Dagli Usa nuove risorse per gli studi tolkieniani

Gandalf in the library of Minas TirithJ.R.R. Tolkien è ormai considerato, giustamente, come uno degli autori più importanti del ‘900, apprezzato in egual misura dal fandom e dalla critica. Soprattutto all’estero, ma oramai anche in Italia, gli studi sulla vita e sulle opere del professore oxoniense, anche a livello accademico si stanno moltiplicando sempre più.
Proprio per questo, negli anni, sono stati sviluppate e rese disponibili in rete da fan e studiosi, numerose risorse di ausilio alla comprensione e allo studio di Tolkien e dei suoi scritti.
Questa serie di approfondimenti vuole raccogliere, alcune fra queste risorse al fine di renderle note (qualora già non lo fossero) e facilmente disponibili ai fan e agli studiosi italiani.
In questo articolo ci si concentrerà sul progetto delle “Lettere” del sito web Tolkien Guide, sul tool “Search Tolkien” del Digital Tolkien Project e sul Tolkien Art Index.

Il progetto “Lettere” di Tolkien Guide

Lettere TolkienIl sito Tolkien Guide creato da Jeremy Edmonds è un sito molto noto fra gli appassionati e gli studiosi di Tolkien e specialmente fra i collezionisti. Sul sito si possono trovare articoli molto interessanti e precisi sulle svariate edizioni dei libri del professore che si sono susseguite negli anni e approfondimenti su temi particolari: di particolare interesse sono per esempio i due approfondimenti dedicati rispettivamente alla mostra Tolkien: Maker of Middle-earth tenutasi a Oxford nel 2018 e alla sua controparte francese Tolkien: Voyage en Terre du Milieu tenutasi alla BnF di Parigi nel 2019.
Recentemente al sito sono state aggiunte due funzionalità molto utili: quella del Calendario che permette di visualizzare i moltissimi eventi dedicati a Tolkien nel mondo e quella delle Lettere a cui è dedicato il presente approfondimento.
Le Lettere di J.R.R Tolkien pubblicate e disponibili al pubblico nell’omonimo libro edito da Humphrey Carpenter sono attualmente 354. A queste, con la nuova edizione delle lettere, prevista per questo autunno, si aggiungeranno 150 lettere inedite, mentre le originali 354, che erano state a volte tagliate per motivi di spazio, verranno riportate nello stato originale previsto dall’editore.
L’ammontare di lettere scritte dal professore di Oxford è però di gran lunga superiore: alcune naturalmente sono state citate, e quindi parzialmente pubblicate, nei numerosi testi di critica dedicati a Tolkien, altre invece non sono mai state pubblicate e se ne conosce l’esistenza e a volte il contenuto, semplicemente perché sono state battute all’asta e acquistate da qualche collezionista.
LetteraFra queste lettere (probabilmente nell’ordine di alcune migliaia) alcune hanno, naturalmente, scarsa rilevanza dal punto di vista dello studio biografico del professore, altre, come, per esempio, la lettera indirizzata a Elena Jeronimidis Conte, in cui il professore fornisce alla traduttrice dello Hobbit alcune indicazioni sulla traduzione, sono di sicuro interesse per studiosi e appassionati. Il progetto – che non si limita alle lettere di Tolkien padre, ma sembra voler includere anche le lettere di Christopher e forse altre lettere rilevanti – si propone di catalogare tutte queste lettere (al momento nel database sono incluse 1252 lettere) e di fornire al pubblico informazioni sul loro contenuto, su dove siano state (anche parzialmente pubblicate, e su dove siano eventualmente reperibili (una biblioteca, il sito di una casa d’asta, etc.).
Il sito fornisce inoltre un identificativo progressivo unico ad ogni lettera, costituendo in questo modo un valido strumento per la citazione di una determinata lettera (soprattutto quando questa non sia stata inclusa nella raccolta di Carpenter). Un ottimo sistema di ricerca permette inoltre di ricercare all’interno delle lettere con diversi metodi: una o più parole, un’intera frase, mittente, destinatario, per data, etc. Il progetto – già adesso, ma soprattutto quando verrà ultimato – sarà una risorsa molto utile per tutti gli studiosi e gli appassionati che siano intenzionati ad approfondire ulteriormente lo studio della vita e delle opere del professore.

Il Digital Tolkien Project e lo strumento Search Tolkien

Digital Tolkien ProjectJames Tauber è uno studioso tolkieniano che si occupa principalmente di digital humanities e cioè, in breve, dell’utilizzo di strumenti e risorse digitali al fine della ricerca in campo letterario. Sono molte le iniziative del Digital Tolkien Project, dalla creazione di versioni “markup” dei testi principali di Tolkien, all’analisi computazionale di tali testi.
Fra queste però, quella di più facile fruizione per il pubblico e forse quella nello stato più avanzato è quella relativa al toolSearch Tolkien”. Il tool è un “semplice” motore di ricerca che permette di ricercare parole e frasi fino a sette parole all’interno delle opere di Tolkien e di risalire ai libri e ai relativi capitoli e paragrafi in cui questa parola o frase è contenuta. L’attuale versione del tool è in grado di cercare nel testo dello Hobbit, del Signore degli Anelli, del Silmarillion, dei Racconti Incompiuti e delle Lettere, ma probabilmente sarà presto esteso a tutte le opere del professore (naturalmente stiamo parlando delle versioni originali in lingua inglese). Per esempio, la parola Bombadil compare 66 volte: 37 volte nel Signore degli Anelli, 28 nelle Lettere, e 1 sola volta ne I Racconti Incompiuti. Il riferimento ai punti esatti del libro in cui la parola o frase si trova viene dato attraverso un “sistema di citazioni” univoco (per esempio i riferimenti ai paragrafi del Signore degli Anelli vengono dati nel formato “..”.

