Che giornata indaffarata quella di ieri, 1° aprile 2021, per l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani. Siamo ben lontani dagli scherzi di aprile fatti ieri, come quello della Volkswagen che ha annunciato di cambiare il proprio nome in “Voltswagen” per rendere visibile il passaggio al motore elettrico, quello del Comune di Firenze, che ha annunciato la scoperta di terzine dantesche contro la Juventus («Quando si parte il gioco della Viola/Colui che perde si riman dolente/E il tristo colpo gli rimane in gola/Ben lo imparò la bianconera gente/La qual, credendo andare innanzi/ratto lo gol in sua rete si trova»), e tantomeno da quello del 2015 quando tre scienziati avevano dimostrato l’esistenza dei draghi sostenendo come il calo delle temperature e la scomparsa del loro cibo preferito, i cavalieri, avesse fatto sì che fossero entrati in ibernazione, pronti però a ricomparire nei nostri cieli non appena il riscaldamento globale li avrebbe risvegliati. I nostri “pesci” erano tre proprio perché tutti sanno da almeno 400 anni che bisogna diffidare di qualsiasi notizia peculiare data in un giorno come questo e quindi serviva un po’ confondere i lettori. Possiamo dire di esserci riusciti perché qualche dubbio ancora permane finché non si leggerà questo articolo!
Autore: Roberto Arduini
Amazon: al via il casting per Young Gollum
Amazon Studios ha annunciato oggi che Patton Oswalt presterà la sua voce come Gollum nella serie Amazon basata sull’iconico romanzo de Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien. Patton si unirà al cast e alla troupe internazionale precedentemente annunciati, attualmente in Nuova Zelanda per le riprese. «Siamo così entusiasti di dare nuova vita alle origini di questo personaggio immensamente popolare», ha dichiarato il produttore esecutivo e showrunner J.D. Payne. «Quando ti addentri nella lotta tra Gollum e il suo alter-ego Smeagol, salta fuori una pletora di sfaccettature. È una storia che chiede a gran voce di essere raccontata». Il personaggio di Gollum appare per la prima volta ne Lo Hobbit di Tolkien, con successive apparizioni nella saga della Guerra dell’Anello della Terza Era della Terra di Mezzo. Reso popolare dalla produzione Rankin / Bass alla fine degli anni ’70, e poi sapientemente portato sullo schermo nelle epiche trilogie di Peter Jackson de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit, incredibili avventure sono in serbo per la creatura simile a un Hobbit, nello svolgimento della storia delle sue origini. Il personaggio sarà originariamente realizzato come un bambino piccolo grazie a creativi di WETA Digital e con la voce (all’inizio solo tubando e gracchiando), del talentuoso Oswalt. «Ho sempre sognato di lavorare nel mondo di J.R.R. Tolkien. Non vedo l’ora di iniziare!», ha detto Patton.
Ambientato nella Terra di Mezzo, l’adattamento televisivo di Amazon esplorerà nuove trame precedenti a La Compagnia dell’Anello di Tolkien. Opera letteraria di fama mondiale e vincitrice dell’International Fantasy Award e del Prometheus Hall of Fame Award, Il Signore degli Anelli è stato nominato il libro preferito dei clienti di Amazon del millennio nel 1999 e il romanzo più amato della Gran Bretagna di tutti i tempi in The Big Read della BBC nel 2003. Il Signore degli Anelli è stato tradotto in circa 40 lingue e ha venduto più di 150 milioni di copie. I suoi adattamenti cinematografici della New Line Cinema e del regista Peter Jackson hanno incassato circa 6 miliardi di dollari in tutto il mondo e hanno vinto 17 Oscar, tra cui il miglior film (Il Ritorno del Re).
Se siete giunti fin qui, sappiate che questo è il pesce d’aprile per l’anno 2021!
ARTICOLI PRECEDENTI:
– Amazon, ecco la sinossi ufficiale della serie tv
LINK ESTERNI:
– Vai alla pagina facebook Lords for the Ring on Prime
– Leggi il comunicato di Amazon
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Spunta la trilogia: sono tre gli Astrolabio
Non ci saremmo mai aspettati di essere testimoni di un simile evento, e abbiamo a lungo valutato la possibilità di pubblicare questa notizia un altro giorno, magari domani. Ma per dovere di cronaca crediamo sia giusto testimoniare gli eventi nel corretto ordine cronologico in cui questi accadono. Pochi giorni fa abbiamo pubblicato l’intervista sulla figura di Mario Ubaldini, realizzata una decina di giorni prima, intorno al 15 marzo, durante una visita alla casa editrice Astrolabio Ubaldini, in via Guido d’Arezzo a Roma. Giovanna Meschini Ubaldini, figlia dell’editore, scomparso nel lontano 1984, ci aveva accolto, mostrandoci anche gli archivi relativi al 1967, l’anno in cui la casa editrice tentò di pubblicare Il Signore degli Anelli in tre volumi. La prima parte del volume fu effettivamente pubblicata nel novembre di quell’anno e riportava la notizia che gli altri due volumi sarebbero stati pubblicati ad aprile e giugno 1968.
