«Quante cose misteriose si sentono di questi tempi!», esclamò Sam. «Certo che si sentono, se ci si presta orecchio. Ma posso sentire fiabe, favole e storie per bambini rimanendo in casa, se voglio», ribatté Ted. «Senza dubbio», replicò Sam, «e scommetto che alcune di esse contengono più verità di quanto non si creda. Chi ha inventato tutte le storie, in ogni modo?». Ricordate le molte discussioni fatte da Sam Gamgee col suo acerrimo nemico Ted Sabbioso alla locanda del Drago Verde? Bene, ora potrete farle anche voi! Anche se ritenete infantile l’interesse di Sam per i Draghi e gli Elfi non potrete non divertirvi con Hobbit Tales, gioco da tavolo prodotto negli Stati Uniti da Cubicle 7 e portato in Italia da Giochi Riuniti. Progettato da Marco Maggi e Francesco Nepitello, Hobbit Tales è un gioco di narrazione per un numero di giocatori da due a cinque che ricrea l’atmosfera di una tipica taverna della Contea, mettendo al centro del tavolo la bellezza di raccontare le storie della Terra di Mezzo, come potevano fare solo due appassionati lettori di J.R.R. Tolkien.
Riprendono in Galles i corsi online su Tolkien
Chi ci segue da un po’ di tempo conosce bene Dimitra Fimi, una tra le più promettenti giovani studiose delle opere di J.R.R. Tolkien e autrice del libro Tolkien, Race and Cultural History. From fairies to Hobbits (a questo indirizzo la recensione di Claudio Testi), nel 2010 vincitrice del Mythopoeic Fantasy Award. La professoressa Fimi è docente di inglese in Galles, presso la Cardiff Metropolitan University e da qualche anno ha inaugurato corsi on line molto frequentati sul fantasy e J.R.R. Tolkien. Anche quest’anno ha deciso di riproporre i suoi famosi corsi on line dividendoli in due canali: uno più specifico sul lavoro del nostro amato Professor Tolkien (J.R.R. Tolkien: Myth and Middle-Earth in Context) e uno più generico sulla letteratura fantasy prima e dopo l’influsso positivo dei lavori di Tolkien (Fantasy Literature: Tales Before and After Tolkien). Ecco di seguito tutte le informazioni sui corsi, con la durata e gli obiettivi.
L’Aist a Roma: due eventi per il 24-26 ottobre
La nostra Associazione si fa letteralmente in due pur di accontentare tutti gli appassionati di J.R.R. Tolkien a Roma. E lo fa per partecipare a due manifestazioni culturali che si svolgeranno contemporaneamente nell’ultimo fine settimana del mese, dal 24 al 26 ottobre. Lo scrittore inglese, si sa, fu autore di libri ancora oggi tra i più amati al mondo, ma fu anche un illustratore di talento, firmando di suo pugno molte delle copertine e delle immagini interne dei suoi libri. Per questo motivo l’Associazione italiana studi tolkieniani è da sempre attiva in campo letterario e artistico, cercando di valorizzare quelle che possono essere le qualità di giovani scrittori, pittori e artisti che a Tolkien si ispirano. Per questo vuole essere presente dove arte e letteratura si incontrano e influenzano a vicenda.
Le voci dello Hobbit per l’Aist a Lucca Comics
Avevamo già annunciato che per l’edizione 2014 di Lucca Comics and Games avremmo raddoppiato la nostra presenza. Infatti, oltre agli ormai consolidati seminari su «Sogni, lingue e mitologia nelle opere di J.R.R. Tolkien», fiore all’occhiello della nostra associazione dal 2010, quest’anno torneremo anche con lo stand, dedicato principalmente ai nostri artisti. Sarà infatti l’occasione per incontrare di persona artisti affermati come Ivan Cavini, Fabio Leone e Andrea Piparo ma anche Alessio Vissani, fotografo che dipinge letteralmente per immagini ogni nostra iniziativa. Ogni dettaglio sulla nostra presenza, sui seminari e sulle prenotazioni si possono trovare qui. Ma l’edizione 2014 per la nuova Aist triplica addirittura! E ora scoprirete perché…
Reportage da Dozza: un fantastico weekend
Due giorni «fantastici». Potrebbe esser questa la sintesi giusta di un fine settimana importantissimo per la nostra Associazione che ci ha visto crescere per fondare un nuovo soggetto nazionale, che ambisce a diffondere ancor di più il suo lavoro su J.R.R. Tolkien e le sue opere. Da quando siamo stati chiamati a partecipare all’organizzazione della manifestazione ci siamo impegnati al massimo per la sua riuscita. Di concerto con la Fondazione Dozza e con Ivan Cavini, in poco meno di due mesi abbiamo costruito un programma di tutto rispetto, che ha avuto il suo apice nella presenza di uno studioso importantissimo come Thomas Honegger e di un artista di fama internazionale come Angelo Montanini. «Due colpacci!», direbbe i tifosi del genere… I risultati di Fantastika hanno confermato l’impegno: oltre 1.500 visitatori, di cui quasi 900 paganti (bambini e studenti entravano gratis), incassi per circa 4.500 euro (la Rocca è un museo). Il massimo che si poteva, dato che per motivi di sicurezza la Rocca ha un limite di pubblico.
Nel corso delle due giornate, più volte è capitato che gli ingressi siano stati fermati e gruppi di persone abbiano atteso per entrare. Un picco di affluenza particolarmente positivo, se paragonato a quello dei weekend scorsi (280 gli ingressi paganti), che già era un risultato in crescita rispetto a medie precedenti. Sono numeri stratosferici per un’edizione che per la prima volta si è affacciata al pubblico, segno di una offerta valida che è piaciuta e avrà sicuramente seguito.
