L’AIST vi aspetta a Lucca Comics & Games 2019

Quale miglior modo per concludere un mese intenso come questo ottobre se non con il più grande festival dedicato al fumetto, al gioco e all’illustrazione d’Italia, Lucca Comics & Games, senza dubbio uno degli appuntamenti più attesi di tutto l’anno. Da mercoledì 30 ottobre a domenica 3 novembre, per tutta la durata della manifestazione, ci troverete al padiglione Carducci (chiamato anche padiglione Games) allo stand Car247 circondati dai libri del Professore e studi sulla Terra di Mezzo, con la Pesca dell’Anello, con la nuova edizione del calendario Lords for the Ring 2020, con i Tolkien Seminar, conferenze ed altre sorprese ancora…noi siamo pronti ad affrontare questa cinquantatreesima edizione di Lucca Comics & Games e voi?
Le prevendite dei biglietti sono già aperte, vi aspettiamo numerosi!

“In viaggio verso Isengard”, il 27-28 luglio

Oltre alla Festa dell’Unicorno di Vinci, questo weekend si terrà anche un altro appuntamento per i gli amanti del fantastico: sabato 27 e domenica 28, a Viterbo avrà luogo la manifestazione In viaggio verso Isengard, organizzata dalla Società Tolkieniana Italiana in collaborazione con il Comune di Viterbo e l’Ateneo Tradizionale Mediterraneo.
Per la due giorni tolkieniana sono previste conferenze incentrate sull’opera del Professore, una mostra di quadri dell’artista Andrea Piparo specializzato nella raffigurazione del fantastico, una mostra di abiti tolkieniani a cura di Veerena Stima, giochi di ruolo da tavolo e dal vivo, un’esposizione di diorami e una di armi tolkieniane (in piazza San Pellegrino, sabato dalle 16:00 alle 21:00 e domenica dalle 10:00 alle 21:00).

Aprile 2019, Tolkien a Modena, Dozza e Roma

La Contea degli HobbitSe Marzo ha segnato l’inizio delle intense attività primaverili, aprile non sarà da meno: tra fiere e conferenze, appuntamenti consolidati negli anni e novità del 2019, da Roma a Modena anche questo mese si rivela pieno di iniziative tolkieniane. Che siate amanti dei giochi da tavola, della musica o dell’arte, troverete qualcosa di adatto ai vostri gusti. Proponiamo quindi ai nostri lettori una breve presentazione degli eventi in programma, sperando di incontrarvi numerosi!

Di ritorno da Lucca Comics & Games 2018

Lucca 2018 - 11Spesso dopo una grande manifestazione a cui abbiamo l’onore di prendere parte (o il piacere di organizzare), ci soffermiamo a riflettere su come essa si è svolta, a raccontare gli appuntamenti, aspettati e inaspettati, che la compongono così come gli aspetti più conviviali, magari incuriosendo i nostri lettori che, per un motivo o l’altro, non vi hanno preso parte; quindi eccoci qui a parlare ancora una volta di Lucca Comics and Games, che per quanto sia divenuta un punto fisso, un ritrovo annuale a cui l’AIST prende parte fin da quando era ancora “soltanto” ARST nell’ormai lontano 2011, non cessa mai di stupirci e regalarci meravigliosi ricordi.
Di ritorno da cinque giorni immersi nei libri, nell’arte e nella folla, appena fuori dalle mura della città nel padiglione Carducci (o padiglione Games, come viene anche chiamato per via della concentrazione di stand dediti ai giochi da tavolo e di ruolo), la primissima cosa che vogliamo fare è ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questa bellissima avventura: niente di tutto quello che abbiamo visto e vissuto sarebbe stato realizzabile senza gli organizzatori della fiera, senza i volontari (sia lucchesi che della nostra Lucca 2018 - 5associazione), e senza tutti i numerosissimi visitatori, che quest’anno sono accorsi in gran numero, facendo di questa edizione la seconda in ordine di affluenza nella lunga storia del Lucca Comics & Games.
Ma cos’è esattamente che abbiamo visto e vissuto?
Lucca Comics & Games permette agli amanti del fantastico di esprimersi a 360 gradi, sia che si appartenga in qualche modo all’organizzazione sia che vi si prenda parte in quanto avventori: l’arte in mostra, l’arte dal vivo con l’area performance, i giochi da tavolo, di ruolo e di ruolo dal vivo con le associazioni, i gruppi dedicati al cosplay, le conferenze tenute da grandi scrittori, illustratori e game designer, i seminari di approfondimento…per esplorare tutte le possibilità, anche cinque giorni possono non bastare!

Ottobre 2018: l’AIST torna al Romics

Manifestazioni: RomicsTorna l’appuntamento autunnale col Romics! Dal 4 al 7 ottobre, l’appuntamento romano coi fumetti, il gioco e il cinema si ripropone. L’edizione primaverile ha entusiasmato i fan tolkieniani con la straordinaria partecipazione di Martin Freeman (potete leggere qui l’intervista che ci ha rilasciato), ma anche quella autunnale non mancherà di dare spazio agli amanti della Terra di Mezzo. L’Associazione Italiana Studi Tolkieniani sarà presente, e ci potrete trovare nel padiglione 5, stand F9: oltre ai libri del Professore e tanta saggistica tolkieniana, avremo anche il photo set dedicato alla casa di Bilbo Baggins dove sarà possibile farsi fotografare in una perfetta ambientazione nello stile della Contea e la Pesca dell’Anello, un classico che ormai proponiamo a tutte le fiere del fumetto. Ad un fiera del fumetto però non possono mancare gli artisti, né altre iniziative targate AIST: ecco cosa vi attende questo weekend!

