Call for Papers: Oralità e scrittura in Tolkien

L’AIST (Associazione Italiana Studi Tolkieniani), in collaborazione con Eterea Edizioni e con il Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni”, promuove un convegno di studi interdisciplinare dal titolo Oralità e scrittura nella Terra di Mezzo. Tradizioni della voce, trasmissioni manoscritte e interpretazioni del Legendarium tolkieniano, per indagare lo statuto e il ruolo dell’oralità e della scrittura nella Terra di Mezzo e inquadrare il loro rapporto all’interno del Mondo Secondario creato da J.R.R. Tolkien.
Nel nostro Mondo Primario, il passaggio dall’oralità alla scrittura e, in seguito, alle moderne tecnologie della comunicazione ha costituito una trasformazione tale da influenzare profondamente la cognizione, la cultura e la società umana. Molti studiosi hanno approfondito la questione: Convegno Castelli Romani: Igor Baglionida Milman Parry e Albert Lord, coi loro scritti pionieristici sull’epica orale, a Eric A. Havelock e Paul Zumthor, che hanno indagato il passaggio dall’oralità alla scrittura nell’antica Grecia e nel Medioevo romanzo, fino a Marshall McLuhan e Walter J. Ong, interessati ai profondi cambiamenti culturali innescati dall’evoluzione dei media moderni.
Tolkien, da filologo e studioso di opere letterarie medievali, guardò sempre con grande attenzione alla questione dei rapporti tra oralità e scrittura e la mise a tema nelle sue opere letterarie. Desiderava, ad esempio, che “Il Silmarillion” – così come lo concepiva nella sua mente – assumesse la forma di «una compilazione, un compendio narrativo steso tardivamente sulla scorta di fonti assai diverse (poemi, annali, racconti di tradizione orale) trasmesse per retaggio antichissimo» (Il Silmarillion, p. 6) affinché replicasse o, per dir meglio, ricreasse il carattere essenzialmente “cumulativo” del mito del Mondo Primario. Nel fondamentale saggio Sulle fiabe, inoltre, propose l’allegoria del “Calderone del Racconto”, ovvero della tradizione narrativa nella quale gli “ingredienti” (storia, racconto popolare, leggenda e mito etc.) sono gettati in epoche diverse, cambiano durante la “cottura” e contribuiscono al sapore della “minestra”, ogni porzione della quale è una storia (Il Medioevo e il fantastico, pp. 189 ss.). Ed ancora, nel Signore degli Anelli ricorse ad un complesso meccanismo metanarrativo, il Libro Rosso della Marca Occidentale, di cui si presentava come il “traduttore”, non senza descriverne la multiforme tradizione manoscritta e le intrinseche complessità (Il Signore degli Anelli, pp. 26 ss.).
Come nel Mondo Primario, insomma, anche nel Mondo Secondario di Tolkien quello fra oralità e scrittura è uno degli elementi dialettici su cui si è costruita un’intera cultura. La questione, finora indagata solo in parte dagli studiosi tolkieniani, merita di essere affrontata alla luce di un approccio interdisciplinare consapevole dei recenti sviluppi degli studi sul tema. Gli organizzatori accolgono quindi con favore proposte di relazione che esplorino il ruolo di oralità e scrittura e il loro rapporto nella Terra di Mezzo, in particolare in relazione ai seguenti filoni di ricerca:

  • Le relazioni tra la mitopoiesi tolkieniana e le mitografie del Mondo Primario;
  • La tradizione orale degli Elfi e la sua messa per iscritto nel “Silmarillion”;
  • I sistemi di scrittura della Terra di Mezzo (sarati, tengwar, cirth, etc.);
  • La questione delle voci autoriali e dei punti di vista nel “Silmarillion” progettato da Tolkien e nella sua versione pubblicata;
  • La questione delle voci autoriali e dei punti di vista nello Hobbit e nel Signore degli Anelli;
  • Il Libro Rosso in quanto elemento narrativo e in quanto dispositivo metanarrativo;
  • Le Traduzioni dall’Elfico di Bilbo Baggins e il loro rapporto con il Silmarillion;
  • Biblioteche e archivi della Terra di Mezzo (Valforra, Minas Tirith etc.);
  • La cultura dei popoli «saggi ma incolti» (Il Signore degli Anelli, p. 459);
  • La relazione tra le lingue della Terra di Mezzo e l’inglese utilizzato da Tolkien in quanto “lingua di destinazione”;
  • I proverbi, gli indovinelli e le canzoni della Terra di Mezzo;
  • Questioni di taglio generale su oralità e scrittura che facciano il punto sul dibattito contemporaneo sul tema.