In Maryland un mese per Il Signore degli Anelli
Il Signore degli Anelli è stato pubblicato per la prima volta nel 1954, e da allora, la cultura pop non è stata più la stessa. Se la risposta iniziale è stata critica, la storia dopo aver catturato molti appassionati lettori, è arrivata a vendere più di 100 milioni di copie in tutto il mondo. È una delle serie fantastiche più popolari di tutti i tempi e ha ispirato innumerevoli opere letterarie tramite la sua trama epica e la mitologia approfondita. Sono queste le motivazioni per cui l’Università del Maryland ha deciso di celebrare il 60esimo anniversario della pubblicazione del capolavoro di J.R.R. Tolkien con un intero mese di eventi. Ma i più attenti e smaliziati lettori del nostro sito avranno già alzato le orecchie a sentir parlare dell’Università del Maryland, perché è il luogo in cui ha insegnato una nostra conoscenza, ora anche socio onorario dell’Aist: Verlyn Flieger!
Pubblicate le “nuove” Avventure di Tom Bombadil
Dopo averlo annunciato già in passato, ecco che è ora disponibile una nuova edizione delle Avventure di Tom Bombadil in inglese. A firmare il volume sono Wayne Hammond e Christina Scull, due dei più infaticabili ricercatori dell’opera tolkieniana. Le Avventure di Tom Bombadil, la cui pubblicazione avvenne originariamente nel 1962, sono una raccolta di sedici poesie, ma soltanto due hanno veramente a che fare con il personaggio di Tom Bombadil. La genesi del libro, come racconta Tom Shippey, trova le sue radici nel 1961 a opera di Jane Neave, zia di John Ronald Reuel, che suggerì al Professore di tirar fuori un piccolo volume, avente come centro il suddetto personaggio, che poteva essere acquistato come regalo natalizio.
Tolkien accolse il consiglio e riunì alcuni componimenti che egli stesso aveva steso in tempi diversi nel corso di quegli ultimi 40 anni. La maggior parte delle sedici poesie erano già state stampate in diverse pubblicazioni fra gli anni ’20 e ’30 del Novecento, nel 1962 il Professore decise così di rivederle interamente, inserendole in una cornice concettuale più ampia, riportando Le Avventure come un traduzione dal Libro Rosso dei Confini Occidentali. Nella raccolta trovano dunque posto temi diversi come la numero 12 The Cat, originariamente scritta per la nipote Joanna, oppure The Mewlips, che non ha espliciti legami con la Terra di Mezzo, la decima Oliphaunt, attribuita a Sam Gamgee (recitata a Gollum davanti al Cancello Nero) e quella che W.H. Auden considerava la miglior poesia di Tolkien, The Sea-Bell.
Tornano gli Argonath sabato 11 a Verona
Anche quest’autunno riprende il ciclo di incontri su J.R.R. Tolkien organizzato dalla Compagnia degli Argonath in procvincia di Verona e dedicato a conoscere l’autore inglese anche dal punto di vista umano. Sabato 11 ottobre alle ore 18.30 presso Biblioteca Comunale di Grezzana (Verona) in via Segni 2, si terrà l’incontro dal titolo “Tolkien: l’uomo e il mito. Racconti incompiuti di un padre storyteller”. Ad intervenire sarà Roberta Tosi, critico d’arte e giornalista, ma anche presidente della Compagnia degli Argonath, nata a Verona quattro anni fa tra appassionati di Tolkien.
L’evento è inserito nel nuovo ciclo di conferenze dedicate al Signore degli Anelli che si terranno ogni due mesi circa, al sabato. Il gruppo quest’anno sarà ancora più attivo e curerà giovedì 9, nella nuova Canonica di Tregnago, alle 20.30, la presentazione della mostra «In te c’è più di quanto tu creda», che tratta l’avventura umana secondo Tolkien ne «Lo Hobbit». Per avere ulteriori informazioni sulla Compagnia degli Argonath e sulle sue attività si può visitare il sito Minas Mal (Torre d’Oro – Diventa ciò che sei nato per essere), la loro pagina Facebook oppure si può scrivere una mail qui o qui. Dal dicembre 2012 è nato anche il giornalino della Compagnia: “Il fuoco segreto“, dedicato ovviamente al mondo di Tolkien.
Un libro da Claudio Testi: «Santi pagani nella Terra di Mezzo»
È appena stato pubblicato un libro che spara in alto. E lo fa sotto l’insegna della nostra nuova Associazione. A scriverlo è Claudio Antonio Testi, segretario dell’Istituto filosofico di studi tomistici e nostro socio. Lo studio è intitolato «Santi pagani nella Terra di Mezzo di Tolkien», edito dalla ESD-Edizioni Studio Domenicano (224 pp., 22 euro – in copertina immagine di Ivan Cavini), e conclude un percorso a cui il filosofo modenese ha dedicato cinque anni di lavoro. L’opera di Tolkien è cristiana o pagana? La domanda ha interpellato lettori e studiosi fin dalla pubblicazione del Signore degli Anelli. Nonostante la notorietà «planetaria» di Tolkien, grazie anche ai film di Peter Jackson, questo dubbio non è ancora stato sciolto con quella completezza critica che merita un autentico classico della letteratura. Il volume è un tentativo in questa direzione. Crediamo che questo lavoro possa essere un riferimento fondamentale per lo studio sugli aspetti più filosofici e religiosi nelle opere di J.R.R. Tolkien. Anche perché, anche su questo importante tema, lo scrittore inglese merita di più. È per questo motivo che, mentre l’inchiostro si sta ancora asciugando, vi proponiamo già una recensione di chi il libro l’ha potuto leggere in anteprima. Buona lettura!
