Giugno è tempo di feste tolkieniane, non solo per i fan italiani, che inizieranno il mese con la decima edizione di Sentieri Tolkieniani a Osasco (1 e 2 giugno), ma anche in Germania, dove la Deutsche Tolkien Gesellschaft (la società tolkieniana tedesca) è sempre molto attiva: dal 14 al 16 giugno si terrà l’undicesima edizione dei Tolkien Tage, un intero weekend dedicato alla Terra di Mezzo organizzato dalla DTG e dal gruppo Tolkien Niederrhein. L’evento si terrà a Pont, frazione di Geldern, città tedesca conosciuta in italiano come Gheldria, nella Renania Settentrionale-Vestfalia, vicina al confine con i Paesi Bassi. Ospitata nel centro sportivo di Pont (Sport- und Freizeitgelände Eichental Pont, Bruchweg 58 – 64, 47608 Geldern), l’evento si preannuncia ricco di proposte per i gusti di tutti gli amanti della Terra di Mezzo: scopriamo quali!
Tre giorni tolkieniani a Gheldria
Durante i Tolkien Tage, le giornate dedicate alle opere del Professore, gli ospiti cominceranno a immergersi nella Terra di Mezzo già da venerdì sera: in collaborazione con il Teatro Goli della città di Goch, verrà allestito un cinema all’aperto dove sarà proiettato il secondo film della trilogia diretta da Peter Jackson, Le Due Torri (in tedesco, con sottotitoli in inglese), su un maxischermo di ben 50 metri quadrati. L’ingresso sarà possibile dalle ore 20:00, ma la proiezione avrà inizio solo quando sarà sufficientemente buio.
Venerdì sera sarà aperta solamente la parte destinata alla gastronomia del mercato.
Per tutte le giornate di sabato e domenica, a partire dalle 10:00 di mattina, i visitatori della festa potranno perdersi tra Elfi, Nani, Orchi e ranger, provare il tiro con l’arco, giochi da tavolo e videogiochi a tema tolkieniano, vedere una mostra di vari artisti, partecipare al concorso Elemmírë per il miglior costume o scoprire come realizzare il proprio. Che si ami la vita all’aria aperta o si preferiscano attività più sedentarie, non mancheranno le proposte: si potranno ammirare splendidi destrieri e rapaci, approfondire come viene fatto l’idromele ed intagliare il proprio corno da cui berlo, oppure dedicarsi alla conoscenza nella biblioteca appositamente allestita con libri su e di Tolkien o seguendo le numerose conferenze in programma nei due giorni. Non mancherà la musica, con le band Fafnir, Faelend e Verus Viator, né l’arte con gli illustratori Jenny Dolfen (vincitrice del premio per la miglior opera d’arte ai Tolkien Society Awards 2018), Poul Dohle e Renata Späth. Ampio spazio sarà riservato agli artisti, con i 750 metri quadrati della Casa delle Arti (Haus der Künste), la tenda dove si terranno presentazioni ed anche la mostra del progetto DTG Tolkiens Facetten (Sfaccettature tolkieniane) dove artisti estranei a Tolkien sono stati invitati a rappresentare J.R.R. Tolkien nel loro stile: quindici di queste opere saranno mostrate al pubblico per la prima volta.
I bambini potranno esplorare il mondo di Tolkien con un programma appositamente pensato per loro, e tutti assieme ci si potrà rifocillare, bevendo e mangiando come nelle migliori locande della Terra di Mezzo, magari stringendo nuove amicizie tra tolkieniani, magari partecipando al quiz o alla lotteria organizzati.
Le conferenze
SABATO 15 GIUGNO
- “Al Puledro Impennato” (Zum Tänzelnden Pony)
– 11:45 – Dr. Oliver Bidlo, Fantasy und Eskapismus – Flüchten Tolkienleser aus der Realität? (Fantasy ed escapismo – I lettori di Tolkien fuggono dalla realtà?)
– 12:30 – Carola Oberbeck, Tolkien und die Edda (Tolkien e l’Edda)
– 14:15 – Stefan Servos, Mittelerde geht in Serie (La Terra di Mezzo – entra in produzione)
– 15:30 – Friedhelm Schneidewind, Sampo & Silmaril – Über Tolkien und die Kalevala (Sampo & Silmaril – Riguardo a Tolkien e il Kalevala )
– 17:15 – Gondor vs Mordor, un quiz su Tolkien – M. Aubron-Bülles vs F. Schneidewind (Moderatore: Myk Jung)
- Al “Drago Verde” (Grüner Drachen)
– 11:15 – Beatrice Noack, Hobbit- und Herr der Ringe Tarot (I Tarocchi de Lo Hobbit e del Signore degli Anelli)
– 12:30 – Andreas Zeilinger, Völker und Volksgruppen in Mittelerde zur Zeit des Ringkriegs (Popoli e gruppi etnici nella Terra di Mezzo al tempo della Guerra dell’Anello)
– 14:15 – Dr. Christian Weichmann, Zurück nach … Númenor – Tolkiens Zeitreisen
(Ritorno a…Númenor – I viaggi nel tempo di Tolkien)
– 15:30 – Dr. Frank Weinreich, Die Philosophie der Phantastik (La filosofia del fantastico)
DOMENICA 16 GIUGNO
- “Al Puledro Impennato” (Zum Tänzelnden Pony)
– 12:00 – Marcel Aubron-Bülles, Tolkien – die Ausstellung: Oxford, New York & Paris (Tolkien – la mostra: Oxford, New York & Paris)
– 13:30 – Dr. Oliver Bidlo, Die Grenzen von Mittelerde (I confini della Terra di Mezzo)
– 15:00 – Dr. Frank Weinreich, Die Wahrheit über Tom Bombadil (La verità su Tom Bombadil)
– 16.30 – Friedhelm Schneidewind, Die Musik der Hobbits (La musica degli Hobbit), con musica dal vivo
- Al “Drago Verde” (Grüner Drachen)
– 12:00 – Dr. Christian Weichmann, Bibliotheken, Tempel, Panzer & Drachen. Tolkiens Leben im Werk (Biblioteche, templi, carri armati e draghi. La vita di Tolkien nelle opere)
– 13:30 – Myk Jung, Mittelerde, Landkarten und ich (Terra di Mezzo, mappe ed io)
– 15:00 – Betty Finke, Mythische Archetypen im Herrn der Ringe (Archetipi mitici nel Signore degli Anelli)
– 16:30 – Stefan Servos, Mittelerde geht in Serie (La Terra di Mezzo – entra in produzione)
Per i lettori che fossero interessati ad approfondire il programma del weekend tolkieniano, suggeriamo anche la pagina dell’evento facebook Tolkien Tage 2019.
