Dimitra Fimi: Tolkien era davvero razzista?

Tolkien Society 2019Anche se l’Italia è entrata nella fase 2 non dobbiamo sottovalutare l’alta possibilità di contagio del Coronaviris, quindi continuiamo a condividere con voi con maggiore frequenza alcuni contenuti multimediali e spunti di riflessione, in modo da poter svolgere la nostra attività culturale tolkieniana anche in un frangente così difficile. In fondo all’articolo troverete tutte le letture del nostro speciale Tolkien ai tempi del Coronavirus, tra audio, video, interviste, saggi, recensioni, anteprime, rubriche e molti altri consigli di lettura. Ora è la volta di un articolo importante: Tolkien era davvero razzista? (Was Tolkien really racist?) di Dimitra Fimi, docente di Letteratura fantastica e Letteratura per ragazzi all’Università di Glasgow in Scozia. L’articolo, che è stato pubblicato dal sito The Conversation ed è ora tradotto da Lorenzo Gammarelli, ha vinto il Premio della Tolkien Society inglese come miglior articolo del 2019. Buona lettura!

Tolkien Society Awards 2019: ecco i vincitori

Tolkien SeminarLa Tolkien Society ha finalmente annunciato i vincitori dei suoi Awards 2019! Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, ecco una breve spiegazione: ogni anno la Society seleziona le eccellenze nel campo degli studi tolkieniani, ma anche del semplice fandom. Le nominations vengono raccolte dal pubblico che segue le iniziative dell’associazione, per poi venire scremate ed infine sottoposte ad un voto online.
I vincitori di quest’anno sono stati annunciati durante la cena annuale della Tolkien Society, tenutasi a Londra il 6 aprile.

Tolkien all’IMC di Leeds 2019

International Medieval Congress LeedsConfermato anche per il 2019 uno dei più importanti appuntamenti accademici del mondo tolkieniano: si tratta dell’International Medieval Congress di Leeds, che per il quinto anno consecutivo propone, grazie all’operato della dottoressa Dimitra Fimi, una serie di interventi incentrati sul Professore. Il congresso, ad oggi il più grande convegno dedicato agli studi medievali in Europa, avrà luogo presso il campus principale dell’università di Leeds dal 1 al 4 di luglio ed il tema generale di quest’anno sono le materialità.
Leeds: Dimitra FimiL’anno precedente, incentrato sul tema della memoria, anche il vice presidente AIST Claudio Antonio Testi ha presentato uno dei suoi studi, André Breton e J.R.R. Tolkien: Surrealism, Subcreation and Frodo’s Dreams, disponibile sul sito Journal of Tolkien Research, una rivista online ad accesso libero, il cui contenuto è a disposizione dei lettori gratuitamente. Testi ci ha inoltre permesso di pubblicare il suo resoconto delle altre conferenze tolkieniane tenutesi nel 2018, di cui potete leggere qui la prima parte e qui la seconda. Potete trovare sul nostro sito anche il resoconto dell’IMC del 2017, redatto da Testi e dal nostro presidente Roberto Arduini.

Tolkien all’IMC 2018, il resoconto – parte 1

Studiosi: Claudio TestiDopo aver condiviso con noi i suoi appunti sui Tolkien Society Seminar 2018 svoltisi a Leeds, il vicepresidente AIST Claudio Antonio Testi ci propone anche dei brevi sunti degli studi dedicati al Professore presentati all’International Medieval Congress di Leeds, il più grande convegno europeo dedicato al Medioevo e al medievalismo, che negli ultimi anni ha mostrato un interesse per il mondo tolkieniano in costante crescita, con un numero sempre maggiore di interventi su di esso incentrati, e che hanno visto tra i relatori di quest’anno anche Claudio Testi stesso. L’IMC ha avuto inizio lunedì 2 ed è terminato giovedì 5 luglio: noi vi proporremo in due articoli la sintesi delle conferenze che hanno avuto luogo nei primi due giorni (oltre non è stato possibile per il nostro vicepreside trattenersi): augurandovi una buona lettura, facciamo ritorno a Leeds!

I vincitori dei Tolkien Society Awards 2018

Tolkien SeminarIl 22 aprile sono stati annunciati i vincitori dei Tolkien Society Awards 2017, i premi conferiti dalla Tolkien Society conferiti alle eccellenze negli studi tolkieniani e nelle creazioni artistiche ispirate alle opere del Professore, con l’obiettivo di “cercare di divulgare al pubblico, e di promuovere la ricerca, riguardo alla vita e alle opere del Professor John Ronald Reuel Tolkien CBE” (Comandante dell’Eccellentissimo Ordine dell’Impero Britannico, ndt).
Quest’anno, oltre alle storiche categorie dedicate agli articoli, ai libri e alle opere d’arte, si è aggiunta la nomination per il miglior sito web dedicato a Tolkien.
Le nostre congratulazione a tutti i vincitori!