Tutto si fermò perché le vendite de La Compagnia dell’Anello furono troppo scarse. Nel ripercorre quelle vicende, avevamo voluto conoscere meglio la figura di Mario Ubaldini, l’uomo che credette per primo nel sogno di portare in Italia il capolavoro di Tolkien. Ieri sua figlia ci ha contattato di nuovo e ci siamo precipitati da lei per ricevere un enorme regalo, un pacco che mostriamo nelle immagini e nel video in calce. Ma prima facciamo un po’ di storia.
Alla fine Peter Jackson girerà il Silmarillion
A seguito dell’accordo siglato, appena poche ore fa, da Peter Jackson con Warner Bros, sono state diffuse le prime informazioni relative ai luoghi in cui verrà girato il nuovo kolossal sulle vicende del Silmarillion: la Sardegna!
Ebbene sì, in un periodo in cui gli spostamenti internazionali sono stati messi a dura prova dalla pandemia, era necessario trovare una collocazione geografica facilmente accessibile ma che non avesse nulla da inviare ai meravigliosi paesaggi della Nuova Zelanda. La Sardegna è stata spesso definita un piccolo paradiso nel cuore del Mediterraneo e non a caso: le sue splendide coste e il suo brullo entroterra offrono una varietà di location perfette nelle quali ambientare l’epopea degli Elfi. L’isola è poi stata per molto tempo zona bianca, a basso contagio, e questo la favorisce rispetto ad altre location simili.
Al momento,
non sono stati forniti dettagli molto precisi ma sembrerebbe che l’arcipelago della Maddalena sia stato designato a rappresentare la storia di Númenor, mentre la Gola di Gorropu sarà il teatro della tragedia di Maedhros. Sembra che alcune riprese possano essere fatte nelle Baronìe, tra Nuorese e Gallura, dove spicca un imponente bastione calcareo le cui gole bianche, le numerose grotte, i burroni profondi e le vette mostrano una Sardegna che è identica alla Terra di Mezzo, dove il Monte Albo, che ha una dorsale allungata di circa venti chilometri e che si può vedere da lontano, è prefetto per le montagne del Beleriand.
Se tutto andrà bene le riprese dovrebbero cominciare nel 2022. Non è ancora certo il numero di film che verranno proposti nelle sale, ma è molto probabile che assisteremo a una terza trilogia.
Rupert Murdoch si compra l’editore di Tolkien negli Usa
News Corp di Rupert Murdoch ha accettato di acquisire l’unità editoriale consumer Books & Media di Houghton Mifflin Harcourt per 349 milioni di dollari in contanti. L’accordo, svelato lunedì scorso, riguarda ben 7.000 titoli, inclusi libri molto popolari come la trilogia del Signore degli Anelli e gli altri romanzi di JRR Tolkien, 1984 e La fattoria degli animali di George Orwell, e Tutti gli uomini del re di Robert Penn Warren. Comprende anche classici per bambini e ragazzi come Curioso come George, Polar Express e Il piccolo principe. L’azienda sarà gestita dalla controllata HarperCollins Publishers di News Corp, che attualmente già possiede i diritti sulle opere di Tolkien nel Commonwealth britannico. HarperCollins prevede di realizzare risparmi immediati sui costi, che arriveranno a oltre 20 milioni di dollari all’anno entro due anni, compresa la produzione, la distribuzione e altre efficienze sui costi.
…Tolkien e l’Antichità: ecco il programma completo
Si era già scritto a proposito del progetto della casa editrice Eterea edizioni per il mese di aprile 2021. Dopo il successo di Tolkien e i Classici, che ha portato alla pubblicazione di due volumi molto apprezzati in Italia e all’estero. La casa editrice, in collaborazione con il Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni” di Velletri e le università di Palermo e Parma, con il patrocinio dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, aveva bandito una call for papers per un convegno dal titolo «Tolkien e l’Antichità Classica», che si terrà, in forma telematica, su tre giornate il prossimo mese, intorno al tema dei rapporti che J.R.R. Tolkien ebbe con le opere classiche. Le tre giornate seminariali intendono far luce sul rapporto tra gli scritti di Tolkien e la letteratura dell’Antichità Classica, condividendo nuovi approcci metodologici ed epistemologici in una prospettiva diacronica, globale e interdisciplinare.
