The Hobbit Graphic Novel (Revised and Expanded), la Recensione

Poco meno di un anno fa abbiamo riportato la notizia (qui) che David Thorne Wenzel era al lavoro su una versione rivista ed estesa dell’adattamento a fumetti de Lo Hobbit. Lo scorso 11 settembre questa nuova versione, pubblicata in lingua inglese per i tipi di HarperCollins con il titolo The Hobbit. A Graphic Novel – Revised and Expanded [ISBN: ‎ 9780008694401], è finalmente giunta sugli scaffali delle librerie.

Il 15 Ottobre è uscita anche in italia una nuova edizione, per la prima volta anche in digitale, de Lo Hobbit a fumetti. Per l’occasione il titolo è stato cambiato da Bompiani in Lo Hobbit. Graphic Novel [ISBN: 9788830153806]. Curiosamente, però, la nuova edizione italiana non adotta le nuove tavole di Wenzel, ma risulta essere la traduzione italiana del fumetto originale del 1989.

Rocca di Luna 2025 – L’Uovo del Drago

Banner del festival Rocca di Luna 2025, con l'illustrazione di Ivan Cavin che raffigura la Rocca e Drago.L’opera del professore di Oxford ha contagiato il festival romagnolo Rocca di Luna. La XXXII edizione di quest’evento, che si svolgerà alla Rocca Malatestiana di Montefiore Conca fra il 12 e il 13 luglio, si intitola infatti L’Uovo del Drago e propone conferenze a tema fantasy, desk di illustratori del fantastico e la mostra Il Crepuscolo del Fantasy di Ivan Cavini, illustratore tolkieniano e autore del manifesto 2025.

Pubblicato Galadriel, Artbook tutto al femminile

Stand Eterea EdizioniCredo che ogni scrittore abbia, nei recessi della sua fucina creativa, dei ‘personaggi in cerca di autore’. Si tratta di creature sfuggenti e insistenti allo stesso tempo: a differenza dei personaggi usuali (concepiti, per così dire, a tavolino) non è facile per l’autore determinarne origine e motivazioni, eppure si impongono come fonte di ispirazione perdurante e talora contraddittoria, enigmi per lo scrittore stesso ma anche potenti aggregatori di storie. Oserei dire che per Tolkien Galadriel è stata uno di questi. Apparsa relativamente tardi nel Legendarium (all’inizio degli anni ’40 durante la stesura del Signore degli Anelli), questa straordinaria dama elfica è stata da allora in poi soggetta a continui cambi di prospettiva e la sua storia sottoposta a innumerevoli modifiche spesso in contrasto tra loro, fino alla fine della vita del Professore.
La forza narrativa di Galadriel nel romanzo, e le sue sfaccettature negli altri testi tolkieniani, hanno attirato l’interesse e l’amore dei lettori, facendone sicuramente il personaggio femminile più conosciuto e amato di Arda. Gentile e saggia, ma anche indomita e, potrei dire con una battuta, poco incline a farsi intimidire dal ‘maschio alpha’ di turno, si chiami egli Fëanor o Sauron, si tratta di una delle creature più antiche dell’universo tolkieniano: la sua storia personale, infatti, si intreccia con quella di Arda, spaziando per svariati millenni.

Se ne va l’illustratore Greg Hildebrandt

Fratelli Tim e Greg HildebrandtIl 31 ottobre nell’ospedale di Saint Clare’s a Denville nel New Jersey, dove era ricoverato per problemi respiratori, è scomparso a 85 anni Gregory J. (Greg) Hildebrandt, artista ancora attivo fino agli ultimi giorni, divenuto celebre dal 1976 nel mondo dell’illustrazione con il fratello gemello Timothy Mark Allen (Tim) Hildebrandt, mancato nel 2006. I gemelli Hildebrandt erano dotatissimi e avevano iniziato a disegnare a soli due anni, ma la loro fortuna artistica è legata ai Tolkien calendars, illustrati dal 1976 al 1978 per la casa editrice americana Ballantine Books, con tirature record che superarono il milione e mezzo di calendari totali nel triennio. Prima ancora del lungometraggio animato di Ralph Bakshi (1978) e delle due trilogie cinematografiche di Peter Jackson (2001-2003 e 2012-2014), i calendari di Tolkien sono stati l’espressione visuale della Terra di Mezzo, dando un volto a molti personaggi letterari del Professore per la prima volta, facendo sognare milioni di appassionati e diventando in breve un oggetto di culto collezionatissimo.