Biglietti, alloggi ed altro ancora
Il biglietto per la sola sera di venerdì è di 6 euro, mentre l’ingresso giornaliero per sabato e domenica è rispettivamente di 9 e 8 euro. In prevendita il biglietto cumulativo di tre giorni è di 18 euro, di 15 per le due giornate di sabato e domenica. L’ingresso è gratuito per i bambini fino a 12 anni e i portatori di handicap.
Per il primo anno sarà possibile pernottare all’interno della manifestazione: saranno disponibili 50 posti per due o tre persone, a 50 e 70 euro, con la propria tenda. È possibile anche noleggiare una tenda per quattro persone a 120 euro, o affittare un posto per dormire in una tenda a 30 euro. È necessario prenotare in anticipo, e nel costo del pernottamento non è incluso il biglietto d’ingresso.
Infine, un altro modo per immergersi nell’atmosfera del weekend sarà l’uso della valuta che Tolkien creò per Gondor, con l’introduzione di quattro tagli di monete acquistabili all’entrata o al punto informazioni: 1/2 Tharni = 50 centesimi, 1 Tharni = 1 Euro, 1 Castar = 2 euro, 2 Castar = 4 euro.
ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Call for papers DTG 2019: il potere in JRR Tolkien
– Leggi l’articolo I Tolkien Seminar della DTG ad ottobre
– Leggi l’articolo Germania, anche Tolkien al Festival Mediaval
– Leggi l’articolo Tolkien Seminar DTG 2017: ecco il programma
– Leggi l’articolo Il Tolkien Seminar DTG 2017 è sulla subcrezione
– Leggi l’articolo A Osasco 10 anni di Sentieri Tolkieniani
– Leggi l’articolo I vincitori dei Tolkien Society Awards 2018
LINK ESTERNI:
– Vai al sito della Deutsche Tolkien Gesellschaft
– Vai al sito del Tolkien Tage
– Vai alla pagina dell’evento facebook Tolkien Tage 2019
– Vai alla pagina facebook Tolkien Niederrhein
– Vai alla pagina facebook della band Fafnir
– Vai al sito della band Faelend
– Vai al sito della band Verus Viator
– Vai alla pagina facebook The Art of Jenny Dolfen
– Vai alla pagina facebook Poul Art
.

“Eccolo lì, un enorme drago di un rosso sfumato d’oro, profondamente addormentato; dalle sue fauci e dalle narici usciva solo un borbottio accompagnato da sbuffi di fumo, perché quando dormiva le sue fiamme erano basse. […] Dire che a Bilbo si mozzò il fiato non rende affatto l’idea.” (Lo Hobbit annotato, Notizie dall’interno).
Da Fáfnir e Níðhǫggr, i draghi della mitologia germanica tra i più famosi della loro specie il cui nome è sopravvissuto per secoli, a Glaurung il Grande Verme di Angband, primo Drago creato da Morgoth, e Smaug, Principale e Massima Calamità della Terza Era, nati dalla penna impareggiabile di J.R.R. Tolkien; da Drogon, Viserion e Rhaegal, i tre figli della Madre dei Draghi Daenerys Targaryen della popolarissima saga di George R.R. Martin alla leggenda di San Giorgio e il drago, rappresentata dai più grandi artisti di tutta Europa, fino ad arrivare al qui e ora, a 


L’ultimo appuntamento dei
È giunta al suo termine questa stessa settimana la popolarissima serie tv Game of Thrones (“Il Trono di Spade”), il cui percorso è iniziato ben otto anni fa, sebbene si tratti di un cammino molto più lungo per i lettori della serie di romanzi da cui essa è tratta, A Song of Ice and Fire (“Cronache del Ghiaccio e del Fuoco”), il cui primo volume A Game of Thrones uscì in inglese nel 1996 (in Italia il romanzo è stato inizialmente scisso in due libri, Il gioco del trono e Il grande inverno, pubblicati rispettivamente nel 1999 e nel 2000). Nonostante lo straordinario successo però, la saga letteraria è attualmente interrotta: ferma proprio dal 2011, anno della pubblicazione in lingua originale di A Dance of Dragons.
Stefano Mangusta è socio fondatore AIST, in passato ha studiato archeologia ed attualmente è impegnato in studi di teologia. Appassionato ed esperto di fan film tolkieniani e non solo, Stefano ha già affrontato il confronto tra i due grandi autori in altre occasioni, come la
Si terrà i prossimi 1 e 2 giugno
Il weekend vedrà un programma ricco di incontri per tutti i gusti: sarà possibile visitare alcuni accampamenti storici e assistere – e partecipare – a esibizioni di scherma medievale, tiro con l’arco storico, cavalleria, falconeria e antichi mestieri. Non mancherà inoltre il Percorso Tematico nella Terra di Mezzo, in cui esperti tolkieniani guideranno compagnie di avventurieri attraverso i luoghi di Arda. I visitatori potranno anche rilassarsi passeggiando per il mercatino a tema, mentre i più piccoli potranno giocare nell’area loro dedicata (Casa Baggins). Per il terzo anno consecutivo, inoltre, sarà presente un’Area Games.
