Mentre cresce l’attesa per la serie Amazon Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, arriva l’annuncio che il lungometraggio animato Lord of the Rings: The War of the Rohirrim ha una data d’uscita: il 12 aprile 2024, come svelato in esclusiva dal noto portale Variety. Della produzione non si sa molto, seppur ci sia già un primo screen ad anticipare le vicende, come potete vedere di seguito.
Warner Bros, che si trova al lavoro sulla nuova produzione potenzialmente dalla qualità davvero eccelsa, stando a questa prima foto, avrà tutto il tempo di approfondire il progetto, visto che oltre due anni ci separano dal debutto della produzione, che di sicuro continuerà a essere sviluppata e approfondita anche dopo aver analizzato il successo degli altri progetti legati al mondo di Tolkien.
Autore: Roberto Arduini
Trento, da marzo il laboratorio tolkieniano
Anche quest’anno, per il quarto anno consecutivo, nei mesi di marzo e aprile si terrà presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’università di Trento il laboratorio di analisi del testo narrativo tolkieniano e scrittura creativa a cura di Wu Ming 4, connesso all’insegnamento di Letteratura inglese e al corso di laurea in Letterature euroamericane, traduzione e critica letteraria. Il titolo del laboratorio di quest’anno è La dama e il mezzuomo: eroi, antieroi ed eroine dalla crisi dei ruoli alla costruzione dell’io nel Signore degli Anelli. Il lavoro si strutturerà come sempre in tre fasi:
Analisi del testo
Il laboratorio cercherà di inquadrare i personaggi chiave della costruzione narrativa tolkieniana nel loro percorso di formazione, crisi e catarsi, prediligendo in particolare lo sguardo degli hobbit e il ruolo della componente femminile, e mettendoli a confronto con altri modelli eroici presenti nella storia.
Scrittura
Il lavoro dei partecipanti sarà finalizzato alla produzione di un elaborato narrativo che riprenda uno dei temi o delle figure affrontate durante l’analisi del testo narrativo e si innesti in maniera coerente sull’universo raccontato nel romanzo.
Restituzione
Commento e feed-back sul lavoro svolto dai singoli partecipanti e valutazione degli elaborati.
Scopo del laboratorio è quello di indagare attraverso la lettura partecipata e la scrittura creativa, ovvero la fan fiction, gli aspetti meno immediatamente evidenti dell’opera narrativa, nonché le potenzialità espansive dell’universo letterario creato da J.R.R. Tolkien. Ormai da diversi anni, in ambito anglosassone, si è cominciato a considerare la fan fiction come una forma di critica letteraria “attiva” a tutti gli effetti, che sempre più trova spazio anche negli studi accademici e negli articoli che si occupano di letteratura. Lungi dall’essere mera imitazione o esercizio sterile di mimetismo narrativo, la fan fiction può sprigionare potenzialità ulteriori degli universi letterari, illuminarne aspetti reconditi o impliciti nelle pieghe delle storie, espandere le storie stesse con sequel, prequel e spin off, o ancora con riscritture da punti di vista inattesi e spiazzanti.
Testi primari di riferimento:
J. R. R. Tolkien, The Lords of the Rings, HarperCollins (qualunque edizione recente)
J. R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Bompiani, 2019-2020
Letteratura secondaria di riferimento:
J. B. Croft, L. A. Donovan (ed.), Perilous and Fair: Women in the Works and Life of J.R.R. Tolkien, Mythopeic Press, 2015
J. B. Croft (ed.), Baptism of Fire: The Birth of the Modern British Fantastic in World War I, Mythopeic Press, 2015
P. H. Kocher, Il maestro della Terra di Mezzo, Bompiani, 2011
T. A. Shippey, J.R.R. Tolkien: la via per la Terra di Mezzo, Marietti 1820, 2005
T. A. Shippey, J.R.R. Tolkien autore del secolo, Simonelli, 2004
I precedenti laboratori tenuti da Wu Ming 4 all’Università di Trento:
– Never ending editing: la creazione ricorsiva del legendarium tolkieniano – Il Silmarillion e i Books of Lost Tales (anno accademico 2020-2021): qui la descrizione.
– Costruire mondi: architettura narrativa e temi portanti del Signore degli Anelli (anno accademico 2019-2020): qui la descrizione.
– Lo Hobbit: un viaggio di crescita personale (anno accademico 2018-2019): qui la descrizione.
