Scompare Saul Zaentz: portò Tolkien al cinema

Saul ZaentzEra famigeratamente noto agli appassionati di J.R.R. Tolkien. Era il grande vecchio dietro tutte le versioni cinematografiche delle opere dello scrittore inglese, ma anche di porcate come gli hambuger alla Bilbo e le slot machine di Aragorn. Saul Zaentz, produttore cinematografico, si è spento a San Francisco all’età di 92 anni, per le complicazioni dovute al morbo di Alzheimer, di cui soffriva da tempo. Vincitore per tre premi Oscar (Qualcuno Volò sul Nido del Cuculo, Amadeus e Il Paziente Inglese) fu un personaggio leggendario e singolare, entrato a pieno diritto nella storia del cinema, a cui i fan della trilogia di Peter Jackson devono sicuramente qualcosa.

Jackson e il Silmarillion: perché non lo farà?

Peter Jackson come Bilbo BaggingsÈ appena uscito al cinema Lo Hobbit: La Desolazione di Smaug di Peter Jackson ha completamente sbancato i botteghini nazionali (Stati Uniti), guadagnando l’impressionante cifra di 73 milioni di dollari (53,5 milioni di euro). Il grande successo si conferma in linea con gli ottimi risultati raggiunti dai film ambientati nella Terra di Mezzo e ha fatto sì che molti cominciassero a pensare al futuro. L’anno prossimo arriverà Lo Hobbit: Racconto di un Ritorno (Ndt – sembra che il titolo ufficiale italiano sia questo…) che sembra rappresenterà la fine dell’era di J.R.R. Tolkien sul grande schermo. C’è un modo per poter vedere ancora dell’altro? La triste realtà è che le possibilità sono misere.

Recensione a Lo Hobbit: «Che furore il drago!»

Desolazione-di-Smaug13Diavolo di un Peter Jackson! Eravamo pronti a ribadire le perplessità su Lo Hobbit già espresse un anno fa, in occasione del primo capitolo della nuova trilogia ispirata ai romanzi di J. J. R. Tolkien, ed ecco che il neozelandese ci spiazza tornando ai fasti del Signore degli anelli. Il secondo capitolo delle avventure di Bilbo Baggins e dei nani capeggiati da Thorin Scudodiquercia è nettamente migliore del primo. Là c’erano scene «sbrodolate» (l’arrivo dei nani a casa di Bilbo, l’inseguimento nelle caverne degli orchi) e un impianto generale in cui gli innesti sulla materia del romanzo convincevano fino a un certo punto. Qui c’è grande compattezza narrativa, grazie ad un lavoro molto raffinato sulla sceneggiatura (sempre di Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens: il nome di Guillermo Del Toro, primo regista incaricato poi estromesso, rimane per motivi contrattuali). E gli effetti speciali raggiungono risultati mirabolanti nel finale in cui entra in scena, finalmente, il drago Smaug: doppiato in originale da Benedict Cumberbatch (in italiano da Luca Ward), il mostro affianca Gollum sul podio dei personaggi completamente costruiti in digitale. Nel terzo capitolo, vedrete, ne combinerà delle belle.

Desolazione-di-Smaug09Avviso ai non-tolkieniani: La Desolazione di Smaug finisce «appeso». Di più: stavolta il film osa l’inosabile chiudendosi nel bel mezzo del climax, allorché Smaug parte in volo verso la città di Laketown per compiere una strage che sarà l’incipit del terzo film. È il curioso destino dei «numeri 2», i secondi capitoli di trilogie annunciate: devono proseguire la narrazione dei numeri 1 e tenere aperte le piste narrative che si chiuderanno nei numeri 3. Sono film di passaggio, frazioni intermedie di una staffetta, eppure – forse proprio per questa natura ibrida – stimolano la fantasia dei loro creatori al punto di diventare, spesso, i più belli delle rispettive saghe. Era così per L’impero colpisce ancora nel primo trittico di Star Wars, per il secondo capitolo di Ritorno al futuro, e secondo alcuni cultori era così anche per Le due torri, capitolo intermedio del Signore degli Anelli. La Desolazione di Smaug innalza nettamente il tono rispetto a Un viaggio inaspettato, e ci lascia con un pizzico di acquolina in bocca nell’attesa di Andata e ritorno, il numero 3. Molto dipende dal grado di invenzione che gli sceneggiatori mettono in campo per allargare la trama del libro Lo Hobbit, che rispetto al Signore degli anelli ha la dimensione del romanzo breve. Se nel primo episodio Jackson, Walsh e Boyens si erano per lo più limitati a diluire, qui inventano con grande libertà e, al tempo stesso, con scrupolo filologico: stravolgono la lettera di Tolkien rispettandone lo spirito.

Desolazione-di-Smaug02Si veda l’inizio: torniamo in un luogo che per gli appassionati è quasi una seconda casa, il villaggio di Brea, quello dove gli hobbit incontravano Aragorn nella Compagnia dell’Anello. Questo permette a Jackson di essere il primo «attore» ad entrare in scena (è lui l’ubriacone che attraversa la strada, esattamente come nel vecchio film) e apre la storia con un lungo flash-back: è il primo incontro fra Gandalf e Thorin, un riassunto della puntata precedente necessario e brillantemente realizzato. Subito dopo il mago Gandalf, lo «scassinatore» Bilbo e i nani sono esattamente dove li avevamo lasciati: al limitare della foresta di Bosco Atro, perennemente inseguiti dagli orchi del lattiginoso Azog. Qui Jackson compie una netta virata rispetto al libro: gli orchi non vengono sterminati e inseguono la compagnia anche nel reame degli elfi, dove ricompare il personaggio di Legolas, che nel romanzo non c’è. La fuga dei nani in parallelo alla battaglia tra elfi e orchi è una sequenza strepitosa, il miglior videogame mai visto al cinema, così come è bellissima la costruzione digitale di Laketown, una Venezia della Terra di Mezzo. Nonostante le 2 ore e 41 minuti il film ha ritmo e non stanca mai. Se Jackson & soci stanno su questi livelli anche nel terzo capitolo, il (mezzo) miracolo è compiuto.
Alberto Crespi