Le risposte sono state così tante che si è dovuto procedere a una attenta selezione per giungere a un programma che fosse il più ampio e rigoroso possibile, dovendo però rinunciare a un gran numero di proposte interessanti perché meno a fuoco sulla tematica richiesta. Questo però ha portato a una sintesi molto concentrata sulle fonti classiche e a una divisione delle Giornate di Studi Tolkieniani in tre momenti diversi ma ognuno di grande valore e interesse.
Si inizierà venerdì 9 aprile, dalle 16,00 alle 19,30, con un seminario di avviamento alla ricerca per studenti universitari: Nel cantiere del Bardo. Introduzione all’analisi delle opere di Tolkien. Nella prima parte le lezioni di studiosi affermati hanno lo scopo di inquadrare la materia e dare un modello per uno studio analitico dei testi dello scrittore inglese: interverranno Claudio Antonio Testi e Lorenzo Gammarelli e poi lo scrittore Wu Ming 4, tutti soci dell’AIST e studiosi con numerose pubblicazioni alle spalle. Seguiranno contributi di studenti universitari e laureati con ampi margini di discussione.
Il venerdì 16 aprile, dalle 16,00 alle 19,30, sarà invece dedicato a una Giornata di studi di letterature comparate: In dialogo con Tolkien. Da Sofocle a Dante: modelli, figure e archetipi. I cinque relatori in questo caso si concentreranno in presentazioni comparatistiche tra l’autore de Il Signore degli Anelli e diversi autori classici, con approcci anche all’agiografia, la filosofia e la cosmologia dei testi in esame. Le esposizioni mirano a suscitare un ampio dibattito che seguirà ogni intervento.
Il venerdì 23 aprile, dalle 16,00 alle 19,30, infine sarà la volta del convegno vero e proprio: La musica degli Ainur e il canto delle Muse. Tolkien e la letteratura classica. Il pomeriggio vedrà la partecipazione di quattro dottori di ricerca che illustreranno le proprie tesi su tematiche che spazieranno dall’Odissea alle fonti cinquecentesche, dalla storiografia latina all’agiografia cristiana in una panoramica a tutto tondo sull’uso delle fonti da parte del grande scrittore inglese, con una riflessione finale sui possibili sviluppi dei tanti spunti messi in campo da tutte e tre le giornate.
Il progetto di queste Giornate di Studi Tolkieniani mira però a divenire annuale e prevede una pubblicazione. Infatti, gli interventi che supereranno una selezione con peer review saranno poi raccolti nel volume unico degli Atti che servirà a diffondere la riflessione su come le fonti classiche sia stato un proficuo e continuo stimolo nella stesura delle opere sulla Terra di Mezzo.
Le Giornate si svolgeranno su Zoom e sono ad accesso gratuito. Tutti gli interessati sono invitati a presentare una richiesta entro il giorno prima di ogni giornata al seguente indirizzo di posta elettronica: roberto.arduini@jrrtolkien.it . L’accesso sarà consentito da un quarto d’ora prima fino all’inizio delle relazioni. Qui di seguito il programma definitivo.
Ubaldini, l’uomo che portò Tolkien in Italia
Milioni di lettori italiani hanno letto Il Signore degli Anelli negli ultimi 50 anni, da quando venne reso disponibile nella nostra lingua a oggi, avendo così la possibilità di conoscere la Terra di Mezzo e seguire le avventure dei suoi protagonisti. Aragorn, Gandalf, Éowyn, Legolas, Gimli e tutti gli altri eroi scaturiti dalla fervida immaginazione di J.R.R. Tolkien sono stati conosciuti anche nel Bel Paese e, dopo le trilogie cinematografiche di Peter Jackson, sono personaggi noti praticamente a tutti. Ma all’origine di tutto questo c’è un nome
che in
pochissimi conoscono, quello di un uomo che lesse e credette in quel sogno portato su carta e volle farlo tradurre per pubblicarlo in italiano. Per conoscere questa storia bisogna risalire molto indietro nel tempo, tornando addirittura alla metà degli anni Sessanta del secolo scorso. E si può farlo anche grazie a chi lo conobbe bene e ci ha aperto le porte della sua casa editrice. È ora di conoscere meglio Mario Ubaldini.
Il 25 marzo unisciti al Tolkien Reading Day!
Puntuale come ogni anno, torna uno degli appuntamenti più sentiti dagli appassionati lettori di J.R.R. Tolkien. Il 25 marzo 2021, infatti, si festeggerà il Tolkien Reading Day, cioè la Giornata della lettura delle opere di Tolkien che è sempre stato un momento in cui i gruppi locali tolkieniani si riuniscono per leggere, discutere e fare festa, anche se è impossibile che questo accada in questo momento di emergenza. Meno spiazzati rispetto allo scorso anno, quando a causa del coronavirus, molti eventi erano saltati, quest’anno forse proprio perché da tempo siamo costretti a stare a casa abbiamo bisogno di un po’ di coraggio e senso di comunità. Molti appassionati tolkieniani si sono anche sentiti privi delle loro solite riunioni periodiche con i propri amici per parlare delle questioni legate alle opere di Tolkien. La voglia di festeggiare è altissima e, dopo i consigli su Tolkien ai tempi del coronavirus, non è un caso che il tema di quest’anno sia «Speranza e coraggio» e che ci sia una vera e propria esplosione di festeggiamenti, anche se quasi tutti online. Nelle opere di Tolkien, incontriamo spesso questi motivi, la lotta contro il male apparentemente insormontabile e la capacità dei piccoli esseri di cambiare il mondo.