Sulle orme di Tolkien 4: il convegno medievale

Leeds International Medieval CongressEssere a Leeds in questi giorni, ci dà la possibilità di partecipare al Congresso Internazionale Medievale (IMC), che lo splendido quadrante universitario di Leeds ospita dal 3 al 6 luglio. Organizzato dall’Istituto per gli Studi Medievali, sin dal suo inizio nel 1994, il congresso si è affermato come un evento annuale con una presenza di oltre 2.200 medievalisti provenienti da tutto il mondo. Quest’anno intervengono medievalisti provenienti da oltre 50 Paesi, con ben 2.000 interventi individuali e 600 sessioni accademiche, oltre a una vasta gamma di spettacoli, letture, tavole rotonde, escursioni e laboratori: l’IMC è la più grande riunione annuale d’Europa. In questo è molto simile all’International Congress on Medieval Studies che si svolge ogni a Kalamazoo, nel Michigan (Usa), ma che riunisce oltre tremila studiosi interessati agli Studi Medievali. Al suo interno, prevede il «Tolkien at Kalamazoo», la sezione dedicata a Tolkien, che ormai comprende 6 sessioni di conferenze, 2 sessioni sull’influenza sugli scrittori successivi, un conferenza filologica, due spettacoli, un dramma recitato e anche un incontro commerciale, tutti dedicati a J.R.R. Tolkien… Tra l’altro, quest’anno tutto l’evento è cresciuto moltissimo dando largo spazio a laboratori di calligrafia, lezioni di spada medievale e spettacoli dal vivo.
Leeds International Medieval Congress: Trono di SpadeIn occasione con l’inizio della nuova stagione di Game of Thrones il 16 luglio in Inghilterra (da noi in Italia in contemporanea con gli Usa alle 3 di notte del 17), i visitatori del campus possono farsi fotografare su una replica del Trono di Spade di Westeros, firmato dai membri del cast della serie della HBO. La cosa che però mi ha lasciato letteralmente a bocca aperta è stata la Book Fair, la sezione dedicata agli editori specializzati sul Medioevo e il medievalismo: due ali dell’istituto completamente dedicate ai libri, con pubblicazioni mai viste. Saranno stati più di un centinaio di editori e oltre ventimila titoli: una cosa mai vista! Quando abbiamo fatto la pausa tutto l’edificio era peino di gente a comprare libri…

Sulle orme di Tolkien 3: a Leeds per il seminario

LeedsDopo tre giorni a Oxford, passati per lo più nella Bodleian Library a studiare i documenti, ci siamo trasferiti a Leeds, nel nord dell’Inghilterra. A dire il vero, il viaggio è stato un po’ rocambolesco, ma è sufficiente dire che la tanto declamata puntualità britannica non si applica più né ai treni né alle corriere. L’unica possibile scusante può essere stata che a Oxford si festeggiava proprio quel giorno l’Alice Day, il giorno dedicato ad Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll, con tanto di persone vestite da Cappellaio Matto e Bianconiglio. Sono sicuro che se avessi chiesto i motivi del ritardo, il capostazione ci avrebbe risposto: «Perché è sempre l’ora del tè, e negli intervalli non abbiamo il tempo di lavare le tazze».

Tolkien, gli esperantisti e il sonno di Omero

Logo
Come sempre, la dialettica porta dibattito e nuove riflessioni. Avevamo già annunciato l’uscita del volume J.R.R.Tolkien l’esperantista – prima dell’arrivo di Bilbo Baggins curato da Oronzo Cilli (Cafagna Editore, 2015), pubblicando la prefazione che ne aveva scritto lo studioso inglese John Garth, che potete leggere qui. Ora eccovi una recensione ad opera di Wu Ming 4, socio fondatore Aist e noto scrittore del collettivo omonimo e soprattutto, in questa sede, autore di diverse pubblicazioni dedicate a J.R.R. Tolkien (oltre che di un romanzo Stella del mattino), l’ultimo dei quali Difendere la Terra di Mezzo in cui è riuscito brillantemente, come scrive lui stesso, a «divulgare alcune tesi e punti di vista sull’opera di Tolkien che sono soprattutto patrimonio della comunità degli studiosi e di renderli accessibili a una platea più vasta», oltre a presentare acute analisi su temi e personaggi delle opere di Tolkien. È per questo motivo che siamo lieti di proporre ai lettori una recensione di chi i libri li legge e analizza in profondità. Buona lettura!

