Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit a confronto

Maratona Lo HobbitCosa c’è di meglio, nella stagione del sole cocente, che chiudersi in casa a serrande abbassate e passare il pomeriggio a rivedere un film che, nel bene e nel male, ha un posto speciale nel nostro cuore? E se invece di un film, fosse una trilogia? Peter Jackson si ci ha regalando addirittura due trilogie: sei film che dividono il pubblico tolkieniano ancora oggi, con continui confronti con i libri d’ispirazione e diverse opinioni sulla qualità dell’adattamento.
Certi dibattiti però, si sa, sono oramai visti e rivisti, quasi noiosi. Se la presenza di Tom Bombadil sarebbe stata più o meno preziosa a livello cinematografico è un quesito che non avrà mai una risposta certa ed universale. Piuttosto, andiamo a confrontare le due trilogie cinematografiche: in cosa differiscono, in cosa sono simili e perché restano tanto amate e/o odiate allo stesso tempo.

Esclusiva AIST: intervista a Cate Blanchett/Galadriel

Roma: red carpet ad AuditoriumCome sempre per amore dei suoi lettori l’AIST coglie ogni occasione per incontrare i protagonisti delle opere derivate o legate a J.R.R. Tolkien, soprattutto quando si tratta degli attori delle due trilogie di Peter Jackson! Questa volta il 19 ottobre abbiamo seguito la bellissima Cate Blanchett alla Festa del Cinema di Roma 2018 e siamo riusciti lungo l’arco della giornata a strapparle alcune risposte dedicate alla sua esperienza con Tolkien e le riprese dei film. Nella seconda giornata della Festa del Cinema, l’attrice premio oscar si è resa protagonista di due incontri.
Cate BlanchettIl primo è stato la conferenza stampa del film Il mistero della casa del tempo, regia di Eli Roth, in cui è in coppia con l’attore Jack Black. E dopo il red carpet, la sua giornata si è conclusa con l’incontro con il pubblico. L’attrice due volte premio Oscar è stata salutata con particolare calore da un pubblico giovane e per lo più femminile. Sorridente e con un’ironia mai sopra le righe e sempre in equilibrio con la sua eleganza, ha parlato di cinque dei film da lei interpretati: Bandits (2001), Diario di uno scandalo (2006), Io non sono qui (2007), Il curioso caso di Benjamin Button (2008), Carol (2015).

L’AisT con John Howe a Milano il 18 febbraio

Artisti: John HoweStorico illustratore di J.R.R. Tolkien, John Howe ha contribuito con i suoi lavori a creare l’immaginario della Terra di Mezzo. Le sue immagini realizzate fin dagli anni ’90 per libri come Il Signore degli Anelli, Lo Hobbit e Il Silmarillion, sono state un riferimento fondamentale per la realizzazione delle scene e delle ambientazioni della trilogia del Signore degli Anelli di Peter Jackson, che lo ha chiamato insieme ad Alan Lee, in qualità di “visual designer”. Gli appassionati di Tolkien avranno ora la possibilità di ascoltare l’artista giovedì 18 febbraio, alle ore 17 presso Laboratorio Formentini per l’editoria, via Formentini 10 a Milano, che farà un intervento pubblico insieme allo scrittore Wu Ming 4.
Mimaster Illustrazione a MilanoTutto questo grazie all’organizzazione di Mimaster illustrazione, una realtà formativa internazionale d’eccellenza con base a Milano. La didattica di Mimaster prepara gli allievi alla professione dell’illustratore, con docenti che sono professionisti internazionali dell’illustrazione, art director ed editori di successo, tramite un master annuale di alta specializzazione, moduli tematici di approfondimento e workshop con autori italiani e internazionali per lavorare fianco a fianco ai grandi maestri dell’illustrazione. Proprio uno di questi ultimi sarà Riding Dragons: l’arte di John Howe, della durata di tre giorni.

Jackson ultimo atto: La Battaglia delle 5 Armate in Dvd Extended

Dvd Extended: BardL’ultimo appuntamento con la Terra di Mezzo jacksoniana è ormai alle porte, dopo un viaggio durato ben quattordici anni e sei film, e che ha raggiunto il notevole traguardo di 1318 minuti (22 ore totali). Il 18 novembre infatti uscirà in l’edizione estesa della Battaglia delle Cinque Armate su supporto fisico; il digital download era invece già disponibile dal 21 ottobre. Le edizioni acquistabili sono tre: 3 dischi Blu-ray, 5 dischi Blu-ray 3D e 5 dischi DVD. Il Blu-ray e il Blu-ray 3D includeranno anche la copia digitale del film. Inoltre ci sarà anche la consueta edizione del Gift set, cioè la scatola che prevede un omaggio per i fan più accaniti e che questa volta conterrà una statuetta raffigurante Bilbo e Gandalf, seduti dopo la battaglia. Lo stesso giorno uscirà il cofanetto contenente tutti e tre i film: l’edizione estesa della trilogia conterrà 9 dischi in versione Blu-ray, 15 dischi Blu-ray 3D e altrettanti in DVD.
Dvd Anche in questo caso, insieme ai Blu-ray, sarà compresa la copia digitale. All’estero, questa versione del film è anche stata proiettata al cinema, con eventi speciali voluti dalla Warner Bros: il 13 ottobre negli Stati Uniti (dopo la proiezione, nei giorni precedenti, della versione estesa dei primi due capitoli), e il 7 novembre a Londra, con la collaborazione della The Hobbit Fan Fellowship. Da segnalare il fatto che, negli Stati Uniti, al film sia stato assegnato un rating R, corrispondente al nostro «vietato ai minori non accompagnati»: il sito specialistico Badtaste.it conferma la presenza di numerose scene splatter, concentrate però sulle creature e non sugli umani.

