Dopo l’esposizione alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento, durante il Convegno di studi internazionale dedicato alle opere “minori” di Tolkien, e la presenza al Festival Biblico di Verona, la mostra “In te c’è più di quanto tu creda” sbarca al Meeting di Rimini, il più grande evento culturale europeo per numero di presenze: oltre 800mila! Dal 20 al 26 agosto, presso il Villaggio Ragazzi, sarà infatti possibile immergersi in un percorso espositivo che prende spunto proprio dalla prima opera pubblicata dal professore di Oxford, nel 1937 e intitolata Lo Hobbit.
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“The Story of Kullervo”: ne parla Verlyn Flieger
Ha sorpreso tutti l’annuncio di un nuovo libro di J.R.R. Tolkien, in uscita il 27 agosto in Inghilterra, il 27 ottobre negli Stati Uniti e, si spera, per dicembre in Italia. La sorpresa è dovuta al fatto che, contrariamente a quanto riportato da molti media generalisti italiani e copiati su alcuni siti web, il nuovo testo non è per nulla inedito, della sua esistenza si sapeva benissimo da più di 30 anni (è citato nelle Lettere e nella Biografia di Humphrey Carpenter) ed era addirittura stato pubblicato nel 2010.
Si tratta di “The Story of Kullervo”. Ripubblicare il testo, seppur rivisto, ha il solo scopo di mantenere l’attenzione sullo scrittore inglese e soprattutto il ritmo di un «inedito» l’anno che HarperCollins sta tenendo con gli inediti di Tolkien dal 2010 a oggi. Sono, infatti, ben cinque i testi pubblicati (The Children of Hurin, Sigurd e Gudrun, Beowulf e ora The Story of Kullervo) e in alcuni casi con un’operazione più che discutibile (The Fall of Arthur).
Nel caso attuale, ripubblicare un testo del 2010 ha il solo merito di rendere più fruibile al grande pubblico cose già note agli studiosi e oggetto da tempo di dibattiti, soprattutto negli Usa.
L’Estate tolkieniana? Nel 2015 è al ribasso
L’estate è la stagione più amata dagli appassionati di J.R.R. Tolkien. Soprattutto, in questo ultimo periodo si infittisce il calendario degli incontri dedicati allo scrittore inglese. La bella novità è che almeno quest’anno non si sovrapporranno. Nel 2014, infatti, ben tre eventi si erano svolti nello stesso fine settimana, creando non poche difficoltà a chi doveva scegliere preferendone solo uno a scapito degli altri. Quest’anno, però, si è diffusa una nuova tendenza, che accomuna quasi tutti gli eventi in programma: l’assenza di una programmazione culturale. Cercando di adottare un punto di vista generale, si può dire che all’assenza di una grande manifestazione nazionale (e di un soggetto a respiro altrettanto nazionale) che fino al 2006 richiamava in uno stesso luogo quasi ventimila persone accomunate dalla stessa passione, si è sopperito con la proliferazione di molti gruppi locali, con la conseguente nascita di tante piccole manifestazioni, tutte meritorie e degne di essere seguite, ma con il limite strutturale di avere un respiro prettamente locale. Il movimento degli appassionati di Tolkien in Italia non è infatti riuscito a creare un evento che possa dirsi adeguato all’enorme numero dei lettori di Tolkien, né ad eguagliare quello che furono le Hobbiton fino a dieci anni fa. Ne è stato un esempio lo Hobbit Day organizzato il 2 maggio scorso a Roma dalla Warner Bros che, a fronte del grande impegno profuso dalle moltissime associazioni coinvolte e dai volontari a livello gratuito,
ha avuto un’affluenza così grande da stravolgere la stessa programmazione, con attese lunghissime per vedere la mostra, tutto esaurito nella sala conferenze, incontro con i doppiatori che è stato replicato all’esterno per le migliaia di persone presenti e le moltissime (e ingiuste) critiche che hanno investito i social network dopo l’evento, con le tante frecciate rivolte soprattutto al fantomatico «villaggio hobbit» che la Warner Bros aveva annunciato, ma che non è stato all’altezza delle aspettative.
