Sulle orme di Tolkien 2: lo studio alla Bodleian

Il cuore dell’Università di Oxford è la Biblioteca Bodleian, una delle più antiche biblioteche pubbliche del mondo. Questo immenso esempio di gotico inglese è una delle più grandi biblioteche del mondo e contiene più di undici milioni di opere stampate, oltre 50.000 e-journals e tanto altro materiale su supporti diversi. In base a un accordo risalente al XVI secolo, la biblioteca accoglie una copia di ogni libro, rivista o fumetto venga pubblicato pubblicato nel Regno Unito. La biblioteca storica di Oxford è il simbolo degli studi e degli studiosi. Secoli di storia e di studi si respirano in questi antichi locali, in parte attrezzati come alle origini, ma con sistemi di catalogazione al passo con i tempi.
Visitare la Bodleian Library è una esperienza che ti resta dentro. Seguire stanza dopo stanza un percorso nel tempo e nella tradizione che formano la cultura europea. Regolarmente in funzione per studenti e studiosi, è aperta anche al pubblico e oggetto di visite guidate con partenze ogni mezz’ora e di durata variabile. Un peccato che l’accesso alla Bodleian sia in questo caso limitato a due sole ali dell’intera struttura, cioè appena il 5% di tutte le sale della biblioteca.
Anche così però sono molte le cose da visitare: la sala quattrocentesca della scuola di teologia (Divinity School), la Convocation House and Chancelor’s Court del XVII secolo, la biblioteca quattrocentesca di Humphrey, duca di Gloucester e fratello di re Enrico V, e infine l’interno della Radcliffe Camera. La Divinity School è l’aula più antica dell’università con il soffitto con volta a costoloni, ancora oggi viene usata come “spogliatoio” per il laureandi che sfileranno verso il teatro. Di recente è più nota per essere stata una delle location dei film di Harry Potter, per l’esattezza l’infermeria (del secondo) e il salone delle prove di ballo (del quarto). La mia preferita rimane però la Duke Humfrey’s Library, anch’essa utilizzata come Biblioteca di Hogwarts, che è la più antica sala di lettura della Bodleian Library ed è ora supervisionata dal Reader Services Department, cioè è una sala di lettura e consultazione. Qui hanno studiato cinque re, 40 premi Nobel, 25 primi ministri inglesi e scrittori come Oscar Wilde, C.S. Lewis e naturalmente Tolkien. È affascinante aggirarsi tra scaffali zeppi di libri antichi molti dei quali di grande pregio. Assai pregevole e caratteristico del periodo lo stile gotico delle strutture. Una biblioteca monumentale meravigliosa e suggestiva, con ambienti talmente suggestivi che restano impressi nella memoria, a lungo. Insomma, se passate da quelle parti… fermatevi a studiare, non si sa mai!

Sulle orme di Tolkien 1: l’AIST a Oxford e Leeds

Tolkien's bust - Exeter collegePer chi studia le opere di J.R.R. Tolkien dovrebbe essere una tappa fissa. Così per la terza volta, abbiamo deciso di tornare a sfogliare e studiare i manoscritti a Oxford. La decisione ha coinvolto il presidente Roberto Arduini e il vicepresidente Claudio Antonio Testi, che per l’occasione hanno accettato di tenere un breve diario di viaggio, così da soddisfare la curiosità anche dei lettori del sito web. La Bodleian Library è uno dei due istituti in cui sono conservati i manoscritti di Tolkien. Il viaggio si è però trasformato in un percorso indietro nel tempo, sulle orme della vita dello scrittore, anche fuori dell’università, in quei luoghi che lo videro muoversi, discutere, ridere e bere… Ecco la prima puntata del diario di viaggio che toccherà sia Oxford sia Leeds, le due città in cui Tolkien visse e insegnò. Buona lettura!

Esce Beren e Lúthien di J.R.R. Tolkien

La tomba di Edith Bratt e JRR TolkienRiportiamo l’articolo pubblicato su l’Unità del 2 giugno 2017 a firma di Roberto Arduini sull’uscita di Beren e Lúthien, volume postumo di J.R.R. Tolkien, curato da Christopher Tolkien, in traduzione di Luca Manini e Simone Buttazzi, con le illustrazioni di Alan Lee (Bompiani, pagg. 288, euro 22). Il volume verrà presentato:
– il 4 giugno a Bussolengo (Verona), alle ore 17.30 da Beatrice Masini, scrittrice e responsabile Bompiani, dal traduttore Luca Manini e dall’Associazione Quarta Era, durante il Fantavv, il festival della letteratura horror, fantasy e d’avventura;
– il 6 giugno a Milano alle ore 18:00 da Wu Ming 4 (scrittore e socio fondatore AIST), Emilia Lodigiani (editrice, scrittrice e socia onoraria AIST), Beatrice Masini (scrittrice e responsabile Bompiani) e Claudio Testi (filosofo, studioso e vicepresidente AIST) presso la Libreria Lirus, in via Vitruvio 43;
– l’8 giugno a Roma alla libreria IBS.it bookshop Il Libraccio alle ore 17,30 (insieme al libro “Scrivere in Tengwar” con Sara Gianotto) da Wu Ming 4 e Roberto Arduini.
Buona lettura.

