore oxioniense radunarsi per commemorare la sua opera. Riportiamo quindi di seguito gli eventi di cui abbiamo notizia, nella speranza che quanti più di voi possibile possano partecipare per unirsi a noi, simbolicamente, nel celebrare il professore. Seguiremo un ordine geografico, da sud a nord, per facilitare la ricerca dell’evento più vicino alle vostre dimore. Qualora foste a conoscenza di altri eventi in giro per l’Italia non esitate a informarci nei commenti!
Inaugurata a Napoli la mostra su Tolkien
Sabato mattina al Palazzo Reale di Napoli si è inaugurata la seconda tappa della mostra «Tolkien. Uomo, Professore, Autore». Ad inaugurare l’evento è stato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Dopo il successo ottenuto a Roma, dove oltre 80mila sono stati i visitatori, la mostra ha poi aperto al pubblico dal pomeriggio per rimanere visitabile fino al 2 luglio 2024.
Tolkien Reading Day 2024: ecco il programma
Il 24 e il 25 marzo prossimi l’AIST, l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, festeggerà come ogni anno il Tolkien Reading Day, l’appuntamento dedicato alla lettura e all’approfondimento dell’opera di J.R.R. Tolkien. Nel 2003 per la prima volta la Tolkien Society britannica ebbe l’idea di organizzare una giornata dedicata a celebrare e promuovere l’opera del Professore di Oxford, il Tolkien Reading Day appunto. Il 25 marzo non è certo una data scelta a caso. Si tratta infatti, nella cronologia della Terra-di-Mezzo, del giorno in cui avviene la distruzione dell’Unico Anello e la caduta del Signore degli Anelli Sauron. Un evento che è cresciuto in popolarità nel corso degli anni, superando i confini del Regno Unito e diffondendosi presso i tolkieniani di tutto il globo.
Domenica 24 Marzo
Domenica 24 dalle ore 9:30 nella splendida cornice di Dozza (BO), dove sorge la sede dell’AIST e il Centro Studi Tolkieniani “La Tana del Drago“, ci si ritroverà per un ricco programma di incontri. Gli incontri si terranno al Teatro Comunale di Dozza, a pochi passi dal Centro Studi.
Ad aprire la mattinata sarà Paolo Nardi, socio e consigliere dell’AIST nonché noto divulgatore, con un intervento dal titolo “Farsi Carico del Fardello – Tutela e Sacrificio per la Terra-di-Mezzo” che si inserisce a piene mani nel tema internazionale proposto dalla Tolkien Society per la giornata: “Service and Sacrifice“.
A seguire ci si allontanerà leggermente dall’opera di J.R.R. Tolkien per raccontare
un innovativo progetto partito proprio dalla Ludoteca del Centro Studi Tolkieniani “La Tana del Drago“, un percorso che dal gioco di ruolo arriva fino alla narrativa. A raccontare questa storia saranno Ivan Sgandurra e Lorenzo Pierangeli, soci AIST, nell’incontro dal titolo: “Le Cronache del Crepuscolo: dal gioco di ruolo al romanzo fantasy”.
Il terzo incontro sarà dedicato all’imponente lavoro di traduzione tuttora in corso della “Storia della Terra-di-Mezzo“, ad opera dell’Editore Bompiani con la consulenza dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani. Stefano Giorgianni, Presidente dell’AIST e uno dei traduttori della collana, si focalizzerà sull’ultima uscita in libreria con l’intervento dal titolo: “Ritrovare la Strada Perduta – Il quinto volume della Storia della Terra-di-Mezzo”.
A concludere la mattinata sarà un ospite speciale, torna infatti a Dozza Luca Manini, traduttore di numerose opere Tolkieniane, per raccontare una delle sue ultime fatiche: la nuova traduzione di Sir Gawain e il Cavaliere Verde, uno dei lavori di rielaborazione dei testi antichi compiuti da Tolkien. Il suo intervento porta il titolo: “Gawain: un Cavaliere tra Caos e Cosmos”.
Nel pomeriggio, dalle ore 15, sarà possibile effettuare delle visite guidate dai soci AIST al Centro Studi Tolkieniani “La Tana del Drago“.
Per partecipare agli eventi della mattinata c’è la possibilità di prenotarsi qui . La prenotazione non è obbligatoria ma consigliata.
Lunedì 25 Marzo
Lunedì 25 invece un altro appuntamento, nel giorno vero e proprio del Tolkien Reading Day. Per consentire a tutti i tolkieniani d’Italia di festeggiare questa giornata l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani organizza un evento online pubblico. A partire dalle ore 21 sarà possibile assistere a una lettura di brani scelti delle opere di Tolkien.