Bomporto, il 6 aprile l’AIST a Fantasticamente

BomportoTorna per il secondo anno consecutivo a Bomporto, in provincia di Modena, “Fantasticamente”, la manifestazione dedicata al fantastico che si terrà presso la Biblioteca Comunale “J.R.R. Tolkien” il 6 aprile in collaborazione con l’AIST, Associazione Italiana Studi Tolkieniani. Della biblioteca dedicata al Professore vi avevamo già raccontato nel 2019, quando per l’occasione inaugurale si tenne la prima “Festa del Fantasy” locale, con tanto di laboratori per ragazzi, laboratori di lingue elfiche, una caccia al tesoro, tavole rotonde, incontri con gli editori e gli artisti, oltre alla conferenza “Potere e Magia” tenuta da Claudio A. Testi, con accompagnamento musicale dei giovani del Mithril Duo. Durante l’evento, era stato proiettato il lungometraggio animato Il Signore degli Anelli di Ralph Bakshi (1978), la pellicola che ha in parte ispirato la trilogia di Peter Jackson. Tra gli altri, oltre a Claudio Testi, erano presenti gli artisti Ivan Cavini, Fabio Porfidia, Davide Romanini, Emanuele Manfredi, Livia De Simone e l’esperta di lingue elfiche Sara Gianotto.

Francia, ancora mostre ed eventi su JRR Tolkien

Logo Tolkien 50A un mese dal cinquantesimo anniversario della scomparsa di Tolkien le iniziative dedicate al professore oxoniense continuano a moltiplicarsi. Recentemente abbiamo pubblicato una panoramica sugli eventi e le mostre organizzati in Inghilterra, in Francia e in Italia in occasione di questa importante ricorrenza; a questi se ne aggiungeranno, nelle prossime settimane, altri due che avranno luogo, ancora una volta, in Francia e che potrebbero solleticare anche l’interesse degli appassionati italiani.

Sur Les Terres de L’Unique

Sur_les_Terres_de_l'UniqueIn questi giorni (dal 23 al 24 Settembre), si svolge infatti a Plouha in Bretagna, l’ormai consueto evento Sur Les Terres de L’Unique, organizzato dal 2018 dall’omonima associazione. La manifestazione è caratterizzata da svariate iniziative: sfilate in costume, racconti, sessioni di combattimento medioevale, animazioni, musica e, naturalmente, conferenze. Fra i nomi degli ospiti spiccano sicuramente sia quello di Ted Nasmith, impegnato con una conferenza il 23 e con un concerto il 24, sia quello di Stéphane Arson, che recentemente ha ridisegnato tutte le mappe dell’Atlante della Terra di Mezzo per l’edizione francese curata dalla casa editrice Bragelonne.

L’Héritage de Tolkien

Dal 3 ottobre al 10 novembre, la mediateca André Malraux di Chauny ospiterà l’esposizione L’Héritage de Tolkien, una mostra itinerante già presentata in almeno altre due occasioni: nel 2018 a Plouha e nel 2021 a Montévrain.
La mostra si prefigge l’obiettivo di «far conoscere, o approfondire, il genere fantasy» attraverso una selezione di 15 serie di fumetti (o manga), fornendo, per ognuna di queste, alcune note biografiche sugli autori, una breve sinossi della storia e come questa si rapporta con i canoni del genere definiti dal “padre del fantasy”.
Fra le opere esposte ricordiamo: Siegfried di Alex Alice, pubblicato in Italia da Panini, che adatta a fumetti la leggenda di Sigfrido e dei Nibelunghi; Bjorn il Morfirio di Thomas Lavachery e Thomas Gilbert, adattamento a fumetti dell’omonima serie di romanzi dello stesso Lavachery, editi in Italia da Gallucci; Lanfeust de Troy di Christophe Arleston e Didier Tarquin, inedito in Italia, che racconta le avventure del giovane fabbro nel mondo di Troy, dove la magia fa parte integrante della vita quotidiana; Seven Deadly Sins del mangaka Nakaba Suzuki, pubblicato in Italia da Star Comics, dove si narra di come sette terribili guerrieri siano l’unica speranza per salvare il regno di Britannia; Elfi, la prima serie di fumetti ambientata nel mondo immaginario delle Terre di Aran, creata nel 2013 da Jean-Luc Istin e Nicolas Jerry e pubblicata in Italia da Panini.