Bilbo si pente: abbiamo esagerato con Lo Hobbit

Martin-Freeman06Bilbo Baggins è giunto in Italia. Martin Freeman, l’attore che lo ha interpretato nell’ultima trilogia di Peter Jackson, ha partecipato al 45esimo Festival di Giffoni, la rassegna del cinema per i ragazzi di Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno. E il viaggio è stata l’occasione per passare qualche giorno nella Costiera Amalfitana assieme alla moglie Amanda Abbington, sua compagna dal 2000 e ai due figli Joe (nato nel 2006) e Grace (nata nel 2008). Apprezzato per il personaggio nei tre adattamenti dello Hobbit, Freeman è stato pluripremiato anche per le sue interpretazioni in Fargo e Sherlock, conquistando nel 2010 l’Emmy Award e il Premio BAFTA come “miglior attore non protagonista” (per Sherlock) e le nomination ai Golden Globes 2015 e agli Emmy Awards 2014 come “miglior attore non protagonista in una miniserie o film per la televisione’”(per Fargo).

Muore Christopher Lee: più di mezzo secolo di cinema

Christopher LeeSir Christopher Lee, l’attore britannico che ha interpretato Saruman della trilogia di Peter Jackson tratta dal Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien, è scomparso all’età di 93 anni, il 7 giugno 2015. L’attore era ricoverato in ospedale per insufficienza cardiaca e problemi respiratori. È spirato al Chelsea and Westminster Hospital di Londra la domenica mattina, dopo tre settimane di trattamento, ma la vedova ha deciso di divulgare la notizia solo dopo 4 giorni per informare familiari e amici. Lee, che dal 2009 era anche baronetto della regina d’Inghilterra, rappresentava da sempre una figura attoriale apparentemente a senso unico, ma in realtà poco decifrabile: la sua vera anima va cercata nella totalità della produzione, quasi 300 titoli, passando da ottimi a pessimi lavori proponendo genialmente solo se stesso.

Intervista esclusiva ai Blind Guardian

Blind GuardianCi sono autori che segnano indelebilmente la storia letteraria, pagine che non verranno mai cancellate e che non si perderanno mai nelle sabbie del tempo, opere che si tramandano di generazione in generazione stregando milioni di persone in tutto il globo. J.R.R. Tolkien può senza alcun dubbio esser annoverato fra i più influenti scrittori del XXI secolo, uno dei massimi esponenti dell’arte scrittoria, filologica e linguistica dell’intera tradizione, i suoi scritti continuano ancor oggi ad affascinare nuove schiere di lettori in ogni parte del pianeta, con un nutrito esercito di appassionati, studiosi ed accademici intenti a svelare di giorno in giorno i lati più nascosti dell’impareggiabile ed inesauribile mole di componimenti prodotti e lasciati in eredità dall’autore inglese.

Disponibile Lo Hobbit 3 in dvd: ecco due recensioni

Peter JacksonDa oggi si può ottenere Lo Hobbit: la Battaglia delle Cinque Armate. Si tratta in realtà della possibilità di digital download tramite le principali piattaforme digital come iTunes e Google Play. L’edizione in Homevideo italiana dell’ultimo capitolo e dell’intera trilogia dello Hobbit sarà invece acquistabile solo dal 22 aprile, anche se è già possibile prenotarlo. Il film uscirà in DVD, Blu-Ray Disc e Blu-Ray Disc 3D.
Dvd Hobbit La Battaglia delle Cinque ArmateVogliamo onorare l’occasione pubblicando due recensioni alla trilogia. L’Associazione italiana studi Tolkieniani, come del resto avvenuto per la trilogia del Signore degli Anelli, non prende alcuna posizione a favore o contro l’opera di Peter Jackson. Per questo le due recensioni sono di segno opposto: una nettamente positiva, l’altra con una critica fondata. Abbiamo così ritenuto di diffondere due punti di vista su cui si potrà discutere, perché entrambi presentano osservazioni poco considerate dalla critica, dai lettori e dagli appassionati di J.R.R. Tolkien e di Peter Jackson. Se volete lasciare un commento, più che nei due singoli articoli, potrete lasciarlo in questo articolo comune. Buona lettura!

Aspetta, qual è Thorin? (Come i film di Jackson migliorano il romanzo di Tolkien) di Roman Nicholas

L’opportunità perduta da Peter Jackson: la morte dei nipoti di Anna Smol

.