‼️ AGGIORNAMENTO IMPORTANTE ‼️ Per motivi tecnici la diretta del 25 marzo non si terrà sulla pagina YouTube ma sulla pagina Facebook dell’AIST
Guarda il video di presentazione dell’evento qui.
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Nuovo libro a settembre le Poesie di Tolkien
Tolkien è noto a tutti per i suoi romanzi Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli ed è ormai considerato un indiscusso maestro del Fantasy, se non il padre di questo genere. Non tutti però si sono soffermati a considerare le sue indubbie abilità come poeta. A questo cercheranno di porre rimedio i noti studiosi Wayne Hammond e Cristina Scull che, dopo aver mostrato agli appassionati del professore l’artista, con pubblicazioni come Tolkien: Artista e Illustratore, L’Arte dello Hobbit e L’Arte del Signore degli Anelli, approfondiranno il poeta con una nuova raccolta di poesie intitolata The Collected Poems of J. R. R. Tolkien in arrivo per Harper Collins a Settembre.
Tolkien e la poesia
Per molto tempo, se non per tutta la sua carriera, Tolkien si è considerato (anche) un poeta. Come scrive John Garth in Tolkien e la Grande Guerra “fu con lo studio dei classici (…) che il gusto di Tolkien per la poesia fu risvegliato”, durante gli anni passati alla King Edward’s School di Birmingham. Molte tra le sue prime poesie, si pensi a Tinfang Warble del 1914 o a dell’anno successivo, sono già a tema fantastico, ma gli elfi e le fate che vi sono rappresentati sono ancora quelli tipici dell’epoca vittoriana. Ben presto però, l’influenza del Nord e ancor più l’incombere della guerra sulle vite di Tolkien e dei suoi amici, spazzeranno via le fatine vittoriane per dare vita a una poesia più matura con la quale inizia a prendere vita la Terra di mezzo: Eärendil, la città di Kor (i.e. la futura Tirion), l’isola di Tol Eressëa prendono vita per la prima volta fra il 1915 e il 1916, in forma poetica. Il professore cercò di pubblicare, senza successo, alcune fra queste poesie nella raccolta The Trumpets of Faerie dapprima nel 1916 e in seguito sia durante la sua permanenza a Leeds, nei primi anni 20, sia ad Oxford, nel 1926. La maggior parte di queste è stata pubblicata postuma da Christopher Tolkien nei primi due volumi della monumentale Storia della Terra di Mezzo, insieme alle storie del Libro dei Racconti Perduti che a queste sono legati strettamente.
Dopo la fine della guerra, per tutti gli anni 20 e 30, Tolkien abbandonò I Racconti Perduti per dedicarsi al Silmarillion, il progetto che porterà avanti per tutta la vita. Questo periodo fu anche molto prolifico per la sua produzione poetica anche se solo una piccola parte di essa fu inizialmente pubblicata. Ricordiamo, per esempio, le raccolte Northern Venture del 1923 – che contiene 23 poesie di 10 autori dell’Università di Leeds, 3 delle quali di Tolkien – e Songs for the Philologists, stampata privatamente nel 1936, che contiene versi – alcuni dei quali di Tolkien e di E.V. Gordon – in numerose lingue: Inglese, Medio Inglese, Antico Inglese, Antico Islandese, Latino e Gotico. Questi anni però furono sopratutto quelli dei Lai. Il professore scrisse infatti svariati poemi narrativi, la maggior parte dei quali incompiuti, sia in versi allitterativi che in distici rimati: Il Lai dei Figli di Húrin (fra il ’20 e il ’25), Il Lai di Leithian (fra il ’25 e il ’31), Il Lai di Aotrou e Itroun (nel ’30), La Caduta di Artù (negli anni ’30) e Il Nuovo Lai dei Volsunghi e Il nuovo Lai di Gudrún (negli anni ’30). Nessuno di questi poemi è stato pubblicato quando l’autore era ancora in vita, ma con il successo planetario di Tolkien, ormai tutti sono stati pubblicati o come parte della Storia della Terra di Mezzo o come opere indipendenti.
Gli anni dello Hobbit e del Signore degli Anelli, furono, naturalmente altrettanto prolifici, ma in questo caso la maggior parte della produzione poetica del professore ha trovato la giusta collocazione all’interno dei romanzi stessi. Fra le eccezioni, figura il poema drammaturgico in versi allitterativi Il ritorno di Beorhtnoth figlio di Beorhthelm inspirato al poema in antico inglese La Battaglia di Maldon, che ha avuto una recente riedizione inglese nel Marzo dello scorso anno.