Tolkien all’estero: ecco la stagione 2016

TS seminar 2015La primavera e l’estate prossime saranno ricche di eventi e conferenze a tema tolkieniano che avranno luogo in giro per il mondo: vi presentiamo i più interessanti. Per ulteriori approfondimenti, che includono anche gli eventi meno accademici, vi consigliamo di seguire il gruppo Facebook International Tolkien Fellowship List of Events, dove spesso vengono anche segnalati i raduni dei vari Smial, compresi quelli italiani. Ugualmente da segnalare è Tolkien Transactions, un report mensile sul blog curato da Troels Forchammer, volto appunto a dar conto dei contenuti su Tolkien che compaiono online, siano essi dedicati agli eventi, alle recensioni, saggi e notizie di varia natura.

Popular Culture Association (PCA)
Seattle, Washington; 22-25 marzo 2016
La bozza del programma, curato da Robin Reid, si può trovare qui. Tra i relatori ci sarà Martin Baker, che presenterà il World Hobbit Project: una tavola rotonda accademica che vedrà presenti Leslie Donovan, Janet Croft, Brad Eden, Janice Bogstad e lo stesso Martin Baker. Ci saranno inoltre diversi interventi sull’adattamento, la traduzione, la ricezione e molto altro. Una nota positiva da segnalare riguardo al PCA è la possibilità di approfondire ogni sessione e leggere gli abstract di tutti gli inteventi; ci saranno ben otto sessioni che riguarderanno l’area dei Tolkien Studies, che avranno quindi un buon rilievo in questo evento di portata nazionale.

Tolkien in Vermont13th Annual Tolkien in Vermont Conference
Burlington, Vermonth; 10-12 aprile 2016
Il tema di quest’anno sarà “Tolkien e la cultura popolare” e avrà come relatore principale Robin Reid. Il programma sarà presto disponibile sul sito Tolkien in Vermonth. Questo piccolo ma interessante evento, organizzato da Chris Vaccaro, vede solitamente la presenza di un misto ben riuscito tra insegnanti, studenti e studiosi indipendenti.

Tolkien’s Philosophy of Language
13 seminario della Deutsche Tolkien Gesellschaft (DTF)
Con la collaborazione della Friedrich Schiller University Jena e della Walking Tree Publishers
6-8 maggio 2016
Maggiori informazioni sull’evento si possono trovare qui.

Tolkien at Kalamazoo
International Congress on Medieval Studies
Western Michigan University, Kalamazoo Michigan; 12-15 maggio 2016
Il programma delle sessioni su Tolkien e il medievalismo è già disponibile a questo link, dove si può visionare il programma preliminare. Ci saranno sette sessioni dedicate a Tolkien, la maggior parte curate da Brad Eden e alcuni collaboratori. Quest’anno, uno degli ospiti di spicco sarà Jane Chance, che si occuperà di un intervento dal titolo “Come leggere J.R.R. Tolkien che legge la madre di Grendel”. La ICMS è un evento di vasta portata, che solito richiama circa 3000 partecipanti per assistere ad interventi dedicati a tutti gli aspetti del Medioevo e del medievalismo.

Tolkien Among Scholars: 7th Unquendor Lustrum Conference 2016
Studiosi: Thomas HoneggerIn collaborazione con la Leiden University Centre for the Arts in Society e la Dutch Tolkien Society Unquendor
18 giugno 2016
I relatori principali di questa conferenza internazionale saranno Thomas M. Honegger e Paul Smith; il programma sarà reso noto sul sito dedicato.

Tolkien Society Seminar 2016
Leeds, UK; 3 luglio 2016
Il tema per il seminario di quest’anno sarà “Vita, morte e immortalità” e se siete interessati a presentare il vostro contributo, la scadenza per la consegna è il 25 marzo; il Call for papers e maggiori informazioni si possono trovare a questo link. Il seminario avrà luogo il giorno prima dell’inizio dell’International Medieval Congress, che si svolgerà nel medesimo luogo, dove potrete trovare altri interessanti interventi su Tolkien (vedi sotto).

International medieval congress Leeds 2016International Medieval Congress
Leeds University; 4-7 luglio 2016
Per questa conferenza, Dimitra Fimi ha organizzato due sessioni. Similmente a quanto accade per Kalamazoo, questo evento attira migliaia di medievalisti ogni anno. Il programma verrà pubblicato sul sito dedicato.

