Sarà un viaggio deluxe, nello stile di uno dei più grandi tour operator italiani qual è Boscolo viaggi, in joint venture con le Librerie Feltrinelli (a questo link i dettagli tecnici del viaggio). Sarà un viaggio nell’Inghilterra profonda, seguendo le tracce di Tolkien. Non soltanto quelle biografiche, ma anche quelle paesaggistiche e letterarie.
Ma sarà anche molto di più. Sarà un vero e proprio seminario itinerante, che sfrutterà i luoghi per raccontare la vita e l’opera del padre della narrativa fantasy contemporanea, con due guide-relatori d’eccezione: Roberto Arduini (presidente dell’AIST) e Wu Ming 4 (autore de Il Fabbro di Oxford e Difendere la Terra di Mezzo).
Per sei giorni, dal 9 al 14 settembre, gli accompagnatori condurranno i viaggiatori in un percorso a tappe, a ciascuna delle quali corrisponderà un intervento o un lettura legata al luogo in questione. In questo modo si ripercorrerà la formazione e la vita letteraria di Tolkien attraverso ciò che i luoghi e il paesaggio evocano. Un’esperienza che si colloca all’intersezione tra letteratura e psicogeografia, una quest tra luoghi noti e meno noti al grande pubblico, alla ricerca di uno dei grandi autori del Novecento.
È proprio il dato esperienziale quello su cui questo viaggio scommette. È l’idea che studiare un autore attraverso i luoghi della sua vita o della sua ispirazione, farlo con un esperto della materia e uno scrittore come compagni di viaggio, possa essere qualcosa di unico e di straniante, all’insegna delle vicinanze creative e della condivisione.
Due classi alla scoperta dei draghi
L’Associazione Italiana Studi Tolkieniani è da anni impegnata in progetti destinati a portare Tolkien nelle scuole, come i due attualmente in corso a Ferrara, nell’Istituto di Istruzione Superiore “Guido monaco di Pomposa” di Codigoro e al Liceo Statale “Enrico Fermi” di Cecina, ma la settimana scorsa è stata la sede dell’associazione ad accogliere i giovanissimi alunni di due classi, una delle tappe del percorso all’interno del borgo medievale di Dozza (in provincia di Bologna) alla scoperta della creatura leggendaria più amata ed ammirata di tutte: il drago.
“Un drago non è una fantasia oziosa. Quali che possano essere le sue origini, nella realtà o nell’invenzione, nella leggenda il drago è una potente creazione dell’immaginazione, più ricca di significato che il suo tumulo d’oro.”
(Beowulf: mostri e critici, J.R.R. Tolkien)
Una lettera di Tolkien all’asta per beneficenza
Anche a distanza di tanti anni dalla sua scomparsa, a suscitare l’interesse non sono solo le opere narrative del Professore a destare grande interesse: la sua corrispondenza, ad esempio, stimola sempre la curiosità dei fan. Agli inizi del 2018 è stata pubblicata la nuova traduzione dell’epistolario tolkieniano, ma esso propone comunque quella che è una selezione dal gran numero di lettere che Tolkien scrisse in vita: non di rado accade che una delle sue epistole faccia la sua comparsa sul banco di una casa d’aste, per la gioia dei collezionisti di tutto il mondo. Dopo la lettera che rivela le origini della famiglia Tolkien, l’ultima a riaffiorare dalle nebbie del tempo è apparsa sul sito della casa d’aste Bonhams, per gentile concessione del professor Chick Wilson che ha destinato i proventi ad una nobile causa: sostenere una casa di riposo.
Tolkien Archive con Catherine McIlwaine
Curatrice della mostra inglese Tolkien: Maker of Middle-earth (di cui potete leggere il nostro resoconto qui), nonché Tolkien Archivist presso le Bodleian Libraries di Oxford da ben 16 anni, Catherine McIlwaine sta per arrivare in Italia: il 18 e 19 maggio a Barletta, per un weekend in cui scoprire il Tolkien Archive, i manoscritti che conserva, come sia giunto alla Bodleian ed altro ancora. L’evento, intitolato Tolkien Archive: Un arazzo dalle filature mitiche e intarsi elfici, è organizzato dal collezionista e studioso Oronzo Cilli, con il patrocinio della Città di Barletta ed il supporto dell’Archivio di Stato – Sezione di Barletta, della Biblioteca Comunale di Barletta “S. Loffredo”, dell’Associazione del Centro di Studi Normanno-Svevi e di varie associazioni tolkieniane quali la Tolkien Society, la Società Tolkieniana Italiana, Eldalie, Tolkien Italia e lo Smial Cavalieri del Mark.