Il calendario di Tolkien quest’anno ne fa 50!!!

Sono passati 50 anni dal primo Tolkien Calendar, una tradizione che non tramonta mai: dal 1973, per ogni anno è stato prodotto almeno un calendario ufficiale di Tolkien, con la sola eccezione del 1983. In alcuni anni, addirittura sono stati prodotti due calendari ufficiali, e ciò dovuto alle diverse edizioni nello stesso anno delle case editrici britannica e statunitense. I calendari di Tolkien hanno una importanza particolare, perché sono stati l’espressione visuale della Terra di Mezzo, ancora prima del film di Ralph Bakshi e di quelli di Peter Jackson, facendo sognare milioni di appassionati e diventando in breve oggetti di culto collezionatissimi.
Inoltre, i migliori “calendaristi” hanno avuto un ruolo fondamentale nelle opere cinematografiche e anche nella recente serie Amazon. Alan Lee e John Howe si sono trasferiti in Nuova Zelanda per dieci anni come conceptual designers per The Lord of the Rings e The Hobbit di Peter Jackson, e a loro si deve gran parte dei concept per costumi, armi, armature, paesaggi, architetture e creature dei sei film. John Howe è anche il principale concept artist della serie Amazon The Rings of Power. Negli anni, al calendario “ufficiale” si sono aggiunte altre pubblicazioni, prima amatoriali prodotte dagli appassionati per gli appassionati, poi sempre di maggiore qualità, raggiungendo negli ultimi anni degli elevatissimi standard artistici e tipografici. Anche per il 2023, come vedremo, sono numerosi i calendari dedicati a J.R.R. Tolkien. Oltre ad avere un elevato valore artistico e collezionistico, i calendari di Tolkien sono sempre stati da cinquant’anni un graditissimo regalo di Natale fra gli appassionati tolkieniani.

A dicembre la prima asta degli artisti tolkieniani

Un momento dell'astaLa casa d’aste italiana Finarte presenta per la prima volta al mondo un’asta esclusivamente dedicata all’arte de “Il Signore degli Anelli”: disegni, illustrazioni e dipinti dei maggiori artisti internazionali che dagli anni ’60 ad oggi hanno prestato il loro talento all’opera di J.R.R. Tolkien. Una possibilità unica ed irripetibile, costituita da oltre cento opere originali dei più rappresentativi interpreti della Terra di Mezzo. E si potrà scegliere tra ben 45 artisti di fama internazionale.

 

Biella, celebrata la prima copertina di Piero Crida

Piero Crida a BiellaL’evento che doveva aprire #Fuoriluogo ma che era stato rinviato, e ha chiuso di fatto la rassegna che, mai come quest’anno, ha avuto grande successo di pubblico. L’atteso appuntamento si è svolto l’8 ottobre presso la Biblioteca civica di Biella con Piero Crida che è stato intervistato da Beppe Anderi nell’ambito dell’evento “Disegnare un mito – La genesi della copertina di un libro di culto”. Crida ha condiviso con il pubblico l’esperienza di aver disegnato la prima copertina de Il Signore degli Anellidi J.R.R. Tolkien.