Il tool “Tolkien Art Index”

Un altro esperto di software e appassionato di Tolkien è Erik Mueller-Harder, che ha sviluppato varie risorse digitali utili all’analisi delle opere tolkieniane.
Fra queste spicca sicuramente il Tolkien Art Index, progetto che si pone l’obiettivo di indicizzare tutta l’opera artistica di J.R.R. Tolkien.
Al momento il sito indicizza ben 546 opere d’arte, indicando per ognuna, in quali pubblicazioni è possibile trovarne una riproduzione.
Un utile sistema di ricerca, dotato di tag e svariate altre features, permette di navigare facilmente il sito web. Fra le altre risorse a cui Erik ha contribuito a realizzare, c’è il nuovo sistema Anduin, sviluppato recentemente per navigare i manoscritti del Signore degli Anelli in possesso della Biblioteca Marquette. Di questa nuova risorsa, che presenta tutte le diverse bozze del Signore degli Anelli, è possibile comprendere le potenzialità navigando nel sito online; purtroppo però è possibile vedere le scansioni dei manoscritti originali solo tramite un viaggio in loco. Un interessante articolo sull’argomento può essere letto qui.

 

L’attore di Gimli torna nel videogioco Ritorno a Moria

Videogiochi Return to MoriaJohn Rhys-Davies tornerà nella Terra di Mezzo quando il videogioco Il Signore degli Anelli: Ritorno a Moria uscirà tra una sola settimana. L’attore che ha interpretato il nano Gimli nella trilogia cinematografica di Peter Jackson, darà ancora una volta la voce al suo personaggio, facendo da narratore nel prossimo titolo del gioco di genere di survival cooperativo.

Fosdinov’Idea: il resoconto dei soci AIST

FosdinovoIl 9 e il 10 settembre scorsi si è svolta nel borgo medievale di Fosdinovo (MS) la prima edizione di FosdiNov’Idea, il Festival tra Scienza e Fantasia, organizzato dall’IRAS (Istituto di Ricerche Astronomiche Spezzino) con la collaborazione del Comune di Fosdinovo, della Regione Liguria, della Regione Toscana e della Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest, e patrocinato da molte associazioni, tra le quali l’AIST. Tra i tanti appuntamenti dedicati alla fantascienza, all’astronomia e ai giochi di ruolo, c’era anche l’AIST che, domenica 10 settembre alle ore 11.00, ha parlato di Cosmologia: dalla Scienza alla Terra di Mezzo.

Lotro: fino a Umbar la nuova espansione

Corsairs of UmbarÈ partita la corsa per la preminenza nel mondo dei videogiochi di gioco di ruolo di massa (MMORPG) dedicato a Tolkien. Dopo anni di “monopolio” da parte di The Lord of the Rings Online (Lotro) e di fallimenti o rinvii dei tanti progetti legati allo sviluppo di giochi simili, sempre ambientati nella Terra di Mezzo, ora Amazon sembra fare sul serio e dopo un primo stop, ha annunciato l’uscita di un nuovo videogioco di questo tipo. Così, gli sviluppatori di Lotro sono corsi ai ripari.

Carrara, i Lai di Tolkien alla Dickens Fellowship

Dickens Fellowship CarraraSabato 14 ottobre alle ore 17:30 la Dickens Fellowship celebra il cinquantesimo anniversario della morte di J.R.R. Tolkien (1973-2023) con la conferenza Ubi minus. Oltre l’opus maius tolkeieniano a cura di Roberto di Scala, presenta Marzia Dati. L’intervento si terrà presso la sede della Dickens Fellowship di Carrara, in piazza Alberica 2a. La Filiale di Carrara della Dickens Fellowship nasce grazie alla volontà e all’impegno di Marzia Dati, Elena Belligi e Katherine Hutton Mezzacappa, in ricordo del soggiorno di Charles Dickens a Carrara avvento nel gennaio del 1845 e promuove la diffusione dell’opera dickensiana, della lingua, della letteratura e della cultura inglese attraverso l’organizzazione di conferenze e convegni.

Journées de Recherche et de Rencontres sur Tolkien: il resoconto

Un convegno, molteplici temi

Si sono svolte con un grande successo le Journées de Recherche et de Rencontres sur Tolkien organizzate dall’Associazione Tolkiendil in concerto con l’’Université Paris-Créteil dal 6 all’8 ottobre a Parigi. Come già preannunciato, i numerosi interventi presentati hanno messo in luce numerose questioni relative alle traduzioni delle opere di Tolkien ma anche all’analisi dei testi, alla dimensione narrativa dei prodotti transmediali, alla vita e alla ricezione del Professore, offrendo prospettive di grande interesse da punti di vista diversi ma egualmente attrezzati sotto il profilo critico.