ARTICOLI PRECEDENTI:
Esce Lo Hobbit 2! Le scelte di Jackson di Manuel Chiofi

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ALCUNE SCENE DELLA DESOLAZIONE DI SMAUG:
Gandalf e Bilbo
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Tauriel e Legolas

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Thranduil e un Orco prigioniero

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Bilbo e i nani nei barili

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Bard e Thorin

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Una clip estesa

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Esce Lo Hobbit 2! Le scelte di Jackson

Film: Letteratura e cinema costituiscono due arti basate su due mezzi completamente distinti, la scrittura e la visione. Tali mezzi permettono modi di comunicazione differenti, pertanto è inevitabile che un’opera cinematografica sia differente dal testo da cui è tratta.
Ciò è stato vero per il Signore degli Anelli, e lo è ancora di più per Lo Hobbit. Nel giorno in cui esce al cinema il secondo capitolo della saga, diamo uno sguardo alla sceneggiatura della trilogia: essa è frutto di ben otto mani. Oltre alle collaudate Fran Walsh, moglie di Jackson e Philippa Boyens, questa volta c’è stato anche l’ampio contributo di Guillermo del Toro che, per lungo tempo, è stato il regista designato dell’opera. Non sappiamo quanto sia stato perso della visione di Del Toro nel ritorno alla regia di PJ. Di sicuro Jackson è tornato prepotentemente nella sua versione della Terra di Mezzo, quella che i fan della trilogia del Signore degli Anelli avevano imparato a conoscere.

Per Google Trends sale l’interesse per Tolkien

Dati di Google trendsC’erano una volta, all’incirca intorno all’anno 2000, molti sondaggi che dichiaravano in maniera consistente che J.R.R. Tolkien era «l’autore più influente del secolo» e che Il Signore degli Anelli era «il libro del secolo». J.R.R. Tolkien venne riconosciuto per Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit e molti reporter eccitati saltavano sul carro del vincitore e scrivevano tutti qualcosa sullo scrittore inglese. Ciò che tutti di sicuro sapevamo era che c’era un’eccitazione generale, poiché avevamo imparato che un regista di nome Peter Jackson stava per fare l’impossibile, far diventare i libri di Tolkien dei film al cinema. Ora, molti anni dopo, possiamo vedere ancora il risultato di tale improvviso interesse, ma in qualche modo possiamo renderci conto che la tendenza è ora più flebile di quanto non fosse. Tuttavia è difficile da misurare, così abbiamo pensato fosse utile riportare l’analisi di Pieter Collier con i seguenti grafici di Google Trends. Mentre Il Ritorno del Re di Peter Jackson uscì nelle sale il 17 dicembre 2003, secondo Google Trends l’interesse per Il Signore degli Anelli era ancora estremamente alto all’inizio del 2004. Sfortunatamente non abbiamo dati del periodo precedente e contemporaneo all’uscita dei film del Signore degli Anelli, ma è chiaro che l’interesse deve essere stato impressionante e più alto allora di adesso con i film sullo Hobbit.

Lo Hobbit, è febbre! Online il nuovo trailer

Peter JacksonUna macchina perfetta. È quella del markenting che deve creare l’attesa per la trasposizione al cinema dello Hobbit firmata da Peter Jackson. E ci sta riuscendo benissimo: gli appassionati sono letteramente in fibrillazione a poco più di due mese dell’uscita del secondo capitolo della saga di Bilbo Baggins tratta dal romanzo di J.R.R.Tolkien. Prima dell’uscita, Jackson ha distribuito online dei videoblog che raccontano la realizzazione del film e raccolgono i commenti del cast, della troupe e dello stesso regista. Il 26 marzo 2013, è stata diffusa la prima videoclip del film con protagonisti Gandalf e Radagast. Il 9 giugno 2013 è, invece, uscita la prima locandina del film. Il primo trailer è stato distribuito l’11 giugno 2013. Oggi è la volta del secondo trailer. Per l’occasione è apparso in Rete anche un nuovo banner con i protagonisti principali. Il film uscirà, distribuito dalla Warner Bros, il 13 dicembre 2013 negli Stati Uniti e il 12 in Italia, mentre per terzo film Racconto di un ritorno si dovrà aspettare fino a dicembre 2014.

Lo Hobbit, il 13 novembre la versione estesa

Peter JacksonDicembre è lontano, ma prima di tornare al cinema per il secondo episodio dello Hobbit secondo Peter Jackson, gli appassionati di J.R.R. Tolkien potranno godersi di nuovo il primo film, Lo Hobbit: un viaggio inaspettato, nella sua versione estesa (per l’occasione ci scuserete l’immagine di copertina che è un fake, naturalmente).  Fin dalla pre-produzione del film si sapeva che il regista neozelandese, come nella precedente trilogia del Signore degli Anelli, avrebbe realizzato una versione estesa. La Warner Bros ha ora diffuso alcuni importanti dettagli. L’edizione home video uscirà negli Stati Uniti il 5 novembre 2013. Ma si potrà acquistarlo con il download digitale già dal 23 ottobre. Gli appassionati statunitensi potranno scegliere tra la versione da 5 dischi Blu-Ray in 3D (54.98 dollari), la versione con 3 dischi Blu-Ray (35.99 dollari) oppure la versione da 5 Dvd (34.99 dollari).