Con gli anni ’60 vediamo una riduzione progressiva della produzione poetica del professore, forse dovuta a un aumento di interesse di Tolkien per gli aspetti filosofici del Legendarium, o perché tutti i suoi sforzi erano profusi verso il completamento del Silmarillion. Risale però proprio a questi anni la pubblicazione di due importanti raccolte di poesie: Le Avventure di Tom Bombadil nel 1962 e The Road Goes Ever On nel 1967.
La nuova raccolta
In questo contesto si inserisce la nuova raccolta curata da Cristina Scull e Wayne Hammond. Secondo quanto riportato sul blog dei due studiosi il progetto è in cantiere dal 2016 ed è stato discusso con Christopher Tolkien svariate volte fino a Marzo 2019, data del suo ultimo messaggio con il quale approvava l’idea e le proposte fatte fino a quel momento. Il progetto iniziale di Christopher era quello di pubblicare unicamente le poesie scritte prima degli anni 30, ma i curatori col tempo lo hanno convinto a “raccogliere quante più poesie di suo padre possibile, indipendentemente dalla loro data di composizione, dalla lingua e dalle circostanze e di seguire per questa collezione il modello della Storia della Terra di mezzo, combinando i testi originali con note editoriali e commenti.“
La collezione di poesie avrà la forma di un cofanetto di 3 volumi rilegati per un totale di più di 1500 pagine e includerà “la maggior parte delle poesie note scritte da Tolkien e per molte di queste multiple varianti che ne mostrano l’evoluzione”. I Collected Poems conterranno 195 titoli, considerando che ogni titolo può corrispondere a più varianti della stessa poesia, almeno 240 poesie e 5 appendici. Fra questi 77 sono completamente inediti (i.e. non sono stati pubblicati in alcuna forma in precedenza a meno di alcuni versi) mentre di altri sono state pubblicate delle varianti. I lunghi poemi citati in precedenza e già oggetto di pubblicazioni dedicate non saranno naturalmente citati per intero, ma ne verranno forniti estratti significativi al fine di “mostrare lo sviluppo di Tolkien come poeta o forme metriche non utilizzate da lui altrove”. La collezione inoltre non contiene tutti i poemi inclusi ne Lo Hobbit o ne Il Signore degli Anelli ma solo una selezione rappresentativa. “Il libro includerà un lunga introduzione su Tolkien come poeta, una breve cronologia delle sue poesie e un glossario dei termini arcaici, inusuali e poco noti utilizzati nei suoi versi”
LINK ESTERNI:
– Vai al blog di Wayne Hammod e Christina Scull : Too Many Books and Never Enough
– Vai al sito ufficiale di Harper Collins: The Collected Poems of J. R. R. Tolkien
ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Come ascoltare il suono delle poesie in Tolkien
– Leggi l’articolo All’asta libro raro con tre poesie di Tolkien
– Leggi l’articolo Non sono perdute le due poesie «ritrovate» a Oxford
– Leggi l’articolo Scoperta una poesia di Tolkien sconosciuta
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Tempio Pausania, si parla di Tolkien e Lewis
Mercoledì 13 marzo, presso l’Aula Poupard dell’Istituto Euromediterraneo dalle ore 18:30, si terrà l’incontro dal titolo “Chesterton, Tolkien, Lewis. Quando un’amicizia cambia la vita”, l’evento avrà come ospite Andrea Monda, Direttore dell’Osservatore Romano. L’evento, come lo stesso titolo suggerisce, è dedicato a tre illustri autori inglesi: G.K. Chesterton, J.R.R. Tolkien e C.S. Lewis, giganti della letteratura inglese della tarda epoca vittoriana le cui opere sono state lette e tradotte in tutto il mondo.
La mostra su Tolkien aprirà sabato a Napoli
La mostra “Tolkien. Uomo, Professore, Autore”, ideata e promossa dal Ministero della Cultura con la collaborazione dell’Università di Oxford, verrà ospitata presso il Palazzo Reale di Napoli che, per l’occasione, aprirà nuovi spazi espositivi da poco rinnovati. Sabato 16 marzo 2024 alle ore 11:30 si terrà l’inaugurazione nelle Sale Belvedere del Palazzo Reale di Napoli in Piazza del Plebiscito, 1. L’esposizione si è già tenuta a Roma (ne abbiamo scritto qui, qui e qui) dove, tra il 15 novembre 2023 e l’11 febbraio 2024, ha fatto registrare 80.226 visitatori, di cui ben 2.091 nell’ultima giornata. A seguire, inoltre, la mostra raggiungerà anche le città di Torino e Catania.