Calendario:
Il laboratorio si terrà i giorni 8-15-22-29 marzo e 5-12 aprile, dalle ore 10:00 alle 12:00. Si concluderà il 17 o 24 maggio con il commentario degli elaborati.
ARTICOLI PRECEDENTI:
– Vai all’articolo Trento, all’università il nuovo corso di WM4
– Vai all’articolo Tolkien in università a Trento con Wu Ming 4
– Vai all’articolo Un nuovo corso di Wu Ming 4 all’Università di Trento
LINK ESTERNI:
– Vai al sito dell’università di Trento
– Vai al blog di Wu Ming, Giap
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Zaentz mette in vendita i diritti del Signore degli Anelli
Mai tempismo è stato più appropriato di questo. Alla vigilia della nuova febbre planetaria che da Hollywood si sta per riversare sul mondo intero con la nuova serie tv targata Amazon, ecco che vengono messi all’asta i diritti di sfruttamento commerciale delle opere più famose di J.R.R. Tolkien. Proprio quando una valanga di miliardi potrà ricoprire il proprietario dei diritti grazie a film, merchandising, giochi ed eventi live dedicati a Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit, la Saul Zaentz Co. ha deciso di vendere le sue partecipazioni. Zaentz Co. ha assunto ACF Investment Bank per gestire il processo di vendita, che si svolgerà questa settimana mentre i banchieri fanno il giro degli acquirenti più logici di Hollywood. Si prevede che i diritti sulle opere di Tolkien raggiungeranno almeno i 2 miliardi di dollari, sulla base di recenti valutazioni specializzate. La tempistica del processo di vendita non è casuale. Amazon presenterà in anteprima la sua tanto attesa serie TV a mega budget della saga durante la partita del Superbowl di domenica sera, 13 febbraio (il 14 in Italia). E proprio Amazon è in cima alla lista dei primi candidati per acquisire i diritti aggiuntivi ora detenuti da Zaentz.
The Rings of Power: analisi e punti chiave
Nella giornata di ieri, Amazon, attraverso il settimanale Variety, ha diffuso le prime immagini promozionali della serie The Rings of Power, che hanno “infiammato il web”: i commenti sono stati tantissimi, e hanno mostrato una profonda divisione tra gli appassionati. Se da un lato si è potuta verificare una notevole cura nei costumi e nei particolari, dall’altro lato, però, la comunità tolkieniana in buona parte ha espresso critiche negative per alcune scelte forti della produzione che si possono intuire da queste prime immagini. In questo articolo noi vogliamo cercare di fare chiarezza su questi punti controversi e mostrare che alcune preoccupazioni sono meno giustificate di quelle che si crede, mentre altri punti, passati sotto silenzio da chi ha espresso il proprio disappunto, sono i più importanti e che necessitano di più materiale da vedere prima di esprimere un giudizio. Fino a che la serie non uscirà, il giudizio deve rimanere cauto, in entrambe le direzioni. Ma vediamo nel dettaglio i vari punti.
Serie tv Amazon, nuove immagini e prime storie
Boom!!! Finalmente Amazon ha messo in moto la macchina promozionale e ora fa sul serio. Dopo avere rivelato il titolo ufficiale, The Lord of the Rings: The Rings of Power (Il Signore degli Anelli: gli Anelli del Potere), dopo aver mostrato ben 23 poster dei personaggi (con anche traduzioni nelle varie lingue in cui sarà trasmesso, qui l’analisi), dopo aver annunciato il primo trailer per la notte del Superbowl, il 14 febbraio prossimo, ora rivela tramite Vanity Fair le immagini delle riprese e alcuni dei personaggi che appariranno nella serie tv. Secondo il reporter di Vanity Fair, che ha già visto i primi tre episodi, la serie tv è «un sontuoso e avvincente mix di intrighi di palazzo, magia, guerra e mitologia e ci sono abbastanza misteri per alimentare un migliaio di podcast.
Alcuni personaggi saranno familiari e saranno l’attrazione iniziale mentre gli spettatori vedono svolgersi il loro destino». La storia si destreggerà tra 23 protagonisti, appunto, e filoni narrativi multipli, dalle profondità delle miniere di Nani delle Montagne Nebbiose alla politica del regno elfico di Lindon e alla potente isola umana simile ad Atlantide, Númenor. Tutto questo si concentrerà, alla fine, attorno all’evento che dà il nome alla trilogia: la forgiatura degli Anelli. Tra sorprese e conferme, ci sono moltissime chicche da scoprire!
