Terminate le riprese del biopic Tolkien

Avevamo annunciato nell’autunno 2017 l’inizio delle riprese del film biografico Tolkien, prodotto da Peter Chernin della Chernin Entertainment (la casa di produzione dei film sul Pianeta delle Scimmie, Oblivion e Miss Peregrine): a dicembre le riprese, svoltesi a Liverpool nel Littlewoods Pools Building, sono terminate e il film è attualmente in post produzione. Dopo che Peter Jackson ha portato le opere più conosciute dello scrittore sul grande schermo (le trilogie del Signore degli Anelli e de Lo Hobbit sono famosissime, e la prima è ormai considerata una pietra miliare del cinema, non solo fantasy) e che Amazon ha annunciato la realizzazione di una serie tv, l’attesa è palpabile, eppure non è ancora stata annunciata la data di uscita.

Iniziate le riprese del film biografico Tolkien

Liverpool: il Littlewoods Pools BuildingIn questo clima di eccitazione cinematografica, in cui il nome del Professore ricorre sempre più dopo l’annuncio della serie tv che Amazon realizzerà continuano a trapelare novità anche su un’altra opera, destinata al grande schermo, che non manca di attirare l’attenzione degli appassionati tolkieniani: si tratta del biopic dedicato proprio al Professore, intitolato semplicemente Tolkien.
Dopo il successo de Lo Hobbit molti tentativi in merito erano stati annunciati (ne avevamo parlato qui), ma nessuno si era mai spinto fino al punto raggiunto da Tolkien di Dome Karukoski – esclusi forse gli studenti statunitensi che realizzarono il fanfilm Tolkien’s Road, diffuso su youtube dal novembre 2014.

Un nuovo fan film su Tolkien: Return to Shire

20621775_1259474297515771_124721180617958995_nIl mondo cinematografico non cessa di rivolgere la sua attenzione alle opere di Tolkien e anche quando le grandi produzioni di Peter Jackson e della New Line Cinema sono ormai concluse da anni la Terra di Mezzo continua a tornare sugli schermi, spesso grazie all’opera di appassionati e di case cinematografiche cosiddette “minori”. È il caso del Blackstork Studio, intenzionato a riportarci nel mondo tolkieniano questo autunno.

La vita di Tolkien: un film a lungo atteso?

Registi: James StrongCon un comunicato stampa della casa di distribuzione Protagonist Pictures, subito ripreso dal sito Deadline Holliwood, la mattina del 7 novembre è stato lanciato un annuncio che è rimbalzato di bocca in bocca, più veloce di una freccia elfica: James Strong, regista inglese giù conosciuto per aver diretto Doctor Who e Downtown Abbey (ma non solo), si dedicherà a un film sulla vita di J. R. R. Tolkien.
Anche se ha diretto serie tv, cortometraggi, documentari e film per la Bbc che hanno fatto incetta di premi Bafta (gli Oscar britannici), Registi: James Strongil regista non ha mai diretto un film destinato alle sale cinematografiche e questo sarebbe il suo debutto. A lanciare il progetto è la casa di produzione Unique Features e i produttori saranno Bob Shaye e Michael Lynne, già conosciuti nel mondo degli appassionati di Tolkien per aver prodotto la trilogia The Lord of the Rings, prima di lasciare la New Line CinemaAngus Fletcher, dopo sei anni di ricerche d’archivio e interviste, ha realizzato il copione: fulcro del film saranno gli anni difficili della Prima Guerra Mondiale, periodo di grande importanza per il futuro di autore di Tolkien. Il titolo del film sarà Middle Earth e la Protagonist Pictures, che si occuperà delle vendite, si suppone lo proporrà ai compratori al festival del film di Berlino del 2017.

Bologna, il 16 settembre la maratona di SdA

Cineforum BellinzonaSono tanti gli anniversari legati al mondo di John Ronald Reuel Tolkien, tra il 2016 e il 2017: dagli ottanta anni dalla pubblicazione de Lo Hobbit (il prossimo 22 settembre) ai quaranta de Il silmarillon (il 5 maggio 2017), passando per il 125º anniversario della nascita del professore di Oxford (18 febbraio 2017). Il Cineclub Bellinzona di Bologna (in via Bellinzona 6) non poteva farsi sfuggire, invece, il 15º anniversario della trilogia cinematografica de Il Signore degli Anelli, per la regia di Peter Jackson. Era il 2001, l’anno in cui La Compagnia dell’Anello, il primo film della saga, prendeva vita sul grande schermo, in tutto il mondo, dando inizio a un’avventura visiva senza precedenti.