Il Tolkien Reading Day cade ogni anno il 25 di marzo (è la data in cui, ne Il Signore degli Anelli, avviene la distruzione dell’Unico Anello), dal 2003, quando la Tolkien Society propose per la prima volta questa iniziativa con l’intento di favorire la divulgazione delle opere tolkieniane incoraggiando i fan a leggere e condividere i propri brani preferiti. Ogni anno la Tolkien Society annuncia un tema per il Tolkien Reading Day e quest’anno come detto sarà il Speranza e Coraggio nell’opera del Professore. Ci uniamo alla Tolkien Society nell’invitare i nostri lettori a condividere i brani che leggeranno con l’hashtag #TolkienReadingDay. Quest’anno c’è però una novità: si è scoperto l’autore che ebbe l’idea! Si chiama Sean Kirst, un editorialista del The Post-Standard (un giornale locale a Syracuse, New York), che nel gennaio 2002 contattò la Tolkien Society inglese. Ecco il suo racconto, pubblicato sul Buffalo News:
«Diciassette anni fa, mentre scrivevo colonne per The Syracuse Post-Standard, scrissi una lettera ai funzionari della Tolkien Society in Inghilterra, chiedendomi casualmente perché non avessero una giornata di lettura alla moda di Bloomsday, la celebrazione internazionale di il lavoro di James Joyce. Un paio di anni dopo, sono rimasto elettrizzato quando ho visto un telegiornale che diceva che la Tolkien Society avrebbe davvero creato una Giornata di lettura mondiale, costruendola intorno al 25 marzo… La mia ipotesi era che molte persone avessero fatto lo stesso suggerimento. Ma in realtà lo spunto era stato dato dalla mia richiesta: la Tolkien Society mi ha contattato qualche tempo fa, chiedendomi se andava bene se mi avessero accreditato l’idea di Reading Day». Per l’occasione a Syracuse, nello Stato di New York (Stati Uniti) dal 2007 si tiene un raduno annuale per il Tolkien Reading Day che dovrebbe essere il primo organizzato – così è rivendicato dagli organizzatori – e per quest’anno prevedono molti festeggiamenti, tra cui una conferenza oltre le consuete letture. Ma prima di saperne di più, però, partiamo dall’Italia.
Trento, all’università il nuovo corso di WM4
Nonostante i rallentamenti dovuti alla pandemia, appena entrata nel suo secondo anno, le attività dei soci Aist non si fermano. A partire dall’8 aprile 2021, prenderà avvio il terzo laboratorio di analisi del testo tolkieniano e scrittura creativa, tenuto da Wu Ming 4 presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento, come supporto alla didattica del corso di laurea magistrale in Letterature euroamericane, traduzione e critica letteraria. Il laboratorio si svolgerà nell’arco di 6 incontri + 1 di restituzione e commento degli elaborati. Dopo avere trattato nei cicli precedenti Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli, sarà la volta del Silmarillion, con un taglio un po’ diverso dai precedenti, data la natura del testo di riferimento. Il titolo del laboratorio è: Never ending editing: la creazione ricorsiva del legendarium tolkieniano – Il Silmarillion e i Books of Lost Tales (qui il calendario in dettaglio).
Il 3/3 Tolkien, fantasy e immaginario politico
Mercoledì 3 marzo, alle 18.15, si svolgerà l’incontro Tolkien, fantasy e immaginario politico, organizzato dell’Area Cultura&Formazione del Partito della Rifondazione Comunista. Dmitrij Palagi, responsabile cultura e formazione Partito della Rifondazione Comunista – SE, introdurrà e coordinerà gli interventi dialogando con l’antropologa Eleonora D’Agostino, il politico Paolo Ferrero, vicepresidente Sinistra Europea, e il noto storico e accademico italiano Alessandro Portelli.
È il primo evento di questo genere organizzato su J.R.R. Tolkien da Rifondazione Comunista ed è inserito in Immaginare il futuro la piattaforma su Youtube in cui si vuole riflettere sul futuro attraverso tematiche come «immaginario, futura umanità, progresso, fantascienza, studio e soprattutto vita! Questi sono i viaggi (spesso mentali, ma non disperiamo) tramite incontri, eventi, iniziative, riflessioni e discussioni. L’evento è gratuito e fruibile online e si potrà vedere in diretta sul canale YouTube Immaginare il Futuro e sulla pagina Facebook del Partito della Rifondazione Comunista.
