Mentre si attende il trailer ufficiale di The Rings of Power, sempre più vicino, ecco che vengono diffuse notizie ufficiali riguardo all’altro progetto audiovisivo sulla Terra di Mezzo, The War of the Rohirrim, il film animato prodotto dalla New Line Cinema e dalla Warner Bros e con la produzione di animazione di Sola Entertainment. Il film vede come produttrice esecutiva Philippa Boyens, già sceneggiatrice delle trilogie jacksoniane, oltre a Alan Lee, John Howe e Richard Taylor nel team creativo. La produzione del progetto della Boyens, con la produzione di Joseph Chou (Blade Runner: Black Lotus). Alla sceneggiatura del progetto troviamo Phoebe Gittins, la figlia di Boyens, e dal suo partner Arty Papageorgiou. La storia è basata su quella scritta da Jeffrey Addiss e Will Matthews,
autori della serie The Dark Crystal: L’era della Resistenza, che hanno basato il copione su Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re. Alla regia c’è Kenji Kamiyama, noto un regista di anime giapponese. Il film ha già una data confermata: il 12 aprile 2024, secondo Deadline. Ebbene, è stata annunciata la sinossi, ma non solo: abbiamo anche gli attori che daranno voce ai personaggi.
Gli Anelli del Potere: ecco 15 nuove immagini
A partire dal lunedì appena trascorso, il 6 Giugno, la promozione di The Rings of Power, in arrivo il 2 settembre, è entrata davvero nel vivo, stimolando dibattiti, confronti, entusiasmi e scetticismo, com’è normale per una produzione che riguardi la Terra di Mezzo e il Professore.
Il principale magazine mondiale dedicato al cinema e alle serie Tv, infatti, Empire Magazine, in occasione di un servizio sulla serie con annesse interviste al cast e agli sceneggiatori- e di cui vi parleremo in un prossimo articolo- ha rilasciato ben quindici immagini promozionali in alta risoluzione, che vanno a toccare alcuni dei protagonisti della serie, lasciando nell’ombra e nella segretezza solo il mondo di Nùmenor, gli Orchi e Sauron. Immagini che, in linea generale, mostrano un connubio tra un’immaginario che rimanda alle trilogie Jacksoniane e un altro che in qualche modo se ne discosta. Vediamo più nel dettaglio.
The Rings of Power, su Empire uno speciale
A esattamente tre mesi dall’uscita de Gli Anelli del Potere (The Rings of Power), ecco che il numero di luglio della rivista Empire fa un tuffo nel profondo della serie di Amazon Prime Video, esplorando la sua epica, i suoi numerosi abitanti e il suo progetto pluriennale per raccontare una storia completamente nuova in un mondo amato da tutti i lettori di J.R.R. Tolkien. All’interno, sono presenti interviste con gli showrunner JD Payne e Patrick McKay, il regista JA Bayona, il produttore Ron Ames e le star tra cui Morfydd Clark e Lenny Henry, Robert Aramayo, Markella Kavenagh e Benjamin Walker per svelare finalmente molti dettagli di una storia tenuta molto nascosta fino ad ora. Inoltre, il numero è ricco di immagini inedite del vasto cast e di nuove location.
La History in libreria: il 22 l’incontro al Salone
Finalmente è arrivato sugli scaffali delle librerie “Il Libro dei Racconti Perduti” ovvero il primo volume de “La storia della Terra di Mezzo” di J.R.R. Tolkien. Il team di consulenti editoriali dell’AIST – Associazione Italiana Studi Tolkieniani ha revisionato i primi due volumi, mentre il terzo è stato tradotto da Luca Manini. Il progetto verrà presentato domenica 22 maggio al Salone del Libro di Torino, alle ore 18:30 (Sala Granata, Pad. 3) da Roberto Arduini e Edoardo Rialti, con la moderazione di Loredana Lipperini, scrittrice, voce di Fahrenheit Radio 3 e tolkieniana doc. La History of Middle-Earth è una collana di 12 volumi (pubblicati a cura di Christopher Tolkien dal 1983 al 1996), che narra quelle storie che in seguito sono diventate Il Silmarillion e Il Signore degli Anelli.
Un tredicesimo volume è stato pubblicato nel 2002, The History of Middle-earth Index, che ha integrato completamente tutti gli indici del set in un unico grande indice. In seguito i volumi 6, 7, 8 e parte del 9 sono stati pubblicati anche come The History of the Lord of the Rings. L’ultimo volume è stato re-intitolato The End of the Third Age in quanto, rispetto al corrispettivo della HoME, non contiene le sezioni The Notion Club Papers e The Drowning of Anadûnê, ma solo le sezioni relative alla Terza Era.
