«Con Tolkien, ieri, oggi e per sempre» è il titolo dell’incontro che si è tenuto sabato 9 novembre alle ore 18, presso il Salone del Mutilato in viale Regina Margherita 19 a Siracusa. L’iniziativa, promossa dall’associazione culturale “Popolo e Nazione” ha visto la Lectio magistralis del professor Marco Leonardi, docente di storia medievale all’Università di Catania. Tra gli altri relatori, hanno portato il loro contributo anche l’on. Gaetano Galvagno, l’avvocato Giuseppe Napoli e l’avvocato Paolo Cavallaro e moderato l’incontro Ivano Tarquini.
La lectio magistralis di Marco Leonardi
Nella sua lezione, il medievalista ha ripercorso l’intera vicenda biografica e intellettuale di Tolkien dai primi componimenti poetici, scritti quando il letterato inglese muoveva i suoi primi passi presso i banchi della King Edward’s School di Birmingham (1900), fino al conferimento, dalle mani della Regina Elisabetta II, del Commander of the Order of the British Empire (1972). L’unicità e la profondità della creazione fantastico-letteraria di Tolkien, così ha argomentato il Leonardi, consiste nell’aver costruito nei minimi dettagli un universo fantastico nel quale valori conservatori e antimoderni vengono proficuamente fusi in un contesto narrativo dinamico e avvincente nel quale chiunque può riconoscersi. Lo studioso ha poi commentato al pubblico tre sequenze cinematografiche estratte dalla trilogia «The Lord of the Rings» (2001-2003) del regista neozelandese Peter Jackson, mettendo in evidenza tre punti fermi della più importante opera tolkieniana, sovente dimenticati da una critica cinematografica unicamente incentrata sul commento a sensazionalismi o colpi di scena: l’idea della «Compagnia dell’Anello» come rappresentazione simbolica della «comunità di destino», la rivolta di madre natura allo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali, rappresentato dalla rivolta di Fangorn (Barbalbero) contro il disboscamento di Isengard operato da Saruman e, infine, la caparbia speranza nel futuro del genere umano tenuta dalla principessa elfica Arwen. A conclusione, il pubblico, sempre attento, è intervenuto con domande e richieste di chiarimento. La consegna di targhe-ricordo agli organizzatori e al relatore è avvenuta tra i convinti applausi del pubblico. Come ebbe a scrivere Tolkien nel 1955: «Penso che le cosiddette “fiabe” siano una delle forme più elevate di letteratura, e che sia decisamente sbagliato associarle (in quanto tali) ai bambini». «Oggi, come ieri, asseriamo con forza e convinzione – ha asserito a margine dell’incontro il prof. Leonardi – che le fiabe create dal professore oxoniense costituiscano uno degli strumenti più belli per vivere una quotidianità sempre più disumana ed alienante».
Ho avuto l’onore, in qualità di presidente dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, di essere invitato all’anteprima per le autorità di domenica 20 ottobre e al vernissage di lunedì 21 della grande mostra Tolkien, Voyage en Terre de Milieu. Ecco il racconto del mio viaggio. Quel che colpisce sono le dimensioni della mostra: ben 1000 metri quadrati di spazio espositivo, con più di 300 pagine e ben 200 illustrazioni (quasi tutti gli oggetti in mostra a Oxford, ma anche manoscritti inediti provenienti dalla Marquette University e non solo) e una serie di venti illustrazioni originali appositamente realizzate da Alan Lee. L’impressione è enorme, specialmente con l’inclusione dei quattro arazzi provenienti da Aubusson, che bisogna proprio di vedere di persona. La Marquette non ha mai prestato così tante pagine di manoscritti a un’altra istituzione dalla morte di Tolkien nel 1973: la BnF ha preso in prestito oltre cinque volte il numero di manoscritti che erano in mostra a Oxford e New York. «Per noi è un evento particolare», ha spiegato durante l’anteprima Frédéric Manfrin, curatore della mostra assieme a Vincent Ferré, «la Bibliothèque Nationale non conserva nessun manoscritto di Tolkien, e questa è la prima rassegna dedicate a un autore non francese tenuta presso la Biblioteca Nazionale da quando è stata istituita nel 1461». Baillie Tolkien, prima moglie di Christopher ha preso poi la parola a nome degli eredi per confermare l’eccezionalità dell’evento: «Quando Richard Ovenden mi ha informato del progetto della mostra alla Biblioteca nazionale di Francia, sono stata felicissima. Ero a conoscenza del valore nazionale del luogo e dell’alto livello della mostra. Mi è sembrato subito naturale che un simile evento fosse ospitato in un luogo del genere, anche perché, vivendo in Francia, siamo consapevoli di come qui la cultura sia tenuta in grande conto. Ho inoltre trovato molto gratificante un simile riconoscimento di Tolkien in Francia: qui la sua opera è trattata in maniera molto seria, senza eccentricità, e la mostra rispetta questa prospettiva culturale. Sono felice del grande rispetto con cui viene curata l’eredità letteraria di J.R.R.Tolkien, a ogni livello dell’esposizione». In conclusione, Vincent Ferré ha ringraziato i promotori dell’idea: «Ho lavorato per 3 anni e mezzo insieme a questi 3 hobbit, cresciuti al ritmo delle storie di Tolkien: oltre a Manfrin, Thierry Grillet, che è all’origine del progetto nel 2016 (ma ricordo che Richard Oveden della Bodleian Library ci stava già pensando nel 2014)».
La visita
Un lungo corridoio con in fondo una porta rotonda accoglie i visitatori nella mostra. La prima parte del viaggio è divisa in capitoli che servono da soste attraverso la Terra di Mezzo: la mostra è divisa in due sezioni, di cui la prima occupa circa due terzi di tutto lo spazio espositivo. Si parte dalla Contea e passando per Lothlórien e Moria si arriva fino a Mordor e, infine, a Valinor. Ogni luogo, ogni territorio offre l’opportunità di affrontare i dettagli letterari, culturali e linguistici alla base del lavoro di Tolkien. I manoscritti e i disegni originali di Tolkien – principalmente in prestito dalla Bodleian Library di Oxford e dalla Marquette University – sono il cuore stesso di questo viaggio. Spesso in un’attenta calligrafia, a volte decorata con schizzi, contorni e disegni, questi manoscritti sono opere a sé stanti. Inseriti tra le numerose mappe disegnate dall’autore e da suo figlio, Christopher Tolkien, e tra i suoi acquerelli, i manoscritti consentono ai visitatori di capire come Tolkien abbia creato il complesso universo che è la Terra di Mezzo. Il pubblico può leggere anche brani famosi de Lo Hobbit e de Il Signore degli Anelli, poesie in lingue elfiche, ammirare l’albero genealogico delle lingue inventate e persino ascoltare con le cuffie guardando i manoscritti la voce di Tolkien che legge i medesimi passi… I disegni poi offrono la visione di come Tolkien stesso vide il suo mondo, i paesaggi, le città e le torri. Per evidenziare la natura unica e l’originalità dell’opera di Tolkien, una selezione di pezzi fornisce un contesto per questa creazione letteraria e artistica. Racconti norvegesi e manoscritti medievali ricordano ai visitatori le storie che erano care a Tolkien, e al quale ha dedicato gran parte della sua vita da studente e accademico. Altri documenti, inclusa una rara e preziosissima edizione del Beowulf illustrata da William Morris, fornisce una comprensione delle fonti d’ispirazione inglesi dell’autore. Incisioni, dipinti, illustrazioni, oggetti e armi riflettono le «immagini mentali» che i lettori continentali hanno del lavoro di Tolkien. Questi ultimi pezzi provengono tutti dalle più preziose collezioni della BnF (Rare Books Reserve, Dipartimento dei Manoscritti, Dipartimento di monete, medaglie e oggetti d’antiquariato, ecc.) o da prestigiose istituzioni come il Musée de l’Armée, il Musée des Arts Décoratifs, il Petit Palais, la Bibliothèque Nordique o il Musée d’Orsay. Inoltre, ben quattro dei sette arazzi tessuti di recente dalla Cité Internationale de la Tapisserie di Aubusson e basati sugli acquerelli di Tolkien che sono esposti per la prima volta: “Bilbo comes to the Huts of the Raft-elves”, “Rivendell”, “Halls of Manwë – Taniquetil” e “Mithrim”.
Un corridoio con scenografia sul Taniquetil e la voce di Tolkien che legge Namarie fa accedere alla stanza 17 dove tutto è da ricordare: l’Arazzo Halls of Manwe, gli acquerelli, la bellissima mappa della nave del mondo, i manoscritti del poema su Eärendil e infine l’Albero di Amalion.
Rientro a Oxford
La seconda parte della mostra – “Ritorno a Oxford” – è composta da solo 4 lunghe sale che illustrano la vita dell’autore a Oxford, i suoi studi accademici e le sue opere per ragazzi. Oltre alla sua opera letteraria, lo stesso Tolkien è inseparabile da un luogo iconico in cui ha trascorso gran parte della sua vita: Oxford. Dall’inizio dei suoi studi nel 1911 alla sua morte nel 1973, fu principalmente in questa città che visse e lavorò. È un po’ la ciliegina sulla torta della mostra perché presenta pezzi unici come una scrivania con tanto di sedia, pipa, penna stilografica e pennini, tutti appartenuti a Tolkien. Non era solo uno scrittore, ma anche uno specialista di fama internazionale sulla letteratura inglese e norrena medievale. E si deve a lui se molti lettori hanno scoperto tesori come Sir Gawain e il Cavaliere Verde tra altre opere medievali. Qui ci sono tanti libri appartenuti a Tolkien e i suoi principali lavori accademici, tra cui spiccano l’Acrene Wisse, Edoxus e soprattutto un manoscritto de The Fall of Arthur. Poi seguono tre volumi scritti, miniati e pubblicati da William Morris del Beowulf, le Storie di Troia e un suo romanzo Il pozzo alla fine del mondo, tutti libri su cui Tolkien lavorò. Paradossalmente, a causa del successo de Lo Hobbit nel 1937, Tolkien fu inizialmente visto come un autore per bambini. E qui la stanza dedicata ai racconti minori è un altro scrigno pieno di tesori con i manoscritti originali del Cacciatore di Draghi, Foglia di Niggle, le Lettere di Babbo Natale, i magnifici acquerelli per Roverandom e lo spettacolare originale di Mr Bliss. Il pubblico può così scoprire quest’aspetto del suo lavoro grazie alle bellissime illustrazioni, insieme agli acquerelli de Lo Hobbit. Presentando anche poesie, acquerelli, note di lavoro e storie dell’autore che a volte non sono così conosciute dal pubblico, questa sezione svela la grandezza colossale della creazione di Tolkien e riposiziona Lo Hobbit e Il Signore del Anelli in una «mitologia» molto più ampia. Magnifico lo schema sui percorsi paralleli fatti dai vari personaggi del capolavoro di Tolkien. Questo universo immaginario, unico e universale, che è stato acclamato dalla metà del XX° secolo in tutti i continenti e occupa ancora un posto speciale nell’immaginazione di un vasto pubblico. E se a Oxford i visitatori alla fine sono stati ben 136mila, se la mostra di New York è stata la più visita tra quelle ospitate dalla Morgan Library, per questa esposizione francese mi aspetto numeri veramente molto più grandi!!!
Le primizie da non perdere:
Stanza 2: Il percorso dell’Anello Stanza 3: Arazzo di Bilbo Stanza 4: Spada di Lancillotto Stanza 5: Arazzo di Rivendell, manoscritto Parma mittarion e l’Albero genealogico delle lingue Stanza 6 quadro della principessa Sabra, bozzetti per progetti di diademi (1899-1905), pendente “Le Parfum” (1900), libro illustrato da Bauer (Göteborg 1908) Stanza 7: tutti i bozzetti del Libro di Mazarbul, un calendario runico perpetuo (Finlandia 1566), libro di Cronologia Danese (1643) Stanza 8: i molti acquerelli di Tolkien su alberi, paesaggi e Berkshire Stanza 9: disegni a inchiostro per Lo Hobbit (collina dei troll, sala di Beorn e vari Troll) Stanza 11: mappe su Rohan, Gondor e Moria con molte modifiche Stanza 12: motivo dei due nomi “Númenore” e “Aldarion” in scrittura elfica, il Corno di Rolando, la scacchiera di Carlo Magno e soprattutto la Lettera del Re Aragorn a Sam Stanza 13: acquarello Eeriness (1914), 5 bozzetti su Isengard (4 dalla Bodleian +1 dalla Markette) Stanza 15: la spettacolare sala centrale con l’Occhio Stanza 17: Arazzo Halls of Manwe, tre acquerelli del 1915 e del 1928, la bellissima mappa della nave del mondo, i manoscritti del poema su Eärendil e l’Albero di Amalion Stanza 19: una scrivania con tanto di sedia, pipa, penna stilografica e pennini, tutti appartenuti a Tolkien. Tre volumi di William Morris: Beowulf, Storie di Troia e Il pozzo alla fine del mondo. Manoscritti de l’Acrene Wisse, Edoxus e The Fall of Arthur Stanza 20: manoscritti originali de Lettere di Babbo Natale, i magnifici acquerelli per Roverandom e lo spettacolare originale di Mr Bliss Stanza 21: manoscritti originali del Cacciatore di Draghi, Foglia di Niggle, quaderno di scuola con la prima versione dei racconti del Silmarillion, Cottage of Lost Play, diario della madre di Tolkien, Mabel Suffield.
Quale miglior modo per concludere un mese intenso come questo ottobre se non con il più grande festival dedicato al fumetto, al gioco e all’illustrazione d’Italia, Lucca Comics & Games, senza dubbio uno degli appuntamenti più attesi di tutto l’anno. Da mercoledì 30 ottobre a domenica 3 novembre, per tutta la durata della manifestazione, ci troverete al padiglione Carducci (chiamato anche padiglione Games) allo stand Car247 circondati dai libri del Professore e studi sulla Terra di Mezzo, con la Pesca dell’Anello, con la nuova edizione del calendario Lords for the Ring 2020, con i Tolkien Seminar, conferenze ed altre sorprese ancora…noi siamo pronti ad affrontare questa cinquantatreesima edizione di Lucca Comics & Games e voi?
Le prevendite dei biglietti sono già aperte, vi aspettiamo numerosi!
I Tolkien Seminar e il match letterario
LA NUOVA TRADUZIONE DEL SIGNORE DEGLI ANELLI – Sabato 2 novembre, ore 16:30 – 18:30, di Roberto Arduini e Giampaolo Canzonieri. Dopo quasi 50 anni, la casa editrice Bompiani ha affidato a Ottavio Fatica la traduzione del capolavoro di J.R.R. Tolkien Il Signore degli Anelli. L’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, che ne è stata consulente letterario, presenta la traduzione del primo volume La Compagnia dell’Anello. Ne discutono il presidente Roberto Arduini e Giampaolo Canzonieri, responsabile del progetto di traduzione. Canzonieri, socio fondatore e saggista AIST, è traduttore e per Bompiani, si è occupato della nuova edizione de Il ritorno di Beorthnoth figlio di Beorhthelm di Tolkien. Ha preso anche parte alla traduzione dei volumi La trasmissione del pensiero e la numerazione degli Elfi (contenente scritti di Tolkien), Tolkien e la Grande Guerra di John Garth e Tolkien l’uomo e il mito di Joseph Pearce, pubblicati dalla casa editrice Marietti 1820 nella collana Tolkien e dintorni. Canzonieri ha inoltre tenuto conferenze sulle difficoltà di tradurre i testi tolkieniani in varie occasioni negli ultimi anni, a FantastikA 2018 con l’intervento Aspettando la nuova traduzione de Il Signore degli Anelli assieme a Loredana Lipperini, al TolkienLab di Modena con Tolkien: Traduzioni, Tradizioni, Tradimenti, alla Bologna Children’s Book Fair 2017 durante il convegno Camminare tra gli Elfi: le difficoltà di tradurre J.R.R. Tolkien (con Roberto Arduini e Lorenzo Gammarelli) e durante uno dei Tolkien Seminar di Lucca Comics and Games 2017, con l’intervento Dal Signore degli Anelli al Silmarillion: le difficoltà di tradurre J.R.R. Tolkien.. I relatori: Roberto Arduini, presidente AIST, è studioso, giornalista, membro del Comitato Scientifico della collana Tolkien e Dintorni della casa editrice Marietti 1820, direttore del Centro Studi La Tana del Drago a Dozza Imolese e direttore letterario di FantastikA – la Biennale di arte fantastica. Giampaolo Canzonieri, responsabile AIST del progetto di traduzione del Signore degli Anelli, è socio fondatore e saggista AIST, membro del Comitato Scientifico della collana Tolkien e Dintorni della casa editrice Marietti 1820 e traduttore per Bompiani, Marietti 1820 ed Eterea Edizioni.
DISEGNARE IL FANTASY: OLTRE L’UMANO, LE DIFFERENZE TRA NANI, ORCHI ED ELFI – Domenica 3 novembre, ore 9:00 – 11:00, Gli artisti Emanuele Manfredi e Andrea Piparo dialogano con Roberto Arduini. Essere umani nel mondo di J.R.R. Tolkien significa confrontarsi con la diversità. La differenza tra le razze fantastiche (Nani, Elfi, Orchi) è in realtà una differenza antropologica tra i diversi destini dopo la morte, se c’è. Essere Uomini infine è un dono perché li libera dalle Cerchie di Arda, verso qualcosa che va oltre.