L’arte su Tolkien per un mese a Sheffield
A Settembre, al Bank Street Arts di Sheffield aprirà una mostra dedicata all’arte ispirata alle opere di J.R.R. Tolkien, alla quale contribuiranno dieci artisti e scrittori di fama internazionale, con il supporto della Sheffield Hallam University, del Arts Council England e di altri enti organizzativi. Questa esibizione sarà parte integrante di Opening up the Book, festival dedicato alle arti del libro, e offrirà ai visitatori un approccio originale e dinamico volto ad omaggiare la Terra di Mezzo: intorno al tema del titolo, Evil in the Shining Light, si raccoglierà infatti una gamma di diverse espressioni altamente creative, come riporta il sito theonering.net, direttamente ispirate ai romanzi del Signore deglli Anelli e dello Hobbit.
A Bruxelles un corso per le lingue elfiche
Tolkien era un filologo che conosceva i meccanismi di funzionamento di molte lingue antiche e moderne. Non stupisce quindi che fosse in grado di idearne di nuove. Non inventò, però, le sue lingue per rendere più realistici i suoi romanzi, al contrario erano le sue creazioni linguistiche a dare continui nuovi spunti per le storie. «Nessuno mi crede quando dico che il mio lungo libro», scrive Tolkien (Lettere, n. 205) «è un tentativo di creare un mondo in cui una forma di linguaggio accettabile dal mio personale senso estetico possa sembrare reale. Ma è vero». Se in Italia, sono pochissime le occasioni per studiare le lingue elfiche in maniera professionale (per gli ultimi esempi, soprattutto su iniziativa di Gianluca Comastri, si può leggere qui, qui e qui), basta varcare le Alpi per rendersi conto che in tutto il resto d’Europa e negli Stati Uniti non è raro imbattersi in iniziative e pubblicazioni legate alle lingue di Arda. E proprio all’estero, si svolgerà la 3ª Summer School dal 17 al 27 agosto presso la Université libre di Bruxelles, in Belgio. È un’opportunità unica, che gli appassionati di Tolkien dovrebbero cogliere, magari unendola a una vacanza nella capitale belga, considerata capitale de facto dell’Unione europea,
con la possibilità di una passeggiata tra i quartieri custodi dell’Art Nouveau, per gustare che ospita ilMuseo Magritte e il Museo del Fumetto, dedicato a numerosi personaggi famosi tra cui Tintin, Luky Luke o i Puffi, senza dimenticare la cioccolata e la birra belga, di fama mondiale. L’insegnante e creatore del corso è un nome noto ai lettori del nostro sito web.
Su Sky un canale per Il Signore degli Anelli
Da venerdì 4 a domenica 13 settembre su Sky Cinema, un canale interamente dedicato alla saga di letteratura fantastica più celebre di sempre. Tratti dai libri dello scrittore inglese J.R.R. Tolkien e diretti da Peter Jackson, i sei film del Signore degli Anelli e dello Hobbit, hanno fatto incetta di premi Oscar e sono stati dei grandissimi successi al box office sia nazionale che internazionale, incassando complessivamente quasi 6 miliardi di dollari. E ora Sky Cinema li propone per la prima volta tutti insieme su un unico canale.
Il Silmarillion come trilogia al cinema
E se Il Silmarillion fosse un film? O meglio, una trilogia cinematografica? Dopo le fatiche di Peter Jackson sul Signore degli Anelli e sullo Hobbit, i sogni degli appassionati lettori di J.R.R. Tolkien sono rivolti con insistenza verso l’altro grande capolavoro dello scrittore inglese e, nonostante le smentite e i vincoli del copyright, sono in molti quelli che sperano che si possa avviare presto un progetto sul Silmarillion. Addirittura c’è chi sta lavorando a una ipotetica sceneggiatura! L’ultimo in ordine di tempo è ora C.E. High, docente di storia europea e studioso di Tolkien che vive e lavora in Texas, che si è cimentato nell’adattamento del Silmarillion come se fosse una trilogia cinematografica. Riportiamo qui di seguito la traduzione dell’articolo. Buona lettura!