 

Comitato Scientifico:

Roberto Arduini (Eterea Edizioni, AIST);

Igor Baglioni (Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni”);

Cecilia Barella (Eterea Edizioni, AIST);

Alessandro Campus (Università di Roma Tor Vergata);

Andrea Ercolani (CNR);

Stefano Giorgianni (Traduttore e autore, AIST);

Paolo Nardi (Autore e divulgatore, AIST);

Oriana Palusci (Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”);

Paolo Pizzimento (Università degli Studi di Messina, AIST);

 

Organizzazione:

Roberto Arduini (Eterea Edizioni, AIST);

Igor Baglioni (Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni”);

Stefano Giorgianni (Traduttore e autore, AIST);

Alessandro Leonardi (AIST);

Paolo Pizzimento (Università degli Studi di Messina, AIST);

 

Gli studiosi interessati possono inviare una proposta di relazione di non oltre 2.000 battute, comprensiva di due o tre fonti bibliografiche di riferimento, entro e non oltre il 30 aprile 2025 all’indirizzo: paolo.pizzimento@unime.it. La proposta dovrà comprendere un titolo e un abstract, una breve nota biografica dell’autore, un recapito di posta elettronica e un recapito telefonico.

L’accettazione delle proposte di relazione sarà comunicata via posta elettronica agli interessati entro il 15 maggio 2025. Il convegno si terrà in presenza da venerdì 11 a domenica 13 luglio 2025 nei comuni dei Castelli Romani e la partecipazione sarà gratuita.

 

Date da ricordare:

Chiusura della Call for Papers: 30 aprile 2025.

Comunicazione di accettazione delle proposte: 15 maggio 2025.

Convegno: 11-13 luglio 2025.

I partecipanti al convegno potranno alloggiare nelle strutture convenzionate, usufruendo di una riduzione sul normale prezzo di listino delle stesse. Sono previste visite serali gratuite ai musei e ai monumenti dei comuni presenti nell’area dei Castelli Romani. Il programma delle visite sarà reso noto contestualmente al programma del convegno.

È prevista la pubblicazione degli Atti a cura di Eterea Edizioni previa peer review finale delle relazioni.

Per informazioni: paolo.pizzimento@unime.it.

 

 

Bibliografia di riferimento:

  • Dufau, Jean-Christophe, Mythic Space in Tolkien’s Work (The Lord of the Rings, The Hobbit and The Silmarillion), in Thomas Honegger (ed.), Reconsidering Tolkien, Zollikofen, Walking Tree, 2005, pp. 107-128.
  • DuPlessis, Nicole, Bridging Orality and Literacy in The Lord of the Rings:  the “Wise but Unlearned” among the Cultures of Middle Earth.
  • Flieger, Verlyn, Myth and Truth in Tolkien’s Legendarium, in There Would Always Be a Fairy Tale, Kent (OH), The Kent State University Press, 2017, pp. 157-164.
  • Gymnich, Maryon, Reconsidering the Linguistics of Middle-earth: Invented Languages and Other Linguistic Features in J.R.R. Tolkien’s The Lord of the Rings, in Thomas Honegger (ed.), Reconsidering Tolkien, Zollikofen, Walking Tree, 2005, pp. 7-30.
  • Hammond, Wayne. Books, Literature, and Literacy in Middle-earth, «Mallorn», 26, 1989, pp. 35-38.
  • Havelock, Eric A., La Musa impara a scrivere. Riflessioni sull’oralità e l’alfabetismo dall’antichità al giorno d’oggi, trad. di M. Carpitella, Roma-Bari, Laterza, 2005.
  • Havelock, Eric A., Cultura orale e civiltà della scrittura. Da Omero a Platone, trad. di M. Carpitella, Roma-Bari, Laterza, 2019.
  • Lord, Albert B., The Singer of Tales, Cambridge (MA), Harvard University Press, 1960.
  • McLuhan, Marshall, La Galassia Gutenberg, trad. di Stefano Rizzo, Roma, Armando Editore, 1991.
  • Ong, Walter J., Oralità e scrittura. Le tecnologie della parola, trad. di Alessandra Calanchi, Bologna, Il Mulino, 2011.
  • Parry, Milman, L’epiteto tradizionale in Omero. Saggio su un problema di stile omerico, trad. di Michele Loré, Cerenasco (TO), Ivo Forza Editore, 2016.
  • Tolkien, J.R.R., Il Silmarillion, trad. di Francesco Saba Sardi, Milano, Bompiani, 2001.
  • Tolkien, J.R.R., Il medioevo e il fantastico, trad. di Carlo Donà, Milano, Bompiani, 2004.
  • Tolkien, J.R.R., Il Signore degli Anelli, trad. di Ottavio Fatica, Milano, Bompiani 2021.
  • Vanderbeke, Dirk, Language, Lore and Learning in The Lord of the Rings, in Thomas Honegger (ed.), Reconsidering Tolkien, Zollikofen, Walking Tree, 2005, pp. 129-152.
  • Zumthor, Paul, La presenza della voce: introduzione alla poesia orale, trad. di Costanzo Di Girolamo, Bologna, Il Mulino 2001.
  • Zumthor, Paul, La lettera e la voce. Sulla “letteratura” medievale, trad. di Mariantonia Liborio, Bologna, Il Mulino 1990).