Fa da spunto alla discussione la nuova collana di Artbook che Eterea Edizioni inaugura quest’anno sulle razze fantastiche della Terra di Mezzo con un volume di Andrea Piparo, che sarà l’occasione per svelare al pubblico e agli aspiranti artisti tutti i segreti nell’illustrare le creature più belle della Terra di Mezzo con il progetto su cui sta lavorando Emanuele Manfredi. I relatori: Andrea Piparo, artista e illustratore fantasy freelance, la sua predilezione per il fantasy ed in particolare per le opere di Tolkien lo portano nel 2014 ad esporre con la sua prima personale a tema fantasy e successivamente a diventare socio dell’Associazione italiana studi Tolkieniani (AIST) con cui collabora per i calendari del 2015 e del 2016 e nel 2019 pubblica il suo Artbook. Nel 2014 inizia la sua collaborazione con l’agenzia svizzera MIA (Milan Illustration Agency), per il tramite della quale illustra, commissionati dalla casa editrice Octopus Publishing Group, alcuni volumi a tema tolkieniano. Attualmente collabora con il collettivo “Casa Ailus”, (per il quale ha realizzato diverse illustrazioni per la collana Mitologika), con l’Associazione Culturale Italian Sword & Sorcery, di cui è direttore artistico e per la quale ha creato diverse illustrazioni a tema fantastico-mitologico, con la ditta Mantus Gaming e con la casa editrice “Letterelettriche”. Emanuele Manfredi: nel 1992, a Lucca Comics and Games Manfredi conosce lo staff della serie fantasy 2700 (casa editrice Antropos), col quale in seguito collabora. Partecipa anche ad altri progetti, come la serie Vorodin (editore Piuma Blu). Nel 1998 partecipa alla realizzazione di La Sindone, una storia lunga 2000 anni (casa editrice Lo Scarabeo). Nel 1999 fonda, assieme a tre colleghi, la casa editrice Edizioni Orione e firma la creazione di testate quali Ares, Warlords, Harmoran, Von Ryan e Klaus, il principe dei non morti. Partecipa alla mostra Torino 1706, l’alba di un regno nel 2006 e le sue opere presenti in tale esposizione si trovano ora al museo Pietro Micca di Torino. Nel 2015 durante l’evento Sentieri Tolkieniani dell’omonima associazione culturale partecipa con la mostra di opere ispirate ai libri di Tolkien Draghi e Magici Anelli. L’edizione del 2018 della stessa manifestazione lo vede curatore di una mostra a tema fantasy-tolkieniano nel castello di Osasco, la Sala del Palantír. Socio dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, nel 2017 ha realizzato due delle locandine delle conferenze organizzate dall’AIST con le Università degli Studi di Parma e Trento, Tolkien linguista e glottopoieta e Tolkien e la letteratura della Quarta Era.
Per richiedere l’iscrizione, inviare una e-mail elencando le proprie esperienze e i propri obiettivi rispetto alle tematiche trattate all’indirizzo: educational@luccacomicsandgames.com
Gandalf contro Albus Silente Giovedì 31 ottobre, ore 15:00 – 16:00 Sala Ingellis
Minas Tirith contro Hogwarts, Galadriel contro Hermione, Frodo contro Harry Potter. A Lucca Comics and Games continua la sfida senza esclusione di colpi: l’immaginario del Signore degli Anelli e quello della saga di J.K. Rowling si contenderanno il favore del pubblico in un match all’ultimo respiro. Con Francesca Garello, Stefania Sottile (Universo Fantasy) da un lato, Stefano Mangusta e Leonardo Mantovani (Associazione Italiana Studi Tolkieniani) dall’altro. Moderatore: Maurizio Merluzzo (youtuber e doppiatore).
È gradita la partecipazione del pubblico in abito a tema.
Il progetto Lords for the Ring – Tolkien Art Calendar non mancherà all’annuale appuntamento lucchese, dove sarà possibile acquistarlo presso il nostro stand. L’edizione di quest’anno è differente non solo negli artisti coinvolti: la potrete trovare in due versioni, Blue Mirror e Red Bane, con due differenti copertine. Sarà possibile preordinarlo alla casa editrice Eterea con una mail info@etereaedizioni.com e ritirarlo durante la fiera (oppure richiedere la spedizione, che verrà effettuata dopo la manifestazione).
Come ogni anno, il calendario verrà presentato ufficialmente con una conferenza: a seguito tutti i dettagli!
Il Signore degli Anelli tra Arte e Musica Vernissage musicale di presentazione del calendario AIST Lords for the Ring 2020e Galadriel’s song Giovedì 31 ottobre, ore 13:30 – 15:00 Sala Ingellis Dedicato fin dalla sua prima edizione a creare un nuovo immaginario visivo per le opere di J.R.R. Tolkien, il progetto Lords for the Ring – Tolkien Art Calendar giunge quest’anno alla sua quarta edizione. Dopo il successo degli anni passati, il calendario continua a perseguire il suo intento, ovvero quello di essere un laboratorio di sperimentazione, un calderone di nuove idee, e un’opportunità per far conoscere al pubblico i moltissimi artisti di talento italiani. Quest’anno Lords for the Ring inaugura una collaborazione con la prestigiosa casa di animazione italiana Nemo Academy per poter così ospitare nuovi talenti. Il calendario 2020 verrà svelato al pubblico sotto la guida del presidente AIST Roberto Arduini, del direttore artistico Francesco Mariotti (direttore didattico della Nemo Academy), dell’artista Ivan Cavini, consulente e coordinatore del progetto e del graphic designer Davide Romanini.
Il vernissage sarà anche l’occasione di presentare il progetto musicale Galadriel’s song, che vede opere delle artiste e socie AIST Simona Calavetta e Livia De Simone illustrare la videoclip di un brano composto e inciso dal duo “La Dama e L’Unicorno, composto da Anastasia Giusti (voce, arpa celtica, flauto, cembali) e Daniele Ranieri (chitarra acustica ed elettrica). Diversi intermezzi musicali con l’arpa e la presentazione del videoclip saranno il tema portante di tutta la presentazione del calendario, un evento dedicato all’arte a tutto tondo.
Dopo le grandi anticipazioni date a marzo torniamo a guardare cosa accade in terra francese, dove l’attesa si fa quasi febbricitante per la mostra dedicata al Professore che aprirà fra meno di dieci giorni alla Bibliothèque Nationale de France: aperta dal 22 ottobre al 16 febbraio 2020 (due settimane in più di quanto inizialmente annunciato), la mostra Tolkien – Voyage en Terre du Milieu è curata da Vincent Ferré, professore di letteratura comparata all’Université Paris-Est Créteil (UPEC), e Frédéric Manfrin, capo curatore del dipartimento di Filosofia, Storia e Scienze dell’uomo della BnF. Circa 300 pezzi in mostra per scoprire l’uomo e l’opera: oltre ai manoscritti e ai disegni di Tolkien (si tratta per la precisione di migliaia di pagine in gran parte mai pubblicate) saranno in esposizione reperti storici, quadri e documenti che forniranno un contesto alla sua creazione letteraria e artistica. La prima parte della mostra che, come già annunciato, si focalizzerà sulla Terra di Mezzo (mentre la seconda sarà dedicata all’uomo e la terza all’influenza sulla letteratura fantasy) ne esplorerà la geografia, dalla Contea a Mordor, fino al viaggio all’Ovest, a Valinor, ed ogni tappa di questo percorso permette di scoprire lo spessore letterario, linguistico e culturale della creazione tolkieniana. Smarrirsi (o ritrovarsi) così non solo nel mondo di Tolkien, ma anche nel mondo che lo ha ispirato, uno sguardo ampio che permette di comprendere meglio sia l’originalità degli scritti del Professore sia i tanti riferimenti culturali che vi si possono ravvisare, frutto di una vita dedicata allo studio.
I biglietti e il catalogo
Il costo d’ingresso è ridotto, consentendo così ad un amplissimo ventaglio di pubblico di accedervi (considerando anche che molti visitatori verranno da tutta Europa, sostenendo quindi spese di viaggio ingenti). La tariffa regolare sarà di 11 euro, mentre il biglietto ridotto sarà di 9 euro. A poter usufruire della riduzione saranno ad esempio gli studenti di meno di 35 anni, i giovani tra i 18 e i 25 anni e gli insegnanti,permettendo così alle nuove generazioni di avvicinarsi sempre di più all’opera del Professore. Anche i gruppi composti da 10 – 20 persone avranno diritto allo sconto: un ulteriore incentivo per tutti gli smial a preparare una trasferta! Nel suo spirito inclusivo e di accessibilità, per far conoscere il genio all’origine della Terra di Mezzo, le sue radici e il suo lascito a quante più persone, la BnF organizzerà anche due visite guidate tenute nella lingua dei segni, nei pomeriggi dell’8 dicembre e del 2 febbraio.
Complemento immancabile della mostra è il catalogo appositamente realizzato, che porta la firma dei curatori della mostra: più di 300 pagine e ben 200 illustrazioni che ricostruiscono il dialogo tra le collezioni conservate alla Bibliothèque Nationale e i manoscritti, gli acquarelli e le mappe creati da Tolkien ed ospitati in occasione della mostra. Pubblicato dalla BnF Éditions, il volume sarà disponibile dal 17 ottobre al prezzo di 40 euro.
Gli eventi legati alla mostra
Come per le mostre tenute in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, anche l’esposizione francese proporrà numerose iniziative a titolo gratuito per esplorare sempre più a fondo il mondo di Tolkien:
14 novembre – Carte blanche à Adam Tolkien, ore 18:30 – 20:00
A inaugurare il ciclo di conferenze saranno il nipote del Professore, Adam Tolkien, assieme a Vincent Ferré, uno dei curatori della mostra.
Adam Tolkien tradusse in francese i primi due volumi della History of Middle-earth, in Italia conosciuti come i Racconti ritrovati e i Racconti perduti, e il libro Pictures by J.R.R. Tolkien (in italiano Immagini di J.R.R. Tolkien). Dal 2003, assieme al padre Christopher, ha supportato il lavoro dell’équipe di traduttori all’opera sui testi tolkieniani guidata da Vincent Ferré.
21 novembre – Tolkien père et fils, ore 18:30 – 20:00
L’incontro, che avrà come relatore il professor Leo Carruthers, approfondirà i legami tra Tolkien padre ed il figlio Christopher, il quale ha dedicato gran parte della propria vita al lascito letterario del Professore, e che dalla sua morte ha pubblicato più di venti opere postume, tra cui una serie di studi accademici, di riscritture di antiche leggende e, soprattutto, la maggior parte dei testi legati alla Terra di Mezzo che oggi possiamo leggere.
Carruthers è Professore Emerito dell’università della Sorbonne dove ha insegnato lingua e letteratura inglese medievale, ed autore degli studi Tolkien et la religion. Comme une lampe invisible e Tolkien et le Moyen Âge.
28 novembre – L’invention des langues, ore 18:30 – 20:00
Una conferenza dedicata ad una delle creazioni tolkieniane che più affascinano: le lingue della Terra di Mezzo. Mondo creato per ospitare proprio queste invenzioni linguistiche, la letteratura e le lingue sono cresciute assieme, e l’intervento mostrerà come le lingue elfiche si siano evolute in stretto rapporto con la storia degli Elfi.
Il relatore, Damien Bador dell’associazione francese Tolkiendil, è co-autore dei testi Encyclopédie du Hobbit e Monde des Hobbits, ed ha inoltre collaborato al Dictionnaire Tolkien curato da Vincent Ferré.
5 dicembre – Traduire Tolkien, ore 18:30 – 20:00 Traduire Tolkien hors du Seigneur des Anneaux: poésie et textes rares: un incontro dedicato alla traduzione di Tolkien in francese, in particolare al mondo oltre Il Signore degli Anelli, alle numerose poesie che il Professore scrisse e ai testi meno noti, come le riscritture di antiche leggende. La relatrice, Christine Laferrière, traduttrice e studiosa di lingue e letterature antico inglese, è tra i traduttori francesi delle opere di Tolkien, ed affronterà le problematiche della traduzione, approfondendo il difficile rapporto tra gli originali e i testi francesi.
6 dicembre – J.R.R. Tolkien, poète de la «route perdue», ore 10:00 – 12:30 Olivier Piffault, direttore del dipartimento della conservazione della Biblioteca Nazionale, rende omaggio al genio del Professore con una conferenza d’ampio spettro. Il mondo creato da Tolkien ha avuto un’influenza enorme per decine e decine di anni sull’immaginario e la letteratura fantastica, eppure egli stesso non era esente da influenze: al contrario si possono trovare numerose tracce dei suoi studi appassionati di letterature e lingue medievali, echi di testi quali il Kalevala finlandese o il Beowulf. Una creazione secondaria più volte riscritta che parla tanto dei grandi eroi quanto degli eroi più inaspettati.
12 dicembre – Alan Lee: illustrer Tolkien, ore 18:30 – 20:00
L’elenco degli incontri attualmente in calendario si conclude con un ospite d’eccezione: Alan Lee, probabilmente l’illustratore della Terra di Mezzo più noto al mondo. Voce immancabile parlando di immaginario tolkieniano, l’artista dialogherà con Marie Bretagnolle dell’Université Paris-Est Créteil, analizzando come il suo universo visivo viene creato, quali sono le fonti, le influenze, e ciò che desidera trasmettere con i suoi acquerelli.
Dopo la presentazione al TolkienLab di Modena il 10 ottobre, il tour del Fabbro di Oxford prosegue a Cosenza venerdì 18: la raccolta di saggi tolkieniani di Wu Ming 4 che propone dieci scritti che riprendono le tematiche affrontate negli interventi pubblici sull’opera del Professore tenuti dal 2014 al 2017, successivi alla pubblicazione della prima edizione del saggio Difendere la Terra di Mezzo (Odoya, 2013).
Gli argomenti spaziano dalla figura della donna nei racconti tolkieniani all’ombra della Grande Guerra, dall’influenza dei miti nordici agli aspetti più moderni delle opere nate dall’immaginazione del Professore, il tradizionale e l’innovativo nella creazione della Terra di Mezzo e il fascino del processo creativo stesso.
L’appuntamento
Il secondo incontro dedicato alla presentazione del Fabbro di Oxford di questo ottobre si terrà venerdì 18 presso la Sala Coni in Piazza Matteotti, nella città calabrese di Cosenza. Dalle 18:00 alle 21:00 interverranno l’autore, Wu Ming 4, e il presidente dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani Roberto Arduini, giornalista, saggista, membro del Comitato Scientifico della collana Tolkien e Dintorni della casa editrice Marietti 1820 e co-fondatore della casa editrice Eterea Edizioni. A moderare l’intervento sarà Matteo Filicetti, presidente dell’associazione Nova Gulp.
Uscito il 9 maggio per i tipi di Eterea Edizioni, Il Fabbro di Oxford. Scritti e interventi su Tolkien è il terzo libro che la compone collana di saggistica I Rami, dopo l’uscita nell’autunno del 2018 di Tolkien e i Classici II e la ristampa nel marzo 2019 della raccolta che lo precedeva, inizialmente edito nel 2016 da Effatà, Tolkien e i Classici I. Nell’attesa dell’intervento, i lettori incuriositi che ancora non si sono avvicinati al volume possono leggerne, sul nostro sito, la prefazione firmata da Edoardo Rialti. La serata è organizzata dall’associazione Nova Gulp e dall’Associazione Ricreativa Culturale Ritorno al Fumetto.
Nova Gulp è un’associazione culturale dell’entroterra cosentino che propone attività ed eventi incentrati sulla cultura ludica, artistica, cinematografica, musicale e fumettistica, ha come obbiettivo la loro diffusione e si propone di offrire spazi aperti di discussione e confronto, che possano coinvolgere e avvicinare un pubblico sempre più ampio alle tematiche trattate.
Nell’affollato calendario AIST di ottobre non poteva mancare un TolkienLab: dopo la consueta pausa estiva riprendono gli incontri organizzati dall’AIST assieme all’Istituto Filosofico di Studi Tomistici. Il primo dei canonici tre appuntamenti autunnali è dedicato al volume Il Fabbro di Oxford, la nuova raccolta di saggi tolkieniani di Wu Ming 4 (i più curiosi possono leggere qui la prefazione al volume scritta da Edoardo Rialti) e si terrà la sera di giovedì 10 ottobre.
Come ogni TolkienLab, a supervisionare la serata sarà il presidente dell’Istituto Filosofico di Studi Tomistici, nonché socio AIST, Claudio Testi.
I TolkienLab autunnali
Come questa primavera, anche l’autunno ospiterà tre TolkienLab, uno al mese, partendo ad ottobre e terminando a dicembre. Gli appuntamenti in calendario sono i seguenti:
Giovedì 10 ottobre, ore 20:45 Tolkien, il fabbro di Oxford
Relatore: Wu Ming 4 del collettivo Wu Ming, autore e socio fondatore dell’AIST
Sabato 16 novembre, ore 16:00 La guerra nella Terra di Mezzo
Relatore: Marco Rubboli della Sala d’arme Achille Marozzo Presso la sala di Piazza Redecocca, Modena
Giovedì 5 dicembre, ore 20:45 Tolkien e i giochi di ruolo
Relatore: Marco Scicchitano, psicoterapeuta, coordinatore del LabGDR e socio AIST
Gli interventi, quando non diversamente indicato, si terranno presso la sede dell’istituto tomistico, in Strada San Cataldo 97 a Modena.
L’ingresso alle serate è gratuito.
Il Fabbro di Oxford
Da cosa traeva J.R.R. Tolkien le sue storie? Come nascevano i suoi personaggi? E, soprattutto, come riuscì lo scrittore inglese a trasmettere il suo pensiero attraverso le loro parole e azioni? L’ultimo libro di Wu Ming 4, una raccolta di saggi, muove da queste domande per mostrare il lavoro “artigianale” dello scrittore. Come un fabbro paziente e certosino, Tolkien ha costruito le sue narrazioni attingendo dalla materia dei suoi campi di studio, la filologia e la letteratura medievale, per affrontare temi al tempo stesso universali e legati alla nostra epoca.
Wu Ming esplora ne Il Fabbro di Oxford questi interrogativi in dieci testi che riprendono le tematiche affrontate negli interventi pubblici sull’opera del Professore tenuti dal 2014 al 2017, dopo la pubblicazione della prima edizione del saggio Difendere la Terra di Mezzo (Odoya, 2013).
Già presentato a Cesena, a Gubbio e Perugia, il volume pubblicato da Eterea Edizioni sarà presentato venerdì 18 anche a Cosenza, nella Sala Coni in Piazza Matteotti alle 18:00.
I primi mesi autunnali sono sempre molto impegnativi: dopo esserci appena lasciati alle spalle la meravigliosa esperienza del Festival del Medioevo con la sua doppia Tolkien Session, a ottobre ci attendono ben sei appuntamenti! Come sempre ci occuperemo di Tolkien a tutto tondo, in differenti contesti e a diversi livelli di approfondimento: dal mondo del fumetto all’università, tra artisti e autori, prenderemo parte a manifestazioni che sono parte del nostro calendario annuale da lungo tempo ma anche a nuovi eventi, questa volta approdando anche in Sardegna!