New York Tolkien Conference
Baruch College, New York city; 16 luglio 2016
Questo evento, organizzato da Jessica Burke e Anthony Burdge, torna per il secondo anno dopo la fortunata edizione dell’anno scorso. Il tema pensato per quest’anno sarà “Gli Inklings e la scienza”, e figureranno come ospiti d’onore Kristine Larsen e Jared Lobdell. Il call for papers non è ancora stato lanciato; per avere gli aggiornamenti è necessario tenere d’occhio il sito dedicato all’evento .

Mythcon 47
Andrew lazoMythopoeic Society
San Antonio, Texas; 5-8 agosto 2016
Per questa edizione è stato scelto il tema “I volti della mitologia: antica, medievale e moderna”. Gli ospiti d’onore saranno lo studioso Andrew Lazo e l’autore Midori Snyder. Il call for papers si può trovare qui ; la scadenza è fissata per il primo maggio, ed è possibile inviare i propri contributi a Jason Fisher, il coordinatore dell’evento.

LINK ESTERNI
– Sito della PCA
– Sito dedicato alla 13th Annual Tolkien in Vermont conference
– Sito dedicato al seminario Tolkien’s Philosophy of Language
– Sito dedicato a Tolkien at Kalamazoo
– Sito dedicato a Tolkien Among Scholars: 7th Unquendor Lustrum Conference 2016
– Sito della Tolkien Society, pagina dedicata ai seminari 2016
– Sito dedicato alla International Medieval Congress
– Sito dedicato alla New York Tolkien Conference
– Sito della Mythopoeic Society, pagina dedicata al Mythcon 47

A Secret Vice, nel 2016 una nuova edizione

Tolkien scriveUna ghiotta novità editoriale sarà disponibile il prossimo anno per gli studiosi e gli appassionati tolkieniani interessati ad approfondire il rapporto del Professore con la creazione delle lingue. Il volume sarà un’edizione ampliata e rivista del saggio di Tolkien conosciuto come A Secret Vice, basato su una lezione tenuta da Tolkien ad Oxford sembra nell’agosto del 1930 o nel 1931 (altri studiosi propongono il 1926), nell’ambito di un congresso dedicato all’Esperanto. Una ventina d’anni più tardi, Tolkien rivide il manoscritto per una seconda presentazione, ma la sua pubblicazione fu solo postuma.

Nuovo libro di Curry in difesa dell’incantesimo

Studiosi: Patrick CurrySi chiama Deep Roots in a Time of Frost – Essays on Tolkien (Radici profonde in tempi di gelo) ed è il nuovo libro scritto da Patrick Curry, autore già noto al pubblico tolkieniano per il suo precedente volume Defending Middle-earth – Tolkien: Myth and Modernity, e pubblicato dalla casa editrice svizzera casa editrice Walking Tree Publishers nella collana di studi tolkieniani Cormarë, la stessa in cui sono stati pubblicati i volumi The Broken Scythe e Tolkien and Philosophy a cura di Roberto Arduini e Claudio A. Testi e che ospita saggi di altri autori del calibro di Tom Shippey e Thomas Honegger. In Italia, Curry è conosciuto soprattutto per i suoi libri su Machiavelli e sull’ecologia, ma molti dei suoi saggi su J.R.R. Tolkien sono stati tradotti dalla rivista Endore, comprese alcune delle recensioni da lui firmate. Nel 2004 ha partecipato anche al Convegno a Brescia, sempre organizzato da Endore.

Riprendono in Galles i corsi online su Tolkien

Dimitra Fimi e Tom ShippeyChi ci segue da un po’ di tempo conosce bene Dimitra Fimi, una tra le più promettenti giovani studiose delle opere di J.R.R. Tolkien e autrice del libro Tolkien, Race and Cultural History. From fairies to Hobbits (a questo indirizzo la recensione di Claudio Testi), nel 2010 vincitrice del Mythopoeic Fantasy Award. La professoressa Fimi è docente di inglese in Galles, presso la Cardiff Metropolitan University e da qualche anno ha inaugurato corsi on line molto frequentati sul fantasy e J.R.R. Tolkien. Anche quest’anno ha deciso di riproporre i suoi famosi corsi on line dividendoli in due canali: uno più specifico sul lavoro del nostro amato Professor Tolkien (J.R.R. Tolkien: Myth and Middle-Earth in Context) e uno più generico sulla letteratura fantasy prima e dopo l’influsso positivo dei lavori di Tolkien (Fantasy Literature: Tales Before and After Tolkien). Ecco di seguito tutte le informazioni sui corsi, con la durata e gli obiettivi.