Serie tv: Amazon rivela i poster dei personaggi
Amazon inizia a fare sul serio con la serie tv dedicata agli eventi precedenti Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit, raccontanti nelle Appendici e nel Silmarillion. Prima ha rivelato il titolo ufficiale, The Lord of the Rings: The Rings of Power (Il Signore degli Anelli: gli Anelli del Potere) facendo capire che c’è un legame stretto con capolavoro di J.R.R. Tolkien e soprattutto con la prima trilogia di Peter Jackson e contemporaneamente rendendo chiaro l’argomento almeno della prima stagione, cioè gli altri anelli forgiati da Sauron, che poi caddero sotto l’influenza dell’Unico Anello. Ora i vari account social di Amazon Prime Video hanno appena rilasciato un intero catalogo di quello che potrebbe essere il cast della prima stagione. Ben 23 poster dei personaggi (con anche traduzioni nelle varie lingue in cui sarà trasmesso, tra cui l’italiano), anche se al momento non sono rivelati i volti, ma l’attenzione è concetrata tutta sulle mani, di cui alcune portano anelli, sugli abiti, le armi e gli armi oggetti che portano.
Chi potrebbero essere? C’è la sensazione che in questo guazzabuglio di mani e braccia si voglia suggerire il rimescolamento continuo di razze e popoli della Terra di Mezzo che caratterizzarono la Seconda Era e l’inizo della Terza Era. Sicuramente, alcune immagini rimandano chiaramente ad alcuni personaggi noti (Sauron, Ar Pharazon, Celebrimbor, Elendil, ecc.), ma analizzeremo tutti i dettagli delle immagini in un articolo a parte domani. Per ora godetevi lo spettacolo nella galleria qui sotto e che la speculazione abbia inizio! #LOTRonPrime
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…Il Signore degli Anelli torna al cinema: le date
In occasione dei vent’anni dall’uscita del primo capitolo, Il Signore degli Anelli, la trilogia ispirata alla pagine di J. R. R. Tolkien e diretta da Peter Jackson, ritorna ancora una volta al cinema, nella versione rimasterizzata e in 4K realizzata dal regista stesso. Nelle multisale del Circuito UCI Cinemas propone infatti un revival dal nome “Rivivi Il Signore degli Anelli”, proponendo nuovamente la saga cinematografica. Gli appassionati potranno così rivivere le avventure della Terra di Mezzo, accompagnati da un cast d’eccezione, che vede tra i suoi membri Ian McKellen, Elijah Wood, Viggo Mortensen, Sean Astin, Billy Boyd, Orlando Bloom, Sean Bean, Cate Blanchett, John Rhys-Davies, Hugo Weaving, Christopher Lee e Karl Urban.
The Rings of Power: ecco l’analisi del titolo
Finalmente, nella giornata del 19 gennaio, Amazon ha annunciato il titolo della serie tv sulla Seconda Era della Terra di Mezzo: The Rings of Power (ne abbiamo parlato anche qui). Premessa importante: è un sottotitolo, perché il titolo principale rimarrà The Lord of The Rings e quindi si presume che questa seconda titolazione riguardi le prime due stagioni, ma è ancora tutto da confermare. In questo articolo, però, vogliamo soffermarci sulle implicazioni narrative che porta con se questo titolo, che non sono pochi.
Amazon, svelato il titolo ufficiale della serie tv
Prime Video di Amazon si sta preparando per la tanto attesa serie tv de Il Signore degli Anelli, in arrivo il 2 settembre di quest’anno. E finalmente oggi i produttori hanno svelato il titolo. È Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere (The Lord of the Rings: The Rings of Power). Lo ha rilevato anche lo stesso Jeff Bezos con un’immagine (riportata qui sotto) e un post su Instagram. Non si tratta però di una normale serie tv. Il budget e il tempo già speso oltre all’investimento previsto – in tutto si supera il miliardo di dollari – chiariscono bene la differenza tra una normale serie tv e questa serie. Il titolo infatti, come afferma il comunicato stampa ufficiale, «è stato forgiato da vero metallo fuso che scorre come un fiume di lava fusa in legno intagliato a mano nella forma delle lettere».