Rispetto alle grandi mostre allestite a Oxford (2018), Parigi (2020) e Milwaukee (2022), che hanno esaltato particolari aspetti delle opere letterarie, l’esposizione, tra manoscritti autografi, lettere, memorabilia, fotografie e opere d’arte, si concentra sulla vita privata e familiare dell’autore. Una parte significativa è dedicata inoltre alle opere di artisti (illustrazioni, schizzi e dettagli) che dallo scrittore hanno tratto ispirazione e alla vicenda editoriale in Italia dagli anni ’50 ai ’70, quando vennero finalmente pubblicate da Rusconi.
Scompare Plotz, fondò la prima Tolkien Society
Sabato 2 marzo, all’età di 75 anni, è scomparso il dottor Richard Plotz di Providence (RI) a causa di un cancro. Dick eranato il 15 agosto 1948 a Brooklyn, New York. I funerali si sono tenuti in forma privata. Dick si era laureato all’Harvard College nel 1971, aveva conseguito la laurea in medicina presso l’Università di Pittsburgh nel 1977 e successivamente aveva conseguito un Master in sanità pubblica presso l’Università di Boston. Ha lavorato come citopatologo fino al suo pensionamento nel 2018, concentrando il suo lavoro sullo screening del cancro e sulla diagnosi precoce del cancro cervicale.
Tolkien e le scienze, un filone che cresce
Non solo la scienza, ma anche gli scienziati stanno sempre più divenendo attivi protagonisti di iniziative dedicate a J.R.R. Tolkien. Questo sta avvenendo non solo all’estero, dove Kristine Larsen – astronoma Statunitense che insegna alla Central Connecticut State University – presenta relazioni e scrive regolarmente saggi sulle opere di Tolkien, spesso con un’enfasi sull’astronomia e la cosmologia della Terra di Mezzo.
Anche in Italia, infatti, si stanno moltiplicando gli episodi, di cui l’ultimo riportato è il convegno La cosmologia e J.R.R. Tolkien presso il Dipartimento di Fisica dell’Università Tor Vergata di Roma.
Gli Anelli del Potere: tutte le novità della serie tv
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere dovrebbe tornare ufficialmente per una seconda stagione entro la fine del 2024. La serie è ambientata nella Seconda Era della Terra di Mezzo, quasi 5.000 anni prima degli eventi della Compagnia. dell’Anello. La serie approfondisce la forgiatura degli Anelli del Potere, incluso l’Unico Anello di Sauron, che deciderà il destino della Terra di Mezzo. La prima stagione degli Anelli del Potere è stata fortemente contestata dai lettori appassionati del Signore degli Anelli per le modifiche apportate all’opera originale di J.R.R. Tolkien e per aver ignorato l’amato adattamento cinematografico di Peter Jackson.
La prima stagione di The Rings of Power è andata in onda nel 2022, lasciando un intervallo particolarmente lungo tra il finale e la seconda stagione. Per fortuna, l’attesa per i nuovi episodi si sta rapidamente avvicinando alla fine. Il pubblico può aspettarsi che la stagione 2 di The Rings of Power inizi finalmente ad essere trasmessa su Prime Video prima della fine del 2024, anche se una data di uscita esatta non è stata ancora annunciata.
A differenza della maggior parte degli altri film e serie in produzione a metà del 2023, la stagione 2 di The Rings of Power non è stata influenzata dallo sciopero di scrittori e attori dello scorso anno. La stagione aveva appena terminato la produzione quando sono iniziati gli scioperi, lasciando di conseguenza invariata la data di uscita. Cosa c’è da sapere sulla prossima stagione e quando gli appassionati dovrebbero aspettarsi di vederla in anteprima su Prime Video?
A Pasqua l’uovo di Tolkien con sorpresa!
Una nuova curiosità per i tolkieniani d’Italia viene dall’azienda produttrice di cioccolato di Cremona Witor’s che, in vista della Pasqua, che quest’anno cade il 31 marzo prossimo, ha messo in commercio le uova di cioccolato del Signore degli Anelli che, sul loro sito web, vengono pubblicizzate come l’uovo richiesto da tutti i “Ringers”. «Hai capito bene, non lasciartelo scappare! Corri a prendere il nostro uovo di Pasqua e lanciati all’avventura nella Terra di Mezzo!», recita lo slogan dell’azienda. Ma dietro l’angolo c’è sempre lo zampino di Sauron!
