Da Bompiani l’economica in volume unico

Stand Bompiani al Salone del LibroCon un po’ di ritardo rispetto alla data prevista del 3 gennaio – anniversario tolkieniano per antonomasia – e anche un po’ in sordina, ecco che finalmente la casa editrice Bompiani fa uscire l’edizione economica in volume unico del Signore degli Anelli. Con questo ultimo tassello si conclude quindi idealmente la diatriba scatenata con la nuova traduzione di Ottavio Fatica, la conseguente querela della traduttrice della vecchia edizione, Vittoria Alliata di Villafranca, la sua rottura con Bompiani e l’imposizione del ritiro di tutte le copie del Signore degli Anelli dalle librerie di tutta Italia. Ecco, ora tutto è tornato normale, con il capolavoro di J.R.R. Tolkien ora disponibile in tutte le edizioni: cartonato, in brossura economica e in tre volumi.

La quarta di copertina

Il Signore degli Anelli volume unico economicaEcco la descrizione dell’editore: «In un unico volume La compagnia dell’anello, Le due torri, Il ritorno del re. Il Signore degli Anelli è un romanzo d’eccezione, al di fuori del tempo: chiarissimo ed enigmatico, semplice e sublime. Dona alla felicità del lettore ciò che la narrativa del nostro secolo sembrava incapace di offrire: avventure in luoghi remoti e terribili, episodi d’inesauribile allegria, segreti paurosi che si svelano a poco a poco, draghi crudeli e alberi che camminano, città d’argento e di diamante poco lontane da necropoli tenebrose in cui dimorano esseri che spaventano solo al nominarli, urti giganteschi di eserciti luminosi e oscuri. E tutto questo in un mondo immaginario ma ricostruito con cura meticolosa, e in effetti assolutamente verosimile, perché dietro i suoi simboli si nasconde una realtà che dura oltre e malgrado la storia: la lotta, senza tregua, fra il bene e il male. Leggenda e fiaba, tragedia e poema cavalleresco, il romanzo di Tolkien è in realtà un’allegoria della condizione umana che ripropone in chiave moderna i miti antichi».

 

SCHEDA TECNICA


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10 Comments to “Da Bompiani l’economica in volume unico”

  1. Wu Ming 4 ha detto:

    Pare che la pressione dal basso da parte dei lettori abbia funzionato. Se era scontato che nell’edizione deluxe illustrata per la copertina venisse scelta un’illustrazione di Alan Lee, per l’edizione economica, quella che resterà e sarà la più venduta da qui in avanti, non si è riproposta nessuna delle copertine “marziane” viste nei tre volumi, e si è preferito un lettering. Autore e titolo. Saggia decisione, a mio avviso. Le proteste sono servite a qualcosa.

    • Sandro Borsoni ha detto:

      Gentilissimo Wu Ming, spero mi risolva un dilemma tradulogico/filologico.
      Wold è stato tradotto con Lande Orientali, ma talvolta solamente con Lande (o semplicemente con brughiere) o con Pianure, e talvolta è omesso. Wold of Rohan è reso ‘Landa di Rohan’. Nei Racconti Incompiuti compare la forma Piana. Il termine wold significa ‘tratto di paesaggio aperto e ondulato (specialmente in riferimento ad un altipiano)’. Questa toponomastica nel regno di Rohan che mi ha dato molto da pensare. The wold è regione di Rohan. Fatica e Alliata l’hanno entrambi tradotto Landa secondo me in modo sensato. Però io non ho mai capito bene questa Landa per capire bene la Landa di Roan a me dall’idea non di una regione del Regno ma dell’intero regno. Ragion per cui non ho mai capito senza guardare la mappa che questo Wold in italiano Landa e una parte pensavo che si riferisse al tutto. Quindi mi ha creato un’ambiguità. Wold attualmente in inglese moderno vuol dire e cerchiamo precisamente il significato: Altopiano, una pianura una Brughiera non coltivata un pezzo di terreno aperto e una pianura. E possiamo benissimo immaginarci che sia appunto una distesa non coltivata e selvaggia di Rohan. Questo Wold però deriva dall’antico inglese in cui aveva un altro senso che significava foresta distesa coperta da boschi. Per cui visto che noi non vediamo mai Wold non viene mai visitato durante la storia ci viene solo detto che c’è. Non sappiamo se c’è una foresta che avrebbe senso perché rohani parlano l’antico inglese quindi il fatto che ci sia una cosa nell’antico inglese che vuol dire foresta ci sta che sia una zona forestata però in inglese moderno significa terra senza foresta il contrario quindi quale delle due accezioni è. qua veramente un traduttore si trova in difficoltà ed è per questo l’Alliata sia Fatica hanno optato per un generico Landa che si asciuga un po’ il tutto. E poi ho pensato è che non è una cosa o l’altra ma entrambe a mio avviso ovvero siccome vicino a Wold si trovano Le Terre Brune che sono quella zona anticamente coperta dai giardini dalle intense e che poi è stata devastata da Sauron e adesso non rimane un solo filo d’erba ed è tutta brulla e desolata. Secondo me Wold anche si trova lì vicino ha subito lo stesso destino una volta era una terra tutta coperta di alberi e adesso invece è una terra desolata e quindi il termine Wold riassume tutti e due i sensi dell’antico inglese perché una volta era una foresta e attualmente al significato dell’inglese moderno perché una Piana desolata. Di conseguenza in questo modo Tolkien riesce a dare un nome che fa convivere un significato moderno e uno antico.
      Nella nostra lingua esiste un corrispettivo di Wold che fa convivere un significato moderno e uno antico?