Terra dei Cavalli, che si occupa di salvare e recuperare i cavalli che una volta finita la loro carriera agonistica non avrebbero un futuro.
Maggio si prospetta un mese intenso per l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, ma non solo per noi: i tolkieniani che ci seguono ci troveranno impegnati su tanti fronti tra Piemonte ed Emilia-Romagna. Ci aspettano tante conferenze, con relatori italiani e stranieri, ricorrenze di lunga data come quello dei TolkienLab e, immancabili, alcune novità.
Come vi avevamo
Dopo l’annuncio dell’imminente uscita della nuova raccolta di saggi tolkieniani di
L’AIST torna al
Anche quest’anno l’AIST si sdoppia e contemporaneamente al Salone Internazionale del Libro di Torino saremo presenti al
A maggio torna anche
Il 12 maggio torna il consueto appuntamento Un Viaggio nella Terra di Mezzo, organizzato dal
L’evento avrà inizio alle 10:00 e la giornata verrà inaugurata alle 10:30 da una visita guidata al castello in compagnia dei sapienti della Terra di Mezzo, Saruman e gli Elfi di Bosco Atro. Per questa prima attività è necessaria la prenotazione, effettuabile inviando una mail a novara@faigiovani.fondoambiente.it, indicando un nominativo di riferimento, il numero di partecipanti e la fascia oraria preferita.
Il castello ospiterà questa edizione anche varie attività a tema Harry Potter, a cura di
Per il terzo anno di seguito, l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani si prepara a prendere parte alla 32° edizione del
Anche quest’anno non mancheranno le conferenze che tratteranno il Professore d’Oxford, di cui siamo lieti organizzatori o partecipanti. Dopo la
Questa edizione del Salone Internazionale del Libro vede fiorire l’interesse per il mondo ludico, con un’area dedicata al gioco intitolata Read’n’Play dove, per tutta la durata della manifestazione, si terranno sessioni dimostrative (dai 30 ai 90 minuti ciascuna) di numerosissimi giochi da tavolo e di ruolo. Le tematiche variano dal mondo lovcraftiano alla mitologia nordica, ed ovviamente non potrà mancare la Terra di Mezzo.
Dopo la traduzione italiana del saggio Defending Middle-earth pubblicata col titolo 
Presso la
Il secondo appuntamento dei
Il TolkienLab di
Chiara Bertoglio insegna presso la
Se
Appuntamento imperdibile per gli appassionati di giochi da tavolo e di ruolo, torna il
Lo stesso weekend del Play, in contemporanea saremo all’edizione primaverile del
relatrice esterna alle due associazioni promotrici, Chiara Bertoglio, socia e saggista dell’
Ad aprile continua anche il corso iniziato il 12 marzo, con due appuntamenti in programma, rispettivamente il 9 e il 16 aprile. La prima delle lezioni sarà dello studioso e saggista Claudio Antonio Testi, vicepresidente AIST e presidente dell’Istituto Filosofico di Studi Tomistici, che affronterà una delle questioni più dibattute nell’ambito tolkieniano nell’intervento Tolkien pagano?, che si terrà presso la sede dell’Istituto Filosofico in Strada San Cataldo 97 a Modena, dalle 20:30 alle 22:30. Già autore del libro Santi Pagani nella Terra di Mezzo di Tolkien (Edizioni Studio Domenicano, 2014), Testi affronterà il dibattito che dal 1954 (anno di pubblicazione del primo volume del Signore degli Anelli) ruota attorno all’opera, ovvero se essa sia da considerarsi cristiana o pagana.
le opere del Professore e l’arte. La lezione Tolkien e l’illustrazione si terrà al
Sullo sfondo delle Dolomiti, nei territori che dall’Alto Adige si spingono fino al lago di Garda passando per le valli trentine, popoli scomparsi e luoghi dimenticati dalla memoria riemergono in tutta la loro forza, in un’atmosfera intrisa di magia e incanto.
Storia e mitologia si mescolano per dar vita a un luogo impossibile da localizzare, dove i personaggi attendono lo squillo delle trombe d’argento che annuncerà la rinascita del regno dimenticato. È il popolo degli Elfi di Gondolin che si è destato e, strizzando l’occhio alle leggende dei Fanes e alla bellezza delle proprie montagne, è tornato a riunirsi periodicamente. È così che le opere di Tolkien divengono ancora più reali perché è di realtà che si parla e degli appassionati tolkieniani del Trentino Alto Adige e Südtirol che hanno creato finalmente il loro smial!
E così, dopo
Il 22 febbraio, poi, il gruppo di appassionati si è incontrato per la prima volta al
Per entrare nell’atmosfera del gruppo il modo migliore è leggere direttamente le parole dei protagonisti del gruppo.
Maila Cappello: «L’idea dello smial è nata leggendo i vostri interventi sulle pagine FB e dal desiderio di condividere la mia passione con qualcuno “faccia a faccia” e per imparare qualcosa di nuovo!».