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Animali nella Terra di Mezzo: il Call for papers

Convegno Castelli Romani: Igor BaglioniIn occasione del 50° anniversario della scomparsa di J.R.R. Tolkien, a dieci anni dal lancio del progetto “Tolkien e i Classici” e in continuità con il convegno dal titolo «Tolkien e l’Antichità Classica», la casa editrice Eterea Edizioni, in collaborazione con il Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni” di Velletri, bandisce una Call for Papers per un convegno dal titolo «Gli Animali nella Terra di Mezzo», che si terrà, in presenza a Genzano di Roma, su tre giornate nel mese di luglio (21-22-23 luglio 2023), intorno al tema del rapporto Uomo-Animale nelle opere di J.R.R. Tolkien. Proprio lo studio delle relazioni uomo-animale è uno dei campi più promettenti della storiografia. Negli ultimi tre decenni, si è evoluto dall’attivismo animale a uno sforzo altamente teorizzato che cerca di ricollocare le specie non umane in contesti sociali, con la nascita degli Animal studies. Il sottotitolo evidenzia questo aspetto, per accogliere un approccio interdisciplinare alla tematica, con un invito agli studiosi a impegnarsi – insieme alla critica letteraria – in una serie di campi diversi, oltre appunto agli animal studies, antropologia, storia dell’arte, biologia, comunicazione, geografia, storia, studi letterari, filosofia, psicologia, sociologia, ecc. Convegno Castelli Romani: Igor BaglioniInsomma, una ventata d’aria nuova su un argomento mai trattato in profondità prima d’ora dalla critica tolkieniana. Gli animali nelle opere di Tolkien sono un soggetto che, infatti, merita ancora un’analisi sotto molti aspetti: non si dispone ancora, ad esempio, di una lista descrittiva e di una classificazione zoologica degli animali (al contrario di quanto proposto da Hazell per le piante, e fino a un certo punto dal volume Paesaggi della Terra di Mezzo), senza parlare di un’analisi letteraria delle loro funzioni all’interno dei racconti.

Tolkien e l’Antichità, ad aprile il convegno

greciaLa casa editrice Eterea edizioni promuove un nuovo progetto. Dopo il successo di Tolkien e i Classici, che ha portato alla pubblicazione di due volumi molto apprezzati in Italia e all’estero. La casa editrice, in collaborazione con il Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni” di Velletri e le università di Palermo e Parma, con il patrocinio dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, bandisce una call for papers per un convegno dal titolo «Atene, Roma, Bisanzio: Tolkien e l’Antichità Classica», che si terrà, in forma telematica, su tre giornate ad aprile 2021, intorno al tema dei rapporti che J.R.R. Tolkien ebbe con le opere classiche. Le tre giornate seminariali intendono far luce sul rapporto tra gli scritti di Tolkien e la letteratura dell’Antichità Classica e del Mondo Bizantino, condividendo nuovi approcci metodologici ed epistemologici in una prospettiva diacronica, globale e interdisciplinare. Gli interventi che supereranno una selezione con peer review saranno poi raccolti in un volume unico di atti. Ecco di seguito il comunicato ufficiale.

 

ATENE, ROMA, BISANZIO
Tolkien e l’Antichità Classica
Aprile 2021- Online su Meet

Logo Eterea Edizioni Innegabilmente vi furono contatti diretti tra Tolkien e le opere classiche. Tolkien studiò approfonditamente sia il latino che il greco. Nonostante la confidenza con la tradizione classica, comunque, per la sua opera lo scrittore volle evitare qualsiasi “contaminazione classica”. «Eppure un’aria mediterranea spira a Gondor che l’autore spiegava di avere immaginato simile a un regno bizantino nel suo periodo finale […]» (Lettere, n. 131)

Eterea Edizioni, in collaborazione col Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni”, l’Università degli Studi di Palermo e Parma, con il patrocinio dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, propone un ciclo di incontri online volti a gettare nuova luce sul rapporto tra gli scritti di Tolkien e la letteratura dell’Antichità Classica e del Mondo Bizantino. Tutti gli interessati sono invitati a presentare una proposta di relazione entro il giorno 28/02/2021 al seguente indirizzo di posta elettronica roberto.arduini@jrrtolkien.it.
maschere grecheLa proposta, corredata di un titolo e redatta in non più di 2.000 battute, andrà presentata in un abstract dove dovrà essere riportata anche una breve nota biografica con eventuali pubblicazioni ed esperienze di ricerca, un recapito di posta elettronica e un recapito telefonico.
L’esito della selezione sarà comunicato entro il 10 marzo 2021 via posta elettronica.
Gli incontri si svolgeranno online e in orario pomeridiano nel mese di aprile. Le relazioni andranno presentate in lingua italiana. Gli interventi che supereranno un’ulteriore peer review saranno raccolti in un volume unico di atti.
Per informazioni scrivere a roberto.arduini@jrrtolkien.it