La Desolazione di Smaug: ecco il trailer italiano

Film Lo Hobbit: Evangeline Lilly in TaurielArriva, esattamente sei mesi prima dell’uscita nei cinema, il primo trailer ufficiale in italiano del secondo episodio della trilogia dello Hobbit, La desolazione di Smaug. Il secondo capitolo della trasposizione cinematografica di Peter Jackson, molto liberamente tratto dal romanzo di J.R.R. Tolkien, narra evanti che accadono molti anni prima del  Signore degli Anelli, ma che si collegano inevitabilmente alla Guerra dell’Anello. Dopo il primo poster del film (in realtà un’immagine teaser proprio per lanciare il trailer), si può finalmente dare una prima occhiata alle immagini del secondo capitolo della trilogia di Jackson (lo si può in fondo all’articolo, seguita da una featurette uscita in concomitanza del primo film e resa disponibile poi nelle edizioni home-video). Guardandole, si evince che questo capitolo avrà atmosfere più cupe rispetto al precedente Un Viaggio inaspettato, come d’altronde era accaduto con Le due torri rispetto a La compagnia dell’Anello.

Cosa avrebbe pensato Tolkien dei film di Jackson

Tolkien a Moseley BogSul sito TheOneRing.net è apparso un intervento di un collaboratore, Maedhros, statunitense di Grand Rapids (Michigan), appassionato lettore di di J.R.R. Tolkien e amante dei film di Peter Jackson. Vista la validità dell’articolo, abbiamo voluto pubblicarlo anche sul nostro sito, nella traduzione in italiano fatta a tempo di record da Erin, che ringraziamo calorosamente. Naturalmente, tutto ciò che è scritto riflette soltanto l’opinione dell’autore e non necessariamente quella dell’Associazione romana studi Tolkieniani. Per le altre recensioni sui film, si può seguire i link in fondo al testo.
Molti di noi si sono fatti questa domanda, ma nessuno è riuscito a dare una risposta: «che cosa avrebbe pensato J.R.R. Tolkien della versione cinematografica de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson?». Dato che ho letto molto ed anche molto ponderato su Tolkien e il suo mondo inventato e mi sono trovato coinvolto in dibattiti circa la qualità e l’accuratezza dei film, mi sono sentito in grado di dire: «Beh! Ci sono parti dei film che avrebbe amato e altre che avrebbe odiato». Ma questo non è Tolkien. Sono io. L’autore morì molto tempo prima che girassero La Compagnia dell’Anello nel 2001, quindi non potrò mai sapere quale reazione avrebbe avuto ai film di Jackson, e nessun altro potrà mai saperlo.

Lo Hobbit di Jackson: la rassegna dal mondo

Film Lo HobbitL’ultima fatica di Peter Jackson, Lo Hobbit: un Viaggio Inaspettato, ha incassato oltre un miliardo di dollari in tutto il mondo (esattamente 1.016,9 milioni di dollari) e ci sono alcuni paesi, come la Cina, dove è appena uscito dalle sale. Il 9 aprile la Warner Bros ha annunciato l’uscita in tre formati diversi per il consumo domestico: Dvd, Blu-Ray Disc e Blu-Ray Disc 3D. Dopo aver pubblicato le nostre recensioni (trovate qui quella positiva e qui quella negativa) ci siamo chiesti come la stampa estera e alcuni esperti delle opere del Professore, avessero reagito alla visione della prima parte della nuova trilogia di Peter Jackson. Questo articolo raccoglie alcune delle loro impressioni.

Peter Jackson ha “ucciso” J.R.R. Tolkien?

The Hobbit: An Unexpected JourneyIn questo articolo non voglio parlare dei film di Peter Jackson, di quanto siano stati più o meno fedeli ai libri : voglio cercare di capire quali effetti essi abbiano avuto sulla conoscenza e sulla diffusione delle opere  di Tolkien. Soprattutto attraverso la versione cinematografica realizzata dal regista neozelandese, l’opera di Tolkien è arrivata a un pubblico ancora più vasto che, però, non ha fatto che aggiungersi al progressivo cammino di diffusione e di successo in atto da 40 anni.  L’adattamento cinematografico di Jackson ha guadagnato 17 Oscar (4 per La Compagnia dell’Anello, 2 per Le due Torri e 11 per Il ritorno del Re): il premio come “miglior film” a Il ritorno del Re, può venir considerato un premio dato all’intera trilogia da parte della critica. I film contengono però molte alterazioni rispetto alla storia originale, e hanno un tono un po’ diverso dalla narrazione del romanzo e dalla visione originale di Tolkien. A titolo di esempio, Roger Ebert, critico cinematografico statunitense ha detto: «Jackson ha preso un’opera letteraria incantevole e unica e l’ha ri-raccontata nei termini del cinema moderno […] Fare quello che ha fatto in questi film deve essere stato molto difficile, e merita un applauso, ma rimanere fedeli a Tolkien sarebbe stato ancora più difficile e coraggioso».

Ian Mckellan - Gandalf
Ian McKellen aka Gandalf aka Magneto

La trilogia jacksoniana del Signore degli Anelli ha avuto indiscutibilmente alcuni effetti positivi:

  • ha reso il Signore degli Anelli notissimo. Quasi tutti, a livello mondiale, l’hanno quantomeno sentito pronunciare questo nome;
  • ha indotto molti appassionati dei film a cercar di conoscere ancor meglio la Terra di Mezzo
  • ha fatto diventare “di moda” Tolkien: l’effetto positivo è che molti libri validi sono stati dati alle stampe perché “Tolkien era di moda”, libri che, altrimenti sarebbero stati scartati dagli editori;
  • in Italia, ha aiutato a superare l’errata “associazione” di Tolkien con il fascismo e la destra estrema

Ma ci son stati anche molti effetti negativi, non lievi:

  • cate blanchett
    Cate Blanchett aka Galadriel

    ha fatto diventare “di moda” Tolkien: l’effetto negativo, perfettamente simmetrico a quello visto nei “pro”, è che anche molti libri sciatti e malfatti sono stati stampati solo perché “Tolkien vende”;