Al Romics autunnale
Tempo di fiere autunnali, e come cominciare se non con il Romics, a cui l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani prende parte ormai da ben otto edizioni, dalla primavera del 2016. Da giovedì 3 a domenica 6 ottobre, dalle 10:00 alle 20:00 alla Nuova Fiera di Roma (Via Portuense 1645-1647, 00148 Roma) si ripropone l’appuntamento romano coi fumetti, il gioco e il cinema, dove non mancherà un angolo per i tolkieniani: ci troverete nel padiglione 5 (pala Movie), stand H3. Oltre ai libri del Professore e tanta saggistica tolkieniana, avremo anche il photo set dedicato alla casa di Bilbo Baggins, dove sarà possibile farsi fotografare in una perfetta ambientazione nello stile della Contea, la Pesca dell’Anello, un classico che ormai proponiamo a tutte le fiere del fumetto, e gli artist desk con sessioni di live sketching degli artisti Andrea Piparo (sabato 5), Livia De Simone (sabato 5) e Simona Calavetta (domenica 6).
Per rimanere aggiornati, vi segnaliamo anche l’evento facebook “L’Aist a Romics”.
Tolkien in università a Cagliari
Tolkien in università, anche in Sardegna: venerdì 4 dalle 09:00, all’interno del ciclo di seminari Echi filologici: mondi a confronto del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Cagliari, si terrà l’intervento Un ponte fantastico tra noi e il passato. Tolkien e il suo legendarium che andrà ad analizzare varie fonti d’ispirazione tolkieniane: dalla letteratura medievale gallese alle opere in antico norreno fino ai lontani runi finlandesi. Il relatore sarà il presidente AIST Roberto Arduini, giornalista, membro del Comitato Scientifico della collana Tolkien e Dintorni della casa editrice Marietti 1820 e co-fondatore della casa editrice Eterea Edizioni.
Tolkien anche al Mugello Comics
L’AIST quest’anno prende parte anche al Mugello Comics di Barberino di Mugello: manifestazione giovanissima alla sua terza edizione, ci troverete non con il nostro solito stand ma a proporre una conferenza. Sabato 5 ottobre, dalle 15:00 alle 16:00 l’artista Ivan Cavini, membro AIST nonché illustratore di grande esperienza nel campo della rappresentazione del fantastico, assieme a Roberto Arduini terranno la conferenza Fate, Fiabe e Froud: alle radici de Il Signore degli Anelli. Un viaggio alla scoperta del mondo delle Fate, Faërie, fatto di meraviglie di ogni genere, luci ed ombre, e pericoli, tutti rappresentati nel volume Fate dalle matite e dai pennelli di due grandi maestri dell’illustrazione: Brian Froud e Alan Lee. I relatori mostreranno quanti e quali punti di contatto si possano trovare tra i racconti del Professore e i dipinti dei due artisti, capaci di dare corpo alla fantasia in maniera affascinante e straordinaria.
L’incontro si svolgerà presso il Teatro Corsini (via della Repubblica 3, Barberino di Mugello), ingresso libero.
Segnaliamo l’evento facebook Fate, Fiabe e Froud: alle radici de Il Signore degli Anelli.
Il primo TolkienLab autunnale con Wu Ming 4
Dopo la consueta pausa estiva riprendono i TolkienLab: il primo dei canonici tre appuntamenti che ci attendono questo autunno è dedicato al volume Il Fabbro di Oxford (Edizioni Eterea), la nuova raccolta di saggi tolkieniani di Wu Ming 4, che presenterà il volume la sera di giovedì 10 ottobre assieme al presidente dell’Istituto Filosofico di Studi Tomistici, nonché socio AIST, Claudio Testi. L’appuntamento è alla sede dell’Istituto Filosofico di Studi Tomistici, in Strada San Cataldo 97 a Modena, alle 20:45.
L’ingresso alla serata è gratuito.
Anche per questo evento, suggeriamo la rispettiva pagina facebook “Tolkien Lab: Il Fabbro di Oxford”.
Presentazione del Fabbro di Oxford a Cosenza
Prosegue inoltre il tour di presentazioni del Fabbro di Oxford: dopo Cesena, Gubbio, Perugia e Modena, venerdì 18 arriva a Cosenza, più precisamente presso la Sala Coni in Piazza Matteotti. Dalle 18:00 alle 21:00 interverranno l’autore, Wu Ming 4, e il presidente dell’AIST Roberto Arduini, per esplorare i dieci saggi che compongono l’opera e permettono al lettore di immergersi nel processo creativo del Professore che plasmò la Terra di Mezzo.
L’incontro è organizzato dall’Associazione Culturale Nova Gulp e dall’Associazione Ricreativa Culturale Ritorno al Fumetto.
Per rimanere aggiornati, ecco il link all’evento facebook “ Presentazione Il Fabbro di Oxford a Cosenza.
Lucca Comics & Games 2019
Torna infine uno degli appuntamenti più attesi dell’anno: Lucca Comics & Games! Da mercoledì 30 ottobre a domenica 3 novembre ci troverete al padiglione Carducci (o padiglione Games) allo stand Car247 tra pile di libri del Professore e sulla Terra di Mezzo, pronti ad affrontare questa cinquantatreesima edizione di questo Festival internazionale dedicato al fumetto, al gioco e all’illustrazione. Cinque giorni che saranno il degno coronamento di un mese di febbrile attività: in arrivo la quarta edizione del nostro calendario, il Lords for the Ring – Tolkien Art Calendar, quest’anno realizzato in collaborazione con i giovani talenti della Nemo Academy e non mancheranno i nostri Tolkien Seminar, che annunceremo a breve.
Lucca Comics & Games è un ritrovo annuale a cui l’AIST prende parte fin da quando era ancora “soltanto” ARST nell’ormai lontano 2011 e che aspettiamo sempre in trepidante attesa: continuate a seguirci per scoprire ogni dettaglio dell’edizione 2019, che non mancherà di stupirvi!
La fine di settembre è un periodo speciale per gli appassionati di J.R.R. Tolkien. Il 22 settembre si festeggia lo Hobbit Day, giornata che è anche parte della Tolkien Week. Lo Hobbit Day commemora il compleanno di Bilbo e Frodo Baggins, raccontato nel Signore degli Anelli: fu la American Tolkien Society, società successivamente chiusa e poi ricostituita, a proclamare per prima lo Hobbit Day e la Tolkien Week nel 1978, così definendoli: «La Tolkien Week si osserva nella settimana contenente il 22 settembre che è sempre festeggiato come lo Hobbit Day». A causa delle discrepanze tra il calendario della Contea degli Hobbit e il calendario gregoriano, c’è un certo dibattito su quando celebrare lo Hobbit Day, dal momento che l’attuale compleanno sarebbe tra il 12 settembre e il 14 secondo nostro calendario, come spiegato nelle Appendici del Signore degli Anelli (a questa differenza temporale abbiamo anche dedicato un approfondimento: Il compleanno di Bilbo? Probabilmente è oggi!).
Lo Hobbit Day in Italia
Lo Hobbit Day viene celebrato con varie iniziative, non sempre in concomitanza con la data canonica (vi abbiamo parlato qui delle prime feste hobbit di quest’anno, a Bucchianico e Malerba) e quest’anno è particolarmente ricco di eventi!
La Locanda della Contea di Montalenghe (SP53 Caluso-Ozegna 17) festeggia la sera di sabato 21, dalle 20:00: su prenotazione sarà possibile scegliere tra il menù Hobbit e il menù Elfico. I festeggiamenti saranno allietati dall’esibizione live del gruppo di musica irlandese Silly Farm (per rimanere aggiornati vi consigliamo la pagina facebook dell’evento “Buon compleanno Bilbo Baggins!”).
La taverna fantasy The Wall, a Pistoia (Via Pisa 47), celebra il compleanno hobbit in concomitanza con l’Oktoberfest il 22 dalle ore 20:00: il pub offre un banchetto abbondante in pieno stile della Contea, accompagnato da birre artigianali, idromele, giochi campestri e piccoli fuochi d’artificio. A seguire, raccolti attorno al fuoco, vi saranno letture e racconti. È necessaria la prenotazione al numero 0573/382675 (per maggiori informazioni, seguite il programma sulla pagina facebook dell’evento “22 settembre HobbitDay – Compleanno di Bilbo & Octoberfest”). Doppio appuntamento in Sardegna: il 20 settembre, a Sassari, appuntamento con S’Ardaalle 17.30 al Parco di Monserrato (via Budapest) per un incontro di divulgazione che consisterà in una presentazione del Professore e in una lettura di brani scelti con accompagnamento musicale, cui seguirà una cena al ristorante Il Borgo (per la quale gli organizzatori hanno bisogno che si comunichino le adesioni; vi rimandiamo dunque alla pagina facebook dell’evento “Tolkien a Sassari”). Sempre S’Arda organizza una giornata campestre il 22 settembre al Parco di San Leonardo di Siete Fuentes (OR): appuntamento alle 11.30 nella zona picnic del parco. I partecipanti sono invitati a portare con sé vivande per la giornata, che consisterà in giochi e in una passeggiata nella natura (è gradita la segnalazione della propria presenza: vi rimandiamo alla pagina facebook dell’evento “Sa Die de su Hobbit – Hobbit Day”).
I Rohirrim di Verona organizzano un Salone del Fuoco il 22 settembre dalle ore 16:00 presso il bookstore QuiEdit (via S. Francesco 7): in un’atmosfera assolutamente informale si condivideranno le proprie letture, leggendo vari passaggi dai libri (anche in questo caso vi segnaliamo la pagina facebook dell’evento “Compleanno di Bilbo”). Il Multiplo, il Centro Cultura del comune di Cavriago (RE), organizza una festa in stile hobbit il 21 settembre dalle ore 16:00 nel Centro Culturale di Cavriago (via Repubblica 23): un pomeriggio di giochi e allegria con l’associazione ludica Gilda dei Bardi di Castellarano, che terminerà con uno spettacolo teatrale (per rimanere aggiornati vi consigliamo la pagina facebook dell’evento “Una festa inaspettata”).
Il pub-ludoteca Nox Club di Empoli (via Giovanni del Papa 121) festeggia il 22 settembre con cocktail a tema e giochi da tavolo ispirati al legendarium tolkieniano (per maggiori informazioni segnaliamo la pagina facebook dell’evento “Hobbit Day”).
La data più famosa è certamente la Oxonmoot della Tolkien Society, tenutasi quest’anno dal 13 al 15 settembre al St Antony’s College di Oxford: una tre giorni ricca di eventi e conferenze culminata la domenica mattina con l’Enyalië, una visita al Wolvercote Cemetery di Oxford per rendere omaggio alla tomba del Professore. TheOneRing.net organizza l’annuale Baggins Birthday Bash, che si terrà domenica 22 al Griffith Park, il più ampio parco municipale di Los Angeles. I partecipanti sono invitati a presentarsi in costume e a portare con sé vivande per la giornata, per un picnic in costume. Si svolgerà anche una gara di torte dedicata alla Terra di Mezzo, dove la giuria premierà la proposta più creativa.
I festeggiamenti hobbit possono essere anche occasione per occuparsi di cause importanti: un’interessante iniziativa è organizzata dal sito dei Virtual Run Events che in occasione del compleanno di Bilbo e Frodo propone per il quarto anno consecutivo una virtual race di 5 chilometri, da completare entro il mese di settembre o ancora meglio nel giorno stesso dedicato ai nostri Hobbit. Una virtual race consiste in una corsa che può essere svolta col passo che si preferisce e su qualsiasi percorso, e i partecipanti si premurano poi di comunicare il raggiungimento dell’obbiettivo agli organizzatori. Il costo di partecipazione è di 20 dollari, il cui ricavato sarà per il 15% devoluto a Be the Match, associazione che svolge ricerche per il trapianto di midollo osseo (settembre è infatti anche il Leukemia and Lymphoma Awareness Month).
Dal 25 al 29 settembre torna il più grande evento italiano dedicato al Medioevo, il Festival del Medioevo di Gubbio! Il tema di questa edizione, la quinta, sarà tutto al femminile: Donne: l’altro volto della storia. Anche quest’anno l’AIST vi prenderà parte, sia col proprio stand e la ricca selezione di testi tolkieniani, sia proponendo una giornata di conferenze, la Tolkien Session giunta alla sua terza edizione. Dopo l’esordio nel 2017 con la prima sessione interamente dedicata a Tolkien ed aver confermato la nostra presenza nel 2018 con un nuova mattinata dedicata al Professore, quest’anno l’appuntamento tolkieniano cresce e arriva a occupare un’intera giornata. Venerdì 27 settembre è il giorno dedicato al Professore: la mattina dalle 9:30 alle 12:30 col ciclo di conferenze Le donne nel Signore degli Anelli e il pomeriggio dalle 16:00 alle 17:30 con la tavola rotonda Tolkien tra Medioevo e Modernità con Roberto Arduini, Franco Cardini, Saverio Simonelli e Claudio Testi.
Vi aspettiamo presso il refettorio del Monastero di San Francesco, in piazza Quaranta Martiri!
Le donne nel Signore degli Anelli
Pericolose e belle: le figure femminili in J.R.R. Tolkien di Roberto Arduini Presidente dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, giornalista, membro del Comitato Scientifico della collana Tolkien e Dintorni della casa editrice Marietti 1820 e co-fondatore della casa editrice Eterea Edizioni. È co-autore e co-curatore di numerosi volumi per le case editrici Bompiani, Marietti, Effatà, Aracne, Cuec, Senza Patria e Routledge University Press. Tiene abitualmente conferenze in Italia e all’estero.
Arwen, specchio di Lúthien di Sara Gianotto
Sara Gianotto è co-fondatrice, responsabile editoriale e caporedattrice per Eterea Edizioni, casa editrice indipendente specializzata nella divulgazione e nello studio del fantastico, in particolare dell’opera di J.R.R. Tolkien. È laureata in Lettere (LT) e in Scienze Storiche e Documentarie (LM) all’Università degli Studi di Torino, e ha un Master in Editoria, giornalismo e management culturale conseguito all’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma ed ha dedicato tutte e tre le tesi a Tolkien (Tolkien e la reinvenzione degli Elfi, Nella Terra di Mezzo. Studio per una bibliografia digitale di J.R.R. Tolkien, La storia editoriale di Tolkien in Italia). È social media manager dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, collabora nell’organizzazione degli eventi, si occupa di grafica e del management dei progetti di crowdfunding.
Ha partecipato al progetto Tolkien e i Classici con i saggi Tolkien e Dante. Gli Elfi e l’Amore Stilnovistico in Tolkien i Classici I (2015); e Tolkien e Alfieri. Fëanor e i caratteri della tragedia alfieriana in Tolkien e i Classici II (2018), quest’ultimo poi tradotto in inglese per il volume Tolkien and the Classics. È anche autrice del manuale Scrivere in Tengwar (2017).
Galadriel, la Dama del Bosco d’Oro di Valérie Morisi Valérie Morisi ha conseguito la laurea triennale in Lingue e letterature straniere con una tesi in filologia germanica, Il Medievalismo di J.R.R. Tolkien in The Legend of Sigurd and Gudrún, la cui versione editata, ampliata e aggiornata verrà pubblicata nel 2019 per Eterea Edizioni. Ha una laurea magistrale in Letterature moderne, comparate e postcoloniali con tesi sempre in filologia germanica e tesi dal titolo: Thomas Percy e la riscoperta dei testi islandesi antichi: i poemi non inclusi in Five Pieces of Runic Poetry. Caporedattrice web del sito AIST e saggista, ha collaborato coi TolkienLab dell’Istituto Filosofico di Studi Tomistici, con diversi siti web, tra cui Cultfinlandia e OperaLife, e con la rivista Endóre.
Ha pubblicato il saggio Storie di viaggi e meraviglie. Lo Hobbit e il Milione di Marco Polo nel primo volume di Tolkien e i Classici, poi incluso nella traduzione inglese della raccolta Tolkien and the Classics col titolo Stories of Wonders and Wanderings: The Hobbit and The Travels of Marco Polo.
Nel 2018, alla IV edizione del Festival del Medioevo, ha tenuto nell’ambito della Tolkien Session l’intervento Alla ricerca delle origini: l’epica finnica del Kalevala e la mitologia dell’Inghilterra in Tolkien.
Éowyn, dalla gabbia alla cura di Elisabetta Marchi Relatrice della Tolkien Session dalla sua prima edizione, Elisabetta Marchi è pedagogista, scrittrice e saggista, vive e lavora a Ferrara. Vice-presidente dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, si occupa di progettazione didattica per la promozione della lettura di Tolkien nella scuola; tra i suoi ultimi lavori in merito, due edizioni del progetto Un Hobbit a Pontelago per la scuola primaria e secondaria di primo grado e J.R.R. Tolkien autore del secolo per la scuola secondaria di secondo grado.
Collabora ha collaborato coi TolkienLab dell’Istituto Filosofico di Studi Tomistici e con la rivista Endóre presso cui ha pubblicato i saggi Bilbo Baggins e la Contea: una carriera deviante, La Contea di Saruman, La cura e l’armonia in J.R.R. Tolkien e Ildegarda di Bingen, gli ultimi presentati anche come intervento al Festival del Medioevo rispettivamente del 2017 e del 2018.
Tolkien tra Medioevo e Modernità
Franco Cardini insegna Storia Medievale nell’Università di Firenze. È professore emerito di Storia medievale nell’Istituto Italiano di Scienze Umane/Scuola Normale Superiore, Directeur de Recherches nell’École des hautes études en Sciences Sociales di Parigi e Fellow della Harvard University. Ha insegnato anche nelle università di Middlebury e di Barcellona.