Comitato scientifico
Roberto Arduini (Associazione Italiana Studi Tolkieniani), Davide Astori (Linguistica generale e Interlinguistica all’Università di Parma), Igor Baglioni (Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni”), Tommaso Braccini (Università degli Studi di Siena), Gloria Larini (Associazione Italiana di Cultura Classica/delegazione di Siena – Phd Istituto di Scienze Umane e Sociali/Scuola Normale), Giusto Picone (professore emerito di Lingua e Letteratura Latina presso l’Università degli Studi di Palermo e referente dell’Università di Palermo nel Centro Internazionale di Studi e Ricerca sul Teatro Antico “Progetto Segesta”).

 

Call for papers DTG 2019: il potere in JRR Tolkien

Logo Deutsche Tolkien GesellschaftIn occasione del sedicesimo Tolkien Seminar della Deutsche Tolkien Gesellschaft e.V., che si terrà dall’11 al 13 ottobre 2019 alla Friedrich-Schiller-University di Jena presso il Dipartimento di Anglistica, la Società Tolkieniana Tedesca ha indetto come ogni anno un call for papers: il tema sarà Potere e Autorità nelle opere di J.R.R. Tolkien.
Il Tolkien Seminar della DTG è supportato anche dalla Walking Tree Publishers, casa editrice che si occupa principalmente di pubblicazioni inerenti il mondo tolkieniano: le tematiche affrontate sono varie, dalle fonti di ispirazione del Professore agli epigoni, la raffigurazione della natura, la poesia, la relazione che le sue opere intrattengono con gli scritti di altri grandi autori e con la rappresentazione cinematografica.

Il Tolkien Seminar DTG 2017 è sulla subcrezione

Logo Deutsche Tolkien GesellschaftIn occasione del quattordicesimo Tolkien Seminar della Deutsche Tolkien Gesellschaft e.V., che si terrà dal 27 al 29 ottobre 2017 all’Università di Augsburg (Augusta), la Società Tolkieniana Tedesca ha indetto un call for papers: il tema sarà la creazione di mondi, o per usare termini più tolkieniani, la subcreazione. Si tratta di una magnifica occasione per gli studiosi tolkieniani di presentare le proprie ricerche, ma anche per gli amanti della Terra di Mezzo che desiderano compiere i primi passi per diventarlo.

Tolkien e i Classici 2: ecco il Call for papers

Libri classiciDopo la pubblicazione del volume Tolkien e i Classici, avvenuta nel marzo del 2015, il Gruppo Italiano di Studi Tolkieniani e l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani aprono i lavori per la realizzazione di una seconda antologia sullo stesso tema, a completamento della prima e la cui pubblicazione è prevista per novembre 2018. Era il settembre del 2013 quando lanciammo il Call for Papers, in occasione del 40° anniversario della morte di J.R.R. Tolkien. Sotto il coordinamento del Gruppo italiano di Studi Tolkieniani e della casa editrice Effatà si aprivano allora i lavori di quello che era un nuovo modo di lavorare, seguendo l’esempio della critica internazionale e delle modalità applicate per ogni lavoro accademico. Diciotto mesi dopo, quell’idea è divenuta una realtà concreta, con un volume intitolato Tolkien e i Classici, realizzato grazie all’apporto di un numeroso gruppo di studiosi italiani e stranieri e grazie a un accurato e approfondito lavoro di selezione, tutoraggio, curatela e analisi di tutti i testi pervenuti. Il numero delle proposte giunte prima dell’uscita del volume era il triplo di quelle attese e ognuna di esse è stata passata al vaglio critico per rispondere ai requisiti di qualità accademica cui il progetto mirava. Un lavoro lungo ed estenuate che ha portato però a dei risultati soddisfacenti.

Il successo del primo volume

Copertina Tolkien e i ClassiciL’obiettivo di questo secondo volume segue il percorso tracciato dalla prima esperienza, allo scopo di sdoganare definitivamente l’opera tolkieniana in Italia in un piano che va oltre il mero fine divulgativo. J.R.R. Tolkien è indubbiamente un classico della letteratura del Novecento, anzi un classico della letteratura in assoluto. Tuttavia questo fatto non sembra essere ancora recepito negli ambienti universitari, soprattutto italiani, e nelle antologie di letteratura in genere. È da questa consapevolezza che l’Associazione Italiana di Studi Tolkieniani ha promosso il progetto “Tolkien e i Classici”. Questo nuovo Call for Papers rispetta la denominazione di work in progress dello scorso marzo, ai tempo dell’uscita del volume, dove veniva anticipata la realizzazione di questo secondo capitolo che punta ad innalzare ulteriormente la qualità dei studi tolkieniani nel nostro Paese.
Il primo volume ha avuto un successo pressoché inaspettato con presentazioni, sempre più numerose, in gran parte della Penisola, come quella recente a “Più Libri Più Liberi” a palazzo dei Congressi di Roma tenutasi lunedì 7 dicembre 2015, o quella del 4 settembre Roma Dadisé, quella del 3 ottobre a Verona nell’ambito dell’evento Voci dalla Terra di Mezzo. Esito che ha spinto alla pubblicazione del presente Call for Papers.