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I Tolkien seminar a Lucca Comics 2014
Tutto pronto per la nuova edizione di Lucca Comics & Games, il Festival internazionale dedicato al fumetto, al gioco e all’illustrazione, che si terrà a Lucca dal 30 ottobre al 2 novembre. Ecco servito il nostro aperitivo in attesa del film Lo Hobbit – La Battaglie delle Cinque Armate, tratto dal romanzo di John Ronald Reuel Tolkien, terzo e ultimo capitolo della trilogia cinematografica firmata dal regista neozelandese Peter Jackson, già al timone della celebre saga del Signore degli Anelli. Quanti vorrebbero approfondire in maniera seria alcuni dei temi trattati dallo scrittore inglese? L’Associazione torna a Lucca Comics and Games 2014 portando i suoi seminari quest’anno dedicati ad alcuni temi espressamente richiesti dai lettori di Tolkien: «Sogni, lingue e mitologia nelle opere di J.R.R. Tolkien».
A Dozza nasce l’Aist: siamo diventati grandi
Avevamo detto che la manifestazione di Fantastika a Dozza, in provincia di Bologna, sarebbe stato per noi un momento importante, fondativo. La dichiarazione che trovate qui di seguito è stata letta all’apertura del secondo giorno, prima delle conferenze del mattino tenute da Roberto Arduini e Thomas Honegger: “Oggi, sotto i bastioni della rocca sforzesca di Dozza Imolese, nasce l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani. La nascita dell’AIST è il punto d’arrivo di un percorso iniziato almeno dieci anni fa. I soci fondatori dell’associazione hanno già all’attivo una quantità di saggi, traduzioni, articoli di giornale, conferenze, convegni, incontri pubblici, pubblicazioni in inglese e partecipazioni a convegni internazionali in Italia e all’estero. Pur provenendo da aree culturali diverse, i soci fondatori si riconoscono negli obiettivi comuni:
• promuovere l’opera di J.R.R. Tolkien e studiarne l’impatto e l’influenza sulla letteratura e la cultura contemporanee, da diverse angolazioni (letteraria, linguistica, poetica, teologica, filosofica, ecc.);
• produrre un contesto di dibattito basato sulla qualità di discorso e su un buon livello di competenza, ovvero essere un punto di riferimento per chi intenda cimentarsi nello studio dell’opera di Tolkien con serietà e onestà intellettuale;
• attivare collaborazioni con il contesto accademico e con l’ambito di dibattito internazionale, attraverso il dialogo e lo scambio con gli studiosi più riconosciuti nel panorama degli studi tolkieniani a livello mondiale;
• indagare e favorire le varie forme di narrazione transmediale nelle quali la narrativa di Tolkien viene trasposta e fatta proseguire (come arti figurative, fanfiction, cinema, teatro, cosplaying, giochi di ruolo, videogiochi, giochi da tavolo, ecc.).
Da quanto detto fin qui risulta chiaro che l’AIST non è interessata a una “via italiana a Tolkien”, bensì a un contributo italiano agli studi tolkieniani, collocandosi allo stesso livello delle società tolkieniane anglosassoni. Allo stesso tempo l’AIST intende promuovere la contaminazione e l’interazione tra le varie modalità e i vari campi creativi nei quali si manifesta la passione per l’opera letteraria di Tolkien.
L’attività dell’AIST poggerà su quattro pilastri:
• il più importante sito d’informazione italiano su Tolkien, jrrtolkien.it (finora sito dell’Associazione Romana Studi Tolkieniani, la quale confluisce nell’AIST e ne costituisce uno dei nuclei di partenza);
• la rivista annuale online “Endòre” (www.endore.it), che conta già 16 numeri e che colleziona saggi e articoli italiani, nonché traduce i più interessanti saggi stranieri, ma ospita anche recensioni e contributi di fanfiction;
• i Tolkien Lab e i Tolkien Seminar, che possono essere organizzati direttamente dall’AIST o in collaborazione con essa, e che sono strutturati su due diversi livelli di approfondimento;
• la festa annuale Fantastika, l’ultimo weekend di settembre, durante la quale avranno luogo conferenze su Tolkien, sul fantasy e la letteratura fantastica, sfilate di cosplayers, mostre d’arte, conferenze ludologiche, tornei di giochi da tavolo e videogame, ecc.
Fin dalla sua nascita l’AIST può contare su sette soci onorari, che sono tra i più importanti studiosi della materia tolkieniana a livello internazionale:
• gli statunitensi Verlyn Flieger e Michael D.C. Drout, insigni studiosi di Tolkien ed entrambi editor della rivista Tolkien Studies (West Virginia University);
• gli inglesi Tom Shippey e John Garth, rispettivamente il più importante allievo di Tolkien in ambito filologico e il più importante biografo vivente di Tolkien;
• lo svizzero Thomas Honegger, massimo esperto di Tolkien in lingua tedesca e direttore della Walking Tree Publishers (casa editrice interamente dedicata alla saggistica su Tolkien);
• il canadese, Christopher Garbowski, docente a Lublino, in Polonia, uno dei più importanti studiosi sulla dimensione spirituale nell’opera di Tolkien.
• l’italiana Emilia Lodigiani, studiosa di autori inglesi e scandinavi, decana degli studi tolkieniani nel nostro paese e fondatrice della casa editrice Iperborea.
A questo elenco si aggiunge il presidente onorario dell’AIST:
• Franco Manni, direttore di “Endòre”, curatore di pubblicazioni tolkieniane in Italia e autore di numerosi saggi tradotti all’estero.