 

Se il regista è il fan: Lo Hobbit in quattro ore

Peter JacksonCerti tipi di operazioni non andrebbero avallate, perché vanno a ledere quella che è a tutti gli effetti una produzione artistica che porta la firma di professionisti ed è tutelata dalle leggi del copyright. Era, però, prevedibile, viste le molte critiche alla trilogia cinematografica di Peter Jackson dedicata allo Hobbit, che qualche appassionato di J.R.R. Tolkien si cimentasse a tagliare e rimontare l’intero corpus dei tre film secondo le sue predilezioni. Del resto, era accaduto alla prima trilogia, quella del Signore degli Anelli, che era stata rimontata in una chiave molto più oscura, suscitanto critiche ed elogi. Questa volta, il movente non è tanto l’atmosfera della trilogia, ma la trilogia stessa, contestata come scelta produttiva.

Tolkien a Hollywood prima di Peter Jackson

Peter Jackson by FlickrMentre l’ultimo capitolo dell’epica di Peter Jackson tratta dallo Hobbit è uscito nelle sale, ecco una rassegna dei molti progetti di film tratti dalle opere di J.R.R. Tolkien, alcuni dei quali non sono mai stati girati. Infatti, solo con il regista neozelandese si è avuto un progetto saldo, con finanziamenti e tecnologia adeguati, e una passione tale da avere successo mondiale nelle sale cinematografiche. Ma prima delle due saghe di Jackson dedicate al Signore degli Anelli e allo Hobbit, sono stati molti gli adattamenti dei due maggiori romanzi di Tolkien. Prima di iniziare l’excursus, cerchiamo di capire cosa ne pensava l’autore stesso. Per Tolkien le parole erano l’habitat naturale della fantasia. Egli era un amante del linguaggio e un filologo di professione, uno che conosceva molte lingue e ne aveva inventate ancora di più.
FIlm: Lo Hobbit - La battaglia delle Cinque ArmatePer Tolkien ogni parola conteneva in sé la storia del suo stesso significato, quindi ha senso che le parole, scritte o pronunciate, detenessero per lui un potere che le immagini non potrebbero mai avere. Tolkien nutriva sempre sani sospetti sui tentativi di riduzione cinematografica dello Hobbit e Il Signore degli Anelli, anche se questo non vuol dire che fosse contrario. Semplicemente, non credeva che il cinema e la fantasia fossero compagni naturali, opinione naturalmente del tutto incomprensibile per la Warner Bros, i cui sei film tratti da opere di Tolkien hanno ad oggi incassato più di oltre 38 miliardi di euro in tutto il mondo (cui si aggiungono quelli dell’ultimo capitolo, Lo Hobbit: La Battaglia delle Cinque Armate, che fino al 5 gennaio si è portato a casa 622 milioni di euro, di cui oltre 12 in Italia).

Tolkien, finiscono i film: comincia la Quarta Era

frammento della Mappa di ThrorSono trascorsi tredici anni dall’uscita nelle sale del primo film tratto dal Signore degli Anelli. Mentre incombono le anteprime dell’ultimo capitolo della trilogia (molto liberamente) tratta da Lo Hobbit, si può fare un bilancio di quanto nel frattempo è successo in Italia intorno a J.R.R. Tolkien. Se nel secolo scorso la scena tolkieniana era considerata un ghetto per nerd, o tutt’al più per conventicole dell’ultradestra, la penetrazione nell’immaginario pop tramite la settima arte ha avviato uno smottamento che ha travolto quell’ambiente asfittico e al tempo stesso ha stimolato forme di reazione creativa all’invasione hollywoodiana. Mentre la dimensione d’intrattenimento (cinema, giochi e videogiochi) faceva debordare l’interesse per la Terra di Mezzo ben oltre la sottocultura fantasy, una nuova generazione di appassionati, studiosi, artisti, ha messo in crisi i luoghi comuni di un tempo.
Libri: "Lo Hobbit. Un viaggio verso la maturità" di WIlliam H.GreenCosì da un lato lo snobismo dell’accademia è stato pesantemente scalfito, e dall’altro le letture delle vecchie vestali nostrane sono state ridimensionate (o piuttosto ridicolizzate) grazie a un’attività pubblicistica, su carta e su web, prodotta quasi sempre dal basso. Si è trattato di un lavoro certosino e spesso disconosciuto, che ha prodotto gli anticorpi alla saturazione dell’immaginario seguita all’enorme successo dei film. Per paradosso, senza i kolossal di Peter Jackson non avremmo avuto la collana tematica “Tolkien e dintorni” dell’editrice Marietti 1820, che dal 2005 a oggi ha tradotto i più importanti saggi critici nel panorama internazionale. L’ultimo uscito, Lo Hobbit. Un viaggio verso la maturità di William H. Green, è paragonabile a un gioiello elfico.
05 (copyright Alessio Vissani)Sul piano delle arti visive forse soltanto adesso, con la conclusione della ridondante seconda trilogia, si iniziano a metabolizzare le immagini cinematografiche e ci si apre a nuovi orizzonti, meno schiacciati sul mainstream hollywoodiano. Così si tornano ad apprezzare le opere di un decano come Angelo Montanini e può emergere il lavoro di artisti originali come Ivan Cavini, Maria Distefano e Andrea Piparo.
Manca all’appello la narrativa. I più noti autori italiani di fantasy avrebbero forse potuto spendere un po’ più di tempo a studiare la chiave dell’universalità delle storie di Tolkien e un po’ di meno a cercare di emularle infarcendo le proprie di Elfi, Mezzelfi e Orchi.