Fantastika 2018: tra arte e artigianato

Rocca di DozzaFantastika è la biennale d’arte del fantastico e come tale nel weekend del 22 e 23 settembre la manifestazione offrirà a tutti i visitatori la possibilità di compiere un viaggio straordinario nell’arte fantastica italiana, in particolar modo attraverso le atmosfere fantasy. Tante le mostre allestite (vi abbiamo già presentato quella sulle fiabe nere di Stefano Bessoni, e potete trovare l’elenco nel programma completo qui), ma non solo: saranno presenti tantissimi illustratori italiani, emergenti promesse come nomi affermati da decenni, tra cui gli artisti che hanno preso parte al progetto Lords for the Ring – Tolkien Art Calendar, giunto alla sua terza edizione e il cui crowdfunding è attualmente in corso sulla piattaforma Kickstarter.
Dall’arte all’artigianato, le mani degli artisti che danno forma alla fantasia non solo sulla tela o la carta, ma anche in tanti oggetti, anche di uso quotidiano: il piano terra della rocca sforzesca ospiterà come ogni edizione una mostra mercato a tema, dove trovare un frammento del mondo immaginario che tanto ci affascina da portare a casa con noi.

Romics, c’è anche l’AIST dal 5 all’8 aprile

Manifestazioni: RomicsLa fiera romana dedicata al fumetto, al cinema, al gioco e all’animazione è ormai uno degli appuntamenti annuali dell’AIST, e anche questa primavera, dal 5 all’8 aprile, prenderemo parte al Romics. Saremo presenti col nostro stand nel padiglione 5, il Pala Movie, come nelle ultime edizioni. Stesso luogo, ma tante sorprese in serbo per i fan di Tolkien: in questi quattro giorni intensi non solo il Romics presenterà ospiti d’eccezione, ma la nostra associazione presenterà i suoi nuovi progetti e potete essere sicuri che vi sorprenderemo.
Non perdete tutti gli aggiornamenti sulla nostra partecipazione alla fiera e seguite la pagina facebook dell’evento “L’AIST al Romics”, il Romics e l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani vi aspettano!

Ottobre, l’AIST a Romics: tra arte e lingue elfiche

Manifestazioni: RomicsDal 5 all’8 ottobre torna il Romics, festival internazionale del fumetto, dell’animazione, del cinema e dei games, giunto alla sua ventiduesima edizione. La Fiera di Roma si popolerà di disegnatori, cosplayer, ospiti d’eccezione, nonché moltissimi espositori, tra i quali non poteva mancare l’AIST. Quattro giorni da non perdere per gli amanti della fantasia, tolkieniani in prima fila.
Vi aspettiamo numerosi allo nel padiglione 5!

Tolkien Day 2017, un successo a Roma!

Locandina Tolkien Day 2017Dopo settimane di attesa, il 25 marzo finalmente è arrivato e con lui il Tolkien Day. Un giorno per celebrare Tolkien, le sue opere e la grande influenza che esse hanno avuto sull’arte, sulla musica, sul cinema e sul mondo del gioco.
Il cinema è stato il primo argomento ad essere trattato: nella Sala Cinema MACRO, sono state proiettate una selezione di scene dal capolavoro di animazione di Ralph Bakshi, realizzato facendo ricorso a tecniche molto innovative (all’epoca della realizzazione), come il Rotoscope, e dal lungometraggio realizzato per la BBC di Jules Bass e Arthur Rankin (tuttora tra i meno conosciuti).
È stato poi il turno dei fanfilm: The Hunt for Gollum di Chris Bouchard, Tolkien’s Road di Nye Green, Diari dalla Terza Era di Claudio Ripalti e Born of Hope di Kate Madison, commentati da Stefano Mangusta.

Andrea Piparo skatching - Tolkien Day 2017L’arte è stata la seconda tematica approfondita, con le interviste ad Andrea Piparo e a Simona Calavetta, che durante tutto il pomeriggio sono stati presenti con i loro artist desk, realizzando meravigliose opere a tema fantastico dal vivo, entrambe col proprio peculiare stile a contraddistinguerli.
Ma non si è parlato solo degli artisti presenti in prima persona: si è tenuta una conferenza sull’influenza delle opere di Ted Nasmith sulla trasposizione cinematografica del Signore degli Anelli, con Stefano Mangusta e Sergio Lombardi come relatori. Altri artisti ancora sono stati esplorati, con la proiezione delle migliori opere tratte dai Tolkien Calendars dal 1973, col commento di Sergio Lombardi e Alessandro Bottero.
Infine, si è tenuta la Presentazione Calendario 2018 AIST Lords for the Ring, con il presidente dell’AIST Roberto Arduini e i soci Sara Gianotto e Stefano Mangusta, discutendo anche del grande successo dell’edizione del 2017.

La letteratura non poteva certo mancare in un simile contesto: è stato presentato il romanzo di Roberta Tosi, che ha anche tenuto una conferenza dal titolo Esiste un’arte Elfica? Tolkien e la creazione letteraria nella Terra di Mezzo.
Claudio Testi, Lorenzo Gammarelli, Giampaolo Canzonieri e Alberto Ladavas hanno presentato l’ultima uscita della collana Tolkien e dintorni della casa editrice Marietti 1820, il volume La reincarnazione degli Elfi.