I soci fondatori dell’AIST:
Claudio A. Testi, Roberto Arduini, Federico Guglielmi (in arte Wu Ming 4), Ivan Cavini, Giampaolo Canzonieri, Lorenzo Gammarelli, Alberto Ladavas, Marco Arduini, Simona Calavetta, Matthias Carosi, Dario Cellamare, Manuel Chiofi, Robert Cultrara, Valerio De Camillis, Aur Drakson, Lorenzo Galeppi, Stefano Giorgianni, Claudia Manfredini, Daniela Mastroddi, Erin Oak, Andrea Piparo, Saverio Simonelli, Norbert Spina, Alessio Vissani.
Dozza Imolese (BO), 28 settembre 2014
Svelati i tarocchi ritrovati di Maria Distefano
Abbiamo già parlato delle molte sorprese e novità che attendono gli appassionati di J.R.R. Tolkien a Fantastika, l’evento cui collaboriamo e che si svolgerà a Dozza, in provincia di Bologna dal 28 al 27 settembre 2014, con una coda per le mostre artistiche fino al 5 ottobre. Ricco è il piatto culturale e artistico della manifestazione. Il focus del primo sarà tutto sulle creature fantastiche preferite dal professore: il presidente dell’Associazione romana studi Tolkieniani, Roberto Arduini, su esplicita richiesta terrà una conferenza su I Draghi tra realtà e Terra di Mezzo, seguito idealmente con I Draghi nelle opere di J.R.R. Tolkien, l’intervento di Thomas Honegger, uno dei maggiori studiosi al mondo di Tolkien. Dal punto di vista artistico, uno dei più famosi artisti tolkieniani in Italia, Angelo Montanini, sarà «Padrino di Fantastika 2014». Le sue opere saranno visibili in una delle due mostre di cui la nostra Associazione cura la direzione artistica:
Il Viaggio Inaspettato dedicata a Ivan Cavini e Sulla Soglia – Illustratori italiani nella Terra di Mezzo. Oltre a Montanini, saranno presenti altri quattro artisti che hanno dedicato la loro arte allo scrittore inglese: Fabio Leone, Andrea Piparo, Denis Medri e Maria Distefano. È proprio quest’ultima ha in serbo una grande sorpresa per chi verrà a Dozza…
Buon Hobbit Day! Ecco dove si festeggia
La fine di settembre è un periodo molto intenso per gli appassionati di J.R.R. Tolkien. Oltre a Il 22 settembre si festeggia Lo Hobbit Day, una giornata che è anche parte di Tolkien Week. Lo Hobbit Day commemora il compleanno di Bilbo e Frodo Baggins, raccontato nel Signore degli Anelli. Fu la American Tolkien Society, società chiusa successivamente e da poco ricostituita, a proclamare per prima lo Hobbit Day e Tolkien Week nel 1978, definendoli così: «La Tolkien Week si osserva nella settimana contenente il 22 settembre che è sempre festeggiato come lo Hobbit Day». A causa delle discrepanze tra il calendario della Contea degli Hobbit e il calendario gregoriano, c’è un certo dibattito su quando celebrare lo Hobbit Day, dal momento che l’attuale compleanno sarebbe tra il 12 settembre e il 14 sul nostro calendario, come spiegato nelle Appendici del Signore degli Anelli. Su questo abbiamo scritto anche un approfondimento che si può leggere qui.
Il Potere dell’Anello va in scena a Fossano (Cn)
Anche in Piemonte, si leggono i brani di J.R.R. Tolkien. Si potrebbe commentare così lo spettacolo che si svolgerà sabato 27 settembre a Fossano, una delle sette sorelle della provincia di Cuneo. Lo spettacolo Il Potere dell’Anello si terrà alle ore 21 presso la Confraternita dei Battuti Rossi di Fossano. Come già il titolo lascia intuire, saranno letti brani delle opere di Tolkien.
Quanti record per l’ArsT a Fantastika!
Sarà perché è finita l’estate, perché le scuole hanno riaperto, perché di lunedì ormai lavorano tutti. Sarà che settembre è il mese tolkieniano per eccellenza, perché l’epilogo dello Hobbit nei cinema si avvicina. Potrebbe essere tutto questo, oppure no. In fondo, anche a settembre dell’anno scorso c’erano tutte queste cose. Fatto sta che un successo così enorme nei contatti il nostro sito web non lo aveva mai fatto. Da quel 3 gennaio 2010 (il compleanno di Tolkien!) in cui inaugurammo il sito dell’Associazione romana studi Tolkieniani dopo anni di blog e di esperimenti, è vero che molte cose sono cambiate, soprattutto l’ArsT è cresciuta ed è tornata a organizzare eventi a Roma. Ma questo settembre qualche novità in più c’è. Innanzitutto, il supporto di altre realtà tolkieniane, come il neonato Tolkien Italian Network, che riunisce associazioni e gruppi di appassionati in tutta Italia, tra cui molti nostri amici, sostenitori e lettori. Ma la più grande novità, ed è su questo che puntiamo l’attenzione, è Fantastika,
l’evento cui collaboriamo e che si svolgerà a Dozza, in provincia di Bologna dal 28 al 27 settembre 2014, con una coda per le mostre artistiche fino al 5 ottobre. Proprio oggi Fantastika è stata presentata in conferenza stampa a Bologna, con interventi di Simonetta Mingazzini, presidente della Fondazione Dozza, Ivan Cavini, consigliere comunale dell’Amministrazione di Dozza, e Roberto Arduini, presidente dell’ArsT. L’Associazione ha la direzione artistica delle mostre.