Ecco svelata l’arte di scrivere in Tengwar

Elfo che scrive - Simona CavalettaA lungo i Primogeniti dimorarono nella loro prima casa accanto all’acqua sotto le stelle, e percorsero la Terra pieni di ammirazione; e presero a formare discorsi e a dar nome a tutte le cose che scorgevano. Chiamarono se stessi Quendi, che significa “coloro che parlano con voci”.
Come tutti sappiamo, il germe che sta alla base del legendarium di J.R.R. Tolkien è il suo amore per le lingue: fu per dare vita alle lingue elfiche che il Professore decise di creare un popolo che le parlasse, e un mondo nel quale questi potessero vivere e dare origine a storie e leggende. Le lingue elfiche hanno quindi un lessico, una grammatica, un proprio sistema di scrittura, una storia e un’evoluzione legate ai popoli che le parlano, proprio come succede per le lingue naturali.
Si tratta quindi di un argomento che da sempre suscita curiosità e affascina i lettori: per questo motivo l’AIST ha deciso di dedicare proprio alle tengwar il primo volume di una nuova collana dedicata alle lingue della Terra di Mezzo.

Tolkien al Salone: ecco il programma!

AIST al Salone Internazionale del LibroSiamo ormai giunti all’apertura del Salone Internazionale del Libro, che si terrà dal 18 al 22 maggio e al quale, come annunciato nell’articolo Tolkien al Salone del Libro di Torino 2017!, l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani prenderà parte. Ci troverete nel padiglione 2, allo stand N17 con le nostre pubblicazioni, nonché impegnati in conferenze e mostre dedicate al Professore ed alle sue opere.

Restate aggiornati sulle ultime novità sulla pagina facebook dell’AIST al Salone Internazionale del Libro.

Due recensioni “italiane” nei Tolkien Studies

Queen's College OxfordCon grande soddisfazione pubblichiamo la traduzione italiana di due recensioni in inglese apparse sull’ultimo numero dei Tolkien Studies (XIII-2016) a ulteriore dimostrazione di come il livello degli studi italiani, dopo anni di autarchia e provincialismo, ha ormai raggiunto una dignità riconosciuta anche dai maggiori esperti all’estero. Le pensioni si aggiungono alla lunga serie di elogi che hanno accolto le due produzioni “italiane” all’estero, cioè la traduzione inglese di due volumi della collana Marietti: La Falce Spezzata (The Broken Scythe) e Tolkien e la Filosofia (Tolkien and Philosophy), oltre alle numerose conferenze tenute dai membri del Comitato Scientifico della collana “Tolkien e Dintorni” tenuti in Inghilterra, Francia e Germania a partire dall’incontro di Birmingham nel 2005, per passare a Loughborough 2012, Cerisy 2012 e Aachen 2013.

Tolkien Studies 13 - 2016La prima è scritta da Andrew Higgins e riguarda il testo curato da Roberto Arduini e Claudio A. Testi (attuali Presidente e Vice Presidente dell’AIST) dal titolo Tolkien and Philosophy (Walking Tree Publishers, Zurich 2014). Si tratta della traduzione inglese del volume Tolkien e la Filosofia (Marietti 1820, Milano, 2012) che raccoglie gli atti del convegno da noi co-organizzato a Modena nel Maggio 2010 dedicato a questo tema, che per la prima volta vide presenti nel nostro paese Tom Shippey e Verlyn Flieger. Il libro, che è il secondo volume curato dall’AIST a essere tradotto in inglese dopo La Falce Spezzata (cosa questa mai prima avvenuta per l’Italia: si veda la pagina in merito sul sito TolkienLab) contiene, oltre ai due autori sopra citati, testi di Franco Manni (Presidente onorario della nostra associazione), Wu Ming 4 e Giampaolo Canzonieri (entrambi nostri soci), Andrea Monda e Christopher Garbowski.
Scarica e leggi la Recensione a Tolkien e la Filosofia dei Tolkien studies

Tolkien Studies 10La seconda è redatta John Wm. Houghton ed esamina l’articolo “Tolkien’s work: is it Christian or Pagan? A Syntetic Approach” di Claudio A. Testi (che recentemente è entrato del Board of Advisor della rivista internazionale Hither Shore), pubblicato in Tolkien Studies X-2013: Janet Brennan Croft aveva già elogiato il saggio come un “invaluable lead article” (si veda la pagina in merito sul sito TolkienLab).
Scarica e leggi la Recensione a Tolkien’s work, is it Christian or Pagan dei Tolkien studies

Che dire? Gli sforzi fatti per inserire gli studi tolkieniani italiani nel contesto internazionale sono stati molti se si considerano le traduzioni fatte, i testi critici pubblicati, i convegni e le conferenze organizzate, ma ne è certo valsa la pena: infatti tanti altri studiosi si stanno muovendo in questa direzione, e questo non può che rendere felici tutti gli ammiratori di J.R.R.Tolkien!

