Tre settimane fa è uscito il fan-film “Horn of Gondor”, per la regia del ceco Šimon Pešta, un ottimo prodotto che segue le orme di Chris Bouchard col suo “Hunt for Gollum” e Kate Madison col suo “Born of Hope”, a riprova del fatto che la comunità tolkieniana è estremamente prolifica e appassionata e sa produrre opere di grande valore. Già nel 2018 ci eravamo occupati di questo progetto. La vicenda del mediometraggio è tratta dai Racconti Incompiuti di J.R.R. Tolkien e si concentra su Borondir Udalraph, il Cavaliere dell’Ultima Speranza inviato dal Sovrintendente di Gondor per chiedere aiuto bellico agli Éothéod, antenati degli Uomini di Rohan. Il fan-film si concentra così su un capitolo poco noto del mondo di Tolkien, ambientato cinquecento anni prima de Il Signore degli Anelli.
Categoria: Cinema
Serie tv, svelati altri attori del cast Amazon
L’arrivo della serie tv di Amazon, con riprese in Nuova Zelanda, ha esaltato tutto il mondo degli appassionati di J.R.R. Tolkien. Dopo le due trilogie cinematografiche di Peter Jackson, la Terra di Mezzo è così pronta a riprendere vita sul piccolo schermo, con una faraonica produzione targata Amazon Prime Video da più di un miliardo di dollari dedicata non alle vicende narrate ne Lo Hobbit e ne Il Signore degli Anelli, ma a storie della Seconda Era, permettendo agli appassionati di vedere un’altra parte del vasto mondo di Tolkien a livello mediatico. La narrazione sarà ambientata a Númenor, molto prima del viaggio di Frodo e Sam.
Horn of Gondor: a fine agosto la première
Avevamo già parlato dei fan film, pellicole amatoriali di media o lunga durata, realizzate da appassionati senza scopo di lucro, ma con una qualità e una tecnica che ormai si avvicinano molto ai film professionali. Anche i lettori di J.R.R. Tolkien non sono da meno e nel tempo abbiamo dato notizia dei migliori progetti. Nel 2018 avevamo scritto di Horn of Gondor. L’associazione non-profit ceca Rosenthal, composta da 35 membri, che aveva lanciato una raccolta fondi sul sito Kickstarter per sovvenzionare la produzione di quello che viene definito «un corto fanfilm con una straordinaria storia dalla Terra di Mezzo».
Serie tv, licenziato lo staff? Via anche Shippey
Le informazioni relative alla serie tv su Il Signore degli Anelli realizzata da Amazon sono sempre state pochissime e molto dilatate nel tempo. Ma ora una voce diffusa dal forum The One Ring sembra indicare che l’intero staff di sceneggiatori della serie sia stata licenziata. Non solo, si dice anche che Tom Shippey, grande studioso di Tolkien che era stato ingaggiato come consulente letterario, sia uscito dal progetto. Tutto è capitato durante il recente appuntamento del sito web The One Ring, dove i due conduttori Cliff e Justin hanno giocato al gioco da tavolo Lord of the Rings: The Confrontation (la versione Deluxe che aggiunge due interi set di nuovi personaggi, 9 per la Compagnia e 9 per Sauron). Durante la puntata i due conduttori hanno dato molti dettagli sull’inizio delle riprese della serie tv, con tutte le zone intorno a Auckland in cui si sta girando, i vari casting che si stanno tenendo e gli studios della città in piena attività. A un certo momento, i due conduttori hanno annunciato che Amazon avrebbe licenziato l’intero staff di sceneggiatori e la serie è ora stata messa in pausa fino a quando la società non sarà in grado di trovare una nuova squadra.