In occasione della pubblicazione italiana ospitiamo l’intervento di Giampaolo Canzonieri, tesoriere AIST, responsabile dei rapporti con Bompiani per l’Associazione e membro del team di consulenti. Il testo fa luce sul lavoro dell’AIST svolto in tutti questi mesi sui primi due volumi della History of Middle-Earth.
Modena, Thomas Honegger al Tolkien Lab
Il TolkienLab di Modena, ormai consolidato appuntamento per tutti gli appassionati di J.R.R. Tolkien, porta con sé sempre interessanti novità! Organizzati dall’Istituto Filosofico di Studi Tomistici e dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, sono un vero e proprio fiore all’occhiello per le due associazioni, e sono riservati a quegli studiosi che si sono distinti nel corso dell’anno per il loro lavoro sulle opere dello scrittore inglese e nel tempo sono divenuti una delle vetrine più ambite d’Italia per chi vuole far conoscere i propri studi. In oltre 9 anni, i TolkienLab hanno ospitato ben 40 studiosi diversi e hanno raggiunto i 70 interventi, come scritto qui.
Campobasso, ecco lo smial Contea Molisana
La passione per le opere di J.R.R. Tolkien si esprime in moltissimi modi: un segno tangibile è l’attività di sempre nuovi gruppi locali, che aumentano la grande famiglia degli smial italiani. Dopo che negli scorsi anni si è registrata la nascita di gruppi di appassionati tolkieniani – a Gubbio, Pesaro e Cremona, oltre ai due regionali S’Arda e del Trentino Alto Adige – è ora la volta di Campobasso, dove in realtà esiste un gruppo attivo fin dal 2012.
Modena, l’AIST torna al Play tra giochi e gdr
Un nuovo appuntamento aspetta i fan di Tolkien da Modena e dintorni a metà maggio, perché le iniziative dedicate al Professore fioriscono anche al Play di Modena! Il mondo del gioco, sia da tavola o di ruolo, ha da sempre mostrato un grande interesse per la Terra di Mezzo e l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani già dal 2018 è ospite al Festival del Gioco, che si svolge presso il Quartiere fieristico ModenaFiere (Viale Virgilio 70, 41123 Modena). Così, dopo la pausa dovuta all’emergenza sanitaria, per la terza volta gli appassionati lettori di Tolkien potranno trovare uno stand dell’AIST alla manifestazione nazionale dedicata al gioco in tutte le sue forme ed espressioni.
Così, da venerdì 20 a domenica 22 maggio, nel Padiglione F – lo stand F19 sarà quello dove si potranno incontrare i soci volontari AIST e fare un tuffo nella Terra di Mezzo, con la possibilità di provare tutta una serie di giochi da tavolo e giochi di ruolo dedicati alle opere di Tolkien. Si aggiunge inoltre un ricco programma di iniziative, da tornei multitavolo a veri e propri seminari, in collaborazione con il gruppo Atlas Project, la casa editrice di giochi Need Games e l’associazione Il Bivacco Vicenza.
Il Signore degli Anelli: nuovo gioco per mobile
Si avvicina la data di rilascio della nuova serie tv di Amazon Prime Video, che sarà a settembre, e il mondo dell’intrattenimento si prepara a sfruttarne l’ondata di auspicabile gradimento, sfornando tutta una serie di progetti ambientati nella Terra di Mezzo di J.R.R. Tolkien. Per quanto riguarda Il Signore degli Anelli e le sue offerte di giochi, Amazon avrebbe dovuto lanciare un MMORPG (acronimo che sta per “gioco di ruolo multigiocatore in rete di massa”) New World. Tuttavia, il progetto è stato interrotto a ottobre scorso, a causa delle negoziazioni fallite tra Amazon e Tencent. Nel frattempo, NetEase Games of China ha realizzato Il Signore degli Anelli: Rise to War come gioco per dispositivi mobili. Quel gioco è concesso in licenza sulla base dei film di Peter Jackson creati da New Line Cinema e Warner Bros. L’ultimo gioco per cellulare basato sulle opere di Tolkien è stato The Hobbit: Kingdoms of Middle-earth di Kabam, uscito nel 2012. Ora, mentre è atteso entro la fine del 2022 l’attesissimo videogioco su Il Signore degli Anelli, Gollum, annunciato fin dal 2019, da Daedalic Entertainment, ecco che spunta Electronic Arts che offrirà un gioco per cellulare Triple A su Il Signore degli Anelli.