(La traduzione delle recensioni è di Alberto Ladavas)

LINK ESTERNI:
– Vai al sito TolkienLab, La falce spezzata
– Vai al sito TolkienLab, “Tolkien’s work: christian or pagan?”

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Ecco perché l’elfico è meglio dell’Esperanto

Philip SeargeantAbbiamo già trattato il tema di Tolkien e l’Esperanto, l’ultima volta in occasione della lezione Il vizio segreto di Tolkien: un passione per le lingue tenuta da Roberto Arduini all’Università di Parma all’interno del corso di linguistica generale tenuto da Davide Astori. La giornata era poi proseguita con un aperitivo linguistico, dove c’è stato modo di confrontarsi in un interessante dibattito avente come argomento le lingue programmate, l’Esperanto, le lingue di Tolkien e i meccanismi con i quali tali lingue si diffondono o meno.
Per contribuire a tale dibattito, riportiamo quindi la traduzione di un articolo di Philip Seargeant, studioso di Linguista e Senior Lecturer in Linguistica Applicata presso la Open University (l’originale si può trovare qui).

J.R.R. Tolkien iniziò a scrivere La Caduta di Gondolin durante il periodo di malattia che lo colpì mentre prestava servizio nell’esercito durante la prima guerra mondiale, esattamente cent’anni fa. Questa fu la prima storia che andò a comporre il suo legendarium, la mitologia che sta alla base del Signore degli Anelli. Ma alla base delle storie ci fu il suo interesse verso un altro tipo di creazione: la costruzione di linguaggi immaginari.
Nello stesso anno, dall’altra parte dell’Europa, Ludwik Zamenhof morì nella sua natia Polonia. Anche Zamenhof fu ossessionato dall’invenzione di linguaggi e nel 1887 pubblicò un libro che illustrava la sua creazione. Lo firmò con lo pseudonimo di Doktoro Esperanto, che nel tempo divenne il nome del linguaggio stesso.
La creazione di linguaggi immaginari, o conlang, ha una lunga storia, che risale al dodicesimo secolo; Tolkien e Zamenhof sono due dei protagonisti che ebbero maggior successo. Tuttavia i loro intenti furono assai differenti, e mostrano infatti punti di vista opposti su cosa il linguaggio stesso sia in effetti.
Zamenhof, un ebreo polacco cresciuto in un paese pieno di tensioni culturali ed etniche, era convinto che l’esistenza di un linguaggio universale fosse la chiave per una convivenza pacifica. Scrisse infatti che il linguaggio è “il primo motore della civilizzazione; la diversità della lingua è causa di avversione, se non addirittura di odio, tra le persone”.Esperanto museum Il suo obiettivo fu quello di elaborare qualcosa che fosse semplice da imparare, non legato ad una nazione o a una cultura, e che potesse unire anziché dividere l’umanità.
Come “lingua ausiliaria internazionale”, l’Esperanto ha avuto molto successo. Nel suo momento di maggior successo, contava milioni di parlanti, anche se è difficile calcolare una stima esatta; oggi lo usa ancora all’incirca un milione di persone. Esiste un ampio corpo di letteratura; c’è un museo in Cina dedicato esclusivamente a questa lingua e in Giappone a Zamenhof stesso è considerato come un dio da una particolare setta di shintoisti che utilizza l’Esperanto (ndt. la setta Oomoto).
Ciononostante, non raggiunse mai vicino al suo obiettivo di creare un’armonia mondiale. E alla sua morte, quando la prima guerra mondiale stava devastando l’Europa, l’ottimismo che aveva accompagnato questo sogno divenne perlopiù disillusione.

L’AIST al Romics 2017, ecco il programma!

Romics 2017Dal 6 al 9 aprile si terrà la ventunesima edizione del Romics, presso la Fiera di Roma. Il Romics, festival internazionale del fumetto, dell’animazione, del cinema e dei games, offrirà ai suoi visitatori quattro giorni di eventi, attività ludiche e tanto divertimento (potete trovare il programma generale qui).
L’AIST, già presente dall’edizione primaverile del 2016, non mancherà a questo fantastico appuntamento, ormai tappa fissa della nostra associazione. Molte sono le sorprese in serbo, vi proporremo le nostre novità così come le attività che i visitatori hanno tanto apprezzato le scorse edizioni: vi aspettiamo numerosi, allo stand F17 del padiglione 5!