Sul Trono di Spade salgono le regine

GoT_Daenerys-1024x683Siamo orfani. Anche la sesta stagione de Il Trono di Spade – che ci ha tenuto col fiato sospeso, puntata dopo puntata, per dieci interminabili (ma troppo brevi) settimane – è terminata. Domenica alle 22 è andata in onda su Sky Atlantic l’ultima attesissima puntata di Game of Thrones, The Winds of Winter. L’entusiasmo globale dei fan della serie ha raggiunto livelli inauditi e la sesta stagione non ha tradito le aspettative. Il bacino degli appassionati al destino dei Sette Regni invece di diminuire (come fisiologicamente capita alle fiction longeve) ha raggiunto il picco più alto. Un pubblico destinato ad aumentare perché l’ultima puntata apre mille nuovi scenari e lascia insolute molte domande che ci obbligano ad attendere la nuova stagione. Il Trono di Spade è stata anche l’unica fiction capace di modificare in corso d’opera la propria identità: la sesta è la prima stagione libera dai libri di George R. R. Martin e si affida totalmente al genio degli showrunner che hanno trasformato la saga fantasy in uno dei prodotti televisivi più riusciti di sempre. Tra scene epiche degne dei migliori cineasti e cliffhangers conclusivi per imprigionare lo spettatore, le settimane sono trascorse come giorni e ora l’estate non ci sembra altro che un lungo inverno. Il più lungo di sempre.

L’AisT con John Howe a Milano il 18 febbraio

Artisti: John HoweStorico illustratore di J.R.R. Tolkien, John Howe ha contribuito con i suoi lavori a creare l’immaginario della Terra di Mezzo. Le sue immagini realizzate fin dagli anni ’90 per libri come Il Signore degli Anelli, Lo Hobbit e Il Silmarillion, sono state un riferimento fondamentale per la realizzazione delle scene e delle ambientazioni della trilogia del Signore degli Anelli di Peter Jackson, che lo ha chiamato insieme ad Alan Lee, in qualità di “visual designer”. Gli appassionati di Tolkien avranno ora la possibilità di ascoltare l’artista giovedì 18 febbraio, alle ore 17 presso Laboratorio Formentini per l’editoria, via Formentini 10 a Milano, che farà un intervento pubblico insieme allo scrittore Wu Ming 4.
Mimaster Illustrazione a MilanoTutto questo grazie all’organizzazione di Mimaster illustrazione, una realtà formativa internazionale d’eccellenza con base a Milano. La didattica di Mimaster prepara gli allievi alla professione dell’illustratore, con docenti che sono professionisti internazionali dell’illustrazione, art director ed editori di successo, tramite un master annuale di alta specializzazione, moduli tematici di approfondimento e workshop con autori italiani e internazionali per lavorare fianco a fianco ai grandi maestri dell’illustrazione. Proprio uno di questi ultimi sarà Riding Dragons: l’arte di John Howe, della durata di tre giorni.

Dopo la Terra di Mezzo, le Shannara Chronicles

Shannara MTV ClipIl fantasy passa dalla pagina scritta al grande e piccolo schermo sempre più frequentemente e dopo la serie Game of Thrones tratta da A Song of Ice and Fire di George R. R. Martin è il turno di un altro famoso scrittore legato a Tolkien: Terry Brooks.
Dopo il debutto ufficiale sul canale statunitense di MTV il 5 di questo mese, The Shannara Chronicles presto approderà in Italia, su Sky Atlantic (già disponibile in On Demand per gli abbonati al servizio): il tanto atteso evento è previsto per il 15 gennaio. La premiére è composta di due episodi, Chosen Part 1 e Part 2, e sul sito di MTV sono già presenti anche gli episodi 3 e 4, Fury e Changeling.
La serie sarà composta di 10 episodi, la cui direzione è affidata a Brad Turner, Jonathan Liebesman, James Marshall e Jesse Warn. Protagonisti di questa avventura saranno il mezz’elfo Wil Ohmsford (Austin Butler), la principessa elfica Amberle Elessedil (Poppy Drayton) e la nomade Eretria (Ivana Baquero).
Elfstones of Shannara coverLa storia raccontata è tratta dal secondo dei libri che Terry Brooks pubblicò, ovvero The Elfstones of Shannara (in Italia tradotto come Le pietre magiche di Shannara, Mondadori, 1984). Questa particolare scelta di non partire dal primo romanzo, The Sword of Shannara (1977, La spada di Shannara, Mondadori, 1978) non manca di motivazioni: nel sito ufficiale di Terry Brooks il curatore (Shawn Speakman) riporta che Brooks stesso ritiene Le pietre magiche di Shannara più adatto rispetto allo scritto che lo precede poiché La spada di Shannara presenta una forte somiglianza con Il Signore degli Anelli per il primo terzo della storia e perché mancante dei forti personaggi femminili che compaiono invece nel secondo romanzo.
Si aggiunga che molti lettori considerano Le pietre magiche di Shannara il suo miglior libro per stessa ammissione di Terry Brooks in Sometimes the magic works (un volume a metà tra l’autobiografia ed il saggio sulla scrittura uscito nel 2003 per la Del Rey Books e lo stesso anno anche in Italia per la Mondadori, col titolo A volte la magia funziona), o almeno tale era il giudizio fino al 2003.
L’autore è coinvolto in prima persona nella realizzazione del progetto, per cui è ragionevole pensare che gli appassionati della serie di Shannara non dovranno affrontare sconvolgimenti dell’opera originale, anche se il passaggio dalla carta al piccolo schermo comporterà inevitabilmente dei cambiamenti a causa del differente medium.