Su Twitch come illustrare Il Signore degli Anelli

DisegnareMartedì 6 luglio, a partire dalle 18.30, Cultura Pop ospiterà un nuovo artista sul suo canale Twitch Grafite – Scuola di Fumetto, Disegno e Illustrazione. L’ospite Gaetano Longo (ex-allievo Grafite e attualmente colorista e disegnatore per svariate case editrici nazionali) illustrerà Il Signore degli Anelli. Nel nuovo appuntamento con Cultura Pop & Grafite si tratterà dell’influenza che l’opera di J.R.R. Tolkien continua ad avere nell’immaginario della cultura pop e spazieremo parlando del genere fantasy a tutto tondo e delle sue diverse espressioni a fumetti, ma anche in altri media come i giochi da tavolo, quelli di carte e di ruolo. La moderazione è affidata a Domenico Bottalico. Disegnare la Cultura Pop è una vera e propria estemporanea di disegno dal vivo sul canale Twitch di Cultura Pop in cui ogni puntata ospita un autore diverso chiamato a illustrare a parole e pennelli un argomento “caldo” nell’immaginario fantasy e del mondo degli appassionati di fumetti, video e letteratura.

Tolkien Calendar: il viaggio inaspettato di Alan Lee

Sesta puntata della storia dell’illustrazione tolkieniana a cura di Sergio Lombardi, grande esperto e collezionista dei Tolkien Calendars, che raccoglie da oltre 30 anni. Nelle prime cinque puntate (qui la prima, qui la seconda, qui la terza, qui la quarta e qui la quinta puntata), Lombardi ha descritto i primi passi di una delle pubblicazioni di maggior successo nel mondo tolkieniano, i Calendari di Tolkien, la loro Prima Era (1973-1983) e Seconda Era (1984-1989).
Prima ancora del film di Ralph Bakshi e di quelli di Peter Jackson, i calendari di Tolkien sono stati l’espressione visuale della Terra di Mezzo e la bottega dell’arte dei grandi illustratori, facendo sognare milioni di appassionati e diventando in breve un oggetto di culto molto collezionato, di cui raccoglie l’eredità oggi anche il Lords for the Ring – 2021 Art Calendar. Nella precedente puntata abbiamo assistito alla nascita della Compagnia del Calendario, formata dai tre artisti riconosciuti oggi come i migliori illustratori di Tolkien di tutti i tempi: Alan Lee, John Howe e Ted Nasmith, abbinati nel calendario 1987 a Roger Garland. Finora, ogni puntata della storia dei calendari è stata dedicata a più artisti, tranne la terza, dedicata a J.R.R. Tolkien come illustratore. Il portfolio di opere tolkieniane di Alan Lee è così imponente, da dedicare a lui questa puntata.

1987: ecco la Compagnia del Tolkien Calendar

Quinta puntata della storia dell’illustrazione tolkieniana a cura di Sergio Lombardi, grande esperto e collezionista dei Tolkien Calendars, che raccoglie da oltre 30 anni. Nelle prime quattro puntate (qui la primaqui la seconda puntataqui la terza puntata e qui la quarta puntata), Lombardi ha descritto i primi passi di una delle pubblicazioni di maggior successo nel mondo tolkieniano, i Calendari di Tolkien, la loro Prima Era (1973-1983) e la prima parte della Seconda Era (1984-1989). Prima ancora del lungometraggio animato di Ralph Bakshi (1978) e delle due trilogie cinematografiche di Peter Jackson (2001-2003 e 2012-2014), i calendari sono stati l’espressione visuale della Terra di Mezzo e la bottega dell’arte dei grandi illustratori, facendo sognare milioni di appassionati e diventando in breve un oggetto di
Sergio Lombardiculto molto collezionato, di cui raccoglie l’eredità oggi anche il  Lords for the Ring – 2021 Art Calendar. Dopo il primo periodo e il suo boom creativo e commerciale – prima con le illustrazioni dello stesso Tolkien poi con quelle di grandi artisti -, il progetto aveva iniziato a perdere colpi, fino a interrompersi del tutto nel 1983. Nella precedente puntata abbiamo visto il prepotente ritorno della creatività nel Calendario di Tolkien, attraverso Garland e altri artisti.