Holy Martyr al Tolkien Day 2017La musica, da cui nasce l’intero Creato secondo il legendarium tolkieniano, ha avuto a sua volta ampio spazio. È stato presentato il libro J.R.R. Tolkien, il Signore del Metallo di Stefano Giorgianni, dedicato al rapporto della musica metal con gli scritti del Professore. Rimanendo in ambiente metal, gli Holy Martyr hanno presentato il loro nuovo concept album: Darkness Shall Prevail, anch’esso di ispirazione tolkieniana.
Dopo la rassegna di illustrazioni, Sergio Lombardi e Alessandro Bottero hanno presentato anche una selezione commentata di brani delle principali band che hanno reso omaggio a Tolkien.

Tolkien e il gioco - Tolkien DayDurante l’intero evento una mostra interattiva di giochi storici e rari ispirati a Tolkien è stata aperta ai visitatori, con esperti disponibili ad illustrarli agli interessati.
Il gioco è stato al centro anche di due conferenze: L’influenza di Tolkien nel gioco, tenuta da Luca Giuliano e Andrea Angiolino, massimi esperti del gioco in Italia, che hanno trattato dei role-playing e dei boardgame ispirati al mondo tolkieniano, e E’ possibile un gioco fantasy non ispirato a Tolkien? di Massimo Senzacqua, creativo e creatore del più antico gioco fantasy mediterraneo.

Leggere Tolkien - Tolkien Day 2017Considerando la data scelta, non poteva certo mancare uno spazio dedicato alla lettura di Tolkien: il 25 marzo, data della distruzione dell’Unico Anello nella subcreazione tolkieniana, cade il Tolkien Reading Day stabilito dalla Tolkien Society. Tra i brani letti, sia dai volontari AIST che dagli appassionati venuti a farci visita, ci sono stati la lettera di Gil Galad a Tar-Meneldur, l’Ainulindalë, l’incontro tra Thingol and Melian ed altri ancora.

Terra di Mezzo Cosplayers - Tolkien Day 2017È stata quindi una giornata davvero ricca, allietata dalla presenza dei membri del gruppo Terra di Mezzo Cosplayers, che nei panni dei loro personaggi tolkieniani preferiti hanno assisto all’intero evento e coi quali i visitatori hanno potuto farsi ritrarre davanti al photo set approntato, raffigurante casa Baggins.
Classici AIST come la Pesca dell’Anello o la selezione di pubblicazioni critiche sugli scritti del Professore hanno avuto il loro immancabile posto, suscitando la curiosità di tanti partecipanti.
Staff Tolkien Day 2017Si è trattato di una giornata che ha regalato agli organizzatori un’enorme soddisfazione, nonostante le difficoltà legate manifestazioni di protesta previste per lo stesso giorno a Roma. Gli appassionati tolkieniani che hanno preso parte alla nostra iniziativa sono stati molti, quasi 500, e anche un sole beniamino ha scelto di illuminare la terrazza del MACRO (dove si sono svolti molti degli interventi) a dispetto delle previsioni meteo. Anche il Banchetto Hobbit ha stuzzicato la curiosità dei visitatori: ben 150 amanti della buona tavola hanno deciso di fermarsi a cena con noi.
Ringraziamo il MACRO che ci ha ospitati, Ludomaniacs e Gabriele Luccioni senza i quali nulla sarebbe stato possibile, i relatori per i loro preziosi interventi, gli ospiti che hanno arricchito il nostro programma e soprattutto i visitatori che hanno dato ai nostri sforzi un senso, permettendoci così di vivere una bellissima giornata dedicata al nostro autore preferito, J. R. R. Tolkien.

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Il 25 marzo partecipa al Tolkien Day a Roma!
– Leggi l’articolo Tolkien Day, ci sono anche gli Holy Martyr
– Leggi l’articolo Tolkien Day, intervista agli Holy Martyr
– Leggi l’articolo Tolkien Day: il Tolkien Reading Day e la poesia
– Leggi l’articolo Tolkien Day, parla la scrittrice Roberta Tosi
– Leggi l’articolo Tolkien Day, un trofeo per il padre dei giochi

LINK ESTERNI:
– Vai alla pagina facebook di LudoManiacs
– Vai al sito di Andrea Piparo
– Vai al blog di Simona Calavetta
– Vai al sito della Tsunami Edizioni
– Vai al sito della Tolkien Society

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L’AIST al Romics 2017, ecco il programma!

Romics 2017Dal 6 al 9 aprile si terrà la ventunesima edizione del Romics, presso la Fiera di Roma. Il Romics, festival internazionale del fumetto, dell’animazione, del cinema e dei games, offrirà ai suoi visitatori quattro giorni di eventi, attività ludiche e tanto divertimento (potete trovare il programma generale qui).
L’AIST, già presente dall’edizione primaverile del 2016, non mancherà a questo fantastico appuntamento, ormai tappa fissa della nostra associazione. Molte sono le sorprese in serbo, vi proporremo le nostre novità così come le attività che i visitatori hanno tanto apprezzato le scorse edizioni: vi aspettiamo numerosi, allo stand F17 del padiglione 5!