Tolkien alla Bologna Children’s Book Fair

Bologna Children's Book Fair 2017Come già annunciato nell’articolo La primavera AIST: ecco i nostri eventi!, l’AIST porta Tolkien anche in una delle fiere culturali più importanti d’Italia, la Bologna Children’s Book Fair, la Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna, che si terrà a BolognaFiere dal 3 al 6 aprile. Tolkien è infine entrato nelle scuole e nelle università anche in Italia e l’AIST si è sempre impegnata perché le opere del Professore avessero il loro giusto posto nello studio della letteratura: approdare alla Bologna Children’s Book Fair è un’importante tappa del percorso della valorizzazione delle opere tolkieniane.

La primavera AIST: ecco i nostri eventi!

Mappa di ThrorAprile è alle porte e, assieme a maggio, si preannunciano mesi ricchi di eventi dedicati al Professore e alle sue opere. Fiere del fumetto, conferenze, mostre, fiere del libro, i toni delle manifestazioni sono vari e complementari, così da non trascurare nessun aspetto dell’influenza tolkieniana né nessun approccio ai suoi scritti.
Questo anno tolkieniano si preannuncia sempre più ricco di sorprese, continuate a seguirci per non perdervi gli eventi più interessanti!

Tolkien Day: il Tolkien Reading Day e la poesia

MACRO 138Il Tolkien Day del 25 marzo si avvicina: si ultimano i preparativi e già ci si pregusta una giornata piena di arte, musica, gioco, libri e tanto altro ancora. L’evento interamente dedicato al professore oxoniense sarà ospitato dal MACRO 128, lo spazio presso il Museo di Arte Contemporanea di Roma (Via Nizza 138, 00198 Roma), ed è organizzato dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani in collaborazione con LudoManiacs. L’accesso all’evento è gratuito e troverete in calce il programma dettagliato del Tolkien Day!

Tolkien al Salone del Libro di Torino 2017!

Salone Internazionale del Libro di Torino - logoIn linea con un anno pieno di eventi ed attività, l’AIST prenderà parte alla 30° edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, manifestazione che si svolgerà dal 18 al 22 maggio.
Il Salone, promosso dalla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, con più di 125.000 visitatori e con ben 1.000 espositori annuali è un festival culturale di notevole prestigio che si presenta come punto di riferimento per gli operatori professionali del libro a livello internazionale. Evento che è anche la più grande libreria italiana al mondo e la fiera editoriale più ricca dell’area culturale mediterranea, il Salone Internazionale del Libro ospita tanto grandi editori quanto case editrici più piccole, permettendo anche all’editoria locale di presentarsi ad un pubblico più ampio. Il Salone Internazionale del Libro è inoltre un importante progetto educational dedicato alla promozione del libro e della lettura tra i giovani.

Radio3, la 6a puntata: la Natura e il jazz

Cop_Loredana-Lipperini_Alturo-StàlteriProsegue l’appuntamento radiofonico con la trasmissione Pantheon e la serie di otto puntate monografiche “Tolkien: un viaggio inaspettato”, condotte da Loredana Lipperini e Arturo Stàltieri, curate da Federica Barozzi con la regia di Diego Marras.
Sabato 11 è stata trasmessa la sesta puntata, la quale ha visto intervistato Roberto Arduini, presidente AIST: gli aspetti dell’opera tolkieniana toccati sono vari, tra cui spicca soprattutto l’attenzione per la natura del Professore.
Il momento musicale vede la partecipazione di Andrea Pellegrini, nel cui album Middle Earth Tolkien e il jazz si incontrano, e l’ascolto del brano The Old Forest di Bo Hansson.

Radio3, 2a puntata: le lingue e Ted Nasmith

Cop_Loredana-Lipperini_Alturo-StàlteriSabato 14 siamo approdati alla seconda tappa del percorso radiofonico di Tolkien: un viaggio inaspettato, all’interno del programma Pantheon , condotto da Loredana Lipperini e Arturo Stàltieri, curato da Federica Barozzi con la regia di Diego Marras. Dopo aver esplorato le origini della Terra di Mezzo con Piero Boitani durante la prima puntata, vediamo cosa ci ha riservato la seconda!

Tolkien su Radio3: Boitani e la 1ª puntata

Come vi avevamo annunciato nell’articolo Dal 7 gennaio l’AisT e Tolkien su Rai Radio3 il 7 gennaio è cominciato il viaggio radiofonico nell’universo tolkieniano nel programma Pantheon, Tolkien: un viaggio inaspettato, condotto da Loredana Lipperini e Arturo Stàltieri, curato da Federica Barozzi, regia di Diego Marras.
La Compagnia degli Studiosi che si formerà puntata dopo puntata annovera Piero Boitani, Lipperini e Stàlteridecano degli studi di anglistica all’università La Sapienza di Roma, gli scrittori Alessandro D’Avenia, Michela Murgia e Wu Ming 4 e i giornalisti Roberto Arduini e Saverio Simonelli. Molti altri ospiti saranno presenti, tra cui Ted Nasmith, artista tolkieniano dal 1987, ed i musicisti Andrea Pellegrini, Ainur, Giuseppe Festa, Edoardo Volpi Kellermann e Giandil che hanno dedicato album interi alla Terra di Mezzo.