Gli interventi

Il convegno è iniziato il 6 ottobre alla Maison de l’Innovation et de l’Entrepreneuriat Etudiant dell’università di Paris-Créteil, con gli interventi di Guillaume Coissard, Une ontologie des choses imaginaires à partir de Tolkien, Maxime Bremond, “The New Shadow” de J.R.R. Tolkien : suite avortée du Seigneur des Anneaux ou dialogue théologique ?, Adrien Bigue ed Emma Serb, La cape et la bannière – Ouvrages tissés et fils narratifs dans Le Seigneur des anneaux, Elisa Bes, Le désespoir comme le fardeau de “devoir faire seul(e)” : Eowyn et Túrin, Romain Plichon, De Minas Tirith à Doullens, Tolkien l’homme des citadelles : pour la patrimonialisation d’un itinéraire militaire, Simon Ayrinhac, Cartes de la Terre du Milieu : qui en est le véritable auteur ?, Marie Bretagnolle, Rendre visible l’invisible : présences du mal et personnages en voie de disparition dans les illustrations pour J. R. R. Tolkien e Alberto Fleitas, Échos du sublime dans l’adaptation cinématographique de la Bataille des Champs du Pelennor.
I lavori sono proseguiti il 7 ottobre presso la Bibliothèque Buffon, con gli interventi di Denis Bridoux, L’Hymne à Elbereth et le Namarië , Damien Bador, Aperçu des langues construites de J.R.R. Tolkien au travers des révisions du Seigneur des Anneaux, Raphaël VaubourdolleL’héraldique chez Tolkien : catalogue et usages des armoiries en Arda, de l’Ainulindalë à l’aube du Quatrième Âge, del socio AIST Paolo Pizzimento, Rings of Smoke: Pipe-weed, Pipes, and Smoking Imaginary in J.R.R. Tolkiens’s Narrative, di Antonin Segault, Le fandom de Tolkien dans les encyclopédies en ligne francophones, Enzo Le Guiriec, État des lieux de la recherche japonaise autour de Tolkien depuis l’après-guerre e Vivien Feasson, La retraduction du Silmarillion. Momento culminante del convegno è stata la tavola rotonda moderata da Vivien Stocker su L’œuvre de Tolkien aujourd’hui en France, partecipanti Marie Bretagnolle, Pauline Loquin Laura Martin-Gomez.

Roma, dal 6/10 Hobbits Elves and other Folks

Defrag pub - RomaDopo ben cinque anni e mezzo a Roma torna qualcosa legato a J.R.R. Tolkien. Finalmente, anche nella capitale si riesce a organizzare un altro evento prettamente tolkieniano, dopo il lontano Tolkien Day del 2018. Tutto grazie al CRUSH – Collettiva Arte Visiva, una realtà dedicata all’arte visiva, che già ad agosto aveva organizzato a Velletri l’esposizione Bestiario della Terra di Mezzo. Ora il CRUSH – in collaborazione con l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani ed Eterea Edizioni – animerà il locale Defrag a Roma dal 6 all’8 ottobre 2023.

Magic: nuove carte e set Il Signore degli Anelli

Il Signore degli Anelli: Racconti della Terra di Mezzo torna il 3 novembre 2023 con un’uscita speciale. Con buste speciali, confezioni scena ricche di illustrazioni epiche e splendidi trattamenti foil, queste nuove uscite faranno continuare i festeggiamenti del centoundicesimo compleanno di Bilbo. Magic: The Gathering ha infatti annunciato le sue nuove collezioni e set di carte per quest’autunno e inverno. Il gioco di carte più giocato e celebrato al mondo tornerà nella Terra di Mezzo con un’altra collezione speciale del Signore degli Anelli: Racconti della Terra di Mezzo. E questo set speciale già si annuncia molto potente. Al MagicCon: Vegas di Las Vegas, in Nevada, la Wizards of the Coast ha rivelato The Lord of The Rings: Tales of Middle-earth Holiday Scene Box, cornici speciali realizzate con carte che costruiscono un’immagine complessiva di una scena mitica dai libri di Tolkien e altri prodotti relativi alla Terra di Mezzo oltre ad anticipazioni di molti altri set di carte.

Copyright, Polychron: «Non posso più pagare»

TribunaleLe cose si fanno sempre più dure dopo che è stata respinta la causa con cui uno scrittore di fan-fiction, Demetrious Polychron, aveva fatto causa ad Amazon e Tolkien Estate, con l’accusa di aver copiato i suoi libri “ispirati a Tolkien” per creare la serie tv Gli Anelli del Potere. Le due major avevano controquerelato e poi – dopo la sentenza del giudice Usa – hanno chiesto anche all’autore più di 153.000 dollari per le spese legali. Ora Polychron ha risposto al giudice.

A Messina, Modena e Roma omaggi a Tolkien

Pubblico Fatica ModenaL’Italia continua a rendere omaggio a J.R.R. Tolkien con molte iniziative culturali sparse in diversi luoghi della Penisola nei prossimi giorni. Dalla Sicilia all’Emilia Romagna – in cui si terranno ben due eventi nello stesso fine settimana e a venti km di distanza nella provincia di Modena – fino a una delle più belle biblioteche di Roma, sono molte le occasioni per ricordare il Professore di Oxford a 50 anni dalla scomparsa. Passiamole tutte in rassegna.