Jackson ultimo atto: La Battaglia delle 5 Armate in Dvd Extended

Dvd Extended: BardL’ultimo appuntamento con la Terra di Mezzo jacksoniana è ormai alle porte, dopo un viaggio durato ben quattordici anni e sei film, e che ha raggiunto il notevole traguardo di 1318 minuti (22 ore totali). Il 18 novembre infatti uscirà in l’edizione estesa della Battaglia delle Cinque Armate su supporto fisico; il digital download era invece già disponibile dal 21 ottobre. Le edizioni acquistabili sono tre: 3 dischi Blu-ray, 5 dischi Blu-ray 3D e 5 dischi DVD. Il Blu-ray e il Blu-ray 3D includeranno anche la copia digitale del film. Inoltre ci sarà anche la consueta edizione del Gift set, cioè la scatola che prevede un omaggio per i fan più accaniti e che questa volta conterrà una statuetta raffigurante Bilbo e Gandalf, seduti dopo la battaglia. Lo stesso giorno uscirà il cofanetto contenente tutti e tre i film: l’edizione estesa della trilogia conterrà 9 dischi in versione Blu-ray, 15 dischi Blu-ray 3D e altrettanti in DVD.
Dvd Anche in questo caso, insieme ai Blu-ray, sarà compresa la copia digitale. All’estero, questa versione del film è anche stata proiettata al cinema, con eventi speciali voluti dalla Warner Bros: il 13 ottobre negli Stati Uniti (dopo la proiezione, nei giorni precedenti, della versione estesa dei primi due capitoli), e il 7 novembre a Londra, con la collaborazione della The Hobbit Fan Fellowship. Da segnalare il fatto che, negli Stati Uniti, al film sia stato assegnato un rating R, corrispondente al nostro «vietato ai minori non accompagnati»: il sito specialistico Badtaste.it conferma la presenza di numerose scene splatter, concentrate però sulle creature e non sugli umani.

Bilbo si pente: abbiamo esagerato con Lo Hobbit

Martin-Freeman06Bilbo Baggins è giunto in Italia. Martin Freeman, l’attore che lo ha interpretato nell’ultima trilogia di Peter Jackson, ha partecipato al 45esimo Festival di Giffoni, la rassegna del cinema per i ragazzi di Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno. E il viaggio è stata l’occasione per passare qualche giorno nella Costiera Amalfitana assieme alla moglie Amanda Abbington, sua compagna dal 2000 e ai due figli Joe (nato nel 2006) e Grace (nata nel 2008). Apprezzato per il personaggio nei tre adattamenti dello Hobbit, Freeman è stato pluripremiato anche per le sue interpretazioni in Fargo e Sherlock, conquistando nel 2010 l’Emmy Award e il Premio BAFTA come “miglior attore non protagonista” (per Sherlock) e le nomination ai Golden Globes 2015 e agli Emmy Awards 2014 come “miglior attore non protagonista in una miniserie o film per la televisione’”(per Fargo).

Il Silmarillion come trilogia al cinema

Peter Jackson SilmarillionE se Il Silmarillion fosse un film? O meglio, una trilogia cinematografica? Dopo le fatiche di Peter Jackson sul Signore degli Anelli e sullo Hobbit, i sogni degli appassionati lettori di J.R.R. Tolkien sono rivolti con insistenza verso l’altro grande capolavoro dello scrittore inglese e, nonostante le smentite e i vincoli del copyright, sono in molti quelli che sperano che si possa avviare presto un progetto sul Silmarillion. Addirittura c’è chi sta lavorando a una ipotetica sceneggiatura! L’ultimo in ordine di tempo è ora C.E. High, docente di storia europea e studioso di Tolkien che vive e lavora in Texas, che si è cimentato nell’adattamento del Silmarillion come se fosse una trilogia cinematografica. Riportiamo qui di seguito la traduzione dell’articolo. Buona lettura!