Maila Cappello: «Credo che Tolkien come tanti (diciamo tutti) grandi scrittori abbia saputo e sappia suscitare emozioni profonde e trattare temi importanti con leggerezza e delicatezza. Credo che abbia saputo parlare… (lo dico con una frase fatta) ai cuori dei lettori, come fanno, in realtà, le grandi fiabe. Credo anche che la nostra società e i nostri giovani lo leggano ancora, perché si ha bisogno della bellezza! E nei testi di Tolkien la bellezza trasuda da ogni pagina. Le sue lunghe descrizioni hanno qualcosa di lirico e sono un inno alla natura (emerge lo spirito d’osservazione di un naturalista e di un geografo)! Nei suoi personaggi si possono riconoscere tutte le sfumature e i caratteri degli esseri umani e per questo, in qualche modo, è possibile ritrovare se stessi, o i propri atteggiamenti. E la componente magica credo sia la dimensione irrazionale e mitica di cui ciascuno di noi ha bisogno, una luce nel buio…»
Si avvicina l’evento tolkieniano più atteso tra
Il Tolkien Reading Day cade ogni anno il 25 di marzo (data della distruzione dell’Unico Anello), dal 2003, quando la
Sabato 23 marzo, l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, insieme agli
Sabato 23 marzo si ritrovano anche i
A Trento lo smial da poco formato dei Gondolindrim aspetterà la data ufficiale del 25 marzo per riunirsi, organizzando una serata lunedì prossimo dalle ore 20:30 alle 23:00 presso il Bar Picaro (via San Giovanni 368122, Trento). Il focus della serata sarà la lettura dei brani del Professore, accompagnati da un tè all’inglese o una birra nanica.
Domenica 24 si festeggia anche alla
Si preparano eventi per il Tolkien Reading Day anche in Sicilia, in ben due differenti città: a Messina, domenica 24 marzo dalle 18:00 alle 20:00, presso la Mondadori Bookstore (via Consolato del Mare 37, 98122 Messina), si terrà il raduno organizzato dall’
Vi avevamo già annunciato il primo dei TolkienLab del 2019 nella nostra
Gli incontri previsti per questa primavera sono tre, uno al mese da marzo a maggio, a cui seguirà la pausa estiva fino al ritorno delle serate modenesi nel prossimo autunno.
Il primo degli incontri primaverili 2019, che si terrà giovedì 21 marzo, a partire dalle 20:45, vedrà come relatore Leonardo Mantovani con l’intervento dal titolo Tolkien e l’epica rinnovata. Un confronto tra Frodo e Giasone, dalle Argonautiche di Apollonio Rodio al Signore degli Anelli di Tolkien, un viaggio alla scoperta di come questi due autori, entrambi filologi di formazione, abbiano innovato l’epica attraverso una rielaborazione degli episodi e degli stilemi letterari da loro studiati, in particolare per quanto riguarda la figura dell’Eroe.
Dopo il grande successo della
oggetti ancora appositamente riuniti.
Annunciata durante la presentazione della stagione culturale 2019 della Bnf (Bibliothèque Nationale de France), assieme alla mostra sulle mappe e i mappamondi e quella sui manoscritti che avranno luogo da aprile a luglio, a preannunciare cosa ci aspetterà ad ottobre è stato Frédéric Manfrin, curatore della mostra assieme a Vincent Ferré, non presente durante l’evento poiché impegnato in trattative proprio con la Tolkien Estate. Scopriamo così che la mostra sarà divisa in tre parti, e sarà preceduta da uno spazio introduttivo che presenterà il Professore ai visitatori, dove con un ritratto ed una registrazione della sua voce ci si potrà avvicinare all’uomo dietro al mito.
mappa la cui impostazione rispetto al testo ricorda quella del Signore degli Anelli, il manoscritto del Beowulf edito da William Morris, dipinti originali di grande fama come il noto quadro preraffaellita The Lady of Shalott di William Waterhouse, le illustrazioni dei racconti scandinavi di Theodor Kittelsen, prestati dal Museo di Oslo, i dipinti dei villaggi fiamminghi del XVII secolo la cui natura ed in generale l’atmosfera bucolica ricordano il temperamento hobbit. La mostra avrà in esposizione anche vari pezzi dal Musée des Arts Décoratifs, quali i gioielli realizzati dalla gioielleria Fouquet seguendo i disegni preparatori del maestro dell’art nouveau Alfons Mucha, il cui stile richiama l’eleganza e la minuzia elfica, e mobili che riprendono motivi medievali.
La seconda parte sarà dedicata agli anni ad Oxford, sia della vita professionale che di quella familiare. In questa sezione si troveranno infatti le Lettere di Babbo Natale (in numero maggiore che alla mostra oxoniense) come testi più accademici come la sua traduzione della leggenda del Cavaliere Verde, gli studi sul Beowulf e rielaborazioni come La Leggenda di Sigurd e Gudrún.
Fin dal suo esordio ad Oxford, la mostra Tolkien: Maker of Middle-earth è stata accompagnata da due volumi ad essa dedicati: l’omonimo catalogo da oltre 400 pagine ed il volume Tolkien Treasures, più breve e di taglio introduttivo, dedicato agli oggetti conservati negli archivi oxoniensi. Entrambi i libri portano la stessa firma, e sono a cura di Catherine McIlwaine, la “Tolkien Archivist” delle Bodleian Libraries. Prima ancora dell’apertura della mostra dedicata a Tolkien in terra francese il secondo di questi testi è stato tradotto, diventando così disponibile anche per i lettori poco avvezzi all’inglese.
Le giornate si allungano, torna la primavera e con essa gli eventi tolkieniani riprendono a pieno ritmo! L’Associazione Italiana Studi Tolkieniani ha in serbo per voi molte sorprese quest’anno, a cominciare dai primi di marzo, con il ritorno di appuntamenti consolidati e l’arrivo di nuove iniziative. Tra partecipazioni e organizzazione, dagli studi di approfondimento al mondo del fumetto al momento dei piaceri più semplici, abbiamo qualcosa in programma per tutti i gusti.
Come vi avevamo annunciato all’inizio della settimana
primo incontro esplorerà il rapporto che Tolkien aveva con queste due materie, in quanto scrittore, filologo e professore universitario ad Oxford. Egli riteneva che sia l’approccio “linguistico” sia quello “letterario” fossero troppo ristretti per fornire una risposta completa nei confronti delle opere letterarie. In questa prima lezione avremo modo di scoprire come il Professore sia riuscito a dar vita al mondo della Terra di Mezzo, fondendo letteratura, filologia e mitopoiesi.