Bologna, torna al cinema il film di Ralph Bakshi
Prima dei film di Peter Jackson c’era Ralph Bakshi. Il suo film animato de Il Signore degli Anelli fu un sogno interrotto, ma al tempo stesso fu il primo tentativo di trasposizione cinematografica del capolavoro di J.R.R. Tolkien. Uscito nelle sale nel 1978, fu criticato e osannato in un miscuglio di giudizi sulle scelte del regista, dai tagli di trama all’uso di scelte tecniche per l’epoca innovative. Ma in realtà per oltre vent’anni fu un film culto per gli appassionati di Tolkien e molte leggende su di esso dovrebbero essere sfatate… L’occasione giusta sarà il 6 febbraio 2020 a Bologna, quando si avrà l’occasione unica di poterlo vedere sul grande schermo al Cineclub Bellinzona in una proiezione speciale autorizzata. La visione sarà introdotta da Roberto Arduini, presidente dell’AIST – Associazione Italiana Studi Tolkieniani, e dallo scrittore Wu Ming 4.
Amazon annuncia il cast ufficiale della serie tv
«Un grande viaggio è definito dai suoi viaggiatori. Incontra i primi membri della nostra compagnia». Così Amazon ha annunciato i primi 15 attori del cast ufficiale della nuova serie televisiva basata sulle opere di J.R.R. Tolkien. Il cast comprende ora ufficialmente: Robert Aramayo, Owain Arthur, Nazanin Boniadi, Tom Budge, Morfydd Clark, Ismael Cruz Corddova, Ema Horvath, Markella Kavenagh, Joseph Mawle, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan Richards, Dylan Smith, Charlie Vickers e Daniel Weyman. L’account ufficiale su Twitter The Lord of the Rings su Prime, dopo aver dato per primo l’annuncio, ha pubblicato un long thread in cui annunciava uno per uno i 15 attori ed è stato preso d’assalto dagli appassionati per tutta la giornata.
Dopo mesi di speculazioni su quando e dove avverranno le riprese, si è saputo finalmente in via ufficiale che la produzione inizierà già da febbraio 2020 e dovrebbero proseguire fino alla fine dell’estate. A quanto detto dai responsabili, gli attori sono già alle prese con le letture collettive delle varie scene in Nuova Zelanda, paese che ospiterà anche gli studios e le location per la serie televisiva.
Oggi arriva in Italia il biopic Tolkien
Dopo aver seguito la lunga genesi del biopic Tolkien, partendo dall’annuncio nel 2013 poi e dall’inizio delle riprese nel novembre 2017 all’annuncio dell’uscita in lingua originale a maggio, con approfondimenti sulla reazione della Tolkien Estate, su Tolkien e la Prima Guerra Mondiale e sulla colonna sonora di Tom Newman, fino alle prime anteprime italiane, al Taormina Film Fest e al Giffoni Film Festival siamo giunti al termine dell’attesa: l’uscita del film nelle sale cinematografiche italiane, originariamente prevista per il 26 settembre, è stata anticipata e cade proprio oggi giovedì 12 settembre!
Tanto è già stato detto, ma, come spesso succede quando si parla in qualche modo di Tolkien, c’è sempre altro da aggiungere…
Biopic, Cavini: «È un Tolkien che emoziona»
Dopo il Taormina Film Fest, il Giffoni Film Festival e l’Ischia Global Film & Music Fest, continua in Italia il percorso del biopic Tolkien prima del suo arrivo ufficiale nelle sale cinematografiche – segnatevi la data: il 26 settembre 2019. Tolkien, con la regia di Dome Karukoski (regista finlandese molto noto in patria), racconterà la storia del Professore da giovane, tra i suoi iniziali anni ad Oxford e l’esperienza della prima guerra mondiale. Il giovane Tolkien è interpretato da Nicholas Hoult (Bestia in vari film sugli X-Men, apparso anche in Mad Max-Fury Road, in Scontro tra Titani e in molti altri film solitamente dedicati a un pubblico giovanile) mentre Edith Bratt ha il viso di Lily Collins (Shadowhunters – città d’ossa, The English Teacher e la recente serie tv su I Miserabili). La recensione della proiezione di Tolkien in anteprima al Taormina film fest il 2 luglio che ha realizzato per noi la redazione di Universo Fantasy ci ha mostrato un quadro positivo sotto molti aspetti, che invita gli amanti della Terra di Mezzo a dare almeno una chance al biopic. Ecco ora un’altra recensione di una nostra firma prestigiosa, l’artista Ivan Cavini.