Muore Christopher Lee: più di mezzo secolo di cinema

Christopher LeeSir Christopher Lee, l’attore britannico che ha interpretato Saruman della trilogia di Peter Jackson tratta dal Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien, è scomparso all’età di 93 anni, il 7 giugno 2015. L’attore era ricoverato in ospedale per insufficienza cardiaca e problemi respiratori. È spirato al Chelsea and Westminster Hospital di Londra la domenica mattina, dopo tre settimane di trattamento, ma la vedova ha deciso di divulgare la notizia solo dopo 4 giorni per informare familiari e amici. Lee, che dal 2009 era anche baronetto della regina d’Inghilterra, rappresentava da sempre una figura attoriale apparentemente a senso unico, ma in realtà poco decifrabile: la sua vera anima va cercata nella totalità della produzione, quasi 300 titoli, passando da ottimi a pessimi lavori proponendo genialmente solo se stesso.

Il Silmarillion sarà un film! … solo sulla carta

Mythgard InstituteCome realizzare un film sul Silmarillion senza infrangere le regole ferree del copyright? Come lanciare un progetto per realizzare un film senza realizzare un film? L’idea è semplice, ma geniale. E a lanciarla ufficialmente è Corey Olsen. Certo, rimarranno delusi tutti i fan di Peter Jackson, che sperano che, nonostante ciò che afferma, il regista neozelandese si convinca, dopo Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit, a realizzare un film anche sul Silmarillion.
Il suo diniego non dipende dal fatto di non voler girare il film, Cinema castingma tutto dipende da una questione di diritti della Tolkien Estate sugli scritti del Professore. Il copyright per Il Silmarillion, infatti, non sono mai stati venduti e gli eredi non sembra abbiano alcun interesse a discuterne con nessuno. Anzi, c’è da considerare il veto assoluto che Christopher Tolkien ha impresso su questo libro, aborrendo le trasposizioni cinematografiche del buon Peter. Ma torniamo al progetto di Corey Olsen. E soprattutto, chi è Corey Olsen?

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Le dodici cose da sapere sul Trono di Spade

Trono-di-Spade_15Finalmente la quinta stagione è arrivata! La maggior parte degli appassionati di J.R.R. Tolkien conosce George R.R. Martin. Lo ha letto, ha vista la serie tv, o soprattutto, è stato coinvolto nell’annosa questione di quale dei due autori sia il migliore o se il secondo sia l’erede del primo. Proprio oggi inizia negli Stati Uniti e in Italia la quinta stagione della serie tv del Trono di Spade: l’appuntamento col primo episodio in versione originale sottotitolata è per oggi, 13 aprile, alle 22.10, mentre alle 21.10 ci sarà il ricco speciale di un’ora. Dal 20 aprile, ogni lunedì alle 21.10 gli episodi in lingua italiana. Sono moltissimi  coloro che fanno confusione con i romanzi, intitolati Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. Molto spesso è sufficiente consultarli per chiarirsi le idee, ma, per i più pigri, eccovi le dieci cose da sapere sul Trono di Spade e sui romanzi da cui è tratta la serie. E se le sapevate già, è sempre un bene ripassarle!

Disponibile Lo Hobbit 3 in dvd: ecco due recensioni

Peter JacksonDa oggi si può ottenere Lo Hobbit: la Battaglia delle Cinque Armate. Si tratta in realtà della possibilità di digital download tramite le principali piattaforme digital come iTunes e Google Play. L’edizione in Homevideo italiana dell’ultimo capitolo e dell’intera trilogia dello Hobbit sarà invece acquistabile solo dal 22 aprile, anche se è già possibile prenotarlo. Il film uscirà in DVD, Blu-Ray Disc e Blu-Ray Disc 3D.
Dvd Hobbit La Battaglia delle Cinque ArmateVogliamo onorare l’occasione pubblicando due recensioni alla trilogia. L’Associazione italiana studi Tolkieniani, come del resto avvenuto per la trilogia del Signore degli Anelli, non prende alcuna posizione a favore o contro l’opera di Peter Jackson. Per questo le due recensioni sono di segno opposto: una nettamente positiva, l’altra con una critica fondata. Abbiamo così ritenuto di diffondere due punti di vista su cui si potrà discutere, perché entrambi presentano osservazioni poco considerate dalla critica, dai lettori e dagli appassionati di J.R.R. Tolkien e di Peter Jackson. Se volete lasciare un commento, più che nei due singoli articoli, potrete lasciarlo in questo articolo comune. Buona lettura!