Dimitra Fimi: «Tolkien è un autore del XX secolo»

Studiosi: Dimitra FimiDimitra Fimi, una tra le più promettenti giovani studiose delle opere di J.R.R. Tolkien e autrice del libro Tolkien, Race and Cultural History. From fairies to Hobbits (a questo indirizzo la recensione di Claudio Testi), nel 2010 vincitrice del Mythopoeic Fantasy Award, è docente di inglese in Galles, presso la Cardiff Metropolitan University. La studiosa d’origine greca , ma che da anni vive in Gran Bretagna, insegna e ricerca sulla letteratura fantastica di età vittoriana ed eduardiana e ha inaugurato da qualche anno corsi on line molto frequentati sul fantasy e J.R.R. Tolkien. Di seguito l’Associazione Romana Studi Tolkieniani ha il piacere di presentarvi la traduzione di un’intervista dell’autrice rilasciata a Tolkien Library.

L’intervista

Puoi dirci qualcosa su di te?«Mi chiamo Dimitra Fimi e sono una docente di Inglese alla Cardiff Metropolitan University. Insegno fantasy, science fiction, letteratura infantile, mito e folklore in letteratura e altre materie a livello universitario e post-universitario. La mia specializzazione è sulle operei di J.R.R. Tolkien e sull’evoluzione del fantasy moderno. Ho ottenuto il mio diploma di dottore in discipline umanistiche (in studi sugli antichi celti) nel 2002 e il dottorato (su Tolkien) nel 2005, entrambi alla Cardiff University.»
Quando ti sei innamorata di Tolkien e cosa ti ha spinto ad iniziare a studiare le sue opere?«Ero una studentessa in letteratura inglese all’università di Atene (in Grecia) quando, durante un viaggio in Gran Bretagna per corsi estivi, ho preso il primo volume de Il Signore degli Anelli. L’esperienza è stata simile al primo incontro di Tolkien con il finlandese:“È stato come scoprire un’intera cantina vinicola piena di bottiglie di vino grandioso di un tipo e sapore mai assaggiato prima. Mi ha quasi intossicato” (Letters, p.214) Non potevo credere come un uomo era riuscito a creare un corpus di miti e leggende comparabile in scopo e complessità a molte mitologie reali costruite da intere culture attraverso molti anni! Volevo solamente sapere come lo avesse fatto ed è da li che molte domande della mia ricerca di dottorato nacquero».
Il tuo libro Tolkien, Race and Cultural History: From Fairies to Hobbits, è non solo una delle più interessanti ed Libro: "Tolkien, Race and Cultural History"originali analisi della subcreazione tolkieniana, ma è anche vincitore del Mythopoeic Scholarship Award for Inklings Studies del 2010. Puoi dirci qualcosa in più su quest’opera?«Grazie per le tue belle parole! Il libro è venuto fuori dalla mia tesi di dottorato e ho passato molte ore nella ricerca degli Elfi di Tolkien (e sulle prime apparizioni di simili creature fatate); sui linguaggi inventati dal Professore (nel contesto della sua vita e dei tempi), e sul suo passaggio da una modalità di scrittura mitologica ad una modalità più romanzesca, dalla continua evoluzione del Silmarillion a Il Signore degli Anelli. Una tesi di dottorato è una tesi di dottorato, non un libro, quindi mi sono presa più di un anno per riscrivere tutto il mio materiale, aggiungere nuove conclusioni, assicurandomi che l’intera cosa funzionasse bene assieme. Ci sono alcune grandi sezioni del dottorato che non sono entrate nel libro, ad un certo punto dovrò ritirar fuori i dati di ricerca da queste parti inedite e farne qualcosa! Il Mythopoeic Scholarship Award for Inklings Studies è stata una bella sorpresa! Ero molto orgogliosa di esser stata selezionata, ma vincerlo è stato davvero travolgente! Sono molto grata ai membri della Mythopoeic Society che hanno letto e nominato il mio libro.»