  • le immagini tolkieniane dopo il 2001 sono spesso influenzate, talvolta pesantemente, da quelle dei film.
  • l’immaginario collettivo è stato “cristallizzato”. Perfino per me che ho visto solo una volta i film è difficile non pensare Gandalf e vedere il viso di Ian McKellen, o Galadriel e vedere il viso di Cate Blanchett;
  • mi sembra che molti di coloro i quali hanno visto il film sian convinti (in buona fede) di conoscere Tolkien, e che, pertanto, non si preoccupino di leggerne le opere. Come successe già con i film di “Don Camillo” tratti dai
    racconti di Giovannino Guareschi. Anche in questo caso il grande successo dei film mi sembra aver ‘messo in ombra’ i libri. E ciò, naturalmente, non piace a me, appassionato lettore;
  • infine l’effetto che io trovo peggiore, e che a un tempo mi fa infuriare e mi deprime, è che in molti sembrano confondere le opere di Peter Jackson con quelle di Tolkien. E non solo tra gli appassionati “di primo pelo”. Capiamoci: io non demonizzo le pellicole del regista neozelandese; e non ho nulla in contrario che ne siano citate scene e dialoghi. Ci mancherebbe! Ma chi cita Peter Jackson sia conscio che stai citando Peter Jackson e non Tolkien (o viceversa), accidenti! Son stufo di ascoltare (o leggere) frasi del tipo: “nel libro, quando Gandalf a Moria dice che nemmeno i più saggi possono prevedere tutte le conseguenze”. No! È nel film che quella frase è detta a Moria. Nel libro è detta a casa Baggins!
don camillo e peppone
Don Camillo e Peppone

Come (tentare di) minimizzare gli effetti più deleteri?

  • per il problema della “moda”, finiti i film sparisce anche quella – per fortuna;
  • per quanto riguarda l’iconografia ispirata alla terra di Mezzo, credo che col tempo diminuiranno le opere ispirate al film;
  • riguardo la “cristallizzazione dell’immaginario”, è inevitabile, credo. Lo stesso Guareschi ammetteva di essersi immaginato il personaggio di Don Camillo diverso da Fernandel (l’attore che impersona il battagliero parroco nei film) ma di non riuscire, dopo il primo film basato sui suoi racconti, a scrivere nuove storie di Don Camillo senza immaginarlo con la faccia di Fernandel;
  • riguardo il fatto che i film abbiano “messo in ombra” i libri temo si possa fare poco, se non ribadire, ogni volta sia possibile, che i libri sono più alti, più profondi, più belli dei film;
  • riguardo l’ultimo punto, per me il più importante, non ho soluzioni. Cerco di correggere tutti i casi di confusione tra Tolkien e Jackson o viceversa in cui mi imbatta.

 

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Tom Shippey a Modena: ecco cosa dirà!

Tom Shippey al Come annunciato da tempo in un precedente articolo, Tom Shippey, docente di filologia inglese all’università di Oxford, erede di J.R.R. Tolkien e maggiore studioso delle sue opere, è in Italia per tenere una conferenza dal titolo Lo Hobbit: dal film al libro. Sarà ospite dell’Istituto filosofico di studi tomistici oggi a Modena (venerdì 11 gennaio), alle ore 21, presso la sala conferenze dell’hotel Raffaello (strada per Cognento 5). Lo studioso inglese esaminerà il film confrontandolo col libro. Sarà disponibile il servizio di traduzione simultanea. L’ingresso è gratuito. Shippey però ha scritto un articolo sullo stesso tema, pubblicato nel numero di metà dicembre del Time Literary Supplement e intitolato Ancora non ritornato. Gentilmente, ha concesso che lo traducessimo in esclusiva per il sito della nostra Associazione. Buona lettura!

Il film di Peter Jackson? Una nuova recensione

Dopo il successo delle recensioni dell’Arst al film di Peter Jackson, abbiamo ricevuto un’altra recensione al film firmata da un nome prestigioso: Franco Manni, presidente dell’Associazione Endòre e direttore della rivista omonima. Ben consapevoli della condivisione di tutte le opinioni (come fatto con una recensione positiva e una recensione negativa) la pubblichiamo, quindi, per gentile concessione di Endòre.

Il film di Peter Jackson? L’ArsT: quanto ci piace!

Peter Jackson e titolo belloÈ uscito il film di Peter Jackson. E tutti noi lo abbiamo visto. Come nelle migliori famiglie, ci siamo seduti intorno a un tavolo, tra una pinta di birra e una fumata di pipa, ognuno ha detto la sua opinione. Come i Nani con le stoviglia nella casa di Bilbo Baggins, gli entusiasti si sono contrapposti ai contrari per tutto il tempo, dandosele di santa ragione! Come è giusto che sia, riportiamo alcuni dei pareri della serata. Non leggete il resto di quest’articolo se non avete ancora visto il film!

Il film di Peter Jackson? L’ArsT: quanto è brutto!

Peter Jackson - titolo bruttoÈ uscito il film di Peter Jackson. E tutti noi lo abbiamo visto. Come nelle migliori famiglie, ci siamo seduti intorno a un tavolo, tra una pinta di birra e una fumata di pipa, ognuno ha detto la sua opinione. Come i Nani con le stoviglia nella casa di Bilbo Baggins, gli entusiasti si sono contrapposti ai contrari per tutto il tempo, dandosele di santa ragione! Come è giusto che sia, riportiamo alcuni dei pareri della serata. Se cercate una recensione ragionata, serena e obiettiva del film di PJ avete sbagliato posto. Qui mi tolgo tutti i sassolini che mi ha messo nella scarpa il film. Se avete fretta, in fondo, sotto le note, c’è il giudizio sintetico. Se volete leggere i giudizi positivi sul film, andate qui. Non leggete il resto di quest’articolo se non avete ancora visto il film!