Ritorna Eriador: a Messina con Tolkien
Torna la seconda edizione di Eriador in Sicilia. Dopo il successo dello scorso anno, quando in poche ore più di 300 persone parteciparono all’evento, i membri dell’Associazione culturale La Contea diffondono ora la notizia della seconda edizione di Eriador, che si terrà di nuovo al Castello di Bauso, a Villafranca Tirrena (Messina) il prossimo 8 agosto. Il raduno di quest’anno sarà anche dedicato a Christopher Lee, al suo talento e alla sua passione per le opere del professore di Oxford.
Tornano i librigame: un nuovo Lupo Solitario
Era un libro che voleva essere un videogioco, ora è un videogioco che vuole anche essere un libro. Ma anche un gioco di ruolo e, da capo, un nuovo libro. Dopo oltre trent’anni, i cosiddetti «librigame» ritornano a vivere grazie alle possibilità offerte dai dispositivi touch di ultima generazione, e proprio il genere libro-game che andò in voga negli anni Ottanta e Novanta, si adatta perfettamente alle possibilità offerte da iPad e iPhone, dove il livello di interattività risulta decisamente superiore a quello che poteva venire offerto dalle celebri versioni cartacee che tutti gli appassionati ricordano.
In realtà si tratta di un ritorno solo per l’Italia,
perché nel resto del mondo, specialmente nei Paesi anglosassoni e in Francia (non ci credete? leggete qui), i librigame ci sono sempre stati e con un discreto successo di vendite. È stata appena annunciata, prevista per Lucca Comics & Games 2015, la pubblicazione di un librogame inedito di Lupo Solitario, la riedizione dei suoi librigame originali da parte della casa editrice Vincent Books, oltre al recente rilascio del videogame Joe Dever’s Lone Wolf e persino del gioco di ruolo da parte di Cubicle 7, che verrà presentato sempre a Lucca.
Il Signore degli Anelli, quale edizione leggere?
Con quale libro iniziare a leggere Tolkien? E soprattutto in quale edizione? Il Signore degli Anelli, Lo Hobbit, il Silmarillion, i Racconti Perduti, Racconti Incompiuti e Racconti Ritrovati, le Avventure di Tom Bombadil e tutte le altre opere di J.R.R. Tolkien ambientate nella Terra di Mezzo hanno avuto nel corso del tempo moltissime pubblicazioni e ristampe. Ma quali sono le edizioni migliori? Dopo tre edizioni e quasi 50 anni, sono decine quelle in italiano, la maggior parte ormai introvabili e a prezzi esorbitanti. Limitandoci quindi soltanto a quelli stampati dal 2000 in poi, anno in la casa editrice Bompiani ha rilevato da Rusconi i diritti di pubblicazione, ed escludendo anche le Lettere, la saggistica e le opere non ambientate nella Terra di Mezzo, ecco le edizioni che l’AisT consiglia al lettore italiano che voglia iniziare a conoscere Tolkien. Iniziamo con il capolavoro dello scrittore inglese.
Il 26 giugno Tolkien nel centro di Piombino
Venerdì 26 giugno 2015 alle are 18 presso la Sala Soci Coop, in Corso Italia 159 a Piombino si terrà la presentazione del libro «Tolkien e i classici» a cura di Roberto Arduini, Cecilia Barella, Giampaolo Canzonieri, Claudio A. Testi. Ospite della presentazione il giornalista e autore Roberto Arduini. Modera l’incontro Serena Barchi, interverrà l’Assessore alla Cultura Paola Pellegrini. L’iniziativa è organizzata dall’associazione Compagnia della Stella (sede di Piombino). L’iniziativa si fregia del patrocinio del Comune e dell’assessorato alla Cultura.