A Parigi le Giornate di ricerca su JRR Tolkien

ParigiNonostante le celebrazioni del cinquantesimo anniversario della scomparsa di J.R.R. Tolkien si siano ufficialmente concluse, studiosi e appassionati non hanno di che preoccuparsi perché le iniziative dedicate al Professore non accennano a diminuire. In Francia, dove proprio in questi giorni si svolge l’evento Sur Les Terres de L’Unique e l’esposizione L’Héritage de Tolkien è pronta ad aprire le sue porte (ne abbiamo parlato qui), l’Associazione Tolkiendil e l’Université Paris-Créteil hanno organizzato un convegno dal titolo Journées de Recherche et Rencontres sur Tolkien che si terrà il 6 e 7 ottobre a Parigi (all’Università di Paris – Créteil), per commemorare il cinquantesimo anniversario della prima pubblicazione de Il Signore degli Anelli in francese. Il comitato scientifico del convegno conta personalità di rilievo come Anne Besson (Université d’Artois), Vincent Ferré (Université Sorbonne Nouvelle), Thomas Honegger (Friedrich-Schiller-Universität di Jena), Laura Martin-Gomez (Université d’Artois) e la decana Isabelle Pantin (École Normale Supérieure).

Francia, ancora mostre ed eventi su JRR Tolkien

Logo Tolkien 50A un mese dal cinquantesimo anniversario della scomparsa di Tolkien le iniziative dedicate al professore oxoniense continuano a moltiplicarsi. Recentemente abbiamo pubblicato una panoramica sugli eventi e le mostre organizzati in Inghilterra, in Francia e in Italia in occasione di questa importante ricorrenza; a questi se ne aggiungeranno, nelle prossime settimane, altri due che avranno luogo, ancora una volta, in Francia e che potrebbero solleticare anche l’interesse degli appassionati italiani.

Sur Les Terres de L’Unique

Sur_les_Terres_de_l'UniqueIn questi giorni (dal 23 al 24 Settembre), si svolge infatti a Plouha in Bretagna, l’ormai consueto evento Sur Les Terres de L’Unique, organizzato dal 2018 dall’omonima associazione. La manifestazione è caratterizzata da svariate iniziative: sfilate in costume, racconti, sessioni di combattimento medioevale, animazioni, musica e, naturalmente, conferenze. Fra i nomi degli ospiti spiccano sicuramente sia quello di Ted Nasmith, impegnato con una conferenza il 23 e con un concerto il 24, sia quello di Stéphane Arson, che recentemente ha ridisegnato tutte le mappe dell’Atlante della Terra di Mezzo per l’edizione francese curata dalla casa editrice Bragelonne.

L’Héritage de Tolkien

Dal 3 ottobre al 10 novembre, la mediateca André Malraux di Chauny ospiterà l’esposizione L’Héritage de Tolkien, una mostra itinerante già presentata in almeno altre due occasioni: nel 2018 a Plouha e nel 2021 a Montévrain.
La mostra si prefigge l’obiettivo di «far conoscere, o approfondire, il genere fantasy» attraverso una selezione di 15 serie di fumetti (o manga), fornendo, per ognuna di queste, alcune note biografiche sugli autori, una breve sinossi della storia e come questa si rapporta con i canoni del genere definiti dal “padre del fantasy”.
Fra le opere esposte ricordiamo: Siegfried di Alex Alice, pubblicato in Italia da Panini, che adatta a fumetti la leggenda di Sigfrido e dei Nibelunghi; Bjorn il Morfirio di Thomas Lavachery e Thomas Gilbert, adattamento a fumetti dell’omonima serie di romanzi dello stesso Lavachery, editi in Italia da Gallucci; Lanfeust de Troy di Christophe Arleston e Didier Tarquin, inedito in Italia, che racconta le avventure del giovane fabbro nel mondo di Troy, dove la magia fa parte integrante della vita quotidiana; Seven Deadly Sins del mangaka Nakaba Suzuki, pubblicato in Italia da Star Comics, dove si narra di come sette terribili guerrieri siano l’unica speranza per salvare il regno di Britannia; Elfi, la prima serie di fumetti ambientata nel mondo immaginario delle Terre di Aran, creata nel 2013 da Jean-Luc Istin e Nicolas Jerry e pubblicata in Italia da Panini.

Tales of the Shire, gli Hobbit in un videogame

Tales of the ShireLo studio neozelandese Wētā Workshop ha svelato Tales of the Shire, il gioco precedentemente annunciato come ambientato nella Terra di Mezzo, ma di cui si era tenuto nascosto il nome. Non è stato condiviso molto a riguardo, a parte il fatto che sarà un gioco «accogliente e commovente», da quanto si può vedere dall’artwork e dal teaser trailer. È probabile che ai giocatori verrà chiesto di prendersi cura delle fattorie e dei giardini degli Hobbit piuttosto che combattere gli orchi. A parte i giochi legati alla Lego, questo sarà probabilmente il primo gioco del Signore degli Anelli che non riguarda l’avventura, il combattimento o la pianificazione strategica di una campagna militare.
Nel teaser, si può vedere soltanto uno hobbit che sta dando gli ultimi ritocchi a un acquerello di un personaggio nel suo diario. Si sentono dei richiami giocosi all’esterno e il piccolo hobbit corre per unirsi ai suoi compagni. Detto questo, il vento invade la stanza e vengono sfogliate le pagine precedenti del diario rivelando altri disegni della contea. Sebbene non venga mostrato alcun gameplay reale, si può supporre che il diario contenga alcuni concept art e probabilmente indichi alcune delle risorse che si potranno incontrare nel gioco. Se questo è vero, sono mostrati diversi stili di case hobbit, degli spaventapasseri goblin e un sacco di cibo. Del resto, un gioco ambientato nella Contea degli Hobbit, non può non avere delle prove ai fornelli in cui si sfidano i giocatori! C’è anche una pagina che potrebbe suggerire i luoghi che gli sviluppatori hanno pianificato per il gioco. Acquariva, il Cespo d’Edera e persino la famosa locanda del Drago Verde potrebbero fare la loro apparizione. Sicuramente i giocatori più irriducibili non vedranno l’ora di assaggiare «l’unica birra per i coraggiosi e sinceri», così come lo sarà chi verrà costretto a raccogliere rape per tutto il giorno (un altro disegno avvistato nel diario)!!!