Middle Artbook di Ivan Cavini: la recensione

«Come fai a raccogliere le fila di una vecchia vita? Come fai ad andare avanti, quando nel tuo cuore cominci a capire che non si torna indietro?» si domanda Frodo alla fine della versione cinematografica del Signore degli Anelli. Ecco una riflessione universale, che trascende lo specifico del personaggio, e che parla di tutti noi quando arriviamo alla cosiddetta mezza età, ci voltiamo indietro e improvvisamente ci compare davanti la distesa della vita, con tutto quello che abbiamo fatto. È questa l’aria che si respira tra le pagine del secondo Middle Artbook di Ivan Cavini (Eterea Edizioni, €50), un volume che porta il sottotitolo significativo di “disegnare e costruire nella Contea”. Attenzione, non “la Contea”, ma “nella Contea”. Coreografi, scenografi, digital designer si occupano di ricostruire la Contea; un artista come Ivan ci vive dentro. E in quelle pagine, che sono anche pagine di vita, appunto – dove compaiono perfino i figli, in veste di modelli per le illustrazioni – il suo ormai lungo viaggio nell’universo tolkieniano è raccontato in lungo e in largo. Ivan Cavini infatti è uno degli artisti italiani che più hanno contribuito a dare forma e dimensione alle storie di Tolkien. Perfino le tre dimensioni, perché Ivan non è soltanto un illustratore, ma anche autore di sculture e installazioni.
Se si dovesse trovare una cifra poetica per l’opera di Ivan forse potrebbe essere questa: la mescolanza dei due mondi, quello primario e quello secondario. Elementi naturali, architettonici e perfino personaggi del nostro piano di realtà confluiscono, rivisitati, nella Terra di Mezzo. È il caso ad esempio del monumento a Walter Scott di Edimburgo, che diventa la torre di Orthanc; o di certe vette delle Dolomiti che campeggiano sullo sfondo di alcune illustrazioni; o ancora della vaga somiglianza di Beorn con Jason Mamoa. Il messaggio è chiaro: come lo scrittore pratica la contaminatio, riadatta modelli narrativi della tradizione a storie e contesti nuovi (Tolkien era un maestro in questo), così in un certo senso fa l’artista, ricontestualizzando elementi del mondo primario in quello secondario, e dimostrando così plasticamente che l’uno permea l’altro, ma anche che non si dà fantasia senza ragione, che non c’è invenzione che non necessiti di una sua ferrea ratio… e che «noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni», per citare il Bardo d’Inghilterra.
Le visioni fantastiche di Ivan sono infatti sempre riportate sulla terra… di mezzo. La sua personale Contea è un lembo di Romagna incastrato tra gli Appennini e la Via Emilia. È quel borgo di Dozza dove nel corso della vita ha accumulato ricordi, immagini, visioni, e opere d’arte non soltanto sue, ma anche di tanti colleghi e colleghe, all’interno della Tana del Drago e della Rocca Sforzesca. Un paesaggio di dolci colline coltivate, con la pianura giù in fondo, un grappolo di case cresciuto intorno alla rocca, dentro la quale dorme il drago Fyrstan, una delle creazioni di Ivan, mentre altri rettili dimorano nel fossato. Un luogo dove la giovialità e il gusto del buon vivere fanno parte del carattere degli indigeni. Questo è un posto per hobbit, viene davvero da pensare sfogliando le fotografie dei luoghi dell’anima dell’artista.
Quella di Ivan è ovviamente anche una reinterpretazione, o un reenacting, se vogliamo, con elementi originali. Ci si perde a scoprire dettagli nei disegni dell’artbook, come l’apparizione del professor Tolkien nei panni di Bilbo vicino al mulino di Ted Sandyman; o l’espressione perennemente triste di Théoden in ogni disegno in cui compare, figura resa in modo particolarissimo e non filologico, chissà forse per raccontarne la predestinazione, l’eccedenza, o piuttosto un alter ego dell’artista, un cameo hitchcockiano. Ma ancora guardando il suo Radagast sciamano con la pelle olivastra, la pittura rituale in faccia e il bastone intarsiato con figure d’animali, non può non tornare su la delusione per il modo comico-grottesco con cui Peter Jackson ha rappresentato questo personaggio nello Hobbit. Quanto saremmo stati più felici di vedere sullo schermo il Radagast di Ivan Cavini – magari interpretato da Morgan Freeman o da Wes Studi – che in un singolo ritratto ci racconta molto di più sul personaggio di quanto non abbia fatto il cinema trasformandolo in un clown. Meno originale, ma estremamente evocativa la sua Galadriel, attorniata di gigli bianchi, in un omaggio evidente all’Art Nouveau, o ancora il suo ultimo Nazgûl, che invece s’ispira ai fumetti anni Ottanta come Metal Hurlant, e che campeggia in copertina.