Torna all’asta un’altra lettera di J.R.R. Tolkien
Dopo quella del dicembre 2020, una lettera di J.R.R. Tolkien in cui descrive l’aspetto degli Hobbit a un’illustratrice è tornata all’asta ed è stata venduta a circa 15.500 euro. Il mondo delle aste è limitato, ma quello delle lettere dello scrittore inglese sta divenendo sempre più piccolo. Probabilmente, come spesso capita, sarà spacciata come novità, o come scoperta eccezionale… Ma come spesso capita, non lo è: la stessa lettera era già stata messa all’asta il 18 giugno 2013, quando fu venduta a 15000 sterline (dopo una stima di 1500) insieme a un’altra lettera, e poi di nuovo nel 2016, e almeno una (o forse due volte) nel 2020.
Serie tv su Amazon Prime: novità a marzo
Come abbiamo potuto constatare fin dall’annuncio ufficiale di produzione della serie, il progetto di Amazon relativo al mondo di Tolkien si è sempre svolto nella massima segretezza, centellinando le notizie ufficiali e il marketing per evitare possibili leaks e fughe di notizie (come invece accaduto per Game of Thrones); ma da circa un mesetto, dopo che gli unici annunci avevano riguardato solo le conferme ufficiali dei membri del cast, abbiamo potuto disporre di una notizia davvero importante: la sinossi ufficiale, che ha confermato l’ambientazione cronologica, la Seconda Era, quindi le vicende di Númenor e degli Anelli di Potere. Nelle ultime settimane non ci sono state altre notizie… ma negli ultimi giorni, grazie alla pagina Instagram e Facebook Terra-Media BR, di nazionalità spagnola, che, grazie ai suoi rapporti con la pagina FB neozelandese Fellowship of Fans è sempre molto informata sui lavori della serie, tanto da anticipare spesso notizie poi risultate veritiere e precise, abbiamo potuto apprendere alcune importanti novità legate al marketing e soprattutto al girato.
Pubblicati nuovi libri sulle opere di Tolkien
La fine dell’inverno sta portando l’uscita di una serie di volumi dedicati a J.R.R. Tolkien e al suo mondo immaginario. Si tratta di pubblicazioni molto interessanti perché in parte mancavano ormai da molto tempo dagli scaffali italiani, in parte gettano nuova luce sulle opere del professore inglese. Ci saranno tre novità dopo l’uscita di Leggiamo insieme il Signore degli Anelli di Paolo Nardi (Fede & Cultura, € 17) e della graphic novel Tolkien, Rischiarare le tenebre per ReNoir Comics (80 pp., 19,90 euro), e in attesa che La via per la Terra di Mezzo di Tom Shippey sia ristampata dalla casa editrice Marietti (31 marzo 2021).
Mitopoiesi a Dozza: ecco il programma
Lo avevamo anticipato qui e ancora qui ed ora è finalmente arrivato il momento di illustrare il programma ufficiale dei seminari e workshop che si svolgeranno a Dozza in primavera. Mitopoiesi: Miti, leggende, storie tra Dozza e la Terra di Mezzo è organizzato dall’AIST – Associazione Italiana Studi Tolkieniani e dal Centro Studi Tolkieniani “La Tana del Drago”, con il patrocinio del Comune di Dozza e la collaborazione della Fondazione Dozza Città d’Arte, e si svolgerà a Dozza a partire dall’8 maggio (con obbligo di prenotazione e a numero chiuso). L’evento si terrà tra la Rocca sforzesca e la sede dell’Associazione, La Tana del Drago, a Dozza (Bologna). Il Centro Studi, già luogo di manifestazioni e mostre dedicate a Tolkien e al fantastico (e della prossima edizione di FantastikA, il 22 e 23 maggio), fa da trait d’union tra i temi tolkieniani e la storia mitopoietica del territorio, situato com’è in un borgo, quello dozzese, ricco di leggende e tradizioni che forniranno materia per i laboratori pratici proposti dall’evento.- Il drago e il grifo: leggende e folklore dozzese di Giulia Nanni
- Il grifone e l’acqua. Storia e simbologia tra mito, folklore e letteratura di Lisa Emiliani
- Caterina Sforza tra l’evidenza storica e l’elaborazione mitica e popolare di Enrico Angliolini
(gratuito a numero chiuso), tenuto dai due illustratori:
- Laboratorio d’illustrazione teorico e pratico con Ivan Cavini e Davide Romanini
(gratuito a numero chiuso) articolato in due sessioni successive, avrà come oggetto le storie del territorio dozzese:
- Laboratorio di mitopoiesi applicata alla narrativa fantastica con lo scrittore Wu Ming 4
- Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli: temi e struttura narrativa dei romanzi tolkieniani