Sulle orme del Signore degli Anelli in Piccardia
Prima della Grande Guerra, J.R.R. Tolkien scriveva solo poesie. E fu al suo ritorno dalle trincee che iniziò a scrivere i suoi racconti fantastici. Già nel 1917 iniziò a scrivere le prime storie che riguardano Il Silmarillion, che non sarebbe stato pubblicato fino al 1977, quattro anni dopo la sua morte. L’autore non racconterà mai quello che aveva vissuto nella Somme. Almeno non direttamente. Ma tutti gli studiosi concordano sul fatto che questa esperienza abbia influenzato il suo lavoro. E per trovarne tracce, dopo il grande lavoro di John Garth nel libro Tolkien e la Grande Guerra, (Marietti 1820, Milano-Genova 2007), è sempre più difficile. Ma c’è qualcuno che ha trovato altri documenti inediti della vita di Tolkien soldato in Francia.
Varese, le Lettere di Babbo Natale per i bimbi
Il periodo natalizio si conclude con un altro omaggio a J.R.R. Tolkien. A Maccagno con Pino e Veddasca, piccolo comune sul lago maggiore nella provincia di Varese in Lombardia, i bambini potranno festeggiare l’Epifania partecipando a uno spettacolo teatrale che andrà in scena domani, giovedì 6 gennaio, alle ore 16.15, all’Auditorium di via Valsecchi.
3 gennaio, 130 anni fa nasceva JRR Tolkien
Nasceva 130 anni fa, il 3 gennaio 1892, John Ronald Reuel Tolkien, scrittore del Signore degli Anelli, uno dei romanzi più letti al mondo con oltre 150 milioni di copie vendute e da cui è stata tratta una trilogia di film che ha vinto complessivamente 17 Oscar, di cui 11 solo per l’episodio finale. Nato a Bloemfontein, in Sudafrica, da genitori inglesi originari di Birmingham, trascorre la quasi totalità della sua via in Inghilterra, a Oxford, dove all’università fu docente di lingua e letteratura anglosassone e inglese (1925-59). Il Signore degli Anelli è ormai considerato uno dei capolavori della letteratura moderna. Il mondo creato da Tolkien incredibile e complesso come quello reale. I temi trattati cercati e sfuggenti come i grandi perché dell’umanità.
Il Signore degli Anelli torna in tv per Natale
A venti anni dalla sua uscita al cinema, la saga cinematografica di Peter Jackson – adattamento dal celebre romanzo di J.R.R. Tolkien – torna in tv in tempo per Natale. Diretta dal regista neozelandese e basata sull’omonimo romanzo di J.R.R. Tolkien, su Canale 20 arriva in prima serata la trilogia completa, in versione extended de “Il Signore degli Anelli”. Un appuntamento speciale, che arriva proprio per festeggiare l’anniversario dei 20 anni del primo capitolo, “La compagnia dell’Anello”, uscito nei cinema statunitensi il 19 dicembre 2001. Jackson è riuscito a portare sullo schermo un’opera che si riteneva impossibile. Con La Compagnia dell’Anello il regista neozelandese dava inizio a una trilogia che si sarebbe conclusa tre anni dopo. In mezzo incassi stratosferici, critiche esaltanti e un bottino di premi Oscar. Tra miti e leggende, progetti grandiosi e nuovi effetti speciali, il percorso di Peter Jackson, cineasta neozelandese è divenuto punto di riferimento per gli appassionati di cinema e di Tolkien di tutto il mondo. La sua trilogia si è dimostrato anche un vero e proprio record di incassi al botteghino, facendo anche il pieno di premi: ben 17, di cui ben 11 a “Il ritorno del Re”. Notevole è anche il cast radunato per il kolossal, proprio come il libro fonte d’ispirazione per altre pellicole di genere fantastico: Elijah Wood, Ian McKellen, Orlando Bloom, Viggo Mortensen, Liv Tyler, Christopher Lee, Sean Astin e Andy Serkis nei panni del celeberrimo Gollum.
IL SIGNORE DEGLI ANELLI: LA PROGRAMMAZIONE
venerdì 24 dicembre ore 21.10 circa: Il Signore degli Anelli – La compagnia dell’Anello
sabato 25 dicembre ore 21.10 circa: Il Signore degli Anelli – Le due Torri
domenica 26 dicembre ore 21.10 circa: Il Signore degli Anelli – Il ritorno del Re
ARTICOLI PRECEDENTI:
– Vai alla recensione di Alberto Crespi: «Che furore il drago!»
– Vai all’articolo Jackson e il Silmarillion: perché non lo farà?