The Rings of Power: parlano gli showrunner
In attesa dell’arrivo del primo trailer ufficiale di The Rings of Power, previsto entro giugno, la campagna promozionale di Amazon è entrata nel vivo: di recente sono state rilasciate due immagini ufficiali riguardanti Bronwyn, la donna dell’Harad interpretata da Nazanin Boniadi, e il figlio, di cui conosciamo il diminutivo “Theo”, che ha il volto dell’attore esordiente Tyroe Mujahiddin. Lo scorso febbraio, si è avuta una prima ondata di contenuti con un teaser di 60 secondi, ben 23 poster con molti dei personaggi della serie e un title teaser che aveva lasciato tutti a bocca aperta per la cura e la realizzazione originale. Amazon Prime Video sta lanciando la serie tv Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere con il budget più grande di tutti i tempi: circa 250 milioni di dollari per i soli diritti e oltre 500 a stagione.
Si tratta di una media di 57 milioni di dollari per singolo episodio, ma il budget complessivo della prima stagione include la costruzione di numerosi set che verranno utilizzati anche nelle stagioni successive. Investendo una cifra del genere, si può immaginare la volontà di sviluppare un franchise esclusivo, con l’arrivo di spin-off, prequel e altre serie derivate che potrebbero completare questa stagione, la prima di cinque previste, che uscirà il 2 settembre 2022.
A Gedling una nuova placca blu per Tolkien
J.R.R. Tolkien scrisse The Voyage of Éarendel the Evening Star nel 1914 durante una visita alla fattoria Phoenix di sua zia Jane Neave a Gedling, vicino a Nottingham. La poesia – che scrisse lì il 24 settembre – fu la scintilla che accese l’intera sua mitologia successiva. E per ricordare questo evento una nuova targa blu è stata apposta il 2 aprile 2022 alla stazione ferroviaria di Gedling. Le “blue plaques” sono delle installazioni permanenti che collegano un luogo col suo passato storico relativo a una persona o a un evento. Naturalmente, le zone di Birmingham e Oxford sono particolarmente importanti per capire la vita e le opere di Tolkien, ma il Nottinghamshire, malgrado sia legato a Tolkien per un periodo più breve, ha comunque avuto una parte nella sua vita e come fonte d’ispirazione per la sua nascente mitologia.
BBC radio, ritrovata la sceneggiatura del 1955
In occasione della pubblicazione de Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien, perfino la BBC ne celebra il successo producendo un adattamento in 12 episodi per la radio, trasmessi nel 1955 e 1956. Mezzo secolo prima che Peter Jackson portasse quel capolavoro al cinema, Il Signore degli Anelli fu oggetto della prima drammatizzazione in assoluto. Si ritiene che le registrazioni audio della BBC siano andate perdute. Ora un accademico di Oxford ha scavato negli archivi della BBC e ha scoperto i copioni originali per le due serie di 12 episodi radiofonici trasmessi, con grande entusiasmo dei colleghi studiosi.
Gli Anelli del Potere: i Sette Anelli dei Nani
Nuovo capitolo degli approfondimenti dedicati ai gioielli nelle opere di J.R.R. Tolkien. L’articolo fa parte della rubrica «Tolkien’s Jewels» curata da Thomas Lorenzoni, orafo fiorentino ed esperto tolkieniano. Inquadrando l’argomento da un punto di vista storico e tecnico, oltre che letterario, sono stati pubblicati i seguenti articoli: Tra anelli e gioielli nella Terra di Mezzo e L’Unico Anello e Vilya nei film di Peter Jackson, La creazione dell’Unico Anello (prima parte) e (seconda parte), gli Anelli del Potere (prima parte), prima dandone una panoramica, poi trattando nel dettaglio i Tre anelli elfici: Vilya l’Anello d’Aria, Nenya l’Anello d’Acqua e Narya, l’Anello di Fuoco. Ora è la volta dei sette Anelli, quelli dei Nani.