Modena, Lo Hobbit e Il Milione di Marco Polo
Dopo l’incontro dello scorso mese su J.R.R. Tolkien e Dostoevskij, in cui era sviscerato il rapporto fra i due pilastri della letteratura, questa settimana è stata la volta del confronto con Il Milione di Marco Polo. Il tutto si è svolto sempre nel contesto del Laboratorio tolkieniano permanente, un’iniziativa promossa dall’AisT e dall’Istituto Filosofico di Studi Tomistici di Modena: si tratta di un seminario di approfondimento in cui gli appassionati degli scritti di Tolkien hanno la possibilità di scoprire e approfondire temi fondamentali e innovativi riguardo alle opere del professore inglese. Complice l’uscita di Tolkien e i Classici (Effatà editore), gli incontri di questo 2015 del Tolkien Lab si concentrano su alcuni dei contributi inseriti nel volume, con l’invito agli scrittori a presentare i temi dei loro articoli ed a discuterne con il pubblico.
Le opere di Montanini al museo in Svizzera
A settembre avevamo già parlato della nascita di una nuova Società Tolkieniana in Svizzera chiamata Seryn Ennor (in sindarin significa «Amici della Terra di Mezzo» oppure «amanti» o «fan»). Avevamo annunciato la loro prima assemblea, e i nomi del presidente, del tesoriere e del segretario (rispettivamente Bernd Greisinger, Tanja Pfiffner e Thomas Honegger). La Società era nata con l’intenzione di essere un centro di interesse per gli appassionati tolkieniani delle zone limitrofe a Jenins in Svizzera, sede del Greisinger museum; ed ecco infatti che si annuncia il primo evento artistico organizzato da Seryn Ennor.
Il titolo sarà Hud Maeryn Minui («Prima assemblea degli artisti» in lingua Sindarin) e sarà una conferenza sugli artisti e illustratori della Terra di Mezzo. Dopo un posticipo rispetto all’iniziale data di fine aprile, si terrà a giugno. Tra gli artisti che saranno presenti ci sono Roger Garland, primo illustratore inglese dei libri di Tolkien, Philippe Munch, illustratore dell’edizione del Signore degli Anelli in Francia e l’illustratore tedesco Poul Dohle, nuovo volto tedesco nella scena della Terra di Mezzo. Altri artisti hanno confermato la loro partecipazione anche per la seconda data. La conferenza avrà luogo dal 19 al 21 giugno 2015 a Jenins, sede della Seryn Ennor. Il programma è disponibile qui sotto e sul sito della Società Tolkieniana Svizzera e l’iscrizione al convegno potrà essere effettuata, seguendo il link, sempre sul sito di Seryn Ennor. Ne avevamo già dato notizia qui, ma riassumiamo per comodità di lettura. Roger Garland illustra Tolkien da quasi 20 anni (qui un approfondimento): ha illustrato le copertine per i Racconti incompiuti, Il Cacciatore di Draghi, Le avventure di Tom Bombadil e Il Fabbro di Wootton Major e ha realizzato un calendario su Tolkien sia 1984 sia nel 1989. Philippe Munch
(qui un approfondimento) è autore dell’edizione per ragazzi della casa editrice francese Folio Junior: le sue immagini hanno un’ottica diversa dal solito (ad esempio con i Nazgûl con i mantelli rossi) e molti giovani francesi ne furono influenzati. Helmut Dohle (“Poul” per gli amici), è un pittore e illustratore tedesco che ha firmato numerose opere per ragazzi. Fate, maghi, nani, folletti, piccoli draghi e streghe sono i suoi soggetti preferiti. Tutti i ritratti da lui realizzati sulle opere di Tolkien sono datati a partire dal 2012 (qui la fotogallery) e sono state “ispirati” (per non dire “pressate”!) da Bernd e Wolfgang Greisinger. Ma a impreziosire questo già nutrire parterre de rois, si sono aggiunti due pezzi da novanta dell’arte tolkieniana.
A colazione da Tolkien domenica 21 giugno
L’Associazione Italiana Studi Tolkieniani incontra i curatori e gli autori romani del libro “Tolkien e i Classici” (editrice Effatà) domenica 21 giugno a colazione, alle ore 10,30 presso il ViviBistrot di Villa Pamphili (ingresso da via Vitellia 102), Roma. L’invito a colazione è esteso a tutti i lettori e gli amici che vogliano raggiungerci, per festeggiare l’arrivo dell’estate parlando del progetto che ci ha impegnato negli ultimi due anni e che vede la luce nella nuova pubblicazione su Tolkien, una antologia di saggi sulla relazione tra il professore e grandi classici di epoca classica, anche del Medioevo e dell’età moderna.