Dopo la meravigliosa esperienza del
Dopo i doppi festeggiamenti del 2018,
Confermato anche per il 2019 uno dei più importanti appuntamenti accademici del mondo tolkieniano: si tratta dell’
L’
In occasione del sedicesimo Tolkien Seminar della Deutsche Tolkien Gesellschaft e.V., che si terrà dall’11 al 13 ottobre 2019 alla Friedrich-Schiller-University di Jena presso il Dipartimento di Anglistica, la Società Tolkieniana Tedesca ha indetto come ogni anno un call for papers: il tema sarà Potere e Autorità nelle opere di J.R.R. Tolkien.
Nell’opera A Tolkien Thesaurus di Richard Blackwelder il termine “Power” (Potere) appare frequentemente, e nella maggior parte dei casi in senso negativo, mentre, al contrario, “Authority” (Autorità) è un termine raro e connesso ad un legittimo esercizio di potere. Come accade spesso con Tolkien, l’etimologia dei due termini aiuta a comprendere queste tendenze: “Power” risale alla radice latina posse, “essere capaci”, mentre “Authority” deriva da auctoritas, “autorità, potere”, da auctor, “creatore, fondatore, promotore”. Così Potere sembra essere un termine di per sé neutrale e che designa semplicemente l’abilità di fare qualcosa, nel bene o nel male, mentre Autorità fornisce, in un’architettura legittimata dal divino, l’approvazione dell’esercizio di tale potere. Utilizzare il Potere senza l’approvazione dell’autorità massima, o contro di essa, costituisce pertanto un uso errato di questo stesso Potere. Quest’anno
La grande famiglia degli smial italiani continua a crescere: gli inizi di dicembre 2018 avevamo dato notizia della
Tolkien torna nella capitale, dopo gli eventi di dicembre: dopo aver preso parte per la prima volta a
Il secondo weekend di febbraio la terza edizione di Fumetto e Arte proporrà ai visitatori le mostre espositive a tema Il Mondo di Tolkien e Bonelli e dintorni con tavole originali e disegni inediti di artisti, con numerosi ospiti quali Lola Airaghi (Morgan Lost, Brendon, ed autrice della locandina), Fabrizio Des Dorides (Dylan Dog), Maurizio Di Vincenzo (Dylan Dog, Zagor), Mauro Laurenti (Dampyr, Zagor), Edy Messina (Dago), Alessio Nocerino (Aurea), Pier Paolo Pasquini (Bleacksteam), Fabio Paterni (Animals),Valerio Piccioni (Julia, Zagor), Marco Soldi (Dylan Dog).
Lo stand AIST offrirà come sempre una vasta scelta di opere tolkieniane ed un settore sempre più ampio di critica letteraria dedicata al Professore, tra cui
(Panini) e Sissi la Giovane Imperatrice (Il Sole di Carta), nonché coautrice del fumetto Isa & Bea Streghe (Il Sole di Carta). Come illustratrice, si specializza in acquerello – ma non disdegna la penna biro – e inizia a pubblicare nel 1997. I suoi disegni appaiono sul sito C+B e sui periodici Lettere (Pineider) e Terra di Mezzo, della Società Tolkieniana Italiana. Illustra i romanzi del ciclo Cronache del Crepuscolo di Ivan Sgandurra (Cogecstre Edizioni), la striscia a fumetti Lisca e Leo sul periodico Bubble (Emmei) e i saggi Nel mondo della fiaba di Eleonora Mingoia (Edizioni Era Nuova) e Riscritture d’amore (A.A.V.V., Iacobelli). Simona è l’autrice di quasi tutte le copertine della collana Tolkien e Dintorni della casa editrice Marietti 1820, ha realizzato anche le copertine e le illustrazioni dei quart Scrivere in Tengwar e I numeri in Tengwar.
Riprendono le attività degli smial dopo la pausa natalizia ed al termine di gennaio torna a risuonare la
Mercoledì 30 gennaio, ore 21:00
Il primo incontro fiorentino del 2019 sarà un cineforum durante il quale, oltre ad essere presentato dagli organizzatori stessi il programma primaverile che abbiamo brevemente riportato, sarà proiettato un documentario dei primi anni Duemila: J.R.R. Tolkien, Master of the Rings (in italiano presentato col titolo J.R.R. Tolkien – Alle Origini del Mito), che esplorerà la letteratura che ispirò il Professore e si soffermerà sulle vicende personali che lo segnarono maggiormente. Realizzato dal regista Stephen Grant, il documentario contiene anche alcune interviste fatte a Tolkien stesso e ai fratelli Greg e Tim Hildebrandt, pittori tra i primi a cimentarsi nel difficile compito di illustrare lo straordinario mondo della Terra di Mezzo. Sarà proiettata la versione originale, con sottotitoli in italiano.
Apre oggi alla Morgan Library di New York la nuova mostra su Tolkien, di cui abbiamo parlato
L’esposizione è stata presentata in anteprima poche ore fa con due lunghi interventi del direttore della Morgan Library, Colin B. Bailey, e del curatore della mostra, John McQuillen. «Questa mostra presenta il lavoro di uno degli autori più ammirati del XX° secolo, J.R.R. Tolkien», ha esordito Bailey. «La mostra del Morgan è l’unica opportunità in America di vedere la più grande collezione mai raccolta di disegni originali, manoscritti e mappe di Tolkien». Subito dopo Richard Ovenden, responsabile delle mostre presso le Bodleian Libraries dell’Università di Oxford, ha descritto il grande successo del periodo britannico di questa mostra: «Sin dalla sua inaugurazione, il 1° giugno 2018, questa straordinaria mostra ha accolto oltre 100mila visitatori da tutto il mondo, rendendola l’esposizione estiva più popolare della Bodleian fino ad oggi».