Diritti al cinema, Warner e Zaentz in trattative
È in corso una guerra nella Terra di Mezzo per la spartizione dei diritti cinematografi de Il Signore degli Anelli e de Lo Hobbit. Se infatti nei giorni scorsi la società Saul Zaentz Company aveva messo in vendita la licenza per l’adattamento filmico delle saghe di Tolkien, ora Warner Bros. interviene con un comunicato. E afferma pubblicamente di essere lei, tramite la controllata New Line Cinema, ad avere il controllo dei diritti cinematografici. Ma proviamo a fare chiarezza.
Anche Priscilla se ne va, l’ultima figlia di Tolkien
È con grande tristezza che si riporta la notizia della morte di Priscilla Tolkien, l’ultima dei figli dello scrittore inglese. Quarta e più giovane figlia di J.R.R. Tolkien, era la sua unica figlia femmina. La sua scomparsa è avvenuta il 28 febbraio 2022, all’età di 92 anni, dopo una breve malattia. Priscilla aveva partecipato attivamente alla produzione de Il Signore degli Anelli passando a macchina alcuni dei primi capitoli per suo padre all’età di 14 anni. Il nome iniziale di Frodo Baggins nella quarta bozza de Il Signore degli Anelli era Bingo Bolger-Baggins, nome ricevuto da quello di una famiglia di orsi giocattolo di proprietà di Priscilla. Nel 1987 il fratello maggiore John era tornato ad Oxford, insieme iniziarono a catalogare la grande collezione di foto di famiglia.
Così nel 1992, lei e John pubblicarono il libro The Tolkien Family Album, per celebrare il centenario della nascita del padre. Nello stesso anno firmò inoltre la prefazione di A Tribute to J.R.R. Tolkien, pubblicazione anch’essa per il centenario. Dopo la morte del padre, Priscilla ha agito come rappresentante della famiglia durante le occasioni pubbliche. Divenne amministratore fiduciario della Tolkien Estate e del Tolkien Trust. Priscilla Tolkien è stata vicepresidente onoraria della Tolkien Society dal 1986 e per molti anni è stata ospite alla Oxonmoot, la convention annuale organizzata dalla Tolkien Society per commemorare il compleanno di Bilbo e Frodo.
Aveva studiato inglese al Lady Margaret Hall College di Oxford, che ieri ha annunciato la sua scomparsa ricordandola come «una della generazione di donne che, dopo la Seconda Guerra Mondiale, ha aperto la strada all’ingresso delle donne nelle professioni». Nel nuovo sito web della Tolkien Estate, appena rinnovato, appare una foto di Priscilla e suo fratello John con al centro J.R.R. Tolkien quando il 28 marzo 1972 ricevette dalla regina la medaglia come Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico (CBE). Nel 2017, in occasione del suo 88esimo compleanno, abbiamo pubblicato un articolo che ripercorreva la vita di Priscilla fino al 1950. Lo riproponiamo qui di seguito, integrandolo fino a oggi.
Per la Tolkien Estate un sito con 12 foto e disegni inediti
A quasi 50 anni dalla morte spuntano ancora nuove fotografie e dipinti inediti di J.R.R. Tolkien. Ma stavolta l’operazione è per così dire “ufficiale” perché tutto avviene in famiglia. La Tolkien Estate, ente che tutela la memoria e le opere dell’autore de Il Signore degli Anelli ha rinnovato il suo sito web ufficiale, aggiungendovi per l’occasione tanto nuovo materiale, incluse bozze di manoscritti e lettere e sezioni sulla calligrafia di Tolkien e una linea temporale della sua vita. Tra il nuovo materiale ci sono anche registrazioni audio e videoclip con Tolkien e Christopher, il figlio terzogenito ed erede letterario delle sue opere.
Gli Anelli del Potere, ecco i libri su cui si basa
In un’intervista, JD Payne e Patrick McKay, creatori della serie tv Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere hanno rivelato quali libri di J.R.R. Tolkien sono stati concessi in licenza per l’adattamento di Amazon Prime Video. Lanciando la serie tv con il budget più grande di tutti i tempi (circa 250 milioni di dollari per i soli diritti e oltre 500 a stagione!), la multinazionale di Jeff Bezos vuole entrare dalla porta principale nella guerra tra le diverse piattaforme di streaming online. Investendo una cifra del genere, si può immaginare soprattutto la volontà di sviluppare un franchise esclusivo, con l’arrivo di spin-off, prequel e altre serie derivate che potrebbero completare questa stagione, la prima di cinque previste, che uscirà il 2 settembre 2022.