Nuovo spot sullo Hobbit Ma è internazionale

Banner dei Nani di Lo Hobbit di Peter JacksonSbarca online un nuovo spot tv destinato al mercato internazionale di Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato. Le due major Usa produttrici, New Line Cinema e MGM, lo hanno diffuso via web. L’attesissimo primo capitolo diretto da Peter Jackson e ispirato al romanzo Lo Hobbit di J.R.R. Tolkien, arriverà a dicembre nelle sale di tutto il mondo e ormai non c’è una settimana in cui non giunga una novità dalla Nuova Zelanda. Il video non contiene scene inedite, ma tutta una serie di nuove sequenze, che permette di dare un’occhiata ai protagonisti di questa storia, tra cui Bilbo (Martin Freeman), Gandalf il Grigio (Ian McKellen) e Gollum (interpretato da Andy Serkis con l’ausilio della motion capture). Sono presenti anche Thorin Scudodiquercia (Richard Armitage) e i nani Nori (Jed Brophy), Fili (Dean O’Gorman), Dori (Mark Hadlow), Bofur (James Nesbitt), Gloin (Peter Hambleton), Dwalin (Graham McTavish), Balin (Ken Stott), Oin (John Callen), Bombur (Stephen Hunter), Bifur (William Kircher), Ori (Adam Brown) e Kili (Aidan Turner). Se vi siete persi il recente (e impressionante) secondo trailer cinematografico dello Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato lo potete vedere in fondo all’articolo, insieme al primo trailer ufficiale.

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L’ArsT a Lucca Comics: Aspettando Lo Hobbit

Lucca Comics and Games: manifesto 2012Ci risiamo. Gli hobbit e le cronache della Terra di Mezzo stanno tornando, con il nuovo film Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato, tratto dal famosissimo romanzo di John Ronald Reuel Tolkien, primo capitolo della nuova trilogia cinematografica firmata dal regista neozelandese Peter Jackson, già al timone della celebre saga del Signore degli Anelli. Dopo i film il nome di J.R.R. Tolkien è conosciuto in tutto il mondo. Ma lo era anche prima, visto che Il Signore degli Anelli è uno dei libri più venduti con oltre 160 milioni di copie distribuite. E in cima alle vendite c’è anche Lo Hobbit, che di copie ne ha vendute oltre 50 milioni. Quanti vorrebbero approfondire in maniera seria alcuni dei temi trattati da Tolkien?

Nell’anno del 75esimo anniversario della pubblicazione dello Hobbit, l’Associazione romana studi Tolkieniani torna a Lucca Comics and Games 2012 portando i suoi seminari quest’anno tutti dedicati al libro di Tolkien, il primo della sua carriera di narratore delle vicende della Terra di Mezzo. Aspettando Lo Hobbit studiosi e scrittori approfondiranno alcuni aspetti delle opere del Professore di Oxford, anche su tematiche meno conosciute, per introdurre a Tolkien anche quei lettori che si avvicinano per la prima volta. Gli autori hanno partecipato all’antologia “C’era una volta… Lo Hobbit – Alle origini del Signore degli Anelli”, pubblicato in questi giorni dalla casa editrice Marietti 1820, in concomitanza con il film di Peter Jackson, che sarà nelle sale italiane il 13 dicembre prossimo.

Da Peter Jackson ecco il nuovo trailer

Peter JacksonPeter Jackson ha annunciato sul suo blog, sulle pagine di Youtube e Facebook che mercoledì, il 19 settembre, avrebbe rilasciato il nuovo trailer dello Hobbit– Un Viaggio Inaspettato in occasione della Tolkien Week. E così ha fatto! Potete guardare il nuovo trailer a fondo pagina. Si tratta della settimana in cui cadono contemporaneamente il 75° anniversario della pubblicazione del romanzo di J.R.R. Tolkien The Hobbit e i compleanni immaginari di Bilbo e Frodo Baggins, la cui festa è descritta nel primo capitolo del Signore degli Anelli, “Una festa a lunga attesa”. Così il regista neozelandese ha deciso di festeggiare la settimana regalando ai suoi fan un nuovo trailer con immagini inedite, ma Jackson ha promesso anche altro materiale…

Sì saranno tre i film sullo Hobbit

Bilbo Baggins nel film Lo HobbitL’avevamo già detto, ma sembra che solo adesso sia ufficiale. Ci sarà un terzo film sullo Hobbit di J.R.R. Tolkien, sempre firmato da Peter Jackson. I primi due film usciranno rispettivamente il prossimo 14 dicembre 2012, il 13 dicembre 2013, mentre il terzo è atteso per l’estate del 2014. Saranno anche in 3d. A dare la notizia oggi dell’arrivo del terzo capitolo sono state la New Line cinema, Metro-Goldwyn Mayer Studios e Warner Bros Pictures.

Proprio Peter Jackson, che aveva fatto un piccolo accenno alla Comic-con di San Diego! ha spiegato che “dopo aver rivisto il materiale tagliato nel montaggio del primo film, e quello che era rimasto fuori dal secondo, con le sceneggiatrici Fran Walsh e Philippa Boyens ci siamo resi conto che la storia funzionava. La ricchezza della vicenda dello Hobbit, così come le Appendici al Signore degli Anelli, era tale che poneva una semplice questione: racconta di più del racconto? E la risposta dalla nostra prospettiva di sceneggiatori e fan è stata un Sì senza riserva”. “Sappiamo quanta parte della storia di Bilbo Baggins, di Gandalf, dei Nani di Erebor, dell’ascesa del Negromante, della Battaglia di Dol Guldur non verrebbero alla luce se non cogliessimo questa occasione. A nome della New Line Cinema, Warner Bros. Pictures, Metro-Goldwyn-Mayer, Wingnut Films, e l’intero cast e troupe dello Hobbit , vorrei dunque annunciarvi che i due film diventeranno tre”.