La primavera AIST: ecco i nostri eventi!

Mappa di ThrorAprile è alle porte e, assieme a maggio, si preannunciano mesi ricchi di eventi dedicati al Professore e alle sue opere. Fiere del fumetto, conferenze, mostre, fiere del libro, i toni delle manifestazioni sono vari e complementari, così da non trascurare nessun aspetto dell’influenza tolkieniana né nessun approccio ai suoi scritti.
Questo anno tolkieniano si preannuncia sempre più ricco di sorprese, continuate a seguirci per non perdervi gli eventi più interessanti!

Tolkien Day: il Tolkien Reading Day e la poesia

MACRO 138Il Tolkien Day del 25 marzo si avvicina: si ultimano i preparativi e già ci si pregusta una giornata piena di arte, musica, gioco, libri e tanto altro ancora. L’evento interamente dedicato al professore oxoniense sarà ospitato dal MACRO 128, lo spazio presso il Museo di Arte Contemporanea di Roma (Via Nizza 138, 00198 Roma), ed è organizzato dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani in collaborazione con LudoManiacs. L’accesso all’evento è gratuito e troverete in calce il programma dettagliato del Tolkien Day!

Il 25 marzo partecipa al Tolkien Day a Roma!

MACRO 138Il 25 marzo a Roma arriva il Tolkien Day, organizzato dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani in collaborazione con LudoManiacs: una giornata interamente dedicata al professore oxoniense in occasione del Tolkien Reading Day. Molte sono le attività in programma, ospitate dal MACRO 128, lo spazio presso il Museo di Arte Contemporanea di Roma (Via Nizza 138, 00198 Roma), e molti sono gli ospiti che contribuiranno a rendere questa giornata indimenticabile. Cominciate ad organizzarvi, perché sarà un sabato davvero imperdibile!

I Maestri del Fantasy in mostra a Dozza

FantastikaDopo il drago, le mostre. Si preannuncia già straordinaria la terza edizione di FantastikA. La rassegna dedicata all’illustrazione fantastica e al genere fantasy in tutte le sue forme espressive, FantastikA – Fantastic Art Live in the Castle, che si terrà sabato 24 e domenica 25 settembre 2016 alla Rocca di Dozza, quest’anno vedrà addirittura la nascita di un Drago: per la prima volta in un castello sarà presente un Drago in maniera permanente, di cui finora era possibile vedere l’uovo di grandi dimensione nel sottotetto del castello. Ma oltre a questa fantastica creatura, altro evento eclatante saranno le mostre, che apriranno per la manifestazione e rimarranno aperte per un intero mese. E che mostre!
Già nelle scorse edizioni le mostre della pinacoteca avevano suscitato grande interesse del pubblico, Uovo Fantastikaabituato a venire a Dozza soprattutto per l’arte dei murales durante la biennale del Muro dipinto. Quest’anno, però, gli artisti saranno di fama internazionale e mostreranno come l’arte fantastica abbia non solo uno spessore culturale ormai radicato da decenni di attività artistica, ma anche committenti di grande livello e un mercato in continua espansione.

Art contest Smaug, ecco i vincitori

Bilbo with Smaug“Si udì un sibilo assordante. Una luce rossa sfiorò le cime delle alte rocce. Giungeva il drago.”
Eccoci giunti infine al termine dell’Art Contest dedicato a Smaug! Delle cento illustrazioni che sono state presentate ne sono rimaste solo tre, quelle che il nostro pubblico ha scelto come più rappresentative della Principale e Massima Calamità. I tre artisti hanno raggiunto lo stesso numero di voti, portandosi in testa alla classifica a pari merito. Al termine di questo percorso, ringraziamo i nostri lettori che ci hanno seguito e che hanno partecipato numerosi. Molti hanno sottolineato quanto spesso non fosse una scelta facile decidere a favore di chi esprimere il proprio voto, specialmente nell’ultima fase. Di ciò non si può che rallegrarsi, poiché evidenzia l’alta capacità di affascinare degli artisti che si sono cimentati nel dare forma al drago Smaug.
Senza ulteriori indugi, vi presento i vincitori!

Art contest Smaug, quarta settimana

Bilbo with SmaugCon questo quarto articolo, siamo giunti alla fine della prima fase del nostro viaggio esplorativo nell’arte di ispirazione tolkieniana, alla ricerca dell’illustrazione che più rappresenti, secondo i nostri lettori, Smaug. Vedremo in questa occasione le ultime 25 immagini, prima di passare, dalla prossima, settimana alla seconda fase di selezione.
Tra gli artisti qui presentati compaiono in particolare due figure di cui si è parlato molto recentemente, in ambito tolkieniano: il veterano Alan Lee, che il 9 aprile è stato fatto socio onorario dalla Tolkien Society, e Tomás Hijo, vincitore del Best Artwork dei Tolkien Society Awards 2016 con l’opera “The Prancing Pony”.