TolkienLab: Meluzzi su Guerra e Pace in Tolkien
Il TolkienLab di Modena, ormai consolidato appuntamento per tutti gli appassionati di J.R.R. Tolkien, porta con sé sempre interessanti novità! Organizzati dall’Istituto Filosofico di Studi Tomistici e dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, sono un vero e proprio fiore all’occhiello per le due associazioni, e sono riservati a quegli studiosi che si sono distinti nel corso dell’anno per il loro lavoro sulle opere dello scrittore inglese e nel tempo sono divenuti una delle vetrine più ambite d’Italia per chi vuole far conoscere i propri studi. In oltre 9 anni, i TolkienLab hanno ospitato ben 40 studiosi diversi e hanno raggiunto quasi i 70 interventi, come scritto qui.
Torna in libreria L’eroe imperfetto di Wu Ming 4
Oggi, 16 febbraio, torna in libreria L’eroe imperfetto di Wu Ming 4 (Bompiani, €12, p. 224) – la riflessione letteraria sull’archetipo eroico virile, la cui terza parte tratta diffusamente del Signore degli Anelli – in un’edizione migliorata e aumentata. Alla raccolta originale di tre saggi pubblicata per la prima volta dodici anni fa è stato aggiunto un nuovo apparato di note e un racconto, intitolato La parte di Loki: «Infine, a dodici anni dalla prima edizione, al volume viene aggiunto un racconto breve, che fa tesoro degli elementi e delle riflessioni già contenute nei saggi precedenti e li riprende in una storia originale. In parte omaggio agli American Gods di Neil Gaiman (2001) in parte spin off del romanzo di Wu Ming 1 La macchina del vento (2019), il racconto ha come protagonista il dio norreno Loki, divinità quanto mai ambigua – banalmente stigmatizzata dalla cinematografia hollywoodiana – che, proprio grazie alla relazione con il femminile, accetta la crisi del modello eroico patriarcale e riguadagna così una funzione mitica, ancorché sui generis».
The Rings of Power, ecco il primo teaser
Come si sapeva da qualche giorno, nella notte tra il 13 e il 14 febbraio è stato diffuso in tutto il mondo il primo teaser della prima stagione di The Rings of Power, della durata di un minuto, nel quale abbiamo potuto dare un primo sguardo alla Terra di Mezzo in epoche ancora mai viste sullo schermo. Ovviamente, essendo un teaser, è solo un primo sguardo, e la produzione sta svelando a poco a poco il progetto; ma questo breve teaser ha già scatenato una ridda di commenti. Noi vogliamo analizzare qui alcuni fotogrammi interessanti che il trailer ci ha mostrato, per fare il punto su ciò che sappiamo finora sul lavoro intrapreso e sulle informazioni che questi fotogrammi ci permettono di ottenere. Al di là degli scenari mozzafiato, ai colori che alternano luce e oscurità, la bellezza della natura, la furia del mare in tempesta e imponenti ghiacciai, che certamente ci aspettavamo di vedere visti i tanti soldi spesi, è sui alcuni personaggi che vogliamo concentrare la nostra attenzione, perché ci permettono di intuire alcuni punti nodali della trama.
Galadriel, leader militare e politica
Lo sapevamo: Galadriel, interpretata da Morfydd Clark, sarà una delle grandi protagoniste della serie: la vediamo cavalcare alla testa di un esercito attraverso delle pianure correndo in soccorso di qualcuno- forse le truppe di Gil-Galad assediate nel Lindon da Sauron?- e arrampicandosi assieme ad altri Elfi su una ripidissima parete di ghiaccio, una scena, quest’ultima, che ha scatenato varie ipotesi: potrebbe essere un momento dell’attraversamento del Ghiaccio Stridente da parte dei Noldor, descritto nel Slilmarillion, o il tentativo di sfuggire al cataclisma che colpisce la Terra di Mezzo dopo la caduta di Morgoth.
Gil-Galad, ultimo Re degli Elfi tra i Monti e il Mare
Il misterioso personaggio con il vestito dorato ritratto in uno dei 23 poster è proprio Gil-Galad, re degli Elfi Noldor del Lindon nella Seconda Era, interpretato da Benjamin Walker: lo vediamo osservare una misteriosa cometa che scende sulla terra e parlare a consiglio con altri Elfi nelle dorate e affascinanti foreste del Lindon, una delle location principali che ricorda molto le atmosfere delle trilogie jacksoniane. Gil-galad è uno degli Elfi più amati dai lettori di Tolkien, e ci aspettiamo di vedere approfondita la sua pesante consapevolezza di essere “l’ultimo Re elfico”.