Non sei d’accordo che lo studio dei dodici volumi della History of Middle-Earth è uno degli elementi chiave per portare nuove idee e alcuni autori non sarebbero riusciti a scrivere libri di gran lunga migliori su Tolkien se avessero studiato questi libri straordinari? «La History of Middle-earth è una brillante risorsa per qualsiasi studioso serio del lavoro di Tolkien. Sì, non è la più facile da leggere; sì, ha tutte le caratteristiche di una edizione scientifica (con note complicate e a parte, piuttosto che solo prosa e poesia tolkieniana); ma è semplicemente indispensabile per capire il processo creativo del Professore e l’evoluzione delle sue idee. C’è stato un tempo, fino a poco tempo fa, in cui molti studiosi tolkieniani si accontentavano solamente di scrivere saggi accademici e libri su Lo Hobbit, Il Signore degli Anelli ed il Silmarillion, ma quei tempi sono passati e ogni studioso tolkieniano serio dovrebbe aver almeno letto e preso in considerazione la History
Dobbiamo aspettarci da te qualche nuovo libro nel prossimo futuro?«Sì, questo è il piano! Come sempre sto lavorando su diverse cose, tutte nello stesso periodo (!), ma molto presto speriamo di decidere su quale progetto concentrarsi per il prossimo libro».
Puoi raccontarci un po’ del corso che tieni alla Cardiff Metropolitan University chiamato “J.R.R. Tolkien: Myth and Middle-earth in Context”?«È probabilmente una delle migliori cose che ho mai fatto, anche se me lo dico da sola! È un corso rilasciato ed insegnato interamente online attraverso la piattaforma della Cardiff Met, aperto a studenti e discenti adulti allo stesso modo, dovunque nel mondo essi siano! È un corso asincrono (non ci sono richieste di essere online ad una certa ora, tutti gli studenti possono completare ciascuna unità settimanale al loro ritmo) il che consente a gente di differenti zone orarie di partecipare. Ho avuto studenti da Europa, Nuova Zelanda, Stati Uniti e Giappone tutti nella stessa classe! Il corso è accreditato al livello MA [Master of Arts, la nostra laurea magistrale, ndr.] (assegna 20 crediti) e approccia Tolkien tramite una doppia lente: Tolkien come scrittore prendendo e (ri)scrivendo il Medioevo e Tolkien come autore del XX sec., molto influenzato dal proprio tempo e dalla storia intellettuale. Questo approccio mi permette di coprire le fonti mitologiche tolkieniane (norreno, finnico, anglo-sassone, celtico, ecc.), ma anche il suo lavoro all’interno del contesto delle preoccupazioni e delle ansie del XX sec. (le due guerre mondiali, le idee di razza e genere, ecc.). Dedichiamo anche un’intera unità alle lingue inventate da Tolkien, che, almeno a mio avviso, non sono un mero accessorio al legendarium tolkieniano, ma parte integrante della sua subcreazione che merita la giusta attenzione.Il corso dura dodici settimane consecutive (10 unità settimanali più una settimana di lettura nel mezzo e una settimana di scrittura del saggio alla fine) e comprende lezioni scritte, così come materiale in formato audio e video. I miei studenti hanno accesso a due lezioni di ospiti: una di Tom Shippey su La Leggenda Fimi-Shippeydi Sigurd e Gudrun e una di John Garth su Tolkien e la Grande Guerra.Tutti gli studenti hanno inoltre accesso alla libreria elettronica della Cardiff Met che include una serie di ebook (come la J.R.R. Tolkien Encyclopedia) e riviste elettroniche (per esempio i Tolkien Studies e Mythlore) nonché banche dati e altre risorse.»
Quanto spesso partono questi corsi? Quando parte il prossimo su Tolkien e come la gente può iscriversi?«Solitamente tengo questi corsi due volte l’anno: il corso sul Fantasy ogni estate (partendo da maggio e finendo in luglio) e quello su Tolkien ogni autunno (da settembre alla fine di dicembre).»