Serie tv, Amazon: «Ecco la nostra Compagnia»
Ecco le persone che stanno cercando di realizzare il viaggio verso la Seconda Era della Terra di Mezzo. A un incontro con la stampa dell’Associazione dei critici televisivi statunitensi, Amazon ha presentato l’intera squadra creativa della serie su Il Signore degli Anelli, ambientata nella Terra di Mezzo da J.R.R. Tolkien. Amazon ha poi diffuso un video su Twitter e tutti gli altri canali social per mostrare showrunner, scrittori e consulenti che lavorano alla serie tv.
Il biopic Tolkien al Giffoni Film Festival
Dopo il Taormina Film Fest, un altro grande evento dedicato al cinema si prepara a portare in Italia il biopic Tolkien prima del suo arrivo ufficiale nelle sale cinematografiche: è con piacere che accogliamo l’annuncio della proiezione in anteprima del film biografico proprio su Tolkien nel contesto prestigioso e pluri-acclamato del Giffoni Film Festival, giunto alla sua quarantanovesima edizione.
L’appuntamento tolkieniano è per domenica 21 luglio: più di due mesi prima dell’uscita ufficiale nelle sale. Le proiezioni saranno due, la prima alle ore 20:00 e la seconda alle 22:30, una riservata ai jurors Generator e una seconda destinata al pubblico, gratuita ma su prenotazione – e gli amanti del festival hanno dimostrato tanto entusiasmo che i posti sono già andati esauriti!
Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit a confronto
Cosa c’è di meglio, nella stagione del sole cocente, che chiudersi in casa a serrande abbassate e passare il pomeriggio a rivedere un film che, nel bene e nel male, ha un posto speciale nel nostro cuore? E se invece di un film, fosse una trilogia? Peter Jackson si ci ha regalando addirittura due trilogie: sei film che dividono il pubblico tolkieniano ancora oggi, con continui confronti con i libri d’ispirazione e diverse opinioni sulla qualità dell’adattamento.
Certi dibattiti però, si sa, sono oramai visti e rivisti, quasi noiosi. Se la presenza di Tom Bombadil sarebbe stata più o meno preziosa a livello cinematografico è un quesito che non avrà mai una risposta certa ed universale. Piuttosto, andiamo a confrontare le due trilogie cinematografiche: in cosa differiscono, in cosa sono simili e perché restano tanto amate e/o odiate allo stesso tempo.
Tolkien, a Taormina l’anteprima esclusiva
Martedì 2 luglio è stato presentato in anteprima il film tanto atteso sulla vita di Tolkien, uscito già da alcuni mesi in lingua originale e previsto per le sale cinematografiche italiane per settembre inoltrato. La Redazione di Universo Fantasy ha assistito allo spettacolo e ha redatto un resoconto della proiezione e della presentazione che l’ha preceduta: ecco un assaggio di cosa attende gli amanti della Terra di Mezzo a fine estate!
Cosa fanno ora gli attori de Lo Hobbit?
Li abbiamo visti combattere contro draghi e orchi, li abbiamo visti marciare con noi dalla Contea fino alla Montagna Solitaria: ma la trilogia cinematografica de Lo Hobbit, diretta anch’essa da Peter Jackson, la cui terza ed ultima parte è uscita nelle sale nel 2014, quasi cinque anni fa. E ora dove sono finiti gli attori principali, che per la prima volta hanno dato un volto umano a personaggi come Bilbo, Thorin o Thranduil?
È presto detto!
Biopic, la Tolkien Estate prende le distanze
A pochi giorni dall’anteprima mondiale del 29 aprile di Tolkien, il film biografico che si concentra sugli anni in cui lo scrittore inglese frequentò l’università di Oxford, conobbe Edith Bratt, la sua futura sposa e fu soldato nella Grande Guerra, gli eredi prendono le distanze della pellicola. Il film, che uscirà il 3 maggio nelle sale cinematografiche in Gran Bretagna, il 10 maggio negli Stati Uniti e soltanto il 26 settembre in Italia, è diretto da Dome Karukoski e vede due giovani attori britannici come protagonisti: Nicolas Hoult e Lily Collins.