Se le statue a grandezza naturale di Barbalbero, del troll e del balrog esposte al Greisinger Museum di Jenins sono molto legate all’immaginario jacksoniano, il drago Fyrstan è invece un esemplare unico. Accovacciato sotto le proprie ali, come sotto un tepee indiano, Fyrstan dorme nel mastio della rocca di Dozza, per risvegliarsi ogni due anni in occasione di Fantastika, il festival dell’arte e dell’illustrazione fantasy. Nella sua ultima edizione il festival ha visto premiato con il drago d’oro niente meno che Tom Shippey, e in dieci anni ha visto transitare da Dozza i maggiori artisti fantasy italiani. Fyrstan veglia sul suo uovo. Dunque è femmina. Dunque c’è un secondo drago che prima o poi nascerà, il ciclo si compie, la strada va avanti, anzi… prosegue senza fine.
Si è cominciato parlando di uno sguardo retrospettivo sulla vita e la produzione artistica. C’è una frase di Ivan Cavini che apre una delle sezioni del libro e che risuona di eco tolkieniane: «La Terra di Mezzo mi invita a rivolgere lo sguardo indietro, alla ricerca delle cose buone che abbiamo dimenticato nella frenesia del mondo moderno». Ecco, quello di Ivan non è uno sguardo nostalgico, ma indagatore, la sua è una ricerca, una quest, a cui viene voglia di partecipare. Viene voglia di conoscere l’artista, diventare suo amico. E quando la vita ha già esaudito questo desiderio, non si può che compiacersene.
ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Recensione: La Strada perduta e altri scritti
– Leggi l’articolo La recensione: Tolkien e il Silmarillion di Kilby
– Leggi l’articolo Spigolature da Tolkien: la recensione di Testi
– Leggi l’articolo Tolkien, Rischiarare le tenebre: la recensione
– Leggi l’articolo Leggere insieme ISdA: la recensione di Testi
– Leggi l’articolo Il creatore della Terra di Mezzo: la recensione
LINK ESTERNI:
– Vai al sito della casa editrice Eterea Edizioni
L’AIST raddoppia il Tolkien Reading Day
I prossimi 24 e 25 marzo torna il Tolkien Reading Day organizzato dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani. L’evento è ormai una consuetudine degli appassionati della Terra di Mezzo, da oltre venti anni. Correva, infatti, l’anno 2003 quando per la prima volta la Tolkien Society britannica ebbe l’idea di organizzare una giornata dedicata a celebrare e promuovere l’opera del Professore di Oxford, il Tolkien Reading Day appunto. Quando? Il 25 marzo che non è certo una data scelta a caso. Si tratta infatti, nella cronologia della Terra-di-Mezzo, del giorno in cui avviene la distruzione dell’Unico Anello e la caduta del Signore degli Anelli Sauron. Un evento che è cresciuto in popolarità nel corso degli anni, superando i confini del Regno Unito e diffondendosi presso i tolkieniani di tutto il globo.
A Laigueglia (Savona) Tolkien secondo atto
Dopo il successo del primo evento di dicembre scorso, domenica 25 Febbraio alle 17 a Laigueglia, presso il Centro Civico Semur in Piazza San Matteo (vicino alla chiesa – lato levante), appassionati del Signore degli Anelli, amanti dei film, cultori della saga, lettori di Tolkien o semplici curiosi sono invitati a partecipare alla seconda tappa della serie di eventi organizzati dal Comune di Laigueglia in collaborazione con l’associazione Governo Ombra di Albenga, che questa domenica vedrà approfondimenti letterari, musicali, cinematografici e spirituali, per un viaggio multimediale nell’opera e nei mondi creati dal padre del genere fantasy, e nell’impatto che hanno avuto sulla cultura dei giorni nostri.