Call For Papers

Il Gruppo italiano di Studi Tolkieniani, coordinato dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani e dall’Istituto filosofico di studi Tomistici di Modena, è composto da saggisti, scrittori, giornalisti e traduttori che da molti anni dedicano attività di ricerca e divulgazione a Tolkien e alle sue opere. Collettivamente e singolarmente hanno pubblicato articoli e saggi, in particolare per le case editrici Effatà e Marietti 1820, di cui costituiscono il comitato scientifico della collana Tolkien e dintorni.

I candidati che vogliano partecipare al progetto possono inviare una proposta relativa ai seguenti autori:
Francesco Petrarca
Giovanni Boccaccio
Thomas Malory
Ludovico Ariosto
J.M. Barrie
Edmund Spenser
Torquato Tasso
Dante Alighieri
William Shakespeare
William Blake
John Milton
Jonathan Swift
Charles Dickens
Robert Louis Stevenson
Richard Wagner
H.G. Wells
Giovanni Pascoli
Walter Scott
Alfred Tennyson
Thomas Hardy
W.H. Auden
Italo Calvino
Virginia Woolf
T.S. Eliot
George MacDonald
C.S. Lewis
Charles Williams

Le proposte di pubblicazione, non superiori alle 300 parole e accompagnate da un breve CV e da una bibliografia che dovrà soddisfare i più seri criteri di scientificità e completezza, dovranno pervenire entro e non oltre il 30 Giugno 2016 al seguente indirizzo email: info@jrrtolkien.it
Il testo definitivo del saggio dovrà pervenire entro il 15 gennaio 2017, e dovrà essere completo di adeguato apparto bibliografico e di note a piè di pagina.
Saranno accettati saggi scritti in italiano o in inglese, di una lunghezza massima di 15.000 battute (spazi compresi).
Sotto responsabilità degli autori, i saggi devono essere inediti e non devono essere stati proposti a altri editori/riviste/siti web.
I contributi saranno vagliati dal Comitato Scientifico del Gruppo di Studio (composto da: Claudio Antonio Testi, Cecilia Barella, Giampaolo Canzonieri e Roberto Arduini) che potrà o meno accettare lo studio e/o chiedere integrazioni o modifiche.
Anche il secondo volume di “Tolkien e i Classici” sarà pubblicato in italiano, e l’eventuale formato e-book potrà contenere più saggi del libro cartaceo.

ARTICOLI PRECEDENTI
– il Call for Papers
– Vai all’articolo Esce Tolkien i Classici per l’editrice Effatà
LINK ESTERNI
– Il sito web di Tolkien e i Classici
– I libri su Tolkien pubblicati dalla casa editrice Effatà

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Si apre in Spagna il premio di saggistica Ælfwine

Sociedad Tolkien EspanolaLa Sociedad Tolkien Española indice e organizza la nuova edizione del premio Ælfwine per la saggistica con l’obiettivo di promuovere la conoscenza e lo studio della vita e dell’opera di J.R.R. Tolkien e far conoscere e stimolare l’elaborazione di saggi e studi di qualità inquadrati nell’ambito della non-fiction. Consulta qui la convocazione ufficiale (Scarica da qui il pdf). Qui di seguito si elencano i saggi premiati nelle precedenti edizioni del concorso e si includono i testi per la lettura online o il download in formato epub o pdf. A breve verranno aggiunti anche i saggi al momento non disponibili in tali formati. È importante notare come i saggi elencati sono di proprietà dei rispettivi autori. La Sociedad Tolkien Española se ne riserva il diritto alla pubblicazione, così come specificato nelle regole del concorso. Non è consentita la riproduzione totale o parziale dei saggi tramite diversi mezzi di comunicazione o in siti web esterni alla STE senza il consenso degli autori. Non è altresì consentita la loro distribuzione, copia, o l’elaborazione di versioni o opere derivate.

Gli Inklings e re Artù: ecco il Call for papers

Riportiamo l’annuncio di un nuovo Call for papers dedicato a J.R.R. Tolkien, dal titolo The Inklings and King Arthur che sfocerà in un volume edito da Sørina Higgins. La recente pubblicazione di The Fall of Arthur, un poema incompiuto di Tolkien, ha confermato una linea nuova dell’opera dello scrittore inglese. Una chiave di lettura è stata trovata nelle note lasciate dallo stesso Tolkien su come voleva far continuare la storia frammentaria della “caduta di re Artù” (la questione è affrontata anche nell’articolo di fondo di Christopher Tolkien). Dopo che re Artù fu portato via per essere curato, Lancillotto volle seguirlo nel suo viaggio verso est, senza però farne ritorno. In altre parole, Lancillotto si comporterebbe come Earendel. Salpa per andare verso est, alla ricerca della terra di Valinor.