Gli oggetti della sezione Origini Elfiche includono fotografie di famiglia e ricordi dell’autore, l’infanzia e i giorni di scuola di Tolkien, fino al periodo sui campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale». «Tolkien nacque nel 1892 nello Stato Libero di Orange, in quella che ora è la Repubblica del Sudafrica. In una lettera ai suoi suoceri, Mabel Tolkien nota la somiglianza del figlio appena nato con una fata o un elfo… un chiaro segno della sua vita futura! Nel 1896, Mabel portò il figlio di quattro anni Ronald e suo fratello minore Hilary in Inghilterra per visitare la famiglia. Il loro padre avrebbe dovuto seguirli, ma morì prima che potesse unirsi alla sua famiglia. Così Mabel, Ronald e Hilary rimasero in Inghilterra. Tolkien amava la campagna inglese ed era chiaro che per lui quella fu l’ispirazione diretta per la Contea nella Terra di Mezzo. Anche all’età di 10 anni, Tolkien era interessato alle raffigurazioni della campagna pastorale. Mabel aveva insegnato ai figli ad apprezzare le lingue, la letteratura e l’arte. Mabel morì però di diabete a 34 anni, nel 1904. Fu un duro colpo per il dodicenne Ronald, ma l’influenza di Mabel ha chiaramente acceso la scintilla della creatività in suo figlio. A 17 anni, Ronald ha incontrato Edith Bratt. È l’amore della sua vita e ha ispirato la grande storia d’amore di Beren e Lúthien al centro del Silmarillion.
La sezione Casa e famiglia include fotografie di famiglia e disegni che Tolkien fece per i suoi figli. Sebbene Tolkien lavorasse per molte ore al giorno come professore di lingua e letteratura inglese, i suoi figli erano una priorità assoluta. Furono il pubblico iniziale de Lo Hobbit e non furono molto entusiasti che “la loro storia” dovesse essere pubblicata. Ogni anno, per quasi 25 anni, Tolkien scrisse ai suoi figli le Lettere da Babbo Natale, in cui appaiono le simpatiche avventure degli abitanti del Polo Nord.
La sezione Pure Invenzioni include illustrazioni realizzate da Tolkien dai giorni di scuola fino alla pensione. Questi disegni e illustrazioni non sono specificamente correlati a nessun libro e mostrano la sua volontà di sperimentare con stili e colori diversi. I primi disegni del gruppo raffigurano immagini di foreste oscure. Queste immagini erano così radicate nella sua immaginazione che lui aveva il bisogno innato di esprimerle, prima ancora di sapere che cosa fosse la Terra di Mezzo. Negli anni ’60, dopo la pubblicazione e il successo iniziale di Il Signore degli Anelli, Tolkien produsse una serie di illustrazioni attribuite all’età Númenóreana, la Seconda Era della Terra di Mezzo. Sebbene Tolkien abbia scritto poco in relazione a questo periodo nella storia della Terra di Mezzo, era talmente preoccupato della creazione completa di quel mondo, che persino gli “scarabocchi” disegnati mentre faceva dei cruciverba divennero elementi visivi di quel mondo.
Alla fine degli anni ’20 del Novecento, Tolkien scrisse l’ormai famosa frase d’apertura de Lo Hobbit: «In un buco nel terreno viveva uno hobbit» e disegnò la mappa del tesoro di Thrór, che è in mostra nella sezione Lo Hobbit. Le illustrazioni di Tolkien per questa storia si classificano allo stesso livello di quelle di Beatrix Potter, Maurice Sendak e Saint-Exupéry tra i più famosi autori della letteratura per bambini. Le sue illustrazioni e acquerelli hanno introdotto milioni di lettori nella Terra di Mezzo. Tolkien fu coinvolto nell’intero processo di produzione della prima edizione di Lo Hobbit, compresa la progettazione della copertina e della sovraccoperta. La sovraccoperta, visibile in questa esposizione, è una delle più famose di tutta la letteratura inglese. In una lettera a un collega di Oxford, lo scrittore afferma che crede che tutte le illustrazioni, salvo la sovraccoperta, siano brutte. Nella stessa lettera scrive: «Io non approvo molto Lo Hobbit, preferendo la mia mitologia (che è appena stata toccata) con la sua nomenclatura coerente … e la storia organizzata…». E ancora: «… è questa una marmaglia di Nani dai nomi norreni usciti dalla Voluspà, Hobbit e Gollum (inventati in un momento ozioso) e rune anglosassoni».
Quella relativa la Signore degli Anelli è la sezione più grande della mostra. Contiene una grande varietà di materiale manoscritto testuale, mappe e disegni che Tolkien ha prodotto nel corso della scrittura dell’opera. Quello che doveva essere un sequel de Lo Hobbit, un’altra delle avventure di Bilbo con il suo anello magico, divenne rapidamente qualcosa che né Tolkien né il suo editore si aspettavano. C.S. Lewis si riferiva all’entusiasmo pubblico de Il Signore degli Anelli come “come un fulmine dal cielo”. La cronologia della storia è di importanza critica. La mostra include le distinte sequenze temporali della stesura per seguire le diverse azioni dei personaggi e il loro posto nella narrazione. Questa attenzione ai dettagli mantiene la veridicità interna del lavoro. Il Signore degli Anelli non era destinato ad essere illustrato. Tolkien produsse disegni di alcune scene e luoghi nella narrazione come suo proprio aiuto. Come ha scritto, il testo ha avuto un impatto sulle illustrazioni e le illustrazioni hanno informato il testo. I prodotti visivi più importanti realizzati da Tolkien per Il Signore degli Anelli furono principalmente le mappe. La geografia della Terra di Mezzo era un aspetto importante per la veridicità della storia, e Tolkien fu chiaro quando dichiarò che la mappa era venuta per prima e che la storia si era adattata a essa.