Dal 7 gennaio l’AisT e Tolkien su Rai Radio3

Rai Radio3Se il 2015 era stato un anno roseo per gli appassionati lettori di J.R.R. Tolkien, il 2016 è stato un anno coi fiocchi. Nell’anno appena trascorso, infatti, l’associazione è riuscita a tenere ben 24 eventi in 12 mesi… E il 2017 si preannuncia come un anno col botto! Preparatevi, cari lettori, perché abbiamo grandi progetti da qui a dicembre, uno più bello dell’altro, tutti di alto livello e con partner di primo piano nel mondo culturale italiano. Ma iniziamo subito col primo evento.

Tolkien all’università: le lingue elfiche a Parma

Università Parma D'AzeglioMolti lettori conoscono che J.R.R. Tolkien amava le lingue e ne conoscenza molte tra quelle antiche e quelle moderne. La sua passione lo spinse a crearne anche di nuove e a diversi livelli nelle sue opere, da alcuni frammenti (ad esempio la lingua degli Ent) fino a una struttura quasi completa per le lingue parlate dagli Elfi (Quenya e Sindarin). Il viaggio dello scrittore inglese per l’invenzione linguistica sarà al centro di una lezione all’università di Parma, tenuta da Roberto Arduini, presidente dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, martedì 29 novembre, ore 14.30/16.30 dal titolo “Il vizio segreto di Tolkien: una passione per le lingue”. È un altro segno dell’attenzione del mondo accademico per un autore che è sempre più oggetto di corsi, tesi e pubblicazioni universitarie e l’Associazione è sempre disponibile a incoraggiare questo tipo di studi.

Di ritorno da Lucca Comics & Games 2016

Lucca Comics 2016Lucca Comics&Games 2016 si è conclusa, e a distanza di qualche giorno è il momento di tirare le somme. La prima cosa da dire è che ci siamo divertiti moltissimo, e citando il patron Emanuele Vietina, che si riferiva al fatto che si trattasse dell’edizione del cinquantenario siamo fieri di annunciare che anche per noi «questa edizione è stata la manifestazione più bella di sempre». L’AIST infatti si conferma come associazione in crescita, sia dal punto di vista della squadra, sia per i progetti proposti, sia per la divulgazione di Tolkien promossa con cura e qualità: la soddisfazione più grande è quella di conoscere dal vivo tutti gli appassionati che sono venuti a trovarci allo stand, curiosi di conoscere gli artisti, i libri da noi presentati e, più in generale,
luccacomics-and-games04le attività dell’associazione. Il primo grande grazie va quindi a chi ci ha sostenuto e ci sostiene, perché la passione è il motore di tutte le nostre attività. La manifestazione questo è stata da record, con 271mila biglietti venduti in 5 giorni e mezzo milione di persone a girare per la città e le mura (bisogna considerare tutti quelli che non hanno fatto il biglietto e partecipavano solo alle attività gratuite). Le tragedie sfiorate del 2014 però hanno spinto gli organizzatori a prendere tanti provvedimenti e soluzioni che hanno reso pienamente apprezzabile questa edizione, nonostante le tante persone. Il padiglione Carducci era stato ingrandito ed era anche più accogliente, con l’«area games» piena in ogni momento e la nostra area «Luk for Fantasy» sempre più visibile intorno al suo cuore, l’Area Performance.

Scherma e Tolkien: l’unione fa la forza

img_20161002_152927L’edizione autunnale di Romics si è conclusa domenica, e anche questa volta ci ha regalato grandi soddisfazioni. Per noi dell’AIST è stata la seconda edizione, e ha portato grandi novità, una su tutte la collaborazione con l’Accademia Romana d’Armi.
Il nostro stand infatti era in condivisione proprio con l’ARA, esperienza rivelatasi più che positiva: insieme abbiamo unito le forze e dimostrato come l’unione porti sempre buoni frutti. Tra una lezione di spada e una Pesca dell’Anello, abbiamo scoperto molteplici interessi in comune, e sono state gettate le basi per futuri progetti insieme, volti a divulgare e a far conoscere le nostre passioni basandoci come sempre su ricerche accurate.