con Wu Ming 4
sabato 5 giugno ore 10.00-12.30/14.30-17.30 - Il Silmarillion e la History of Middle-Earth: subcreare Arda
con Roberto Arduini
domenica 6 giugno ore 10.00-12.30/14.30-17.30 - Sulle fiabe, sugli elfi e sui draghi: Tolkien saggista
con Claudio. A. Testi
sabato 12 giugno ore 10.00-12.30/14.30-17.30 - Antesignani ed epigoni: il posto di Tolkien nella letteratura fantastica
con Edoardo Rialti
domenica 13 giugno 10.00-12.30/14.30-17.30
Il 24 febbraio Nardi al TolkienLab di Modena
Con il 2021 tornano i TolkienLab di Modena con i suoi consueti approfondimenti sull’autore de Il Signore degli Anelli. Organizzati dall’Istituto Filosofico di Studi Tomistici e dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, ricominciano la stagione dopo i tre incontri autunnali: la relazione su Tolkien e il Vangelo di Gollum con Ivano Sassanelli a settembre, su Fato, legge e libertà in Tolkien con Claudio Antonio Testi a ottobre e quella su Tolkien e il medievalismo di Sigurd e Gudrún a dicembre scorso. Vero e proprio fiore all’occhiello dell’IFST e dell’AIST, i TolkienLab sono riservati a quegli studiosi che si sono distinti nel corso dell’anno per il loro lavoro sulle opere dello scrittore inglese e sono una delle vetrine più ambite d’Italia per chi vuole far conoscere i propri studi. In 8 anni, i TolkienLab hanno ospitato ben 32 studiosi diversi e hanno superato i 60 interventi, come scritto qui.
Mitopoiesi: workshop e seminari a Dozza
Lo avevamo anticipato qui ed ora è finalmente arrivato il momento di illustrare il programma ufficiale dei seminari e workshop che si svolgeranno a Dozza in primavera. Mitopoiesi, organizzato dall’AIST e dal Centro Studi Tolkieniani La Tana del Drago, sarà un percorso a più livelli, per diversi tipi di pubblico, su prenotazione a numero chiuso, in cui Tolkien, la cui opera rappresenta un grande esempio di mitopoiesi praticata con l’ausilio della scrittura creativa e dell’illustrazione, diventa sia il punto di partenza che il legame per arrivare alla memoria storica del territorio. Il progetto, che si avvale del patrocinio del Comune di Dozza, si sviluppa in quattro diversi percorsi teorico-pratici che riguardano la creazione di miti e di storie fantastiche, il cui intento è quello di offrire ai partecipanti un arricchimento sia conoscitivo, sia pratico sull’universo fantastico che già da qualche anno ha trovato qui la sua casa e uno dei suoi punti di riferimento.
Tolkien, Rischiarare le tenebre: la recensione
Cosa rimane del tempo che ci è stato concesso? Se lo sarà chiesto molto spesso J.R.R. Tolkien tanto da inserire questa riflessione anche nelle sue opere. Lo scrittore ha avuto una vita piena, quattro bambini, una donna che non ha mai smesso di amarlo e che ha amato più di ogni altra cosa. Ma l’autore sperava ancora di completare il suo lavoro perché aveva molto da scrivere. Alla fine, però, una cosa Tolkien è riuscita a farla in tutti i suoi anni di scrittura: a portare un po’ della luce che i membri del TBCS sognavano di realizzare in questo mondo pazzo e violento. È questo il messaggio che riesce a trasmettere con successo il fumetto Tolkien, Rischiarare le tenebre, appena pubblicato in traduzione italiana da ReNoir Comics (80 pp., 19,90 euro).
Riviste, un nuovo numero per Other Minds
È stato appena pubblicato il numero 24 della storica rivista Other Minds. Nata nel 2007, è edita da Thomas Morwinsky e Hawke Robinson. I due erano a loro volta collaboratori della precedente rivista Other Hands, che aveva iniziato la sua avventura nell’aprile del 1993 per concludersi nel luglio del 2001, dopo ben 34 numeri e quasi dieci anni di attività. Edita da Chris Seeman, altra figura storica tra gli appassionati tolkieniani made in Usa, la rivista era dedicata a tutto ciò che riguardava Merp, cioè il Middle-earth Role Playing, pubblicato dalla Iron Crown Enterprises (ICE), che poco prima del 2000
aveva perso i diritti di pubblicazione di storie e giochi legati al mondo di J.R.R. Tolkien. Stiamo parlando di giochi di ruolo ispirati al Signore degli Anelli e alla Terra di Mezzo, che esplosero in Italia negli anni Ottanta e Novanta alimentando la passione dei lettori di Tolkien in tutto il mondo.