Si tratta di una raccolta di studi non specialistici che confrontassero
Tolkien con altri classici, non solo della letteratura, ma della cultura in genere. Ciò che si prefigge questa pubblicazione è di offrire al lettore appassionato, ma anche alle scuole e alle università italiane (nelle quali molto lentamente Tolkien sta iniziando ad entrare) un valido strumento di orientamento critico che possa adeguatamente collocare l’autore del Signore degli Anelli a fianco degli altri classici della cultura, come giustamente merita la sua inimitabile opera.
Il direttore di Tolkien e dintorni ci ha lasciato
Il 10 giugno è improvvisamente scomparso Emmanuele Morandi, socio fondatore dell’Istituto Filosofico di Studi Tomistici, suo Presidente dal 1988, e anche co-direttore della collana di studi “Tolkien e Dintorni”. Di origini modenesi, ma a Verona da una decina d’anni, Morandi era docente di Sociologia generale e stava procedendo con l’appello degli studenti di Filosofia e Scienze della Comunicazione che si erano iscritti all’esame finale del corso, quando ha accusato un malore. L’aneurisma all’aorta lo ha colto poco dopo il ricovero in ospedale di Borgo Trento. Il professor Morandi, 54 anni, lascia la moglie e quattro figli a cui vanno tutti i nostri pensieri. Anche noi lo abbiamo conosciuto e vorremmo cercare di ricordarlo in questa nota, molto difficile perché non vogliamo assolutamente scadere nella vuota retorica.
Il Silmarillion sarà un film! … solo sulla carta
Come realizzare un film sul Silmarillion senza infrangere le regole ferree del copyright? Come lanciare un progetto per realizzare un film senza realizzare un film? L’idea è semplice, ma geniale. E a lanciarla ufficialmente è Corey Olsen. Certo, rimarranno delusi tutti i fan di Peter Jackson, che sperano che, nonostante ciò che afferma, il regista neozelandese si convinca, dopo Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit, a realizzare un film anche sul Silmarillion.
Il suo diniego non dipende dal fatto di non voler girare il film,
ma tutto dipende da una questione di diritti della Tolkien Estate sugli scritti del Professore. Il copyright per Il Silmarillion, infatti, non sono mai stati venduti e gli eredi non sembra abbiano alcun interesse a discuterne con nessuno. Anzi, c’è da considerare il veto assoluto che Christopher Tolkien ha impresso su questo libro, aborrendo le trasposizioni cinematografiche del buon Peter. Ma torniamo al progetto di Corey Olsen. E soprattutto, chi è Corey Olsen?
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…Dieci anni per il fumetto che piaceva a Tolkien
Anche dietro a un «semplice» fumetto c’è una storia. Una storia di millenni, una storia di decenni, un lavoro certosino che coinvolge molte persone, soprattutto gli artisti che si confrontano con una trama e dei personaggi per trarne qualcosa di nuovo. È capitato una volta di più nel caso di Beowulf, poema epico anglosassone narrato oltre un millennio fa e riadattato innumerevoli volte da cinema, letteratura, teatro, musica, videogiochi e fumetti (per una lista esaustiva si può leggere qui). E proprio della graphic novel appena pubblicata in Italia dalla casa editrice Tunué e della sua lunga e travagliata storia che vogliamo occuparci.
I testi curati da Santiago García, vividi e d’effetto, risultano piuttosto fedeli all’opera originale, mentre le tavole di David Rubín spiccano per un ampio uso del rosso, vero e proprio filo conduttore della storia.
Restando coerenti allo spirito del racconto, gli autori rappresentano scontri e massacri in tutta la loro violenza più cruda e feroce, arricchendo le tavole con dettagli macabri e spesso impressionanti. Ma prima di analizzare il volume, è meglio raccontare la storia che c’è dietro.