The War of the Rohirrim posticipato a fine 2024

Gli effetti dello sciopero promosso dagli sceneggiatori di Hollywood si fa sentire anche nella Terra di Mezzo: The War of the Rohirrim, la cui uscita era prevista per il 12 aprile 2024, sarà trasmesso nelle sale cinematografiche a partire dal 13 dicembre 2024. La produzione, diretta dal regista giapponese Kenjy Kamiyama, è stata coinvolta in un domino iniziato con il posticipo di Dune: Parte Due, la seconda pellicola di Denis Villeneuve ambientata sul pianeta di Arrakis, che ha causato un rimescolamento del calendario delle uscite cinematografiche del 2024. Lo spostamento di Dune ha determinato il rinvio di Godzilla X Kong, che a cascata ha obbligato New Line Cinema e Warner Bros a ritardare l’uscita di The War of the Rohirrim. Gli sceneggiatori di Hollywood sono in sciopero da maggio e sono sostenuti dagli attori, che si sono uniti alla protesta nel mese di luglio: le richieste principali prevedono una maggiore tutela per le condizioni di lavoro, più trasparenza in materia di diritto d’autore e la salvaguardia degli autori dalle minacce dell’intelligenza artificiale.

Piemonte, premio per le migliori tesi su Tolkien

Regione PiemonteUna borsa di studio universitaria su J.R.R. Tolkien. Sembra incredibile, ma accade in Italia, in occasione del cinquantesimo anniversario dalla morte dello scrittore inglese, il Consiglio regionale del Piemonte bandisce un concorso che premia le migliori tesi di laurea o di dottorato, redatte in un ateneo piemontese negli anni accademici 2022/2023 e 2023/2024. Tale iniziativa risulta, come recita il bando, «in un’ottica di riconoscimento della pace e dello sviluppo quali diritti fondamentali delle persone e dei popoli, coerente con i principi costituzionali e dello Statuto regionale. Finalità del premio è inoltre quello di contribuire alla promozione degli studi tolkieniani ancora marginali in molti atenei italiani».

La recensione: Tolkien e il Silmarillion di Kilby

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StudiareChe un autore sia un grande autore è probabilmente suggerito, tra le altre cose, anche dalla mole di letteratura critica che si sviluppa a partire dalla sua opera letteraria. Indizio, se si vuole, promettente ma anche estremamente incerto, dal momento che la critica ora stronca testi destinati a diventare dei classici e ora ne esalta altri che non reggono alla prova del tempo, ora getta luce su aspetti fondamentali delle opere letterarie e ora cade in clamorosi travisamenti, ora adorna gli scritti di un autore come un’edera rigogliosa su un antico tronco d’albero e ora li aggredisce e li soffoca come una pianta infestante. Tolkien, notoriamente avverso a critici, biografi e simili, non ha potuto impedire nemmeno in vita che si scrivesse di lui e più volte ha palesato il suo disappunto nei confronti di alcune distorsioni anche aberranti della sua opera. Tuttavia, col tempo, sono emersi contributi metodologicamente attrezzati e di innegabile valore esegetico – basti pensare ai saggi di Humphrey Carpenter, Tom Shippey, Verlyn Flieger o Thomas Honegger – che hanno consolidato una letteratura critica di riferimento per lo studio dell’opera tolkieniana.

Polychron fallisce, chieste le spese legali

TribunaleÈ un susseguirsi di colpi di scena la vicenda che vede un piccolo Davide – l’autore Demetrious Polychron – contro i due giganteschi Golia – Amazon e Tolkien Estate – in una causa per violazione del copyright intentata presso il tribunale federale di Los Angeles. Lo scrittore di fan-fiction è ora accusato di di aver scritto e venduto un sequel non autorizzato del Signore degli Anelli. La causa è la reazione al fatto che lo stesso Polychron aveva intentato ad aprile una causa per copyright da 250 milioni di dollari contro Jeff Bezos, Jennifer Salke, Simon Tolkien, Patrick McKay, John D Payne, Amazon Studios LLCAmazon Content Services LLCThe Tolkien EstateThe Tolkien Estate Limited e The Tolkien Trust, sostenendo che tutti loro avevano violato i diritti d’autore del suo sequel dopo che Prime Video ha rilasciato la serie tv Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere.

Tolkien in tutta Italia: la voce dei soci AIST

Il fine settimana dall’1 al 3 settembre ha visto un susseguirsi di eventi, manifestazioni, letture, concerti, presentazioni, omaggi, semplici incontri di appassionati, grandi feste a base di cibo e vino, tutto per ricordare J.R.R. Tolkien. Mentre a Dozza la gran parte dei soci AIST celebrava coralmente il cinquantesimo anniversario della morte di Tolkien, anche altrove sono state organizzate numerose iniziative per ricordare il Professore in una data così importante. E in molti luoghi, i soci AIST si sono uniti alle celebrazioni come ospiti o relatori, per festeggiare con appassionati e lettori. Ecco il loro racconto.