Aspetta, qual è Thorin? (Come i film di Jackson migliorano il romanzo di Tolkien) di Roman Nicholas

L’opportunità perduta da Peter Jackson: la morte dei nipoti di Anna Smol

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Se il regista è il fan: Lo Hobbit in quattro ore

Peter JacksonCerti tipi di operazioni non andrebbero avallate, perché vanno a ledere quella che è a tutti gli effetti una produzione artistica che porta la firma di professionisti ed è tutelata dalle leggi del copyright. Era, però, prevedibile, viste le molte critiche alla trilogia cinematografica di Peter Jackson dedicata allo Hobbit, che qualche appassionato di J.R.R. Tolkien si cimentasse a tagliare e rimontare l’intero corpus dei tre film secondo le sue predilezioni. Del resto, era accaduto alla prima trilogia, quella del Signore degli Anelli, che era stata rimontata in una chiave molto più oscura, suscitanto critiche ed elogi. Questa volta, il movente non è tanto l’atmosfera della trilogia, ma la trilogia stessa, contestata come scelta produttiva.

Tolkien a Hollywood prima di Peter Jackson

Peter Jackson by FlickrMentre l’ultimo capitolo dell’epica di Peter Jackson tratta dallo Hobbit è uscito nelle sale, ecco una rassegna dei molti progetti di film tratti dalle opere di J.R.R. Tolkien, alcuni dei quali non sono mai stati girati. Infatti, solo con il regista neozelandese si è avuto un progetto saldo, con finanziamenti e tecnologia adeguati, e una passione tale da avere successo mondiale nelle sale cinematografiche. Ma prima delle due saghe di Jackson dedicate al Signore degli Anelli e allo Hobbit, sono stati molti gli adattamenti dei due maggiori romanzi di Tolkien. Prima di iniziare l’excursus, cerchiamo di capire cosa ne pensava l’autore stesso. Per Tolkien le parole erano l’habitat naturale della fantasia. Egli era un amante del linguaggio e un filologo di professione, uno che conosceva molte lingue e ne aveva inventate ancora di più.
FIlm: Lo Hobbit - La battaglia delle Cinque ArmatePer Tolkien ogni parola conteneva in sé la storia del suo stesso significato, quindi ha senso che le parole, scritte o pronunciate, detenessero per lui un potere che le immagini non potrebbero mai avere. Tolkien nutriva sempre sani sospetti sui tentativi di riduzione cinematografica dello Hobbit e Il Signore degli Anelli, anche se questo non vuol dire che fosse contrario. Semplicemente, non credeva che il cinema e la fantasia fossero compagni naturali, opinione naturalmente del tutto incomprensibile per la Warner Bros, i cui sei film tratti da opere di Tolkien hanno ad oggi incassato più di oltre 38 miliardi di euro in tutto il mondo (cui si aggiungono quelli dell’ultimo capitolo, Lo Hobbit: La Battaglia delle Cinque Armate, che fino al 5 gennaio si è portato a casa 622 milioni di euro, di cui oltre 12 in Italia).

Hobbit, #NotOneLastTime. E il viaggio continua…

Maratona Lo HobbitIn questi giorni, con l’uscita del terzo capitolo della trilogia che Peter Jackson ha dedicato allo Hobbit di J.R.R. Tolkien, sono molti gli spettatori che vanno al cinema con rammarico. Dalle molte dichiarazioni del regista neozelandese, infatti, si capisce chiaramente che questa sarà l’ultima volta. Pur avendo i diritti di commercializzazione dello Hobbit e del Signore degli Anelli, pur avendo la possibilità di sfruttare a piene mani le Appendici di quest’ultimo (che contengono un bel po’ di spunti per almeno altri sei film! leggi qui), Jackson ha deciso che non girerà altri episodi ambientati nella Terra di Mezzo: «Sento il bisogno di non continuare sulla scia della grande produzione hollywoodiana, ma di prendermi un po’ di tempo per raccontare alcune storie ambientate nel mio Paese d’origine», ha detto alla rivista Usa Variety. «Se mi dicessero che potrei iniziare già domani, direi no», ha spiegato il regista. «Ma chiedetemelo tra due-tre anni e dirò di sì. Sarebbe troppo difficile vedere un altro regista calarsi in questo universo, sentimentalmente sento di esserne in un certo senso il proprietario».
Rivista Variety: copertina Peter JacksonNonostante queste frasi, è ben nota l’annosa questione dei diritti del Silmarillion che impedirà di realizzarne una versione cinematografica: è quindi piena la consapevolezza degli appassionati che Lo Hobbit – La Battaglie delle Cinque Armate sia l’ultimo film sulla Terra di Mezzo. Non è un caso che dal primo dicembre, in occasione dell’anteprima mondiale svoltasi a Londra, imperversi per tutto il web lo slogan #OneLastTime, partito da Twitter e diffusosi agli altri social network. I fan di Peter Jackson hanno invaso la rete con ricordi della passata trilogia del Signore degli Anelli, vecchie foto, frasi di ringraziamento agli attori e al regista. Addirittura, si svolgerà a febbraio prossimo a Los Angeles il The One Last Party, con tutti gli attori insieme per dire addio alla saga di Peter Jackson.