Honegger: «Lo Hobbit tra Tolkien e Jackson»
Il Festival Fantastika di Dozza (Bologna) si avvicina ed è bene conoscere meglio una delle guest star della manifestazione. Per i nostri lettori, ecco allora in esclusiva un’intervista a Thomas Honegger. Professore presso il dipartimento di Studi Inglesi dell’Università Friedrich Schiller di Jena, in Germania, è uno specialista nel periodo medievale. Tra i suoi interessi, si possono trovare anche le opere di J.R.R. Tolkien, su cui ha ampiamente dedicato studi e pubblicazioni. Nato a Zurigo, ma naturalizzato tedesco, è in realtà un gigante degli studi tolkieniani: è curatore di quasi tutti i volumi della collana Cormarë Series della casa editrice Walking Tree e membro del comitato scientifico di Hither Shore, rivista letteraria della Tolkien Society tedesca. Non si contano i suoi studi e saggi e le sue partecipazioni ai convegni internazionali su Tolkien ed è il “motore” dei convegni annuali su Tolkien dell’università di Jena. Insomma, dopo Tom Shippey e Verlyn Flieger, a buon diritto Honegger è uno dei maggiori studiosi al mondo di Tolkien. È, inoltre, appena divenuto neo-segretario della nascente Tolkien Society svizzera (Seryn Ennor), che ha il suo centro a Jenins, sede del Greisinger Museum, tutto dedicato alla Terra di Mezzo. Il 28 settembre a Fantastika terrà una conferenza dal titolo «I draghi nelle opere di J.R.R Tolkien».
Le 20 cose da sapere sul Signore degli Anelli
Il nostro sito web è inondato spesso dalle domande degli appassionati di J.R.R. Tolkien che vorrebbero saper tutto sul loro autore preferito. Molto spesso è sufficiente consultare le Lettere scritte da Humphrey Carpenter oppure le Appendici del Signore degli Anelli, altre è addirittura più semplice: basta leggere il libro! Prendendo spunto da un articolo di What Culture, eccovi le 20 cose che non sapevate sul capolavoro di Tolkien. E se le sapevate già, è sempre un bene ripassarle!
Il Signore degli Anelli: in Francia una nuova traduzione
Ecco una notizia delle più promettenti: la nuova traduzione del primo volume del Signore degli Anelli arriverà nelle nostre librerie entro questo autunno. Peccato che però si tratti dell’edizione in francese. Ma si tratta di una notizia eccellente, e per diversi motivi, non ultimo tra i quali lo stimolo che protrebbe dare all’editore italiano, Bompiani.
Mantova, le Lettere di Tolkien? Rivelano l’uomo

Al liceo classico Virgilio, Chiara Codecà, esperta di letteratura fantasy, e Wu Ming 4 (Federico Guglielmi), autore di “Difendere la Terra di Mezzo”, “L’Eroe Imperfetto” e altri saggi di studio sull’immaginario di tolkieniano, hanno dedicato un lungo dibattito alla ormai leggendaria figura di J. R. R. Tolkien, padre del Signore degli Anelli e di una vastissima letteratura che ha fondato le basi per un intero universo di genere. La premessa dell’incontro, una lettura più approfondita di quell’epistolario del maestro, curato e selezionato dal figlio Christopher e dal suo biografo Humphrey Carpenter.
…Al Festival di Mantova le Lettere di Tolkien
Si torna a parlare di J.R.R. Tolkien al Festival della Letteratura di Mantova. La diciottesima edizione della prestigiosa manifestazione, che si terrà a Mantova da mercoledì 3 a domenica 7 settembre 2014, si preannuncia ricca di novità. Grande spazio sarà dato alla misteriosa forza dell’immaginario, al potere che la letteratura ha di trascinarci all’interno di una storia, facendoci identificare nel suo protagonista o addirittura provare il desiderio di emularlo, è dedicato il percorso degli eroi, un ciclo di tre incontri in cui Colum McCann, Michela Murgia, Francesco Piccolo, Licia Troisi, Chiara Valerio, Wu Ming 4 – stimolati da Stefano Jossa – parleranno dei loro eroi letterari, dei personaggi che hanno segnato una svolta nella loro vita o nel loro rapporto con la lettura. Decisamente nel territorio del fantasy si collocano invece l’incontro con Licia Troisi,
durante il quale il pubblico sarà invitato a esprimersi su quali personaggi richiamare in vita per un possibile prequel di una delle saghe dell’autrice, mentre un voluto sconfinamento fantascientifico si compirà con Paolo Bacigalupi, scrittore statunitense di fantascienza di origini italiane, presentato al Festival da Tullio Avoledo. Com’è nello stile del Festival sono eventi a pagamento e per i quali è consigliabile prenotarsi, visto che si svolgono al chiuso e l’ingresso non sarà illimitato.
L’Arst a Fantastika con mostre e seminari
Avevamo già accennato a una manifestazione tolkieniana a fine settembre. Organizzata dalla Fondazione Dozza Città d’Arte, fortemente voluta dall’amministrazione locale con il patrocinio del comune di Dozza e sotto il coordinamento di Ivan Cavini, noto artista e direttore creativo del Greisinger Museum, la manifestazione Fantastika che si terrà nella rocca di Dozza dal 27 al 28 settembre, ha tutto le carte in regola per essere un successo. E l’Associazione romana studi Tolkieniani ha ricevuto la direzione artistica delle mostre dedicate a J.R.R. Tolkien. A 30 km da Bologna, Fantastika si pone l’obiettivo di esplorare a 360 gradi il mondo del fantastico.