Tolkien e le stelle: il 10 settembre a Fosdinovo

FosdinovoÈ tutto pronto per FosdiNov’Idea, il Festival tra Scienza e Fantasia che aprirà le porte della sua prima edizione il 9-10 settembre 2023 a Fosdinovo (MS). Organizzato dall’IRAS (Istituto di Ricerche Astronomiche Spezzino) con la collaborazione del Comune di Fosdinovo, della Regione Liguria, della Regione Toscana e della Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest, il Festival conta anche sui patrocini di molte associazioni, tra le quali l’AIST.

Esce Alla scoperta della TdM di Paolo Nardi

Esce oggi il nuovo libro di Paolo Nardi, studioso e commentatore dell’opera di Tolkien, membro del consiglio direttivo dell’Aist, e noto al pubblico di YouTube per il suo canale monografico dedicato ad Arda. Dopo i suoi due commentari ai romanzi tolkieniani – Leggiamo insieme Lo Hobbit e Leggiamo insieme Il Signore degli Anelli – pubblica per lo stesso editore la sua terza fatica, Alla scoperta della Terra di Mezzo: mito, linguaggio e potere nell’opera di J.R.R. Tolkien (Fede & Cultura, €22). Come afferma Nardi stesso nell’introduzione, il volume raccoglie molti dei contenuti del suo canale YouTube e di alcune conferenze, e implementa il suo contributo alla comprensione e all’approfondimento dell’opera di Tolkien. Quale sia la sua linea guida è ancora lui stesso a dirlo: «il fantastico come chiave per affrontare la realtà che ci circonda e la Terra di Mezzo come universo reale perfettamente compiuto ed esplorabile».
Paolo NardiIl volume si presenta in effetti come un gustoso menù in cui scegliere gli argomenti che più incuriosiscono, divisi in macrogruppi di capitoli brevi ed efficaci, in cui vengono affrontate sia questioni poetiche e filosofiche, come la natura delle fiabe, il rapporto tra mondo primario e mondo secondario, o lo stile letterario di Tolkien, sia approfondimenti e perfino curiosità su personaggi minori del ciclo di Arda. La prefazione è affidata a Claudio Antonio Testi, socio fondatore dell’Aist. Lasciamo quindi alle sue parole illustrare il contenuto del libro.

Tolkien 50, il programma definitivo a Dozza

DozzaIl 2 settembre ricorre l’anniversario dei 50 anni dalla morte di J.R.R. Tolkien, avvenuta nel 1973. L’AIST – Associazione Italiana Studi Tolkieniani ha scelto di commemorare questa data con un evento che si terrà il 2 e 3 settembre a Dozza (Bologna), dove l’Associazione ha sede e dove sorge La Tana del Drago, il primo centro studi italiano dedicato alla figura del Professore di Oxford.
Tolkien 50 è questo il nome dell’evento che fa parte di un calendario di incontri, organizzato insieme all’editore Bompiani e a Lucca Comics & Games, iniziato al Salone del Libro di Torino lo scorso maggio, Logo Tolkien 50proseguito al Montelago Celtic Festival a inizio agosto e si concluderà a Lucca a novembre. Tolkien 50 vuole ripercorrere questi 50 anni di storia dalla morte di Tolkien ad oggi per fare il punto sull’impatto e sull’eredità della sua opera nella letteratura, nell’arte, nella cultura popolare, e anche cercare di spiegarne il grande successo, ancora assolutamente attuale a distanza di mezzo secolo. Il cuore dell’evento saranno due sessioni di incontri che si terranno sabato pomeriggio e domenica mattina nella cornice del Teatro Comunale di Dozza, alle quali si affiancheranno alcuni eventi correlati. Tutti gli eventi della due giorni saranno a ingresso gratuito e libero.

Difendere la Terra di Mezzo: l’intervista

Il mondo è davvero pieno di pericoli, e vi sono molti posti oscuri; ma si trovano ancora delle cose belle, e nonostante che l’amore sia ovunque mescolato al dolore, esso cresce forse più forte.
J.R.R. Tolkien