Tolkien, finiscono i film: comincia la Quarta Era

frammento della Mappa di ThrorSono trascorsi tredici anni dall’uscita nelle sale del primo film tratto dal Signore degli Anelli. Mentre incombono le anteprime dell’ultimo capitolo della trilogia (molto liberamente) tratta da Lo Hobbit, si può fare un bilancio di quanto nel frattempo è successo in Italia intorno a J.R.R. Tolkien. Se nel secolo scorso la scena tolkieniana era considerata un ghetto per nerd, o tutt’al più per conventicole dell’ultradestra, la penetrazione nell’immaginario pop tramite la settima arte ha avviato uno smottamento che ha travolto quell’ambiente asfittico e al tempo stesso ha stimolato forme di reazione creativa all’invasione hollywoodiana. Mentre la dimensione d’intrattenimento (cinema, giochi e videogiochi) faceva debordare l’interesse per la Terra di Mezzo ben oltre la sottocultura fantasy, una nuova generazione di appassionati, studiosi, artisti, ha messo in crisi i luoghi comuni di un tempo.
Libri: "Lo Hobbit. Un viaggio verso la maturità" di WIlliam H.GreenCosì da un lato lo snobismo dell’accademia è stato pesantemente scalfito, e dall’altro le letture delle vecchie vestali nostrane sono state ridimensionate (o piuttosto ridicolizzate) grazie a un’attività pubblicistica, su carta e su web, prodotta quasi sempre dal basso. Si è trattato di un lavoro certosino e spesso disconosciuto, che ha prodotto gli anticorpi alla saturazione dell’immaginario seguita all’enorme successo dei film. Per paradosso, senza i kolossal di Peter Jackson non avremmo avuto la collana tematica “Tolkien e dintorni” dell’editrice Marietti 1820, che dal 2005 a oggi ha tradotto i più importanti saggi critici nel panorama internazionale. L’ultimo uscito, Lo Hobbit. Un viaggio verso la maturità di William H. Green, è paragonabile a un gioiello elfico.
05 (copyright Alessio Vissani)Sul piano delle arti visive forse soltanto adesso, con la conclusione della ridondante seconda trilogia, si iniziano a metabolizzare le immagini cinematografiche e ci si apre a nuovi orizzonti, meno schiacciati sul mainstream hollywoodiano. Così si tornano ad apprezzare le opere di un decano come Angelo Montanini e può emergere il lavoro di artisti originali come Ivan Cavini, Maria Distefano e Andrea Piparo.
Manca all’appello la narrativa. I più noti autori italiani di fantasy avrebbero forse potuto spendere un po’ più di tempo a studiare la chiave dell’universalità delle storie di Tolkien e un po’ di meno a cercare di emularle infarcendo le proprie di Elfi, Mezzelfi e Orchi.