Ecco gli appuntamenti AIST del maggio 2019!
Maggio si prospetta un mese intenso per l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, ma non solo per noi: i tolkieniani che ci seguono ci troveranno impegnati su tanti fronti tra Piemonte ed Emilia-Romagna. Ci aspettano tante conferenze, con relatori italiani e stranieri, ricorrenze di lunga data come quello dei TolkienLab e, immancabili, alcune novità.
È arrivato il momento di organizzarsi!
Gli antenati di Tolkien? Venivano dalla Prussia
Ogni volta che una lettera inedita legata a J.R.R. Tolkien viene scoperta, vengono a galla nuovi dettagli sulla sua vita. Questa volta una lettera che risale al 1951 evidenzia come lo scrittore inglese (e ancora di più suo figlio Michael) fossero interessati e attivi nella ricerca delle origini della propria famiglia. Tolkien conosceva in parte l’albero genealogico del ramo paterno della sua famiglia, perché dopo della morte del padre i rapporti si erano molto raffreddati a causa della conversione della madre al cattolicesimo. Sembrano però essere confermate invece le ricerche di Ryszard Derdzinski, studioso polacco che dal 2010 è riuscito a risalire le tracce degli antenati di Tolkien indietro fino al XVI° secolo in Prussia orientale.
12 Maggio: Viaggio nella Terra di Mezzo 2019
Il 12 maggio torna il consueto appuntamento Un Viaggio nella Terra di Mezzo, organizzato dal FAI Giovani di Novara e patrocinato dal comune di Galliate (NO), a cui prendono parte ormai da anni varie realtà del mondo tolkieniano italiano, come l’associazione di rievocazione tolkieniana La Quarta Era, l’Associazione culturale Sentieri Tolkieniani ed anche noi dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani.
Alla manifestazione saranno presenti in qualità di ospiti scrittori, studiosi artisti e cosplayers che gravitano intorno al mondo tolkieniano italiano, e il programma, vario e dettagliato, è l’ideale per tutti gli appassionati di fantasy, medioevo e fantastico, che possono scegliere il proprio campo e approccio preferito.
Ma vediamo nel dettaglio in cosa consiste questo nuovo Viaggio nella Terra di Mezzo!
Salone del libro 2019, ecco il programma AIST
Per il terzo anno di seguito, l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani si prepara a prendere parte alla 32° edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino.Da giovedì 9 a lunedì 13 maggio avremo il piacere di partecipare ad uno dei festival culturali più grandi e prestigiosi d’Italia, con più di 125.000 visitatori e ben 1.000 espositori, tra grandi editori e case editrici nascenti, per le quali è un’importante occasione di far conoscere le proprie pubblicazioni. Evento che è anche la più grande libreria italiana al mondo, ci troverete con le opere tolkieniane e i libri dei grandi studiosi che vi si sono dedicati, compresa l’edizione italiana di Tolkien e la Grande Guerra di John Garth tra le fonti principali per il il biopic Tolkien, in uscita a maggio nelle sale inglesi e americane: vi aspettiamo al padiglione 1 stand C47!
Per ulteriori aggiornamenti, segnaliamo anche la pagina facebook dell’evento “L’Aist al Salone Internazionale del Libro di Torino”.
Scompare Bill Gray, fondò il Sussex Centre
Dopo la scomparsa il 22 marzo 2019 di Jared Lobdell, uno dei pionieri degli studi tolkieniani, torniamo ad annunciare un’altra triste scomparsa. Stavolta è stato il professor William (Bill) Gray a morire, in casa lunedì 8 aprile scorso dopo una lunga malattia, lasciando sua moglie Lorna e i bambini Jonathan, Rebecca e Rosanna. Il professor Gray – o Bill come si faceva chiamare da chi come noi che lo conosceva di persona – ha insegnato all’Università di Chichester nel Regno Unito per più di 35 anni, fino al dicembre del 2016 quando per un ictus inaspettato e grave è stato costretto a ritirarsi dalla vita universitaria.