Locandina Tolkien Day 2Per rendersi conto di quanto è successo e continua a succedere intorno alla Terra di Mezzo e a sud delle Alpi, si potrebbe scorrere il programma della seconda edizione del Tolkien Day che avrà luogo al VIGAMUS, il museo del videogioco di Roma, il prossimo 14 dicembre. Il tratto distintivo di una manifestazione come questa è la commistione di alto e basso, gioco e studio. In una stessa giornata si potrà assistere alla proiezione de Lo Hobbit – La Desolazione di Smaug in versione estesa, giocare ai videogiochi a tema, e assistere alla presentazione di Santi pagani nella Terra di Mezzo di Claudio Testi (ESD-Edizioni Studio Domenicano), un saggio che affronta le interpretazioni filosofiche e religiose dell’opera tolkieniana. Non deve stupire che un evento come questo sia organizzato dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani (www.jrrtolkien.it), nata dall’unione di altri soggetti impegnati da anni a rivalutare l’autore inglese, e già reduce dall’inaugurazione del festival FantastikA, nella rocca di Dozza Imolese, con conferenze di studiosi italiani e stranieri, ma anche esposizioni di illustratori e artisti. Locandina di FantastikaÈ grazie all’attivismo di questo tipo, portato avanti anche da realtà locali, da gruppi amatoriali e circoli, sui blog e sui social network, che la Terra di Mezzo è entrata in una nuova stagione.
Tant’è che anche l’accademia sembra essersi svegliata dal torpore. Tolkien non è più un fenomeno paraletterario, ma un autore che può diventare argomento di dibattito, di corso o di un convegno, come dimostrano gli atenei di Milano, Trento, Pisa, Siena, Palermo, Verona (solo per limitarsi all’ultimo anno). Spesso è la spinta degli studenti e dei giovani ricercatori a portare Tolkien all’università, ma è pur vero che alcuni docenti l’hanno ormai acquisito come autore, Libro: Beowulf di Tolkiensia sul piano letterario sia su quello degli studi filologici.
All’incrocio tra questi due piani si collocano le pubblicazioni dei poemi inediti La leggenda di Sigurd e Gudrùn (2009) e La Caduta di Artù (2013), ma anche quella recentissima della sua traduzione del Beowulf (Bompiani 2014) fatta negli anni Venti e finora rimasta sepolta in archivio. Un’operazione quest’ultima che può interessare forse gli storici della filologia più che i comuni lettori, ma che al tempo stesso ha anche un risvolto letterario, dato che la prosa della traduzione tolkieniana cerca di salvare un’eco dell’antico ritmo poetico anglosassone e – come  scrive Michael Drout, noto studioso di Tolkien – «combina il suo acume filologico con la sua capacità creativa».

Studiosi: Michael DroutEppure resta ancora tanto da fare per stabilire anche in Italia uno standard accettabile per un classico del Novecento. Paradossalmente questo riguarda soprattutto i testi di Tolkien. Sull’edizione nostrana del Signore degli Anelli pendono ancora diverse ipoteche. A partire dalla traduzione, fatta oltre quarant’anni fa, che non rende la varietà di registri linguistici utilizzata dall’autore e molte delle sue scelte lessicali. Per proseguire con l’obsoleta e fuorviante introduzione di Elémire Zolla, scritta quando gli studi tolkieniani erano a uno stadio preistorico. I lettori italiani poi non hanno mai potuto leggere per intero la History of Middle-Earth, cioè la raccolta degli scritti postumi sulla Terra di Mezzo, che contiene vere e proprie perle, dato che ne sono stati tradotti soltanto due volumi su tredici. Per tacere infine del livello deprimente di molti peritesti, completamente avulsi dal dibattito internazionale.
Gli studiosi tolkieniani però sono gente temprata nella lunga lotta di liberazione della Terra di Mezzo dal pregiudizio letterario e dall’appropriazione ideologica. Per questo c’è da scommettere che seguiteranno a esplorarne in lungo e in largo i territori e a battersi finché non avranno definitivamente riscattato quelle lande dall’influsso di Sauron. Consapevoli che solo chi la dura la vince.

(Articolo pubblicato su La Repubblica, p. 60-61 – 11 dicembre 2014)

 
.
SITO UFFICIALE
– Vai al sito di La Repubblica

ARTICOLI PRECEDENTI
Reportage da Dozza: un fantastico weekend
A Dozza nasce l’Aist: siamo diventati grandi
L’Arst a Dozza (Bo) con mostre e seminari
Il 14 dicembre torna il Tolkien Day a Roma!
Pubblicato Lo Hobbit. Un viaggio verso la maturità
Pubblicato il Beowulf tradotto da Tolkien
Pubblicato «La leggenda di Sigurd e Gudrùn»
Edito da Bompiani “La Caduta di Artù»

LINK ESTERNI
– Vai alla Pagina Facebook di Fantastika
– Vai al sito dell’Istituto filosofico di studi tomistici
– Vai al sito della casa editrice Marietti 1820
– Vai al sito della Fondazione Dozza Città d’Arte
– Vai al sito di Ivan Cavini
– Vai al sito personale di Andrea Piparo
– Vai alla Pagina Facebook di Angelo Montanini
– Vai al sito di Maria Distefano
– Vai al sito del VIGAMUS, il Museo del Videogioco di Roma
– Vai alla pagina Facebook del Tolkien Day II

.