Tolkien Studies, rivelati i contenuti del num. 12
La redazione della rivista scientifica Tolkien Studies: An Scholarly Annual Review ha rivelato il contenuto del prossimo volume, il numero 12, che sarà pubblicato entro la fine dell’anno. Anche a nome dei suoi colleghi curatori, Michael DC Drout e Verlyn Flieger, David Bratman ne ha dato l’annuncio sul suo blog personale. «Tutti i contenuti sono ora nelle mani del nostro editore, West Virginia University Press», scrive Bratman, «e il volume è previsto per essere pubblicato sia in formato cartaceo e digitale sul progetto MUSE in agosto o settembre». Diverse importanti nuove funzionalità o mette in evidenza su questo problema:
A partire da questo numero, le copie cartacee dei Tolkien Studies saranno con una copertina morbida. Una delle motivazioni di questa scelta sono gli alti costi di spedizione che dovevano affrontate i lettori oltre oceano, cioè noi europei soprattutto. La stampa con la copertina morbida farà diminuire i prezzi per i clienti d’oltremare, per cui i costi saranno fissati dall’editore più tardi. Questo cambiamento fornisce però l’opportunità per il restyling della copertina: «Il nuovo design sarà sorprendente e speriamo che piacerà e non è del tutto dissimile dal vecchio stile», scrive Bratman. «Quest’anno, abbiamo acquisito una intera falange di robusti studiosi Nani per la compilazione “The Year’s Work in Tolkien Studies” e ci aspettiamo di continuare questa pratica in futuro».
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…Santi Pagani, ecco il carteggio Monda-Testi
Certe questioni non finiscono di suscitare dibattito. Come un sasso gettato in uno stagno le sue onde continuano ad allargarsi senza fine. È questo l’effetto di «Santi pagani nella Terra di Mezzo di Tolkien», edito dalla ESD-Edizioni Studio Domenicano (224 pp., 22 euro – in copertina immagine di Ivan Cavini) e scritto da Claudio Antonio Testi, segretario dell’Istituto filosofico di studi tomistici e socio fondatore della nostra Associazione.
Sabato 23 maggio 2015, il filosofo modenese, nell’ambito del Festival Biblico avrà modo di parlarne in un evento in collaborazione con l’AisT e la Compagnia degli Argonath. Alle ore 16.30, nello splendido scenario della Casa Mazzanti Caffè, in Piazza dell Erbe 32, interverranno la storica dell’arte Roberta Tosi, il presbitero Manuel Magalini e il responsabile dell’AisT Stefano Giorgianni. Con loro ci sarà anche lo scrittore Davide Galati, autore del romanzo E un elfo li radunò… pubblicato da Linee Infinite Edizioni, casa editrice che ha rinunciato all’editoria a pagamento decidendo di investire sui propri autori. L’incontro con lo studioso permetterà anche di inaugurare una mostra sullo Hobbit a cura della Compagnia degli Argonath, durante la quale sarà possibile acquistare libri sul tema del Fantastico. A seguire, dalle 17 circa, sarà offerto un aperitivo.
Fantastika, se duemila vi sembran pochi…
«Dove sono cavallo e cavaliere? Dove sono l’elmo e lo scudiere? Dov’è la mano sull’arpa, e il rosso fuoco ardente? Son passati come pioggia sulla montagna, come raffiche di vento in campagna; i giorni scompaiono ad ovest, dietro i colli che un mare d’ombra bagna». Questo canto, ridotto dal capitolo sesto delle Due Torri, si adatta bene ai nostri sentimenti dopo Fantastika, l’evento che si è tenuto a Dozza (in provincia di Bologna) dal 16 al 17 maggio 2015.
Due giorni pieni zeppi di emozione, con momenti dedicati a tutto quel che che potete pensare del mondo fantastico: web, fumetti, film e libri; J.R.R. Tolkien, George R,R, Martin e Harry Potter;
falchi, civette e poiane; giochi da tavolo, freccette e bersaglio; gare di magia, incantesimi e pozioni; anelli, draghi e giovani Elfi e pure gli Hobbit! E c’era tanta arte, dalla scultura a quella digitale per toccare tutte le tecniche del dipinto fino al concerto finale con scroscio d’applausi. Insomma, un fine settimana indimenticabile da vivere a 200 all’ora, col viso fuori dal finestrino respirando i profumi della campagna, con gli occhi pieni dei colori del cielo e le note musicali che riempion la testa… Che vi siete persi!!!