«Con la parola Fantastico si definisce un genere (artistico, letterario, filosofico e ludico) che a sua volta si suddivide in vari sottogeneri. Tra questi: la fantascienza, l’horror, l’epica e il fantasy, che nell’uso comune, è quello più legato al fantastico», è la descrizione della manifestazione. Ma gli organizzatori precisano che la manifestazione avrà una particolare attenzione alle opere di Tolkien «per rimettere ordine in un genere che, a forza di contaminazioni e stravolgimenti, sta perdendo di vista gli aspetti educativi». «Prioritario per noi è il rilancio culturale e turistico del borgo», ha detto al Resto del Carlino Ivan Cavini. «Editoria, arte e conferenze sul tema fantastico saranno all’ordine del giorno, con professionisti del settore, artisti e docenti di fama nazionale e internazionale, che ruoteranno attorno al mondo ludico-artistico di cinema, fumetti e videogiochi».
Dopo più di 40 anni sulle orme di Tolkien
Il 2 settembre di 41 anni fa se ne andava l’uomo che ci ha regalato un sogno. Il 2 settembre 1973, J.R.R. Tolkien salutava il mondo primario per recarsi probabilmente in quella Terra di Mezzo che abbiamo imparato a conoscere attraverso i suoi scritti. Ci lasciava anche per andare a riabbracciare la sua amata Edith, partita appena due anni prima. Da allora entrambi riposano insieme nel cimitero Wolvercote, alla periferia di Oxford. Per ricordare lo scrittore inglese, l’Associazione romana studi Tolkieniani ha deciso di ripercorre un luogo poco conosciuto dell’Inghilterra, la regione dello Yorkshire, che ebbe un’influenza diretta su di lui. Lo facciamo anche perché, a oltre 40 anni dalla scomparsa, sono i molti i luoghi che aspirano alla Terra di Mezzo e al suo autore, non ultima la Nuova Zelanda, terra dove sono stati girate le due trilogie di Peter Jackson.
In Inghilterra, da alcuni decenni i lettori di Tolkien sono andati in visita a Oxford o Birmingham, posando per foto fuori delle case in cui ha vissuto,
visitando i diversi college dove ha studiato o dove in seguito è divenuto “tutor” o docente, rendendo omaggio alla sua tomba oppure perfino andando a bere al Eagle and Child, uno dei suoi pub preferiti. L’industria turistica sta affinando le proprie risorse offrendo Tolkien Tour dedicati. Nell’aprile di quest’anno Birmingham ha pubblicato una brochure sul sentiero Tolkien, brochure che raccomanda di visitare il mulino di Sarehole, Moseley Bog, le case ove Tolkien un tempo ha vissuto, e i luoghi che ha adorato. Un aspetto dannoso del turismo sta però facendo capolino: luoghi che hanno solo un contatto superficiale con Tolkien o, in casi estremi, nessun collegamento in assoluto cercano di saltare sul carro dello sfruttamento turistico.
Nuova Tolkien Society a settembre in Svizzera
Dopo un anno di gestazione nasce una nuova società tolkieniana. Ma dal futuro di tutto rispetto. Il primo fine settimana di settembre nascerà ufficialmente la Società tolkieniana svizzera. Promotore dell’iniziativa è Bernd Greisinger (nella foto sotto con il direttore creativo del museo Ivan Cavini e il fotografo ufficiale Alessio Vissani), che nel primo anniversario dell’apertura del Greisinger museum di Jenins, ha voluto festeggiare l’evento con questo nuovo soggetto che si pone come obiettivo quello di riunire gli smial tolkieniani sparsi per tutta la Svizzera e patrocinare eventi e manifestazioni per gli amanti di J.R.R. Tolkien. Una riunione preliminare si era svolta già l’8 settembre 2013, a conclusione della festa a Jenins.
Dimitra Fimi: «Tolkien è un autore del XX secolo»
Dimitra Fimi, una tra le più promettenti giovani studiose delle opere di J.R.R. Tolkien e autrice del libro Tolkien, Race and Cultural History. From fairies to Hobbits (a questo indirizzo la recensione di Claudio Testi), nel 2010 vincitrice del Mythopoeic Fantasy Award, è docente di inglese in Galles, presso la Cardiff Metropolitan University. La studiosa d’origine greca , ma che da anni vive in Gran Bretagna, insegna e ricerca sulla letteratura fantastica di età vittoriana ed eduardiana e ha inaugurato da qualche anno corsi on line molto frequentati sul fantasy e J.R.R. Tolkien. Di seguito l’Associazione Romana Studi Tolkieniani ha il piacere di presentarvi la traduzione di un’intervista dell’autrice rilasciata a Tolkien Library.
L’intervista
Puoi dirci qualcosa su di te?«Mi chiamo Dimitra Fimi e sono una docente di Inglese alla Cardiff Metropolitan University. Insegno fantasy, science fiction, letteratura infantile, mito e folklore in letteratura e altre materie a livello universitario e post-universitario. La mia specializzazione è sulle operei di J.R.R. Tolkien e sull’evoluzione del fantasy moderno. Ho ottenuto il mio diploma di dottore in discipline umanistiche (in studi sugli antichi celti) nel 2002 e il dottorato (su Tolkien) nel 2005, entrambi alla Cardiff University.»
Quando ti sei innamorata di Tolkien e cosa ti ha spinto ad iniziare a studiare le sue opere?«Ero una studentessa in letteratura inglese all’università di Atene (in Grecia) quando, durante un viaggio in Gran Bretagna per corsi estivi, ho preso il primo volume de Il Signore degli Anelli. L’esperienza è stata simile al primo incontro di Tolkien con il finlandese:“È stato come scoprire un’intera cantina vinicola piena di bottiglie di vino grandioso di un tipo e sapore mai assaggiato prima. Mi ha quasi intossicato” (Letters, p.214) Non potevo credere come un uomo era riuscito a creare un corpus di miti e leggende comparabile in scopo e complessità a molte mitologie reali costruite da intere culture attraverso molti anni! Volevo solamente sapere come lo avesse fatto ed è da li che molte domande della mia ricerca di dottorato nacquero».