Quella terra di mezzo tra ispirazione e plagio

Fratelli HildebrandtÈ di questi giorni la notizia delle incredibili analogie che accomunano l’ultimo film di Zack Snyder L’uomo d’acciaio e la trilogia di Matrix: i riferimenti a Gesù Cristo, le inquadratore e addirittura gli stessi attori non protagonisti. Un approfondimento si può leggere qui. Vero o falso che sia, fantasia o realtà, lo spunto di cronaca mi ha fatto pensare ad altre «strane analogie». Accade che casualmente, riguardando le foto scattate nel 2004 in Polonia, in occasione della mostra Swiat Tolkiena a Danzica,  che noto la somiglianza di una famosa cattedrale con un’altrettanto nota nell’illustrazione dei fratelli Greg e Tim Hildebrandt. 
Diventa difficile pensare che non ci sia una connessione. Da qui lo spunto per una riflessione sulle opere di fantasia frutto della creatività umana e sulle connessioni con altre opere simili: riflessioni critiche e obiettive, ma che non vogliono dare un giudizio “morale”.

Il 14 dicembre torna il Tolkien Day a Roma!

Roma: Museo VigamusTolkieniani appassionati, siete tutti pronti all’arrivo nei cinema dello Hobbit – La Battaglia delle Cinque Armate? Se non potete aspettare tutto questo tempo, potete godervi una bella anteprima al Tolkien Day il prossimo 14 dicembre 2014 al VIGAMUS – Videogame Museum di Roma, in via Sabotino 4, dove l’Associazione italiana studi Tolkieniani celebrerà il padre della letteratura fantistica, J.R.R. Tolkien, con una giornata piena di eventi, quiz, cosplay contest, conferenze, giochi da tavolo, videoblog e molto altro! Sarà anche l’occasione per rivivere l’esperienza ludica con tutti i videogiochi dedicati al Signore degli Anelli e allo Hobbit: se proprio non resistete, in fondo all’articolo trovate il programma completo dell’evento!

Il 16-17 dicembre una maratona per Lo Hobbit

Cinema: Arcadia di Melzo (Milano)Se non ha ottenuto la première almeno l’Italia potrà avere la maratona. Anzi due, perché ben due saranno le maratone in 3D Hfr per Lo Hobbit – La Battaglia delle Cinque Armate. Grazie al lavoro del Tolkien Italian Network la maratona si farà vicino Milano e Venezia, mentre in altre città italiane si faranno maratone solo dei primi due film o in formati minori, come il 2D o il 3D ma non Hfr. Non se ne parla molto in Italia, ma sono poche le sale cinematografiche che hanno adottato il nuovo formato: lo “High Frame Rate 3D” (HFR 3D), rappresenta un avanzamento tecnologico nell’esperienza cinematografica, perché mostra un’immagine in 48 fotogrammi al secondo (frame per second – fps) con un risultato che si avvicina molto a ciò che l’occhio umano vede nella realtà. Questa velocità è due volte quella di 24 fps, il formato attuale delle sale italiane.

Tolkien Day, c’è anche il concorso su Twitter

Roma: Museo VigamusSi arricchisce il programma della seconda edizione del Tolkien Day, l’evento organizzato dall’Associazione italiana studi Tolkieniani e previsto per il prossimo 14 dicembre 2014 al VIGAMUS – Videogame Museum di Roma, in via Sabotino 4. Sarà l’occasione per gli appassionati di J.R.R. Tolkien di celebrare il padre della letteratura fantistica, con una giornata piena di eventi, quiz, cosplay contest, conferenze, tornei e giochi da tavolo, videoblog e molto altro! E sarà l’occasione di aspettare insieme l’arrivo in tutto il mondo dell’ultimo capitolo dello Hobbit – La Battaglia delle Cinque Armate di Peter Jackson, nei cinema italiani tre giorni dopo. Proprio la grande attenzione che ha suscitato l’evento ha fatto sì che siano giunte molte proposte di collaborazione e nuovi contenuti si stanno aggiungendo a un programma già fitto di eventi. Mentre si lavora per accontentare tutti, per ora possiamo dire di due belle iniziative che porteranno lustro all’Associazione.

Première dello Hobbit: dove e quando saranno

Film: première dello HobbitPer l’uscita del film Lo Hobbit: la battaglia delle cinque armate, a dicembre ci saranno un sacco di anteprime in tutto il mondo. La Première mondiale si terrà lunedì 1 dicembre a Londra. Sul red carpet, che inizierà alle 18:30, sono molti gli ospiti attesi, insieme al regista Peter Jackson: Martin Freeman, Richard Armitage, Ian McKellen, Orlando Bloom, Luke Evans, Benedict Cumberbatch, Evangeline Lily, Lee Pace, Andy Serkis, Stephen Fry, Sylvester McCoy, Mikael Persbrandt, Ryan Gage, John Bell, Aidan Turner, Ken Stott, James Nesbitt, Adam Brown, Jed Brophy e Billy Boyd. Qui di seguito trovate l’elenco di quelle finora note, oltre ai dettagli per partecipare ad alcuni concorsi per vincere dei biglietti e potervi assistere! Molto spesso i biglietti per le anteprime non sono disponibili per il pubblico, ma in questo caso quelle di Parigi e del Brasile sembrano essere un’eccezione.