Tolkien e i Classici: ecco il Call for papers

Libri classiciIn occasione del 40° anniversario della morte di J.R.R. Tolkien, il Gruppo italiano di Studi Tolkieniani e la casa editrice Effatà di Torino aprono i lavori per la realizzazione di un libro intitolato Tolkien e i Classici, pubblicazione prevista per dicembre 2014. Ecco il testo del Call for papers: «I classici sono quei libri di cui si sente dire di solito: “Sto rileggendo…” e mai “Sto leggendo…”», scriveva Italo Calvino nel suo testo Perché leggere i classici. Lo scrittore elenca ben 14 punti per definire un classico, e alla fine conclude: «non si creda che i classici vanno letti perché “servono” a qualcosa». Non ci sono buone ragioni per leggerli, essi vengono semplicemente letti ripetutamente.

Ebbene, J.R.R. Tolkien è ormai un classico e a quarant’anni dalla morte le sue opere maggiori sono state lette da circa 200 milioni di persone. La stima è per difetto, mentre è certo che ormai critici, studiosi e semplici lettori in tutto il mondo riconoscono la grandezza di un autore per lungo tempo definito “di genere” e lasciato ai margini della letteratura cosiddetta “mainstream”.
Negli ultimi anni, sono in numero crescente gli omaggi e i riconoscimenti a Tolkien come autore tra i grandi del Novecento.
Anche in Italia, dopo aver varcato la soglia delle aule accademiche, Tolkien viene sempre più spesso chiamato in causa anche nelle aule scolastiche, anche per percorsi interdisciplinari.
Per stimolare lo studio dell’autore inglese e il suo rapporto con il suo tempo, viene varato ora il progetto dal titolo “Tolkien e i Classici”. Nel confronto con gli altri classici si vuol fare emergere le caratteristiche comuni ai classici che Calvino aveva già evidenziato nel suo saggio, e che si applicano perfettamente all’autore del Signore degli Anelli.
Per giungere alla composizione di un volume dedicato a questo tema, si vuol aprire un confronto più ampio possibile unendo il lavoro di studiosi già noti nel campo degli studi tolkieniani italiani al contributo di coloro che vorranno aggiungere le proprie riflessioni.

Il Gruppo italiano di Studi Tolkieniani, coordinato dall’Associazione Romana Studi Tolkieniani e dall’Istituto filosofico di studi Tomistici di Modena, è composto da saggisti, scrittori, giornalisti e traduttori che da molti anni dedicano attività di ricerca e divulgazione a Tolkien e alle sue opere. Collettivamente e singolarmente hanno pubblicato articoli e saggi, in particolare per le case editrici EffatàMarietti 1820, di cui costituiscono il comitato scientifico della collana Tolkien e dintorni.

Sono già previsti i seguenti saggi:
Tolkien e G. Guareschi;
Tolkien e A. Manzoni;
Tolkien e S.T. Coleridge;
Tolkien e G. Orwell;
Tolkien e San Tommaso;
Tolkien e G. Chaucer.

Il
libro Tolkien e i Classici sarà pubblicato in italiano, in formato eBook e print-on-demand.

Nuovi Call for papers su Natura e Medioevo

Kalamazoo: libreriaL’estate è il momento ideale per riordinare le idee. E farsi venire qualche idea buona per partecipare ai diversi call for papers (CFP) su tematiche legate a J.R.R. Tolkien che sono stati lanciati in questi ultimi mesi. Eccone una breve rassegna:

Tre call for papers su Tolkien dagli Usa

Studiosi: Janet Brennan CroftIl ruolo delle donne, il rapporto tra terra e i suoi abitanti, e la nascita della letteratura fantasy postbellica. A ciascuno di questi interessanti temi, tutti in rapporto con J.R.R. Tolkien, è dedicato un call for papers, cioè un invito a inviare saggi per un libro o una rivista oppure testi per una conferenza in un convegno. La primavera porta una ventata di novità negli studi tolkieniani. La curatrice, Janet Brennan Croft, è una vecchia conoscenza del mondo tolkieniano (ne abbiamo parlato qui e qui): bibliotecaria in capo alla University of Oklahoma, è autrice di numerosi libri su Tolkien (tra cui Tolkien and Shakespeare e War and the Works of J.R.R. Tolkien, che nel 2005 ha vinto il Mythopoeic Society Award). La poliedrica studiosa si dedica da alcuni anni all’organizzazione della Mythcon, la manifestazione annuale della Tolkien Society in Usa, cioè la Mythopoeic Society, di cui è anche responsabile editoriale della rivista specializzata Mythlore. Proprio nell’ambito della Mythcon nascono i tre call for papers. Ma andiamo in ordine di scadenza.