Locandina Tolkien Day 2Per rendersi conto di quanto è successo e continua a succedere intorno alla Terra di Mezzo e a sud delle Alpi, si potrebbe scorrere il programma della seconda edizione del Tolkien Day che avrà luogo al VIGAMUS, il museo del videogioco di Roma, il prossimo 14 dicembre. Il tratto distintivo di una manifestazione come questa è la commistione di alto e basso, gioco e studio. In una stessa giornata si potrà assistere alla proiezione de Lo Hobbit – La Desolazione di Smaug in versione estesa, giocare ai videogiochi a tema, e assistere alla presentazione di Santi pagani nella Terra di Mezzo di Claudio Testi (ESD-Edizioni Studio Domenicano), un saggio che affronta le interpretazioni filosofiche e religiose dell’opera tolkieniana. Non deve stupire che un evento come questo sia organizzato dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani (www.jrrtolkien.it), nata dall’unione di altri soggetti impegnati da anni a rivalutare l’autore inglese, e già reduce dall’inaugurazione del festival FantastikA, nella rocca di Dozza Imolese, con conferenze di studiosi italiani e stranieri, ma anche esposizioni di illustratori e artisti. Locandina di FantastikaÈ grazie all’attivismo di questo tipo, portato avanti anche da realtà locali, da gruppi amatoriali e circoli, sui blog e sui social network, che la Terra di Mezzo è entrata in una nuova stagione.
Tant’è che anche l’accademia sembra essersi svegliata dal torpore. Tolkien non è più un fenomeno paraletterario, ma un autore che può diventare argomento di dibattito, di corso o di un convegno, come dimostrano gli atenei di Milano, Trento, Pisa, Siena, Palermo, Verona (solo per limitarsi all’ultimo anno). Spesso è la spinta degli studenti e dei giovani ricercatori a portare Tolkien all’università, ma è pur vero che alcuni docenti l’hanno ormai acquisito come autore, Libro: Beowulf di Tolkiensia sul piano letterario sia su quello degli studi filologici.
All’incrocio tra questi due piani si collocano le pubblicazioni dei poemi inediti La leggenda di Sigurd e Gudrùn (2009) e La Caduta di Artù (2013), ma anche quella recentissima della sua traduzione del Beowulf (Bompiani 2014) fatta negli anni Venti e finora rimasta sepolta in archivio. Un’operazione quest’ultima che può interessare forse gli storici della filologia più che i comuni lettori, ma che al tempo stesso ha anche un risvolto letterario, dato che la prosa della traduzione tolkieniana cerca di salvare un’eco dell’antico ritmo poetico anglosassone e – come  scrive Michael Drout, noto studioso di Tolkien – «combina il suo acume filologico con la sua capacità creativa».

Studiosi: Michael DroutEppure resta ancora tanto da fare per stabilire anche in Italia uno standard accettabile per un classico del Novecento. Paradossalmente questo riguarda soprattutto i testi di Tolkien. Sull’edizione nostrana del Signore degli Anelli pendono ancora diverse ipoteche. A partire dalla traduzione, fatta oltre quarant’anni fa, che non rende la varietà di registri linguistici utilizzata dall’autore e molte delle sue scelte lessicali. Per proseguire con l’obsoleta e fuorviante introduzione di Elémire Zolla, scritta quando gli studi tolkieniani erano a uno stadio preistorico. I lettori italiani poi non hanno mai potuto leggere per intero la History of Middle-Earth, cioè la raccolta degli scritti postumi sulla Terra di Mezzo, che contiene vere e proprie perle, dato che ne sono stati tradotti soltanto due volumi su tredici. Per tacere infine del livello deprimente di molti peritesti, completamente avulsi dal dibattito internazionale.
Gli studiosi tolkieniani però sono gente temprata nella lunga lotta di liberazione della Terra di Mezzo dal pregiudizio letterario e dall’appropriazione ideologica. Per questo c’è da scommettere che seguiteranno a esplorarne in lungo e in largo i territori e a battersi finché non avranno definitivamente riscattato quelle lande dall’influsso di Sauron. Consapevoli che solo chi la dura la vince.

(Articolo pubblicato su La Repubblica, p. 60-61 – 11 dicembre 2014)

 
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Pubblicato Lo Hobbit. Un viaggio verso la maturità
Pubblicato il Beowulf tradotto da Tolkien
Pubblicato «La leggenda di Sigurd e Gudrùn»
Edito da Bompiani “La Caduta di Artù»

LINK ESTERNI
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– Vai al sito della casa editrice Marietti 1820
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– Vai al sito di Maria Distefano
– Vai al sito del VIGAMUS, il Museo del Videogioco di Roma
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Première dello Hobbit: dove e quando saranno

Film: première dello HobbitPer l’uscita del film Lo Hobbit: la battaglia delle cinque armate, a dicembre ci saranno un sacco di anteprime in tutto il mondo. La Première mondiale si terrà lunedì 1 dicembre a Londra. Sul red carpet, che inizierà alle 18:30, sono molti gli ospiti attesi, insieme al regista Peter Jackson: Martin Freeman, Richard Armitage, Ian McKellen, Orlando Bloom, Luke Evans, Benedict Cumberbatch, Evangeline Lily, Lee Pace, Andy Serkis, Stephen Fry, Sylvester McCoy, Mikael Persbrandt, Ryan Gage, John Bell, Aidan Turner, Ken Stott, James Nesbitt, Adam Brown, Jed Brophy e Billy Boyd. Qui di seguito trovate l’elenco di quelle finora note, oltre ai dettagli per partecipare ad alcuni concorsi per vincere dei biglietti e potervi assistere! Molto spesso i biglietti per le anteprime non sono disponibili per il pubblico, ma in questo caso quelle di Parigi e del Brasile sembrano essere un’eccezione.