Giornalista, saggista, romanziere, tra i suoi volumi, ricordiamo: Le crociate tra il mito e la storia (Nova Civitas, 1971), Alle radici della cavalleria medievale (La Nuova Italia, 1981), Il Barbarossa (Mondadori, 1985), Quell’antica festa crudele (Il Saggiatore, 1987), Francesco d’Assisi (Mondadori, 1989), Europa 1492 (Rizzoli, 1989), Il giardino d’inverno (Camunia, 1996), L’avventura di un povero crociato (Mondadori, 1997), Giovanna d’Arco (Mondadori, 1999), Castel del Monte (Il Mulino, 2000), In Terrasanta (Il Mulino, 2002), Il turco a Vienna (Laterza, 2011), Gerusalemme (Il Mulino, 2012), Istanbul. Seduttrice, conquistatrice, sovrana (Il Mulino 2014).
Saverio Simonelli è vicecaporedattore del Tg2000. Giornalista professionista dal 1997, nel corso degli anni ha ideato, curato e condotto numerosi programmi culturali dell’emittente, . Attualmente cura e conduce la rubrica culturale Terza Pagina. Laureato in filologia germanica e traduttore, a fianco dell’attività giornalistica ha pubblicato diversi libri di saggistica tra i quali Il Signore della fantasia (2002) e Gli anelli della Fantasia (2004), per Frassinelli. Ha tradotto dall’inglese e dal tedesco opere di Mann, Luckmann, Von Balthasar. Nel 2010 ha pubblicato per Rubbettino il volume ‘Storie Infinite’ antologia di testi inediti di Michael Ende. Per l’editrice Ancora ha tradotto e prefato la prima raccolta italiana delle poesie di Patrick Kavanagh. Numerosi suoi racconti sono stati pubblicati sulle principali riviste letterarie nazionali. È tra i coordinatori dell’evento editoriale ‘Scrittori in città’ di Cuneo. Dal 2017 scrive i testi de La Notte Sacra della musica a Roma. È docente al Master per redattori editoriali dell’Università di Roma La Sapienza. Dal 2017 è giurato al Premio Strega.
Claudio Testi è presidente dell’Istituto Filosofico di Studi Tomistici di Modena e docente di Logica Formale allo Studio Filosofico Domenicano di Bologna. Ha scritto complessivamente 43 articoli, due libri e curato 15 volumi.
Direttore della collana Tolkien e dintorni, di cui ha co-curato otto volumi, inclusi La Falce Spezzata e Tolkien e la Filosofia che sono stati tradotti in lingua inglese nella collana Cömare Series della Walking Tree Publishers. Nella stessa serie in inglese anche la traduzione del suo libro Santi pagani nella Terra di mezzo di Tolkien (2014). È stato co-curatore anche dei due volumi di Tolkien e i Classici e della traduzione inglese inglese che ne è stata tratta.
Ha partecipato come relatore a numerosi convegni nazionali e internazionali, tra cui l’International Medieval Congress di Leeds e il recente Tolkien 2019 per i cinquant’anni della Tolkien Society inglese.
Se il 2 settembre abbiamo ricordato la scomparsa del Professore riflettendo su quanto il suo ricordo sia vivo, assieme all’amore per la Terra di Mezzo, già ci apprestiamo ad annunciare le prime feste tolkieniane di settembre: il secondo weekend due feste attendono i fan di Tolkien, la festa di compleanno di Bilbo Baggins a Bucchianico (CH) organizzata dai Beorniani abruzzesi, il primo dei festeggiamenti per l’Hobbit Day, e la ventiseiesima Hobbiton della Società Tolkieniana Italiana, che si terrà a Manerba del Garda (BS).
Il centro-nord Italia si risveglia quindi dal torpore della calura estiva e si prepara ai festeggiamenti autunnali!
Buon Compleanno Bilbo Baggins! in Abruzzo
In Abruzzo il compleanno di Bilbo e Frodo Baggins si festeggia in anticipo e in grande stile – hobbit ovviamente! Sabato 14 dalle ore 15:00 fino a mezzanotte e domenica 15 dalle 10:00 fino alle ore 20:00 la Contea di Bucchianico vi aspetta per un doppio appuntamento: il primo giorno, oltre alla cena su prenotazione (attualmente chiuse), sarà possibile spendere un lieto pomeriggio nella Contea di Bucchianico, a Calcara di San Camillo. La novità di quest’anno è il secondo giorno di festeggiamenti, il Viaggio nella Terra di Mezzo dove si rivivranno le vicende de Lo Hobbit attraverso rappresentazioni teatrali itineranti, alle quali sarà possibile interagire; non solo, ma i partecipanti gusteranno pietanze create appositamente per ogni scena, in un modo tutto nuovo e coinvolgente di esplorare il mondo tolkieniano.
SABATO 14 SETTEMBRE – BANCHETTO DI COMPLEANNO
ore 15:00 – apertura della Contea:
– attività ricreative per bambini
– avventura contro i goblin
– la nana fattucchiera
– mercatino della Contea
– Golf…imbul – Bandobras Tuc, detto “Ruggitoro” è considerato l’inventore del golf nella Contea, nel suo straordinario scontro con l’orco Golfimbul: è l’occasione giusta per cimentarsi nella rievocazione di questa famosa battaglia, cercando di infilare teste di Goblin dentro tane di coniglio
– tiro con l’arco
– stage di scherma hobbit
ore 20:00 – inizio della cena di compleanno: un ricchissimo menù tra torte salate, maiale arrosto, contorni, idromele, birra e ovviamente l’immancabile torta di compleanno di Bilbo.
La serata sarà accompagnata da musica folk dal vivo, balli e spettacoli, nonché i famosi fuochi d’artificio di Gandalf
ore 23:30 – racconti intorno al fuoco
DOMENICA 15 SETTEMBRE – VIAGGIO NELLA TERRA DI MEZZO
ore 10:00 – apertura della Contea:
– mercatino della Contea
– seconda colazione hobbit
– attività ricreative per bambini
– passeggiate nella Terra di Mezzo
ore 12:00 – Viaggio nella Terra di Mezzo (primo gruppo)
ore 13:00 – Viaggio nella Terra di Mezzo (secondo gruppo)
ore 14:00 – il Bardo delle Terre Selvagge
ore 17:00 – L’Orso Marsicano e la sua salvaguardia
ore 18:00 – il Bardo delle Terre Selvagge
ore 20:00 – L’ultimo viaggio degli Elfi nella Terra di Mezzo
Il weekend del 14 e 15 settembre si festeggia anche la ventiseiesima Hobbiton, la festa della Società Tolkieniana Italiana: questa edizione si terrà a Manerba del Garda, più precisamente tra l’Anfiteatro di Solarolo in via Giovanni Paolo II, piazza Aldo Moro e la biblioteca di Palazzo Minerva.
L’ingresso alla manifestazione è gratuito, e il programma prevede come sempre conferenze, concerti, mostre, il tutto dedicato, come sempre, al Professore e alla sua Terra di Mezzo. In via Giovanni Paolo II si troveranno anche stand di libri ed artigianato a tema, la caccia al tesoro organizzata da Secretum Escape Room, i giochi da tavolo messi a disposizione dall’associazione ludico-culturale Paladini della Rocca.
La manifestazione ospiterà anche un’esposizione di costumi dalla Middle-Earth Costume Exhibit – Private Collection di Veronica Veerena Stima.
Ecco il programma della due giorni!
SABATO 14 SETTEMBRE
– ore 11:00 – apertura della festa e saluti istituzionali, a seguire conferenza Il Quenya: introduzione al linguaggio Alto-elfico di Gianluca Comastri, sala consiliare della biblioteca
– ore 12:00 – apertura stand enogastronomici e food truck, anfiteatro
– ore 15:00 – esibizione organizzata della Sala d’Armi Guardia di Croce di Botticino, con dimostrazioni di scherma storica e arti marziali europee, anfiteatro
– ore 15:30 – conferenza Tuor e la Caduta di Gondolin tra inesorabilità del Fato e Libero arbitrio di Chiara Nejrotti, sala consiliare della biblioteca
– ore 16:30 – conferenza Eärendil come prototipo dell’eroe tolkieniano di Paolo Gulisano, sala consiliare della biblioteca
– ore 17:30 – conferenza I Giochi di Arda – Seconda Era: il gioco da tavolo per il dialogo tra le generazioni di Daniele Catozzella e Angelica Toritto, sala consiliare della biblioteca
– ore 18:30 – esibizione organizzata della Sala d’Armi Guardia di Croce di Botticino, con dimostrazioni di scherma storica e arti marziali europee, anfiteatro
– ore 19:00 – apertura stand enogastronomici e food truck, anfiteatro
– ore 19:00 – gara cosplay a tema tolkieniano, anfiteatro
– ore 21:00 – concerto dei Morrigan’s Wake, musica folk celtica, anfiteatro
DOMENICA 15 SETTEMBRE
– ore 10:30 – conferenzaLe parole di Tom Bombadil di Luisa Paglieri, sala consiliare della biblioteca
– ore 11:00 – spettacolo di falconeria dei Falconieri del Re, piazza Aldo Moro
– ore 11:30 – conferenza Il Sindarin: introduzione al linguaggio Grigio-elfico di Gianluca Comastri
– ore 12:00 – apertura stand enogastronomici e food truck, anfiteatro
– ore 14:30 – esibizione organizzata della Sala d’Armi Guardia di Croce di Botticino, con dimostrazioni di scherma storica e arti marziali europee, anfiteatro
– ore 15:00 – conferenza Númenor, Gondolin e la leggenda dell’isola di Ys di Paolo Paron, sala consiliare della biblioteca
– ore 16:00 – conferenza Il pensiero magico, tra fantasia e realtà. Un bisogno atavico di Massimo Centini, sala consiliare della biblioteca
– ore 17:00 – esibizione organizzata della Sala d’Armi Guardia di Croce di Botticino, con dimostrazioni di scherma storica e arti marziali europee, anfiteatro
– ore 17:30 – concerto di cornamusa di Mc Clod, anfiteatro
– ore 18:00 – danze popolari a cura dell’Associazione di Promozione Sociale Culturale “Il Salterio”, anfiteatro
– ore 19:00 – apertura stand enogastronomici e food truck, anfiteatro
Con la fine di agosto, arrivano le feste a Dozza. Nel borgo sulle colline imolesi in cui a sede il Centro Studi – la Tana del Drago, al civico 2 in via xx settembre, anche quest’anno infatti si svolgerà la Festa delle Arzdore, la tradizionale sagra che si svolge ogni primo weekend di settembre. Ma subito dopo sarà la volta della 27esima Biennale del Muro Dipinto, che si terrà dal 9 al 14 settembre. Quale migliore occasione di riunire tanti soci dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, che proprio dal 31 agosto al 1 settembre si vedranno nel borgo medievale per continuare a ristrutturare la Tana del Drago, aprendo lo spazio espositivo alle visite guidate e le sale del primo seminterrato per la visione di documentari e filmati relativi al Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien. In tana sarà possibile visitare due mostre: l’esposizione Lords for the Ring 2017-2019 che propone tutte le opere realizzate per le tre edizioni del Lords for the Ring – Tolkien Art Calendar; la mostra Draghi Dracones Dracarys! I draghi tra letteratura e folclore, un viaggio per immagini attraverso il mondo della creatura leggendaria più famosa di tutte. La mostra resterà allestita fino al 27 ottobre 2019 e propone al pubblico le opere originali di tre artisti italiani: Livia De Simone, Davide Frisoni e Davide Romanini. La mostra è patrocinata dal Comune di Dozza, con la collaborazione della Fondazione Dozza Città d’Arte.
La festa delle Arzdore
Dal 30 agosto al 2 settembre 2019 si svolgerà la Festa delle Arzdore. In Piazza Zotti a Dozza si potranno gustare i piatti della tradizione: pasta fatta in casa come tortellini, tagliatelle, strozzapreti; polenta al ragù, carne ai ferri, piadina nel testo, piadina farcita, piadina fritta (solo il lunedì), dolci fatti in casa come salame al cioccolato e semifreddo. Promossa dal Comitato Arzdôre in collaborazione con il Comune di Dozza e la Fondazione Dozza Città d’Arte, lo stand gastronomico sarà aperto tutte le sere dalle 18,30 e la domenica da mezzogiorno. Inoltre, colorati mercatini di artigianato artistico saranno ospitati sotto i portici. Tutto il ricavato, al netto delle spese, sarà devoluto in beneficenza.
Ma chi sono esattamente le Arzdore? L’Arzdora moderna discende da colei che era la regina del focolare romagnolo, il simbolo positivo di una operosità instancabile e il cardine del tradizionale nucleo famigliare in Romagna. Sfogliando il dizionario di dialetto romagnolo scopriamo che in italiano Arzdora significa: reggitrice, massaia, colei che presiede al governo della casa. Quindi, sono le massaie locali. Passando al lato più squisitamente gastronomico, sono le massaie a cui andavano i meriti quando, seduti a tavola, le persone mangiavano di gusto i buoni piatti che preparava, complice “e su sciaddur” (il suo matterello). Anche perché in Romagna il “piatto” per eccellenza di tutta la proposta gastronomica è la pasta, naturalmente fatta a mano. Tortelli, cappelletti, ravioli, garganelli, passatelli, tagliatelle, tagliolini, strozzapreti, zuppe, gnocchi e gnocchetti, per citare i più famosi, ma tra le paste “dimenticate”, e oggi più difficili da reperire nelle osterie e ristoranti, sono assolutamente da citare i bigul (bigoli), i curzul (letteralmente lacci da scarpe, pasta quaresimale fatta di solo acqua e farina, ottimi con il sugo di scalogno), i giugétt (giogetti), gli ingannapoveretti, i malfattini, i maltagliati, gli orecchioni, i strichétt (nastrini) e gli scrichètt, i qudrelli, la spoja lorda (minestra “sporca” di raveggiolo, il formaggio che rimaneva dal ripieno dei cappelletti o dei tortelli), i sbrofabérba, i tajadlòtt (una delle minestre più povere del periodo estivo), i voltagabàna, i zavardòn (tra le più “miserabili”).
La Biennale del Muro Dipinto
La Biennale del Muro Dipinto, nata negli anni sessanta, ha regalato a Dozza una galleria a cielo aperto, sempre disponibile alla visita, senza orari di apertura o biglietti d’ingresso. Da allora insigni maestri della pittura nazionale e internazionale (Matta, Saetti, Sassu, Purificato, Brindisi, Sughi…) hanno realizzato sui muri delle case di Dozza grandi affreschi, contribuendo in maniera determinante ad elevare culturalmente ed artisticamente il Borgo Medievale e a far si che Dozza venisse definita la “capitale dell’affresco moderno”. Nelle edizioni del “Muro Dipinto” svoltesi finora, oltre 180 artisti hanno lasciato sui muri di Dozza la loro testimonianza artistica.
L’edizione di quest’anno, che si svolgerà dal 9 al 14 settembre, ha titolo di “#EMOZIONIURBANE” ed ha come obiettivo di ricaricare le “batterie emotive”, godendosi l’arte che accompagna Dozza da sempre. Anche quest’anno è stata confermata la Commissione Inviti che ha il compito di selezionare gli artisti che dipingeranno sui muri durante la settimana della Biennale. La mostra che sarà presente durante la settimana del Muro Dipinto è “Muri d’autore. Gerardo Masini da Dozza a Dakar”, inaugurata lo scorso 24 maggio, resterà visibile fino al 29 di settembre. Mostra curata da Silvia Evangelisti ed organizzata dalla Fondazione Dozza Città d’Arte, in collaborazione con l’associazione Gerardo Masini, ha lo scopo di recuperare le fondamenta e le tappe di questa manifestazione nata nel 1960.
Nella bellissima cornice di San Marino, torna anche quest’anno, nelle giornate del 23, 24 e 25 agosto, Il Raduno Tolkieniano, all’interno del San Marino Comics: tra giochi, fumetti, libri e cosplay che anche quest’anno abbelliranno il borgo ci sarà spazio per la kermesse a tema Tolkien, con il consueto palinsesto di incontri, conferenze, proiezioni di filmati…e pranzi che sembrano banchetti della Terra di Mezzo!
Il Raduno 2019
Il Raduno è organizzato dall’Associazione Titania di San Marino, dall’Associazione Iniziative Culturali di Rimini, dall’Associazione l’Angolo Giro di Cesenatico, dall’Associazione Fantàsia e dalla casa editrice Il Cerchio di San Marino. La manifestazione si terrà presso il Teatro Titano, in piazza Sant’Agata (San Marino Città) e l’ingresso sarà gratuito anche per questa edizione.
Come si può leggere nella pagina facebook dell’evento Il Raduno Tolkieniano – Ritorno alla Contea 2019, il Raduno avrà come protagonista assoluto proprio il Teatro Titano, accessibile tutti i giorni della durata della manifestazione dalle ore 9:00.
Durante il raduno, ci saranno varie conferenze tenute da alcuni saggisti dell’ambito tolkieniano, a tema Terra di Mezzo ma non solo: si esploreranno anche tematiche relative al fantasy in generale, e argomenti di letteratura che collimano con alcune tematiche tolkieniane.
Non mancheranno i piaceri della buona tavola: sarà possibile acquistare dei buoni pasto, al prezzo di 15 euro l’uno, e inoltre è prevista la possibilità di prenotare la Cena di Gala al prezzo di 25 euro a testa (i posti però sono limitati).
Vari momenti del fine settimana saranno trasmessi in diretta su Radio Brea, la webradio dell’Associazione Culturale Sentieri Tolkieniani.
Il programma, giornata per giornata
VENERDÌ 23
Ore 15.30: «Dite “Amici” ed entrate…» Apertura del Raduno 2019, saluto d’apertura e presentazione degli A.N.C.D.S.
Ore 16.00: conferenza di Annarita Guarnieri, Elementi del ciclo arturiano nell’opera di J.R.R. Tolkien
Ore 16.45: conferenza di Adriana Comaschi, Lord Dunsany e la Figlia del Re degli Elfi
Ore 17.20: conferenza di Paola Cartoceti, Il mistero di Earendil
Ore 18.00: Presentazione del Premio Viviani 2019
SABATO 24
Ore 10.15: conferenza di Gianluca Comastri, Le parole degli Elfi e come usarle correttamente
Ore 11.00: conferenza di Paolo Gulisano, Luisa Paglieri e Chiara Nejrotti, Tolkien, Sir Orfeo e l’Oltremondo
Ore 13.00: pranzo hobbit “Assalto alla mensa di Casa Baggins.” (su prenotazione)
Ore 15.30: conferenza di Alberto Serra, Il Drago: la bestia di Morgoth
Ore 16.15: conferenza di Oronzo Cilli, Tolkien e la Oxford Dante Society: una storia lunga 10 anni
Ore 17.00: conferenza di Vittoria Alliata, Tradurre o tradire Tolkien?