Il padre del fantasy secondo tantissimi (ma l’heroic fantasy esisteva anche da prima di lui) colui che ha letteralmente definito il concetto di fantastico creando non solo una delle saghe più amate (e lette) nell’ultimo secolo, ma un autore in grado di realizzare un vero e proprio mondo ed epopea è senza dubbio J.R.R. Tolkien, un autore infinito che non si terminerà mai di leggere, amare e in alcuni casi studiare. Il professore di Oxford difatti è un caso unico nella storia della letteratura e proprio per moltissimi motivi, che si trovano all’interno della nuova edizione del libro scritto da Wu Ming 4, merita di essere studiato con serietà nel giusto quadro critico. Se da tempo sono numerosi a livello internazionale i saggi sulle sue opere, in Italia solo negli ultimi anni è arrivato il momento di fare un bilancio per trovare un nuovo modo di raccontare un autore fondamentale, che va ben oltre il genere fantasy in cui troppo spesso viene relegato. Il titolo dell’opera per molti tolkieniani non è nuova, “Difendere la Terra di Mezzo” di Wu Ming 4, si tratta una critica militante nella quale si cerca di analizzare, studiare, e in questo caso difendere appunto, uno dei mondi più straordinari creati dalla penna di uno scrittore.
Wu Ming 4 DifendereQuesto testo in uscita il 30 agosto per Bompiani è una terza edizione, ovviamente ampiamente rivista, del primissimo saggio dall’omonimo titolo uscito in Italia nel 2013. Si legge, dall’introduzione dello stesso Wu Ming 4, che la rivisitazione di questo testo ha permesso di offrire una panoramica sull’opera divenuta ormai un classico del Novecento, come in molti casi ha permesso di realizzare una riflessione critica che privilegi la contestualizzazione storica e le suggestioni letterarie rispetto ad altri tipi di approcci e infine, con l’occasione del cinquantenario della morte, ha offerto l’occasione per riproporlo alla Bompiani con una rivisitazione del testo e le citazioni aggiornate alle ultime traduzioni. “Difendere la Terra di Mezzo” è diviso in due parti: la prima è incentrata sul fenomeno letterario e sui suoi echi negli adattamenti cinematografici; la seconda, che entra nel vivo dei testi, è dedicata alla poetica di Tolkien ed è proprio grazie allo studio e analisi del professore come scrittore e uomo, che Wu Ming 4 riesce a raccogliere ed ampliare il proprio contributo alla riscoperta dell’autore de Il Signore degli Anelli, sempre in sintonia con i maggiori esperti in materia.

A: Leggendo il tuo libro sembra che Tolkien sia un autore strutturato quasi a livelli (proprio come Minas Tirith), in Difendere la Terra di Mezzo qual è il vero albero bianco da difendere?

Wu MIng 4WM4: È una bella immagine questa. È vero che Tolkien è un autore a strati, ma soprattutto è in movimento. La sua opera-mondo è in divenire, perché è talmente complessa e stratificata, appunto, ed è ormai raccontata ed espansa attraverso una tale varietà di mezzi narrativi, che di volta in volta offre spunti nuovi a vecchi e nuovi lettori. Questo significa che non c’è un albero bianco, cioè un cuore di verità, da difendere, perché quella verità è sempre parziale e sempre ridefinita. L’albero bianco è il punto all’orizzonte verso cui indirizziamo la nostra ricerca, e si sposta insieme a noi. Casomai la Terra di Mezzo va difesa dagli approcci semplicistici, dalle letture sbrigative e superficiali, che sono sempre state una iattura per Tolkien, ma anche dalla tentazione di chiuderla dentro un confine una volta per tutte, di trasformarla in una zona di comfort per eletti difensori dell’ortodossia tolkieniana, magari facendo di Tolkien un guru filosofico-spirituale. Bisogna essere capaci di mantenere aperto quel confine. Oggi il titolo Difendere la Terra di Mezzo, più che come una chiamata alle armi, a me suona come un riferimento manualistico, nel senso di “Curare la Terra di Mezzo”, prendersene cura.

A: Che cosa è cambiato nel tempo nelle varie edizioni del libro?

Libro: "Difendere la Terra di Mezzo" di Wu Ming 4WM4: Dalla prima edizione del 2013 alla seconda del 2018 sostanzialmente era cambiata la copertina (in peggio), ed è stata aggiunta una seconda appendice. Questa nuova edizione con un nuovo editore invece ha subito una discreta risistemazione. Non solo ho migliorato alcune formulazioni, ma soprattutto ho aggiunto qua e là diverse cose e ne ho tolte altre, perché nel frattempo, trascorsi gli anni, molto è cambiato e c’era bisogno di aggiornamenti. Così come dovevano essere aggiornate tutte le citazioni dai testi di Tolkien che nel frattempo sono stati ritradotti. Ci sono poi cose che mi sono venute in mente o mi si sono meglio chiarite in questi dieci anni, discutendo con altri, e le ho quindi inserite nel testo. E ovviamente anche in questo caso c’è una nuova copertina. Nelle prime due edizioni in copertina c’erano spade e scudi. Si intendevano gli attrezzi per difendere la Terra di Mezzo. Ora, in questa edizione definitiva, in copertina c’è un Ent che avanza minaccioso. È la stessa Terra di Mezzo che si muove in propria difesa. Ai tolkieniani dovrebbe evocare le famose parole di Barbalbero: «È assai probabile che andiamo incontro alla nostra fine: l’ultima marcia degli Ent. Ma se restassimo a casa senza fare niente, la sorte giungerebbe comunque, prima o poi.» In questo caso il riferimento è alla nostra Terra, al mondo primario che stiamo uccidendo, del quale la Terra di Mezzo diventa una metafora. Parlerò proprio di questo il 2 settembre a Dozza, alle celebrazioni di Tolkien 50.

A: Sei uno dei saggisti tolkieniani più noti in Italia, hai scritto numerosi testi sul Professore, ma trovi sempre un nuovo spunto per raccontare questo autore così grande. Da dove nasce il tuo stimolo di ricerca?

WM4: Credo dal fatto che Tolkien è una miniera inesauribile. Non si finisce mai di scoprirlo. Quando credi d’averlo inquadrato, salta fuori un dettaglio che offre uno spunto di rilettura. Più volte in questi dieci anni ho frenato il mio interesse per Tolkien, convinto di avere dato quello che potevo dare. Ma dopo un po’, per qualche motivo, mi sono sempre trovato a riprenderlo in mano e a scovarci qualcosa di nuovo. A questo punto credo di dovermici rassegnare.