Innanzitutto vorremo ringraziare quindi, oltre agli amici dell’ARA, i nostri instancabili soci,img_20161001_112403 che pur reduci da FantastikA, non si sono risparmiati e hanno contribuito alla riuscita anche di quest’impresa, con la consueta disponibilità e l’amicizia che regna sovrana in tutte le nostre iniziative. Anche se lo spazio allo stand era minore rispetto all’anno scorso, alla fine grazie alla collaborazione tra associazioni tutto è andato per il meglio, e siamo riusciti a offrire ai visitatori una bella esperienza: anche solo visivamente, cosa meglio di spade e spadaccini potrebbe accostarsi a libri, costumi e disegni tolkieniani?

img_20161001_102556I visitatori che sono venuti a trovarci, hanno avuto modo di scoprire qualcosa in più sul mondo tolkieniano: ad esempio con l’intervento sul palco di venerdì, dedicato agli Omaggi tolkieniani dai calendari ai film e tenuto da Sergio Lombardi, Stefano Mangusta e Roberto Arduini, un successo che speriamo di replicare nella prossima edizione. Immancabile la Pesca dell’Anello, che, nonostante il minore afflusso di visitatori in fiera rispetto alle scorse edizioni, continua a riscuotere successo, grazie anche all’abile presentatore Stefano Mangusta. Completavano il quadro i vestiti in esposizione della sarta e costumista Daniela Mastroddi, e l’artist desk di Andrea Piparo, che ha anche avuto la soddisfazione di vedere alcuni suoi disegni messi in palio per il torneo di Go tenuto allo stand adiacente.

Vogliamo quindi ringraziare tutti i visitatori che sono passati dal nostro stand: per noi è sempre un grande piacere conoscervi di persona! Infine, vi anticipiamo che siamo già al lavoro per la prossima edizione: vogliamo stupirvi con effetti speciali, continuate a seguirci e non ve ne pentirete!

LINK ESTERNI
– Sito dell’ Accademia Romana d’Armi
– Pagina facebook dell’ Accademia Romana d’Armi
– Sito di Andrea Piparo
– Sito curato da Sergio Lombardo, tolkiencalendars.info
– Sito del Romics

Tolkien a Verona, un ricordo del convegno

Arena di VeronaDopo il successo del convegno svoltosi a maggio 2015 a Trento, nei giorni di venerdì 20 e sabato 21 maggio 2016 a Verona, presso la Sala Convegni Unicredit, a due passi da Piazza delle Erbe, si è tenuto il Convegno tolkieniano internazionale “La Generazione Perduta: miti che nascono dalla Grande Guerra. J.R.R. Tolkien, C.S. Lewis e l’esperienza degli autori inglesi nel primo conflitto mondiale”. Questo il titolo e la tematica che l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani ha deciso di affrontare, in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento – Dipartimento di Lettere e Filosofia, l’Associazione Culturale Rohirrim di Verona, la Compagnia degli Argonath di Verona e l’Associazione Fantàsia e grazie al sostegno di Funivia Malcesine Monte Baldo, AGSM, Del Miglio editore ed LT Progetti.
Locandina Convengo di Verona 2016Prosegue così la già collaudata esperienza di collaborazione con le associazioni veronesi, inaugurata con successo in occasione dell’evento “Voci dalla Terra di Mezzo” tenutosi sempre a Verona lo scorso 3 ottobre 2015. Nel centenario della Grande Guerra […] propongono un evento legato all’esperienza bellica del celebre scrittore inglese J.R.R. Tolkien attraverso immagini e parole. Con questo incipit si apre la brochure che viene distribuita all’ingresso della sala ed effettivamente, si tratterà di un convegno che grazie alle parole dei relatori ed alle immagini che li accompagneranno per tutta la due giorni, condurranno il pubblico attraverso un percorso inusuale ma denso di significati letterari e soprattutto umani.

Palermo, il viaggio è ora possibile

Università di PalermoDopo il seme, i frutti. Sono stati pubblicati sul sito della rivista scientifica Classico Contemporaneo gli Atti del Convegno «J.R.R. Tolkien: Viaggio ed Eroismo ne Il Signore degli Anelli», svoltosi il 17 novembre 2014 a Palermo, presso i locali messi a disposizione dall’Università (Aula Magna dell’edificio 12, ex Facoltà di Lettere e Filosofia) e organizzato dall’associazione culturale La Casa Gialla, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umanistiche della Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Palermo.
Riviste: Classico contemporaneoSaranno così contenti i tantissimi appassionati che si erano rammaricati di non poter essere presenti e ci avevano inviato una mail chiedendo le relazioni degli interventi. I singoli contributi possono essere scaricati gratuitamente dal sito della rivista accademica Classico Contemporaneo, previa registrazione al sito della rivista (anch’essa è rapida e gratuita).

A Bergamo “Un grande classico”: J.R.R. Tolkien

Bergamo: Spazio PolarescoTorna per la settima edizione il progetto “Un grande classico”, la rassegna promossa e curata dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Bergamo per avvicinare i lettori di tutte le età alla grande letteratura mondiale.
L’edizione 2016 di “Un grande classico” è intitolata ”Altri mondi, realtà altre”: si tratteranno romanzi e autori che hanno saputo travalicare e oltrepassare i confini del ‘reale’, giocare con l’immaginazione e la fantasia per descrivere altri mondi, alcuni fiabeschi e fantastici, altri lontani ma, allo stesso tempo, contigui con quello che è il mondo reale, permettendo al lettore di assumere punti di vista alternativi con cui interpretare criticamente il mondo che li circonda.
Nel secondo appuntamento parleremo del capolavoro di J.R.R Tolkien, Il Signore degli Anelli.