Lo Hobbit, i dvd estesi: scarica qui la guida

Lo Hobbit - La Desolazione di Smaug - Extended DvdIn parallelo con l’uscita dei film dello Hobbit di Peter Jackson al cinema, sono moltissimi gli appassionati di J.R.R. Tolkien che stanno facendo la fila per comprare le versione estesa delle pellicole cinematografiche, in uscita in tutta Italia il 19 novembre. Mentre si attende l’ultimo capitolo della saga cinematografica, La Battaglia delle Cinque Armate, che arriverà nelle sale italiane il prossimo 17 dicembre, i fan di Jackson potranno gustarsi La Desolazione di Smaug in versione estesa, in Blu-ray (3 dischi), Blu-ray 3D (5 dischi) e Dvd (5 dischi). Un’edizione disponibile in Digital Download già da fine ottobre, con 25 minuti di scene inedite e oltre 9 ore di contenuti speciali, che includono il commento audio del regista, produttore e sceneggiatore Peter Jackson e di Philippa Boyens, co-produttrice e sceneggiatrice.

Honegger: «Lo Hobbit tra Tolkien e Jackson»

Studiosi: Thomas Honegger (c) TolkiendilIl Festival Fantastika di Dozza (Bologna) si avvicina ed è bene conoscere meglio una delle guest star della manifestazione. Per i nostri lettori, ecco allora in esclusiva un’intervista a Thomas Honegger. Professore presso il dipartimento di Studi Inglesi dell’Università Friedrich Schiller di Jena, in Germania, è uno specialista nel periodo medievale. Tra i suoi interessi, si possono trovare anche le opere di J.R.R. Tolkien, su cui ha ampiamente dedicato studi e pubblicazioni. Nato a Zurigo, ma naturalizzato tedesco, è in realtà un gigante degli studi tolkieniani: è curatore di quasi tutti i volumi della collana Cormarë Series della casa editrice Walking Tree e membro del comitato scientifico di Hither Shore, rivista letteraria della Tolkien Society tedesca. Non si contano i suoi studi e saggi e le sue partecipazioni ai convegni internazionali su Tolkien ed è il “motore” dei convegni annuali su Tolkien dell’università di Jena. Insomma, dopo Tom Shippey e Verlyn Flieger, a buon diritto Honegger è uno dei maggiori studiosi al mondo di Tolkien. È, inoltre, appena divenuto neo-segretario della nascente Tolkien Society svizzera (Seryn Ennor), che ha il suo centro a Jenins, sede del Greisinger Museum, tutto dedicato alla Terra di Mezzo. Il 28 settembre a Fantastika terrà una conferenza dal titolo «I draghi nelle opere di J.R.R Tolkien».

Il Silmarillion di Tolkien secondo Peter Jackson

Peter Jackson SilmarillionSe ne è parlato e se ne parlerà ancora molto nonostante ciò che afferma il regista neozelandese. Ma a quanto pare il suo diniego non dipende dal fatto di non voler girare il film, ma tutto dipende solo da una questione di diritti della Tolkien Estate sugli scritti del Professore. C’è da considerare il veto assoluto che Christopher Tolkien ha impresso su questo libro, aborrendo le trasposizioni cinematografiche del buon Peter. Ora esce un’intervista su Collider a Peter Jackson, a pochi giorni dal Comic-Con di Los Angeles, in cui tra le molte domande, il regista si è soffermato sulla possibilità, dopo Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli, di poter fare un film anche sul Silmarillion.

Battaglia delle 5 armate diffuso il nuovo trailer

Cast lo hobbitDopo l’abbuffata della Comicon di San Diego dove tra le varie risposte degli attori e del regista Peter Jackson intervenuti c’è anche il lancio di un contest per i fan e l’idea di creare un museo con tutti i costumi ed accessori utilizzati nei tre film dello Hobbit è stato finalmente presentato il teaser trailer del terzo film. Lo Hobbit: la battaglia delle cinque armate, capitolo finale dell’epica avventura intrapresa da Bilbo Baggins, insieme allo stregone Gandalf, per riconquistare il perduto Regno di Erebor strappato ai Nani dal Drago Smaug. Peter Jackson, già autore della trilogia del Signore degli Anelli, firma la regia anche di questa pellicola liberamente tratta dal romanzo di J.R.R. Tolkien.

Videogiochi, è uscito Lo Hobbit della Lego

Lego_LoHobbit1Era già accaduto con Il Signore degli Anelli, ora tocca a Lo Hobbit. Ancora una volta Warner Bros Games trasforma i personaggi delle opere di J.R.R. Tolkien in LEGO e permette ai fans, dei libri del Professore ma soprattutto delle pellicole di Peter Jackson, di rivivere in prima persona le straordinarie avventure ambientate nella Terra di Mezzo. LEGO Lo Hobbit prosegue la oramai assodata tradizione della trasformazione e trasposizione in mattoncini colorati delle più celebri saghe cinematografiche e non, da Star Wars a Indiana Jones, passando per Harry Potter, sino ai Marvel Superheroes. Novità per i più accaniti videogiocatori è inoltre il debutto su console next-gen come PS4 e Xbox ONE.