– Vai all’articolo Esce Lo Hobbit 2! Le scelte di Jackson
– Vai all’articolo Cosa avrebbe pensato Tolkien dei film di Jackson
SPECIALE LO HOBBIT – UN VIAGGIO INASPETTATO
– Recensione positiva dei soci dell’ArsT
– Recensione negativa dei soci dell’ArsT
– Il film di Jackson, secondo Tom Shippey
– Il film di Jackson, secondo Franco Manni
– Vai a Lo Hobbit di Jackson: la rassegna dal mondo
SPECIALE IL SIGNORE DEGLI ANELLI
– Vai alla pagina sul Signore degli Anelli di Peter Jackson
– Vai alla recensione de La Compagnia dell’Anello
– Vai alla recensione de Le due Torri
– Vai alla recensione de Il ritorno del Re
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Modena, eroe e drago dal mito alla fiaba
Il TolkienLab di Modena, ormai consolidato appuntamento per tutti gli appassionati di J.R.R. Tolkien, porta con sé un gradito ritorno, ma soprattutto un bellissimo regalo: una conferenza di Verlyn Flieger! Organizzati dall’Istituto Filosofico di Studi Tomistici e dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, sono un vero e proprio fiore all’occhiello per le due associazioni, e sono riservati a quegli studiosi che si sono distinti nel corso dell’anno per il loro lavoro sulle opere dello scrittore inglese e nel tempo sono divenuti una delle vetrine più ambite d’Italia per chi vuole far conoscere i propri studi. In oltre 8 anni, i TolkienLab hanno ospitato ben 38 studiosi diversi e hanno raggiunto i 68 interventi, come scritto qui.
Il Signore degli Anelli: Gollum, il nuovo teaser
Un nuovo teaser trailer per il videogioco de Il Signore degli Anelli, Gollum è stato rilasciato durante l’ultima edizione dei The Game Awards, che si è svolta il 9 dicembre. Mostra la lotta tra le due personalità di Sméagol e Gollum mentre giocano a vicenda con una nuova sbirciatina alla modalità d’avventura in stealth-action del gioco che arriverà nel 2022. Non è ufficializzata ancora una data specifica e i nuovi dettagli di questo nuovo teaser sono pochissimi, come è ormai prassi generalizzata.
Stefania Auci: Tolkien cultore della libertà delle donne
«Il fantastico dovrebbe essere insegnato a scuola», è l’opinione di Stefania Auci, secondo cui il femminismo ha trovato terreno fertile nella letteratura dell’irreale, primo fra tutti nelle opere di JRR Tolkien. L’autrice dei Leoni di Sicilia sostiene la serietà di un genere letterario vastissimo e che, nella sua accezione larga di “fantastico”, spazia dalla fantascienza all’horror agli Hobbit. «È con le sue storie che si possono raccontare i grandi problemi del Novecento. Guardate come Tolkien rielabora il lutto della Grande Guerra nella trilogia dell’Anello» dice Auci.
Ma c’è di più, perché il fantastico è stato terreno fertile per il racconto della libertà delle donne, più di tutti gli altri generi, grazie alla sua capacità di colonizzare la memoria collettiva con i suoi cult. Le conquiste del femminismo del secolo scorso si riversano nelle eroine e nelle donne di potere che compaiono tra le pagine e i film di scrittori e registi prima e scrittrici e registe poi.
«Ci sono tante donne forti nel fantastico, dagli anni Settanta in poi – dice Stefania Auci – È il femminismo a far entrare la realtà nei racconti: le Bene Gesserit nel Dune di Frank Herbert, che prendono le decisioni; la principessa Leila in Star Wars di George Lucas, che combatte e guida i caccia stellari. E a sua volta, con questi messaggi, la libertà delle eroine dall’irrealtà del racconto ritorna a gamba tesa nella realtà, in maniera se vogliamo meno traumatica del femminismo nelle piazze».
Ma anche prima degli anni più caldi per l’attivismo occidentale, gli scrittori fantasy sono tra i più sensibili nel raccogliere il cambiamento della società. «Tolkien era un cultore della libertà delle donne – continua Auci – e certo, lo era come lo si era all’epoca. Prendete Éowyn: la principessa si maschera da soldato e combatte. Sarà quella che annienta il male, realizzando la profezia che diceva che non sarebbe accaduto per mano di uomo. E effettivamente accade per mano di una donna. Ancora una volta Tolkien ha preso la realtà del suo tempo, la lotta delle suffragette di occupare un ruolo più forte nella società che era cresciuta con la Grande Guerra, quando le donne avevano mandato avanti la nazione con gli uomini al fronte, e l’ha portata in un romanzo. Quando Éowyn parla con Aragorn gli dice: ho paura di essere chiusa in una gabbia finché non sarò talmente anziana da non avere voglia di altro».