I Racconti Incompiuti: intervista agli artisti

Unfinished TalesGiovedì 1 ottobre è stata ufficialmente pubblicata in inglese la nuova edizione dei Racconti Incompiuti di Númenor e della Terra di Mezzo, a segnare il quarantesimo anniversario della sua prima apparizione nel 1980 per la George Allen & Unwin. È la prima volta che il libro viene pubblicato in edizione illustrata, e l’editrice HarperCollins ha ingaggiato per l’occasione tre dei più grandi nomi nel campo artistico tolkieniano. Ted Nasmith, Alan Lee e John Howe hanno già illustrato opere di Tolkien fra cui Lo Hobbit, Il Signore degli Anelli e Il Silmarillion e, ovviamente, molti calendari. Trovarli tutti e tre in questa nuova edizione dei Racconti Incompiuti è un regalo speciale e le loro nuove illustrazioni sono meravigliose. Spero vi piacciano le mie conversazioni (leggermente rivedute per questioni di chiarezza) con questi artisti, che hanno tutti trovato il tempo per chiacchierare con me nonostante i loro impegni.

Alle origini del Tolkien Calendar: Seconda Era-1

Roger Garland: Quarta puntata della storia dell’illustrazione tolkieniana a cura di Sergio Lombardi, grande esperto e collezionista dei Tolkien Calendars, che raccoglie da oltre 30 anni. Nelle prime tre puntate (qui la prima, qui la seconda puntata e qui la terza puntata), Lombardi ha descritto la Prima Era di una delle pubblicazioni di maggior successo nel mondo tolkieniano: i Calendari di Tolkien. Prima ancora del lungometraggio animato di Ralph Bakshi (1978) e delle due trilogie cinematografiche di Peter Jackson (2001-2003 e 2012-2014), i calendari sono stati l’espressione visuale della Terra di Mezzo e la bottega dell’arte dei grandi illustratori, facendo sognare milioni di appassionati e diventando in breve un oggetto di
Sergio Lombardiculto molto collezionato, di cui raccoglie l’eredità oggi anche il  Lords for the Ring – 2021 Art Calendar. Dopo il primo periodo e il suo boom creativo e commerciale – prima con le illustrazioni dello stesso Tolkien poi con quelle di grandi artisti -, il progetto aveva iniziato a perdere colpi, si era separato in due filoni paralleli (britannico e statunitense) fino a interrompersi del tutto nel 1983.

Tolkien Calendar, ritorno ad Oxford (3)

Sergio LombardiTerza puntata della storia dell’illustrazione tolkieniana a cura di Sergio Lombardi, grande esperto e collezionista dei Tolkien Calendars, che raccoglie da oltre 30 anni. Nelle prime due puntate (qui la prima e qui la seconda puntata) , Lombardi ha descritto la prima era di una delle pubblicazioni di maggior successo nel mondo tolkieniano: i Calendari di Tolkien. Prima ancora del film di Ralph Bakshi e di quelli di Peter Jackson, i calendari sono stati l’espressione visuale della Terra di Mezzo e la bottega dell’arte dei grandi illustratori, facendo sognare milioni di appassionati e diventando in breve un oggetto di culto molto collezionato, di cui raccoglie l’eredità oggi anche il  Lords for the Ring – 2021 Art Calendar. Dal 1975 gli editori statunitensi di Tolkien avevano lanciato nuovi illustratori per il calendario, che hanno caratterizzato una vera epoca d’oro con i loro coloratissimi dipinti. Poteva il vecchio Regno Unito essere da meno? Il viaggio prosegue…

Alle origini dei Tolkien Calendar: la Prima Era 2

Sergio LombardiProsegue il viaggio nella storia dell’illustrazione tolkieniana a cura di Sergio Lombardi, grande esperto e collezionista dei Tolkien Calendars, che raccoglie da oltre 30 anni. Nella prima puntata, Lombardi ha descritto lo scenario in cui nacque una delle pubblicazioni di maggior successo nel mondo tolkieniano: i Calendari di Tolkien. Prima ancora del film di Ralph Bakshi e di quelli di Peter Jackson, i calendari sono stati l’espressione visuale della Terra di Mezzo, facendo sognare milioni di appassionati e diventando in breve un oggetto di culto molto collezionato, di cui raccoglie l’eredità oggi anche il  Lords for the Ring – 2021 Art Calendar. Dopo i poster di Pauline Baynes (ben 12 ristampe dal 1970), i primissimi calendari con le illustrazioni dello stesso JRR Tolkien (1973 e 1974 e fino al 1979 per l’edizione britannica), era stato Tim Kirk (già 3 premi Hugo) il primo illustratore dei calendari con l’edizione del 1975. Il viaggio prosegue…