Convegno di Verona: ecco il programma

Convegno VeronaÈ giunto il momento di annunciare il programma del convegno della prossima settimana, che si terrà a Verona e che prosegue la strada tracciata da All’Ombra del Signore degli Anelli, le opere minori di Tolkien (Università degli studi di Trento, 13-14 Maggio 2015). Come anticipato nello scorso articolo, la tematica scelta per questo evento si lega a un momento storico particolare di cui si sta commemorando il centenario: la Grande Guerra. La Generazione Perduta: miti che nascono dalla Grande Guerra. J.R.R. Tolkien, C.S. Lewis e l’esperienza degli autori inglesi nel primo conflitto mondiale è il titolo del convegno che avrà luogo il 20-21 maggio 2016 alla Sala Convegni Unicredit (Via Garibaldi 2, Verona) e che avrà come protagonisti studiosi affermati dell’opera tolkieniana, assieme a esperti di altri celebri autori che hanno vissuto sulla propria pelle o indirettamente la Prima guerra mondiale. Approccio originale quello che l’AIST ha voluto dare alla manifestazione, ma che può aprire spiragli per studi nuovi e inediti in relazione a J.R.R. Tolkien e ai suoi scritti.

I relatori

Ad aprire il convegno, venerdì 20 maggio alle ore 14:30, sarà lo scrittore del collettivo bolognese Sala Convegni UnicreditWu Ming 4, reduce dal romanzo breve colmo di echi tolkieniani Il Piccolo Regno – una storia d’estate (Bompiani, 2016), con un intervento dal titolo L’Ombra del guerriero. Guerra e antimilitarismo nella Terra di Mezzo. A succedergli sarà lo storico Simone Bonechi, di cui molti avranno apprezzato il contributo ne La Falce Spezzata, che parlerà della memoria dei caduti nella subcreazione tolkieniana con Il loro nome vive per sempre: la memoria dei caduti nella subcreazione tolkieniana. Terzo, in ordine di programma, sarà il socio fondatore AIST Stefano Giorgianni, che avvicinerà Tolkien e Charles Dickens in una nuova prospettiva in Un vittoriano in trincea. Tolkien, Dickens e la ricezione dickensiana durante la Grande Guerra. Sarà poi la volta del dottorando dell’Università degli Studi di Trento Michele Peroni, che ci accompagnerà nella sua materia di studio con From War Poets to Historical Novelists: prospettive sulla letteratura inglese della Grande Guerra. A chiudere la prima giornata di interventi sarà la studiosa armena di letteratura russa Sofi Hakobyan, che proporrà un inedito confronto tra le esperienze belliche di Tolkien e Valerij Brusov con Patriottismo e pacifismo nella Prima guerra mondiale: Valerij Brusov e J.R.R. Tolkien. Dopo la discussione fra pubblico e relatori si mostrerà il documentario “Tolkien’s Great War” della Elliander Pictures, basato sul libro di John Garth Tolkien e la Grande Guerra (trad. Marietti, 2007).
Verlyn Flieger al Convegno "Tolkien e la Filosofia"Sabato 21 maggio sarà la critica d’arte e curatrice di mostre Roberta Tosi ad inaugurare la seconda parte del convegno con un contributo su un artista poco conosciuto, ma che ha avuto a che fare con J.R.R. Tolkien, Fred A. Farrell in Cronache dal fronte: l’arte di Fred A. Farrell. A seguire Roberto Arduini, presidente dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, riporterà il pubblico nel pieno della creazione tolkieniana con Dalla Somme a Gondolin: l’evidenza della guerra nelle opere di Tolkien (1916-1918). Penultimo intervento sarà quello di Fulvio Ferrari, docente di Filologia Germanica e direttore del dipartimento di Lettere e Filosofia presso l’Università degli studi di Trento, che analizzerà il ruolo della propaganda a tema medievale in Il medioevo mobilitato: propaganda e temi medievali nella Prima guerra mondiale. La chiusura dell’evento è lasciata all’ospite d’onore, Verlyn Flieger, che parlerà di Faërie and War: How Experience Changes Art, del quale non vogliamo svelare troppo per non rovinarvi la sorpresa. I lavori si chiuderanno intorno alle 13 dopo la discussione con i relatori della giornata.