Ore 18.15: conferenza di Giuseppe Scattolini e Greta Bertani, Newman, Tolkien e l’incantesimo poetico
Ore 21.00: cena di gala (su prenotazione – posti limitati), Premiazione Viviani
DOMENICA 25
Ore 10.30: Presentazione di Sentieri Tolkieniani
Ore 11.45: Marco Gentili con la proiezione del trailer di Unsouled
Ore 13.00: pranzo hobbit “Assalto alla mensa di Casa Baggins.” (su prenotazione)
Ore 15.30: conferenza di Ferruccio Cortesi e Carla Iacono Isidoro, L’esercito dei morti e la caccia selvaggia
Ore 16.35: conferenza di Armando Corridore, I draghi dal buco della serratura: considerazioni sugli elementi voyeuristici presenti nel Fantasy contemporaneo e sulla loro compatibilità con le strutture fondamentali del fantastico
Ore 17.15: conferenza di Luca Arrighini, Tra cristianità e culti antichi: sguardi diversi nella Terra di Mezzo
Ore 18.00: conferenza di Adolfo Morganti, Brunilde e Rosaspina. Fiaba e Fantastico
Ore 19.00: Conclusioni e Chiusura del Raduno
Per ulteriori informazioni e prenotazioni, è possibile rivolgersi al numero di telefono 348/7322515 o scrivere alla mail: segreteria@ilcerchio.it.
Troverete tutti gli aggiornamenti degli ultimi giorni sulla pagina facebook Il Raduno – San Marino Tolkien Fest.
Arriva il mese di agosto e con lui la diciassettesima edizione del Montelago Celtic Festival! Dal giovedì 1 agosto a sabato 3 torna a Taverne di Serravalle di Chienti (Mc), nel cuore dell’Appennino umbro-marchigiano, la tre giorni celtica dedicata a tantissima musica, workshop e conferenze. Si tratta del festival celtico più grande d’Italia con i suoi partecipanti provenienti da tutta Europa e che variano dai 15.000 ai 20.000 all’anno. Per il secondo anno di seguito l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani prende parte a questo grande evento (ma avevamo già in precedenza partecipato come ArsT nel 2011 e 2012), che propone da anni molte conferenze legate a temi come il folklore e la letteratura all’interno dello spazio intitolato proprio al Professore: la Tenda Tolkien. Ci troverete col nostro stand, e alcuni dei nostri soci saranno tra i conferenzieri: non mancate!
Montelago Celtic Festival è un evento firmato La Catasta srls e organizzato in collaborazione con la Regione Marche, la Provincia di Macerata, il Comune di Serravalle di Chienti (Mc), Cosmari, Contram, l’Università di Camerino, la Protezione Civile e con il patrocinio di Federazione Italiana Rugby, Legambiente e di Scuola Holden per il Montelago Storytelling.
Il programma della Tenda Tolkien
Giovedì 1 agosto
Ore 18:30 – Imprese non del tutto vane…amicizia e conoscenza nella letteratura fantastica, da Cervantes a George R.R. Martin
Incontro-convegno con Edoardo Rialti, traduttore di Martin, ed introduzione di Loredana Lipperini
Venerdì 2 agosto
Ore 10:00 – Presentazione dei corsi musicali, con i docenti dell’Accademia Montelago
Ore 11:00 – Brunilde e Rosaspina. Mito e fiaba dagli Indoeuropei ai fratelli Grimm
Conferenza con l’editore Adolfo Morganti
Ore 12:00 – De amicitiae: incontri e viaggi di Matteo Ricci
Conferenza di Filippo Mignini, filosofo, docente UNIMC, con introduzione di Cesare Catà
Ore 15:00 – Ribelli d’amore
Lezione-spettacolo sui più grandi Libertini e Libertine della storia, con Cesare Catà.
Ore 16:15 – Le lingue elfiche e le scritture dei Nani e degli Elfi
Conferenza dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, con Sara Gianotto
Ore 17:30 – Il giardino e l’universo
Lezione spettacolo su Emily Dickinson con Cesare Catà, alle letture Simona Ripari
Ore 19:00 – Una yurta sull’Appennino: storia di un ritorno e di una resistenza
Presentazione del libro di e con Marco Scolastici, edito da Einaudi
Sabato 3 agosto
Ore 10:00 – La gaita asturiana
Incontro-lezione con Hevia
Ore 11:00 – L’amico immaginario
Lettura dei lavori e premiazione dei partecipanti alla terza edizione del Montelago Storytelling.
Presenta la docente del corso Loredana Lipperini. Musica per arpa a cura di Adriano Sangineto
Ore 15:00 – Dite amici ed entrate: l’amicizia nel Signore degli Anelli
Conferenza dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, con Stefano Mangusta
Ore 16:15 – Frankenstein Love
Lezione-spettacolo su Mary e Percy Shelley con Cesare Catà, alle letture Pamela Olivieri
Ore 17:30 – Magia nera
Presentazione del libro di e con Loredana Lipperini, edito da Bompiani, con introduzione di Luca Pakarov
Ore 19:00 – Shakespeare Juke Box
Lezione-spettacolo con Cesare Catà
Il biglietto è acquistabile direttamente al festival o in prevendita online e comprende tutti i concerti, il parcheggio auto, il campeggio e tutti gli eventi proposti durante il festival tranne i giochi celtici e i workshop. Il biglietto d’ingresso è unico e non giornaliero, ed i prezzi sono i seguenti:
– da giovedì 1 agosto (valido fino a domenica) 40 euro
– da venerdì 2 agosto (valido fino a domenica) 40 euro
– da sabato 3 agosto (valido fino a Domenica) 20 euro
Ingresso gratuito per i bambini sotto i 10 anni.
La biglietteria sarà aperta non-stop dalle 08:00 di giovedì 1 agosto.
GUARDA IL TRAILER DEL FESTIVAL
Trailer realizzato da Officine Mattòli Produzioni, prodotto da La Catasta, in collaborazione con il Comune di Serravalle di Chienti, Il Mastio, Comune di Pioraco.
Attori: Cecilia Menghini, Paolo Marozzi, Rachele Stazi, Compagnia d’Armi Fortebraccio Veregrense, Compagnia della Zandella.
Regia e montaggio: Damiano Giacomelli
Costumi e trucco: Angelica Gubinelli (AngieArt)
Musica: Martyn Bennett “Blackbird”, dall’album Grit
Per il secondo anno l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani prende parte ad uno dei più popolari eventi fantasy d’Italia, la Festa dell’Unicorno. Da venerdì 26 a domenica 28, dalle 10 del mattino a mezzanotte, ci troverete col nostro stand: tra pile di libri, dall’immancabile Signore degli Anelli alle ultime uscite di saggistica tolkieniana, gadget e ovviamente per parlare del Professore!
Vinci si prepara a diventare nuovamente, nell’ultimo weekend di luglio, terra di altri mondi: la festa infatti sarà divisa in nove aree tematiche, ovvero la Baia dei Pirati, la Corte dei Sogni (dove ci troverete, vicino ai cosplayer dell’associazione Quarta Era), la Rocca Incantata, Fumetti e Follie, la Cittadella dei Cavalieri, il Villaggio degli Gnomi, la Città degli Incubi, l’Abisso D’Acciaio e la Valle del Vapore. Sono oltre trecento le attività e le esibizioni proposte, tante le declinazioni del fantastico.
I fan tolkieniani troveranno anche la sfilata della Terra di Mezzo a cura di Terra di Mezzo Cosplayers, e le iniziative della Quarta Era: i photoset con scenografie e personaggi dalla Terra di Mezzo, il quiz a premi “Terra di Mezzo opere tolkieniane”, il tiro con l’arco elfico per ragazzi e la “Caccia al personaggio”.
Anche la Festa dell’Unicorno dedica uno spazio al mondo del gioco di ruolo, seguendo un trend crescente in questi anni: si tratta di Unicorni & Dadi, i cui tavoli ospiteranno associazioni, autori e disegnatori, con un occhio di attenzione anche per i più piccoli che si approcciano per le prime volte a questo mondo.
I concerti
I concerti che da anni arricchiscono la Festa dell’Unicorno cominciano già venerdì 26, con la Spleen Orchestra – Tim Burton Show, il circo freak che propone brani tratti dai più celebri film di Tim Burton, si esibirà sul palco principale (area Fumetti e Follie) alle 21:00, gli Ocean Night, tribute band del gruppo metal finlandese Nightwish, sul palco della piazza del castello (area Rocca Incantata) alle 21:30 e alle 23:00 la cantante che ha dato voce alle sigle dei cartoni animati più famosi: Cristina D’Avena (area Fumetti e Follie). Sabato 27 i concerti iniziano già di mattina con la Chocobo Band, Final Fantasy Tribute Band che propone versioni rock delle colonne sonore della famosissima saga di videogiochi, alle 11:30 (area Fumetti e Follie). Nel pomeriggio è il turno delle Honey Hime, gruppo idol italiano nato nel 2015 (gli idol nella cultura nipponica sono principalmente adolescenti che hanno grande successo nel mondo dello spettacolo), alle 15:30 (sempre all’area Fumetti e Follie). Il loro concerto si ripeterà anche domenica 28, stessa ora e stessa location. Il sabato sera è il turno dei The Midnight con le loro cover dei Blackmore’s Night sul palco della piazza del castello (area Rocca Incantata), alle 21:30.
Infine, domenica 28, la Rocca Incantata ospiterà i Glueckners (musica folk irlandese) alle 21:00 e l’area Fumetti e Follie i Folkstone alle 22:00.
I biglietti
Il biglietto intero è di 12 euro, mentre i ragazzi dagli 11 ai 16 anni e i visitatori in costume avranno accesso biglietto ridotto a 8 euro. Sono inoltre disponibili l’abbonamento per due giorni a 23 euro e per tre giorni a 28 euro. L’ingresso è gratuito per i bambini fino ai 10 anni e per gli accompagnatori di persone disabili.
I biglietti sono acquistabili direttamente presso l’ingresso della manifestazione, nei punti vendita Box office e online sul sito di Box Office Toscana.
Il primo weekend di luglio torna La Notte dell’Anello, manifestazione che si ripropone per il secondo anno dopo il debutto del 2018. Organizzata dall’associazione culturale Radici, con la collaborazione del centro studi Minas Tirith e del Comune di Alatri, cittadina laziale che ospiterà l’evento, la seconda edizione è ispirata ad una frase tratta dal film del Ritorno del Re: La speranza divampa. Venerdì 5 e sabato 6, a partire dal tardo pomeriggio, il centro di Alatri (in provincia di Frosinone) si dedicherà alla Terra di Mezzo, con conferenze, concerti ed altro ancora.
Nei due pomeriggi verranno inoltre organizzate visite guidate al centro storico, a cura del Servizio Civile, a partire dalle ore 16:30 e con partenza dal Museo Civico (in Corso Cavour 5). Si potrà scoprire Alatri non solo percorrendone le vie, ma anche grazie alla mostra Alatri in Miniatura: ventiquattro pezzi che ricreano in miniatrura i monumenti e gli scorci più importanti della città, realizzati in vari materiali (legno, cemento, stucco, fil di ferro) dall’artista Maurizio Cianfroccia, in esposizione da aprile in vicolo Vezzacchi (vicino alla piazza principale).
Il programma delle serate
Venerdì 5 luglio
Ore 18:30 – Apertura della manifestazione: saluti introduttivi a cura di Giuseppe Pica (Radici), Marco Bachetti (associazione culturale Minas Tirith), Carlo Fantini (delegato della Cultura)
Largo Egnazio Danti, piazzetta S. Stefano
Ore 18:45 – Ora et labora: una regola per l’economia con Federico Iadicicco, Gabriele Ritarossi, Remo Costantini
Largo Egnazio Danti, piazzetta S. Stefano
Ore 21:00 – Accensione del Braciere, Un fuoco è acceso, la speranza divampa
Via Roma
Ore 21:15 – C’è del buono in questo mondo, nonostante tutto: la sfida educativa con Andrea Monda, scrittore e direttore dell’Osservatore Romano
Introduzione musicale a cura di Luca Santucci
Largo Egnazio Danti, piazzetta S. Stefano
Ore 22:30 – La Festa della Contea: concerto Lyra
Piazza Santa Maria Maggiore
Sabato 6 luglio
Ore 18:30 – The Return of the King: lezione di Tai-chi a cura della palestra Energym
Piazzale Acropoli
Ore 21:00 – Accensione del Braciere, Un fuoco è acceso, la speranza divampa
Via Roma
Ore 21:30 – Tolkien: il dono della speranza con Adriano Monti Buzzetti, giornalista TG2 e scrittore
Introduzione musicale a cura di Luca Santucci
Largo Egnazio Danti, piazzetta S. Stefano
Ore 22:30 – Una festa a lungo attesa: concerto Ica Brothers
Piazza Santa Maria Maggiore
Il bilancio della due giorni di presentazioni del Il Fabbro di Oxford, la raccolta di saggi di Wu Ming 4 (Eterea Edizioni) in Umbria è estremamente positivo. I due incontri, molto diversi per contesto e impostazione, hanno prodotto un bel dibattito.
L’evento di Gubbio, che si è svolto nella suggestiva cornice dell’ex-refettorio della Biblioteca Sperelliana, già convento olivetano di San Pietro, giovedì 27 giugno, è stata anche l’occasione di rinsaldare i rapporti con il neonato smial eugubino (grazie ad Alessandro, Paolo, Laura e tutta la banda), nonché di mettere a punto la partecipazione dell’Aist al prossimo Festival del Medioevo, la più importante manifestazione italiana sul tema. Ancora una volta si è toccata con mano la bontà dell’esperienza associativa, che rappresenta una presa in carico di responsabilità e impegno da parte di chi decide di aderire a un’impresa collettiva. È sempre bello vedere come un gruppo di persone unite da una passione comune possa porsi degli obiettivi e cimentarsi nell’organizzazione di eventi dando continuità al proprio agire e trascorrendo insieme tempo di qualità. Quando poi si ha la fortuna di farlo in una cittadina gioiello come Gubbio, tanto di guadagnato.
Bella anche la location della presentazione perugina, tenutasi il 28 giugno, cioè la biblioteca di San Matteo degli Armeni, che conserva il fondo Aldo Capitini, padre nobile del pensiero nonviolento italiano e della Marcia per la Pace Perugia-Assisi. L’evento era organizzato dal locale circolo dell’UAAR (Unione Atei e Agnostici Razionalisti), di conseguenza non poteva mancare un’accesa discussione intorno agli aspetti religiosi dell’opera di Tolkien. La prolusione di Wu Ming 4 sul tema dato – cioè la concezione del potere nell’opera di Tolkien – è stata infatti criticata da alcuni uditori tra il pubblico, perché a loro dire troppo schiacciata sulla matrice cristiano-cattolica della narrativa tolkieniana. Ne è scaturito un vivace dibattito che è possibile ascoltare al link qui sotto insieme al resto della conferenza:
ASCOLTA L’AUDIO
– 00:00 – 3:09 Introduzione di Mario Bolli, socio UAAR (dove si apprende che la direzione nazionale non ha voluto contribuire all’iniziativa perché “parlare di Tolkien non rientra negli scopi sociali dell’UAAR”):
– 03:10 – 49:38 Prolusione di Wu Ming 4
– 49:39 – 56:53 Domanda sull’operato collettivo e la lotta tra il bene e il male nella narrativa di J.R.R. Tolkien e risposta di Wu Ming 4
– 56:54 – 1:05:25 Domanda sul rifiuto del potere e risposta di Wu Ming 4
– 1:05:26 – 1:16:42 Intervento critico dal pubblico che contesta la lettura “cattolica” di Wu Ming 4 e argomenta sugli influssi “pagani” nell’opera di J.R.R. Tolkien e risposta di Wu Ming 4
– 1:16:43 – 1:17:33 Intervento di Roberto Arduini
– 1:17:34 – 1:23:02 Domanda su come ci si rapporta al potere quando i Maiar e gli Elfi se ne vanno e inizia l’era degli Uomini e risposta di Wu Ming 4
– 1:23:03 – 1:30:23 Intervento sul potere di Aragorn e Gandalf come esempi di potere “positivo” e potere “magico” che scompare in favore del tempo della razionalizzazione religiosa e replica di Wu Ming 4
– 1:30:24 – 1:35:22 Intervento sulla “magia” come potere soprannaturale e sovrumano, cioè fuori della portata degli Uomini, sostituito dalla religione e replica di Wu Ming 4
– 1:35:23 – 1:47:40 Domanda sull’etichetta di scrittore “di destra” appiccicata a Tolkien e risposta di Wu Ming 4
– 1:47:41 – 1:55.30 Domanda sulla presa di posizione al Salone del Libro di Torino e risposta di Wu Ming 4
“Esisteva Eru, l’Uno, che in Arda è chiamato Ilùvatar; ed egli creò per primi gli Ainur, i Santi, rampolli del suo pensiero, ed essi erano con lui prima che ogni altro fosse creato. Ed egli parlò loro, proponendo temi musicali; ed essi cantarono al suo cospetto, ed egli ne fu lieto.” (Ainulindalë, Il Silmarillion, J.R.R. Tolkien)
Dopo aver ospitato lo scorso anno il convegno internazionale Monstra II. Simbologie e Funzionalità degli Esseri Mostruosi.Velletri (in provincia di Roma) si prepara ad un nuovo incontro di studiosi: Religioni Fantastiche e Dove Trovarle. Divinità, Miti e Riti nella Fantascienza e nel Fantasy, convegno che si terrà da mercoledì 3 a sabato 6 luglio nella Sala del Consiglio del Palazzo Comunale di Velletri, in Piazza Cesare Ottaviano Augusto 1. Anche quest’anno vedremo la partecipazione del presidente dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani Roberto Arduini, che sabato oltre a proporre un intervento presenterà il libro Il Fabbro di Oxford. Scritti e interventi su Tolkien di Wu Ming 4. Ma già dal primo giorno si parlerà di Tolkien, con La questione della salvezza dei pagani nell’universo finzionale tolkieniano: il Dibattito di Finrod e Andreth di Davide Burgio, e come annuncia già il titolo quest’anno il fantasy sarà una tematica in prima linea.