Alle origini dei Tolkien Calendar: la Prima Era

CalendarioSi inizia oggi un viaggio nella storia dell’illustrazione tolkieniana a cura di Sergio Lombardi, grande esperto e collezionista dei Tolkien Calendars, che raccoglie da oltre 30 anni. Lombardi ha organizzato molti eventi insieme all’Associazione Italiana Studi Tolkieniana, a partire dal memorabile Tolkien Day svoltosi nel 2017 al museo Macro di Roma, ed è relatore abituale alle edizioni di Romics, in cui ha presentato show multimediali sulle immagini e musiche ispirate a J.R.R. Tolkien. In questa prima puntata, Lombardi descrive appunto lo scenario in cui nacque una delle pubblicazioni di maggior successo nel mondo tolkieniano: i Calendari di Tolkien. Prima ancora del film di Ralph Bakshi e di quelli di Peter Jackson, i calendari sono stati l’espressione visuale della Terra di Mezzo, facendo sognare milioni di appassionati e diventando in breve un oggetto di culto collezionatissimo, reinverdito oggi con il progetto Lords for the Ring – 2021 Art Calendar.
Sergio LombardiMolti personaggi e luoghi della Terra di Mezzo sono stati disegnati per la prima volta in un calendario di Tolkien. Si potranno così scoprire molte curiosità. Ad esempio, perché il personaggio di Legolas è rappresentato quasi sempre con i capelli biondi, mentre nel romanzo de Il Signore degli Anelli li ha neri?
Per rispondere a queste domande non bisogna cercare nella trilogia cinematografica di Jackson e neanche nel film di animazione del 1978, come vedremo di seguito. I calendari hanno influenzato profondamente anche Peter Jackson, che ha ingaggiato i noti “calendaristi” Alan Lee e John Howe come lead concept artists per i suoi film ed aveva proposto lo stesso incarico anche a Ted Nasmith. Buona lettura!

2021, ecco il calendario Lords for the Ring!

Denis MedriCon l’autunno torna l’ormai consueto appuntamento con il calendario Lords for the Ring – Tolkien Art Calendar! Giunto alla quinta edizione, il progetto è nato nel 2016 in collaborazione con Lucca Comics & Games, quando un collettivo di sette grandi illustratori e concept artist italiani attivi nel genere fantastico ha raccolto la sfida dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani per realizzare, a chiusura di un grande ciclo cinematografico, un nuovo immaginario visivo del mondo creato da J.R.R. Tolkien. È così che nasce “Lords for the Ring” l’art calendar pubblicato da Eterea Edizioni: le prime due edizioni (2017 e 2018) hanno visto così protagonisti i maestri del fantasy italiano, Paolo Barbieri, Ivan Cavini, Alberto Dal Lago, Edvige Faini, Angelo Montanini, Dany Orizio e Lucio Parrillo. Nel 2019 il calendario ha cambiato forma, diventando una monografia, interamente dedicata all’artista Ivan Cavini e per l’edizione 2020 il progetto si è rinnovato ancora una volta, introducendo un partner d’eccezione, Nemo Academy, che ha aperto le porte alle idee di nuovi, giovani talenti italiani. La formula da “talent scout” è stata coronata da un successo tale da far pensare che presto si possa ripetere una esperienza simile! Il calendario è divenuto così un laboratorio di sperimentazione, un serbatoio di nuove visioni creative, un’opportunità per far conoscere al pubblico i moltissimi artisti di talento di cui il nostro Paese è ricco. Siamo giunti ad esplorare lo stile fiabesco e quello onirico oltre a tratti più vicini a cartoon. Ed ora si giunge al fumetto.