Il biopic su Tolkien e la Prima Guerra Mondiale
All’inizio di marzo, la Fox Searchlight ha finalmente lanciato il primo trailer integrale del biopic su J.R.R. Tolkien, la cui uscita, almeno in inglese, è sempre più vicina. Con Nicholas Hoult nel ruolo di Tolkien, il film è incentrato sugli anni formativi del creatore della Terra di Mezzo, anni che includono il tempo trascorso a combattere per la Gran Bretagna nella Grande Guerra, prima di dar vita ad opere come Il Silmarillion, Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli.
Tuttavia, mentre tanti di noi sanno che Tolkien ha combattuto nella Prima Guerra Mondiale, non tutti conoscono molti dettagli della sua carriera militare. Il film sicuramente colmerà alcune delle lacune in merito, ma nel frattempo vi proponiamo una lista di “cinque cose che non sapevi” riguardo al servizio militare di Tolkien durante la Prima Guerra Mondiale:

- 1) Rinvio dell’arruolamento
Quando iniziò la Prima Guerra Mondiale, una gran massa di uomini provenienti non solo dalla Gran Bretagna ma da tutto il mondo si arruolarono immediatamente nelle forze armate dei loro Paesi, ma non Tolkien. In effetti, la sua famiglia fu piuttosto sorpresa di apprendere che, invece di arruolarsi nell’esercito britannico, Tolkien rimandò il suo arruolamento fino a dopo aver conseguito la laurea. Fu solo nel 1915, un anno intero dopo l’inizio della Prima Guerra Mondiale, che Tolkien finalmente si arruolò e fu rapidamente inserito nella posizione temporanea di sottotenente nei Fucilieri del Lancashire.
- 2) Comunicava con la moglie attraverso un codice segreto
Una delle caratteristiche più note di Tolkien è la sua grande abilità nel creare lingue che rendono ancora più le sue opere letterarie. Tuttavia, mentre era nell’esercito, sviluppò anche un codice segreto, composto da punti, che permise alla moglie Edith di rintracciare dove si trovava durante la guerra. A quel tempo, l’esercito britannico imponeva una rigida censura postale, cosicché, se Tolkien avesse scritto esplicitamente dove si trovava, avrebbe sicuramente affrontato un’azione disciplinare. Grazie al suo ingegno, però, è stato in grado di far conoscere a sua moglie la sua posizione e darle notizie e serenità senza che i suoi ufficiali superiori lo scoprissero.

- 3) Non gli piaceva essere un ufficiale
Alcune persone desiderano ardentemente una posizione di potere, ma per Tolkien non era un compito da invidiare. Nel 1916 era l’ufficiale al comando di uomini della classe lavoratrice, e benché sentisse di avere un legame con loro, il protocollo militare gli impedì di fraternizzare con soldati di livello inferiore. Anni dopo avrebbe scritto: «L’incarico meno adatto a qualunque uomo, anche ai santi (che in ogni caso erano se non altro restii ad assumerlo) è quello di comandare altri uomini. Neanche uno su un milione è in grado di farlo, e meno di tutti quelli che ne cercano l’occasione». (lettera 52, al figlio Christopher, del 29 novembre 1943)
- 4) La febbre da trincea di cui soffrì potrebbe avergli salvato la vita
Non furono solo le battaglie a provocare vittime durante la prima guerra mondiale, ma anche le condizioni in cui i soldati furono costretti a vivere in quei frangenti. Nel 1916 Tolkien contrasse una malattia nota come febbre da trincea, un disturbo trasmesso da pidocchi del corpo, ed afflisse molti soldati durante la guerra. A causa della malattia, Tolkien venne congedato per motivi sanitari e rispedito in Inghilterra, e durante questo periodo alcuni dei suoi amici più stretti dell’Università di Oxford vennero uccisi in trincea. Infatti, quasi tutto il suo battaglione fu spazzato via e se non fosse stato invalido a causa della febbre da trincea molto probabilmente avrebbe potuto subire lo stesso destino.