Alan Lee, illustratore del fantastico specialmente nella sua forma mitica, annovera tra le opere a cui collaborò varie edizioni delle narrazioni dei miti dei Mabinogion gallesi e The Wandering of Odysseus (narrazione in inglese dell’Odissea, per la Frances Lincon Children’s Book, 1995), senza dimenticare il volume Faeries (1978, casa editrice Abrams NY), scritto e illustrato assieme a Brian Froud.
In ambito tolkieniano, Alan Lee ha illustrato alcune tra le opere principali del professore, tra cui, The Hobbit (HarperCollins, 1997, in italiano Lo Hobbit, Bompiani 2003), The Children of Húrin (HarperCollins, 2007, stesso anno in Italia I figli di Húrin per la Bompiani) e The Lord of the Rings (HarperCollins, 1991, in italiano Il Signore degli Anelli, Bompiani 2003).
Dell’esperienza di illustrare quest’ultimo libro e da quella di concept designer per la trilogia Jacksoniana ad esso ispirata nacque il volume The Lord of the Rings Sketchbook (HarperCollins Publishers 2005), tradotto in italiano per la Bompiani (2005) col titolo Il Signore degli Anelli. Schizzi e Bozzetti. In questo volume l’autore racconta il suo primo incontro con il capolavoro del professore, letto a diciassette anni, quando lavorava come giardiniere in un cimitero.
Come avevamo notato parlando di John Howe nel secondo articolo di questa serie (Art Contest Smaug, seconda settimana), anche per Alan Lee illustrare la Terra di Mezzo risulta un compito ardito:
“I was pleased to be offered the chance to illustrate one of my favorite books, but also a little daunted by the responsability involved in placing my illustration alongside a text that was so deeply loved by its many admirers, and which had already demonstrated that it worked very well on its own, without any pictures.”
(Ero contento che mi venisse offerta la possibilità di illustrare uno dei miei libri preferiti, ma anche un po’ scoraggiato dalla responsabilità insita nel porre le mie illustrazioni a fianco di un testo che era così profondamente amato dai suoi tanti ammiratori e che aveva già dimostrato di funzionare molto bene da solo, senza nessuna immagine.) (t.n.)
Alan Lee spiega altresì il suo approccio nell’illustrare l’opera tolkieniana, in cui l’immagine è al servizio della parola:
“What I wanted to do with the book illustrations was support and embellish the readers’ interpretations rather than offer radically new ideas, and so I followed the text quite carefully in order that the protagonists’ movements could be tracked across the surface of the pictures and into the distance.
The satisfaction for me comes from the process of finding that initial composition and then building up the atmosphere with successive washes of watercolor until the feelings evoked by the words, and those evoked by the image, start to merge.”
(Ciò che io volevo fare con le illustrazioni del libro era supportate e abbellire le interpretazioni dei lettori piuttosto che offrite idee radicalmente nuove e perciò seguii il testo piuttosto attentamente così che i movimenti dei protagonisti potessero essere seguiti attraverso il piano dell’illustrazione o in profondità.
La soddisfazione per me viene dal processo di trovare quella composizione iniziale e poi costruire l’atmosfera con successive velature di acquarello finché le sensazioni evocate dalle parole e quelle evocate dall’immagine cominciano a fondersi.) (t.n.)

C’è anche Tolkien al Romics dal 7 al 10 aprile

Manifestazioni: RomicsIl Romics giunge alla sua 19ma edizione si terrà dal 7 al 10 aprile 2016 presso la Fiera di Roma. La grande rassegna internazionale vedrà riunirsi ospiti illustri del Fumetto, l’Animazione, i Games, il Cinema e l’Entertainment. Saranno quattro giorni di kermesse ininterrotta con eventi, incontri e spettacoli: un programma ricchissimo che si tiene quest’anno in ben 5 sale in contemporanea, con oltre 200.000 visitatori. Visitando i numerosissimi stand all’interno dei padiglioni della Fiera, si potranno trovare tutte le novità, le grandi case editrici, le fumetterie, i collezionisti, i videogiochi, i gadget e incontrare tantissimi autori ed editori. e insieme sistono spazi espositivi e d’incontro, informativi e anche utili per le professionalità del settore fumetto e multimedialità. E quest’anno, nel Padiglione 9 – stand 30, ci sarà anche l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, con attività tutte legate alle opere di JRR Tolkien. Le mostre di L’Arte del fumetto e dell’illustrazione sono sostanzialmente dedicate ai Romics d’Oro e agli ospiti: un omaggio a Goldrake di Go Nagai, una personale della concept artist Edvige Faini, le locandine e il materiale promozionale d’epoca di Alvaro Ciriello, nuove opere di Paolo Barbieri ed esposizioni dei vincitori presenti e passati dei vari concorsi. William Simpson e Christian De Vita parleranno della loro esperienza negli storyboard, per il Trono di Spade il primo, il secondo per Fantastic Mr. Fox e Frankenweenie. Appuntamento con loro venerdì 8 al Padiglione 9 ore 15:00. Non mancherà nemmeno una nuova edizione del Gran Galà del Doppiaggio, con premi alla carriera assegnati a Laura Boccanera, Gianluca Crisafi, Angiola Baggi e Bruno Alessandro
Romics: locandinaCome ogni edizione di Romics, Dal Tenda e il suo staff di dimostratori sarà presente al Padiglione Games dove verranno organizzati eventi e attività per far scoprire il gioco in ogni sua forma. Dimostrazioni di giochi da tavolo, postazioni videogiochi, tornei e presentazione giochi di carte come Magic, Weiss Schwarz e Yu-Gi-Oh!. Nel Padiglione 9, l’Associazione italiana Studi Tolkieniani sarà nell’Area Dal Tenda, vicino ad altre associazioni come Reindeer Corporation, Boom|M-Up, Federazione Nazionale Gioco Othello (Fngo), Maid Cafè e Yoyomaniacs.