Un mondo da esplorare

Il videogioco segue le orme dei precedenti prodotti da TT Games e Warner Bros Interactive Entertainment, quindi restando in genere action-adventure con un gameplay incentrato su degli enigmi da risolvere, oggetti da costruire, e sull’esplorazione in modalità pressoché libera della Terra di Mezzo. La storia di LEGO Lo Hobbit ricoprirà gli eventi narrati nei primi due film di Peter Jackson, mentre per il terzo verrà realizzato un capitolo a parte. I livelli che si dovranno affrontare saranno sedici, sia in modalità Storia che in Gioco libero, ed i personaggi che appariranno durante l’avventura saranno moltissimi (più di novanta) con caratteristiche ed abilità uniche. I Nani saranno infatti dotati di una capacità unica per ciascuno, ad esempio Bombur potrà usare il suo ventre come un trampolino. Bilbo invece svilupperà le proprie abilità nel corso dell’avanzare del gioco, ricalcando le caratteristiche di un gioco di ruolo. Lego_LoHobbit2Un’altra novità sarà la possibilità di adoperare due personaggi nel contempo quand’essi si trovano nelle vicinanze, in tal modo si compieranno delle azioni speciali di coppia. Per ciò che riguarda ai luoghi visitabili si possono citare Casa Baggins, Hobbiville, le Montagne Nebbiose, la Città dei Goblin, Bosco Atro, Esgaroth, Dol Guldur, Gran Burrone e la Montagna Solitaria.

Le caratteristiche ufficiali del gioco

  • Esplora la Terra di Mezzo e visita le location più importanti del film, inclusa Casa Baggins, e cammina attraverso il pericoloso Alto Passo, le Montagne Nebbiose, o scopri le profondità di Goblin Town, Mirkwood e Rivendell.
  • Partecipa alla caccia al tesoro, estrai gemme, scopri bottini di nemici, crea potenti oggetti magici o costruirci immense nuove strutture LEGO
  • Gioca con i tuoi personaggi preferiti del film Lo Hobbit, tra cui Bilbo, Gandalf e i Nani: Thorin, Fili, Kili, Oin, Gloin, Dwalin, Balin Bifur, Bofur, Bombur, Dori, Nori e Ori. Ognuno ha la sua speciale – e piuttosto esilarante – abilità. Ad esempio, Bombur può essere utilizzato come un trampolino per scaraventare i suoi compagni lontano dal pericolo.
  • Colleziona, combina e crea nuovi elementi nel Blacksmith Shop utilizzando Mithril, il metallo più prezioso nella Terra di Mezzo
  • Vinci in un gioco di enigmi e impara a maneggiare il potere de L’Unico Anello
  • Gioca con la famiglia e gli amici, con facile accesso all’opzione di gameplay drop-in, drop-out. (Disponibile solo su console.)
  • Gioca con la famiglia e gli amici utilizzando la possibilità di giocare wireless (solo per 3DS e Playstation Vita con due copie del gioco).

Scheda del gioco:
Lego LoHobbit PosterTitolo: LEGO Lo Hobbit
Sviluppo : Traveller’s Tales
Pubblicazione: Warner Bros. Interactive Entertainment
Serie: LEGO
Data di pubblicazione: Canada/USA: 8 aprile 2014, Europa: 11 aprile 2014
Genere: Azione
Tema: Lo Hobbit
Modalità di gioco: Giocatore singolo, Multigiocatore
Piattaforma: Microsoft Windows, PlayStation 3, PlayStation 4, PlayStation Vita, Nintendo 3DS, Wii U, Xbox 360, Xbox One
Supporto: Blu-ray Disc, DVD-ROM, Cartuccia DS, Cartuccia 3DS, Disco Ottico Wii
Fascia di età: ESRB: E, PEGI: 7, USK: 12

Trailer di lancio ufficiale

youtube placeholder image

– Vai al sito ufficiale di Lego Lo Hobbit
– Vai al facebook ufficiale di Lego The Hobbit

.