Arondir, un Elfo Nandor che lotta per la sopravvivenza?
Il tanto contestato Elfo Silvano Arondir, interpretato dall’attore portoricano Ismael Cruz- Cordova, viene ripreso in una foresta buia mentre lotta contro misteriosi assalitori: la scena è affascinante, e Cordova sembra essere ben inserito nella parte dell’Elfo, e a parere di chi scrive, potrebbe essere una delle rivelazioni della serie. In un’altra scena lo vediamo incatenato ad un piede mentre si scaglia contro una struttura che sembra di fattura Orchesca: che attraverso il suo personaggio venga mostrata la sofferta storia dei Nandor, gli Elfi che non partirono mai per Valinor e che dovettero cercare di sfuggire ai servi di Morgoth? Quelli che non ci riuscirono, come leggiamo nella History of Middle Earth, vennero tramutati in Orchi. Arondir potrebbe essere uno di quelli che riescono ad evitare questo destino terribile.
Nùmenor all’apice della sua gloria
Una bellissima baia circondata dalle propaggini di una montagna bianca, una statura possente che ricorda le figure degli Argonath, il simbolo del sole posto sulle costruzioni in pietra e su una nave che sta entrando nella baia, una città che pare essere della stessa produzione culturale che poi darà origine a Gondor: è il primo sguardo all’isola di Nùmenor, e in particolare al suo porto occidentale, Andùnie, luogo di residenza dei Fedeli, che mantennero sempre il rispetto per i Valar e l’amicizia con gli Elfi. La location giusta per le storie di Elendil e Isildur.
Flashback dai Tempi Remoti
L’ultima scena ci mostra uno scontro tra Elfi ed Orchi- i quali, lo si nota abbastanza chiaramente, non sono in CGI- in un evidente flashback temporale: l’elfo al centro è Finrod Felagund, signore del Nargothrond, interpretato dall’attore Will Fletcher. Non si può dire quale sia la battaglia in questione: qualcuno sostiene quella delle Innumerevoli Lacrime, alla quale però Finrod non partecipa, perché già ucciso nelle segrete di Sauron. Potrebbe essere invece una scena della Dagor Bragollach, la Battaglia della Fiamma Improvvisa, durante la quale egli venne attaccato e circondato, assieme a pochi uomini, proprio dagli Orchi: furono Barahir, Beren e i loro uomini a salvarlo, e Finrod, per quello, donò a Barahir quell’anello che sarebbe poi giunto fino ad Aragorn.
Gli Harfoots: Hobbit nomadi
La voce narrante del teaser è quella dell’attrice Markella Kavenagh, che interpreta una Hobbit: la giovane si interroga sulla bellezza del mondo che sta oltre i luoghi dove sopravvive questa piccola società pastorale. Come dichiarato dagli sceneggiatori, si tenterà di esplorare la loro storia primordiale, che li vede tentare di “nascondersi dal mondo” mentre Arda è preda di grandi sconvolgimenti. La giovane e altri due Hobbit incontreranno un misterioso uomo perduto che giunge assieme alla caduta di un meteorite: i tre Hobbit lo salveranno e in qualche modo nascerà un rapporto tra loro. Questo strano personaggio potrebbe essere uno di quegli spiriti che discesero in Arda quand’essa venne creata, oppure uno dei due Stregoni Blu che arrivano nella Terra di Mezzo proprio in quest’epoca. Sicuramente quest’ultima storyline è una delle più rischiose, ma la scena nella quale la giovane hobbit parla entusiasta del mondo e d’improvviso alza lo sguardo è intensa, e ci auguriamo che abbiano trovato la strada giusta per raccontare questa storia senza entrare in contrasto con la storia della Terra di Mezzo.
…The War of the Rohirrim ha una data: il 12/4/2024
Mentre cresce l’attesa per la serie Amazon Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, arriva l’annuncio che il lungometraggio animato Lord of the Rings: The War of the Rohirrim ha una data d’uscita: il 12 aprile 2024, come svelato in esclusiva dal noto portale Variety. Della produzione non si sa molto, seppur ci sia già un primo screen ad anticipare le vicende, come potete vedere di seguito.
Warner Bros, che si trova al lavoro sulla nuova produzione potenzialmente dalla qualità davvero eccelsa, stando a questa prima foto, avrà tutto il tempo di approfondire il progetto, visto che oltre due anni ci separano dal debutto della produzione, che di sicuro continuerà a essere sviluppata e approfondita anche dopo aver analizzato il successo degli altri progetti legati al mondo di Tolkien.