La speranza dei redattori è cercare di colmare le lacune lasciate dalla perdita di Other Hands, ICE Quarterly (sezione MERPS) e altre pubblicazioni cartacee ed elettroniche che sono andate e venute nel corso degli anni, che hanno contribuito ad alimentare una comunità di gioco focalizzata sulla passione per la Terra di Mezzo e nei suoi dintorni. Ce ne eravamo già occupati in un precedente articolo. Lo scopo dell’attuale pubblicazione è fornire materiale e contenuti agli appassionati tolkieniani di ogni genere, utilizzando qualsiasi sistema di regole desiderino. Sono presi in considerazione tutti i sistemi: quelli per Cubicle 7: The One Ring, Adventures in Middle-earth (D&D 5e);
per Decipher: Lord of the Rings Role Playing Game; per Iron Crown Enterprises: Middle-earth Role Playing Game (1 & 2 edizione), HARP or Rolemaster Game System (adattato); quelli per Dungeons & Dragons adattati alla Terra di Mezzo, Ambarquenta, Hitherlands; per Columbia Games: Hârnmaster (adattato); Runequest (adattato). La rivista rimane imparziale fra i diversi GdR, creando principalmente materiale utile per qualsiasi sistema, pur mostrando spesso analisi e meccaniche dei vari GdR ambientati nella Terra di Mezzo. I contenuti sono senz’altro utili per tale scopo, ma non si limitano a quello, fornendo così preziosi spunti a qualsiasi lettore appassionato del mondo di Tolkien.
Edizione Astrolabio, ecco la tabella dei nomi
«La precisione è la farina senza la quale non si ottengono né pane né dolci», recita un vecchio adagio. E visto che, da piccoli Hobbit appassionati delle opere di J.R.R. Tolkien, vogliamo avere sia il pane sia i dolci per le nostre numerose colazioni e merende di ogni giorno, ecco che dobbiamo essere per forza precisi al punto che di noi il buon Bilbo Baggins potrebbe dire: «È un Hobbit che non lascia passare una mosca davanti al naso!!!» Questo è il motivo per cui l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani vuol fare un servizio ai lettori e ha realizzato delle tabelle con tutta la nomenclatura presente nel volume Astrolabio e che vuole aiutare i lettori che possiedono una delle successive edizioni Rusconi o Bompiani con la traduzione di Vittoria Alliata di Villafranca,
i possessori dell’Atlante della Terra di Mezzo (di imminente ripubblicazione) che presenta stranamente i toponimi nelle mappe mantenuti in inglese, o anche per i lettori che hanno comprato la nuova edizione tradotta da Ottavio Fatica e si chiedono a cosa corrisponda un dato nome nelle edizioni precedenti.
Un nuovo fan film: Fog on the Barrow-Downs
Saltuariamente, ma con un ritmo costante, vengono realizzati fan film tolkieniani. E l’Europa si conferma il terreno fertile per questo tipo di progetti che riscuotono sempre più successo tra gli appassionati di J.R.R. Tolkien. I fan film sono pellicole cinematografiche amatoriali di media o lunga durata, realizzate da appassionati senza scopo di lucro, ma con una qualità e una tecnica che ormai si avvicinano molto ai film professionali e che sempre più spesso vedono la partecipazione di attori, registi, scenografi e altri professionisti del settore che lavorano senza compenso per il successo di questi progetti. Il salto di qualità fu Born of Hope, diffuso nel 2009 dopo sei anni di lavoro che vide una campagna di finanziamento online, la partecipazione a diversi festival e anche il sostegno e l’interesse di alcuni membri del cast della trilogia di film di Peter Jackson. Da allora, molti altri progetti sono stati realizzati, di cui segnaliamo i migliori: Mr. Bliss (2004), Hunt for Gollum (maggio 2009), Born of Hope (dicembre 2009), Nienor Níniel (2012), Diari della Terra di Mezzo (2013), Tolkien’s Road (2014), Return to Shire (2017),
Horn of Gondor (2020).
A Bomporto (Mo) riapre la biblioteca Tolkien
Era stato il primo evento saltato lo scorso anno, quando l’emergenza sanitaria dovuta al covid-19 era a un passo dall’esplodere. Era la giornata dedicata all’opera di Tolkien del 29 marzo a Bomporto (Modena), presso la biblioteca dedicata allo scrittore inglese. Poi il coronavirus ha portato con sé la chiusura di musei e biblioteche in tutta Italia, una breve riapertura e poi, dal 4 novembre, di nuovo quasi tre mesi di chiusura. Ora però la cultura riapre.