Il 25 marzo a Roma Tolkien in musica

Roma: Pub CasanovaCome tutti i lettori tolkieniani sanno bene, la musica ha un ruolo molto importante nelle opere del Professore, tanto che si trova ad essere il mezzo con il quale Eru Iluvatar, coadiuvato dagli Ainur, crea l’intero mondo di Arda. Non solo: assai di frequente si incontrano nelle storie della Terra di Mezzo canti e poesie, che vanno dalle allegre canzoni da taverna degli hobbit, agli eleganti e malinconici inni elfici per Elbereth, alla storia di Beren e Luthien cantata da Aragorn intorno al fuoco.
Marco Lo Muscio: cd La musica dunque serve per raccontare storie e suscitare emozioni, facendo sì che tutti gli astanti si sentano vicini alla materia narrata, a volte trasportati in altri luoghi e altri tempi; oggi, quale tolkieniano rimarrebbe insensibile alle note di “Into the West” di Annie Lennox, o alle musiche di Howard Shore? Oltre alla monumentale colonna sonora del film esistono però altre musiche: molti artisti si sono cimentati nell’impresa di far rivivere le atmosfere della Terra di Mezzo attraverso il pentagramma.

Colloquio con John Howe: il resoconto

John Howe al MiMaster di MilanoQualche settimana fa, avevamo già annunciato della presenza a Milano dal 17 al 19 febbraio 2016, di John Howe. Uno dei più famosi e riconosciuti illustratori del mondo di J.R.R. Tolkien ha tenuto all’istituto Mimaster illustrazione un workshop dedicato alla progettazione e realizzazione di un personaggio fantastico, cui ha anche partecipato uno dei nostri artisti, Andrea Piparo (qui trovate il suo resoconto). E per l’occasione il 18 pomeriggio Howe ha voluto incontrare il pubblico nell’ambito della conferenza dai posti limitati tenutasi al Laboratorio Formentini per l’Editoria per raccontare il suo lavoro e rispondere alle numerose domande degli appassionati. L’Associazione Italiana Studi Tolkieniani era presente con un bel gruppo di soci giunti a Roma, Bologna e Verona, John Howe con i soci AISTma soprattutto con uno dei soci fondatori, lo scrittore Wu Ming 4, che era in cattedra a fianco dell’artista canadese ed è intervenuto per raccontare la realtà italiana di questi ultimi anni, descritta anche nel libro Difendere la Terra di Mezzo. L’incontro è stato l’occasione anche per il presidente Roberto Arduini, durante la cena serale, per farsi raccontare la sua storia, il suo rapporto con le opere di Tolkien e la sua passione per la Terra di Mezzo. Ecco un resoconto di questo intenso incontro.

Fantastika, se duemila vi sembran pochi…

Cop-Fantastika2015«Dove sono cavallo e cavaliere? Dove sono l’elmo e lo scudiere? Dov’è la mano sull’arpa, e il rosso fuoco ardente? Son passati come pioggia sulla montagna, come raffiche di vento in campagna; i giorni scompaiono ad ovest, dietro i colli che un mare d’ombra bagna». Questo canto, ridotto dal capitolo sesto delle Due Torri, si adatta bene ai nostri sentimenti dopo Fantastika, l’evento che si è tenuto a Dozza (in provincia di Bologna) dal 16 al 17 maggio 2015.
Due giorni pieni zeppi di emozione, con momenti dedicati a tutto quel che che potete pensare del mondo fantastico: web, fumetti, film e libri; J.R.R. Tolkien, George R,R, Martin e Harry Potter; Dozza: entrata alla Roccafalchi, civette e poiane; giochi da tavolo, freccette e bersaglio; gare di magia, incantesimi e pozioni; anelli, draghi e giovani Elfi e pure gli Hobbit! E c’era tanta arte, dalla scultura a quella digitale per toccare tutte le tecniche del dipinto fino al concerto finale con scroscio d’applausi. Insomma, un fine settimana indimenticabile da vivere a 200 all’ora, col viso fuori dal finestrino respirando i profumi della campagna, con gli occhi pieni dei colori del cielo e le note musicali che riempion la testa… Che vi siete persi!!!

FantastikA il 16-17 maggio si prende tutta Dozza!

Rocca di DozzaArte, cultura, divertimento, musica, animazione. Tutto questo sarà Fantastika 2015, la seconda edizione della manifestazione dedicata a J.R.R. Tolkien e al mondo fantastico, con una predilezione per l’aspetto artistico. E non poteva essere che Dozza, in provincia di Bologna, ad ospitarla visto che a settembre vi si terrà la Biennale di Muro Dipinto, famosa in tutto il mondo. FantastikA si svolgerà dal 16 al 17 maggio, con una coda per tutte le mostre che giunge fino al 7 giugno.
Locandina Dozza 2015Organizzata dalla Fondazione Dozza Città d’Arte, con il patrocinio del comune di Dozza, dalla nostra Associazione e sotto il coordinamento di Ivan Cavini, artista di fama internazionale e appassionato tolkieniano, quest’anno la manifestazione oltre alla rocca coinvolgerà gran parte del borgo medievale. Sarà quella l’occasione per incontrare quasi tutti i soci dell’AisT: i nostri soci coordineranno molte attività, tutte quelle dedicate a Tolkien, avendo anche la direzione artistica di alcune delle mostre. Sarà l’occasione di conoscere dal vivo nuovi artisti tolkieniani e incontrarne altri già noti e famosi. Sarà l’occasione di ascoltare studiosi seri e affermati in tutto il mondo. Perché FantastikA e l’AisT sono una garanzia di qualità.