L’evento è promosso dal Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni” e patrocinato dal comune stesso di Velletri. Come lo scorso anno, alle giornate di studio seguiranno serate nei Castelli Romani, tra degustazioni di prodotti tipici e visite guidate in vari musei.
L’ingresso alle conferenze è libero.
Il programma
Mercoledì 3 luglio
Ore 9:30 – Introduzione ai lavori e saluti istituzionali: con Eleonora Mattia (presidente IX commissione Consiglio Regione Lazio, con deleghe lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio), Orlando Pocci (sindaco di Velletri), Maria Paola De Marchis (consigliere comunale e Presidente Calliope Associazione Culturale) e Igor Baglioni (direttore del Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni”)
Davide Burgio (Scuola Normale Superiore di Pisa) – La questione della salvezza dei pagani nell’universo finzionale tolkieniano: il Dibattito di Finrod e Andreth
Nicola Martellozzo (Alma Mater Studiorum – Università di Bologna) – Come gli uomini diventano deva. Rappresentazione e funzione delle religioni in Lord of Light
Pausa caffè
Fernanda Rossini (Ludwig-Maximilians-Universität München) – Eppur si muove! Le conoscenze scientifiche come forme di superstizione religiosa nel romanzo Orfani del cielo (1941) di Robert A. Heinlein
Lucrezia Naglieri (ricercatore indipendente) – La religione e il potere ne Il racconto dell’ancella di Margaret Atwood. Analisi iconografica e storico-artistica della teocrazia distopica di Galaad
Ore 15:00, coordina Alessandro Campus (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”)
Lottie Brown (University of Bristol) – Wonder Woman: A Consideration of her Roman Antecedents
Roberta Matkovic (Università “Juraj Dobrila” – Pola) – “Dylan Dog” – L’indagatore dell’incubo, gli inferi e i personaggi infernali
Pausa caffè
Tavola Rotonda Making Gods and Heroes, la Creazione di Universi Fantastici nel Mondo del Fumetto. Intervengono gli autori: Marika Michelazzi (autrice indipendente), Emiliano Mammucari (Sergio Bonelli Editore), Matteo Mammucari (Sergio Bonelli Editore), Giovanni Masi (Sergio Bonelli Editore) e Mauro Uzzeo (Sergio Bonelli Editore)
Giovedì 4 luglio
Ore 9:30, coordina Vania Amitrano (Back to the Movies)
Krzysztof Ulanowski (University of Gdańsk) – Did historical and invented Achilles believe in the Greek gods?
Pascal Lemaire (ricercatore indipendente) – Byzantine theology in alternate history: a not so serious matter?
Pausa caffè
Giulia Mancini (University of Iceland – Háskóli Íslands) – Un ponte verso l’ignoto: echi della mitologia norrena nel Trono di Spade?
Ilaria Biano (Istituto Italiano per gli Studi Storici – Napoli) – The leftovers and the lost ones: narrazioni postsecolari tra millenarismo e sincretismo in due casi di serialità fantasy
Presentazione del libro Star Wars. Il mito dai mille volti. Un saggio di antropocinema di Andrea Guglielmino, Golem Libri, Roma 2018 – Intervengono: l’autore, Martina Barone (Cinematographe) e Stefano Cocci (Ulisse)
Ore 15:00, coordina Raoul Villano (Università degli Studi Roma Tre / Alma Mater Studiorum – Università di Bologna)
Jim Clarke (Coventry University) – The Dharma of Dune (and other Buddhist adventures in 1960s Science Fiction)
Barbara Giulia Valentina Lattanzi (Università degli Studi Roma Tre) – Verso la Nuova Mecca. L’immagine dell’Islam in Pitch Black e nella saga di Riddick
Pausa caffè
Nicola Pannofino (Università degli Studi di Torino) – Mistica dell’oscurità e dark fantasy.L’incontro con il numinoso ne Il Labirinto del fauno
Roger Sneed (Furman University – Greenville) – “Black Panther”, Afrofuturism, and African American Religious Life
Venerdì 5 luglio
Ore 9:30, coordina Marco Filippi (Università degli Studi del Molise)
Ubaldo Lugli (Università degli Studi di Genova) – La morte non esiste. Riti funerari e miti escatologici nel “ciclo di Ayesha”
Martina Broccoli (Laboratorio di Traduzione Istituto Nolfi – Fano) e Veronica Orciari (Laboratorio di Traduzione Istituto Nolfi – Fano) – Do Men Dream of Electric Religions?
Pausa caffè
Andrew Daventry (Associazione Culturale “Le Belle Lettere”) – Studies in the History of the Church under the Reign of His Imperial Majesty, John IV, by the Grace of God, King and Emperor of England, France, Scotland, Ireland, New England, New France, King of the Romans and Emperor of the Holy Roman Empire, Defender of the Faith, et cetera.
Chiara Crosignani (ricercatore indipendente) – It was the darkness between: il Dualismo (im)perfetto della Ruota del Tempo di Robert Jordan
Ore 15:00, coordina Francesco Ursini (Sapienza Università di Roma)
Elena Angelucci (Laboratorio di Traduzione Istituto Nolfi – Fano), Tommaso Di Piazza (Laboratorio di Traduzione Istituto Nolfi – Fano) e Elena Tiberi (Laboratorio di Traduzione Istituto Nolfi – Fano) – The Inky Bough: A Study in Classics and Religion in Providence
Francesca Boldrer (Università degli Studi di Macerata) – Dèi e miti nella fantascienza di Calvino: riletture di Proteo e Euridice
Mattia Cravero (Università degli Studi di Torino) – Una “furtiva occhiata d’allarme”. Primo Levi, Prometeo e il Golem
Sabato 6 luglio
Ore 9:30, coordina Angela Bernardo (Sapienza Università di Roma)
Eleonora D’Agostino (Sapienza Università di Roma) – L. Ron Hubbard, la fantascienza e Scientology: viaggio di una religione dalla cultura pop degli anni ‘50 ad oggi
Gianni F. Trapletti (ricercatore indipendente) – Il bokononismo: da religione fittizia nel romanzo Ghiaccio-nove (1963) di K. Vonnegut a sistema spirituale plausibile?
Roberto Arduini (Associazione Italiana Studi Tolkieniani) – “Adorando il popolo delle stelle”: I movimenti religiosi ispirati alla mitologia di Tolkien
Pausa caffè
Marcos Bella-Fernández (Universidad Autónoma de Madrid) e Leticia Cortina Aracil (ricercatore indipendente) – Week-end devotions: religion creation for Living-Action Role Playing games. The case of Spain
Giuseppe Cuscito (Vanderbilt University) – La paleoastronautica tra fantascienza e religione
Ore 15:00, coordina Elisabetta Marino (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”)
Liliana Tangorra (Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”) – Animali fantastici e dove cercarli. Dalla tradizione pre-cristiana a quella dantesca, dal Physiologus all’Harry Potter di Serena Riglietti e Jean-Claude Götting
Caterina Agus (Università degli Studi di Torino) – A oriente del sole, a occidente della luna: sulle tracce del Re Dorato del bosco
Presentazione del libro Il Fabbro di Oxford. Scritti e interventi su Tolkien di Wu Ming 4, Eterea Edizioni, Roma 2019 – Interviene Roberto Arduini (Associazione Italiana Studi Tolkieniani)
Informazioni utili
Coloro fossero interessati a seguire l’evento ed avessero necessità di soggiornare in loco è possibile prenotare presso la struttura alberghiera convenzionata a prezzo ridotto: Hotel Villa Robinia, viale Fratelli Rosselli 19, Genzano di Roma (Alloggio e colazione € 25,00 al giorno). Per usufruire della convenzione è necessario prenotare tramite il seguente indirizzo di posta elettronica: mariapaolademarchis@gmail.com.
Velletri è facilmente raggiungibile via treno (Linea FS Roma Termini-Velletri). Sarà attivo, su prenotazione, un servizio navetta gratuito dall’Hotel Villa Robinia alla sede del convegno. Per usufruire del servizio è necessaria la prenotazione, da effettuare entro il giorno precedente a quello in cui il servizio è richiesto. Per informazioni e prenotazioni: mariapaolademarchis@gmail.com.
“Ultimo dei Monti Bianchi dell’Ered Nimrais, Pipino vide, come promesso da Gandalf, la cupa massa del Monte Mindolluin, le ombre viola e profonde delle sue alte valli, la sua imponente figura rischiarata dal sorgere del giorno. Sopra una propaggine sporgente s’innalzava la Città Protetta, con le sue sette cerchie di mura, così antiche e possenti che non parevano costruite, ma scolpite da giganti nell’ossatura del mondo.
Sotto lo sguardo meravigliato di Pipino le grigie mura volgevano al bianco, macchiandosi del pallido rossore dell’alba. Il sole, improvvisamente emerso dalle ombre dell’Oriente, proiettò il suo raggio sul volto della Città. Allora Pipino gridò di stupore, perché la Torre di Ecthehon, che s’innalzava entro la cerchia interna, sfavillò nel cielo come una cuspide d’argento e perle, slanciata e splendente, e il suo pinnacolo brillò come cristallo sfaccettato; bianchi vessilli svolazzavano dalle torri merlate alla brezza del mattino, e lontano si udì come un limpido squillare di trombe d’argento.” Città ideali, invisibili, immaginate, questo il tema attorno al quale ha ruotato la sesta edizione del convegno Il Medioevo fra noi, l’unico convegno italiano interamente dedicato al medievalismo, ossia al medioevo reinventato, immaginato e riscritto, svoltasi tra Urbino e Gradara dal 6 all’8 giugno. Un viaggio lungo più di mille anni, raccontato in tre giorni durante i quali abbiamo ritrovato alcuni dei relatori dell’anno precedente (qui il nostro articolo in merito) assieme a nuove voci. Spostandoci di città in città, tra memorie oniriche di luoghi che possiamo visitare ancora oggi e fantasie che possiamo vedere impresse su carta o pellicola, un pellegrinaggio fino alla Terra di Mezzo ed oltre ancora, alla Terra del Sogno, di cui percorrere le strade solo nella nostra mente.
Tre giorni e infinite città
Dopo i saluti d’apertura di Peter Aufreiter (direttore della Galleria nazionale e del Polo museale delle Marche), del rettore nell’Università di Urbino Vilberto Stocchi e di Maria Elisa Micheli, direttrice del Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Urbino, il professor Tommaso Di Carpegna Falconieri ha introdotto al tema del convegno: la città, la città del medievalismo che ha mille e una forma. Una città eternamente presente nell’idea che si ha del medioevo italiano, nella nostra memoria, nei sogni, siano essi ad occhi aperti o sotto il velo della notte, nelle vecchie pagine di un libro e sugli schermi televisivi di ultima generazione.
Ci inoltriamo in un mosaico costruito dai frammenti dello specchio dei desideri, un caleidoscopio iridescente di idealizzazioni trasfigurate dalla nostalgia in La mer gotique. Venezia medievale tra Ruskin e Proust della professoressa Daniela Rando (Università di Pavia), e racconti accurati, della più famosa così come del tesoro nascosto, redatti con attenzione per una riscoperta più cosciente in «Mediaeval towns series» Le città medievali italiane in British style all’alba del Novecento del professor Francesco Pirani (Università di Macerata). Troviamo il medioevo, reale e immaginario, che ritorna nei secoli successivi per continuare a plasmare le città in Bisanzio fantasma: parafrasi del medioevo nell’architettura di Belgrado tra le due guerre mondiali della professoressa Jelena Jovanovic (Sapienza Università di Roma), e incontriamo città che l’autore fonda, di cui posa la prima pietra, la prima parola, e che si completano dapprima nella mano dell’artista e poi nella fantasia del lettore in «Meschite rosse» e «dolenti case»: l’immaginario della città di Dite dopo Dante del professor Filippo Fonio (Université de Grenoble-Alpes), luoghi che popolano, quasi affollano, l’universo cinematografico quando esso guarda all’Età di Mezzo in Il medioevo urbano nell’immaginario cinematografico della professoressa Domitilla Campanile (Università di Pisa) e che ritroviamo anche nel teatro con Ravenna lirica. Pietre, avori, mosaici bizantini in prestito alla Fiamma di Respighi di Geraldine Leardi (MiBAC, Galleria Borghese). Luogo del genio, luogo del marcio, e delle infinite sfumature, declinazioni, tra i due poli ideali, in Fantasie urbanistiche e medioevi letterari della professoressa Roberta Capelli (Università di Trento, relatrice anche al convegno Tolkien e la letteratura della Quarta Era), luogo immaginati in armonia fiabesca con la natura o freddo inferno di acciaio in Disneyland o «Nido di Ratti»? La città medievalista in un’ottica transmediale di Davide Iacono e Riccardo Facchini (rivista «MedioEvo. Un passato da riscoprire»). Lo spettro delle conferenze è ampio, tanto da passare dalle basi solide della realtà, cercata, recuperata scavando nel profondo della terra con Mito e realtà della città altomedievale del professore Daniele Sacco (Università di Urbino), alla trasformazione in simbolo di ideali anche negli studi politici e storici in Democrazia, repubblica, comune: miti politici e ideologie nella storiografia italiana fra Otto e Novecento del professor Massimo Vallerani (Università di Torino) e in Le libertà fragili. I comuni medievali nella storiografia italiana dell’Ottocento di Fabiana Fraulini (Università dell’Insubria), dalla ricerca di un’identità in Torino reale, Torino neomedievale: ambizioni medievaliste nella capitale sabauda di Tommaso Zerbi (University of Edinburgh) e in Scenari medievali nelle esposizioni universali e nazionali di fine secolo del professor Guido Zucconi (Università Iuav di Venezia) a città-idee che non hanno luogo, identificabili più che un luogo fisico come un punto dell’anima, una sensazione, in Città invisibili, città invivibili. Il medioevo atopico di Italo Calvino del professor Salvatore Ritrovato (Università di Urbino), il cui intervento si ricollega a quello tenuto l’edizione precedente, ovvero Un «Milione» di viaggi. La strana fortuna di un libro che abolì le frontiere.
Proprio nelle Le città invisibili di Italo Calvino possiamo trovare le parole adatte per descrivere la lente del medievalismo su questo argomento:
“È delle città come dei sogni: tutto l’immaginabile può essere sognato ma anche il sogno più inatteso è un rebus che nasconde un desiderio, oppure il suo rovescio, una paura. Le città come i sogni sono costruite di desideri e paure, anche se il filo del loro discorso è segreto, le loro regole assurde, le prospettive ingannevoli, e ogni cosa ne nasconde un’altra.”
Al termine della sessione di sabato mattina, come l’anno scorso, Federico Fioravanti (ideatore e direttore del Festival del Medioevo) e Giuseppe Maria Bianchi (Associazione Italia medievale), hanno presentato l’edizione 2019 del Festival del Medioevo, che si terrà dal 25 al 29 settembre, come ogni anno a Gubbio, ed il cui tema centrale sarà la donna.
In attesa della pubblicazione degli atti del convegno (questa è la prima edizione per la quale verranno realizzati), condividiamo il video della sessione di venerdì mattina:
L’appuntamento tradizionale della Società Tolkieniana Italiana attende i fan del Professore questo weekend: sabato 22 e domenica 23 giugno a Monopoli, in provincia di Bari. Divisa tra il castello Carlo V e la biblioteca Rendella, Hobbiton giunge quest’anno alla sua venticinquesima edizione, e nel suo lungo percorso ha viaggiato per tutta Italia, da San Daniele del Friuli a Barletta, cambiando numerose volte location.
Il castello Carlo V, che si affaccia sul mare, venne eretto nel 1552 dal vicerè Don Pedro de Toledo, come attesta lo stemma (che riporta anche la data) collocato sotto la loggia del bastione, l’aspetto attuale tuttavia risale al 1660 ed è opera della ristrutturazione del duca di Maddaloni.
L’ingresso alla manifestazione è gratuito, ma ora vediamo cosa è in programma per il weekend!
Il programma
Il castello Carlo V sarà aperto durante le due giornate dalle ore 10:00 alle 21:00 ed ospiterà una serie di attività, con particolare attenzione alla sfera ludica. Vi aspettano gli artisti Andrea Buongiorno, Mariantonietta Scalera e Daniele Axöl, stand, l’escape room e la “discussione con delitto” a cura di Fatti di Sogni, compagnia teatrale, gioco di ruolo nella zona esterna con ALA – Associazione Ludica Apulia. Nella Sala delle Armi del castello giochi da tavolo e di ruolo a cura dell’Associazione Ludica Finibus Terrae, giochi di miniature a cura della Associazione Ludica 99 Corsari e perfino dimostrazioni di realtà virtuale organizzate da Gaming Art. Sabato 22 si terrà anche un ciclo di conferenze presso la Biblioteca Rendella (in piazza Giuseppe Garibaldi 24):
ore 17:30 – Tolkien’s Library – Un viaggio nella biblioteca di Tolkien a cura di Oronzo Cilli
ore 18:00 – Presentazione del progetto “Biblioteca Silmarillion” di Angelica Toritto e Daniela Catozzella, e presentazione del progetto Associazione “Esgaroth” a cura di Antonio Primiano Di Maria
ore 18:30 – Tolkien e il retaggio classico tra Omero, Dante e Manzoni a cura di Vito Fascina
ore 19:00 – L’immaginario di J.R.R. Tolkien, dai romanzi ai social media a cura di Michele De Feudis
ore 19:30 – Da un “vizio segreto” alla subcreazione di Arda a cura di Gianluca Comastri
Sabato nell’area appositamente allestita con un palco, vicino alla biblioteca, si terrà una gara cosplay alle ore 18:30 e la sera, alle 21:00, il concerto “Le Stelle di Hokuto”. Anche la domenica non mancherà un appuntamento musicale, sempre alle ore 21:00, presso il pub “The King”, dove si esibirà il gruppo The Shamrocks.