La sezione Il Silmarillion: Tolkien considerava Il Silmarillion il suo lavoro più importante. E dalle trincee della Prima Guerra Mondiale fino alla sua morte, non ha mai smesso di lavorare sulla storia degli Elfi. Anche se Il Silmarillion è stato il primo lavoro di Tolkien, l’ho messo alla fine come l’ultimo tassello della sua visione perché linguaggio, geografia e narrativa sono completamente intrecciati nella costruzione della Terra di Mezzo. Come filologo, non sorprende che il linguaggio abbia avuto un ruolo fondamentale nella formazione della Terra di Mezzo. Tolkien cominciò a scrivere le storie per sostenere e spiegare la storia delle lingue elfiche, non il contrario».
La mostra, come nell’edizione tenuta ad Oxford, sarà accompagnata dal catalogo Tolkien: Maker of Middle-earth della Tolkien Archivist Catherine McIlwaine: più di 400 pagine con oltre 300 immagini di manoscritti, schizzi, mappe, lettere tolkieniane, ma anche illustrazioni di grandi artisti del fantastico che hanno immortalato la loro visione della Terra di Mezzo. 
Simposio in partnership con la
Il rigore dell’inverno non ferma gli appassionati di fantasy: se per anni abbiamo visto estati colme di eventi, ora anche il periodo invernale offre sempre più di appuntamenti per chi ama vivere in prima persona un mondo diverso, nato tra le pagine di un libro o dal riflesso del piccolo e grande schermo, oltre agli affermati Comics dedicati, in origine, principalmente ai fumetti. Sabato 19 e domenica 20 gennaio torna
Ampio spazio sarà destinato ai più piccoli, con l’area animazione per bambini. In programma non ci sono solo spettacoli e animazioni: ogni bambino avrà incluso nel biglietto d’ingresso la possibilità di vestirsi e truccarsi a tema e di partecipare in prima persona ai vari eventi che si svolgeranno lungo l’arco dei due giorni. Chi vorrà entrare nell’universo di Arda sarà provvisto di tutto il necessario per vivere una fantastica avventura calata nel mondo del Signore degli Anelli e dello Hobbit: vestizione, armamento e addestramento con gli animatori (in gruppi suddivisi in base all’età). Per gli appassionati del magico mondo di Harry Potter saranno attive Scuole di Magia con vere e proprie lezioni.
Dove c’è il fantastico c’è
Cavini sarà presente al Bassano Fantasy con il proprio stand, nel quale troverete stampe, l’artbook Middle Arbook e l’esclusivo artbox Legendarium. L’occasione ideale per acquistarne una copia da farsi autografare, magari con anche un piccolo sketch. Presso lo stand sarà disponibile anche il calendario
Torna oggi una festa attesa ogni anno: si tratta del Tolkien Birthday Toast! Moltissimi lettori di Tolkien non celebrano solamente il compleanno dei Baggins più famosi, Bilbo e Frodo, ogni 22 settembre, ma anche la nascita dell’uomo dietro la straordinaria creazione che è il mondo secondario della Terra di Mezzo. Oggi 3 gennaio si festeggia il 127esimo anniversario della nascita di John Ronald Reuel Tolkien, studioso e professore di lingue e letterature, artista della parola (e anche dell’immagine, come ha dimostrato l’anno appena conclusosi), amante e creatore di fiabe, lingue e miti.
Il compleanno di Tolkien viene celebrato in tutto il mondo dai suoi lettori con un brindisi, solitamente alle 21 in punto, ora locale: ci si alza in piedi, si leva il bicchiere pieno della bevanda che si preferisce (non necessariamente alcolica) e si pronuncia la dedica “al Professore!” (o “The Professor!” se preferite essere più inglesi) prima di bere.
Draghi e giochi di ruolo. È un connubio naturale, che si può far risalire alle origini di questa tipologia di giochi, al Dungeons and Dragons di Gary Gygax che risale a oltre 40 anni fa. Ma volendo si può risalire ancora più indietro, alle fonti a cui tutto il gioco di ruolo si ispira: alla letteratura fantastica che ha in J.R.R. Tolkien uno dei padri nobili e il principale motore. Ecco allora che l’immaginario collettivo si sostanzia di una terra e una storia, di una serie di opere che raccontano le Tre Ere della Terra di Mezzo, seguendo l’evoluzione di un popolo, gli Elfi che insieme a Nani, Uomini e Hobbit si è trovato ad affrontare le minacce più grandi.
Se a tutto questo aggiungiamo la magia dell’altro universo creato dallo scrittore statunitense George R.R. Martin, ecco che gli ingredienti ci sono tutti per una bella serata con i Draghi in Tolkien e Martin, organizzata a Roma dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani e
Tolkien e Martin sono scrittori oggi popolarissimi, capaci di creare interi immaginari e di condurre i lettori all’interno dei loro mondi, descritti con dovizia di particolari. Ma anche se entrambi si occupano di indagare la natura umana servendosi del fantasy, le loro opere risultano estremamente diverse tra loro per modi e conclusioni. Con Stefano Mangusta, socio e conferenziere AIST, ci addentreremo in queste terre, alla scoperta di analogie e differenze, confrontando i due autori alla luce di temi importanti nella letteratura fantastica, quali la magia, la cosmogonia e il rapporto con la morte e l’aldilà, senza dimenticare le differenze stilistiche che li contraddistinguono nella narrazione di episodi simili, come quello dell’Esercito dei Morti.