Tolkien al Kalamazoo, quest’anno si fa il pieno

Kalamazoo conferenzaKalamazoo è il nome di una città nel bel mezzo del Michigan, sede di un’università e del cosiddetto K-College, prestigiosa scuola d’arte. Al suo interno ogni anno si tiene l’International Congress on Medieval Studies, incontro che riunisce oltre tremila studiosi interessati agli Studi Medievali: è suddiviso in oltre 600 sessioni di lavoro, 3000 tra conferenze, tavole rotonde, workshop e spettacoli. Ci sono anche più di 90 ricevimenti curati da società scientifiche, associazioni e istituzioni pubbliche. La sala mostre vanta quasi 70 espositori, tra editori, rivenditori di libri usati, e fornitori di articoli vari in stile medievale. La manifestazione dura tre giorni e mezzo, nel secondo fine settimana di maggio. In mezzo a tutto questo ormai da diversi anni una sessione è completamente dedicata a Tolkien e a quel che viene chiamato il “New Medievalism”.

Tre Call for papers per gli amanti di J.R.R. Tolkien

L’estate è il momento ideale per riordinare le idee. E farsi venire qualche idea buona per partecipare ai diversi call for papers (CFP) su tematiche legate a J.R.R. Tolkien che sono stati lanciati in questi ultimi mesi. La novità, infatti, è il ricorso sempre maggiore che in ambito accademico si sta facendo per la raccolta di articoli per libri, riviste o per le conferenze nei convegni, tutti dedicati all’autore del Signore degli Anelli. Il CFP di solito viene inviato dagli organizzatori o dai curatori e descrive in modo ampio il tema, l’occasione per la richiesta di intervento, le modalità di invio e i suoi limiti (durata calcolata in minuti per una conferenza o in battute o parole per gli scritti), le norme redazionali e la tipologia di abstract (sintesi) da inviare.
Eccovi i dettagli di ben tre Call for papers legati a Tolkien in ordine di scadenza:

Tolkien Seminar: gli alberi e il professore

Copertina di "Albero e foglia" d J.R.R. TolkienLa Tolkien Society, la nostra madrina inglese, ha appena annunciato che il prossimo Tolkien Seminar si terrà al Bar Convent di York dal 29 al 31 luglio prossimo. Per l’occasione è stato lanciato un nuovo Call for papers, una richiesta di saggi e conferenze su un tema specifico, fatta ai suoi membri, studenti, accademici e studiosi indipendenti. L’attesa per questo nuovo seminario deve essere tanta, perché per la prima volta è stata aggiunta fin da ora una sessione la domenica mattina, oltre alle due sessione del sabato. Il tema quest’anno sarà su Gli alberi di Tolkien. L’argomento è molto ampio: può trattare di giardini, alberi, boschi, foreste, abitanti delle foreste e ciò che possono rappresentare, specialmente in relazione alle tematiche usate dall’autore nelle sue opere. Le conferenze possono riguardare la teoria ecologista, la moderna interpretazione che si può dare alla descrizione che l’autore fa degli alberi, l’approccio che le diverse società e personaggi hanno rispetto agli alberi e possono riguardare anche uno studio interdisciplinare rispetto al tema. I diversi saggi devono rientrare in un esposizione che duri 20 oppure 45 minuti, così da lasciare sempre spazio a 10 o 15 minuti di domande da parte del pubblico.

Tolkien all'Orto Botanico di Oxford«Alberi, boschi, foreste e i loro abitanti, sono presenti in molte parti di: Lo Hobbit, Il Signore degli Anelli, Il Silmarillion, Fabbro di Wootton Major e, naturalmente, “Foglia” di Niggle. Alcuni di loro sono particolari, magici e favolosi, mentre altri sono oscuri, inquietanti e pericolosi. Dalla Vecchia Foresta ai mallorn di Lothlórien, gli Ent di Fangorn o il malevolo Vecchio Uomo Salice. Gli alberi possono anche avere un valore simbolico che può essere esplorato e considerato come, ad esempio, Laurelin e Telperion, i due alberi di Valinor o l’Albero Bianco di Gondor». A questo lungo elenco si può aggiungere anche un elemento biografico: l’albero più caro e amato dall’autore. Si tratta di un ultracentenario Pinus nigra, collocato in un vasto prato dell’Orto Botanico ad Oxford. Tolkien veniva spesso a leggere o riflettere sotto i suoi rami possenti. Proprio lì è stata scattata una delle ultime foto conosciute dello scrittore, fatta dal nipote Micheal il 9 agosto 1973, meno di un mese prima della scomparsa. Tolkien è appoggiato al suo vecchio amico vegetale, che chiamava amichevolmente Laocoon.