Mi è stato chiesto di scrivere le avventure e le impressioni di un tolkieniano nella sua prima volta a Battle for Vilegis (dal 29 maggio al 2 giugno), il più grande evento larp (live action role play, gioco di ruolo dal vivo) in Italia.
Devo però ammettere che ho tergiversato un bel po’ prima di iniziare a buttare giù qualcosa. Perché? Semplicemente perché c’era tantissimo da dire ed il compito mi spaventava abbastanza!
Sono un giocatore di larp da vent’anni, dall’epoca delle armi fatte col materassino da campeggio, l’epoca dei costumi realizzati con quello che avevi in casa e degli equipaggiamenti che si compravano dall’Inghilterra perché in Italia non c’era niente.
Non ero mai stato a Vilegis prima, ma avevo sentito molto parlare di questo format di gioco, sinceramente mi chiedevo se mi sarebbe piaciuto, se fosse compatibile con il mio stile di gdr che dopo tanti ormai è difficile cambiare.
Per chi è esterno a questo mondo forse è opportuno fornire un po’ di contesto, sperando che tutti sappiano almeno a grandi linee cosa sia un gioco di ruolo. In Battle for Vilegis ci si veste e ci si trucca veramente come il personaggio che si è ideato e si interpreta, e se per i maghi questo significa una lunga tunica colorata, invece per i guerrieri significa portare addosso pezzi di una vera armatura dal peso di svariati chili. I personaggi (si parla di oltre mille partecipanti) sono divisi in veri e propri campi (ciascuno con una reale palizzata di legno, un portone d’ingresso e torrette d’osservazione per le guardie) ognuno dei quali rappresenta una delle casate nobili del mondo di Lunaria. Dette casate chiamano da ogni mondo del multi-universo degli eroi che siano allineati con i propri ideali, ad esempio gli eroi del campo di Argantis rappresentano il concetto della nobiltà. Molta della mia voglia di venire a provare questo tipo di gioco derivava dalla proposta di giocare nelle Nere Lame, il gruppo tolkieniano proveniente dalla Terra di Mezzo e militante nel campo di Brandis, che rappresenta l’ideale guerriero.
L’arrivo nella location di gioco, vicino a Vetralla (VT), non è avvenuto nel migliore dei modi: trascinare bagaglio, equipaggiamento da gioco e tenda sul terreno devastato dal fango è stata un’esperienza che classificherei come crimine contro l’umanità. Appena arrivato mi vesto, cerco la tenda delle Nere Lame ed inizio a sbrigare le formalità del nuovo arrivato.
Giunto al gate del campo, guardo fuori e mi rendo conto che stavolta qualcosa sarà diverso. Non so voi, ma per me fare larp significa riuscire, almeno per qualche minuto, a dimenticarmi di essere una persona di questo mondo e vivere l’incanto di essere altrove. Ecco, appena ho visto la piana fuori dal gate ho provato quella sensazione: gli altri accampamenti, le colline di erba verde coi campi in fondo, le tende e la vita della Cittadella … davvero mi hanno colpito profondamente.
Tuttavia niente sarebbe stato così bello se non avessi giocato in un grande gruppo: ora come ora non potrei immaginare la mia esperienza a Vilegis senza le Nere Lame. Eravamo uomini di Gondor, raminghi del nord, beorniani, nani e persino un’elfa Noldor ma tutti insieme abbiamo sperimentato la vita comune grazie alla sfortuna. Infatti il giorno del mio arrivo ha piovuto così tanto, ma così tanto, che ho sentito persino voci di corridoio sull’annullamento dell’evento: la nostra tenda comando di gruppo era la più fangosa del campo Brandis e questo ci ha costretto a darci da fare per renderla minimamente abitabile e per trovare un modo di vivere in un ambiente nel quale affondavamo fino a sopra le caviglie ad ogni passo.
Non avevo idea di quanto questo potesse cementare i rapporti tra le persone, così come uniscono i turni per tenere in ordine la cucina, sparecchiare, lavare le cose, ecc. La mia prima cena è stata a lume di candela, nell’umido, con pezzi di salsicce al sugo serviti in dei bicchieri … eppure c’era comunque qualcosa di drammaticamente epico. Ed adesso, tra i muri di cemento della mia città, posso solo sorridere pensando ai ricordi dei giorni appena trascorsi e sperare di tornare presto ad urlare al cielo “Senza meta: nessuna speranza!” e “Nere lame: lenire il dolore del mondo!“; con la voglia di combattere ancora con gli eroi venuti dalla Terra di Mezzo per deporre la corona della vittoria ai piedi di Alexandra Brandis. E non potrei non ricordare anche lei quindi: la Guardiana del campo, che ci ha trattato onorevolmente e, quando serviva, anche con pazienza. Che non ci ha fatto sentire servitori ma alleati, per quanto subordinati.
Mi sto sforzando di cercare le parole per descrivere quello che è successo, ma sono stati talmente tanti i momenti belli che elencarli tutti è impossibile: il cibo in game servito dalla nostra “cambusiera” che era superiore a quello di molte trattorie reali (lo spezzatino al sugo con le cipolle era una delle cose più buone mai mangiate durante un larp), le chiacchiere e le storie di eroi la sera davanti al fuoco (vi devo ancora la storia di Fëanor, lo so), le cariche sulla piana 300 contro 300 mentre ti chiedi come fa la gente “normale” a vivere senza questo tipo di emozioni, il cuore in gola mentre ti schieri sul campo di battaglia ed il nemico ti squadra in cagnesco, 35 dannati minuti di assedio contro non una ma due casate rivali e per poco non si vinceva comunque, le birre in Cittadella parlando di storia della Terra di Mezzo, quando le forze delle tenebre mi hanno posseduto ed ho combattuto per un breve tratto inneggiando all’Ombra e dopo mi sentivo sporco per davvero, l’armatura nuova fiammante comprata in Cittadella, la spedizione nella Cripta che pareva una casa dell’orrore, il sole dell’ultimo giorno che sembrava prenderci in giro dopo tutta quell’acqua, ma sopratutto ricordo ogni singolo sguardo, risata, burla e scontro dei ragazzi delle Nere Lame, ai quali sono fiero di appartenere. Tutto per prendersi un’insolazione da manuale ed andare via prima della proclamazione del campo vincitore. Quando torni da un larp e ti senti un magone dentro appena appaiono i palazzi di Roma a segnare che l’esperienza è finita … quando in macchina al ritorno rivedi nella mente le scene più belle che hai vissuto mentre la radio manda una canzone triste … allora è segno che tutto è andato nel migliore dei modi.
La mattina dopo mi sono svegliato ed il primo messaggio sul telefono è stato quella della vittoria di Brandis: non c’era modo migliore per finire questa esperienza.
Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questa splendida avventura: non vedo l’ora di tornare di nuovo a calcare la terra di Lunaria o della Terra di Mezzo assieme a voi. Dal profondo del cuore: siete stati fantastici, grazie di avermi fatto vivere questi momenti meravigliosi.
Nel 2019 un grande evento attende i tolkieniani di tutto il mondo: la Tolkien Society inglese celebrerà i 50 anni di attività e già si annunciano festeggiamenti in grande stile dal 7 all’11 agosto 2019. L’evento ha un un intero sito dedicato, con tanto di countdown per l’inizio delle celebrazioni, che quest’anno saranno in grande stile. Ma a impreziosire l’evento per gli appassionati italiani di J.R.R. Tolkien c’è una buona notizia: a questa edizione potranno ascoltare ben nove relazioni tenute da studiosi del Bel Paese.
La manifestazione
Ne avevamo già scritto a marzo scorso, ma riassumiamo le informazioni essenziali: la manifestazione si terrà a Birmingham, la città dove Tolkien trascorse la sua infanzia e adolescenza. Mercoledì 7 agosto l’evento inizierà nel lussuoso Macdonald Burlington Hotel, quattro stelle in pieno centro. Ci sarà ogni genere di intrattenimento: oltre le numerosissime conferenze, mostre artistiche, spettacoli teatrali, giochi, quiz, workshop, tavole rotonde, danze, il mercatino, un banchetto serale e molto altro ancora. Dal primo giugno i biglietti sono disponibili a prezzo pieno fino all’evento. I soci della Associazione Italiana Studi Tolkieniani e della Tolkien Society hanno un codice per ottenere uno sconto. Qui si trova l’elenco ufficiale delle conferenze e delle tavole rotonde e qui quello delle attività serali. . Per maggiori informazioni e dettagli sul programma della manifestazione vi invitiamo a consultare il sito ufficiale, dove inesorabile procede il countdown che scandirà l’inizio delle celebrazioni!
Quattro relatori AIST con 5 conferenze
Non era mai capitato in precedenza, nelle edizione del 1992, 2005 e 2012, che un così folto gruppo di studiosi si presentasse a tenere una relazione a uno degli eventi tolkieniani più frequentati al mondo. Ben nove studiosi, segno di una vitalità che negli ultimi anni è andata sempre più crescendo. Proviamo a passare in rassegna l’elenco dei relatori e dei loro argomenti, tenendo presente che quattro di loro sono soci AIST e che terranno cinque interventi. I nostri inviati sono: Claudio A. Testi che, insieme a due dei più prestigiosi studiosi tolkieniani al mondo – Tom Shippey e Thomas Honegger -, presenterà il volume in traduzione inglese “Tolkien and the classics” e poi con l’intervento “Tolkien and Aquinas”, in cui coniuga le sue due grandi passioni, ossia San Tommaso d’Aquino e Tolkien, in cui si mostrerà come lo scrittore inglese conosceva necessariamente alcune idee filosofiche dell’Aquinate, di cui possedeva anche una Summa Theologica con firme autografe e numerose annotazioni, probabilmente fatte di suo pugno. Lorenzo Gammarelli – “Depth by Paratext: How Forewords and Footnotes Helped J.R.R. Tolkien Develop a Secondary World in The Lord of the Rings”, un’analisi del modo in cui nel Signore degli Anelli Tolkien usa prefazioni e note per accrescere il “senso di profondità”. Gloria Larini in “Bilbo, Ulysses and the Greatness of the Unknown” collegherà alcuni aspetti de Lo Hobbit di Tolkien all’avventura di Ulisse nell’Odissea di Omero, mettendo in evidenza i concetti di grandezza e le caratteristiche di anarchia e di isolamento dei monstra, facendo leva sugli aspetti letterari che i due racconti hanno in comune, sulle immagini simili, sulle parole, che avvicinano la narrazione tolkieniana ai versi omerici. Infine, Marco Scicchitano in “The educational project ‘Le Nere Lame’ with Tolkien-based background” illustrerà il progetto “Le Nere Lame”, che utilizza come ambientazione fantastica di riferimento il mondo creato da Tolkien. Ma l’ambientazione tolkieniana viene usata non solo per scegliere nomi, classi dei personaggi e sfondo narrativo nel quale avviene il gioco, ma anche per attingere e ricrearne l’ambiente valoriale dove sono presenti temi centrali in educazione come la distinzione tra bene e male, la libertà, il valore del coraggio e dell’epica, il senso del sacrificio e la compassione, l’importanza dell’amicizia e della “Compagnia”, la responsabilità individuale in relazione alle esigenze dei tempi, la necessità di opporsi e combattere il Male, il pericolo dell’Ombra che incombe su ciascun uomo.
Gli altri relatori italiani
Tra gli altri relatori da notare due ricercatori universitari: Massimiliano Izzo – che fa ricerca in architettura informatica, banche dati e genetica presso l’Oxford e-Research Center, Università di Oxford – in “On the nature and corporeality of Elves and Fairies according to Tolkien”, parlerà di come lo scrittore inglese nelle sue opere tratti la natura e la corporeità di Elfi e Fate. Da parte sua, Enrico Spadaro – che sta conducendo un dottorato di ricerca a Aix-en-Provence per l’università di Aix-Marsiglia – con “To the origins of fairy-tales” si occuperà dello sviluppo e la diffusione dell’opera di Tolkien e della questione delle origini delle fiabe.
Seguono Oronzo Cilli che con Tom Shippey presenterà il volume “Tolkien’s Library: An Annotated Checklist” in cui, come si legge sulla quarta di copertina, «ciò che Oronzo ha fatto è, molto semplicemente, raccogliere ciò che si sa dei libri che Tolkien possedeva e leggeva» per giungere così ad avere «la migliore e più preziosa guida ai libri di Tolkien». Ancora Cilli in “Tolkien and Italy”, insieme a Giovanni Carmine Costabile, presenterà probabilmente le tematiche contenute nel suo precedente volume pubblicato in Italia per Il Cerchio “Tolkien e l’Italia” sulla lunga vicenda editoriale delle opere di Tolkien in italiano, dai rifiuti di Mondadori nel 1955 e 1962, alla pubblicazione con Astrolabio, dalle testimonianze di alcuni dei protagonisti italiani, all’adesione decennale di Tolkien alla Oxford Dante Society. Chiude l’elenco Padre Guglielmo Spirito, frate e sacerdote francescano di nazionalità argentina, docente di Teologia Spirituale all’Istituto Teologico di Assisi, che da anni divulga la spiritualità cattolica nelle opere di Tolkien. In “A ray of light: the theological vision of Letter 89”, il padre francescano spiegherà quali sono per l’autore le ragioni del valore de Lo Hobbit e del Signore degli Anelli e l’origine della parola “eucatastrofe”.
Il Tolkien 2019 sarà così l’occasione per festeggiare i 50 anni della Tolkien Society, ma anche il movimento italiano in forte crescita!
È proprio un periodo fortunato per gli Smial italiani: nei mesi passati vi abbiamo raccontato della nascita di tre nuovi gruppi, rispettivamente a Gubbio, a Pesaro, e in Trentino Alto Adige.
Quest’oggi invece vi parliamo di un’avventura tutta sarda: quella di S’Arda, fortunato gioco di parole reso possibile dall’articolo determinativo sardo “S’” eliso davanti al nome proprio “Arda”, mondo che ospita i continenti del legendarium. E con il nome S’Arda si sono uniti i due smial provinciali da poco attivi in Sardegna: gli Araldi di Alqualondë di Cagliari e la Compagnia del Westmarch di Sassari.
I due gruppi rimangono attivi e indipendenti, ma si propongono come fronte unico nell’ottica dell’organizzazione di eventi tolkieniani a livello regionale.
Per meglio presentarvi il progetto diamo voce alle due responsabili provinciali, Elena Sanna per Cagliari e Stefania Carta per Sassari.
Parlateci un po’ degli Smial provinciali. Elena Sanna: Gli Araldi di Alqualondë sono attivi da settembre 2018. Era da tanto tempo che volevo creare una realtà tolkieniana a Cagliari, ma non pareva mai il momento giusto: il gruppo facebook esiste da anni, ma non si era mai riusciti a organizzare nulla. Poi, galvanizzata dagli incontri della fantastica Compagnia dei Dúnedain torinese, cui ho avuto la fortuna di partecipare, ho deciso di prendere in mano la situazione a Cagliari, organizzando il primo incontro in un bellissimo parco nel cuore della città. Ora ci vediamo mensilmente per discutere di Tolkien davanti a una bella tazza di tè, e contiamo un nucleo fisso di cinque persone. Due di noi sono tolkieniani di lungo corso, mentre gli altri sono agli inizi delle letture, ma sempre precisi e attenti. Il nome l’abbiamo scelto perché volevamo una città di mare come la nostra bella Karalis, e perché la storia della nostra città è una storia sanguinosa, di conquiste. Stefania Carta: Continuavo a lamentarmi del fatto che in Sardegna non ci fosse un gruppo e non avessimo eventi a tema o seminari, finché Tolkien Italia non mi ha contattata all’inizio di dicembre 2017 per organizzare il Tolkien Toast. Allora su loro consiglio ho contattato Valerio, un altro utente sassarese molto attivo nella loro pagina fb e abbiamo fondato il gruppo e organizzato insieme il primo Tolkien Toast a Sassari. Il nome del gruppo è una mia invenzione, si basa su un gioco linguistico in lingua sarda. Inutile dire che non mi sembrava vero! Come Bilbo Baggins “mi ero res[a] conto che se c’era qualcosa da fare, doveva farla da solo e senza l’aiuto di nessuno”, è stato un po’ come partire per un’avventura, mi sono impegnata a fondo ogni giorno scrivendo e traducendo articoli, disegnando, editando citazioni, organizzando pic-nic a tema e incontri nelle date ufficiali quali il Reading Day, lo Hobbit Day e il Tolkien Toast.
Com’è nata l’idea di unire le forze? Elena Sanna: Devo dire che ho spesso pensato di organizzare qualcosa insieme, ma non avevo ancora raccolto bene le idee. E poi Stefania mi ha contattato… Stefania Carta: In realtà è stata un’idea di mia sorella, Ilaria, l’altra amministratrice della pagina, mio supporto morale e fidata consigliera. Mi trovavo in crisi per le attività del gruppo di Sassari (abitiamo tutti in diversi paesini della provincia e non è facile organizzare incontri e attività) quando Ilaria in modo logico mi ha esposto l’idea di formare un unico gruppo che conservasse la doppia polarità Sassari-Cagliari, e ne abbiamo discusso con grande serietà, così ho contattato Elena e le ho fatto la mia proposta. Sono estremamente contenta di aver trovato uno spirito affine e una partner in crime! Elena Sanna: Appena Stefania mi ha fatto la sua proposta, ho subito capito che quella era la strada da percorrere. Con i due Smial uniti, possiamo raggiungere molte più persone, e avvicinarle a Tolkien. Naturalmente ciascuno Smial mantiene un po’ d’indipendenza – che d’altronde scorre nelle nostre vene sarde – e organizziamo autonomamente gli incontri provinciali, anche perché spostamenti mensili sarebbero proibitivi. Ma ora che collaboriamo possiamo ampliare gli orizzonti, e contiamo di dare vita a una nuova realtà tolkieniana in Sardegna. Stefania poi, è un calderone ribollente di idee! Sono entusiasta di questo sodalizio, e del bel rapporto che stiamo costruendo. Mi sento quasi come stessimo fondando una nostra versione del T.C.B.S.!