Tra i protagonisti della trilogia dello Hobbit ci sarà Ian McKellen come Gandalf, personaggio già interpretato nella trilogia precedente sul Signore degli Anelli. Martin Freeman avrà il ruolo centrale di Bilbo Baggins e Richard Armitage vestirà i panni di Thorin Oakenshield. Ritornano nel cast attori della precedente trilogia, come Cate Blanchett, Orlando Bloom, Ian Holm, Cristopher Lee, Hugo Weaving, Elaja Wood a Andy Serkis come Gollum. La sceneggiatura è di Fran Walsh, Philippa Boyens, Peter Jackson e Guillermo del Toro.

Le Appendici nella trama
Il sito di informazione cinematografica Deadline ha intervistato Peter Jackson riguardo alle sue frasi durante la Comic Con. Ne riportiamo uno stralcio importante: «[…] Nel romanzo, Gandalf scompare più volte. Nel 1936, quando Tolkien scrisse il romanzo, non aveva in mente cosa stesse facendo Gandalf. Ma successivamente, quando scrisse Il Signore degli  Anelli, ripensò a quei momenti e scrisse una serie di note sui motivi per cui Gandalf sparisce: indaga sulla possibilità che Sauron stia tornando. Sauron non compare nello Hobbit. Tolkien stava inserendo Lo Hobbit nella complessità della sua mitologia. Anche se non scrisse mai Il Silmarillion (fu poi pubblicato dal figlio Christopher), ci sono 125 pagine di appunti pubblicati alla fine del Ritorno del Re. Sono Le Appendici e sono sostanzialmente i suoi appunti estesi sullo Hobbit. Avevamo i diritti di quel materiale e ci hanno permesso di utilizzarlo. Ecco, quindi, che non abbiamo adattato solo Lo Hobbit, abbiamo adattato quel romanzo più una serie di spezzoni delle appendici. Il film spiega nel dettaglio dove è andato Gandalf, cosa che il libro da solo non fa. Abbiamo spiegato tutto questo utilizzando gli appunti di Tolkien. Questo permette di definire maggiormente l’atmosfera del film, perché abbiamo inserito materiale del Signore degli Anelli nello Hobbit. C’è ancora l’aria della fiaba, in particolare nello sviluppo dei personaggi dei Nani e di Bilbo, che ha un certo umorismo. Il Signore degli Anelli era più serio e così il film prende un’atmosfera più simile a quella della
trilogia. Così chi vuole può vedersi tutti i film di seguito…».

Abbiamo già parlato del film Lo Hobbit di Peter Jackson qui:

Lo Hobbit, l’anteprima il 28/11 in Nuova Zelanda

Lo Hobbit di Jackson in anteprima al cinema e sul blog

Lo Hobbit, ecco il primo trailer ufficiale

Nell’attesa non ci resta che goderci il trailer in italiano:

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Un terzo film di Peter Jackson sullo Hobbit?

Peter Jackson ComicConÈ il titolo più atteso dell’anno, anche se arriverà nelle sale italiane soltanto a Natale (precisamente il 14 dicembre 2012). È “Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato” di Peter Jackson. Il regista neozelandese proprio questa domenica si è presentato al Comic-con di San Diego per parlare del primo dei due film dedicati all’antefatto del “Signore degli Anelli”. La folla presente ha potuto vedere l’anteprima di 12 minuti del film: si è potuto vedere uno scambio di battute tra Bilbo e Gollum, un dialogo tra Gandalf e Cate Blanchett, che torna a essere la regina degli elfi Galadriel, e il momento cruciale in cui Bilbo trova l’anello. Insieme a Jackson e a Martin Freeman (Bilbo Baggins), alla presentazione erano presenti amche Ian McKellen (Gandalf) e Andy Serkis (Gollum). Un ospite a sorpresa è stato Elijah Wood, che nella trilogia ha interpreta Frodo Baggins, che avrà un cameo nel film.

La notizia più ghiotta è però un’altra: il regista starebbe trattando con gli Studios per una terza puntata della saga (la seconda, “Lo Hobbit – Andata e ritorno”, è già in lavorazione avanzata e sarà nei cinema dal 13 dicembre 2013). «Siamo parlando con i produttori su alcuni dei materiali che non possiamo inserire nei film. E abbiamo chiesto se potremo fare un po’ più di riprese il prossimo anno. Non so cosa ne verrà fuori, cioè se queste scene estese verranno poi aggiunte o meno. Ne stiamo ancora parlando […] Mi piacerebbe girare un mucchio di materiale in più che non possiamo inserire. C’è così tanto roba buona nelle Appendici che non siamo stati in grado di infilarla in questi film».

Peter Jackson Comic Con by Gage SkidmoreLa notizia era talmente avvincente che non c’è voluto molto perché l’argomento riemergesse durante la conferenza stampa del film, in cui il fan-regista ha avuto più tempo per chiarire la sua frase precedente. Rispondendo alla domanda diretta sull’ipotesi di un terzo film aggiuntivo, Jackson ha detto: «È troppo presto per parlarne – ha detto Jackson – Abbiamo del materiale di partenza incredibile nelle Appendici [del Signore degli Anelli]. Possediamo i diritti delle 125 pagine di note aggiuntive in cui Tolkien espande il mondo dello Hobbit, pubblicate alla fine del “Ritorno del re”, e finora ne abbiamo usata una parte. Nelle ultime settimane di riprese abbiamo iniziato a parlare con lo Studio delle cose che non siamo riusciti a inserire, per capire se saremmo riusciti a persuaderli a lasciarci girare per qualche altra settimana l’anno prossimo, alla fine delle riprese. Ci vorrà più di qulache altra settimana, in realtà. Riguardo a quale forma queste riprese potrebbero prendere, siamo ancora in una fase di discussione. È ancora troppo presto. Quindi non c’è davvero nulla da riferire, ma ci sono altre parti della storia che ci piacerebbe raccontare che non siamo stati in grado finora di farlo».