Biopic, la Tolkien Estate prende le distanze
A pochi giorni dall’anteprima mondiale del 29 aprile di Tolkien, il film biografico che si concentra sugli anni in cui lo scrittore inglese frequentò l’università di Oxford, conobbe Edith Bratt, la sua futura sposa e fu soldato nella Grande Guerra, gli eredi prendono le distanze della pellicola. Il film, che uscirà il 3 maggio nelle sale cinematografiche in Gran Bretagna, il 10 maggio negli Stati Uniti e soltanto il 26 settembre in Italia, è diretto da Dome Karukoski e vede due giovani attori britannici come protagonisti: Nicolas Hoult e Lily Collins.
Lords for the Ring 2019: la Tavola di aprile
Il progetto Lords for the Ring – Tolkien Art Calendar nasce nel 2016 da un’idea di Paolo Barbieri, che ha coinvolto l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani e Lucca Comics and Games: da allora il calendario d’arte tolkieniana italiana ha portato nelle case di tutti coloro che hanno scelto di sostenere questa iniziativa le creazioni dei più grandi artisti del fantasy italiano. Paolo Barbieri, Ivan Cavini, Alberto Dal Lago, Edvige Faini, Angelo Montanini, Dany Orizio e Lucio Parrillo: una pluralità di voci, un coro che ha dato una nuova forma alla Terra di Mezzo dopo che l’immaginario dei film di Peter Jackson era divenuto uno standard a cui moltissimi sceglievano di aderire.
La terza edizione del calendario ha segnato una svolta, un ulteriore rinnovamento, proponendo una monografia dedicata all’artista dozzese Ivan Cavini ed una delle novità di quest’anno è stata la preparazione di alcune note sulle illustrazioni realizzate, un dietro le quinte artistico che spiega scelte compositive e contestualizza le scene all’interno del Signore degli Anelli.
Dopo aver registrato, in collaborazione con Radio Gente Nerd, due interviste al pittore in merito alle quattro tavole delle edizioni precedenti (A Casa di Beorn e Io non sono un uomo per il 2017 e Celebrimbor e Sauron forgiano gli anelli del potere e L’arrivo degli Stregoni nella Terra di Mezzo per il 2018), che potete trovare sulla pagina facebook dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, affronteremo il 22 di ogni mese la tavola ad esso dedicata, con le dichiarazioni dell’autore ed ulteriori approfondimenti. Potete già trovare qui l’articolo dedicato all’immagine di gennaio, qui quello su febbraio e qui la tavola di marzo.
Patrick Curry arriva in Italia con 3 incontri
Dopo la traduzione italiana del saggio Defending Middle-earth pubblicata col titolo Tolkien. Mito e Modernità nell’ottobre 2018 per i tipi della Bompiani, l’autore del noto volume di critica, Patrick Curry, si appresta a intraprendere agli inizi di maggio un tour tutto italiano: tre date, attraversando il centro-nord Italia, fermandosi a Dozza, Roma e Firenze per presentare il proprio libro assieme ad traduttori, studiosi e giornalisti, ed incontrare gli appassionati tolkieniani.
Il mondo di Tumblr e le fanzine tolkieniane
Nel mare magnum del fandom tolkieniano (vi abbiamo parlato qui e qui del fenomeno e della sua portata creativa) quello che si raccoglie intorno al social network Tumblr è una realtà nuova e interessante. Si tratta di una piattaforma di microblogging il cui punto di forza sta nel sistema di tag navigabili, che permette di instaurare rapporti sulla base di interessi comuni. Lì si è creata una nicchia di artisti tolkieniani – sia scrittori che illustratori – il cui approccio vario e diversificato merita attenzione.