Lords for the Ring 2020, l’anno dei giovani

Ve lo avevamo anticipato a giugno: anche quest’anno torna il calendario Lords for the Ring. Dedicato fin dalla sua prima edizione a creare un nuovo immaginario visivo per le opere di Tolkien, il progetto Lords for the Ring – Tolkien Art Calendar giunge quest’anno alla sua quarta edizione. Spronati dal successo degli anni passati, il calendario continua a perseguire il suo intento, ovvero quello di essere «un laboratorio di sperimentazione, un calderone di nuove idee, e un’opportunità per far conoscere al pubblico i moltissimi artisti di talento italiani». Rivolgendo uno sguardo sempre diverso alla Terra di Mezzo, si superano gli stereotipi e la visione cristallizzata che si è generata a seguito delle trilogie cinematografiche di Peter Jackson.
Tante novità aspettano i tolkieniani appassionati d’arte!

Lords for the Ring 2019: la tavola di luglio

Lords for the Rings 2019 - Ivan CaviniProsegue il nostro viaggio alla scoperta di tutti i segreti che si celano dietro ad ogni illustrazione della terza edizione del Lords for the Ring – Tolkien Art Calendar: dopo aver proposto sulla pagina facebook dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani due video dedicati alle opere di Ivan Cavini presenti nei calendari degli anni precedenti (2017 e 2018), abbiamo presentato le tavole di gennaio, febbraio, marzo e aprile, maggio e giugno 2019.
Proseguiamo anche questo mese la nostra esplorazione della Terra di Mezzo come l’ha immaginata Cavini, una strada che abbiamo ormai percorso per metà, ma che ci riserverà ancora molte sorprese.

Lords for the Ring 2019: la tavola di giugno

Lords for the Rings 2019 - Ivan CaviniProsegue il nostro viaggio alla scoperta di tutti i segreti che si celano dietro ad ogni illustrazione della terza edizione del Lords for the Ring – Tolkien Art Calendar, interamente dedicata all’artista dozzese Ivan Cavini: dopo aver proposto sulla pagina facebook dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani due video dedicati alle opere dello stesso illustratore presenti nei calendari degli anni precedenti (2017 e 2018), abbiamo presentato le tavole di gennaio, febbraio, marzo, aprile e maggio.
Proseguiamo anche questo mese la nostra esplorazione della Terra di Mezzo come l’ha immaginata Cavini!

2020, torna il calendario Lords for the Ring!

Annunciata per questo autunno la quarta edizione del calendario Lords for the Ring!
Progetto nato nel 2016 in collaborazione con Lucca Comics & Games, le prime due edizioni (2017 e 2018) hanno visto protagonisti i maestri del fantasy italiano, Paolo Barbieri, Ivan Cavini, Alberto Dal Lago, Edvige Faini, Angelo Montanini, Dany Orizio e Lucio Parrillo, che si sono cimentati nell’ardua impresa di creare un nuovo immaginario visivo per la Terra di Mezzo. Nel 2019 il calendario ha cambiato forma, diventando una monografia, interamente dedicata all’artista dozzese Ivan Cavini e per l’edizione 2020 il progetto si propone di rinnovarsi ancora una volta. Per la sua quarta edizione, che sarà edita da Eterea Edizioni, Lords for the Ring – Tolkien Art Calendar vanterà un partner d’eccezione: la Nemo Academy!

Lords for the Ring 2019: la tavola di maggio

Lords for the Rings 2019 - Ivan CaviniProsegue il nostro viaggio alla scoperta di tutti i segreti che si celano dietro ad ogni illustrazione della terza edizione del Lords for the Ring – Tolkien Art Calendar, progetto nato nel 2016 da un’idea di Paolo Barbieri, che ha coinvolto l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani e Lucca Comics and Games. Dopo aver proposto sulla pagina facebook dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani due video dedicati alle opere dell’artista dozzese Ivan Cavini presenti nei calendari degli anni precedenti (2017 e 2018), abbiamo presentato le tavole di gennaio, febbraio, marzo e aprile 2019. Oggi scopriamo l’origine dell’immagine scelta per il mese di maggio, la raffigurazione di Sammath Naur, il luogo dove la storia dell’Anello ebbe inizio e l’unico in cui possa davvero concludersi.