In 80mila per Tolkien. La mostra andrà a Napoli
Si è chiusa domenica con numeri notevoli per l’Italia la mostra Tolkien: Uomo, Professore, Autore alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, ideata e promossa dal Ministero della Cultura in collaborazione con l’Università di Oxford. Esulta Gennaro Sangiuliano: «La mostra su Tolkien è stata uno straordinario successo di contenuti, sottolineato dalla grande partecipazione di pubblico, molti visitatori in più di quanti vanno alla Galleria Nazionale di Arte Moderna». Dopo Roma, la mostra su Tolkien farà un mini-tour della penisola. L’esposizione alla GNAM si è conclusa l’11 febbraio 2024, ma proseguirà a Napoli, Torino e Catania. A Napoli, l’esposizione si terrà dal 15 marzo al 15 giugno presso il Palazzo Reale che, per l’occasione, aprirà nuovi spazi espositivi da poco rinnovati, le sale Belvedere. A Torino, la mostra sarà esposta presso la Reggia di Venaria Reale, dall’autunno 2024 fino all’inizio del 2025.
Embracer: salvati dal Signore degli Anelli
Il colosso Embracer Group, il conglomerato di giochi svedese proprietario dei diritti di sfruttamento commerciale del Signore degli Anelli e Lo Hobbit, ha rivelato che i risultati del terzo trimestre 2023 sono stati aiutati tantissimo da quelli derivanti dalle licenze legate alle opere di J.R.R. Tolkien, nonostante siano stati nel complesso inferiori alle aspettative.
A febbraio il numero 26 della rivista Endòre
Fra qualche giorno uscirà, unicamente in formato elettronico, il numero 26 della rivista Endòre, diretta da Franco Manni, con instancabile dedizione, da più di 30 anni: sotto la sua curatela sono, infatti, usciti almeno 37 numeri, in varie vesti editoriali: Terra di Mezzo – Rivista interamente dedicata a Tolkien [4 numeri], Terra di Mezzo – Rivista della Società Tolkieniana Italiana [7 i numeri diretti da Manni], Endòre – La Rivista della Terra di Mezzo [26 numeri].
Usa, la quaresima metodista è con Tolkien
Dopo i cattolici, gli evangelici, i luterani, ora è il turno dei metodisti a utilizzare le opere di J.R.R. Tolkien durante i loro incontri spirituali. Infatti, dopo la funzione religiosa luterana tra gli Elfi nella Nikolaikirche in Karlsplatz a Eisenach, in Germania, il corso sullo Hobbit tenuto dalle suore del monastero delle adoratrici perpetue del Santissimo Sacramento di Monza, in Lombardia, la novità è che la prossima Quaresima sarà il momento ideale per riflettere spiritualmente sul Signore degli Anelli.
Itinerari Tolkieniani a Messina: il resoconto
Grande successo per “Itinerari Tolkieniani”, che si è tenuto a Messina dal 9 al 15 gennaio (lo avevamo annunciato qui). Il laboratorio, organizzato dall’Associazione Eriador, dall’Associazione Terremoti di Carta, dall’Associazione Il Cappellaio e dall’AIST in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Cognitive dell’Università di Messina.
UK: «I fan di Tolkien? Potenziali terroristi»
Un rapporto scandaloso e da giorni ormai virale del programma antiterrorismo del governo britannico Prevent ha affermato che i romanzi classici di autori come J.R.R. Tolkien e CS Lewis possono essere «attraenti» per un possibile «estremismo di estrema destra». «Evitiamo che le persone vulnerabili vengano trascinate nell’estremismo», afferma Prevent sul suo sito web. Prevent continua a descriversi come un programma «guidato dal governo e multi-agenzia» che «mira a impedire che le persone diventino terroristi». Il suo sito web spiega che «la polizia gioca un ruolo chiave» negli sforzi del programma.
Inghilterra e Francia, altre mostre su Tolkien
Dopo i tanti tributi tenutisi nel 2023 in occasione del cinquantenario della scomparsa, non si esaurisce il tempo delle mostre dedicate a J.R.R. Tolkien, soprattutto se si guarda all’Europa. Non solo in Italia, infatti, ma anche in Gran Bretagna e soprattutto in Francia proseguono gli omaggi e gli approfondimenti sullo scrittore inglese. Proviamo a fare il punto della situazione.
Amazon espande i diritti per gli Anelli del Potere
La serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere di Amazon Studios si sta addentrando in aree della storia della Terra di Mezzo dove nessun adattamento era mai arrivato prima. La serie tv, ambientata nella Seconda Era , sta costruendo una storia basata sul materiale originale delineato, ma scarso, che Tolkien compose su quell’epoca (che precede la storia del Signore degli Anelli di molte migliaia di anni. Gli showrunner JD Payne e Patrick McKay hanno già fatto sapere di avere un accesso piuttosto limitato al materiale originale. Ciò ha reso il loro compito gigantesco, molto più difficile da portare a termine. Come già chiarito nella prima stagione, il duo creativo ha escogitato una varietà di personaggi e trame non canoniche per riempire la trama mentre cercano di creare una storia coerente con gli appunti e i riassunti di Tolkien, finora invano.