Sono presenti autori di fanfiction (queste ultime a volte estremamente attente al canone tolkieniano, spesso con un focus su personaggi minori od oscuri) ma anche autori di meta, l’equivalente di Tumblr dei saggi brevi, caratterizzati da linguaggio spesso non accademico, e anzi molto alla mano, ma che affrontano diversi argomenti con precisione e attinenza ai testi. E poi vi sono gli illustratori: si va dai più deferenti al canone a quelli interessati alle tematiche queer, passando per interessanti commistioni quali per esempio raffigurazioni dei Valar come esseri molto più alieni e altri rispetto a quello che l’arte ufficiale ci permette di figurarci, oppure
interpretazioni della Terra di Mezzo come un calderone multiculturale di popoli.
Su Tumblr insomma si aderisce in pieno allo spirito della famosa lettera a Milton Waldman del 1951, in cui Tolkien auspicava: “Alcuni dei racconti più vasti li avrei raccontati interamente, e ne avrei lasciati altri solo abbozzati e sistemati nello schema d’insieme. I cicli sarebbero stati legati in un grande insieme, e tuttavia sarebbe rimasto lo spazio per altre menti e altre mani che inserissero pittura e musica e dramma.”
Il Fabbro di Oxford, il nuovo libro di WM4
È facile intravedere somiglianze tra il protagonista del racconto Il Fabbro di Wootton Major ed il suo stesso autore, viandanti nel Paese delle Fate, e come un minuzioso fabbro, un orafo della parola, Tolkien ha modellato il mondo meraviglioso della Terra di Mezzo, un mondo in cui le sue lingue inventate potessero esistere e trovassero popoli che le parlassero. Compito non facile, la subcreazione, eppure estremamente affascinante e in tanti oltre ad ammirare il risultato finale sono incuriositi dalla mano e dalla mente che operavano nel plasmare l’opera tolkieniana. Siamo quindi lieti di poter annunciare l’uscita di un nuovo libro dedicato al professore d’Oxford, per i tipi di Eterea Edizioni: si tratta di una raccolta di saggi di Wu Ming 4, noto scrittore e tra i membri fondatori dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, intitolata Il Fabbro di Oxford. Scritti e interventi su Tolkien. La data di uscita è il 9 maggio e il libro verrà presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino, a cui vi consigliamo di non mancare.
Simonson, tradurre Tolkien in spagnolo

Riportiamo oggi l’intervista fatta da José R. Montejano nella traduzione di Stefania Carta (potete trovare qui il testo originale), della quale abbiamo già proposto in passato l’intervista a Eduardo Segura, professore dell’Università di Granada ed uno dei massimi studiosi di Tolkien. Ringraziamo ancora una volta Stefania, giovane traduttrice sarda laureata in mediazione linguistica e culturale, responsabile del gruppo facebook degli appassionati di Tolklie “S’Arda: La Compagnia del Westmarch”, ed auguriamo a tutti una buona lettura.
Scompare Lobdell: con lui iniziarono gli studi tolkieniani
«Oggi è stata annunciata la dipartita di Jared Lobdell…». A dare l’annuncio in Italia – riportando il messaggio della nipote di Lobdell, Elizabeth Schulz Brandt – è stato per primo Gabriele Marconi, sensibile e attento esperto di cose tolkieniane che ha fatto una breve descrizione dello studioso scomparso: «Lobdell ha cominciato il suo rapporto con Tolkien appena ventenne, quale uno dei suoi corrispondenti epistolari, dagli Stati Uniti, quando ancora la popolarità di Tolkien non era esplosa. In preparazione del Compass, per la pubblicazione della celebre Nomenclature, Lobdell prese contatti con Christopher Tolkien da cui poi si sviluppò un’amicizia. Da allora Lobdell è stato una costante dell’ambiente tolkieniano americano ed internazionale, sia per quanto riguarda l’area accademica, sia per gli appassionati… Lui, che a tanti ha indicato la direzione per orientarsi a Tolkien, possa essere giunto a destinazione». La bella immagine fatta da Gabriele Marconi ha bisogno però di qualche approfondimento.