Cosa avete in programma? Stefania Carta: Abbiamo moltissimi progetti ed ora che siamo uniti potete aspettarvi di sentire ancora notizie da noi! Sicuramente il gruppo verterà verso il bilinguismo italiano-sardo, almeno per quanto riguarda le comunicazioni nei post, per me è importante valorizzare la nostra lingua e impedirne il declino, penso che sia nello spirito tolkieniano. Ora non posso svelare quanto bolle in pentola, ma vi anticipo che con Elena stiamo cercando di organizzare il primo grande Hobbit Day Sardo anzi S’Ardo, nel magico bosco di San Leonardo (OR). Ovviamente i tolkieniani sardi e non residenti Di Là dall’Acqua sono “tre volte benvenuti” o meglio “tres bortas benebènnidos”! Elena Sanna: Direi che siamo proiettati in avanti, ma con almeno un piede ben saldo a terra. Intanto vi invitiamo a tenere d’occhio i nostri canali e, naturalmente, a unirvi ai gruppi provinciali. Chissà che l’Hobbit Day 2019 non si riveli davvero “una festa a lungo attesa”!
Vi invitiamo a contattare gli Smial provinciali degli Araldi di Alqualondë e della Compagnia del Westmarch senza esitazione per vivere la Terra di Mezzo con spirito sardo e godervi una serata tolkieniana in buona compagnia, e a seguire il progetto condiviso di S’Arda per scoprire gli eventi regionali.
Il canto degli Elfi, a giugno e sotto le stelle, è qualcosa di imperdibile, almeno se si tiene a queste cose.
(Lo Hobbit, J.R.R. Tolkien)
Giugno è alle porte ed è in arrivo un’altra estate tolkieniana: libri, arte e feste sono già in programma per questo mese, perciò è giunto il momento di organizzarsi e prendere nota per non perdersi nulla.
Ecco gli appuntamenti tolkieniani di giugno a cui l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani prenderà parte!
Le presentazioni de Il Fabbro di Oxford
Per tutto il mese ci accompagneranno le presentazioni dell’ultimo libro di Wu Ming 4, la raccolta di saggi dedicati a Tolkien pubblicata da Eterea Edizioni, Il Fabbro di Oxford. Dopo il successo al Salone Internazionale del Libro di Torino 2019, con la Sala Bronzo gremita ed il libro sold out, Il Fabbro di Oxford si sposta a Cesena per la prima tappa del tour di presentazioni che attende il suo autore. Assieme a Loredana Lipperini ed Emanuele Trevi, l’appuntamento è alle ore 15:00, presso il Teatro Bonci (Piazza Mario Guidazzi, 9), parte della più grande Festa di Rai Radio3 Realtà e immaginazione. Da Leonardo all’intelligenza artificiale, che durerà da venerdì 31 maggio a domenica 2 giugno. La seconda presentazione in programma si terrà a Bologna giovedì 6 giugno alle 18:00 presso la libreria Feltrinelli di Piazza Ravegnana, ed assieme al libro verrà anche presentato il viaggio in Inghilterra sulle orme di Tolkien organizzato da Boscolo viaggi e dalle Librerie Feltrinelli che avrà come guide proprio Wu Ming 4 e Roberto Arduini (presidente AIST).
Per il mese di giugno sono attualmente previste altre tre presentazioni, sulle quali vi forniremo ulteriori dettagli appena possibile:
Sabato 8 giugno alla ventottesima edizione di I Libri per Strada a Sarzana
Il primo giugno un altro appuntamento tolkieniano vi attende: la decima edizione di Sentieri Tolkieniani, la festa dedicata alla Terra di Mezzo organizzata dall’omonima Associazione Culturale Sentieri Tolkieniani. Sabato 1 e domenica 2 giugno, nel castello di Osasco troverete concerti, gioco di ruolo, falconeria, equitazione, un ricco mercatino a tema, un’area dedicata ai più piccoli, buona birra e cibo in abbondanza, un ampio programma di conferenze per due giorni in cui immergersi nella fantasia e viverla in tutti i modi possibili. Noi non mancheremo: ci troverete col nostro stand, per il terzo anno consecutivo, con il nostro stand di pubblicazioni tolkieniane, mentre alcuni dei nostri soci proporranno degli interventi, tra cui la presentazione del volume Tolkien e i Classici II.
Draghi Dracones Dracarys!, la mostra alla Tana
Dal 15 di giugno una nuova mostra vi attende al Centro Studi – La Tana del Drago di Dozza (BO): Draghi Dracones Dracarys! I draghi tra letteratura e folclore, una mostra interamente dedicata alla figura del drago attraverso i secoli, le differenti culture e le interpretazioni che ne hanno dato tanti autori. Una rassegna che non poteva essere ospitata in luogo più appropriato della galleria d’arte del centro studi dedicato al fantastico, in via xx settembre 2. Tre sono gli artisti che esporranno le loro opere: Livia De Simone, Davide Romanini e Davide Frisoni, i primi due già presenti a Dozza, nella rocca sforzesca, durante Fantastika 2018. Sabato 15 l’apertura sarà alle ore 18:00, vi aspettiamo numerosi!
La mostra resterà allestita fino al 27 ottobre.
L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Dozza, con la collaborazione della Fondazione Dozza Città d’Arte, che ringraziamo vivamente.
Dopo aver condiviso coi nostri lettori la prefazione di Rialti, Accogliere il visitatore, all’ultimo libro di critica tolkieniana di Wu Ming 4, Il Fabbro di Oxford, abbiamo il piacere di annunciare l’inizio del tour di presentazioni che seguirà il debutto al Salone Internazionale del Libro di Torino: la prima tappa sarà il primo giugno a Cesena, in occasione della Festa di Rai Radio3, assieme alla presentatrice radiofonica, giornalista e scrittrice Loredana Lipperini, da anni molto attiva in ambito tolkieniano, e a Emanuele Trevi, critico letterario e scrittore.
La prima tappa: il tour ha inizio!
L’appuntamento è sabato 1 giugno alle ore 15:00, presso il Teatro Bonci (Piazza Mario Guidazzi, 9) di Cesena, scopriremo cosa riserva ai suoi lettori Il Fabbro di Oxford: Wu Ming 4 esplora, nei dieci saggi in cui si articola il volume, il modo in cui Tolkien, fabbro di racconti ed orafo della parola, crea: crea storie e personaggi straordinari che permettono il dipanarsi del suo arazzo narrativo, dove risplendono come fili d’oro fini espressioni di pensiero ed emozioni anche nel più casuale dei loro gesti. Dalla rapporto con la mitologia nordica, con i suoi ideali ed i suoi eroi, alla rappresentazione della donna, dalla regalità di Aragorn alla modernità nella Contea, il libro esamina l’operato del Professore e durante la presentazione con l’autore si vedrà come realtà e immaginazione si combinano ed influenzano negli scritti di Tolkien.
Nell’attesa di sabato, i lettori incuriositi posso trovare un altro assaggio della raccolta sul sito l’Indiscreto, dove è stato pubblicato un estratto dal settimo saggio, Lúthien e le altre: i personaggi femminili nel mondo di J.R.R. Tolkien.
La conferenza è parte della Festa di Rai Radio3, che durerà tutto il weekend, da venerdì 31 maggio a domenica 2 giugno: tre giorni di musica, dibattiti e spettacoli uniti dal filo conduttore del tema scelto per quest’anno, Realtà e immaginazione. Da Leonardo all’intelligenza artificiale.
Presto seguirà la seconda tappa del tour, una presentazione a Bologna. Continuate a seguirci per scoprire l’intero calendario degli incontri con il Fabbro di Oxford!
I relatori
Wu Ming 4 è uno dei soci fondatori dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, ed il professore oxoniense figura tra i personaggi del suo romanzo Stella del Mattino (Einaudi 2008), e nel racconto Figlia del crepuscolo (Speachless Magazine #2, 2012). Il suo saggio più noto è Difendere la Terra di Mezzo, la cui seconda edizione è uscita nell’autunno 2018 (casa editrice Odoya), ma le sue pubblicazioni e conferenze sulla materia tolkieniana sono numerose. Ha tenuto vari interventi sull’opera tolkieniana all’interno di convegni universitari in tutta Italia, l’ultimo dei quali, La Generazione Perduta: miti che nascono dalla Grande Guerra. J.R.R. Tolkien, C.S. Lewis e l’esperienza degli autori inglesi nel primo conflitto mondiale, si è tenuto nel 2016 presso la Sala Convegni Unicredit a Verona. Nel 2017 ha preso parte alla terza e quarta puntata del programma radio Tolkien: un viaggio inaspettato condotto da Loredana Lipperini e Arturo Stàltieri, all’interno di Pantheon di Rai Radio3. Nell’autunno 2018 ha tenuto un laboratorio intitolato Lo Hobbit: un viaggio di crescita personale., nell’ambito dei corsi di letteratura inglese presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’università di Trento.
Loredana Lipperini è giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica. Con una carriera pluridecennale alle spalle ricca di successi professionali, è conosciuta principalmente per il ruolo di conduttrice di Fahrenheit su Radio Tre; ha ospitato nella sua trasmissione diversi esperti del mondo tolkieniano italiano, aiutando così in prima persona la diffusione dell’opera del Professore di Oxford sul nostro territorio nazionale. Da sempre appassionata del fantastico, ha prestato la sua penna alla scrittura di 4 romanzi Urban Fantasy e Dark Fantasy, pubblicati con lo pseudonimo di Lara Manni tra il 2009 e il 2013, tra i quali ricordiamo quello d’esordio, Esbat. È autrice del blog Lipperatura, dove tratta argomenti legati a temi di attualità e di cultura.
Emanuele Trevi è critico letterario e scrittore. Editor e autore di saggi e narrativa, il suo primo romanzo è stato I cani del nulla. Una storia vera (Einaudi, 2003). Con il libro Senza verso. Un’estate a Roma (Laterza, 2004) sul poeta Pietro Tripodo, ha vinto il Premio Sandro Onofri. La sua ultima opera, presentata durante la Festa di Rai Radio3, è Sogni e favole (Ponte alle grazie, 2019). È stato direttore creativo (con Arnaldo Colasanti) della Fazi editore, ha curato una collana presso Quiritta editore e, con Marco Lodoli, l’antologia scolastica Storie della vita edita da Zanichelli. Ha inoltre curato le edizioni di numerosi volumi: da Istruzioni per l’uso del lupo (Castelvecchi, 1994 e 2002) alle introduzioni a I racconti delle fate e Le fiabe francesi della Corte del Re Sole di Charles Perrault a Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi (Newton Compton Editori).
Collabora alla trasmissione Lucifero di Radio 3 e ha scritto per riviste quali Nuovi argomenti, Il caffè illustrato e quotidiani quali la Repubblica, la Stampa e Il Manifesto.
Giugno è tempo di feste tolkieniane, non solo per i fan italiani, che inizieranno il mese con la decima edizione di Sentieri Tolkieniani a Osasco (1 e 2 giugno), ma anche in Germania, dove la Deutsche Tolkien Gesellschaft (la società tolkieniana tedesca) è sempre molto attiva: dal 14 al 16 giugno si terrà l’undicesima edizione dei Tolkien Tage, un intero weekend dedicato alla Terra di Mezzo organizzato dalla DTG e dal gruppo Tolkien Niederrhein. L’evento si terrà a Pont, frazione di Geldern, città tedesca conosciuta in italiano come Gheldria, nella Renania Settentrionale-Vestfalia, vicina al confine con i Paesi Bassi. Ospitata nel centro sportivo di Pont (Sport- und Freizeitgelände Eichental Pont, Bruchweg 58 – 64, 47608 Geldern), l’evento si preannuncia ricco di proposte per i gusti di tutti gli amanti della Terra di Mezzo: scopriamo quali!
Tre giorni tolkieniani a Gheldria
Durante i Tolkien Tage, le giornate dedicate alle opere del Professore, gli ospiti cominceranno a immergersi nella Terra di Mezzo già da venerdì sera: in collaborazione con il Teatro Goli della città di Goch, verrà allestito un cinema all’aperto dove sarà proiettato il secondo film della trilogia diretta da Peter Jackson, Le Due Torri (in tedesco, con sottotitoli in inglese), su un maxischermo di ben 50 metri quadrati. L’ingresso sarà possibile dalle ore 20:00, ma la proiezione avrà inizio solo quando sarà sufficientemente buio.
Venerdì sera sarà aperta solamente la parte destinata alla gastronomia del mercato.
Per tutte le giornate di sabato e domenica, a partire dalle 10:00 di mattina, i visitatori della festa potranno perdersi tra Elfi, Nani, Orchi e ranger, provare il tiro con l’arco, giochi da tavolo e videogiochi a tema tolkieniano, vedere una mostra di vari artisti, partecipare al concorso Elemmírë per il miglior costume o scoprire come realizzare il proprio. Che si ami la vita all’aria aperta o si preferiscano attività più sedentarie, non mancheranno le proposte: si potranno ammirare splendidi destrieri e rapaci, approfondire come viene fatto l’idromele ed intagliare il proprio corno da cui berlo, oppure dedicarsi alla conoscenza nella biblioteca appositamente allestita con libri su e di Tolkien o seguendo le numerose conferenze in programma nei due giorni. Non mancherà la musica, con le band Fafnir, Faelend e Verus Viator, né l’arte con gli illustratori Jenny Dolfen (vincitrice del premio per la miglior opera d’arte ai Tolkien Society Awards 2018), Poul Dohle e Renata Späth. Ampio spazio sarà riservato agli artisti, con i 750 metri quadrati della Casa delle Arti (Haus der Künste), la tenda dove si terranno presentazioni ed anche la mostra del progetto DTG Tolkiens Facetten (Sfaccettature tolkieniane) dove artisti estranei a Tolkien sono stati invitati a rappresentare J.R.R. Tolkien nel loro stile: quindici di queste opere saranno mostrate al pubblico per la prima volta.
I bambini potranno esplorare il mondo di Tolkien con un programma appositamente pensato per loro, e tutti assieme ci si potrà rifocillare, bevendo e mangiando come nelle migliori locande della Terra di Mezzo, magari stringendo nuove amicizie tra tolkieniani, magari partecipando al quiz o alla lotteria organizzati.
Le conferenze
SABATO 15 GIUGNO
“Al Puledro Impennato” (Zum Tänzelnden Pony)
– 11:45 – Dr. Oliver Bidlo, Fantasy und Eskapismus – Flüchten Tolkienleser aus der Realität? (Fantasy ed escapismo – I lettori di Tolkien fuggono dalla realtà?)
– 12:30 – Carola Oberbeck, Tolkien und die Edda (Tolkien e l’Edda)
– 14:15 – Stefan Servos, Mittelerde geht in Serie (La Terra di Mezzo – entra in produzione)
– 15:30 – Friedhelm Schneidewind, Sampo & Silmaril – Über Tolkien und die Kalevala (Sampo & Silmaril – Riguardo a Tolkien e il Kalevala )
– 17:15 – Gondor vs Mordor, un quiz su Tolkien – M. Aubron-Bülles vs F. Schneidewind (Moderatore: Myk Jung)
Al “Drago Verde” (Grüner Drachen)
– 11:15 – Beatrice Noack, Hobbit- und Herr der Ringe Tarot (I Tarocchi de Lo Hobbit e del Signore degli Anelli)
– 12:30 – Andreas Zeilinger, Völker und Volksgruppen in Mittelerde zur Zeit des Ringkriegs (Popoli e gruppi etnici nella Terra di Mezzo al tempo della Guerra dell’Anello)
– 14:15 – Dr. Christian Weichmann, Zurück nach … Númenor – Tolkiens Zeitreisen
(Ritorno a…Númenor – I viaggi nel tempo di Tolkien)
– 15:30 – Dr. Frank Weinreich, Die Philosophie der Phantastik (La filosofia del fantastico)
DOMENICA 16 GIUGNO
“Al Puledro Impennato” (Zum Tänzelnden Pony)
– 12:00 – Marcel Aubron-Bülles, Tolkien – die Ausstellung: Oxford, New York & Paris (Tolkien – la mostra: Oxford, New York & Paris)
– 13:30 – Dr. Oliver Bidlo, Die Grenzen von Mittelerde (I confini della Terra di Mezzo)
– 15:00 – Dr. Frank Weinreich, Die Wahrheit über Tom Bombadil (La verità su Tom Bombadil)
– 16.30 – Friedhelm Schneidewind, Die Musik der Hobbits (La musica degli Hobbit), con musica dal vivo
Al “Drago Verde” (Grüner Drachen)
– 12:00 – Dr. Christian Weichmann, Bibliotheken, Tempel, Panzer & Drachen. Tolkiens Leben im Werk (Biblioteche, templi, carri armati e draghi. La vita di Tolkien nelle opere)
– 13:30 – Myk Jung, Mittelerde, Landkarten und ich (Terra di Mezzo, mappe ed io)
– 15:00 – Betty Finke, Mythische Archetypen im Herrn der Ringe (Archetipi mitici nel Signore degli Anelli)
– 16:30 – Stefan Servos, Mittelerde geht in Serie (La Terra di Mezzo – entra in produzione)
Il biglietto per la sola sera di venerdì è di 6 euro, mentre l’ingresso giornaliero per sabato e domenica è rispettivamente di 9 e 8 euro. In prevendita il biglietto cumulativo di tre giorni è di 18 euro, di 15 per le due giornate di sabato e domenica. L’ingresso è gratuito per i bambini fino a 12 anni e i portatori di handicap.
Per il primo anno sarà possibile pernottare all’interno della manifestazione: saranno disponibili 50 posti per due o tre persone, a 50 e 70 euro, con la propria tenda. È possibile anche noleggiare una tenda per quattro persone a 120 euro, o affittare un posto per dormire in una tenda a 30 euro. È necessario prenotare in anticipo, e nel costo del pernottamento non è incluso il biglietto d’ingresso.
Infine, un altro modo per immergersi nell’atmosfera del weekend sarà l’uso della valuta che Tolkien creò per Gondor, con l’introduzione di quattro tagli di monete acquistabili all’entrata o al punto informazioni: 1/2 Tharni = 50 centesimi, 1 Tharni = 1 Euro, 1 Castar = 2 euro, 2 Castar = 4 euro.
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