- 5) Non era l’unico, in trincea, ad inventare linguaggi
Come leggiamo in Tolkien e la Grande guerra di John Garth (pagina 171 dell’edizione italiana), Tolkien scoprì di non essere l’unico dell’armata di Kitchener a coltivare il “vizio segreto” delle creazione di linguaggi: «Un giorno, mentre assisteva ad una lezione militare ‘in una grande tenda umida e sporca piena di tavolacci che puzzavano di grasso e pecora rancido, affollata di creature fradice di pioggia e (per la maggior parte) depresse», come ricordò in seguito in un discorso sull’invenzione dei linguaggi, stava esplorando gli estremi confini della noia quando un uomo accanto a lui mormorò, come sognando ad occhi aperti: «Sì, credo che esprimerò l’accusativo per mezzo di un prefisso!». Tolkien tentò di strappare al soldato qualcosa di più sulla sua grammatica privata, ma quello si rivelò «chiuso come un’ostrica».
ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Un trailer d’amore, coraggio e amicizia
– Leggi l’articolo Il biopic Tolkien ci aspetta a maggio
– Leggi l’articolo Il film su Tolkien avrà la musica di Tom Newman
– Leggi l’articolo Terminate le riprese del biopic Tolkien
– Leggi l’articolo Iniziate le riprese del film biografico Tolkien
LINK ESTERNI:
– Vai al sito della Fox Searchlight Pictures
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Serie tv, Amazon svela una mappa con 3 indizi
Ecco un altro piccolo passo nel lungo percorso che porterà tutti gli appassionati di J.R.R. Tolkien di nuovo nella Terra di Mezzo. Dopo l’annuncio di aver acquistato i diritti televisivi globali, Amazon apre i canali social dedicati alla serie televisiva de Il Signore degli Anelli che sta realizzando: (Facebook, Instagram e Twitter). Lo fa con tre post identici in cui svela degli indizi sulla possibile ambientazione della prima stagione, che secondo i piani dovrebbe uscire nel 2020.
Un trailer d’amore, coraggio e amicizia
L’uscita online del primo trailer del film Tolkien, in arrivo nelle sale cinematografiche a maggio, ha scatenato l’entusiasmo dei fan di tutto il mondo.
Dopo mesi di notizie sparse e che rivelavano poco di preciso in merito alla trama, sono apparse, quasi timidamente, le prime dichiarazioni degli attori e del regista (aspetti che abbiamo esplorato nei nostri articoli dagli inizi delle riprese alla loro fine, parlando anche della colonna sonora e delle riflessioni dei protagonisti), ed ora abbiamo finalmente
avuto la possibilità di ammirare alcune scene del film, le quali mostrano Tolkien (Nicholas Hoult) e i suoi rapporti con le persone decisive per la sua vita e la sua carriera, durante gli anni che precedono la Grande Guerra. Per esempio, vediamo più di una scena di tenerezza tra Hoult e Lily Collins, nei panni dell’amata Edith Bratt, ed una di esse in particolare rimanda molto alla storia d’amore tra Beren e Lúthien. Ma non ci viene mostrato solo l’amore: in alcuni fotogrammi, in particolare, appaiono Tolkien e altri tre giovani universitari di Oxford mentre stringono quella salda amicizia che li porterà a formare il TCBS (Tea Club and Barrovian Society) e che li unirà anche durante il conflitto bellico. Nonostante la morte di due dei membri del circolo, quel rapporto rimarrà indelebile nel cuore dello scrittore inglese, e l’idea di una Compagnia dell’Anello nascerà forse proprio da questo indimenticabile sodalizio.
Il biopic Tolkien ci aspetta a maggio
Gli ultimi anni, specialmente dal 2017, sono stati anni di grandi annunci cinematografici in campo tolkieniano: prima l’ufficialità della messa in sceneggiatura della serie TV Amazon su Il Signore degli Anelli, della quale sappiamo ancora poco, e poi le riprese del film biografico su J.R.R Tolkien, del quale ora conosciamo finalmente il periodo di uscita: Maggio 2019.
Il momento in cui i fan tolkieniani riempiranno nuovamente le sale cinematografiche è sempre più vicino: dopo il successo delle trilogie basate sui romanzi più conosciuti, la settima arte racconta la vita dell’uomo dietro il mito nel film intitolato semplicemente Tolkien.