L’AIST cresce e rinnova il suo Direttivo
L’Associazione Italiana Studi Tolkieniani cresce e si rinnova. È finito un ciclo, ne comincia un altro. Si è infatti svolta domenica 24 marzo 2019 l’assemblea dell’AIST e dopo i quattro anni statutari si sono rinnovate tutte le cariche associative. La grande novità è la partecipazione dei soci alla riunione, presenti in oltre il 60% degli iscritti – segno di una volontà di essere molto attivi nelle scelte strategiche dell’associazione nei prossimi anni a venire. Ma un’altra grande novità è l’esito delle votazioni.
Tolkien Society Awards 2019: ecco i vincitori
La Tolkien Society ha finalmente annunciato i vincitori dei suoi Awards 2019! Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, ecco una breve spiegazione: ogni anno la Society seleziona le eccellenze nel campo degli studi tolkieniani, ma anche del semplice fandom. Le nominations vengono raccolte dal pubblico che segue le iniziative dell’associazione, per poi venire scremate ed infine sottoposte ad un voto online.
I vincitori di quest’anno sono stati annunciati durante la cena annuale della Tolkien Society, tenutasi a Londra il 6 aprile.
Claudio Testi replica su Provvidenza e “Destino”
Dopo aver reso nota, con piacere, l’uscita del ventunesimo numero della rivista Endòre, pubblichiamo oggi una riflessione del nostro vicepresidente Claudio Antonio Testi su uno degli articoli in esso contenuti, ovvero Provvidenza e “Destino” tra Tolkien e Socrate di Mattia Lusetti. La Provvidenza nell’opera del Professore è uno degli aspetti trattati nel libro di Testi interamente dedicato alla questione religiosa in Tolkien, Santi Pagani nella Terra di Mezzo di Tolkien, e alla quale lo studioso ha dedicato numerose conferenze, anche in ambito internazionale.
Con le migliori premesse, vi auguriamo una buona lettura!
Tolkien alla IX Festa di Scienza e Filosofia
Tolkien tra filosofi e scienziati: quest’anno si parla del professore oxoniense anche alla Festa della Scienza e della Filosofia, che si terrà a Foligno da giovedì 11 a domenica 14 aprile. Appuntamento giunto alla sua nona edizione, questa manifestazione è organizzata dal Laboratorio di Scienze Sperimentali, dal Comune di Foligno e dall’Associazione Oicos riflessioni, in collaborazione con la Regione Umbria.
Siamo abituati a sentir parlare di Tolkien in contesti tendenzialmente umanistici, tra convegni universitari e festival dedicati alla letteratura e alla storia, ma il Professore era un uomo che teneva in grande considerazione le scienze, come si evince dal suo saggio Sulla Fiabe da cui viene l’ormai famosa citazione “La Fantasia è una naturale attività umana, la quale certamente non distrugge e neppure reca offesa alla Ragione; né smussa l’appetito per la verità scientifica, di cui non ottunde la percezione. Al contrario: più acuta e chiara è la ragione, e migliori fantasie produrrà”.
Da bambino, la madre Mabel si premurò di fornire al figlio le basi, oltre che del latino e del francese, anche della botanica, mentre la zia Jane Suffield (Jane Neave una volta sposata), insegnò geometria al giovane John e fu professoressa di scienze alla King Edward’s Foundation Bath Row School dal 1892 fino al 1905.
Gollum protagonista di un nuovo videogioco
Il 25 marzo è stato annunciato, un po’ a sorpresa, Il Signore degli Anelli: Gollum, un nuovo videogioco di avventura e d’azione, distribuito dalla casa di produzione Daedalic Entertainment, incentrato sulla storia di uno dei più sfortunati Portatori dell’Anello. Non era mai accaduto che Gollum ricoprisse un ruolo così centrale in un gioco, benché il personaggio fosse apparso in vari giochi a tema sulla Terra di Mezzo. Stupisce anche che il progetto nasca sotto l’egida della Daedalic Entertainment, dato che la Warner Bros. Interactive Entertainment è stata l’unica casa di produzione a lanciare giochi riguardanti l’universo tolkieniano negli ultimi anni. Daedalic, comunque, si è lanciata nella sfida, anche se consapevole del fatto che ci sono altri videogiochi nei quali Gollum ha una parte rilevante, Shadow of Mordor e Shadow of War per essere precisi, ma in che modo pensano di rendere il loro gioco più rilevante rispetto a questi?