Intervista esclusiva ai Blind Guardian
Ci sono autori che segnano indelebilmente la storia letteraria, pagine che non verranno mai cancellate e che non si perderanno mai nelle sabbie del tempo, opere che si tramandano di generazione in generazione stregando milioni di persone in tutto il globo. J.R.R. Tolkien può senza alcun dubbio esser annoverato fra i più influenti scrittori del XXI secolo, uno dei massimi esponenti dell’arte scrittoria, filologica e linguistica dell’intera tradizione, i suoi scritti continuano ancor oggi ad affascinare nuove schiere di lettori in ogni parte del pianeta, con un nutrito esercito di appassionati, studiosi ed accademici intenti a svelare di giorno in giorno i lati più nascosti dell’impareggiabile ed inesauribile mole di componimenti prodotti e lasciati in eredità dall’autore inglese.
Trento, un convegno a lungo atteso su Tolkien
Il countdown è finalmente giunto al termine, l’AisT sbarca a Trento e il dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Trento, che ha ospitato i due giorni di lavoro, si trasforma in un laboratorio di riflessioni e di spunti sulle opere “minori” del Professore; credo che dopo questo convegno ci si rifletterà su due volte prima di definirle “minori” non essendo inferiori alle sue opere più famose dal punto di vista dell’instancabile lavoro di cesellatura di Tolkien – tratto peculiare della sua intera vita – quasi come un poeta ellenistico in Grecia o neoterico nella Roma cesariana.
Fantastika, intervista all’Oste di Brea
Tolkien, Martin, Harry Potter, Giuliano Gemma, ventriloqui e draghi, elfi e perfino Dante! E poi tanti, tanti, tanti artisti! Tutto questo è solo una minima parte di quello che aspetta gli appassionati del genere fantastico a Dozza, vicino Bologna, dove da dal 16 al 17 maggio 2015 si terrà la manifestazione Fantastika.
L’evento, tutto dedicato all’arte e ai mondi del Fantastico, con una attenzione particolare per le opere di Tolkien,
sarà anche l’occasione di incontrare forse l’Oste di Brea, personaggio che da mesi ha successo su Twitter con le sue storie e battute e i suoi due garzoni, Nob e Bob, che hanno voluto assolutamente esser presenti a Dozza per presentare ufficialmente la loro birra artigianale, prodotta con la collaborazione dell’Associazione italiana studi Tolkieniani, che si chiama Ombromalto. Per l’occasione, abbiamo inviato un cronista alla Locanda del Pulendro Impennato, per un assaggio in anteprima!
Fantastika, trovato un uovo: cosa sarà mai?
A Dozza sta per nascere qualcosa di nuovo. Il ritrovamento di un uovo di drago nel sottotetto del castello, fa nascere in noi la speranza che qualcosa di grosso stia per venire alla luce. Gli esperti sono al lavoro per interpretare il significato di questo ritrovamento. Il luogo in cui è stato rinvenuto l’uovo – il sottotetto, appunto – sembra assomigliare a una sorta di tana.
Fantastika, Vissani: «Coraggiosi gli hobbit!»
La manifestazione Fantastika a Dozza, vicino Bologna, che si terrà dal 16 al 17 maggio 2015, sarà l’occasione di ammirare la personale Sotto la Montagna – Scatti dall’Olimpo di Alessio Vissani, ospitata nella Pinacoteca della splendida Rocca medievale. Noto fotografo, ha al suo attivo due libri di reportage fotografici, ha pubblicato su quotidiani nazionali (l’Unità, Avvenire, La Repubblica), è fotografo ufficiale del Greisinger museum (primo museo in Europa su Tolkien) di Jenins in Svizzera. In attesa di ammirare le sue fotografie, lo abbiamo intervistato sul suo lavoro, il suo rapporto con le opere di J.R.R. Tolkien e i molti progetti futuri in cui è impegnato.