      • Wu Ming 4 ha detto:

        Gentile Sandro Borsoni,
        io come filologo e traduttore sono del tutto improvvisato, ma la tua ricostruzione del significato di “wold” mi pare convincente.
        Anche perché leggo che il termine è imparentato con “wild”. Quindi l’idea è quella di un territorio originariamente boscoso/selvaggio, poi disboscato. E ci starebbe che Tolkien l’avesse scelto per far riverberare significato arcaico e moderno.
        Non saprei se in italiano esiste un termine “tecnico” in grado di includere la sfumatura di “wold”. Mi pare che la scelta dei traduttori per “landa” è in effetti sia stata più o meno obbligata.

      • Giuspee ha detto:

        La questione è stata sollevata pure nella recente live sulla nuova traduzione dove hanno partecipato Paolo Nardi, Riccardo Riccobello e Nicola Nannerini (che consiglio di recuperare perché è stata molto interessante, forse il miglior approfondimento che si trovi su Youtube sul tema).
        Proprio Riccobello, parlando di probabili sostituti a “Wold/Landa” – termine che come dice Wu Ming è stato più o meno una scelta obbligata e certo non considerabile come errore – ha riflettuto su come si possa utilizzare l’elemento ‘gualdo’ che sopravvive in alcuni toponimi italiani e, provenendo dal longobardo, ha la stessa etimologia in ‘wald’. Oppure proponeva, ugualmente partendo da questa radice etimologica, il termine dialettale piemontese “vauda” che, partendo da quel significato originale di ‘bosco’, ha poi assunto il senso di ‘brughiera, landa arida’, così almeno trovo in alcuni dizionari italiani che lo registrano.
        Sono certo alternative interessanti, chissà che in una futura traduzione non vengano scelte.

        • Sandro Borsoni ha detto:

          Okay
          E voi Gentilissimo Giuseppe,
          Che termine usereste per tradurre Wold?

          • Giuspee ha detto:

            Non sono bravo in questo tipo di scelte, né mi viene in mente qualche altra soluzione, ragion per cui adotterei una delle due proposte di Ricobello.

  2. Sandro BORSONI ha detto:

    Gentilissimo Wu Ming, grazie per avermi risposto.
    P.s. Lei che avrebbe optare come tradurre il termine Westernesse in italiano?

    • Wu Ming 4 ha detto:

      Non ho particolari preferenze. La scelta di Fatica, “Occidenza”, ricorda come suono la Provenza, mentre la proposta di Valen, “Occidania”, fa pensare all’Occitania, cioè a un’area identificata su base linguistica. Il precedente “Ovesturia” invece ricordava l’Etruria. Non mi sembrano differenze capitali, sinceramente.

  3. Sandro Borsoni ha detto:

    Okay
    P.s. Che termine usereste voi Giuseppe per tradurre Westernesse e Rangers?

    • Giuspee ha detto:

      Non saprei perché non ho una grande inventiva. Su Westernesse direi che andrebbe bene una di quelle tre citate da Wu Ming, mentre su Rangers ricordo la buonissima proposta di Valen (se non sbaglio) su Rondiere.

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