Tolkien e la musica, il TolkienLab l’11 aprile
Il secondo appuntamento dei TolkienLab primaverili del 2019 si avvicina: giovedì 11 aprile si terrà la conferenza di Chiara Bertoglio: dopo aver trattato molto spesso il rapporto del Professore con l’arte pittorica, è momento di esplorare la relazione tra Tolkien e la musica.
I TolkienLab sono organizzati dall’AIST assieme all’Istituto Filosofico di Studi Tomistici e sono uno spazio condiviso dalle due associazioni dedicato allo studio delle opere del professore oxoniense, supervisionato da Claudio Testi (vicepresidente AIST e presidente dell’Istituto Filosofico di Studi Tomistici).
Come per ogni TolkienLab il luogo di ritrovo è la sede dell’Istituto Filosofico di Studi Tomistici, in Strada San Cataldo 97 a Modena, dalle 20:45.
L’ingresso è gratuito.
Seguite tutti gli aggiornamenti sulla pagina facebook evento Tolkien e la musica.
L’AIST sbarca anche al Play di Modena
Un nuovo appuntamento aspetta i fan di Tolkien da Modena e dintorni questo aprile, oltre ai TolkienLab modenesi e alla biblioteca intitolata a Tolkien nel comune di Bomporto, le iniziative dedicate al Professore fioriscono anche al Play di Modena!
Il mondo del gioco, sia da tavola o di ruolo, ha da sempre mostrato un grande interesse per la Terra di Mezzo: Lucca Comics & Games è una tappa fissa ogni anno per l’AIST e già l’anno scorso il Play aveva ospitato molte attività ispirate al mondo di Tolkien, così, per la prima volta, quest’anno abbiamo aggiunto il Festival del Gioco al nostro calendario.
Mentre nello stesso weekend saremo presenti anche al Romics, il festival internazionale del fumetto, dell’animazione, del cinema e dei games, dal 5 al 7 di aprile ci troverete nel padiglione B, allo stand B32 col nostro stand, coi libri di e su Tolkien e anche con alcuni dei giochi da tavola ambientati nella Terra di Mezzo, dalla ludoteca in costruzione al Centro Studi – la Tana del Drago. L’appuntamento è venerdì e sabato dalle 9:00 alle 20:00 e domenica dalle 9:00 alle 19:00, al quartiere fieristico ModenaFiere, Viale Virgilio 70, 41123 Modena.
Aprile 2019, Tolkien a Modena, Dozza e Roma
Se Marzo ha segnato l’inizio delle intense attività primaverili, aprile non sarà da meno: tra fiere e conferenze, appuntamenti consolidati negli anni e novità del 2019, da Roma a Modena anche questo mese si rivela pieno di iniziative tolkieniane. Che siate amanti dei giochi da tavola, della musica o dell’arte, troverete qualcosa di adatto ai vostri gusti. Proponiamo quindi ai nostri lettori una breve presentazione degli eventi in programma, sperando di incontrarvi numerosi!
Il biopic su Tolkien e la Prima Guerra Mondiale
All’inizio di marzo, la Fox Searchlight ha finalmente lanciato il primo trailer integrale del biopic su J.R.R. Tolkien, la cui uscita, almeno in inglese, è sempre più vicina. Con Nicholas Hoult nel ruolo di Tolkien, il film è incentrato sugli anni formativi del creatore della Terra di Mezzo, anni che includono il tempo trascorso a combattere per la Gran Bretagna nella Grande Guerra, prima di dar vita ad opere come Il Silmarillion, Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli.
Tuttavia, mentre tanti di noi sanno che Tolkien ha combattuto nella Prima Guerra Mondiale, non tutti conoscono molti dettagli della sua carriera militare. Il film sicuramente colmerà alcune delle lacune in merito, ma nel frattempo vi proponiamo una lista di “cinque cose che non sapevi” riguardo al servizio militare di Tolkien durante la Prima Guerra Mondiale:

- 1) Rinvio dell’arruolamento
Quando iniziò la Prima Guerra Mondiale, una gran massa di uomini provenienti non solo dalla Gran Bretagna ma da tutto il mondo si arruolarono immediatamente nelle forze armate dei loro Paesi, ma non Tolkien. In effetti, la sua famiglia fu piuttosto sorpresa di apprendere che, invece di arruolarsi nell’esercito britannico, Tolkien rimandò il suo arruolamento fino a dopo aver conseguito la laurea. Fu solo nel 1915, un anno intero dopo l’inizio della Prima Guerra Mondiale, che Tolkien finalmente si arruolò e fu rapidamente inserito nella posizione temporanea di sottotenente nei Fucilieri del Lancashire.