A Reggio Calabria il 22 la saga di Peter Jackson
A Reggio Calabria si terrà un incontro su Tolkien nel mondo del cinema, in concomitanza con il 15° anniversario dell’uscita nelle sale italiane del terzo capitolo della saga cinematografica, incontro dedicato a “Il Signore degli Anelli” di Peter Jackson, film campione d’incassi e primo fantasy nella Storia del cinema a vincere l’Oscar come miglior film. L’appuntamento è per martedì 22 gennaio alle ore 17,30 presso lo Spazio Open (in via Filippini 23-25, angolo via Giudecca). L’evento è organizzato dall’Associazione Culturale Anassilaos, fondata da Stefano Iorfida, che ne è tuttora il Presidente, nel 1986, e che si dedica a favorire la conoscenza delle arti, della letteratura e delle scienze promuovendo incontri e convegni, mostre, personali e collettive, di pittura, scultura, fotografia; realizzando concerti di musica classica, spettacoli teatrali e di danza. Nel 1988 l’associazione ha dato vita al Premio Anassilaos di Arte Cultura Economia e Scienze.
Il film su Tolkien avrà la musica di Tom Newman
L’attesa per il film biografico dedicato a Tolkien iniziata con il suo annuncio nell’autunno 2017 si avvia al suo termine: dopo che alla fine del 2017 sono terminate le riprese, sappiamo che nel 2019 il film arriverà nelle sale cinematografiche, distribuito dalla Fox Searchlight Pictures. Anche se non è ancora stata resa pubblica la data, il 2019 è ormai alle porte.
Il biopic, che si che si intitolerà semplicemente Tolkien, è diretto dal regista finlandese Dome Karukoski e prodotto da Peter Chernin della Chernin Entertainment: la storia racconterà la gioventù del Professore, le importanti amicizie strette durante gli studi (Christopher Wiseman, Geoffrey Bache Smith e Robert Gilson, coi quali formerà il TCBC – Tea Club and Barrovian Society), la storia d’amore con Edith Bratt, conosciuta mentre entrambi erano a pensione al 37 di Duchess Road di Edgbaston, fino all’orrore della prima guerra mondiale.
Esclusiva AIST: intervista a Cate Blanchett/Galadriel
Come sempre per amore dei suoi lettori l’AIST coglie ogni occasione per incontrare i protagonisti delle opere derivate o legate a J.R.R. Tolkien, soprattutto quando si tratta degli attori delle due trilogie di Peter Jackson! Questa volta il 19 ottobre abbiamo seguito la bellissima Cate Blanchett alla Festa del Cinema di Roma 2018 e siamo riusciti lungo l’arco della giornata a strapparle alcune risposte dedicate alla sua esperienza con Tolkien e le riprese dei film. Nella seconda giornata della Festa del Cinema, l’attrice premio oscar si è resa protagonista di due incontri.
Il primo è stato la conferenza stampa del film Il mistero della casa del tempo, regia di Eli Roth, in cui è in coppia con l’attore Jack Black. E dopo il red carpet, la sua giornata si è conclusa con l’incontro con il pubblico. L’attrice due volte premio Oscar è stata salutata con particolare calore da un pubblico giovane e per lo più femminile. Sorridente e con un’ironia mai sopra le righe e sempre in equilibrio con la sua eleganza, ha parlato di cinque dei film da lei interpretati: Bandits (2001), Diario di uno scandalo (2006), Io non sono qui (2007), Il curioso caso di Benjamin Button (2008), Carol (2015).
Continua l’attesa della serie TV tolkieniana
Da novembre 2017 è cominciata una nuova attesa per gli appassionati tolkieniani di tutto il mondo, quando Amazon ha annunciato di aver acquisito i diritti televisivi globali del Signore degli Anelli. Molte sono state le ipotesi formulate su quali sentieri narrativi i produttori avrebbero intrapreso (potete leggere qui le nostre riflessioni in merito) e mentre siamo ancora tremendamente lontani anche solo dalla visione di alcuni secondi di trailer o dallo scorgere nomi o volti del cast che si formerà, cerchiamo di riassumere le informazioni rivelate che lentamente, goccia dopo goccia, consumano la distanza che ci separa da questo nuovo viaggio nella Terra di Mezzo.