Il Pinus nigra amato da Tolkien com'è oggiSe avete potenziali testi da sottoporre, questi sono i termini per la stesura, invio e presentazione del saggio: bisogna inviare un abstract di 300 parole che riassuma l’approccio, il punto di vista e le conclusioni, un titolo possibilmente definitivo e una breve biografia. Gli abstract devono essere inviati entro
e non oltre il 30 giugno 2011 all’indirizzo edsec@tolkiensociety.org.
Lo Smial locale, il Lake Evendim, organizzerà le serate al pub nei giorni di venerdì e sabato, oltre a una serie di visite guidate a York e dintorni, tra cui spicca quella alle fabbriche di birra di York! Per maggiori dettagli si può visitare il sito della Tolkien Society inglese. Si può, invece, scaricare direttamente da qui il Call for papers.




Due call for papers su Tolkien

Un call for papers (CFP) è un metodo usato in ambito accademico per la raccolta di articoli per un libro o una rivista o per le conferenze nei convegni. Il CFP di solito viene inviato dagli organizzatori o dai curatori e descrive in modo ampio il tema, l’occasione per la richiesta di intervento, le modalità di invio e i suoi limiti (durata calcolata in minuti per una conferenza o in battute o parole per gli scritti), le norme redazionali e la tipologia di abstract (sintesi) da inviare. Sempre più internet sta divenendo il modo più diffuso per i Call for papers.
Ecco, quindi, la notizia su due CFP in scadenza in questi mesi per gli studiosi di Tolkien e degli Inklings. Il primo è in occasione della 14 ° Conferenza annuale della C.S. Lewis and Inklings Society, che si terrà presso la Oral Roberts University di Tulsa, in Oklahoma (Usa) il 1 e 2 aprile 2011, con relatori principali Andrew Lazo e Kurt Bruner. La seconda è per la Mythcon 42, il più grande convegno statunitense, organizzato dalla Mythopoeic Society che si terrà a Albuquerque, in New Mexico, dal 15 al 18 Luglio 2011, con ospiti d’onore Michael Drout e Catherynne M. Valente (scrittrice).
Ecco tutti i dettagli:

Call for Papers
C.S. Lewis Society14th Annual C.S. Lewis and Inklings Conference
Oral Roberts University, Tulsa, OK
April 1–2, 2011

The Face of Myth in a World of Reason
Papers on the above theme related to the works of C.S. Lewis, J.R.R. Tolkien, Charles Williams and other Inklings, as well as George MacDonald and Dorothy Sayers are invited. However, papers on other subjects related to the above authors will also be accepted.
There will be a competition for the best undergraduate, graduate, and faculty/scholar paper given at this conference. The winners will be determined by a committee of three jurors from the Executive Board members of the C.S. Lewis and Inklings Society (CSLIS) and will receive monetary awards. To be eligible, the contestant must be a member of the CSLIS and present the paper at the conference. The awards will be presented during the evening banquet on April 1. If you would like your paper to be considered for the competition, please send the full paper by February 18, 2011.
If you do not want your paper considered for the competition but still want to present at the conference, you will need to submit a one-page abstract or a full paper by February 18, 2011. Papers should be 8–10 pages (double-spaced, 12 point font). They need to be original works and not read at previous conferences. Participants will be held to a twenty minute presentation limit. All participants must be members of the CSLIS in order to present at the conference. Participants can download a society membership form.
Send abstracts to: Dr. Mark R. Hall, Conference Director
Phone: 918-495-6111 – Fax: 918-495-6166


Convegno Mythcon 42Mythopoeic Society Conference 42
University of New Mexico, Albuquerque, NM
July 15–18, 2011

Monsters, Marvels, and
Minstrels: The Rise of Modern Medievalism

The year 2011 marks the 75th anniversary of both C.S. Lewis’ publication of The Allegory of Love and J.R.R. Tolkien’s lecture “Beowulf: The Monsters and the Critics.” Spanning the early Anglo-Saxon/Scandinavian heroic legacies and late Continental French-inspired romance traditions, these authoritative works of scholarship dramatically changed academic discussion on their medieval subjects. In addition, their literary reinterpretations laid the groundwork for the modern medievalism that now informs so much modern fantasy literature, Inkling or otherwise. To commemorate these important anniversaries, Mythcon 42 will invite reflection on the impact of these critical works and how they offer new ways to view the fantastic in earlier texts as well as how they initiated many of the approaches modern fantasy applies to its reading of the medieval. While legacies inherited from Anglo-Saxon, Celtic, Scandinavian, Biblical, and Classical cultures will be obvious subjects, papers and panels that explore mythological and fantastic works from other early traditions (such as Native American, Asian, and Middle-eastern) are also welcome, as are studies and discussions that focus on the work and interests of the Inklings (especially J.R.R. Tolkien, C.S. Lewis, and Charles Williams), of our Guests of Honor, and of other fantasy authors and themes. Papers from a variety of critical perspectives and disciplines are welcome.
Guests of Honor: Michael D.C. Drout (Scholar), Catherynne M. Valente (Author)

Send abstracts to: Janet Brennan Croft, Paper Coordinator

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