Ricordando Christopher Tolkien, il custode di Arda
Un anno fa esatto, se ne andava il custode della Terra di Mezzo. Come scritto all’epoca, Christopher Tolkien, figlio di J.R.R. Tolkien, è scomparso pacificamente nel sonno all’età di 95 anni, nella notte tra mercoledì 16 e giovedì 17 gennaio 2020 al Centre Hospitalier de la Dracénie (CHD) a Draguignan, dove era stato portato qualche giorno prima per un problema di salute al braccio che non aveva destato molte preoccupazioni. Martedì 22 gennaio si è poi svolto il funerale, per volere della famiglia, in forma strettamente privata: accanto alla vedova Baillie, i due figli della coppia, Adam e Rachel, e pochi altri amici intimi.
Un ultimo addio con discrezione, simile alla vita che aveva condotto negli ultimi 45 anni in Francia, da quando – dopo i soggiorni a La Garde-Freinet negli anni ’60 e ’70 – si era trasferito dal 1975 in una villa in campagna presso la città di Aups, nel dipartimento del Var, nel sud della Francia. «Mi siedo accanto al fuoco e penso a come sarà
il mondo quando arriverà l’inverno senza una primavera che non vedrò mai». È l’epitaffio scelto dalla famiglia per il necrologio pubblicato su Le Monde e, come tutto nella vita di Christopher, rimanda alla Terra di Mezzo. È un verso della poesia che Bilbo Baggins canta a Rivendell la sera prima che la Compagnia dell’Anello si metta in marcia. Bilbo canta la poesia dopo aver dato a Frodo la cotta di maglia in mithril e la spada Pungolo. La poesia è un brano cantato da uno hobbit ormai vecchio che ricorda gli eventi passati e si conclude con la speranza di vedere tornare gli amici dal loro viaggio, di sentire il suono «di piedi e le voci che ritornano alla porta». In questo caso, chi parte per la Terra di Mezzo è Christopher per un viaggio in cui non vedrà mai la prossima primavera…
Amazon, ecco la sinossi ufficiale della serie tv
Dopo tre anni dall’annuncio di Amazon dell’acquisto dei diritti su una serie tv tratta da Il Signore degli Anelli, finalmente qualcosa è filtrato! C’è stata una grande opera di spionaggio che fa capo a TheOneRing.net, la comunità tolkieniana che in passato ha prima seguito da vicino le due trilogie cinematografiche di Peter Jackson e poi ha sempre fornito notizie attendibili sulla serie tv. Così, nonostante la volontà di segretezza che aleggia intorno alla serie Amazon ora sappiamo finalmente di cosa tratterà. TheOneRing.net ha verificato l’autenticità e l’accuratezza di questa descrizione della serie e poi ne ha dato notizia. E dopo un giorno anche Amazon ha confermato la notizia.
La Terra di Mezzo, un mondo di orfani
Tra le varie caratteristiche che contraddistinguono il mondo subcreato da J.R.R. Tolkien, ce n’è uno che merita particolare attenzione e che non viene molto spesso indagato: la perdita dei genitori, in tenera età, da parte di moltissimi protagonisti delle storie tolkieniane. Un aspetto, questo, presente sia nel Signore degli Anelli sia nel Silmarillion, e persino ne Lo Hobbit (benché accennato di sfuggita).
Un particolare che certamente riflette anche l’esperienza personale del Professore: egli, infatti, perse il padre nel 1896, all’età di quattro anni; poi, quando di anni ne aveva 12, perse anche la madre, Mabel, nel 1904. Due traumi, come si vede, subiti molto presto nella vita, e che non possono non averlo influenzato nella sua visione del mondo: ma qui preme notare come questi due tragici eventi abbiano contribuito a plasmare le storie della Terra di Mezzo. Infatti, come detto, un gran numero di personaggi chiave delle storie subisce almeno la perdita di un genitore, e spesso di entrambi, e quest’evento, molte volte, plasma pure le azioni che questi personaggi andranno a compiere; anzi, si può presupporre che senza quest’evento tragico, le azioni dei personaggi in questione avrebbero preso tutt’altra strada. Vediamo qualche esempio, più significativo di altri, per gli sviluppi che il lutto porterà.
Tolkien Birthday Toast: brindiamo al Professore
I lettori di J.R.R. Tolkien più appassionati ricordano certamente a memoria le date più importanti descritte nel Signore degli Anelli: il 22 settembre, compleanno di Bilbo e Frodo; il 25 marzo, l’Anello viene distrutto… Lo scrittore inglese, infatti, non si limitò a inventare storie, continenti, popoli e linguaggi: inventò anche calendari con i quali contare lo scorrere del tempo, diversi per ogni popolo. Ecco perché alcune di quelle date sono occasione di festa fra gli appassionati tolkieniani di tutto il mondo. Soprattutto su una data gli appassionati di Tolkien concordano e festeggiano tutti insieme: il 3 gennaio, l’anniversario della nascita del Professore di Oxford. Quest’anno è il 129esimo!