Trento, da marzo il laboratorio tolkieniano
Anche quest’anno, per il quarto anno consecutivo, nei mesi di marzo e aprile si terrà presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’università di Trento il laboratorio di analisi del testo narrativo tolkieniano e scrittura creativa a cura di Wu Ming 4, connesso all’insegnamento di Letteratura inglese e al corso di laurea in Letterature euroamericane, traduzione e critica letteraria. Il titolo del laboratorio di quest’anno è La dama e il mezzuomo: eroi, antieroi ed eroine dalla crisi dei ruoli alla costruzione dell’io nel Signore degli Anelli. Il lavoro si strutturerà come sempre in tre fasi:
Analisi del testo
Il laboratorio cercherà di inquadrare i personaggi chiave della costruzione narrativa tolkieniana nel loro percorso di formazione, crisi e catarsi, prediligendo in particolare lo sguardo degli hobbit e il ruolo della componente femminile, e mettendoli a confronto con altri modelli eroici presenti nella storia.
Scrittura
Il lavoro dei partecipanti sarà finalizzato alla produzione di un elaborato narrativo che riprenda uno dei temi o delle figure affrontate durante l’analisi del testo narrativo e si innesti in maniera coerente sull’universo raccontato nel romanzo.
Restituzione
Commento e feed-back sul lavoro svolto dai singoli partecipanti e valutazione degli elaborati.
Scopo del laboratorio è quello di indagare attraverso la lettura partecipata e la scrittura creativa, ovvero la fan fiction, gli aspetti meno immediatamente evidenti dell’opera narrativa, nonché le potenzialità espansive dell’universo letterario creato da J.R.R. Tolkien. Ormai da diversi anni, in ambito anglosassone, si è cominciato a considerare la fan fiction come una forma di critica letteraria “attiva” a tutti gli effetti, che sempre più trova spazio anche negli studi accademici e negli articoli che si occupano di letteratura. Lungi dall’essere mera imitazione o esercizio sterile di mimetismo narrativo, la fan fiction può sprigionare potenzialità ulteriori degli universi letterari, illuminarne aspetti reconditi o impliciti nelle pieghe delle storie, espandere le storie stesse con sequel, prequel e spin off, o ancora con riscritture da punti di vista inattesi e spiazzanti.
Testi primari di riferimento:
J. R. R. Tolkien, The Lords of the Rings, HarperCollins (qualunque edizione recente)
J. R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Bompiani, 2019-2020
Letteratura secondaria di riferimento:
J. B. Croft, L. A. Donovan (ed.), Perilous and Fair: Women in the Works and Life of J.R.R. Tolkien, Mythopeic Press, 2015
J. B. Croft (ed.), Baptism of Fire: The Birth of the Modern British Fantastic in World War I, Mythopeic Press, 2015
P. H. Kocher, Il maestro della Terra di Mezzo, Bompiani, 2011
T. A. Shippey, J.R.R. Tolkien: la via per la Terra di Mezzo, Marietti 1820, 2005
T. A. Shippey, J.R.R. Tolkien autore del secolo, Simonelli, 2004
I precedenti laboratori tenuti da Wu Ming 4 all’Università di Trento:
– Never ending editing: la creazione ricorsiva del legendarium tolkieniano – Il Silmarillion e i Books of Lost Tales (anno accademico 2020-2021): qui la descrizione.
– Costruire mondi: architettura narrativa e temi portanti del Signore degli Anelli (anno accademico 2019-2020): qui la descrizione.
– Lo Hobbit: un viaggio di crescita personale (anno accademico 2018-2019): qui la descrizione.
Calendario:
Il laboratorio si terrà i giorni 8-15-22-29 marzo e 5-12 aprile, dalle ore 10:00 alle 12:00. Si concluderà il 17 o 24 maggio con il commentario degli elaborati.