Lords for the Ring 2019: la Tavola di aprile

Lords for the Rings 2019 - Ivan CaviniIl progetto Lords for the Ring – Tolkien Art Calendar nasce nel 2016 da un’idea di Paolo Barbieri, che ha coinvolto l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani e Lucca Comics and Games: da allora il calendario d’arte tolkieniana italiana ha portato nelle case di tutti coloro che hanno scelto di sostenere questa iniziativa le creazioni dei più grandi artisti del fantasy italiano. Paolo Barbieri, Ivan Cavini, Alberto Dal Lago, Edvige Faini, Angelo Montanini, Dany Orizio e Lucio Parrillo: una pluralità di voci, un coro che ha dato una nuova forma alla Terra di Mezzo dopo che l’immaginario dei film di Peter Jackson era divenuto uno standard a cui moltissimi sceglievano di aderire.
La terza edizione del calendario ha segnato una svolta, un ulteriore rinnovamento, proponendo una monografia dedicata all’artista dozzese Ivan Cavini ed una delle novità di quest’anno è stata la preparazione di alcune note sulle illustrazioni realizzate, un dietro le quinte artistico che spiega scelte compositive e contestualizza le scene all’interno del Signore degli Anelli.
Dopo aver registrato, in collaborazione con Radio Gente Nerd, due interviste al pittore in merito alle quattro tavole delle edizioni precedenti (A Casa di Beorn e Io non sono un uomo per il 2017 e Celebrimbor e Sauron forgiano gli anelli del potere e L’arrivo degli Stregoni nella Terra di Mezzo per il 2018), che potete trovare sulla pagina facebook dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, affronteremo il 22 di ogni mese la tavola ad esso dedicata, con le dichiarazioni dell’autore ed ulteriori approfondimenti. Potete già trovare qui l’articolo dedicato all’immagine di gennaio, qui quello su febbraio e qui la tavola di marzo.

Lords for the Rings: la Tavola di marzo

Lords for the Rings 2019 - Ivan CaviniIl progetto Lords for the Ring – Tolkien Art Calendar nasce nel 2016 da un’idea di Paolo Barbieri, che ha coinvolto l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani e Lucca Comics and Games: da allora il calendario d’arte tolkieniana italiana ha portato nelle case di tutti coloro che hanno scelto di sostenere questa iniziativa le creazioni dei più grandi artisti del fantasy italiano. Paolo Barbieri, Ivan Cavini, Alberto Dal Lago, Edvige Faini, Angelo Montanini, Dany Orizio e Lucio Parrillo: una pluralità di voci, un coro che ha dato una nuova forma alla Terra di Mezzo dopo che l’immaginario dei film di Peter Jackson era divenuto uno standard a cui moltissimi sceglievano di aderire.
La terza edizione del calendario ha segnato una svolta, un ulteriore rinnovamento, proponendo una monografia dedicata all’artista dozzese Ivan Cavini ed una delle novità di quest’anno è stata la preparazione di alcune note sulle illustrazioni realizzate, un dietro le quinte artistico che spiega scelte compositive e contestualizza le scene all’interno del Signore degli Anelli.
Dopo aver registrato, in collaborazione con Radio Gente Nerd, due interviste al pittore in merito alle quattro tavole delle edizioni precedenti (A Casa di Beorn e Io non sono un uomo per il 2017 e Celebrimbor e Sauron forgiano gli anelli del potere e L’arrivo degli Stregoni nella Terra di Mezzo per il 2018), che potete trovare sulla pagina facebook dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, affronteremo il 22 di ogni mese la tavola ad esso dedicata, con le dichiarazioni dell’autore ed ulteriori approfondimenti. Potete già trovare qui l’articolo dedicato all’immagine di gennaio e e qui quello su febbraio.