Lo Hobbit, i dvd estesi: scarica qui la guida

Lo Hobbit - La Desolazione di Smaug - Extended DvdIn parallelo con l’uscita dei film dello Hobbit di Peter Jackson al cinema, sono moltissimi gli appassionati di J.R.R. Tolkien che stanno facendo la fila per comprare le versione estesa delle pellicole cinematografiche, in uscita in tutta Italia il 19 novembre. Mentre si attende l’ultimo capitolo della saga cinematografica, La Battaglia delle Cinque Armate, che arriverà nelle sale italiane il prossimo 17 dicembre, i fan di Jackson potranno gustarsi La Desolazione di Smaug in versione estesa, in Blu-ray (3 dischi), Blu-ray 3D (5 dischi) e Dvd (5 dischi). Un’edizione disponibile in Digital Download già da fine ottobre, con 25 minuti di scene inedite e oltre 9 ore di contenuti speciali, che includono il commento audio del regista, produttore e sceneggiatore Peter Jackson e di Philippa Boyens, co-produttrice e sceneggiatrice.

I film e la desolazione dello Smaug mutante

smaug 1 È passato un anno dalla proiezione de Lo Hobbit – La Desolazione di Smaug, ma in internet non si è ancora esaurita la discussione su come Peter Jackson abbia deciso di rappresentare il drago Smaug, cioè in forma di viverna (creatura a due zampe) anziché con quattro zampe. Ma in pochi sanno che anche Peter Jackson a cambiato idea più volte in merito…

Fan film: Tolkien’s Road sulla vita di Tolkien

Tolkien'sRoad: C.S. Lewis, Tolkien e BilboQual è la differenza tra fantasia e realtà? Il pericolo di confonderli è sempre presente. La nostra vita oscilla tra questi due poli, tra i nostri doveri e i nostri desideri, tra quel che vorremo e quel che otteniamo. Un confine labile per un equilibrio fragile, che non deve essere rotto, altrimenti si rischia l’alienazione, il rimanere prigionieri dei nostri sogni perdendo ogni contatto con la realtà che ci circonda. Può essere questo il cuore di Tolkien’s Road (“La via di Tolkien”), fan film appena diffuso in internet, frutto di un progetto studentesco statunitense durato due anni che ha coinvolto anche noti attori. Il progetto è si è concluso con successo quest’estate.
Tolkien's Road: immagine 17La sceneggiatura di ben 33 pagine si è tradotta sullo schermo in un fan film di poco più di 35 minuti. E da domenica 9 novembre 2014 è visibile gratuitamente su Youtube mentre per il prossimo fine settimana saranno aggiunti anche i sottotitoli in spagnolo e portoghese. A fondo pagina si possono vedere il film, il trailer e la fotogallery realizzata durante le riprese.

Diffuso il trailer della Battaglia delle 5 Armate

Lo Hobbit - La Battaglia delle Cinque Armate Il prossimo 17 dicembre la trilogia cinematografica dello Hobbit di Peter Jackson si concluderà con l’ultimo capitolo, La battaglia delle cinque armate. Ora è stato finalmente diffuso il trailer ufficiale del film, anche in italiano. Come accaduto per Il Signore degli Anelli, un’epocale battaglia finale è stata concepita dal regista neozelandese. Peter Jackson ha, infatti, anticipato che questo capitolo finale culminerà con una sequenza della Battaglia dei Cinque Eserciti narrata nel libro (qui denominata appunto Battaglia delle Cinque Armate) che dureà ben 45 minuti e si svolgerà alle pendici della Montagna Solitaria.

Il Silmarillion di Tolkien secondo Peter Jackson

Peter Jackson SilmarillionSe ne è parlato e se ne parlerà ancora molto nonostante ciò che afferma il regista neozelandese. Ma a quanto pare il suo diniego non dipende dal fatto di non voler girare il film, ma tutto dipende solo da una questione di diritti della Tolkien Estate sugli scritti del Professore. C’è da considerare il veto assoluto che Christopher Tolkien ha impresso su questo libro, aborrendo le trasposizioni cinematografiche del buon Peter. Ora esce un’intervista su Collider a Peter Jackson, a pochi giorni dal Comic-Con di Los Angeles, in cui tra le molte domande, il regista si è soffermato sulla possibilità, dopo Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli, di poter fare un film anche sul Silmarillion.