Il tuo libro Tolkien, Race and Cultural History: From Fairies to Hobbits, è non solo una delle più interessanti ed
originali analisi della subcreazione tolkieniana, ma è anche vincitore del Mythopoeic Scholarship Award for Inklings Studies del 2010. Puoi dirci qualcosa in più su quest’opera?«Grazie per le tue belle parole! Il libro è venuto fuori dalla mia tesi di dottorato e ho passato molte ore nella ricerca degli Elfi di Tolkien (e sulle prime apparizioni di simili creature fatate); sui linguaggi inventati dal Professore (nel contesto della sua vita e dei tempi), e sul suo passaggio da una modalità di scrittura mitologica ad una modalità più romanzesca, dalla continua evoluzione del Silmarillion a Il Signore degli Anelli. Una tesi di dottorato è una tesi di dottorato, non un libro, quindi mi sono presa più di un anno per riscrivere tutto il mio materiale, aggiungere nuove conclusioni, assicurandomi che l’intera cosa funzionasse bene assieme. Ci sono alcune grandi sezioni del dottorato che non sono entrate nel libro, ad un certo punto dovrò ritirar fuori i dati di ricerca da queste parti inedite e farne qualcosa! Il Mythopoeic Scholarship Award for Inklings Studies è stata una bella sorpresa! Ero molto orgogliosa di esser stata selezionata, ma vincerlo è stato davvero travolgente! Sono molto grata ai membri della Mythopoeic Society che hanno letto e nominato il mio libro.»
Non sei d’accordo che lo studio dei dodici volumi della History of Middle-Earth è uno degli elementi chiave per portare nuove idee e alcuni autori non sarebbero riusciti a scrivere libri di gran lunga migliori su Tolkien se avessero studiato questi libri straordinari? «La History of Middle-earth è una brillante risorsa per qualsiasi studioso serio del lavoro di Tolkien. Sì, non è la più facile da leggere; sì, ha tutte le caratteristiche di una edizione scientifica (con note complicate e a parte, piuttosto che solo prosa e poesia tolkieniana); ma è semplicemente indispensabile per capire il processo creativo del Professore e l’evoluzione delle sue idee. C’è stato un tempo, fino a poco tempo fa, in cui molti studiosi tolkieniani si accontentavano solamente di scrivere saggi accademici e libri su Lo Hobbit, Il Signore degli Anelli ed il Silmarillion, ma quei tempi sono passati e ogni studioso tolkieniano serio dovrebbe aver almeno letto e preso in considerazione la History.»
Dobbiamo aspettarci da te qualche nuovo libro nel prossimo futuro?«Sì, questo è il piano! Come sempre sto lavorando su diverse cose, tutte nello stesso periodo (!), ma molto presto speriamo di decidere su quale progetto concentrarsi per il prossimo libro».
Puoi raccontarci un po’ del corso che tieni alla Cardiff Metropolitan University chiamato “J.R.R. Tolkien: Myth and Middle-earth in Context”?«È probabilmente una delle migliori cose che ho mai fatto, anche se me lo dico da sola! È un corso rilasciato ed insegnato interamente online attraverso la piattaforma della Cardiff Met, aperto a studenti e discenti adulti allo stesso modo, dovunque nel mondo essi siano! È un corso asincrono (non ci sono richieste di essere online ad una certa ora, tutti gli studenti possono completare ciascuna unità settimanale al loro ritmo) il che consente a gente di differenti zone orarie di partecipare. Ho avuto studenti da Europa, Nuova Zelanda, Stati Uniti e Giappone tutti nella stessa classe! Il corso è accreditato al livello MA [Master of Arts, la nostra laurea magistrale, ndr.] (assegna 20 crediti) e approccia Tolkien tramite una doppia lente: Tolkien come scrittore prendendo e (ri)scrivendo il Medioevo e Tolkien come autore del XX sec., molto influenzato dal proprio tempo e dalla storia intellettuale. Questo approccio mi permette di coprire le fonti mitologiche tolkieniane (norreno, finnico, anglo-sassone, celtico, ecc.), ma anche il suo lavoro all’interno del contesto delle preoccupazioni e delle ansie del XX sec. (le due guerre mondiali, le idee di razza e genere, ecc.). Dedichiamo anche un’intera unità alle lingue inventate da Tolkien, che, almeno a mio avviso, non sono un mero accessorio al legendarium tolkieniano, ma parte integrante della sua subcreazione che merita la giusta attenzione.Il corso dura dodici settimane consecutive (10 unità settimanali più una settimana di lettura nel mezzo e una settimana di scrittura del saggio alla fine) e comprende lezioni scritte, così come materiale in formato audio e video. I miei studenti hanno accesso a due lezioni di ospiti: una di Tom Shippey su La Leggenda
di Sigurd e Gudrun e una di John Garth su Tolkien e la Grande Guerra.Tutti gli studenti hanno inoltre accesso alla libreria elettronica della Cardiff Met che include una serie di ebook (come la J.R.R. Tolkien Encyclopedia) e riviste elettroniche (per esempio i Tolkien Studies e Mythlore) nonché banche dati e altre risorse.»
Quanto spesso partono questi corsi? Quando parte il prossimo su Tolkien e come la gente può iscriversi?«Solitamente tengo questi corsi due volte l’anno: il corso sul Fantasy ogni estate (partendo da maggio e finendo in luglio) e quello su Tolkien ogni autunno (da settembre alla fine di dicembre).»