Roma, torna AmArte: l’AisT va in periferia

Roma: Villa De SanctisTorna a Roma AmArte, la manifestazione tutta dedicata all’espressione artistica nella Capitale che si svolgerà dal 10 al 12 aprile. Si tratta di un evento culturale che ha l’obbiettivo di trasformare la periferia della Capitale in un laboratorio di avanguardie e di nuovi linguaggi artistici. Dopo il grande successo della prima edizione, AmArte, il festival d’arte e cultura che si tiene a Roma nel V Municipio, allarga i suoi orizzonti, aprendosi al Mondo. Nell’immaginario collettivo, le periferie romane sono un luogo di marginalità, deserti culturali, da cui l’intellettuale di buone maniere e comuni letture si tiene ben lontano; se proprio è costretto ad averne a che fare, si tappa il naso, alza le spalle e si riempie la bocca di citazioni pasoliniane.
Roma: Villa De SanctisNella realtà concreta, invece, negli ultimi dieci anni, le periferie romane sono state laboratori di sperimentazione, in cui si sono confrontate culture e in cui sono nate avanguardie e nuovi linguaggi; un periodo caotico, vorticoso, a volte confusionario, da cui è necessario trarre conclusioni. Ad AmArte non solo si farà il punto sul passato, ma si cercherà di ridefinire il futuro. E ci sarà anche l’Associazione italiana studi Tolkieniani.

La magia dell’Anello, uno sguardo d’artista

Museo Wow - Fumetto a MilanoAbbiamo già parlato della mostra La Magia dell’Anello inaugurata il 24 gennaio allo Wow Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano. Ora abbiamo l’occasione di parlarne da un punto di vista particolare, quello di uno degli artisti coinvolti. Visto che si tratta di un socio della nostra Assocazione, recepiamo volentieri le sue parole. Del resto, non è da tutti poter visitare una esposizione artistica con gli occhi di un artista. Davanti a un quadro le sue emozioni saranno sicuramente più intense di quelli di noi normali spettatori. Questo perché ogni opera d’arte è sempre una sfida, un esempio di qualcosa a cui si può giungere per trasmettere una determinata emozione: a tutti, non solo agli artisti. Ecco allora le parole di Andrea Piparo, la cui mostra completa è stata presentata a Dozza (Bologna), durante la manifestazione FantastikA.

La Magia dell’Anello, non solo mostra a Milano

Museo Wow - Fumetto a MilanoDal 24 gennaio al 22 marzo, presso lo WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano sarà ospitata una grande mostra dedicata alla saga del Signore degli Anelli. Si chiama La Magia dell’Anello, ma non è la riedizione dell’esposizione con lo stesso nome fatta dagli stessi enti, tenuta dall’8 dicembre 2013 al 19 gennaio 2014 al cinema Arcadia di Melzo. Il suo autore, J.R.R. Tolkien, avrà molto più spazio, ma diverse altre sezioni saranno dedicate anche alle trasposizioni cinematografiche di Peter Jackson, alle opere di grandi illustratori internazionali, alle parodie, al collezionismo e alle altre declinazioni della passione per la Terra di Mezzo.

Tolkien, finiscono i film: comincia la Quarta Era

frammento della Mappa di ThrorSono trascorsi tredici anni dall’uscita nelle sale del primo film tratto dal Signore degli Anelli. Mentre incombono le anteprime dell’ultimo capitolo della trilogia (molto liberamente) tratta da Lo Hobbit, si può fare un bilancio di quanto nel frattempo è successo in Italia intorno a J.R.R. Tolkien. Se nel secolo scorso la scena tolkieniana era considerata un ghetto per nerd, o tutt’al più per conventicole dell’ultradestra, la penetrazione nell’immaginario pop tramite la settima arte ha avviato uno smottamento che ha travolto quell’ambiente asfittico e al tempo stesso ha stimolato forme di reazione creativa all’invasione hollywoodiana. Mentre la dimensione d’intrattenimento (cinema, giochi e videogiochi) faceva debordare l’interesse per la Terra di Mezzo ben oltre la sottocultura fantasy, una nuova generazione di appassionati, studiosi, artisti, ha messo in crisi i luoghi comuni di un tempo.
Libri: "Lo Hobbit. Un viaggio verso la maturità" di WIlliam H.GreenCosì da un lato lo snobismo dell’accademia è stato pesantemente scalfito, e dall’altro le letture delle vecchie vestali nostrane sono state ridimensionate (o piuttosto ridicolizzate) grazie a un’attività pubblicistica, su carta e su web, prodotta quasi sempre dal basso. Si è trattato di un lavoro certosino e spesso disconosciuto, che ha prodotto gli anticorpi alla saturazione dell’immaginario seguita all’enorme successo dei film. Per paradosso, senza i kolossal di Peter Jackson non avremmo avuto la collana tematica “Tolkien e dintorni” dell’editrice Marietti 1820, che dal 2005 a oggi ha tradotto i più importanti saggi critici nel panorama internazionale. L’ultimo uscito, Lo Hobbit. Un viaggio verso la maturità di William H. Green, è paragonabile a un gioiello elfico.
05 (copyright Alessio Vissani)Sul piano delle arti visive forse soltanto adesso, con la conclusione della ridondante seconda trilogia, si iniziano a metabolizzare le immagini cinematografiche e ci si apre a nuovi orizzonti, meno schiacciati sul mainstream hollywoodiano. Così si tornano ad apprezzare le opere di un decano come Angelo Montanini e può emergere il lavoro di artisti originali come Ivan Cavini, Maria Distefano e Andrea Piparo.
Manca all’appello la narrativa. I più noti autori italiani di fantasy avrebbero forse potuto spendere un po’ più di tempo a studiare la chiave dell’universalità delle storie di Tolkien e un po’ di meno a cercare di emularle infarcendo le proprie di Elfi, Mezzelfi e Orchi.