Sei stata nominata e premiata con la Fellowship for Most Inspiring Lecturer dagli studenti della Cardiff Met quest’anno. Deve esser stato sorprendente?«È stato veramente bello, esistono diversi tipi di riconoscimenti che possono provenire dai colleghi o dalla dirigenza, ma essere premiata dagli studenti è stato uno dei più bei momenti della mia carriera. La Cardiff Met ha chiesto agli studenti di votare per il miglior docente in cinque categorie, e io sono stata votata come Most Inspiring Lecturer [docente maggiormente ispirante, ndr.], mi sono davvero commossa!»
Dopo diversi anni di insegnamento di questi corsi, c’è qualche storia di successo di un tuo studente che vuoi condividere con noi?«Oh, certo! Molti dei miei studenti hanno preso parte o fornito documenti al recente Postgraduate Symposium organizzato dalla Tolkien Society come parte di Return of the Ring, tenutosi alla Università di Loughborough. Sono stata coinvolta nell’organizzazione di questo Symposium ed ero orgogliosa all’inverosimile di vedere i miei studenti presentare ricerche originali su Tolkien!Sandra Hall e Andrew Higgins hanno proposto due eccellenti articoli basati sui saggi che hanno scritto rispettivamente per i miei corsi sul Fantasy e su Tolkien. Sara Brown, Sonja Virta e Elise McKenna continuano a condurre originali ricerche su Tolkien ed hanno presentato altrettanto brillanti articoli.Altre storie di successo sono quelle di Marie-Noelle Biemer, i quali saggi per il mio corso sul Fantasy online sono stati pubblicati lo scorso Marzo sulla rivista Fastitocalon, mentre Andrew Higgins sta facendo il dottorato, sotto la mia supervisione, sulle prime fasi del legendarium tolkieniano. Tante congratulazioni a tutti loro!»
Possiamo aspettarci che qualche tuo studente esca con nuovi libri, studi o progetti su Tolkien che possano interessarci?«Certamente, lo spero! Come ho detto prima, uno dei miei studenti ha già pubblicato, altri invece stanno preparando pubblicazioni proprio mentre parliamo.»
Le tue radici sono in Grecia, come vivono Tolkien i greci? C’è una buona comunità di fan?«Ad essere assolutamente onesta, sono stata una studente di Inglese all’Università di Atene e non ho mai sentito parlare di libri di Tolkien in traduzione greca. Oggi c’è una Tolkien Society molto attiva in Grecia (http://tolkien.gr) ma quand’io scoprii Tolkien le sue opere non erano conosciute come ora. I film di Peter Jackson hanno giocato un importante ruolo nell’apertura dei lavori di Tolkien ad un ampio pubblico.»
La tua conferenza in Galles. Molto è stato scritto ultimamente circa la connessione fra Tolkien ed il Galles. Cosa ne pensi?«Alcuni dei miei primi lavori erano proprio su quest’argomento, ho esaminato la relazione di Tolkien con le “cose celtiche” incluse le letterature medievali irlandesi e gallesi (un articolo del 2006 sulla rivista Folklore, intitolato “Mad” Elves and “Elusive Beauty”: Some Celtic Strands of Tolkien’s Mythology’ ; e uno del 2007 sui Tolkien Studies dal titolo ‘Tolkien’s “‘Celtic’ type of legends”: Merging Traditions’). La seconda parte del mio libro (Tolkien, Race and Cultural History) si focalizza sui linguaggi tolkieniani e include una dissertazione sul Gallese e sui suoi effetti sulle teorie linguistiche tolkieniane.
Ulteriori ricerche sul Galles di Tolkien e l’uso del Gallese sono state recentemente pubblicate, come Tolkien and Wales di Carl Phelpstead e Tolkien and Welsh di Mark Hooker. Entrambi sono eccellenti contributi in questo campo.»
Ultima domanda…la trilogia de Lo Hobbit, qual è la tua opinione?«Ho apprezzato i film de Il Signore degli Anelli e sicuramente mi godrò pure quest’ultima trilogia (anche se sono combattute sul come Jackson stenderà Lo Hobbit su tre pellicole!). Ho contribuito con un saggio al libro Picturing Tolkien di Janice Bogstad e Philip Kaveny sulla trilogia jacksoniana de Il Signore degli Anelli, ma il mio interesse principale da studiosa rimane sui lavori scritti di Tolkien.»