GW lancia la Battaglia nella Tomba di Balin
Game Workshop continua ad approfondire la Terra di Mezzo e ha annunciato che un nuovo gioco sarà distribuito in occasione del 20esimo anniversario dall’uscita de Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello al cinema. Il suo titolo è The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring – Battle in Balin’s Tomb e costerà 60 euro. Il gioco sarà per due o più giocatori e replicherà il combattimento tra la Compagnia dell’Anello e goblin e orchi, oltre a un pericoloso troll di caverna nelle miniere di Moria.
Tolkien Studies: nel 2022 la Cronologia di ISdA
La prestigiosa rivista Tolkien Studies ha annunciato il suo primo supplemento in assoluto: A Chronology of The Lord of the Rings. L’annuncio è giunto, come di consueto, sul blog di David Bratman, che insieme a Michael D.C. Drout e Verlyn Flieger, dirige la rivista accademica che da anni guida gli studi relativi alle opere di J.R.R. Tolkien. Come sempre da qualche anno, la pubblicazione della rivista Tolkien Studies: A Scholarly Annual Review, edita dalla West Virginia University Press avviene in duplice formato: cartaceo con copertina flessibile e sul sito Project MUSE.
Criptovalute, la Tolkien Estate blocca JRR token
La Tolkien Estate è riuscita a bloccare una criptovaluta che si era autodefinita «l’unico token che li governa tutti», sfruttando la notorietà mondiale di J.R.R. Tolkien e dei suoi libri. L’ultimo capitolo di questa vicenda è di martedì 23 novembre, quando la società che tutela i diritti di molte delle opere dello scrittore e la sua eredità intellettuale ha raggiunto un accordo con Matthew Jensen, lo sviluppatore con sede in Florida, per il ritiro del suo token JRR. Ma andiamo con ordine.
Peter Jackson vende la Weta digital per 1,6 miliardi
Peter Jackson, il regista neozelandese che ha dato la luce alla trilogia cinematografica de Il Signore degli Anelli, ha annunciato la vendita della sua storica azienda di effetti speciali Weta Digital alla Unity Software una società di software statunitense con sede a San Francisco. La compagnia statunitense ha acquisito la Weta per la cifra record di 1,6 miliardi di dollari, in una combinazione di contanti e azioni. Naturalmente, i diritti cinematografici dell’opera di Tolkien non vengono toccati. Il lavoro di Jackson – compresi gli effetti speciali – ha rivoluzionato Hollywood all’inizio del secolo come Industrial Light and Magic di George Lucas aveva fatto con il primo episodio di Star Wars nel 1977.
L’eredità di Christopher Tolkien quasi 3 milioni
A quasi due anni dalla scomparsa di Christopher Tolkien emerge un documento sulla sua eredità. Il figlio dell’autore de Il Signore degli Anelli, morto all’età di 95 anni nel gennaio 2020, per 50 anni ha curato e pubblicato postumi i libri scritti da suo padre, J.R.R. Tolkien. Ora l’atto di successione rivela che Christopher Tolkien ha lasciato un patrimonio di 2,4 milioni di sterline (quasi 3 milioni di euro) alla sua famiglia.