Ora, il noto canale informativo Fellowship of Fans ha rivelato che entrando nella stagione 2, Payne e McKay potrebbero aver ottenuto l’accesso a un po’ più di materiale originale su cui lavorare. Le voci affermano che per l’imminente arco narrativo della seconda stagione dello show nella regione orientale della Terra di Mezzo di Rhûn, il team ha ottenuto un accesso speciale a un paio di testi al di fuori del loro accordo sui diritti primari con Amazon. Se lo scoop fosse vero, potrebbe dare ad Amazon Studios il diritto di utilizzare una coppia di personaggi che in precedenza sarebbe stato difficile incorporare nella loro storia. Potrebbe anche indicare che lo show (che è previsto per cinque stagioni) potrebbe potenzialmente espandere i suoi diritti di narrazione man mano che procede, senza dubbio a seconda di quanti soldi sono disposti a sborsare in cambio del permesso di fare riferimento a particolari aspetti del vasto mondo di Tolkien.
2024, a settembre i dieci anni dell’AIST
Il 21-22 settembre 2024 l’AIST – Associazione Italiana Studi Tolkieniani festeggerà i suoi 10 anni di attività e lo farà a Dozza, durante la settima edizione della Biennale d’Illustrazione FantastikA. In previsione di quel fine settimana di festeggiamenti, mostre, incontri e spettacoli, pubblichiamo un elenco delle attività svolte in questi anni dai nostri instancabili soci; un elenco che evidenzia la passione, la competenza e la costanza che la nostra associazione dedica alla divulgazione dell’opera tolkieniana.
L’associazione ha svolto tutte queste attività con l’aiuto dei propri soci, ovviamente, ma anche con il supporto di decine di associazioni culturali e smial tolkieniani italiani e stranieri, la collaborazione di numerosi editori, il sostegno di istituzioni e amministrazioni di ogni colore politico
(ma mai con il patrocinio di un partito), a dimostrazione che l’AIST desidera mantenere la propria identità e la propria autonomia senza preconcetti verso collaborazioni leali, disinteressate e non ideologizzate.
Nella lista purtroppo non abbiamo inserito tutte le attività svolte nella nostra sede al Centro Studi “La Tana del Drago” di Dozza, perché la ricerca sarebbe stata troppo impegnativa ed eccessivamente autocelebrativa, ma ringraziamo di cuore tutti i volontari che dal 2018 hanno dato il loro contributo con le aperture domenicali al pubblico, le decine di serate di gioco di ruolo e da tavolo, le visite guidate e molto altro.
VAI ALL’ELENCO DELLE ATTIVITÀ SVOLTE DAL 2014 AL 2024
GRAZIE E CI VEDIAMO A DOZZA IL 21 e 22 SETTEMBRE 2024
A Quiliano (Savona) il Carnevale è con Tolkien
In occasione del Carnevale Quilianese 2024 la biblioteca civica “Aonzo”, nel bellissimo borgo di Quiliano, in provincia di Savona in Liguria, ha deciso di dedicare il gruppo mascherato ai libri di John R. R. Tolkien “Il Signore degli Anelli” e “Lo Hobbit”, quindi si potranno rappresentare tutti i personaggi del libro.
A Messina, il laboratorio “Itinerari Tolkieniani”
Il 2024 inizia in grande stile per gli amanti di J.R.R. Tolkien. Dal 9 al 15 gennaio, infatti, si terrà a Messina il laboratorio “Itinerari Tolkieniani”, organizzato di concerto dall’Associazione Eriador, dall’Associazione Terremoti di Carta, dall’AIST e dall’Associazione Il Cappellaio in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Cognitive dell’Università di Messina e rivolto agli studenti del Liceo classico “La Farina”. Nelle 30 ore del progetto, cinque docenti provenienti da aree disciplinari diverse ma accomunati dall’interesse per gli studi tolkieniani, Nancy Antonazzo, Marco Boncoddo, Vincenzo Cicero, Anna Mallamo e Paolo Pizzimento, tratteranno diversi temi legati all’opera del Professore, rispettivamente attraverso i filtri della lingua e della letteratura inglese, della storia e della geopolitica, della filosofia e della teologia, dell’etica e della politica, dell’arte e della letteratura.