Dettagli del libro:
Titolo: Tolkien, Race and Cultural History. From fairies to Hobbits
Copertina rigida: 264 pagine
Editore: Palgrave Macmillan
Autore: Dimitra Fimi
Lingua: Inglese
ISBN-10: 0230219519
ISBN-13: 978-0230219519

Trailer del corso J.R.R. Tolkien: Myth and Middle-earth in Context
https://www.youtube.com/watch?v=r-56l5lYbbM#t=12

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Vai alla recensione di Tolkien, Race and Cultural History. From fairies to Hobbits di Claudio Testi

LINK ESTERNI:
– Vai al sito della Cardiff Metropolitan University
– Vai al sito di Dimitra Fimi
– Vai al sito della Mythopoeic Society

.


Utenti online

L’origine degli Hobbit? È nelle fate vittoriane!

Logo

Libro: Dimitra Fimi è tra i più promettenti giovani studiosi delle opere di J.R.R. Tolkien. Non è un caso che il libro che qui recensiamo, Tolkien, Race and Cultural History. From fairies to Hobbits, nel 2010 sia giunta prima nella sezione saggistica dei Mythopoeic Fantasy Award, i prestigiosi premi della Mythopoeic Society, la Società tolkieniana negli Usa. Docente di inglese in Galles, presso la Cardiff Metropolitan University, Fimi è greca d’origine, ma da anni vive in Gran Bretagna. La giovane studiosa non solo insegna e fa ricerche su molti autori di letteratura fantastica di età vittoriana ed eduardiana, ma ha inaugurato da qualche anno corsi on line molto frequentati. Fimi ha anche collaborato alla stesura dell’ultimo lavoro del gruppo di studio dell’Associazione romana studi Tolkieniani e dell’Istituto filosofico di studi tomistici, C’era una volta… Lo Hobbit – Alle origini del Signore degli Anelli, pubblicato dalla casa editrice Marietti (pp. 312, 20 euro). «Il libro è iniziato come mia tesi di dottorato», spiega Dimitra Fimi all’ArsT, «Per tre anni ho letto in maniera frenetica tutta l’esteso legendarium di Tolkien, prendendo moltissime note. Ho avuto la fortuna di studiare i manoscritti dello scrittore alla Marquette University e nella magnifica Bodleian Library di Oxford. Ho anche trascorso lungo tempo nelle ricerche sul contesto intellettuale e culturale dell’opera di Tolkien». Ci può dire una cosa che l’ha piacevolmente sorpresa durante le sue ricerche? «Essendo greca, mi sono commessa nel vedere l’uso che Tolkien fa della mia lingua: il termine “eucatastrofe”, l'”ecumene” per indicare la Terra di Mezzo. Ma la mia parola preferita è “mitopoiesi”, una parola che è diventata parte del vocabolario standard di molti studiosi quando si studia la fantasia e il fantastico in letteratura, da William Blake a Harry Potter». Un augurio ai lettori del nostro sito? «Quello che mi auguro che il mio libro possa incoraggiare nuovi studiosi a guardare in modo serio al legendarium di Tolkien (e non solo Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli). Leggere la History of Middle-earth è un’impresa scoraggiante, ma alla fine è così gratificante per la conoscenza di Tolkien, i suoi brillanti momenti d’ispirazione e la creatività espressa. C’è
ancora tanto da dire sul grande progetto mitologico dello scrittore inglese, specialmente alla luce delle sempre nuove pubblicazioni dei suoi lavori in campo accademico e linguistico».

La Tolkien Estate cede a una studiosa gallese

Bodleian LibraryUna cosa più unica che rara, tanto da far notizia. Come detto in più occasioni, non tutti i manoscritti di J.R.R. Tolkien sono accessibili. Esiste una sezione riservata di quelli contenuti alla Bodleian Library che conserva le carte private della vita dello scrittore. Gli eredi, in primis Priscilla e Christopher, unici figli ancora in vita di Tolkien, non concedono l’accesso a nessuno, nemmeno dagli studiosi, se non in casi veramente eccezionali e per argomenti molto specifici. Gli ultimi accademici che avevano avuto accesso erano stati Michael D.C. Drout e Verlyn Flieger, entrambi per questioni legate alla pubblicazione delle edizioni critiche di opere di Tolkien: i saggi Beowulf: i mostri e i critici e Sulle Fiabe. Ebbene, da questo discorso si può intuire come faccia notizia ogni studioso che riesca a ottenere il permesso di vedere i manoscritti privati di Tolkien. Ed è proprio questo il caso.

Sabato in libreria a Roma C’era una volta Lo Hobbit

Libreria Non capita tutti i giorni di avere una guida, una panoramica su un mondo immaginario e su tutte le sue vicende. Soprattutto con un autore come J.R.R. Tolkien, se non si è specialisti e si sono letti tutti i suoi libri si può essere facile preda dei tanti “esperti” che sullo scrittore e le sue opere dicono di tutto, spacciando per sue in modo strumentale le proprie opinioni sul mondo. Ecco perché risulta preziosa l’occasione di ascoltare gli studiosi che si occupano di Tolkien in maniera accademica e che hanno già ottenuto in Italia e all’estero molti riconoscimenti in termini di collaborazioni, conferenze, libri, studi e saggi. Una di queste rare occasioni avverrà sabato 26 gennaio 2013, quando alle 18 si potràpartecipare alla presentazione del libro C’era una volta lo Hobbit, nell’accogliente bistrot della libreria Tra le Righe di viale Gorizia 29, a Roma.