Il Silmarillion
A Jackson viene chiesto se farà un film basato sul Silmarillion: «Credo che le possibilità che io viva fino ad avere 110 anni siano molto remote», ha risposto il regista, in quanto i diritti per Il Silmarillion, a differenza di quelli del Signore degli Anelli e dello Hobbit, sono detenuti dalla famiglia Tolkien, a cui i film di Jackson non piacciono per nulla.
«Non credo che la Tolkien Estate ami i miei film», ha detto il regista in riferimento
alla trilogia del Signore degli Anelli. Per occuparmi del Silmarillion dovrei aspettare che scadano i diritti che loro detengono, ma si tratta di un periodo piuttosto lungo!».

Le Appendici nella trama
Il sito di informazione cinematografica Deadline ha intervistato Peter Jackson riguardo alle sue frasi durante la Comic Con. Ne riportiamo uno stralcio importante: «[…] Nel romanzo, Gandalf scompare più volte. Nel 1936, quando Tolkien scrisse il romanzo, non aveva in mente cosa stesse facendo Gandalf. Ma successivamente, quando scrisse Il Signore degli  Anelli, ripensò a quei momenti e scrisse una serie di note sui motivi per cui Gandalf sparisce: indaga sulla possibilità che Sauron stia tornando. Sauron non compare nello Hobbit. Tolkien stava inserendo Lo Hobbit nella complessità della sua mitologia. Anche se non scrisse mai Il Silmarillion (fu poi pubblicato dal figlio Christopher), ci sono 125 pagine di appunti pubblicati alla fine del Ritorno del Re. Sono Le Appendici e sono sostanzialmente i suoi appunti estesi sullo Hobbit. Avevamo i diritti di quel materiale e ci hanno permesso di utilizzarlo. Ecco, quindi, che non abbiamo adattato solo Lo Hobbit, abbiamo adattato quel romanzo più una serie di spezzoni delle appendici. Il film spiega nel dettaglio dove è andato Gandalf, cosa che il libro da solo non fa. Abbiamo spiegato tutto questo utilizzando gli appunti di Tolkien. Questo permette di definire maggiormente l’atmosfera del film, perché abbiamo inserito materiale del Signore degli Anelli nello Hobbit. C’è ancora l’aria della fiaba, in particolare nello sviluppo dei personaggi dei Nani e di Bilbo, che ha un certo umorismo. Il Signore degli Anelli era più serio e così il film prende un’atmosfera più simile a quella della trilogia, Così chi vuole può vedersi tutti i film di seguito…».

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Lo Hobbit, l’anteprima il 28/11 in Nuova Zelanda

Bilbo Baggins nel film Lo HobbitIl regista Peter Jackson ha rivelato, in un’intervista a Variety, la data e il luogo della prima mondiale di Lo Hobbit: un viaggio inaspettato, primo dei due film dedicati al romanzo Lo Hobbit di J.R.R Tolkien, nonché prequel de Il Signore degli Anelli. Sarà possibile vedere la prima mondiale di uno dei film più attesi dell’anno il prossimo 28 novembre nella città di Wellington, in Nuova Zelanda. “Non posso immaginare un modo migliore di lanciare Lo Hobbit che con una grande festa a Wellington, dove il viaggio è cominciato”, ha detto Jakson durante l’intervista.

Il film seguirà le avventure di Bilbo Baggins (Martin Freeman), coinvolto da Gandalf il Grigio (Ian McKellen) in un’avventura che lo porterà, insieme a tredici nani guerrieri, a reclamare il regno perduto di Erebor, conquistato dal drago Smaug. Durante l’avventura Bilbo incontrerà Gollum (Andy Serkis), al quale prenderà l’anello cui è legato il destino della Terra di Mezzo.

I due film, intitolati “Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato” e “Lo Hobbit: Andata e ritorno“, usciranno rispettivamente il 14 Dicembre 2012 e il 13 Dicembre 2013. Verranno riprodotti a 48fps, il doppio del frame rate standard, per una qualità visiva che si annuncia sorprendente.

Abbiamo già parlato del film Lo Hobbit di Peter Jackson qui:

Lo Hobbit di Jackson in anteprima al cinema e sul blog

Lo Hobbit, ecco il primo trailer ufficiale

Nell’attesa non ci resta che goderci il trailer in italiano:

Ecco la nuova galleria di immagini:

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Lo Hobbit di Jackson in anteprima al cinema e sul blog

Film: Locandina "Lo Hobbit: Un Unexpected Journey"Alla vigilia di Natale è uscito su internet il teaser trailer ufficiale dell’attesissimo film fantasy «The Hobbit – An Unexpected Journey», il primo dei due film in 3d da 500 milioni di dollari tratti dal romanzo di J.R.R. Tolkien e diretti da Peter Jackson, in uscita a dicembre 2012 negli Usa e in Italia. Fan in delirio – riporta l’Agicos – avevano atteso per anni queste primissime immagini del capitolo antecedente al Signore degli Anelli. Anche i bookmaker esteri non hanno resistito all’idea di aprire una scommessa sul film-evento: il film batterà il record di Peter Jackson al box office? Il record è detenuto proprio da «Il Signore degli Anelli – Il Ritorno del Re», attualmente al quinto posto nella classifica dei film che hanno incassato di più nella storia del cinema. Il film ha ottenuto un incasso globale di circa un miliardo e 120 milioni di dollari, classificandosi al primo posto nella classifica dei film più visti nel 2003. Negli Stati Uniti il film ha incassato oltre 377 milioni dollari mentre in Italia il film ha incassato quasi 23 milioni di euro (oltre 30 milioni di dollari). Il superamento del record è dato praticamente per certa, così la scommessa è quotata appena a 1.50.