- 2) Comunicava con la moglie attraverso un codice segreto
Una delle caratteristiche più note di Tolkien è la sua grande abilità nel creare lingue che rendono ancora più le sue opere letterarie. Tuttavia, mentre era nell’esercito, sviluppò anche un codice segreto, composto da punti, che permise alla moglie Edith di rintracciare dove si trovava durante la guerra. A quel tempo, l’esercito britannico imponeva una rigida censura postale, cosicché, se Tolkien avesse scritto esplicitamente dove si trovava, avrebbe sicuramente affrontato un’azione disciplinare. Grazie al suo ingegno, però, è stato in grado di far conoscere a sua moglie la sua posizione e darle notizie e serenità senza che i suoi ufficiali superiori lo scoprissero.

- 3) Non gli piaceva essere un ufficiale
Alcune persone desiderano ardentemente una posizione di potere, ma per Tolkien non era un compito da invidiare. Nel 1916 era l’ufficiale al comando di uomini della classe lavoratrice, e benché sentisse di avere un legame con loro, il protocollo militare gli impedì di fraternizzare con soldati di livello inferiore. Anni dopo avrebbe scritto: «L’incarico meno adatto a qualunque uomo, anche ai santi (che in ogni caso erano se non altro restii ad assumerlo) è quello di comandare altri uomini. Neanche uno su un milione è in grado di farlo, e meno di tutti quelli che ne cercano l’occasione». (lettera 52, al figlio Christopher, del 29 novembre 1943)
- 4) La febbre da trincea di cui soffrì potrebbe avergli salvato la vita
Non furono solo le battaglie a provocare vittime durante la prima guerra mondiale, ma anche le condizioni in cui i soldati furono costretti a vivere in quei frangenti. Nel 1916 Tolkien contrasse una malattia nota come febbre da trincea, un disturbo trasmesso da pidocchi del corpo, ed afflisse molti soldati durante la guerra. A causa della malattia, Tolkien venne congedato per motivi sanitari e rispedito in Inghilterra, e durante questo periodo alcuni dei suoi amici più stretti dell’Università di Oxford vennero uccisi in trincea. Infatti, quasi tutto il suo battaglione fu spazzato via e se non fosse stato invalido a causa della febbre da trincea molto probabilmente avrebbe potuto subire lo stesso destino.

- 5) Non era l’unico, in trincea, ad inventare linguaggi
Come leggiamo in Tolkien e la Grande guerra di John Garth (pagina 171 dell’edizione italiana), Tolkien scoprì di non essere l’unico dell’armata di Kitchener a coltivare il “vizio segreto” delle creazione di linguaggi: «Un giorno, mentre assisteva ad una lezione militare ‘in una grande tenda umida e sporca piena di tavolacci che puzzavano di grasso e pecora rancido, affollata di creature fradice di pioggia e (per la maggior parte) depresse», come ricordò in seguito in un discorso sull’invenzione dei linguaggi, stava esplorando gli estremi confini della noia quando un uomo accanto a lui mormorò, come sognando ad occhi aperti: «Sì, credo che esprimerò l’accusativo per mezzo di un prefisso!». Tolkien tentò di strappare al soldato qualcosa di più sulla sua grammatica privata, ma quello si rivelò «chiuso come un’ostrica».
ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Un trailer d’amore, coraggio e amicizia
– Leggi l’articolo Il biopic Tolkien ci aspetta a maggio
– Leggi l’articolo Il film su Tolkien avrà la musica di Tom Newman
– Leggi l’articolo Terminate le riprese del biopic Tolkien
– Leggi l’articolo Iniziate le riprese del film biografico Tolkien
LINK ESTERNI:
– Vai al sito della Fox Searchlight Pictures
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