Hobbit War, il fan film dalla Nuova Zelanda
La folta schiera dei fan film dedicati alla Terra di Mezzo continua a crescere: il mondo di Tolkien non smette di far sognare ed alcuni fan non si limitano a fantasticare, passando all’azione, cercando di ricreare, in un modo o nell’altro, un angolo di Terra di Mezzo, un frammento delle storie narrate o taciute, a volte uno spiraglio della vita del creatore di questo mondo meraviglioso. Dalla Nuova Zelanda, patria delle famosissime trilogie cinematografiche di Peter Jackson, Jakub Boguslawski, direttore e produttore di questo progetto, intende realizzare la storia di tre Hobbit, Rodan, Mowley e Gilher, che con l’aiuto del mercante Gurn, appartenente alla stirpe dei Nani, si preparano a difendere la Contea da un’incursione di orchi, guidati dal capo Kagan (interpretato da David Tikoduadua, attore e stuntman). Intitolato Hobbit War, non ci resta che attendere l’ultimo frutto di un albero sempre florido.
Esclusiva AIST: intervista a Martin Freeman
La XXIII edizione di Romics ha celebrato Martin Freeman, con l’assegnazione del primo Romics d’Oro mai attribuito a un attore. Il divo britannico è uno straordinario interprete di personaggi che dalla letteratura e dai fumetti sono passati al cinema, dalla televisione al teatro, in un’ottica assolutamente transmediale. Freeman è passato così dalla Guida galattica per autostoppisti a The Office a Fargo, dai film Marvel al supernatural thriller con Ghost Stories che uscirà nelle sale il 19 aprile. Ma uno dei ruoli più amati è quello di Bilbo Baggins nei tre adattamenti del romanzo di J.R.R. Tolkien Lo Hobbit (Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato, Lo Hobbit – La desolazione di Smaug e Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate, usciti rispettivamente nel 2012, nel 2013 e nel 2014). L’attore britannico Martin Freeman, che ha incontrato ieri i suoi numerosissimi fan al Pala Romics, dove ha discusso della sua carriera artistica, dei suoi film più celebri, delle sue passioni e dei suoi progetti futuri.
Nel corso dell’incontro, preso d’assalto da migliaia di fan di Freeman nel padiglione 8 della Fiera di Roma, si è parlato anche della prossima stagione di Sherlock e del nuovi film in uscita. «Non mi piace incasellarmi in generi filmici specifici», ha detto l’attore, «preferisco essere coinvolto in belle storie e in belle sceneggiature. È stato un caso, infatti, aver interpretato ruoli dotati di una precedente vita letteraria. Non nego, però, che lavorare a sceneggiature tratte da libri è molto bello, perché infonde più ricchezza all’attore che deve interpretarli». E proprio a Romics, l’AIST ha ottenuto la possibilità di fare un’intervista in esclusiva a Martin Freeman tutta dedicata al suo rapporto con Tolkien, il ruolo di Bilbo Baggins e sulla nuova serie tv. Buona lettura!
Horn of Gondor: il fan film su Kickstarter
Dopo l’annuncio in novembre da parte di Amazon di una serie tv prequel de Il Signore degli Anelli, il mondo dei fan film tolkieniani torna a far parlare di sé: l’ultimo di una lunga serie era stato il polacco Return to Shire, annunciato nell’agosto del 2017, ma ora un altro gruppo di giovani volenterosi e una casa cinematografica indipendente intendono cimentarsi in una rappresentazione fedele e puntuale dell’immaginario tolkeniano. L’associazione non-profit ceca Rosenthal, composta da 35 membri e particolarmente attiva culturalmente e socialmente, ha lanciato ad inizio marzo una campagna di raccolta fondi su Kickstarter per sovvenzionare la produzione di quello che viene definito «un corto fanfilm con una straordinaria storia dalla Terra di Mezzo».