A: Ti è capitato in varie occasioni di essere coinvolto in dispute sulle riletture politiche dell’opera di Tolkien. Perché secondo te soprattutto in Italia Tolkien viene da sempre politicizzato?

WM4: Bisognerebbe chiederlo a quei politici italiani che nel corso dei decenni lo hanno sbandierato come fonte d’ispirazione politica, buon’ultima l’attuale presidente del consiglio. Per certi versi sarebbe solo auspicabile che i politici, di qualunque colorazione, leggessero Tolkien. Magari per trovarci qualche spunto di riflessione critica sull’attuale modello di sviluppo, che invece si accaniscono a difendere con le unghie e con i denti, oppure sulla corruzione morale indotta dall’esercizio del potere, al quale però paiono affezionatissimi. Francamente, al di là delle dichiarazioni e degli slogan, mi pare che le fonti d’ispirazione della nostra classe politica non siano proprio letterarie, per così dire. Io credo che gli studi tolkieniani abbiano tutto da perdere nel lasciarsi mettere il cappello in testa da costoro. Ma si sa che l’Anello della Visibilità è forte e più di uno ne rimarrà irretito.

GUARDA L’INTERVISTA DI PAOLO NARDI

 

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LINK ESTERNI:
– Vai al sito dell’Wu Ming Foundation
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Velletri, fino al 10/9 il Bestiario della TdM

Mostra Velletri 2023È stata inaugurata il 26 agosto e rimarrà aperta e gratuita fino al 10 settembre l’ex chiesa di San Francesco, nell’omonimo vicolo a Velletri, l’esposizione artistica Bestiario della Terra di Mezzo, a cura di CRUSH – Collettiva Arte Visiva, in collaborazione con l’AIST – Associazione Italiana Studi Tolkieniani e Calliope APS. L’evento artistico e culturale è curato da Eleonora D’Agostino, antropologa le cui ricerche si sono concentrate sugli aspetti socio-politici degli immaginari fantastici e della cultura pop, Lucrezia Eritrei, storica dell’arte che si occupa da tempo di comunicazione, valorizzazione e promozione dei beni culturali, e Matteo Gabos, artista, grafico e musicista attivo da anni nel panorama romano.

Il 30 agosto Sir Gawain in nuova traduzione

Ecco un’altra chicca da quello scrigno infinito che sono le opere postume di J.R.R. Tolkien. Il volume Sir Gawain e il Cavaliere Verde: con Perla e Sir Orfeo riceverà una nuova edizione italiana la prossima settimana. Il 30 agosto 2023 infatti Bompiani pubblicherà questi poemetti «splendidamente resi in una nuova traduzione» con materiale inedito e l’inserimento dell’introduzione resa da Christopher Tolkien.
Tolkien Sir Gawain BompianiScomparso quest’ultimo, la nuova edizione in inglese era uscita solo ad aprile 2020, e su di essa è ora condotta la traduzione italiana di Luca Manini, che subentra alla precedente di Sebastiano Fusco (2009). L’opera era importante per Tolkien e il professore ci tornò più volte durante la sua vita. Nei suoi cinque anni presso l’Università di Leeds, Tolkien lavorò con E.V. Gordon a una edizione critica del poema in inglese medio Sir Gawain e il Cavaliere Verde, pubblicato nel 1925. Il testo fu da lui utilizzato all’università per le lezioni di medio inglese. Nel 1953 tenne una conferenza sul Sir Gawain come parte della Ker Lecture, saggio poi pubblicato in Il Medioevo e il fantastico (The Monster and the Critics and other essays). La sua traduzione di un frammento (la stanza 32) del Sir Gawain and the Green Knight, fu inserita nel 1961 nel volume A Short History of English Poetry. Più tardi ancora, Tolkien lavorò alle tre poesie inglesi medievali in questione, traducendole per il lettore moderno, perché si sentiva molto simile all’autore anonimo del poema. Il volume fu pubblicato solo postumo dal figlio Christopher nel 1975. Collaborò perfino a un adattamento radiofonico per la BBC. L’attuale volume riassume ora tutto questo lavoro: oltre la traduzione, da lui reso nello stesso metro in inglese moderno, ci sarà quindi la prefazione originale di Christopher e soprattutto il testo completo della lezione di Tolkien su Sir Gawain. «Nel Sir Gawain e il Cavaliere Verde mio padre ha mostrato la sua abilità nella resa del verso allitterativo del XIV secolo nello stesso metro in inglese moderno», ha scritto Christopher.

Lecco, a settembre una mostra su Tolkien

La Biblioteca civica Uberto Pozzoli di Lecco promuove la mostra Nella Terra di Mezzo – dal Silmarillion al Signore degli Anelli attraverso Lo Hobbit, un ciclo di opere realizzate dall’artista lecchese Luisa Rota Sperti. L’esposizione è allestita in occasione del 50esimo anniversario dalla scomparsa dello scrittore John Ronald Reuel Tolkien, professore, filologo e linguista britannico, conosciuto principalmente per essere l’autore de Il Signore degli Anelli, Lo Hobbit e Il Sirmarillion. La selezione delle 22 tavole, tratte dal grande ciclo grafico Middle Earth composto da 44 opere, sarà corredata da brevi e significati testi originali delle opere dello scrittore e da un’approfondita bibliografia dedicata all’autore e al suo pensiero.