La conferenza sui Draghi si inserisce nel percorso avviato lo scorso anno da Le Nere Lame, presentato durante l’incontro Educare nella Terra di Mezzo. Il progetto, a cura di Marco Scicchitano e Marco Modugno, prevede l’utilizzo del gioco di ruolo con fine ludico-terapeutico con gruppi di ragazzi e giovani adulti con profilo Asperger. Il gioco scelto dal gruppo di lavoro è sull’ambientazione del Signore degli Anelli, con Avventure nella Terra di Mezzo della Need Games e, per la loro formazione, il team si sta avventurando nelle Terre Selvagge scoprendo le potenzialità dei Punti Ombra, delle Udienze e della dinamica dei Viaggi. Il Gioco di Ruolo crea legami e unisce mondi, come quello più propriamente ludico e quello professionale terapeutico, proprio della psicologia. Una collaborazione proficua che si cercherà di espandere e che porterà, alla fine, 20 ragazzi, ad affrontare avventure, esplorazioni e scoperte in un mondo stupendo quale la Terra di Mezzo. Alla fine della formazione gli specialisti inizieranno il lavoro con i gruppi di ragazzi e metteranno in pratica quanto appreso, trasferendo le loro esperienze e competenze acquisite. Al termine del gioco di ruolo cartaceo i giovani Eroi riprenderanno in mano le loro schede e proseguiranno l’avventura in Live, facendo un lavoro di unione tra Gdr e Larp.
Continuando a calcare la Terra di Mezzo, la compagnia si è divisa in tre gruppi seguiti ciascuno da uno psicologo e un master formati appositamente da un corso interno: tre incontri di pomeriggio con sessioni di tre ore di formazione interna più una serata focus per psicologi e un’altra focus per master. Per fare questo progetto, quindi, sono servite più di 10 ore in formazione stando tutti insieme per continuare il coordinamento durante i quattro mesi che seguiranno. Gli psicologi Elisa Marconi, Gianmarco Sferra e Sara Del Pinto e il master Marco Modugno del gruppo di
La passione per le opere di J.R.R. Tolkien cresce ancora! E un segno tangibile è la nascita di sempre nuovi gruppi locali: questa volta diamo il benvenuto a Le Guardie della Cittadella, lo smial tolkieniano di Gubbio, in provincia di Perugia. La regione è l’Umbria naturalmente, quella che potrebbe essere benissimo la Contea degli Hobbit per clima, paesaggio e soprattutto cibo! La nascita del gruppo è anche celebrata con un’occasione particolare, l’ingresso ufficiale da protagonisti all’undicesima edizione di Alkimia – Festival del gioco d società, che si tiene a Gubbio dal 7 al 9 dicembre.
Cos’è uno smial? Nella Terra di Mezzo, gli Smial sono la tipica abitazione degli Hobbit, scavata nel fianco delle colline come ad esempio Casa Baggins. Nella realtà, invece, sono i gruppi locali di appassionati di Tolkien, nati sul modello di quelli della Tolkien Society inglese, le cosiddette “famiglie tolkieniane”, o Smial appunto, se si vuol conservare il termine inglese. Normalmente, ogni smial è attivato su base volontaria da membri della Società, ma non è necessario essere un suo membro per far parte dello smial locale e partecipare alle sue iniziative. Da notare il fatto che gli smial sono affiliati alla
su quelle che sono (o sembrano) chiare, per scandagliare appendici, lettere, racconti incompiuti e abbandonati, mappe. Ma anche per scambiarsi consigli di lettura su libri, narrativa, saggi, oppure organizzare un’attività da svolgere insieme. E ancora per parlare di tutto ciò che si è ispirato della opere di Tolkien, dalle trilogie cinematografiche di Peter Jackson ai giochi di ruolo, dal cosplay ai videogiochi, dai giochi da tavolo alle illustrazioni.
«Benvenuti sulla nuova pagina dello smial eugubino!», recita la pagina Facebook dello smial di Gubbio. «La pagina nasce con lo scopo di raggiungere i fan delle opere di Tolkien della provincia di Perugia (e magari anche da fuori) per discuterne e approfondirle in compagnia e allegria e per condividere tutti gli eventi che verranno organizzati in futuro». Tra i promotori del gruppo, due soci AIST, cui chiediamo l’origine del gruppo. «Sono appassionato dell’opera di Tolkien da una quindicina d’anni», racconta Alessandro Leonardi. «L’idea di riunirci è nata dopo la sessione su Tolkien tenuta dall’AIST al Festival del Medioevo del 2017. Dopo un primo tentativo fatto a gennaio, finalmente proprio la quarta edizione del Festival è stata l’occasione per iniziare a vederci».
Da ottobre il gruppo si è dato appuntamento al
Abbiamo affrontato molti argomenti: prima Il Silmarillion, poi ci siamo concentrati sugli Stregoni, gli Anelli, la vita di Aragorn. C’è sempre qualcosa da approfondire, un gioco nuovo da provare, una notizia da commentare». Per partecipare alle attività dello smial tolkieniano di Gubbio è possibile contattare la
Gubbio ha un doppio legame con Tolkien. La città che vide le signorie dei Gabrielli, dei Montefeltro e dei Della Rovere, ha sempre avuto un rapporto speciale con suo passato, soprattutto col Medioevo. Il Festival del Medioevo, giunto quest’anno alla quarta edizione, ospita ormai stabilmente una sessione sull’autore de Il Signore degli Anelli. E ora con la nascita dei Guardiani della Cittadella, il legame si rafforza al punto che lo smial eugubino parteciperà subito all’undicesima edizione di
Compagnia dell’Aquila Associazione Ludica, La Corte di Carta, Le Guardie della Cittadella e Polo Nerd. L’ingresso alla manifestazione è gratuito. Durante l’evento, l’8 dicembre alle ore 21,30, lo smial curerà la conferenza Le Armi del Signore degli Anelli. E sarà l’ottimo esordio dei volontari di Gubbio per farsi conoscere ed apprezzare. Durante le serate sarà presente un punto informativo dell’Associazione Avis Gubbio.