L’AIST: sarà tradotta la History of Middle-earth
Lo aspettavamo da anni, abbiamo lavorato sodo per questo, alla fine ce l’abbiamo fatta! La Bompiani ha iniziato il progetto per tradurre in italiano la History of the Middle-earth. Ecco il messaggio ufficiale: «Ce lo chiedete da sempre e finalmente lo possiamo dire: nel 2022 riprenderemo il viaggio interrotto per “La storia della Terra di Mezzo”. Stiamo lavorando a una revisione importante dei primi due volumi e alla traduzione degli altri. Cominceremo a pubblicarli nella primavera del prossimo anno e intendiamo concludere l’opera nel 2026». Naturalmente, l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani è coinvolta nell’operazione e sarà consulente editoriale e in parte coinvolta anche nella traduzione. Tutti i dettagli si sono potuti conoscere il 29 ottobre 2021 nell’incontro a Lucca Comics and Games: Novità editoriali Bompiani sulle opere di JRR Tolkien a cura dell’associazione. Già certe le date di uscita: il primo volume uscirà a maggio 2022, il secondo a settembre 2022 e il terzo volume a ottobre 2022. Poi la cadenza sarà di due volumi l’anno fino al 2026. Il team di consulenti editoriali dell’AIST è formato da Roberto Arduini, Gianpaolo Canzonieri, Barbara Sanguineti, Norbert Spina e Claudio Antonio Testi, che hanno revisionato i primi due volumi della History of Middle Earth. Inoltre è stato annunciato anche il nome del traduttore che si sta già occupando del terzo volume: Luca Manini. Una coppia di traduttori esperti – che si alterneranno con Manini nel lavoro di traduzione – sta per iniziare a tradurre il quarto volume, che però sarà pubblicato nel 2023.
Marburg, da venerdì il Tolkien Seminar della Società Tedesca
Dopo diversi rinvii, tornano anche in Germania i Tolkien Seminar. Quest’anno il seminario si terrà dal 29 al 31 ottobre presso l’Università di Marbug, in Assia. Una tre giorni ricchissima che vede tra gli altri, la presenza del nostro Claudio Antonio Testi. L’argomento scelto è Tolkien e la politica, inteso nelle sue varie sfaccettature. A causa della situazione attuale, il seminario si svolgerà per la prima volta in forma ibrida con la possibilità di partecipare in loco e online. Le presentazioni quest’anno saranno raggruppate in sessioni separate. Quindi, i contributi che per argomento possono più combaciare tra loro, sono stati riuniti in un’unica sessione. Dopo l’ultima presentazione della sessione, inizierà la discussione finale di tutti gli interventi con anche le domande da parte del pubblico. Alcune presentazioni si terranno in tedesco mentre altre si terranno in inglese (si può fare riferimento ai titoli per capirlo).
Aubusson, finito un altro arazzo su Tolkien
I Cancelli di Moria si trovano ora nel centro della Francia, e più precisamente in quella che fu la regione della Marca, oggi riunita nella Nuova Aquitania. O meglio, la migliore rappresentazione di essi è esposta a Aubusson, dal XVI secolo uno dei massimi centri di produzione di arazzi. E proprio di un nuovo arazzo si sta parlando, facente parte del progetto Aubusson tissè Tolkien (Aubusson tesse Tolkien). Per la gioia di tutti gli appassionati delle opere di J.R.R. Tolkien, infatti, mentre con regolarità si continuano a produrre degli splendidi arazzi con le opere dello scrittore inglese, l’avventura ad Aubusson continuerà oltre il numero programmato: ai quattordici arazzi e tappeti previsti dal progetto, se ne aggiungeranno altri due. Queste nuove tessiture sono previste per il biennio 2022-23.
One of the Seven, il fan film sull’anello dei Nani
Con una costante regolarità, il popolo degli appassionati delle opere di J.R.R. Tolkien riesce a produrre da qualche anno dei film amatoriali di buona qualità ispirati alla Terra di Mezzo. I fan film sono pellicole cinematografiche amatoriali di media o lunga durata, realizzate da appassionati senza scopo di lucro, ma con una qualità e una tecnica che ormai si avvicinano molto ai film professionali e che sempre più spesso vedono la partecipazione di attori, registi, scenografi e altri professionisti del settore che lavorano senza compenso per il successo di questi progetti. Il salto di qualità è avvenuto nel 2009, quando dopo sei anni
di lavoro e grazie a una campagna di finanziamento online, fu diffuso fu Born of Hope che per la qualità riescì a partecipare a diversi festival e ebbe anche il sostegno di alcuni membri del cast della trilogia di film di Peter Jackson. Da allora, molti altri progetti sono stati realizzati, di cui segnaliamo i migliori: Mr. Bliss (2004), Hunt for Gollum (maggio 2009), Born of Hope (dicembre 2009), Nienor Níniel (2012), Diari della Terra di Mezzo (2013), Tolkien’s Road (2014), Return to Shire (2017), Horn of Gondor (2020) e Fog on the Barrow-Downs (gennaio 2021). Ecco che da qualche settimana se ne è aggiunto un altro: One of the Seven.


