Il pomeriggio

Copertina Atti TrentoNel pomeriggio, subito dopo pranzo, alle ore 14:30 si terrà la presentazione del volume degli atti del convegno dello scorso anno, All’Ombra del Signore Degli Anelli, le opere minori di J.R.R. Tolkien, a cura di Stefano Giorgianni e pubblicato da Delmiglio editore. Sarà un’occasione unica per incontrare alcuni dei relatori che hanno preso parte all’evento e, per chi non ha potuto assistervi dodici mesi fa, sarà l’occasione per leggere i contributi che ne sono derivati. Citiamo qui i contributori dell’opera (nell’ordine in cui sono disposti nell’indice): Wu Ming 4, Roberto Arduini, Stefano Giorgianni, Francesca Di Blasio, Lorenzo Gammarelli, Mark Atherton, Thomas Honegger, Fulvio Ferrari, Alessandro Fambrini, Claudio Antonio Testi e Tom Shippey.

IL PROGRAMMA DEL CONVEGNO

Venerdì 20 Maggio
14:00 – Apertura dei Lavori
14:30 – WU MING 4: “L’Ombra del guerriero. Guerra e antimilitarismo nella Terra di Mezzo.”
15:30 – SIMONE BONECHI: “Il loro nome vive per sempre”: la memoria dei caduti nella subcreazione tolkieniana.”
16:00 – STEFANO GIORGIANNI: “Un vittoriano in trincea. Tolkien, Dickens e la ricezione dickensiana durante la Grande Guerra.”
16:30 – MICHELE PERONI: “From War Poets to Historical Novelists: prospettive sulla letteratura inglese della Grande Guerra.”
17:00 – SOFI HAKOBYAN: “Patriottismo e pacifismo nella Prima guerra mondiale: Valerij Brusov e J.R.R. Tolkien.”
17:30 – Discussione con i relatori
18:00 – Filmato “Tolkien’Great War”
18:30 – Termine della prima giornata

Sabato 21 Maggio
10:00 – ROBERTA TOSI: “Cronache dal fronte: l’arte di Fred A. Farrell”
10:30 – ROBERTO ARDUINI: “Dalla Somme a Gondolin: l’evidenza della guerra nelle opere di Tolkien (1916-1918).”
11:00 – FULVIO FERRARI: “Il medioevo mobilitato: propaganda e temi medievali nella Prima guerra mondiale.”
11:30 – VERLYN FLIEGER: “Faërie and War: How Experience Changes Art.”
12:30 – Discussione con i relatori
13:00 – Chiusura dei lavori

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Tolkien nelle Marche: 10 giorni a Castelfidardo

Mostra a Rimini Parte da sabato prossimo, il 23 aprile, una mostra-evento particolare, tutta dedicata alla prima opera di J.R.R. Tolkien. Lo Hobbit – in te c’è più di quanto tu creda è una mostra, una serie di conferenze, ma al tempo stesso anche la presentazione dei un nuovo e agguerrito smial tolkieniano, I Cavalieri del Mark, che ha il suo centro nelle Marche. Si terrà dal 23 aprile al primo maggio 2016 nell’Auditorium San Francesco, in centro città a Castelfidardo, con ingersso sempre gratuito. Quasi dieci giorni che vedranno la presenza di artisti, esperti e studiosi di Tolkien in Italia, che è incentrato sullo Hobbit, approfondendolo da molti punti di vista.

Il 30 marzo le lingue degli Elfi a Modena

Le tengwar e il sindarinIl Tolkien Lab di Modena, lo spazio tolkieniano modenese gestito dall’Associazione italiana studi Tolkieniani e dall’Istituto Filosofico di Studi Tomistici, ha deciso di ospitare a partire dal prossimo 30 Marzo un corso di Lingue Elfiche, ideato all’interno di una collaborazione tra Eldalië e lo smial degli Overhill e che sta avendo già un grande successo a Bologna e verrà organizzato anche in altre date e località (il sito del corso è ancora in preparazione e sarà diffuso appena pronto). Gianluca Comastri, presidente di Eldalië e uno dei massimi esperti italiani di lingue elfiche e che già era stato inviato a Modena per tenere alcune lezioni sui linguaggi (ne abbiamo parlato qui qui) sarà quindi il docente principale in questo corso dedicato al Quenya, che sarà introdotta dal presidente dell’AisT Roberto Arduini sul vasto modo della linguistica tolkieniana. L’Associazione nasce per approfondire e diffondere la conoscenza di Tolkien, e da sempre siamo persuasi che la dimensione linguistica, ben lungi dall’essere un ozioso gioco o “vizio segreto” di J.R.R.Tolkien, sia essenziale per comprendere tutta la profondità dell’opera del professore di Oxford. Per questo non abbiamo esitato a contattare Gianluca per proporgli questa importante attività anche nel territorio modenese. Il corso di Lingue Elfiche si terrà  per sei mercoledì tra il 30 marzo e il 4 maggio alle ore 20.45, con ingresso a pagamento (10 euro) presso la sede dell’istituto, in via San Cataldo 97, a Modena.