Peter Jackson in 3DIl regista neozelandese ha appena pubblicato sul suo blog il sesto video (lo trovate in fondo all’articolo), ancora dedicato alle riprese in esterni e che segue gli spostamenti della troupe principale e della seconda unità guidata da Andy Serkis/Gollum. Ai volti amati nella trilogia uscita fra il 2011 e il 2003 (composta da Il Signore degli Anelli, Le due Torri e Il ritorno del Re), come Ian McKellen, Cate Blanchett, Orlando Bloom, Ian Holm, Christopher Lee, Elijah Wood, Andy Serkis, si aggiunge come protagonista Martin Freeman, nei panni dell’hobbit Bilbo Baggins (lo zio di Frodo, interpretato nella versione più anziana da Ian Holm), che insieme a Gandalf e a 13 Nani parte per andare a riconquistare Erebor, l’antico regno e il tesoro, tolti ai Nani dal drago Smaug. «Si gira per frammenti, sono come pezzi di un puzzle. Poi al montaggio i frammenti iniziano a prendere di nuovo la forma di ciò che avevi nella tua immaginazione – ha spiegato Jackson dopo l’uscita del primo trailer – Sto girando la versione de Lo Hobbit che mi divertirei a vedere». Il regista si è soffermato sulle differenze tra i due libri di Tolkien: «Lo Hobbit è più un classico per ragazzi, mentre il Signore degli Anelli è qualcosa di diverso; non è proprio rivolto ai bambini. Ho capito che la differenza è dettata dalla presenza dei nani. La loro energia e il loro disprezzo per tutto ciò che è politicamente corretto riescono a donare al racconto uno spirito nuovo. È per questo che ho pensato che potrebbe essere stato divertente. […] Volevo fare in modo che si sentisse questo ritorno nella Terra-di-mezzo, che questi due film fossero collegati con l’inizio degli altri tre. Siamo le stesse persone che tornano nello stesso mondo».

Locandina: "Viaggio nell'isola misteriosa"I due film, intitolati “Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato” e “Lo Hobbit: Andata e ritorno“, usciranno rispettivamente il 14 Dicembre 2012 e il 13 Dicembre 2013. La grossa novità per il pubblico italiano è che l’anteprima sarà proiettata prima della visione del film “Viaggio nell’isola misteriosa” in uscita nelle sale italiane da oggi. L’anteprima sarà presente prima delle versioni in 2D e 3D del film, ma si tratta solo di una proposta che la Warner fa ai gestori italiani. Ciascun cinema sceglierà quindi se proiettarlo o meno. Per gli appassionati dei film di Peter Jackson sarà la prima occasione di vedere il trailer in versione 3D sul grande schermo: i due film dedicati allo Hobbit sono stati infatti girati in stereoscopia, ma con tecniche tutte nuove. Jackson ha girato a 48 fotogrammi al secondo anziché ai tradizionali 24.

Ecco il SESTO VIDEOBLOG DI PETER JACKSON:
Nell’attesa non ci resta che goderci il trailer in italiano:

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Lo Hobbit, ecco il primo trailer ufficiale

Film: Locandina Peter Jackson, in anticipo di un giorno rispetto a quanto annunciato inizialmente, ha rilasciato quando in Italia erano le 4 di questa mattina, il trailer del primo film sullo Hobbit, per la gioia degli appassionati di J.R.R. Tolkien. Il primo capitolo delle avventure di Bilbo Baggins, The Hobbit- An Unexpected Journey, ci riporta nell’universo tokieniano dopo il successo della trilogia de Il Signore degli Anelli. La trama del film ormai la conosciamo: Bilbo viene coinvolto in una pericolosa ricerca da Gandalf, che lo fa unira a una compagnia di Nani guidati da Thorin Scudodiquercia, erede di un regno perduto il cui tesoro è custodito dal drago Smaug. Durante il corso dell’avventura, Bilbo incapperà in una strana creatura, Gollum, a cui “ruberà” un Anello.
Ma il viaggio non è finito…

A Natale in regalo il trailer dello Hobbit!

Locandina film A un anno dall’uscita nelle sale del primo dei due film dedicati allo Hobbit di J.R.R. Tolkien, il regista Peter Jackson fa un altro regalo agli appassionati. Quello che tecnicamente viene chiamato il “teaser trailer” de Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato dovrebbe arrivare entro questo Natale, il 21 dicembre (negli USA e forse anche online) insieme a Le Avventure di Tintin: il Segreto dell’Unicorno (in Italia è già uscito nelle sale). Il teaser è stato mostrato durante il festival Butt-Numb-A-Thon, che si tiene ogni anno in Texas durante il compleanno di Harry Knowles, un appassionato cinefilo proprietario del sito di cinema Ain’t it cool. Presente all’evento, a quanto pare, c’era anche Elijah Wood, che interpreta Frodo Baggins anche in alcuni flashback del film, e che ha commentato con un tweet: «Non è stato forte quel trailer? Non vedo l’ora di vederlo…!». Sul sito della manifestazione in Texas gli organizzatori hanno scritto che il film «è più basato sui personaggi che epico, ma è come tornare nel caldo abbraccio di un vecchio amico che non vedevi da tanti anni».

Lo Hobbit, novità da Peter Jackson e su iPad

Mentre Peter Jackson è alle prese con la lunghissima produzione del nuovo colossal cinematografico dedicato all’universo di John Ronald Reul Tolkien, ovvero Lo Hobbit, su iPad c’è chi ha deciso di anticipare i tempi e regalare un assaggio di quello che magari sarà il nuovo capolavoro del grande schermo dopo il successo riscontrato dal Signore degli Anelli.