Sei stata nominata e premiata con la Fellowship for Most Inspiring Lecturer dagli studenti della Cardiff Met quest’anno. Deve esser stato sorprendente?«È stato veramente bello, esistono diversi tipi di riconoscimenti che possono provenire dai colleghi o dalla dirigenza, ma essere premiata dagli studenti è stato uno dei più bei momenti della mia carriera. La Cardiff Met ha chiesto agli studenti di votare per il miglior docente in cinque categorie, e io sono stata votata come Most Inspiring Lecturer [docente maggiormente ispirante, ndr.], mi sono davvero commossa!»
Dopo diversi anni di insegnamento di questi corsi, c’è qualche storia di successo di un tuo studente che vuoi condividere con noi?«Oh, certo! Molti dei miei studenti hanno preso parte o fornito documenti al recente Postgraduate Symposium organizzato dalla Tolkien Society come parte di Return of the Ring, tenutosi alla Università di Loughborough. Sono stata coinvolta nell’organizzazione di questo Symposium ed ero orgogliosa all’inverosimile di vedere i miei studenti presentare ricerche originali su Tolkien!Sandra Hall e Andrew Higgins hanno proposto due eccellenti articoli basati sui saggi che hanno scritto rispettivamente per i miei corsi sul Fantasy e su Tolkien. Sara Brown, Sonja Virta e Elise McKenna continuano a condurre originali ricerche su Tolkien ed hanno presentato altrettanto brillanti articoli.Altre storie di successo sono quelle di Marie-Noelle Biemer, i quali saggi per il mio corso sul Fantasy online sono stati pubblicati lo scorso Marzo sulla rivista Fastitocalon, mentre Andrew Higgins sta facendo il dottorato, sotto la mia supervisione, sulle prime fasi del legendarium tolkieniano. Tante congratulazioni a tutti loro!»
Possiamo aspettarci che qualche tuo studente esca con nuovi libri, studi o progetti su Tolkien che possano interessarci?«Certamente, lo spero! Come ho detto prima, uno dei miei studenti ha già pubblicato, altri invece stanno preparando pubblicazioni proprio mentre parliamo.»
Le tue radici sono in Grecia, come vivono Tolkien i greci? C’è una buona comunità di fan?«Ad essere assolutamente onesta, sono stata una studente di Inglese all’Università di Atene e non ho mai sentito parlare di libri di Tolkien in traduzione greca. Oggi c’è una Tolkien Society molto attiva in Grecia (http://tolkien.gr) ma quand’io scoprii Tolkien le sue opere non erano conosciute come ora. I film di Peter Jackson hanno giocato un importante ruolo nell’apertura dei lavori di Tolkien ad un ampio pubblico.»
La tua conferenza in Galles. Molto è stato scritto ultimamente circa la connessione fra Tolkien ed il Galles. Cosa ne pensi?«Alcuni dei miei primi lavori erano proprio su quest’argomento, ho esaminato la relazione di Tolkien con le “cose celtiche” incluse le letterature medievali irlandesi e gallesi (un articolo del 2006 sulla rivista Folklore, intitolato “Mad” Elves and “Elusive Beauty”: Some Celtic Strands of Tolkien’s Mythology’ ; e uno del 2007 sui Tolkien Studies dal titolo ‘Tolkien’s “‘Celtic’ type of legends”: Merging Traditions’). La seconda parte del mio libro (Tolkien, Race and Cultural History) si focalizza sui linguaggi tolkieniani e include una dissertazione sul Gallese e sui suoi effetti sulle teorie linguistiche tolkieniane.
Ulteriori ricerche sul Galles di Tolkien e l’uso del Gallese sono state recentemente pubblicate, come Tolkien and Wales di Carl Phelpstead e Tolkien and Welsh di Mark Hooker. Entrambi sono eccellenti contributi in questo campo.»
Ultima domanda…la trilogia de Lo Hobbit, qual è la tua opinione?«Ho apprezzato i film de Il Signore degli Anelli e sicuramente mi godrò pure quest’ultima trilogia (anche se sono combattute sul come Jackson stenderà Lo Hobbit su tre pellicole!). Ho contribuito con un saggio al libro Picturing Tolkien di Janice Bogstad e Philip Kaveny sulla trilogia jacksoniana de Il Signore degli Anelli, ma il mio interesse principale da studiosa rimane sui lavori scritti di Tolkien.»
Dettagli del libro:
Titolo: Tolkien, Race and Cultural History. From fairies to Hobbits
Copertina rigida: 264 pagine
Editore: Palgrave Macmillan
Autore: Dimitra Fimi
Lingua: Inglese
ISBN-10: 0230219519
ISBN-13: 978-0230219519
Trailer del corso J.R.R. Tolkien: Myth and Middle-earth in Context
https://www.youtube.com/watch?v=r-56l5lYbbM#t=12
ARTICOLI PRECEDENTI:
– Vai alla recensione di Tolkien, Race and Cultural History. From fairies to Hobbits di Claudio Testi
LINK ESTERNI:
– Vai al sito della Cardiff Metropolitan University
– Vai al sito di Dimitra Fimi
– Vai al sito della Mythopoeic Society
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Il Silmarillion di Tolkien secondo Peter Jackson
Se ne è parlato e se ne parlerà ancora molto nonostante ciò che afferma il regista neozelandese. Ma a quanto pare il suo diniego non dipende dal fatto di non voler girare il film, ma tutto dipende solo da una questione di diritti della Tolkien Estate sugli scritti del Professore. C’è da considerare il veto assoluto che Christopher Tolkien ha impresso su questo libro, aborrendo le trasposizioni cinematografiche del buon Peter. Ora esce un’intervista su Collider a Peter Jackson, a pochi giorni dal Comic-Con di Los Angeles, in cui tra le molte domande, il regista si è soffermato sulla possibilità, dopo Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli, di poter fare un film anche sul Silmarillion.