Utenti online
 

Peter Jackson cambia titolo allo Hobbit 3

Peter JacksonDopo mesi di ipotesi, rumors e notizia fasulle che giravano in rete, ora è ufficiale: Lo Hobbit 3 cambia titolo. Il capitolo conclusivo della seconda trilogia dedicata da Peter Jackson alle opere di J.R.R. Tolkien non si chiamerà più «Andata e Ritorno», ma diventa «La Battaglia dei cinque eserciti» (The Battle of the five armies). Già da tempo si era parlato di un possibile cambio del titolo e molte ipotesi erano state fatte, tra cui quella di «Into The Fire», nome che conteneva un tenue accenno a un capitolo del romanzo, ma tutte le voci si sono rivelate sbagliate.
Libro: Lo Hobbit edizione AdelphiIl nuovo titolo diffuso dalla Warner Bros conferma la tendenza degli ultimi mesi, già confermata dal secondo capitolo della saga cinematografica. Questa nuova trilogia non è una versione su pellicola del romanzo, ma prende spunto dalle sue pagine per spiccare il volo verso un film d’azione di atmosfera fantasy che non ha quasi più nulla di tolkieniano, a parte i nomi dei personaggi. Il cambiamento del titolo, infatti, rispecchia lo spostamento dell’attenzione del film dal protagonista del romanzo, Bilbo Baggins, alle vicende belliche. Nell’ultimo capitolo della saga cinemtografica se ne devono infatti chiudere molte: la fuga di Gandalf dalla prigione, la sconfitta degli Orchi di Dol Gundur, la resa dei conti tra gli Elfi Legolas e Tauriel e l’Orco Azog, e la Battaglia dei Cinque eserciti. Tranne l’ultimo, tutti questi eventi non sono raccontati nel romanzo di Tolkien.

Domenica 6 Aprile ore 11: gli abiti della Terra di Mezzo

prender-notaAppuntamento da non perdere quello di questa settimana al corso “Conoscere Tolkien”, organizzato dall’Associazione romana studi Tolkieniani al museo Vigamus, in via Sabotino 4 a Roma. Dopo aver analizzato le opere più importanti dello scrittore nelle prime lezioni con un focus sul Silmarillion e un approfondimento tutto dedicato al Signore degli Anelli e a Lo Hobbit, dopo aver parlato delle principali tematiche che l’autore ha trattato, analizzando in particolare La Natura nelle opere di J.R.R. Tolkien, è ora la volta di spostare lo sguardo anche verso i film di Peter Jackson, con le due trilogie cinematografiche. Nella lezione di domenica 6 Aprile, dalle 11 alle 13, dal titolo Da Tolkien a Peter Jackson: gli abiti della Terra di Mezzo, Daniela Mastroddi e Manuel Chiofi ripercorreranno criticamente gli aspetti relativi alla sceneggiatura e alla realizzazione delle pellicole del regista neozelandese, l’impatto che hanno avuto sugli appassionati lettori di Tolkien, per poi concentrare l’attenzione sul confronto tra libri e film, soprattutto nell’aspetto più visibile, quello degli abiti della Terra di Mezzo.

E dopo Lo Hobbit 3? Ecco idee per Jackson

Peter JacksonAl momento Hollywood sembra essere in una fase in cui sforna orde di film d’azione di successo basati su fonti non cinematografiche, ad esempio i fumetti Marvel. Possiamo quindi aspettarci ulteriori tentativi di guadagnare denaro attraverso il marchio di Tolkien? Beh, i cinque film finora prodotti sono stati tesori nascosti per la compagnia di produzione. Perciò la conclusione è ovvia: sì, se la New Line ne sarà capace. Non sono esperto dei pasticci legali attorno ai diritti (d’autore e non) collegati alle opere di J.R.R. Tolkien. Quel poco che si può sapere (anche grazie all’esperienza precedente della gestione del copyright da parte della Iron Crown Enterprises negli anni ’90) è che al momento la licenza holliwoodiana limita i film al solo uso di informazioni contenute ne Il Signore degli Anelli e ne Lo Hobbit, e ciò spiega probabilmente perché Gandalf, nel primo film de Lo Hobbit di Peter Jackson, stranamente “dimentica” i nomi degli due Stregoni Blu, ovvero Alatar e Pallando.
Tali nomi appaiono infatti soltanto nei Racconti incompiuti, Gandalfpubblicati postumi e il cui copyright è in mano ai legittimi proprietari, la Tolkien Estate. Se fossero stati nominati, la New Line avrebbe potuto incorrere nella violazione del copyright, avendo così ulteriori guai legali oltre alle dispute che già ci sono in tribunale. Il regista neozelandese ha così risolto brillantemente la questione, usando anche un pizzico di ironia! Partendo da queste considerazioni, si può così fare qualche speculazione sulle opere del nostro autore preferito, prendendo spunto da uno scritto di Anders Blixt. Come sfruttare l’onda lunga della trilogia sullo Hobbit senza violare il copyright? Le Appendici de Il Signore degli Anelli contengono alcuni spunti notevoli per una trama di future pellicole. Ve ne proponiamo due tratte proprio dai raccontai contenuti nelle Appendici.

«I film di Peter Jackson? Io preferisco Tolkien»

Olar-JacksonDopo la pubblicazione della recensione scritta da Alberto Crespi, che aveva un tono entusiastico, sul secondo capitolo della trilogia cinematografica dedicata da Peter Jackson allo Hobbit, riportiamo l’equilibrio nel sito dell’Assocazione pubblicando un giudizio sul versante opposto. Vi presentiamo un editoriale del Times, firmato da Jared Olar e apparso il 29 dicembre 2013. L’autore prende una posizione netta e ci ha chiesto di pubblicarla, pur non essendo chiaramente quella dell’ArsT che in quanto tale non prende posizione sui film, ma di solito riporta le notizie e i giudizi dei soci o di studiosi, intellettuali e critici. Ci sembra giusto dare spazio a tutti, quindi con piacere riportiamo l’editoriale di Olar.