ARTICOLI PRECEDENTI:
– Vai all’articolo Trento, all’università il nuovo corso di WM4
– Vai all’articolo Tolkien in università a Trento con Wu Ming 4
– Vai all’articolo Un nuovo corso di Wu Ming 4 all’Università di Trento
LINK ESTERNI:
– Vai al sito dell’università di Trento
– Vai al blog di Wu Ming, Giap
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Zaentz mette in vendita i diritti del Signore degli Anelli
Mai tempismo è stato più appropriato di questo. Alla vigilia della nuova febbre planetaria che da Hollywood si sta per riversare sul mondo intero con la nuova serie tv targata Amazon, ecco che vengono messi all’asta i diritti di sfruttamento commerciale delle opere più famose di J.R.R. Tolkien. Proprio quando una valanga di miliardi potrà ricoprire il proprietario dei diritti grazie a film, merchandising, giochi ed eventi live dedicati a Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit, la Saul Zaentz Co. ha deciso di vendere le sue partecipazioni. Zaentz Co. ha assunto ACF Investment Bank per gestire il processo di vendita, che si svolgerà questa settimana mentre i banchieri fanno il giro degli acquirenti più logici di Hollywood. Si prevede che i diritti sulle opere di Tolkien raggiungeranno almeno i 2 miliardi di dollari, sulla base di recenti valutazioni specializzate. La tempistica del processo di vendita non è casuale. Amazon presenterà in anteprima la sua tanto attesa serie TV a mega budget della saga durante la partita del Superbowl di domenica sera, 13 febbraio (il 14 in Italia). E proprio Amazon è in cima alla lista dei primi candidati per acquisire i diritti aggiuntivi ora detenuti da Zaentz.
The Rings of Power: analisi e punti chiave
Nella giornata di ieri, Amazon, attraverso il settimanale Variety, ha diffuso le prime immagini promozionali della serie The Rings of Power, che hanno “infiammato il web”: i commenti sono stati tantissimi, e hanno mostrato una profonda divisione tra gli appassionati. Se da un lato si è potuta verificare una notevole cura nei costumi e nei particolari, dall’altro lato, però, la comunità tolkieniana in buona parte ha espresso critiche negative per alcune scelte forti della produzione che si possono intuire da queste prime immagini. In questo articolo noi vogliamo cercare di fare chiarezza su questi punti controversi e mostrare che alcune preoccupazioni sono meno giustificate di quelle che si crede, mentre altri punti, passati sotto silenzio da chi ha espresso il proprio disappunto, sono i più importanti e che necessitano di più materiale da vedere prima di esprimere un giudizio. Fino a che la serie non uscirà, il giudizio deve rimanere cauto, in entrambe le direzioni. Ma vediamo nel dettaglio i vari punti.
Serie tv Amazon, nuove immagini e prime storie
Boom!!! Finalmente Amazon ha messo in moto la macchina promozionale e ora fa sul serio. Dopo avere rivelato il titolo ufficiale, The Lord of the Rings: The Rings of Power (Il Signore degli Anelli: gli Anelli del Potere), dopo aver mostrato ben 23 poster dei personaggi (con anche traduzioni nelle varie lingue in cui sarà trasmesso, qui l’analisi), dopo aver annunciato il primo trailer per la notte del Superbowl, il 14 febbraio prossimo, ora rivela tramite Vanity Fair le immagini delle riprese e alcuni dei personaggi che appariranno nella serie tv. Secondo il reporter di Vanity Fair, che ha già visto i primi tre episodi, la serie tv è «un sontuoso e avvincente mix di intrighi di palazzo, magia, guerra e mitologia e ci sono abbastanza misteri per alimentare un migliaio di podcast.
Alcuni personaggi saranno familiari e saranno l’attrazione iniziale mentre gli spettatori vedono svolgersi il loro destino». La storia si destreggerà tra 23 protagonisti, appunto, e filoni narrativi multipli, dalle profondità delle miniere di Nani delle Montagne Nebbiose alla politica del regno elfico di Lindon e alla potente isola umana simile ad Atlantide, Númenor. Tutto questo si concentrerà, alla fine, attorno all’evento che dà il nome alla trilogia: la forgiatura degli Anelli. Tra sorprese e conferme, ci sono moltissime chicche da scoprire!
The Rings of Power: ecco l’analisi dei poster
Nella giornata di ieri, 3 febbraio, è ufficialmente iniziata la campagna di marketing della serie Amazon The Rings of Power. All’improvviso, alle 16 ora italiana, i canali Instagram e Twitter ufficiale della serie hanno pubblicato 23 poster, che ritraggono le mani di altrettanti personaggi, ognuno dei quali ha con sé qualcosa: un’arma, un frutto, uno scettro, un bastone…. E molti di questi personaggi portano anelli alle dita. Alcuni di questi sono evidentemente Anelli del Potere, che saranno il centro della serie, ma le immagini ci permettono di spaziare su tanti altri aspetti, vediamo di approfondirli.