Locandina Tolkien Day 2Per rendersi conto di quanto è successo e continua a succedere intorno alla Terra di Mezzo e a sud delle Alpi, si potrebbe scorrere il programma della seconda edizione del Tolkien Day che avrà luogo al VIGAMUS, il museo del videogioco di Roma, il prossimo 14 dicembre. Il tratto distintivo di una manifestazione come questa è la commistione di alto e basso, gioco e studio. In una stessa giornata si potrà assistere alla proiezione de Lo Hobbit – La Desolazione di Smaug in versione estesa, giocare ai videogiochi a tema, e assistere alla presentazione di Santi pagani nella Terra di Mezzo di Claudio Testi (ESD-Edizioni Studio Domenicano), un saggio che affronta le interpretazioni filosofiche e religiose dell’opera tolkieniana. Non deve stupire che un evento come questo sia organizzato dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani (www.jrrtolkien.it), nata dall’unione di altri soggetti impegnati da anni a rivalutare l’autore inglese, e già reduce dall’inaugurazione del festival FantastikA, nella rocca di Dozza Imolese, con conferenze di studiosi italiani e stranieri, ma anche esposizioni di illustratori e artisti. Locandina di FantastikaÈ grazie all’attivismo di questo tipo, portato avanti anche da realtà locali, da gruppi amatoriali e circoli, sui blog e sui social network, che la Terra di Mezzo è entrata in una nuova stagione.
Tant’è che anche l’accademia sembra essersi svegliata dal torpore. Tolkien non è più un fenomeno paraletterario, ma un autore che può diventare argomento di dibattito, di corso o di un convegno, come dimostrano gli atenei di Milano, Trento, Pisa, Siena, Palermo, Verona (solo per limitarsi all’ultimo anno). Spesso è la spinta degli studenti e dei giovani ricercatori a portare Tolkien all’università, ma è pur vero che alcuni docenti l’hanno ormai acquisito come autore, Libro: Beowulf di Tolkiensia sul piano letterario sia su quello degli studi filologici.
All’incrocio tra questi due piani si collocano le pubblicazioni dei poemi inediti La leggenda di Sigurd e Gudrùn (2009) e La Caduta di Artù (2013), ma anche quella recentissima della sua traduzione del Beowulf (Bompiani 2014) fatta negli anni Venti e finora rimasta sepolta in archivio. Un’operazione quest’ultima che può interessare forse gli storici della filologia più che i comuni lettori, ma che al tempo stesso ha anche un risvolto letterario, dato che la prosa della traduzione tolkieniana cerca di salvare un’eco dell’antico ritmo poetico anglosassone e – come  scrive Michael Drout, noto studioso di Tolkien – «combina il suo acume filologico con la sua capacità creativa».

Studiosi: Michael DroutEppure resta ancora tanto da fare per stabilire anche in Italia uno standard accettabile per un classico del Novecento. Paradossalmente questo riguarda soprattutto i testi di Tolkien. Sull’edizione nostrana del Signore degli Anelli pendono ancora diverse ipoteche. A partire dalla traduzione, fatta oltre quarant’anni fa, che non rende la varietà di registri linguistici utilizzata dall’autore e molte delle sue scelte lessicali. Per proseguire con l’obsoleta e fuorviante introduzione di Elémire Zolla, scritta quando gli studi tolkieniani erano a uno stadio preistorico. I lettori italiani poi non hanno mai potuto leggere per intero la History of Middle-Earth, cioè la raccolta degli scritti postumi sulla Terra di Mezzo, che contiene vere e proprie perle, dato che ne sono stati tradotti soltanto due volumi su tredici. Per tacere infine del livello deprimente di molti peritesti, completamente avulsi dal dibattito internazionale.
Gli studiosi tolkieniani però sono gente temprata nella lunga lotta di liberazione della Terra di Mezzo dal pregiudizio letterario e dall’appropriazione ideologica. Per questo c’è da scommettere che seguiteranno a esplorarne in lungo e in largo i territori e a battersi finché non avranno definitivamente riscattato quelle lande dall’influsso di Sauron. Consapevoli che solo chi la dura la vince.

(Articolo pubblicato su La Repubblica, p. 60-61 – 11 dicembre 2014)

 
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Pubblicato Lo Hobbit. Un viaggio verso la maturità
Pubblicato il Beowulf tradotto da Tolkien
Pubblicato «La leggenda di Sigurd e Gudrùn»
Edito da Bompiani “La Caduta di Artù»

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